Che meravigliosa cogitata! È vero, anche io devo ringraziare me stessa per tutta la curiosità e la sete di imparare che ho nella vita. Oggi non avrei potuto affrontare la malattia senza questa valigia preparata nel tempo per il viaggio. Grazie ad entrambi, ogni giorno siete miei compagni di vita, perché in voi trovo quell intelligenza profonda che caratterizza anche me...❤
Mi concentrerò solo su alcune cose di questo video. Evito di parlare dell'impoverimento del linguaggio, che si sente spesso, e spesso senza fondamento. Dal momento che non si capisce cosa intendiate in specifico per impoverimento in questo video però, eviterò di mettere in piedi un discorso in cui dovrei ipotizzare io cosa intende l'interlocutore. Passando quindi oltre, innanzitutto c’è una contraddizione di fondo spaventosa nel momento in cui considerate il linguaggio inclusivo e dall’altra parte la metafora concettuale e i frame. Interessantissimo il discorso per cui il linguaggio possa avere un’influenza sul pensiero, ma qui lo avete portato al determinismo. Ho sentito frasi del tipo che senza le parole non possiamo pensare; che il bullismo non esisteva perché non esisteva la parola e cose del genere. Se sosteniamo questa visione (smontata in tutto e per tutto dai linguisti) come possiamo però dall’altra parte dire che è stupido, non ha senso, è cosa da poco parlare di linguaggio inclusivo e tabu? Non è corente. Ora, anche qui, mi sembra tutto trattato in maniera superficiale, parto dal linguaggio tabu che è più semplice. Dire che se ti offendi il problema è tuo è veramente infantile, penso che la discussione si possa tranquillamente portare a un livello un po’ più alto. Anche l’esempio non calza, dire a qualcuno negro o frocio non è la stessa cosa che dire sei un ladro. Perché è più facile offendere una persona dicendo negro o frocio? Intanto sono ovviamente due parole connotate negativamente, dei corrispettivi neutri esistono, ma scegliamo di utilizzare il termine con una connotazione negativa; inoltre quello che stai facendo è applicare questo concetto negativo a qualcosa che è parte dell’identità di una persona, da cui non può scappare. Se dico a te sei un ladro, mi puoi dire vaffanculo, so di essere una persona onesta. Se dici negro a una persona con la pelle scura gli stai dicendo che fa schifo per il colore della sua pelle che comunque non può cambiare. E accompagnandosi a questioni sociali diventa ancora più pesante. Oltretutto anche chi la usa lo fa con l’intenzione di offendere, siamo tutti consapevoli del peso che hanno queste parole, quindi se scegliamo di usarle sappiamo cosa stiamo facendo e perché, evitiamo di nasconderci dietro un dito. A questo proposito e in giustificazione a ciò, è stato detto anche che con le parole possiamo fare quello che vogliamo, anche attribuire nuovi significati. Non è sbagliato in toto, nel senso che le lingue cambiano, i significati si restringono, si ampliano, si modificano nel corso del tempo, benissimo. Ma resta il fatto che non è una cosa che possiamo fare noi singolarmente in modo del tutto arbitrario, e allo stesso tempo pensare che gli altri debbano capire. Ci deve essere un terreno comune, altrimenti la comunicazione non ha senso, fallisce in partenza e fallisce perché chi parla (in questo caso) non coopera. Magari con il mio amico lo posso fare, perché tra di noi sappiamo che è un gioco, che è uno scherzo, e quindi scherzando gli dico negro e nessuno si offende, benissimo; ma non si può pensare di estenderlo a caso con persone che non conosco e non mi conoscono, perché per quanto nel privato e in quel contesto posso averlo risignificato, il significato sociale è ancora un altro. Può cambiare? Potrebbe, non lo sappiamo, sta di fatto che per ora non è così. Ora, il linguaggio inclusivo. Discorso complessissimo e che sarebbe molto molto interessante e pieno di spunti se non fosse spesso così banalizzato, un po’ da entrambe le parti eh. Ovviamente in un commento non posso né voglio approfondire troppo, ma un paio di cose le voglio dire. Intanto opporre all’etichetta di linguaggio inclusivo il fatto che il linguaggio sia esclusivo suona bene, ma non centra davvero il punto. È vero, il linguaggio è esclusivo nel senso che se dico una cosa non ne dico un’altra; ma non si tratta di voler dire tutto in una parola o una forma, e penso che lo sappiamo tutti benissimo, compreso chi oppone la tesi del linguaggio esclusivo. Inoltre, se posso capire, soprattutto da parte di chi non è molto familiare con la linguistica, la perplessità e resistenza di fronte ad alcuni utilizzi (anche perché la persona media che è andata a scuola è abituata a pensare alla lingua in termini normativi), non capisco d’altra parte come si possa criticare usi che sono assolutamente già supportati dal sistema dell’italiano, come la creazione del sostantivo femminile. Piccola nota finale, per concludere in modo un po’ più leggero, alcune frasi mi hanno fatto un po’ sorridere, tra le altre il: “c’è un motivo per cui ti vesti sempre di nero?” risposta: “sì”. Divertente perché “smaschera” un meccanismo che avviene spessissimo nella comunicazione, ovvero uno scarto tra il livello locutivo e quello illocutivo, in poche parole il modo in cui un enunciato viene espresso e il suo obiettivo. E niente, carino come battuta ma è normale, lo facciamo tutti, non solo per le domande.
