Al prossimo video devo spuntare da sotto come Meowth. È stato bello vedere l'impegno e la difficoltà di una traduzione attraverso gli scleri di Ilenia hahahah
In Russia purtroppo abbiamo questa cultura di fare il doppiaggio sopra le voci originali, quando sono arrivata in Italia non riuscivo a credere che potessero esistere film senza dialoghi in inglese.
Ho da poco dato l'esame di traduttologia e mi sono assolutamente ritrovata in tutte le vostre parole, dal momento che aspiro a diventare una traduttrice. A livello "popolare", davvero si dimentica troppo spesso l'importanza di questo processo di mediazione preziosissimo.
Grazie mille per aver pensato a noi poveri traduttori! L'anno scorso mi sono ritrovata a tradurre un libro molto trash e sono rimasta molto traumatizzata da questa esperienza tanto che ho rifiutato molte traduzioni dopo questa hahahahah
JustDremingLife Puoi provare a cercare qualcosa su Babelcube, se sei una traduttrice. E' una piattaforma che mette in contatto traduttori freelance e autori stranieri che vogliono tradurre le loro opere. Ci trovi libri di ogni genere. Il problema è che il traduttore viene pagato a percentuale sul venduto e deve farsi pubblicità da solo. :)
Avete un’amicizia tenerissima e - in primis - ci tenevo a sottolineare questa cosa e, poi, complimenti a Ilenia, immagino sia stata davvero un’esperienza entusiasmante. Tanto successo ancora per entrambi. Un abbraccio
Grazie mille per aver difeso anche il DOPPIAGGIO, un mondo a cui sono tanto legata. Conosco diversi doppiatori davvero bravissimi, talentuosi, che si impegnano molto e rendono davvero i film dei gioielli mentre spesso il loro lavoro è screditato o non valorizzato come meriterebbe. Per il resto del video che dire, siete sempre così intelligenti, precisi e professionali che è un piacere e un onore essere vostri affezionati sostenitori. Un bacio! ps: GRANDE ILE, TANTO TANTO FIERA DI TE
Argomento importante! Sulla traduzione di traduzioni c'è solo da rendersi conto che la perdita nel passare per tre lingue è inevitabile e spesso cruciale. Ci sono centinaia di persone che aspettano la possibilità di tradurre da lingue asiatiche o comunque molto diverse dalla nostra, e non ha senso privilegiare la traduzione da 'lingue ponte' oggi come oggi, che il vietnamita non lo conoscono più solo due oscuri linguisti feticisti dell'esotico (costa di più? Se fossi un editore allora non lo farei tradurre proprio, che cavolo di senso ha se il rischio è magari snaturare un libro da capo a piedi?). D'accordo al 100% con Matteo sulla dignità della lettura in traduzione, senza né osannare né svalutare la lettura in lingua originale. Sono esperienze completamente diverse, entrambe belle per motivazioni altrettanto diverse. Per me leggere in lingua dà qualcosa che difficilmente la traduzione saprà restituire in toto, allo stesso tempo leggere nella propria lingua tocca dei punti che una lingua distante può non "raggiungere". Senza contare che leggere in traduzione, ma con occhio attento alle scelte traduttive, è appagante perché aggiunge qualcosa di ancora più piacevole e dinamico, se possibile, all'esperienza già piacevole di per sé della lettura. Comunque complimenti a Ilenia per il lavoro :)
Complimenti, avete detto molte cose giuste e sensate. Ed era tempo, se me lo permettete, che affrontaste l'argomento. Si potrebbe parlare all'infinito, dai casi come quello di Han Kang (a me successe con "Le lettere del sabato" di Irene Dische, per Feltrinelli, ma con l'importante differenza che il testo in inglese sul quale lavorai - lei è tedesca - lo aveva preparato personalmente. Cioè si era prima tradotta lei dal tedesco, e poi l'avevo tradotta io dall'inglese) alle traduzioni dei classici (e il caso del Gatsby è davvero emblematico - una delle oltre dieci nuove traduzioni è mia, io però ci ho lavorato due anni, scegliendo un certo registro di italiano non recentissimo, diciamo, in parte, quello del periodo di Tondelli, ma a ragion veduta) fino al discorso del cinema (ma attenti, che in quel caso il traduttore è solo il primo anello della catena, prima di arrivare a quello che si sente dire al doppiatore intervengono due figure, prima chi cura l'adattamento e poi il direttore del doppiaggio, che spesso non sono la stessa persona; è proprio un altro mondo, con altre regole ancora rispetto alla traduzione letteraria - e io non l'ho mai frequentato). Comunque, Ilenia ha i miei contatti, se volete approfondire sono qui, mi fa sempre piacere. Bella la chicca sul doppiaggio russo, ve la rilancio siccome ho qualche anno più di voi: ai tempi dell'Unione Sovietica a volte il doppiaggio dei film stranieri in Russia avveniva direttamente nei cinema. Nel senso che, mentre si proiettava il film con l'audio originale (per esempio, svedese), c'era *in sala* un uomo, o una donna, che faceva sì tutte le voci, ma *in simultanea* e *col megafono*. È abbastanza trash? (Personalmente, a me fa tenerezza) :-)
Video interessante e su un tema di cui sapevo veramente poco..siete grandi! Ho sempre pensato alla immane difficoltà dei traduttori nel riuscire a mantenere lo stile dell’autore pur adattandolo ad un’altra lingua.. brava ilenia! Complimenti!
Quanto conosco lo stress e la gratificazione provata da Ilenia! Anni fa, per puro caso in effetti, mi sono trovata a dover tradurre un libro dall'italiano all'inglese, lavoro snervante, soprattutto perché l'autore cambiava il testo ogni volta che gli girava la luna, ma estremamente gratificante! Complimenti Ilenia, leggerò molto volentieri il libro!
La traduzione dei libri o dei film e anime è diventato l'argomento bollente del momento non solo per il caso citato da voi ma anche dal caso esploso con la riedizione con nuovo doppiaggio di evangelion, fatta da Cannarsi. Il problema centrale è che c'è una grossa differenza tra traduzione ed adattamento. perché la traduzione è la semplice translitterazione da un idioma all'altro, mentre l'adattamento in sociolinguistica ha due accezioni distinte. Dal punto di vista microsociolinguistico rappresenta un aspetto del fenomeno del prestito linguistico(avviene quando un termine appartenete ad una lingua diversa entra nel linguaggio parlato di un'altra cultura vedi inglesismi e i francesismi); dal punto di vista macrosociolinguistico, rappresenta uno dei quattro tipi di processo di inserimento di un parlante (o di una comunità di parlanti) in un contesto linguistico diverso da quello di origine. L'adattamento rappresenta una forma variata di integrazione, in cui un parlante (o una comunità di parlanti) accetta il nuovo contesto senza la "valenza impositiva" che può caratterizzare l'integrazione, e anzi partecipa attivamente al processo, che sarà tanto più rilevante quanto più estesa è la rete sociale di riferimento e quanto più vivace la situazione sociale che determina l'inserimento. Il testo tradotto quindi non deve tradire lo stile dell'autore e il senso originale delle parole, ma deve anche permettere di far capire il suo significato anche a chi non è parte della cultura dell'autore, e deve esse usato un linguaggio che sia di uso comune alla società dei parlanti in quel dato momento storico, mantenendo coerenza della sintassi, della semantica e del lessico. Scusate lo spirito della maestrina della penna rossa ha preso possesso di me!
