Davvero un video fantastico! Mi azzardo a dire il migliore fin ora! È difficile sentire parlare in modo così oggettivo dei Savoia le faccio i miei complimenti, oltre al fatto che è sempre un piacere sentir parlare di aspetti della storia della dinastia precedenti al Risorgimento, poco trattati sia su TH-cam che sui testi divulgativi! Continui così! Complimenti! 👍🏻
E' vero: la parte di storia dinastica precedente il Risorgimento è pressoché sconosciuta al vasto pubblico. E, a parer mio, è anche la più interessante.
@@Giorgioenricocavallo vorrei consigliare un argomento per un video futuro, la guerra ispano-americana del 1898, è stato l'evento che non solo ha decretato la perdita delle ultime colonie spagnole d'oltremare, ovvero Filippine e Cuba, ma anche la definitiva cacciata della Spagna dal continente americano dopo più di 400 anni da quando la spedizione di Colombo vi mise piede nel 1492, è anche questo un argomento molto interessante e poco affrontato in Italia sarebbe davvero molto interessante!
Ammetto che su questo argomento dovrei documentarmi, allo stato attuale non l'ho approfondito adeguatamente. Ma è comunque un buono spunto, anche perché non credo ci sia molto in italiano.
Fra i membri di Casa Savoia più dimenticati ma meritevoli di rispetto vi è Giuseppe Maria di Savoia-Villafranca, che servì nella Grande Armata di Napoleone come ufficiale degli ussari e che prese parte a tantissime battaglie. Cominciò la carriera come soldato semplice e la concluse come Maresciallo di campo e Ispettore generale.
Sono in materia poco consapevole,ma un RE Savoia (Pietro II) sul trono Inglese non lo sapevo. Grazie mille per aver caricato questo bel Programma...buone cose.
@@Giorgioenricocavalloevidentemente non ho capito bene,ero un po' distratto,mi sembrava davvero strano. Rinnovo in ogni modo gli Auguri per questo canale che tra l'altro é molto istruttivo e per il resto ovviamente. I miei studi specifici su Casa Savoia sono fermi a Gianni Oliva(molto bravo fra l'altro) e a Mannucci. Ciononostante sono un ammiratore di questa Dinastia che ha dimostrato vari pregi nella Storia. Salve...
Ottimo video. Tuttavia due domande inerenti all'intervento del professor (credo sia professore) Gustavo Mola di Nomaglio. 1) Che intende, ad un certo punto dell'intervento a proposito di Emanuele Tesauro, quando dice che "solo un piemontese poteva farsi questa domanda" ? 2) Forse sbaglio ma ho avuto l'impressione che, diciamo così, fosse d'accordo con quanto sosteneva Tesauro sul concetto "che ogni popolo deve stare a casa sua". E allora..."perché i piemontesi non sono RIMASTI in Piemonte nel 1861"???...Invece di invadere il meridione? Il video è veramente valido, soprattutto perché delinea bene il fatto che l'italia è in realtà una moltitudine di nazioni...A se stanti. Grazie professor Cavallo.
Rispondo a questa domanda con un'altra domanda: perché i napoletani non sono rimasti a casa loro invece di annettere la Sicilia? Perché la Calabria voleva secedere dal regno?
@@detectiveserpico9292 I napoletani...cioè proprio i napoletani come popolo non hanno mai fatto quanto dichiarato da Lei. I Borboni non erano napoletani. Ed io non mi riferivo al popolo piemontese comunque, ma ai Savoia che li assoggettavano. Comunque se ho capito bene dalla sua polemica, giustifica l'aggressione sabauda al meridione?? Comunque io ti invito, con leggerezza, se vuoi capire la storia d'italia (minuscolo intenzionale), ad ascoltare la canzone di Rino Gaetano "Aida"...A volte con "leggerezza" si possono intuire secoli di abusi, soprusi e politiche nefaste per popoli e generazioni...che oggi prosegue con l'arrogante predominio americano...Sì nel mondo, ma tanto in italia, sbriciolata da questa piaga che è lo "stile" anglosassone...che non a caso, hanno influenzato l'unità d'italia
@@morrissent5354 a me sembra che lei ripeta luoghi comuni basati su una vaga conoscenza di quei fatti. Anche questo un pessimo vizio dei nostri tempi. E non sembra essere colpa degli americani. NO non esistono le nazioni in Italia (maiuscola d'obbligo) ma una sola nazione. Il resto è campanilismo da pescivendoli e avventori da baretti di paesino.