Questo sì che è un commento coerente e ragionato, per nulla "passivo" come purtroppo certa gente approccia certi contenuti, prendendo tutto come oro colato dal loro idolo di turno.
una cogitata che è una meraviglia! un mega in bocca al lupo a Paolo e grazie per il servizio che fa per il mondo anche con la sua esperienza personale. Un'ora per cambiare il modo di guardare la vita.
Che meraviglia ascoltare menti cosi potenti! Seguo Paolo da quasi 5 anni, ed ha portato cosi tanta luce nella mia vita! Leggete i suoi libri, e brillate! 💫❤🔥💫
La prima volta che ho usufruito di questa cogitata, l'ho ascoltata in stile podcast... ora me la stavo rivedendo (letteralmente) e mi è caduto l'occhio sulle scarpe del sig Borzacchiello... a cui non posso esimermi di fare i complimenti, un bellissimo pezzo da collezione. Senza togliere nulla alla cogitata che come al solito è stata illuminante.
Caro sig.Borzacchiello, anche stasera non potrà fare il suo spettacolo ad Alessandria al Teatro Alessadrino. Questo per motivi di salute. Io so che moltissime persone, come me, vogliono esprimere la loro vicinanza e sono convinte che questo percorso sia arduo e sfidante, ma porterà a raccogliere i frutti attesi alla fine di questo sentiero. Le mando un abbraccio grande forte e solidale. Patrizia
Faccio sempre questo esempio, ma forse in questa sede verrà compreso a pieno nelle sue sfumature: Borzacchiello è per me ciò che Hume fu per Kant. Grazie al suo lavoro sono entrato in contatto con tutto un mondo di autori che mi ha completamente stravolto gli orizzonti. E' stato veramente un gran bello spettacolo questa cogitata, e c'è da augurarsi future vostre collaborazioni.
Sono molto d'accordo con la visione del necessario lavoro su di sé che va fatto sulle emozioni di invidia, inferiorità, frustrazione che provi di fronte a qualcuno che ne sa più di te, ma non sono d'accordo sul concetto che non tutti dovrebbero esprimere le proprie opinioni se sono ignoranti. Lo trovo pericoloso e portato all'estremo potrebbe un giorno portarci a rendere lecita solo l'espressione delle IA, perché più in grado di noi di raccogliere un vasto sapere, e dunque in quest'ottica le uniche in grado di parlare sulle cose. Io credo invece che la libertà di esprimere la propria opinione indipendentemente dal proprio livello culturale e di istruzione, debba essere tutelata, e si debba lavorare sulla frustrazione che comporta dover sostenere un confronto con chi ne sa meno di noi su un dato argomento, né più né meno di come si deve fare con chi ne sa più di noi. Va accettato, va accettata la diversità nel bagaglio del sapere e la possibilità che chi ne sa meno di noi possa prevalere sul nostro modo di esporre le nostre conoscenze. Semmai lì ci si dovrebbe chiedere come mai non siamo stati in grado di essere altrettanto convincenti e lavorare sulle nostre abilità espressive
Molto interessante se non illuminante. Nutri come sempre la mia mente con le migliori sostanze. Appunto! Se è vero che diventare virale non dovrebbero essere lo scopro primario della divulgazione è vero anche che il diventare virale permette di fare arrivare un concetto in cui crediamo a più persone possibili. Io vorrei migliorare la vita delle persone con il mio lavoro ma se non arrivo a molti posso aiutare poche persone. Virale non è famoso virale è comunicare a più persone possibili
Ci si deprime anche perché, se si è riusciti a non farsi appiattire prima, il mondo a un certo punto te lo richiede.... O ti uniformi o rimani sempre nel dubbio di essere sbagliato per la tua diversità (o meglio peculiarità di cui sei diventato consapevole nel tempo)... È difficile resistere
Bella cogitata, la discussione mi ricorda il concetto di Antifragilitita' coniato da Nassim Taleb (Black Swan etc) come opposto di Fragilita', cioè quando un sistema complesso (come il corpo umano e altri) beneficia di stimoli negativi per diventare più forte e adattarsi a condizioni di stress...Puoi anche essere resistente, ma questo non ti aiutera' quanto l'essere antifragile (cioe' avendo una reazione positiva e di crescita opposta allo stimolo di stress).