Proprio qualche giorno fa pensavo che il tema della traduzione non era mai stato trattato nel tuo canale, che bel video, grazie!❤ Io proprio ora, per la mia tesi triennale, sto traducendo un libro di un autore tedesco del secolo scorso. È la prima volta che mi metto a tradurre un libro intero, e si sta rivelando un'esperienza bellissima che mi sta mostrando l'importanza e la responsabilità della figura del traduttore. Spero di riuscire a fare di questo un giorno il mio lavoro, gambe in spalla che gavetta da fare in questo campo ce n'è a pacchi💪
Video mattutino di Matteo! Video davvero interessante, proprio adesso sto studiando teoria della traduzione e mi sono resa conto dei tantissimi aspetti che la riguardano, spesso ignorati. È importante parlare di questi argomenti online, come hai detto il traduttore viene molte volte dimenticato. E pensare che alcuni considerano l'opera tradotta un'opera a parte! La cosa che mi ha colpito di più mentre studiavo è la convinzione che l'opera tradotta, se fedele all'originale, possa influenzare i modi di dire e le parole della lingua di arrivo. Rispetto a quello di cui parlate, molto delicato il discorso della doppia traduzione. Per quanto riguarda i film in lingua originale secondo me c'è una differenza però coi libri in lingua originale: i sottotitoli, appunto. Guardare quindi un film in lingua originale permette di apprezzare la musicalità della lingua pur senza comprenderla. Nei libri in lingua, invece, come dite voi se non si ha una conoscenza ottima si perde molto dell'esperienza. Direi che ai film sottotitolati avvicino, che so, i libri con testo a fronte. Grazie a entrambi per questo video!
Matteo, FINALMENTE ❤ Entusiasta del fatto che abbiate affrontato un tema che io personalmente amo. Infatti il lavoro di traduttrice tra qualche anno sarà anche il mio! Non appena sarò in grado di tradurre un libro (trash o meno), ti avviseró in modo tale che tu lo recensisca😂❤
Ciao Matteo e Ilenia! Non so se vi ricordate di me, ma ci siamo incontrati a Pisa quando siete venuti a parlare a Ottobre! (sono la ragazza con i capelli ricci con cui avete fatto la foto fuori dalla porta dell'aula il pomeriggio, per intenderci ahah!) Non sapete la gioia di sentirvi parlare di questo argomento, infatti sono studentessa presso una Scuola per interpreti e traduttori e a luglio mi laureerò proprio in questa facoltà con una tesi di traduzione di un libro su "come guardare un film". Mi affascina estremamente il connubio cinema-traduzione e come avete detto voi ci sono tanti, tantissimi aspetti spesso ignorati dietro a una traduzione riguardanti qualsiasi argomento, in particolare quello letterario, estremamente complesso e che richiede decisamente sensibilità. Grazie per averne parlato!
Sono d'accordo, i traduttori e doppiatori italiani sono fra i più bravi! Vivo a Dublino da più di quattro anni, e i libri scritti da madrelingua inglese, li leggo in inglese, ma tutti gli altri cerco la traduzione italiana, sarà un pregiudizio, ma mi fido di più :P Riguardo serie tv e film, non uso più i sottotitoli da tempo, e anche qui faccio lo stesso discorso dei libri, se sono madrelingua inglese di solito li guardo in inglese, ma per tutti gli altri cerco la versione italiana. Anche perchè abbiamo sempre avuto scuole di traduzione ottime, ricordo che i traduttori del russo e del francese fossero i più rinomati, ma non sono esperta. Mi è capitato di vedere dei cartoni animati in tv qui a Dublino, e sono semplicemente imbarazzanti, non dico debbano essere perfetti, ma un minimo di decenza cu vuole, invece ci sono bocche che si muovono senza suono, e voci che parlano con le bocche ferme, sono terribili :/
Assolutamente d’accordo sul discorso riguardo la Newton! Ho comprato svariate volte qualche loro libro, ma anziché migliorare, la mia opinione è addirittura scesa! Molti refusi, copertine che si staccano, traduzioni fallaci, certe volte mancano proprio dei pezzi di romanzo, quando sulla copertina è specificata l’edizione integrale! O ancora, semplicemente per una ragione estetica: spesso le scelte grafiche non sono delle migliori. Oppure, mi sembra fosse stata loro la “grande” idea dei libri a novantanove centesimi: grande NO. Libri brutti, caratteri microscopici e la totale perdita di valore del romanzo.
Mi sono riconosciuta un sacco in quello che dite, specialmente in quanto a volte sia difficile leggere libri in originale, seppur bellissimi (io ormai vivo ad amsterdam da 3 anni e praticamente vivo in inglese). Per quanto riguarda i film in ligua originale e' vero che qui, in olanda, non traducono quasi nulla (giusto alcuni film per bambini)' ma chiunque abbia commentato su quanto cio` sia bello ha omesso che i sottotitoli, la maggior parte delle volte, sono in olandese. Il che significa che al cinema la scelta e' limitata. Ogni metodo ha i suoi aspetti postivi e negativi. Vi adoro! siete tutti e due bravissimi, da voi imparo sempre un sacco!
Matteoooo, stanno migliorando i nostri amici russi! Per i film più pop adesso ne prendono anche tre quattro di doppiatori, ma le serie che si vedono alla televisione sono ancora come le hai raccontare tu. Oltretutto, il mio fratello ospitante ha giustificato la cosa della “doppiatura da documentario” con il fatto che allo stesso tempo senti la recitazione dell’attore (detto mentre guardavamo forrest gump in una sgangheratissima traduzione russa)
Grazie per il video a tema traduzione! Studiando lingue mi piange sempre il cuore quando vengono criticati inutilmente traduzione e doppiaggio, che alle volte sono assolutamente necessari (soprattutto la traduzione, considerando che se una persona non conosce la lingua certo non può leggere l'opera originale!). Credo che in parte l'errore sia vedere l'opera tradotta come brutta copia dell'originale, quando invece rappresenta un lavoro a sé (il lavoro del traduttore in fondo è in parte anche creativo!). Detto questo, io per prima tendo a non dare la giusta visibilità al traduttore o alla traduttrice quando parlo di un libro - e mi sono ripromessa di migliorare in questo senso. All'inizio di aprile ho avuto la fortuna di lavorare come volontaria assistendo Ian McEwan ad un festival e lì ho conosciuto anche Susanna Basso, la traduttrice. Parlandoci mi sono davvero resa conto quanto poca attenzione sia data ai traduttori. Li diamo per scontato, non pensiamo mai che molti dei nostri libri preferiti non li avremmo mai potuti leggere senza loro. Grazie ancora del video ragazzi ❦
Video molto interessante, complimenti ad entrambi! Quanto a traduzioni e doppiaggio mi vengono in mente le critiche mosse alle prime stagioni di the big bang theory sul fatto che facessero "perdere di significato" le battute, specie quelle a sfondo fisico-scientifico di sheldon. d'altro canto, ritengo che talvolta sia davvero arduo tradurre in italiano senza stravolgere il significato o rendendolo non completamente coerente con l'opera: per l'ambito videoludico, per esempio, mi viene in mente la serie di grand theft auto (o gta), nella quale i personaggi provengono spesso da gang americane e che utilizzano un linguaggio prettamente slang, tale per cui è difficile sia doppiare che tradurre rendendo bene il significato. per le lingue diverse dall'inglese, invece, ricordo il caso di sapkowski, autore della famosa serie the witcher, che ha preteso che i suoi libri venissero tradotti direttamente dal polacco, come anche scritto in prefazione nell'edizione italiana. rinnovo i complimenti, un salutone!
