"I registri dell'italiano" a cura del prof. Luca Serianni

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  • เผยแพร่เมื่อ 24 ธ.ค. 2024

ความคิดเห็น • 7

  • @alessandrodelmonte5765
    @alessandrodelmonte5765 2 ปีที่แล้ว +1

    Avrei voluto avere un insegnante come il prof Serianni !
    👏👏👏👏👏👏👏

  • @manolotrinci
    @manolotrinci 2 ปีที่แล้ว +1

    È sempre un piacere ascoltare il Professore.

    • @traduttorieditorialistrade4216
      @traduttorieditorialistrade4216  2 ปีที่แล้ว +1

      Sempre! Infatti è stato un grande onore averlo di nuovo con noi. Per noi traduttori la sua Grammatica è la Bibbia.

    • @manolotrinci
      @manolotrinci 2 ปีที่แล้ว +1

      @@traduttorieditorialistrade4216 Amiamo tutti la sua grammatica ❤️

  • @axumverona3484
    @axumverona3484 ปีที่แล้ว

    Chiunque, tra i giovanissimi, non comprendesse l'uso corretto della punteggiatura, potrebbe semplicemente ascoltarsi mentre legge ad alta voce o quando dialoga alimentato dal fervore. Scoprirebbe tutte le pause e i valori di silenzio associati ai segni, come avviene nella scrittura musicale. Punto fermo: pausa di misura intera; virgola: pausa di mezza misura; punto e virgola: pausa di tre quarti al passaggio tra una misura e quella successiva. La buona scrittura si basa sul ritmo, e i contenuti rappresentano l'armonia tra i concetti. La scrittura è musica; se la stessa è priva di pause, allora è monotono frastuono, una sorta di codice Morse.
    I due punti segnalano l'arrivo di una spiegazione che rafforza la principale, o l'intero periodo; molto più che l'esposizione di un banale elenco.
    La successione tra capoversi rappresenta, seguendo il parallelo con la musica, un doppio punto fermo, quindi una pausa lunga "due misure". Non è detto né scritto ma i due metodi sono palesemente sovrapponibili; un parallelo che può generare un autentico divertimento.

  • @silviapetroni68
    @silviapetroni68 3 ปีที่แล้ว

    Magnifico.

  • @axumverona3484
    @axumverona3484 ปีที่แล้ว

    1:11:18 Ben d'accordo poiché dovremmo, a torto, cancellare anche tutte le registrazioni televisive in cui la parola negro è stata usata con ampiezza e serenità. Agatha Cristie intitolò uno dei suoi capolavori: Dieci piccoli negri, stravolto in seguito con: Dieci piccoli indiani. Se l'autrice, al tempo, riteneva che quel termine non fosse offensivo, che diritto hanno le persone nate dopo di modificare un titolo contenente una parola all'epoca d'uso comune? Sarebbe come fare oggi una legge retroattiva che punisce chi ha fatto azioni un tempo legali. Ma che cos'è, la messa in atto della neolingua di orwelliana memoria?
    Come fanno -- in questi casi -- gli spagnoli e gli altri ispanofoni?