Intervista stupenda, da guardare più volte. Paolo Borzacchiello è di grande ispirazione, ho letto i suoi libri e lo seguo su Instagram. Nella puntate parlate di Epitteto e vorrei leggere il Manuale, qualcuno sa indicarmi l'edizione migliore, grzie.
C’è da dire che sulle offese ripetute il problema in sé non è l’offesa ma il danno allo status che provoca. Tra ragazzi se il fighetto (persona in alto nel ranking della classe) comincia a prenderti in giro per le calze e a farlo di continuo, a te non può fregare niente della presa in giro in se, ma poi gli altri cominceranno a trattarti male e prenderai gioco di te a partire da quell’indulto, le ragazze non ti guarderanno in maniera positiva e interessata perché sei l’obiettivo dello scherno generale ecc. Bisogna distinguere tra un offesa una frase anche ingiuriosa ( ben più delle calze o del sei grasso) ma fine a se stessa è un offesa con conseguenze Ci si può offendere anche per cose palesemente false anche perché bisogna distinguere tra offese in privato o in pubblico
Il bullo continua con le ingiurie solo se percepisce che queste arrecano danno, se fai percepire visivamente e chiaramente che le offese non ti scalfiscono (cosa realisticamente molto difficile da attuare, ma parlo idealmente), il bullo non solo si sente spaesato ma è anche percepito come maleducato/inopportuno/stupido dagli altri. Ad esempio immagina se qualcuno ti offende e tu ti metti a ridere continuando a fare quello che stai facendo e quasi non facendo caso a cio che ti dice... La persona che tenta l'offesa finisce per diventare ridicola
@@danieleguzzardi972 purtroppo non funziona propio così, sopratutto se il bulloncome spesso accade non è l’emarginato “sfigato” ma io fighetto del gruppo. Semplicemente se ridi all’offesa ti danno dello scemò che non si sa nemmeno difenderò, se lo strano o mille mille altri insulti. Purtroppo quello che pensi tu come individuo conta fino ad un certo punto perché la percezione collettiva ha un valore pratico nelle dinamiche sociali all’interno di un gruppo. Una classe è molto più simile ad in assemblea di vichinghi che vantano le loro conquiste sbeffeggiando i rivali. Alla fine le dinamiche sono quelle tribali dettate dal potere fisico ricchezza prestigio e attrattiva sessuale. E l’offesa anche minima serve a dimostrare chi è il più forte
Per carità, cogitata interessante. Devo però dire che la cosa del sistema immunitario che sì fa come descritto dall'ospite è una bella cazzata, giusto per avvertire.
Penso che chi sminuisce il bullismo, o arriva perfino a considerarlo formativo, non sia stato vittima di reali episodi e non lo siano mai stati neanche i figli. Oppure si tratta di una sorta di sindrome di Stoccolma.