Ciao ragazzi! E' stato un video molto interessante! Volevo chiedere a Ilenia se è stata lei a proporre il libro per una traduzione (quindi se ha fatto una proposta editoriale o quello che è) oppure se le è stato chiesto dalla casa editrice. Nel primo caso, sarebbe possibile fornire qualche dettaglio riguardo alla richiesta che è stata fatta? Mi sarebbe molto utile saperlo, poiché è proprio la strada che mi piacerebbe intraprendere; ho cercato informazioni online, ma ho trovato spesso cose un po' vecchiotte e magari adesso funziona in modo diverso. In qualsiasi caso vi ringrazio! E continuate così perché siete grandi!
Complimenti, anch'io ho tradotto un libro (dal francese all'italiano), l'editing è stato un delirio ... sorvoliamo. Il traduttore andrebbe sempre citato. E' lui che ha scritto il libro che leggete nella vostra lingua, non l'autore. Per quanto riguarda l'attualizzazione delle traduzioni dei classici, sono titubante. Nel libro di Ivan Goncharov -“Oblomov” edito da Repubblica, che vantava appunto le "nuove traduzioni, trovai la frase "prese una michetta" (come se in Russia ci fossero le michette...), agghiacciante.
Io mi sto preparando per fare della traduzione e dell'adattamento per il doppiaggio il lavoro della mia esistenza, ma sono partito dalla traduzione letteraria per necessità. Rileggendo la mia trilogia preferita, dopo aver acquisito le competenze in italiano e in inglese che prima mi mancavano, ma soprattutto conoscendo già la trama, ho riscontrato un'incredibile pesantezza per via degli errori in italiano e di traduzione. Non sono un professionista, ma da ex classicista non potevo astenermi dal lavorarci. Detto questo, non oso immaginare la difficoltà di tradurre poesie. Io, quando mi sono trovato a tradurre versi, non dovendo pubblicarli, mi sono limitato a tradurli per preservarne il senso. Quindi tanta stima per Ilenia. Bel video, avrei voluto vederlo prima;)
Che bello! Sono contento per te 😀 Bellissimo video Matteo, grazie (E grazie a Trenord che è super in ritardo, sto vedendo il video con il wifi della stazione di Arcore b*tch 😎)
Leggere un libro in inglese, anche abbastanza "commerciale" (quindi non serve neppure scomodare i mattoni intimisti con protagonista i bruchi delle mele nella società post-industriale), porta sempre ad un certo rallentamento nella lettura che come ha detto Matteo può finire per scoraggiare il proseguimento. Per quanto tu possa essere un conoscitore profondo di una lingua esisteranno sempre parole per te nuove e che producono quell'attimo di rottura del ritmo a volte fatale
Secondo me dipende dall'opera e dalla tua conoscenza della lingua. Quanto a parole sconosciute - sì, certo, ci esisterà sempre qualche lemma che non conosci: ma non è il caso anche nella tua lingua madre? ;) Tipo, la mia è il polacco, prima di compiere 16 anni leggevo esclusivamente in quella (e sono stata una lettrice accanita quasi tutta la mia vita), a scuola gli insegnanti lodavano il lessico che utilizzavo nei miei compiti - eppure ancora oggi mi rimane un mare da imparare, soprattutto per quanto riguarda la terminologia specialistica e regionalismi. L'apprendimento di una lingua è un viaggio splendido che non finisce mai. :) Inoltre, la sottoscritta legge regolarmente in inglese e in italiano da parecchi anni e non nota nessun rallentamento nella lettura causato solamente dal fatto che sono lingue straniere. All'inizio - beh, ovvio che c'era qualcosa del genere. Tuttavia, adesso mi capitano dei momenti in cui addirittura PREFERISCO godermi un libro in quelle lingue, non per fare la snob, ma semplicemente perché ne sono in vena. Per fare un esempio, sto affrontando un periodo alquanto sgradevole che si coniuga a un piccolo blocco della lettrice e mi viene più facile leggere la prosa in inglese e in italiano che in polacco! Credo sia un'esperienza assai personale e non voglio assolutamente dire che le tue osservazioni o quelle di Matteo sono sbagliate, avevo solo voglia di aggiungere la mia prospettiva. :)
Video interessantissimo (e complimenti a Ilenia per la sua opera di traduzione!). Ci sarebbero una marea di cose da dire, ma mi soffermo sulla questione dei libri in varie lingue tradotti in italiano dall'inglese piuttosto che dalla lingua originale: nel caso della saga di Geralt di Rivia (una bella roba fantasy per la gioia di Matteo), l'autore, polacco, si è premurato di assicurarsi che i libri venissero tradotti all'estero solo e soltanto dalla lingua originale, e non dall'inglese. Indubbiamente per pretendere una cosa simile ci vuole una certa influenza, ma questa mi sembra la dimostrazione che non serva avere a che fare con un "caso editoriale" per assicurarsi una traduzione dignitosa. Trovare invece una casa editrice che abbia voglia di sbattersi un po' di più del previsto, sì, quello è necessario.
Non solo i prodotti Russi vengono doppiati da una sola persona. Ho visto anche delle telenovele spagnole che mantenevano l'audio originale mentre venivano doppiate in polacco da una sola voce... Girovagando per i canali satellitari si trovano certe cose... ^_^ Complimenti per il video e l'argomento trattato. :)
Io studio ebraico all'Università e mi sono accorta spesso di questo problema di doppia traduzione. Se voglio libri di autori israeliani ormai vado dritta verso la casa editrice Giuntina, perché ormai conosco i traduttori e me ne vado per idea. Purtroppo noi delle "culture elitarie" dobbiamo stare più attenti degli altri. Plus: studio anche indonesiano e i romanzi di quest'area non vengono minimamente calcolati, eccetto quei due o tre che comunque scrivono in inglese.
Complimenti per questo video e per gli altri che ho avuto modo di visionare. Trovo tuttavia ingiuste - e un tantino superficiali - le parole di Zodiaco sulla traduzione della Newton di A Tale of Two Cities. Tale traduzione, riproposta dalla casa editrice romana, fu fatta agli inizi del secolo scorso da un esperto dickensiano, tale Silvio Spaventa Filippi, il quale lamentava le pessime traduzioni italiane di Dickens. Anche altre case editrici (Bur, Casini, Mondadori, Fabbri, etc.) riprendono ancora oggi le traduzioni di Spaventa Filippi perché non è facile trovare chi sappia davvero tradurre fedelmente (senza adattamenti, tagli e grossi fraintendimenti) non solo la lingua ma lo stile - e lo spirito, cioè la vena comica - di Dickens che è estremamente complesso. Pensate, l'Einaudi dieci anni fa ha avuto l'ardire (e la faccia!) di mettere sul mercato un'edizione dei Racconti di Natale, in cui un certo Luca Lamberti si appropria (uso il presente perché tale infima operazione è ancora in commercio) di una vecchia traduzione ottocentesca (questa sì che lo è davvero!) di Federigo Verdinois, bella e infedele, ammodernandola tacitamente (l'onestà intellettuale, questa sconosciuta) e offrendo un testo alle "nuove generazioni" che è lontano da Dickens mille miglia. E non è l'unico che ha compiuto una simile irrispettosa (non voglio aggiungere altri aggettivi) operazione. Da appassionato (e studioso della ricezione di Dickens in Italia), dopo l'operazione senza pudore di Einaudi, mi sono deciso di offrire una mia personale lettura di A Christmas Carol (edizione oggi ristampata dopo quasi dieci anni), pur essendo in commercio una grossa quantità di edizioni di questo capolavoro della letteratura universale, e ho impiegato più di un anno per farla uscire per i tipi di un piccolo, sconosciuto editore. Immaginate quanta fatica e competenza siano necessarie per tradurre opere con una mole come quella di David Copperfield & Co. E soprattutto quanta attenzione (sia al testo di partenza che di arrivo), perché tradurre significa - come sottolinea Eco - rispettare, mettersi al servizio dell'autore e rimanere, se necessario, dietro le quinte, ma con la consapevolezza di aver contribuito a rendere migliore lo "spettacolo". Mi scuserete la scrittura affrettata, complimenti di nuovo a entrambi.