Ancora una volta, un video piacevolissimo da ascoltare e con contenuti sempre appassionanti. Personalmente, nel corso della vita ho passato momenti di estrema passione per la dinastia Sabauda e momenti molto critici, specie dopo aver studiato bene il periodo della seconda guerra mondiale. In ogni caso, oggi non ritengo giusto condannare una dinastia millenaria per degli errori di uno o due elementi. Un caro saluto
Anche secondo me l'idea di trattare approfonditamente l'Ottocento si rivela ottima. Ma per trarre una qualche forma di "giudizio" sull'operato dei Savoia con riguardo al Regno unitario, credo che sarebbe bene confrontare la situazione del Regno di Napoli prima della annessione con ciò che in seguito si rivelò - che continua a rivelarsi con la Repubblica. Il Sud probabilmente è rimasto monarchico in pectore, ancora oggi, ma non credo con riferimento ai Savoia.
Complimenti per il canale, che seguo sempre con piacere ma mi sento di dissentire a proposito del giudizio su vittorio emanuele terzo... figura grottesca che si definisce nel suo punto più basso l'8 settembre... il suo comportamento è assolutamente gravissiimo, inqualificabile e ingiustificabile.
Concordo in pieno con la sua considerazione del minuto 38:09, sono convinto che molti dei problemi acuiti nei decenni successivi all’unità siano imputabili alla mancanza di lungimiranza della classe politica di allora, all’incapacità di considerare i vari punti di forza dei vari stati preunitari ed esaltarli, valorizzarli al massimo, nell’interesse comune e del nuovo stato unito, piuttosto che “piemontesizzare” realtà diverse ed estremamente eterogenee tra loro. Mi rendo conto, obiettivo di complessa, ardua realizzazione. Ma, ecco, ascoltare di più Cattaneo (e forse anche le ultime volontà di Cavour), avrebbe reso tutti più forti e la nuova Italia maggiormente capace di proiettarsi come nuova potenza nel mediterraneo nei decenni successivi. Tutti, non solo una minoranza. Tema oggi come allora di estremo interesse ed attualità per l’intero sistema paese, alla luce dei periodi e contesti burrascosi che ci circondano e, ahimè, ci attendono.
Di nuovo complimenti per l’approccio all’argomento. Sono assolutamente d’accordo sul problema del giudizio finale su un personaggio, tendenza molto umana ma non realizzabile. Esprimere un giudizio finale è come tirare le somme, operazione matematica ma che è inutile e infattibile verso azioni umane che non possono essere sommate algebricamente. E per personaggi che sono cambiati (in meglio o in peggio) nel tempo. Facile per Hitler, ma Caravaggio? Newton? Oppenheimer? Napoleone? Franklin? La casistica è lunghissima.
Come sempre una puntata di Livello. Per quanto riguarda tutte le dinastie ci sono alcuni più illuminati e altri più scarsi. È il caso per esempio dei Borbone (a cui io dedico i miei studi di semplice appassionato napoletano) che persero il regno a causa di un Re (troppo buono) poco decisionista per nulla scaltro troppo ingenuo rispetto Ferdinando II che era tutt'altra cosa. E bene lo stesso si può dire dei Savoia con VEII molto meno illuminato di altri anche SE nella vicenda della conquista e successiva annessione del SUD ci fu una cosa che tutti dimenticano ovvero LA MORTE IMPROVVISA DI CAVOUR che di certo non avrebbe agito al sud come poi fu fatto; azioni che in parte furono la causa del brigantaggio. Cavour da abile politico, come del resto fece con la Lombardia, avrebbe mantenuta una doppia legislazione. I tentativi di ingraziarsi il sud da parte di VEII furono vanificati da tante pratiche sbagliate e bisognerebbe capire quanto fu la colpa effettiva e quanto fu invece causato dalla politica . La confisca dei beni della chiesa, l'aumento delle tasse e su tutte la leva obbligatoria e la confisca e poi vendita delle terre dei Borbone alla borghesia e ai Galantuomini (latifondisti) furono cose che di fatto scatenarono il brigantaggio. Però tutto questo bisognerebbe quantificarlo quanto sia responsabilità di VEII o di politiche di forze che presero il sopravvento dopo la morte di Cavour. Quello che sicuramente offusca VEII sono tutti i documenti del periodo della spedizione garibaldina in cui lui risponde con affetto a Francesco II confermando che non avrebbe mai invaso il RD2S e che disconosceva Garibaldi. È politica lo so ma non è bello leggere queste cose dette da un Re. Sono però stracontento del passaggio sul brigantaggio affrontato da VERO STORICO senza aver paura di dire la verità e senza enfatizzare, siamo tutti italiani e nascondere la polvere sotto il tappeto è una pratica controproducente e inutile. Cordiali Saluti
Puntata STRAORDINARIA, complimenti. Un vero fiore all'occhiello, bella trà le belle. Prima o poi, magari in due volte, spererei si sentire narrare at urbi et orbi il grande assedio di Torino del 1706 e le azioni di disturbo della cavalleria di Vittorio Amedo II, von Leutrum, Eugenio di Savoia ecc.. Certo non è avvenuto nell'800... tuttavia...