"Una pallina bianca è uguale a una pallina bianca. Una pallina bianca è diversa da una pallina nera. Un uomo bianco è uguale a un uomo bianco. Un uomo bianco è uguale ad un uomo nero... Forse l'uomo bianco un po' abbronzato è uguale all'uomo nero un po' pallido." La differenza, la diversità ci fa paura... E lo diceva anni fa il buon Gaber
😂 ho appena messo un commento lunghissimo su un post fb (lo faccio raramente) e già so che, al di là di ciò che ho scritto, avrò pochi like e forse nessuno proprio perché troppo lungo con virgole e parentesi!!! Infatti chiudo tutto o quasi.... ora sto qui ad ascoltare voi... e in ogni caso pure le conversazioni sono diventate un incubo! Devi sintetizzare (zippare? Meglio sarebbe zappare!) ciò che devi dire perché l interlocutore sembra avere fretta! Non hanno tempo. Fanno qualche domanda tipo questionario con le risposte chiuse (sì no forse...no forse no perché poi ci vuole tempo a motivare il forse, il dubbio...). Senza parole nulla di sensato può esistere perché appunto c'è assenza di pensiero, vuoto cosmico!
però bisogna spezzare una lancia in favore di youtube, che riesce a dare visibilità un po' a tutti i canali, anche quelli di lunga durata e di contenuto. E secondo me parlando di livello, quello di youtube è salito negli anni, per fortuna. Tutti gli altri social la triste verità è che non sono mai stati e mai saranno di livello, non sono nati per quello, la cosa migliore sarebbe spegnerli e basta.
Non si parlerà più! Io lo dico già da un po'! Mi hanno silenziato! Hanno tolto il volume... A mio parere sta già accadendo. Si parla poco o pochissimo e male, molto male. Spesso usano le parole solo per manipolare e confondere e creare zizzania o guerra.... la comunicazione efficace!!!!!😂😂😂 Io mi sto arrendendo. Cerco di continuare a leggere e consiglio la lettura ma con scarsi risultati. Mi chiedo per un essere umano (non lobotomizzato o robotizzato) che cosa rimane?!??!
Hai perfettamente ragione: per colpa di fuffaroli che saltano sui banchi a suon di "dai che ce la fai" senza alcuna base scientifica, persone come Paolo Borzacchiello che hanno cambiato totalmente il loro approccio in nome della scienza e dell'onestà intellettuale, faticano ancora di più a divulgare concetti seri e utili per tutti noi. Per fortuna, la fatica e la costanza, alla fine, emergono e hanno la meglio su re, regine e principi dei saltimbanchi. La conoscenza rende liberi.
Che meravigliosa cogitata! È vero, anche io devo ringraziare me stessa per tutta la curiosità e la sete di imparare che ho nella vita. Oggi non avrei potuto affrontare la malattia senza questa valigia preparata nel tempo per il viaggio. Grazie ad entrambi, ogni giorno siete miei compagni di vita, perché in voi trovo quell intelligenza profonda che caratterizza anche me...❤
Stupendo e raro questo momento, di due persone che Parlano con cultura, stima e intelligenza.Grazie grazie
Da lettrice e forte estimatrice di Paolo Borzacchiello sono corsa. Grazie mille. Ossigeno puro per mente, cuore e pensieri.
Mi concentrerò solo su alcune cose di questo video. Evito di parlare dell'impoverimento del linguaggio, che si sente spesso, e spesso senza fondamento. Dal momento che non si capisce cosa intendiate in specifico per impoverimento in questo video però, eviterò di mettere in piedi un discorso in cui dovrei ipotizzare io cosa intende l'interlocutore.