E chi l’avrebbe mai letto Dostoevskij senza i nostri splendidi traduttori!!! I Fratelli K. edito feltrinelli si legge cantando. Ottima traduzione!!! E Il Gladiatore? Ma l’avete mai visto in lingua originale? Tradotto rende il doppio!
Ogni qualvolta Matteo dice "Ile" mi prende brutto perché sempre mi sembra che stia chiamando me, e invece #mainagioia ahahahah Comunque mi mancava questo tipo di video 😝
Un ente apposito che venga costituito per proteggere noi poveri e maltrattati traduttori! Io, nello specifico, traduco audiovisivi, quindi un altro campo. La cosa di cui sono più fiera? Il documentario su Gigione del bravissimo Vestoso.
Io devo dire che amo leggere in italiano, semplicemente perché amo tanto la mia lingua. Tuttavia adesso sto iniziando a leggere in inglese e in spagnolo per allenarmi e altra cosa: secondo me può essere utile leggere i fantasy in inglese perché ci sono molti termini inventati che sono magari più difficili da tradurre.
Per le traduzioni dall'inglese secondo dipende molto dal fatto che sono le stesse traduzioni da decenni, vuoi per poco mercato, vuoi per mancanza di traduttori. Per esempio, molte opere di Mishima, edite dalla Feltrinelli, sono traduzioni dall'americano (che sono pur sempre fatte da Donald Keene, forse il più grande iamatologo in ambito letterario imho) fatte negli anni '70.
Seguendo il vostro discorso del “rinnovare” le traduzioni, o quanto meno rivederle, non ho potuto fare a meno di pensare all’Anna Karenina tradotta da Leone Ginzburg. Ho già letto il romanzo, ma ne ho sentito parlare così bene, di questa vecchia edizione, che ora sono davvero curiosa di riscoprire il romanzo. Molti addirittura parlano di qualcosa di totalmente diverso rispetto alle nuove edizioni, spesso bistrattate malamente.
Io non comprendo però come anche gli scrittori polacchi o comunque dell'Est Europa, paesi vicini all'Italia e con tanta immigrazione quindi tanti bilingue, siano tradotti dall'inglese... Solaris di Lem tradotto dall'inglese è uno dei peggiori orrori che io abbia mai letto. Grazie a Dio Sellerio lo ha pubblicato tradotto dal polacco ma mi traumatizzò l'altra versione, vista l'estrema bellezza dell'originale. Dei doppiaggi (sempre dell'est) in stile documentario ne so qualcosa purtroppo, davvero sono il Male.
Vedere le cose in lingua originale dipende più che altro da che cos'è, se è tipo un libro preferirei leggerlo in italiano sinceramente essendo la mia madre lingua, i libri in inglese li leggo solo se in italiano non sono disponibili, parlando di film e serie tv preferisco vedere in lingua originale, però è anche vero che in Italia abbiamo un doppiaggio davvero fatto bene, tipo quello spagnolo lo odio, è orrendo, anche se quello del film Coco era stupendo. E per parlando dell'Olanda, vivo in Olanda e alcune cose doppiate ce l'hanno non hanno tutto quanto sottotitolato, maggiormente hanno i cartoni/film per bambini doppiati.
Questo video e il polverone su Han Kang mi ha fatto venire in mente un racconto di non mi ricordo chi in cui il traduttore traduce talmente tante volte lo stesso testo per cercare la perfezione che arriva a scrivere un altro libro. Se qualcuno si ricorda l'autore me lo dica che ne sono alla disperata ricerca ahah
Elena Picone Io avanzo un paio di ipotesi (non comprovate, perché ammetto di non avere avuto il coraggio di leggerli in tedesco): Thomas Mann (qualunque dei suoi racconti o romanzi) e "Alte Meister" di Thomas Bernhard. Io li ho letti in italiano e ho ugualmente fatto un po' di fatica, perché sono autori che usano volutamente un linguaggio complesso e i traduttori hanno fatto un ottimo lavoro nel mantenere il loro stile. Le versioni italiane che io ho letto avevano ad esempio periodi molto lunghi con mille subordinate, tanto che a volte perdevo il filo del discorso nonostante fosse la mia lingua madre. Quindi ho pensato che per fortuna avevo fatto la saggia scelta di leggerli in italiano, perché se avessi tentato con il tedesco mi sarei arresa alla seconda pagina D:
ci si rende conto della difficoltà di tradurre un autore già quando lo si legge in italiano. a volte mi viene la curiosità, leggendo in italiano, di come fosse la versione originale. ci credo che Ilenia stesse sclerando!
Al prossimo video devo spuntare da sotto come Meowth.
È stato bello vedere l'impegno e la difficoltà di una traduzione attraverso gli scleri di Ilenia hahahah
Il mio duo preferito ritorna
Adorabile Ilenia all'inizio con un misto di imbarazzo e orgoglio, cara ✿
In Russia purtroppo abbiamo questa cultura di fare il doppiaggio sopra le voci originali, quando sono arrivata in Italia non riuscivo a credere che potessero esistere film senza dialoghi in inglese.
Ho da poco dato l'esame di traduttologia e mi sono assolutamente ritrovata in tutte le vostre parole, dal momento che aspiro a diventare una traduttrice. A livello "popolare", davvero si dimentica troppo spesso l'importanza di questo processo di mediazione preziosissimo.
Grazie mille per aver pensato a noi poveri traduttori!
L'anno scorso mi sono ritrovata a tradurre un libro molto trash e sono rimasta molto traumatizzata da questa esperienza tanto che ho rifiutato molte traduzioni dopo questa hahahahah
Doïna ahahahahhaah mi dispiace molto
Alice Sabatini grazie ahaha
no io tradurrei qualsiasi cosa! soprattutto i libri di melma :( ma da dove si parte?
