Quindi io che sono alto 1,90 ogni volta che prendo un bicchiere dalla credenza sto effettuando un lavoro in quota? Suppongo in caso il suddetto bicchiere mi cada su un piede mi denuncerò da solo...
@@micheleteso9499 Certo, il rischio aumenta in modo sostanzialmente lineare all'aumentare dell'altezza a cui mi trovo, ma il punto è proprio quello: alzare le braccia non cambia la mia altezza. Una persona alta 1,50 per fare un buco a 2,10m di altezza probabilmente sale sulla scala, mentre io lo faccio stando comodamente e saldamente a terra e quindi non vedo come si possa considerare che ci sia un rischio di caduta; al massimo può cadermi il trapano.
Avere delle leggi meno interpretabili (ad esempio scrivendo chiaro e tondo il riferimento alla quota in cui si trovano _i piedi_) aiuterebbe. Da qualunque parte si guardi la vicenda, che razza di stato è questa repubblica italiana?
NO! Il nostro legislatore visti anche i momenti di crisi saggiamente fa in modo di creare lavoro ad: avvocati, consulenti, periti, giudici, formatori, ed ecc. ecc.
Io toglierei la frase "piano di calpestio a 2 metri" e la sostituirei con " piano di calpestio più alto del suolo. Quindi 1 cm è sufficiente. Supponiamo che una persona molto bassa (alta 1 metro e 20 cm e lavori a 40 cm) salga sul piolo di una scala a 20 cm dal suolo ma non superi i fatidici 2 metri con le mani: non si tratta di lavoro in quota?
La realtà e solo quella di sperare che nessuno si faccia male perché altrimenti "so caxxi" per tutti. I giudici interpretano a modo loro le leggi fatte con i piedi dal Parlamento!!!!!
Secondo me è meglio che durante il lavoro si abbia buonsenso, prudenza, consapevolezza, agilità ed abilità e chi più ne ha, più ne metta... Alla fine della giornata, bisogna portare il culo a casa e un bel vaffa alle leggi che non sono minimamente interpretabili...
Non ha senso.. Quindi qualsiasi lavoratore che con le braccia alte arriva a quota 2 metri fa lavoro in altezza? Questi sono fulminati... Scaletta tre gradini in ufficio con faldone da posare ad una altezza di 2 metri.. 😂😂😂😂😂.. Lo imbrago al soffitto? 😂😂😂😂
Corretto .Lavoro in quota superiore ai due metri: basta alzare le braccia, solo che il DDL deve tutelarlo quando la probabilità di rischio implica una misura di prevenzione e protezione cioè quando comincia a salire con i piedi. Batsano 10 cm. Intelligenza vuole che il lavoratore sia tutelato quando si valuti un rischio presente. Quindi il piano di calpestio pervisto per la definizione di lavoro in quota pur con valore giuridico deve essere messo da parte e esteso anche a quote nettamente inferiori.
@@micheleteso9499 il tuo "bastano 10 cm" mi lascia piuttosto perplesso; quindi vorrebbe dire che tutte le volte che mi sollevo su un gradino o su una scaletta, deve prevedere delle barriere di protezione?
si tratta di caduta dall'alto (superiore a 50 cm) e non di lavori in quota.
Quindi io che sono alto 1,90 ogni volta che prendo un bicchiere dalla credenza sto effettuando un lavoro in quota? Suppongo in caso il suddetto bicchiere mi cada su un piede mi denuncerò da solo...
Vero ma non esiste il rischio correlato.Se lei sale 5 cm la probabilità di caduta aumenta e allora lei va tutelato
@@micheleteso9499 Certo, il rischio aumenta in modo sostanzialmente lineare all'aumentare dell'altezza a cui mi trovo, ma il punto è proprio quello: alzare le braccia non cambia la mia altezza.
Una persona alta 1,50 per fare un buco a 2,10m di altezza probabilmente sale sulla scala, mentre io lo faccio stando comodamente e saldamente a terra e quindi non vedo come si possa considerare che ci sia un rischio di caduta; al massimo può cadermi il trapano.
Avere delle leggi meno interpretabili (ad esempio scrivendo chiaro e tondo il riferimento alla quota in cui si trovano _i piedi_) aiuterebbe. Da qualunque parte si guardi la vicenda, che razza di stato è questa repubblica italiana?
NO! Il nostro legislatore visti anche i momenti di crisi saggiamente fa in modo di creare lavoro ad: avvocati, consulenti, periti, giudici, formatori, ed ecc. ecc.
Io toglierei la frase "piano di calpestio a 2 metri" e la sostituirei con " piano di calpestio più alto del suolo. Quindi 1 cm è sufficiente. Supponiamo che una persona molto bassa (alta 1 metro e 20 cm e lavori a 40 cm) salga sul piolo di una scala a 20 cm dal suolo ma non superi i fatidici 2 metri con le mani: non si tratta di lavoro in quota?
Mi potresti dire quale è la sentenza
La realtà e solo quella di sperare che nessuno si faccia male perché altrimenti "so caxxi" per tutti. I giudici interpretano a modo loro le leggi fatte con i piedi dal Parlamento!!!!!
Favole! Non è così che funziona anche se c è questa sentenza.
Secondo me è meglio che durante il lavoro si abbia buonsenso, prudenza, consapevolezza, agilità ed abilità e chi più ne ha, più ne metta...
Alla fine della giornata, bisogna portare il culo a casa e un bel vaffa alle leggi che non sono minimamente interpretabili...
Venite a vedere come fanno a Bologna
Non ha senso.. Quindi qualsiasi lavoratore che con le braccia alte arriva a quota 2 metri fa lavoro in altezza? Questi sono fulminati... Scaletta tre gradini in ufficio con faldone da posare ad una altezza di 2 metri.. 😂😂😂😂😂.. Lo imbrago al soffitto? 😂😂😂😂
Corretto .Lavoro in quota superiore ai due metri: basta alzare le braccia, solo che il DDL deve tutelarlo quando la probabilità di rischio implica una misura di prevenzione e protezione cioè quando comincia a salire con i piedi. Batsano 10 cm. Intelligenza vuole che il lavoratore sia tutelato quando si valuti un rischio presente. Quindi il piano di calpestio pervisto per la definizione di lavoro in quota pur con valore giuridico deve essere messo da parte e esteso anche a quote nettamente inferiori.
@@micheleteso9499 il tuo "bastano 10 cm" mi lascia piuttosto perplesso; quindi vorrebbe dire che tutte le volte che mi sollevo su un gradino o su una scaletta, deve prevedere delle barriere di protezione?
È tutto ridicolo