Passando quindi oltre, innanzitutto c’è una contraddizione di fondo spaventosa nel momento in cui considerate il linguaggio inclusivo e dall’altra parte la metafora concettuale e i frame. Interessantissimo il discorso per cui il linguaggio possa avere un’influenza sul pensiero, ma qui lo avete portato al determinismo. Ho sentito frasi del tipo che senza le parole non possiamo pensare; che il bullismo non esisteva perché non esisteva la parola e cose del genere. Se sosteniamo questa visione (smontata in tutto e per tutto dai linguisti) come possiamo però dall’altra parte dire che è stupido, non ha senso, è cosa da poco parlare di linguaggio inclusivo e tabu? Non è corente. Ora, anche qui, mi sembra tutto trattato in maniera superficiale, parto dal linguaggio tabu che è più semplice. Dire che se ti offendi il problema è tuo è veramente infantile, penso che la discussione si possa tranquillamente portare a un livello un po’ più alto. Anche l’esempio non calza, dire a qualcuno negro o frocio non è la stessa cosa che dire sei un ladro. Perché è più facile offendere una persona dicendo negro o frocio? Intanto sono ovviamente due parole connotate negativamente, dei corrispettivi neutri esistono, ma scegliamo di utilizzare il termine con una connotazione negativa; inoltre quello che stai facendo è applicare questo concetto negativo a qualcosa che è parte dell’identità di una persona, da cui non può scappare. Se dico a te sei un ladro, mi puoi dire vaffanculo, so di essere una persona onesta. Se dici negro a una persona con la pelle scura gli stai dicendo che fa schifo per il colore della sua pelle che comunque non può cambiare. E accompagnandosi a questioni sociali diventa ancora più pesante. Oltretutto anche chi la usa lo fa con l’intenzione di offendere, siamo tutti consapevoli del peso che hanno queste parole, quindi se scegliamo di usarle sappiamo cosa stiamo facendo e perché, evitiamo di nasconderci dietro un dito. A questo proposito e in giustificazione a ciò, è stato detto anche che con le parole possiamo fare quello che vogliamo, anche attribuire nuovi significati. Non è sbagliato in toto, nel senso che le lingue cambiano, i significati si restringono, si ampliano, si modificano nel corso del tempo, benissimo. Ma resta il fatto che non è una cosa che possiamo fare noi singolarmente in modo del tutto arbitrario, e allo stesso tempo pensare che gli altri debbano capire. Ci deve essere un terreno comune, altrimenti la comunicazione non ha senso, fallisce in partenza e fallisce perché chi parla (in questo caso) non coopera. Magari con il mio amico lo posso fare, perché tra di noi sappiamo che è un gioco, che è uno scherzo, e quindi scherzando gli dico negro e nessuno si offende, benissimo; ma non si può pensare di estenderlo a caso con persone che non conosco e non mi conoscono, perché per quanto nel privato e in quel contesto posso averlo risignificato, il significato sociale è ancora un altro. Può cambiare? Potrebbe, non lo sappiamo, sta di fatto che per ora non è così.
Ora, il linguaggio inclusivo. Discorso complessissimo e che sarebbe molto molto interessante e pieno di spunti se non fosse spesso così banalizzato, un po’ da entrambe le parti eh. Ovviamente in un commento non posso né voglio approfondire troppo, ma un paio di cose le voglio dire. Intanto opporre all’etichetta di linguaggio inclusivo il fatto che il linguaggio sia esclusivo suona bene, ma non centra davvero il punto. È vero, il linguaggio è esclusivo nel senso che se dico una cosa non ne dico un’altra; ma non si tratta di voler dire tutto in una parola o una forma, e penso che lo sappiamo tutti benissimo, compreso chi oppone la tesi del linguaggio esclusivo. Inoltre, se posso capire, soprattutto da parte di chi non è molto familiare con la linguistica, la perplessità e resistenza di fronte ad alcuni utilizzi (anche perché la persona media che è andata a scuola è abituata a pensare alla lingua in termini normativi), non capisco d’altra parte come si possa criticare usi che sono assolutamente già supportati dal sistema dell’italiano, come la creazione del sostantivo femminile.
Piccola nota finale, per concludere in modo un po’ più leggero, alcune frasi mi hanno fatto un po’ sorridere, tra le altre il: “c’è un motivo per cui ti vesti sempre di nero?” risposta: “sì”. Divertente perché “smaschera” un meccanismo che avviene spessissimo nella comunicazione, ovvero uno scarto tra il livello locutivo e quello illocutivo, in poche parole il modo in cui un enunciato viene espresso e il suo obiettivo. E niente, carino come battuta ma è normale, lo facciamo tutti, non solo per le domande.
❤ questo sì che è approfondire!
Questo sì che è un commento coerente e ragionato, per nulla "passivo" come purtroppo certa gente approccia certi contenuti, prendendo tutto come oro colato dal loro idolo di turno.
Magnifico esempio di commento che avvalora e dimostra quello che intende smontare.
Ricorda lo stile di travaglio
una cogitata che è una meraviglia! un mega in bocca al lupo a Paolo e grazie per il servizio che fa per il mondo anche con la sua esperienza personale. Un'ora per cambiare il modo di guardare la vita.
Che meraviglia vedere due cervelli di questo calibro a ‘cogitare’. Conversazione decisamente arricchente. 🙏🏻
Il livello di questo canale è sempre più alto. Che bella cogitata, mamma mia!
Che qualità di essere umani qui..brividi❤
Bravissimi e grazie. È un piacere ascoltarvi e sapere che siete attivi nel contrastare questo appiattimento mentale.