JustDremingLife Puoi provare a cercare qualcosa su Babelcube, se sei una traduttrice. E' una piattaforma che mette in contatto traduttori freelance e autori stranieri che vogliono tradurre le loro opere. Ci trovi libri di ogni genere. Il problema è che il traduttore viene pagato a percentuale sul venduto e deve farsi pubblicità da solo. :)
Avete un’amicizia tenerissima e - in primis - ci tenevo a sottolineare questa cosa e, poi, complimenti a Ilenia, immagino sia stata davvero un’esperienza entusiasmante. Tanto successo ancora per entrambi. Un abbraccio
Grazie mille per aver difeso anche il DOPPIAGGIO, un mondo a cui sono tanto legata. Conosco diversi doppiatori davvero bravissimi, talentuosi, che si impegnano molto e rendono davvero i film dei gioielli mentre spesso il loro lavoro è screditato o non valorizzato come meriterebbe.
Per il resto del video che dire, siete sempre così intelligenti, precisi e professionali che è un piacere e un onore essere vostri affezionati sostenitori. Un bacio!
ps: GRANDE ILE, TANTO TANTO FIERA DI TE
Argomento importante! Sulla traduzione di traduzioni c'è solo da rendersi conto che la perdita nel passare per tre lingue è inevitabile e spesso cruciale. Ci sono centinaia di persone che aspettano la possibilità di tradurre da lingue asiatiche o comunque molto diverse dalla nostra, e non ha senso privilegiare la traduzione da 'lingue ponte' oggi come oggi, che il vietnamita non lo conoscono più solo due oscuri linguisti feticisti dell'esotico (costa di più? Se fossi un editore allora non lo farei tradurre proprio, che cavolo di senso ha se il rischio è magari snaturare un libro da capo a piedi?). D'accordo al 100% con Matteo sulla dignità della lettura in traduzione, senza né osannare né svalutare la lettura in lingua originale. Sono esperienze completamente diverse, entrambe belle per motivazioni altrettanto diverse. Per me leggere in lingua dà qualcosa che difficilmente la traduzione saprà restituire in toto, allo stesso tempo leggere nella propria lingua tocca dei punti che una lingua distante può non "raggiungere". Senza contare che leggere in traduzione, ma con occhio attento alle scelte traduttive, è appagante perché aggiunge qualcosa di ancora più piacevole e dinamico, se possibile, all'esperienza già piacevole di per sé della lettura. Comunque complimenti a Ilenia per il lavoro :)
Complimenti, avete detto molte cose giuste e sensate. Ed era tempo, se me lo permettete, che affrontaste l'argomento. Si potrebbe parlare all'infinito, dai casi come quello di Han Kang (a me successe con "Le lettere del sabato" di Irene Dische, per Feltrinelli, ma con l'importante differenza che il testo in inglese sul quale lavorai - lei è tedesca - lo aveva preparato personalmente. Cioè si era prima tradotta lei dal tedesco, e poi l'avevo tradotta io dall'inglese) alle traduzioni dei classici (e il caso del Gatsby è davvero emblematico - una delle oltre dieci nuove traduzioni è mia, io però ci ho lavorato due anni, scegliendo un certo registro di italiano non recentissimo, diciamo, in parte, quello del periodo di Tondelli, ma a ragion veduta) fino al discorso del cinema (ma attenti, che in quel caso il traduttore è solo il primo anello della catena, prima di arrivare a quello che si sente dire al doppiatore intervengono due figure, prima chi cura l'adattamento e poi il direttore del doppiaggio, che spesso non sono la stessa persona; è proprio un altro mondo, con altre regole ancora rispetto alla traduzione letteraria - e io non l'ho mai frequentato). Comunque, Ilenia ha i miei contatti, se volete approfondire sono qui, mi fa sempre piacere. Bella la chicca sul doppiaggio russo, ve la rilancio siccome ho qualche anno più di voi: ai tempi dell'Unione Sovietica a volte il doppiaggio dei film stranieri in Russia avveniva direttamente nei cinema. Nel senso che, mentre si proiettava il film con l'audio originale (per esempio, svedese), c'era *in sala* un uomo, o una donna, che faceva sì tutte le voci, ma *in simultanea* e *col megafono*. È abbastanza trash? (Personalmente, a me fa tenerezza) :-)
Grazie mille, Roberto :) Ogni tuo commento è una perla. L'aneddoto trash è incredibile :D
Grazie, Roberto!
Questione amplissima e molto sfaccettata; voi sempre belli e bravi a parlare di queste cose.
Doppiatori italiani assurdi e bravissimi: roberto pedicini, christian iansante, roberto chevalier, claudio moneta, il compianto tonino accolla ecc.
Video interessante e su un tema di cui sapevo veramente poco..siete grandi!
Ho sempre pensato alla immane difficoltà dei traduttori nel riuscire a mantenere lo stile dell’autore pur adattandolo ad un’altra lingua.. brava ilenia! Complimenti!
Quanto conosco lo stress e la gratificazione provata da Ilenia! Anni fa, per puro caso in effetti, mi sono trovata a dover tradurre un libro dall'italiano all'inglese, lavoro snervante, soprattutto perché l'autore cambiava il testo ogni volta che gli girava la luna, ma estremamente gratificante! Complimenti Ilenia, leggerò molto volentieri il libro!
La traduzione dei libri o dei film e anime è diventato l'argomento bollente del momento non solo per il caso citato da voi ma anche dal caso esploso con la riedizione con nuovo doppiaggio di evangelion, fatta da Cannarsi. Il problema centrale è che c'è una grossa differenza tra traduzione ed adattamento. perché la traduzione è la semplice translitterazione da un idioma all'altro, mentre l'adattamento in sociolinguistica ha due accezioni distinte. Dal punto di vista microsociolinguistico rappresenta un aspetto del fenomeno del prestito linguistico(avviene quando un termine appartenete ad una lingua diversa entra nel linguaggio parlato di un'altra cultura vedi inglesismi e i francesismi); dal punto di vista macrosociolinguistico, rappresenta uno dei quattro tipi di processo di inserimento di un parlante (o di una comunità di parlanti) in un contesto linguistico diverso da quello di origine. L'adattamento rappresenta una forma variata di integrazione, in cui un parlante (o una comunità di parlanti) accetta il nuovo contesto senza la "valenza impositiva" che può caratterizzare l'integrazione, e anzi partecipa attivamente al processo, che sarà tanto più rilevante quanto più estesa è la rete sociale di riferimento e quanto più vivace la situazione sociale che determina l'inserimento. Il testo tradotto quindi non deve tradire lo stile dell'autore e il senso originale delle parole, ma deve anche permettere di far capire il suo significato anche a chi non è parte della cultura dell'autore, e deve esse usato un linguaggio che sia di uso comune alla società dei parlanti in quel dato momento storico, mantenendo coerenza della sintassi, della semantica e del lessico. Scusate lo spirito della maestrina della penna rossa ha preso possesso di me!
Proprio qualche giorno fa pensavo che il tema della traduzione non era mai stato trattato nel tuo canale, che bel video, grazie!❤ Io proprio ora, per la mia tesi triennale, sto traducendo un libro di un autore tedesco del secolo scorso. È la prima volta che mi metto a tradurre un libro intero, e si sta rivelando un'esperienza bellissima che mi sta mostrando l'importanza e la responsabilità della figura del traduttore. Spero di riuscire a fare di questo un giorno il mio lavoro, gambe in spalla che gavetta da fare in questo campo ce n'è a pacchi💪
Video mattutino di Matteo!
Video davvero interessante, proprio adesso sto studiando teoria della traduzione e mi sono resa conto dei tantissimi aspetti che la riguardano, spesso ignorati. È importante parlare di questi argomenti online, come hai detto il traduttore viene molte volte dimenticato. E pensare che alcuni considerano l'opera tradotta un'opera a parte!