Ho letto i libri di entrambi. Che onore avervi nello stesso schermo! ❤
Che splendida chiacchierata ❤️
Che meraviglia ascoltare menti cosi potenti! Seguo Paolo da quasi 5 anni, ed ha portato cosi tanta luce nella mia vita! Leggete i suoi libri, e brillate! 💫❤🔥💫
Solo wow! Non ho altro da aggiungere a questo video…
Una delle cogitare piu' belle e profonde che io abbia mai ascoltato!! Grazie di cuore!
COGITATE
La prima volta che ho usufruito di questa cogitata, l'ho ascoltata in stile podcast... ora me la stavo rivedendo (letteralmente) e mi è caduto l'occhio sulle scarpe del sig Borzacchiello... a cui non posso esimermi di fare i complimenti, un bellissimo pezzo da collezione.
Senza togliere nulla alla cogitata che come al solito è stata illuminante.
molto molto molto interessante questa cogitata, piena di spunti su cui soffermarsi. Grazie!
Che bella cogitata, mi sono goduto questi 60 minuti , ed è stata una bella boccata di aria fresca!
Caro sig.Borzacchiello, anche stasera non potrà fare il suo spettacolo ad Alessandria al Teatro Alessadrino. Questo per motivi di salute. Io so che moltissime persone, come me, vogliono esprimere la loro vicinanza e sono convinte che questo percorso sia arduo e sfidante, ma porterà a raccogliere i frutti attesi alla fine di questo sentiero.
Le mando un abbraccio grande forte e solidale.
Patrizia
Faccio sempre questo esempio, ma forse in questa sede verrà compreso a pieno nelle sue sfumature:
Borzacchiello è per me ciò che Hume fu per Kant.
Grazie al suo lavoro sono entrato in contatto con tutto un mondo di autori che mi ha completamente stravolto gli orizzonti. E' stato veramente un gran bello spettacolo questa cogitata, e c'è da augurarsi future vostre collaborazioni.
Adoro le incidentali e non ci rinuncerò mai!
La migliore cogitata di sempre, senza se e senza ma!
Mi sa che non segui molto questo canale, però: “i gusti son gusti”
Seguo entrambi da diversi anni, bravissimi e tanta stima. Benvenuti in Orwell 2024!
Sono molto d'accordo con la visione del necessario lavoro su di sé che va fatto sulle emozioni di invidia, inferiorità, frustrazione che provi di fronte a qualcuno che ne sa più di te, ma non sono d'accordo sul concetto che non tutti dovrebbero esprimere le proprie opinioni se sono ignoranti. Lo trovo pericoloso e portato all'estremo potrebbe un giorno portarci a rendere lecita solo l'espressione delle IA, perché più in grado di noi di raccogliere un vasto sapere, e dunque in quest'ottica le uniche in grado di parlare sulle cose.
Io credo invece che la libertà di esprimere la propria opinione indipendentemente dal proprio livello culturale e di istruzione, debba essere tutelata, e si debba lavorare sulla frustrazione che comporta dover sostenere un confronto con chi ne sa meno di noi su un dato argomento, né più né meno di come si deve fare con chi ne sa più di noi. Va accettato, va accettata la diversità nel bagaglio del sapere e la possibilità che chi ne sa meno di noi possa prevalere sul nostro modo di esporre le nostre conoscenze. Semmai lì ci si dovrebbe chiedere come mai non siamo stati in grado di essere altrettanto convincenti e lavorare sulle nostre abilità espressive
Complimenti ad entrambi! Veramente interessante.
Caspita , seguo tutti e due , oggi trovarvi insieme è proprio bello. P.s. che belle scarpe Borzacchiello
Che combo!!! Magnifico
Finalmente!!!! Da quando l'hai annunciato lo aspettavo. Purtroppo non sono iscritta al canale. Grazie per i tuoi contenuti e tutto il resto.
Grazie per questa splendida cogitata, ho ricevuto molti spunti di riflessione.
Grazie !
Molto interessante se non illuminante. Nutri come sempre la mia mente con le migliori sostanze. Appunto! Se è vero che diventare virale non dovrebbero essere lo scopro primario della divulgazione è vero anche che il diventare virale permette di fare arrivare un concetto in cui crediamo a più persone possibili. Io vorrei migliorare la vita delle persone con il mio lavoro ma se non arrivo a molti posso aiutare poche persone. Virale non è famoso virale è comunicare a più persone possibili
Ci si deprime anche perché, se si è riusciti a non farsi appiattire prima, il mondo a un certo punto te lo richiede.... O ti uniformi o rimani sempre nel dubbio di essere sbagliato per la tua diversità (o meglio peculiarità di cui sei diventato consapevole nel tempo)... È difficile resistere
"Ci stanno togliendo le virgole" is the new "se so venduti i colori"
Ci avevo pensato anche io😂😂😂
Bella cogitata, la discussione mi ricorda il concetto di Antifragilitita' coniato da Nassim Taleb (Black Swan etc) come opposto di Fragilita', cioè quando un sistema complesso (come il corpo umano e altri) beneficia di stimoli negativi per diventare più forte e adattarsi a condizioni di stress...Puoi anche essere resistente, ma questo non ti aiutera' quanto l'essere antifragile (cioe' avendo una reazione positiva e di crescita opposta allo stimolo di stress).
Wow. Grazie!
Intervista stupenda, da guardare più volte. Paolo Borzacchiello è di grande ispirazione, ho letto i suoi libri e lo seguo su Instagram.
Nella puntate parlate di Epitteto e vorrei leggere il Manuale, qualcuno sa indicarmi l'edizione migliore, grzie.
quali libri ti sono piaciuti
C’è da dire che sulle offese ripetute il problema in sé non è l’offesa ma il danno allo status che provoca. Tra ragazzi se il fighetto (persona in alto nel ranking della classe) comincia a prenderti in giro per le calze e a farlo di continuo, a te non può fregare niente della presa in giro in se, ma poi gli altri cominceranno a trattarti male e prenderai gioco di te a partire da quell’indulto, le ragazze non ti guarderanno in maniera positiva e interessata perché sei l’obiettivo dello scherno generale ecc.
Bisogna distinguere tra un offesa una frase anche ingiuriosa ( ben più delle calze o del sei grasso) ma fine a se stessa è un offesa con conseguenze
Ci si può offendere anche per cose palesemente false anche perché bisogna distinguere tra offese in privato o in pubblico
Il bullo continua con le ingiurie solo se percepisce che queste arrecano danno, se fai percepire visivamente e chiaramente che le offese non ti scalfiscono (cosa realisticamente molto difficile da attuare, ma parlo idealmente), il bullo non solo si sente spaesato ma è anche percepito come maleducato/inopportuno/stupido dagli altri. Ad esempio immagina se qualcuno ti offende e tu ti metti a ridere continuando a fare quello che stai facendo e quasi non facendo caso a cio che ti dice... La persona che tenta l'offesa finisce per diventare ridicola
@@danieleguzzardi972 purtroppo non funziona propio così, sopratutto se il bulloncome spesso accade non è l’emarginato “sfigato” ma io fighetto del gruppo.
Semplicemente se ridi all’offesa ti danno dello scemò che non si sa nemmeno difenderò, se lo strano o mille mille altri insulti.
Purtroppo quello che pensi tu come individuo conta fino ad un certo punto perché la percezione collettiva ha un valore pratico nelle dinamiche sociali all’interno di un gruppo.
Una classe è molto più simile ad in assemblea di vichinghi che vantano le loro conquiste sbeffeggiando i rivali. Alla fine le dinamiche sono quelle tribali dettate dal potere fisico ricchezza prestigio e attrattiva sessuale.
E l’offesa anche minima serve a dimostrare chi è il più forte
Conosco bene entrambi. Discorsi da rai 1 e canale 5 in prima serata
Avevo frainteso il senso del tuo commento, mi spiace :) Un abbraccio
Magari in TV si sentissero discorsi di questo livello in prima serata!
Meraviglia
Che figata di siglaaaaa🎉🎉
Per carità, cogitata interessante. Devo però dire che la cosa del sistema immunitario che sì fa come descritto dall'ospite è una bella cazzata, giusto per avvertire.
Vero però preso in senso metaforico funziona
@@MicheleLanza-kq3bk non sono d'accordo, per me è una narrazione sbagliata e basta e la gravità del messaggio che passa è alta. Poi oh, amen.
E come lanciare tuo figlio in piscina e dirgli :"Impara a nuotare mo' "
Bellissima. Adesso voglio la cogitata con Adrian Fartade!!!