La cosa che mi ha colpito di più mentre studiavo è la convinzione che l'opera tradotta, se fedele all'originale, possa influenzare i modi di dire e le parole della lingua di arrivo.
Rispetto a quello di cui parlate, molto delicato il discorso della doppia traduzione.
Per quanto riguarda i film in lingua originale secondo me c'è una differenza però coi libri in lingua originale: i sottotitoli, appunto. Guardare quindi un film in lingua originale permette di apprezzare la musicalità della lingua pur senza comprenderla. Nei libri in lingua, invece, come dite voi se non si ha una conoscenza ottima si perde molto dell'esperienza. Direi che ai film sottotitolati avvicino, che so, i libri con testo a fronte.
Grazie a entrambi per questo video!
Matteo, FINALMENTE ❤ Entusiasta del fatto che abbiate affrontato un tema che io personalmente amo. Infatti il lavoro di traduttrice tra qualche anno sarà anche il mio! Non appena sarò in grado di tradurre un libro (trash o meno), ti avviseró in modo tale che tu lo recensisca😂❤
Ciao Matteo e Ilenia! Non so se vi ricordate di me, ma ci siamo incontrati a Pisa quando siete venuti a parlare a Ottobre! (sono la ragazza con i capelli ricci con cui avete fatto la foto fuori dalla porta dell'aula il pomeriggio, per intenderci ahah!) Non sapete la gioia di sentirvi parlare di questo argomento, infatti sono studentessa presso una Scuola per interpreti e traduttori e a luglio mi laureerò proprio in questa facoltà con una tesi di traduzione di un libro su "come guardare un film". Mi affascina estremamente il connubio cinema-traduzione e come avete detto voi ci sono tanti, tantissimi aspetti spesso ignorati dietro a una traduzione riguardanti qualsiasi argomento, in particolare quello letterario, estremamente complesso e che richiede decisamente sensibilità. Grazie per averne parlato!
Sono d'accordo, i traduttori e doppiatori italiani sono fra i più bravi! Vivo a Dublino da più di quattro anni, e i libri scritti da madrelingua inglese, li leggo in inglese, ma tutti gli altri cerco la traduzione italiana, sarà un pregiudizio, ma mi fido di più :P Riguardo serie tv e film, non uso più i sottotitoli da tempo, e anche qui faccio lo stesso discorso dei libri, se sono madrelingua inglese di solito li guardo in inglese, ma per tutti gli altri cerco la versione italiana. Anche perchè abbiamo sempre avuto scuole di traduzione ottime, ricordo che i traduttori del russo e del francese fossero i più rinomati, ma non sono esperta.
Mi è capitato di vedere dei cartoni animati in tv qui a Dublino, e sono semplicemente imbarazzanti, non dico debbano essere perfetti, ma un minimo di decenza cu vuole, invece ci sono bocche che si muovono senza suono, e voci che parlano con le bocche ferme, sono terribili :/
Assolutamente d’accordo sul discorso riguardo la Newton!
Ho comprato svariate volte qualche loro libro, ma anziché migliorare, la mia opinione è addirittura scesa!
Molti refusi, copertine che si staccano, traduzioni fallaci, certe volte mancano proprio dei pezzi di romanzo, quando sulla copertina è specificata l’edizione integrale! O ancora, semplicemente per una ragione estetica: spesso le scelte grafiche non sono delle migliori.
Oppure, mi sembra fosse stata loro la “grande” idea dei libri a novantanove centesimi: grande NO. Libri brutti, caratteri microscopici e la totale perdita di valore del romanzo.
Mi sono riconosciuta un sacco in quello che dite, specialmente in quanto a volte sia difficile leggere libri in originale, seppur bellissimi (io ormai vivo ad amsterdam da 3 anni e praticamente vivo in inglese). Per quanto riguarda i film in ligua originale e' vero che qui, in olanda, non traducono quasi nulla (giusto alcuni film per bambini)' ma chiunque abbia commentato su quanto cio` sia bello ha omesso che i sottotitoli, la maggior parte delle volte, sono in olandese. Il che significa che al cinema la scelta e' limitata. Ogni metodo ha i suoi aspetti postivi e negativi.
Vi adoro! siete tutti e due bravissimi, da voi imparo sempre un sacco!
Complimenti per il tema trattato in questo video😊
com'è emozionata Ile quando ne parla mi fa morire 😊
Matteoooo, stanno migliorando i nostri amici russi! Per i film più pop adesso ne prendono anche tre quattro di doppiatori, ma le serie che si vedono alla televisione sono ancora come le hai raccontare tu.
Oltretutto, il mio fratello ospitante ha giustificato la cosa della “doppiatura da documentario” con il fatto che allo stesso tempo senti la recitazione dell’attore (detto mentre guardavamo forrest gump in una sgangheratissima traduzione russa)
Aiutooooooo.
Grazie per aver parlato del mondo della traduzione! Come categoria siamo spesso messi da parte 😭😭
Grazie per il video a tema traduzione! Studiando lingue mi piange sempre il cuore quando vengono criticati inutilmente traduzione e doppiaggio, che alle volte sono assolutamente necessari (soprattutto la traduzione, considerando che se una persona non conosce la lingua certo non può leggere l'opera originale!). Credo che in parte l'errore sia vedere l'opera tradotta come brutta copia dell'originale, quando invece rappresenta un lavoro a sé (il lavoro del traduttore in fondo è in parte anche creativo!).
Detto questo, io per prima tendo a non dare la giusta visibilità al traduttore o alla traduttrice quando parlo di un libro - e mi sono ripromessa di migliorare in questo senso. All'inizio di aprile ho avuto la fortuna di lavorare come volontaria assistendo Ian McEwan ad un festival e lì ho conosciuto anche Susanna Basso, la traduttrice. Parlandoci mi sono davvero resa conto quanto poca attenzione sia data ai traduttori. Li diamo per scontato, non pensiamo mai che molti dei nostri libri preferiti non li avremmo mai potuti leggere senza loro.
Grazie ancora del video ragazzi ❦
Video molto interessante, complimenti ad entrambi!
Quanto a traduzioni e doppiaggio mi vengono in mente le critiche mosse alle prime stagioni di the big bang theory sul fatto che facessero "perdere di significato" le battute, specie quelle a sfondo fisico-scientifico di sheldon.
d'altro canto, ritengo che talvolta sia davvero arduo tradurre in italiano senza stravolgere il significato o rendendolo non completamente coerente con l'opera: per l'ambito videoludico, per esempio, mi viene in mente la serie di grand theft auto (o gta), nella quale i personaggi provengono spesso da gang americane e che utilizzano un linguaggio prettamente slang, tale per cui è difficile sia doppiare che tradurre rendendo bene il significato.
per le lingue diverse dall'inglese, invece, ricordo il caso di sapkowski, autore della famosa serie the witcher, che ha preteso che i suoi libri venissero tradotti direttamente dal polacco, come anche scritto in prefazione nell'edizione italiana.
rinnovo i complimenti, un salutone!
Ciao ragazzi! E' stato un video molto interessante!