" L'uomo primitivo non rideva mai, si offendeva e basta"
Maurizio Milani
quella metafora della nave nel 36:17del video viene dal manuale di epitteto😂😂😂
Certo, e io cosa ho detto?
Intervista fenomenale come sempre per Paolo. Peccato la presenza di dufer che non sopporto
cosa ti fa odiare cosí tanto la presenza di dufer?
Penso che chi sminuisce il bullismo, o arriva perfino a considerarlo formativo, non sia stato vittima di reali episodi e non lo siano mai stati neanche i figli. Oppure si tratta di una sorta di sindrome di Stoccolma.
❤❤❤
❤
"Una pallina bianca è uguale a una pallina bianca. Una pallina bianca è diversa da una pallina nera. Un uomo bianco è uguale a un uomo bianco. Un uomo bianco è uguale ad un uomo nero... Forse l'uomo bianco un po' abbronzato è uguale all'uomo nero un po' pallido." La differenza, la diversità ci fa paura... E lo diceva anni fa il buon Gaber
bella questa cosa della campana di vetro. che ti chiude con l'unica persona pericolosa per te, cioè te stesso
senza offesa ma vedo e auspico un mondo diverso dal vostro
Non ho capito: che mondo auspichiamo noi?
Ipotizzo un mondo meno edulcorato
Un mondo che non cancella le virgole e le parentesi: un mondo che amo pure io...@@rickdufer
dicci dicci
😂 ho appena messo un commento lunghissimo su un post fb (lo faccio raramente) e già so che, al di là di ciò che ho scritto, avrò pochi like e forse nessuno proprio perché troppo lungo con virgole e parentesi!!! Infatti chiudo tutto o quasi.... ora sto qui ad ascoltare voi... e in ogni caso pure le conversazioni sono diventate un incubo! Devi sintetizzare (zippare? Meglio sarebbe zappare!) ciò che devi dire perché l interlocutore sembra avere fretta! Non hanno tempo. Fanno qualche domanda tipo questionario con le risposte chiuse (sì no forse...no forse no perché poi ci vuole tempo a motivare il forse, il dubbio...). Senza parole nulla di sensato può esistere perché appunto c'è assenza di pensiero, vuoto cosmico!
però bisogna spezzare una lancia in favore di youtube, che riesce a dare visibilità un po' a tutti i canali, anche quelli di lunga durata e di contenuto. E secondo me parlando di livello, quello di youtube è salito negli anni, per fortuna.
Tutti gli altri social la triste verità è che non sono mai stati e mai saranno di livello, non sono nati per quello, la cosa migliore sarebbe spegnerli e basta.
Ma il tuo format quale è? 😅
Ignoranza dilagante e, purtroppo, INARRESTABILE.
Allora Galimberti non ha tutti i torti
Adesso FRAME la piazzano ovunque
Non si parlerà più! Io lo dico già da un po'! Mi hanno silenziato! Hanno tolto il volume... A mio parere sta già accadendo. Si parla poco o pochissimo e male, molto male. Spesso usano le parole solo per manipolare e confondere e creare zizzania o guerra.... la comunicazione efficace!!!!!😂😂😂
Io mi sto arrendendo. Cerco di continuare a leggere e consiglio la lettura ma con scarsi risultati. Mi chiedo per un essere umano (non lobotomizzato o robotizzato) che cosa rimane?!??!
video ricchissimo, totale.
Intervista interessante, purtroppo questi personaggi mi sa tanto di fuffa, ricordandoci che ha lavorato con Roberto Re, questo è tutto dire
Hai perfettamente ragione: per colpa di fuffaroli che saltano sui banchi a suon di "dai che ce la fai" senza alcuna base scientifica, persone come Paolo Borzacchiello che hanno cambiato totalmente il loro approccio in nome della scienza e dell'onestà intellettuale, faticano ancora di più a divulgare concetti seri e utili per tutti noi.
Per fortuna, la fatica e la costanza, alla fine, emergono e hanno la meglio su re, regine e principi dei saltimbanchi.
La conoscenza rende liberi.
Per curiosità in che libri ha collaborato con Roberto Re?
@@MicheleLanza-kq3bk no non erano libri, so solo che ha lavorato con Re poi si sono separati, magari ha cambiato idea
@@ciccioecologista5449 si probabilmente ma per fortuna si è separato dal mondo della PNL
@@MicheleLanza-kq3bk questo è solo un bene
❤❤❤