Volevo chiedere a Ilenia se è stata lei a proporre il libro per una traduzione (quindi se ha fatto una proposta editoriale o quello che è) oppure se le è stato chiesto dalla casa editrice. Nel primo caso, sarebbe possibile fornire qualche dettaglio riguardo alla richiesta che è stata fatta? Mi sarebbe molto utile saperlo, poiché è proprio la strada che mi piacerebbe intraprendere; ho cercato informazioni online, ma ho trovato spesso cose un po' vecchiotte e magari adesso funziona in modo diverso.
In qualsiasi caso vi ringrazio! E continuate così perché siete grandi!
Ciao, è stata la casa editrice a propormi la traduzione, poi ovviamente prima fai delle prove, non te lo regalano, ecco :D
Complimenti, anch'io ho tradotto un libro (dal francese all'italiano), l'editing è stato un delirio ... sorvoliamo.
Il traduttore andrebbe sempre citato. E' lui che ha scritto il libro che leggete nella vostra lingua, non l'autore.
Per quanto riguarda l'attualizzazione delle traduzioni dei classici, sono titubante.
Nel libro di Ivan Goncharov -“Oblomov” edito da Repubblica, che vantava appunto le "nuove traduzioni, trovai la frase "prese una michetta" (come se in Russia ci fossero le michette...), agghiacciante.
Io mi sto preparando per fare della traduzione e dell'adattamento per il doppiaggio il lavoro della mia esistenza, ma sono partito dalla traduzione letteraria per necessità. Rileggendo la mia trilogia preferita, dopo aver acquisito le competenze in italiano e in inglese che prima mi mancavano, ma soprattutto conoscendo già la trama, ho riscontrato un'incredibile pesantezza per via degli errori in italiano e di traduzione. Non sono un professionista, ma da ex classicista non potevo astenermi dal lavorarci. Detto questo, non oso immaginare la difficoltà di tradurre poesie. Io, quando mi sono trovato a tradurre versi, non dovendo pubblicarli, mi sono limitato a tradurli per preservarne il senso. Quindi tanta stima per Ilenia. Bel video, avrei voluto vederlo prima;)
Che bello! Sono contento per te 😀
Bellissimo video Matteo, grazie (E grazie a Trenord che è super in ritardo, sto vedendo il video con il wifi della stazione di Arcore b*tch 😎)
Shy Stone ahahahaahahah! Anche io su un treno in ritardo 😂
matteo fumagalli mitico! Io mi sto ascoltando Britney per mantenere la calma
La "traduzione simultanea"sulle voci originali si usa anche in Polonia. Scoprirlo durante un viaggio a Cracovia fu un trauma. 😂
Io sono laureata in lingue straniere e la traduzione è la mia passione. Grazie per questo video
Leggere un libro in inglese, anche abbastanza "commerciale" (quindi non serve neppure scomodare i mattoni intimisti con protagonista i bruchi delle mele nella società post-industriale), porta sempre ad un certo rallentamento nella lettura che come ha detto Matteo può finire per scoraggiare il proseguimento.
Per quanto tu possa essere un conoscitore profondo di una lingua esisteranno sempre parole per te nuove e che producono quell'attimo di rottura del ritmo a volte fatale
Secondo me dipende dall'opera e dalla tua conoscenza della lingua. Quanto a parole sconosciute - sì, certo, ci esisterà sempre qualche lemma che non conosci: ma non è il caso anche nella tua lingua madre? ;) Tipo, la mia è il polacco, prima di compiere 16 anni leggevo esclusivamente in quella (e sono stata una lettrice accanita quasi tutta la mia vita), a scuola gli insegnanti lodavano il lessico che utilizzavo nei miei compiti - eppure ancora oggi mi rimane un mare da imparare, soprattutto per quanto riguarda la terminologia specialistica e regionalismi. L'apprendimento di una lingua è un viaggio splendido che non finisce mai. :)
Inoltre, la sottoscritta legge regolarmente in inglese e in italiano da parecchi anni e non nota nessun rallentamento nella lettura causato solamente dal fatto che sono lingue straniere. All'inizio - beh, ovvio che c'era qualcosa del genere. Tuttavia, adesso mi capitano dei momenti in cui addirittura PREFERISCO godermi un libro in quelle lingue, non per fare la snob, ma semplicemente perché ne sono in vena. Per fare un esempio, sto affrontando un periodo alquanto sgradevole che si coniuga a un piccolo blocco della lettrice e mi viene più facile leggere la prosa in inglese e in italiano che in polacco!
Credo sia un'esperienza assai personale e non voglio assolutamente dire che le tue osservazioni o quelle di Matteo sono sbagliate, avevo solo voglia di aggiungere la mia prospettiva. :)
Video molto interessante! Ma come mai hanno chiesto proprio ad Ilenia di tradurre questo libro?
Molto interessante, mi affascina molto questo argomento, un bacione ragazzi ☺️
Benvenuta nel club di coloro che smadonnano dietro i giochi di parole, i verbi onomatopeici e le 1000 ripetizioni dell'inglese. 🍾🍾🍾
Divertenti e interessanti come sempre. ADORO!
Video interessantissimo (e complimenti a Ilenia per la sua opera di traduzione!). Ci sarebbero una marea di cose da dire, ma mi soffermo sulla questione dei libri in varie lingue tradotti in italiano dall'inglese piuttosto che dalla lingua originale: nel caso della saga di Geralt di Rivia (una bella roba fantasy per la gioia di Matteo), l'autore, polacco, si è premurato di assicurarsi che i libri venissero tradotti all'estero solo e soltanto dalla lingua originale, e non dall'inglese. Indubbiamente per pretendere
una cosa simile ci vuole una certa influenza, ma questa mi sembra la dimostrazione che non serva avere a che fare con un "caso editoriale" per assicurarsi una traduzione dignitosa. Trovare invece una casa editrice che abbia voglia di sbattersi un po' di più del previsto, sì, quello è necessario.
Non solo i prodotti Russi vengono doppiati da una sola persona. Ho visto anche delle telenovele spagnole che mantenevano l'audio originale mentre venivano doppiate in polacco da una sola voce... Girovagando per i canali satellitari si trovano certe cose... ^_^ Complimenti per il video e l'argomento trattato. :)
Io studio ebraico all'Università e mi sono accorta spesso di questo problema di doppia traduzione. Se voglio libri di autori israeliani ormai vado dritta verso la casa editrice Giuntina, perché ormai conosco i traduttori e me ne vado per idea. Purtroppo noi delle "culture elitarie" dobbiamo stare più attenti degli altri. Plus: studio anche indonesiano e i romanzi di quest'area non vengono minimamente calcolati, eccetto quei due o tre che comunque scrivono in inglese.
Grazie da parte di una traduttrice.
Complimenti per questo video e per gli altri che ho avuto modo di visionare. Trovo tuttavia ingiuste - e un tantino superficiali - le parole di Zodiaco sulla traduzione della Newton di A Tale of Two Cities. Tale traduzione, riproposta dalla casa editrice romana, fu fatta agli inizi del secolo scorso da un esperto dickensiano, tale Silvio Spaventa Filippi, il quale lamentava le pessime traduzioni italiane di Dickens. Anche altre case editrici (Bur, Casini, Mondadori, Fabbri, etc.) riprendono ancora oggi le traduzioni di Spaventa Filippi perché non è facile trovare chi sappia davvero tradurre fedelmente (senza adattamenti, tagli e grossi fraintendimenti) non solo la lingua ma lo stile - e lo spirito, cioè la vena comica - di Dickens che è estremamente complesso. Pensate, l'Einaudi dieci anni fa ha avuto l'ardire (e la faccia!) di mettere sul mercato un'edizione dei Racconti di Natale, in cui un certo Luca Lamberti si appropria (uso il presente perché tale infima operazione è ancora in commercio) di una vecchia traduzione ottocentesca (questa sì che lo è davvero!) di Federigo Verdinois, bella e infedele, ammodernandola tacitamente (l'onestà intellettuale, questa sconosciuta) e offrendo un testo alle "nuove generazioni" che è lontano da Dickens mille miglia. E non è l'unico che ha compiuto una simile irrispettosa (non voglio aggiungere altri aggettivi) operazione. Da appassionato (e studioso della ricezione di Dickens in Italia), dopo l'operazione senza pudore di Einaudi, mi sono deciso di offrire una mia personale lettura di A Christmas Carol (edizione oggi ristampata dopo quasi dieci anni), pur essendo in commercio una grossa quantità di edizioni di questo capolavoro della letteratura universale, e ho impiegato più di un anno per farla uscire per i tipi di un piccolo, sconosciuto editore. Immaginate quanta fatica e competenza siano necessarie per tradurre opere con una mole come quella di David Copperfield & Co. E soprattutto quanta attenzione (sia al testo di partenza che di arrivo), perché tradurre significa - come sottolinea Eco - rispettare, mettersi al servizio dell'autore e rimanere, se necessario, dietro le quinte, ma con la consapevolezza di aver contribuito a rendere migliore lo "spettacolo". Mi scuserete la scrittura affrettata, complimenti di nuovo a entrambi.
E chi l’avrebbe mai letto Dostoevskij senza i nostri splendidi traduttori!!! I Fratelli K. edito feltrinelli si legge cantando. Ottima traduzione!!!
E Il Gladiatore? Ma l’avete mai visto in lingua originale? Tradotto rende il doppio!
17:38 "Già ci metti l'impegno a leggerlo" idolo sempre!
Ogni qualvolta Matteo dice "Ile" mi prende brutto perché sempre mi sembra che stia chiamando me, e invece #mainagioia ahahahah
Comunque mi mancava questo tipo di video 😝
Un ente apposito che venga costituito per proteggere noi poveri e maltrattati traduttori!
Io, nello specifico, traduco audiovisivi, quindi un altro campo. La cosa di cui sono più fiera? Il documentario su Gigione del bravissimo Vestoso.
Io devo dire che amo leggere in italiano, semplicemente perché amo tanto la mia lingua. Tuttavia adesso sto iniziando a leggere in inglese e in spagnolo per allenarmi e altra cosa: secondo me può essere utile leggere i fantasy in inglese perché ci sono molti termini inventati che sono magari più difficili da tradurre.
Per le traduzioni dall'inglese secondo dipende molto dal fatto che sono le stesse traduzioni da decenni, vuoi per poco mercato, vuoi per mancanza di traduttori. Per esempio, molte opere di Mishima, edite dalla Feltrinelli, sono traduzioni dall'americano (che sono pur sempre fatte da Donald Keene, forse il più grande iamatologo in ambito letterario imho) fatte negli anni '70.
Seguendo il vostro discorso del “rinnovare” le traduzioni, o quanto meno rivederle, non ho potuto fare a meno di pensare all’Anna Karenina tradotta da Leone Ginzburg.
Ho già letto il romanzo, ma ne ho sentito parlare così bene, di questa vecchia edizione, che ora sono davvero curiosa di riscoprire il romanzo. Molti addirittura parlano di qualcosa di totalmente diverso rispetto alle nuove edizioni, spesso bistrattate malamente.
Quali sono le tue case editrici preferite per le traduzioni?
Brava Ilenia! Comprerò il libro
Io non comprendo però come anche gli scrittori polacchi o comunque dell'Est Europa, paesi vicini all'Italia e con tanta immigrazione quindi tanti bilingue, siano tradotti dall'inglese... Solaris di Lem tradotto dall'inglese è uno dei peggiori orrori che io abbia mai letto. Grazie a Dio Sellerio lo ha pubblicato tradotto dal polacco ma mi traumatizzò l'altra versione, vista l'estrema bellezza dell'originale. Dei doppiaggi (sempre dell'est) in stile documentario ne so qualcosa purtroppo, davvero sono il Male.
Vedere le cose in lingua originale dipende più che altro da che cos'è, se è tipo un libro preferirei leggerlo in italiano sinceramente essendo la mia madre lingua, i libri in inglese li leggo solo se in italiano non sono disponibili, parlando di film e serie tv preferisco vedere in lingua originale, però è anche vero che in Italia abbiamo un doppiaggio davvero fatto bene, tipo quello spagnolo lo odio, è orrendo, anche se quello del film Coco era stupendo. E per parlando dell'Olanda, vivo in Olanda e alcune cose doppiate ce l'hanno non hanno tutto quanto sottotitolato, maggiormente hanno i cartoni/film per bambini doppiati.
Come ha fatto però a entrare nel campo della traduzione ?
Ilenia in quanto tempo hai tradotto questo libro di poesie?
Questo video e il polverone su Han Kang mi ha fatto venire in mente un racconto di non mi ricordo chi in cui il traduttore traduce talmente tante volte lo stesso testo per cercare la perfezione che arriva a scrivere un altro libro. Se qualcuno si ricorda l'autore me lo dica che ne sono alla disperata ricerca ahah
So what if I'm the mostEeEERrr!! That's been here all along... Poem by Gabbie Hanna
Potete farmi qualche esempio di libri troppo complessi e astrusi da leggere in lingua originale anche con un'approfondita conoscenza della lingua?
Elena Picone Io avanzo un paio di ipotesi (non comprovate, perché ammetto di non avere avuto il coraggio di leggerli in tedesco): Thomas Mann (qualunque dei suoi racconti o romanzi) e "Alte Meister" di Thomas Bernhard. Io li ho letti in italiano e ho ugualmente fatto un po' di fatica, perché sono autori che usano volutamente un linguaggio complesso e i traduttori hanno fatto un ottimo lavoro nel mantenere il loro stile. Le versioni italiane che io ho letto avevano ad esempio periodi molto lunghi con mille subordinate, tanto che a volte perdevo il filo del discorso nonostante fosse la mia lingua madre. Quindi ho pensato che per fortuna avevo fatto la saggia scelta di leggerli in italiano, perché se avessi tentato con il tedesco mi sarei arresa alla seconda pagina D:
Quanto vi shippo
ci si rende conto della difficoltà di tradurre un autore già quando lo si legge in italiano. a volte mi viene la curiosità, leggendo in italiano, di come fosse la versione originale. ci credo che Ilenia stesse sclerando!
Ciao volevo consigliarti una trilogia bellissima chiamata il Cavaliere d'inverno di paulina simos
#FUCKPURISTICHEGUARDANOTUTTOINORIGINALE
scusate ma solo io li shippo tantissimo?
Perché Ilenia si è cambiata la maglietta?🐈
per la moda
6:43 che un secolo fa si chiamava ermetismo
Ile diciamo che per iniziare hai scelto una cosa facile facile
Perché non ci fidanzate?
Molto interessante, mi affascina molto questo argomento, un bacione ragazzi ☺️
Molto interessante, mi affascina molto questo argomento, un bacione ragazzi ☺️