Grazie, mi permetto un'osservazione e una domanda sui due punti più controversi e problematici della trasmissione. Per quanto riguarda la guerra al brigantaggio il mio antenato, che viveva in un paese della Lucania, per difendere quel poco che aveva lui e i suoi concittadini si arruolò nella Guardia Nazionale e combattendo contro i briganti si prese una palla di fucile in una gamba. Vorrei quindi precisare che non si devono confondere i briganti con i partigiani, erano persone diverse, con obiettivi e motivazioni profondamente diversi. La seconda domanda è molto semplice ma molto difficile. Secondo lei, per quello che ha fatto e soprattutto per quello che non ha fatto negli ultimi 20 anni di regno, Vittorio Emanuele III andava processato?
Buonasera, per i briganti ha ragione e la questione è stata analizzata in un mio video pubblicato qualche mese fa dedicato proprio ai briganti. Per VEIII, la questione è complessa e lei ha toccato il punto forse più delicato: ciò che non ha fatto. Se già giudicare l'operato di una persona è difficile, giudicare il non operato è impresa veramente ardua, tanto più in un contesto di forte polarizzazione politica come fu la fine dell'ultima guerra. E poi, chi giudicare? Il VEIII del '22 era diverso dal VEIIII del '43, perché erano mutate le contingenze politiche e sociali alla base delle sue scelte. E dunque, andava processato? Personalmente, tremo all'idea di un re - qualunque re - processato. Carlo I o Luigi XVI insegnano qualcosa, specie per quello che riguarda ciò che è venuto dopo il processo che è stato loro inflitto.
Grazie della risposta. Per quanto riguarda la responsabilità di Vittorio Emanuele III, non essendo uno storico, mi limito a parlare quello che conosco. Sul canale "Dentro la storia" ho raccontato recentemente la vicenda grottesca di mio padre ufficiale del Genio lasciato in prima linea con i suoi soldati senza ordini e senza armi accanto a un ponte stradale minato e pronto a saltare. Non ci si può mettere in testa il pennacchio di comandante in capo, mandare in guerra i propri soldati e poi abbandonarli.
mio padre ricordava che quando era prigioniero degli inglesi (ww2) per quelli del sud suoi colleghi di sventura lu re come lo chiamavano era sempre un riferimento il movimento neoborbonico serve anche a coprire le enormi responsabilità della classe dirigente del sud che allora fallì
Buongiorno professore e ancora complimenti, contenuto estremamente interessante e ricco di dettagli. Mi unisco alla richiesta di altri fruitori dei suoi video di vedere altri contenuti altrettanto approfonditi sulla storia delle altre principali dinastie dell’Italia preunitaria. Ho alcuni dubbi in merito al fatto che la dinastia sabauda, nel corso della sua lunga storia, non abbia mai avuto opposizioni rilevanti. Volendo concentrarci anche solo sull’800(come il nome del canale impone), i miei primi pensieri vanno alla rivolta sarda del 1793-1796 (che portò addirittura alla cattura del Vicerè) finalizzata a richiedere un maggiore ascolto a Torino delle istanze isolane, spesso eluse e totalmente inascoltate(è pensiero comune che i sardi per un lungo periodo si siano considerati sostanzialmente vessati e sfruttati dal governo centrale, reazionario, poco incline a concedere autonomie anche limitate all’isola, ritenuta, in pratica, per lunghi tratti, una “mera colonia”, per giunta nemmeno conquistata ma concessa loro dalle grandi potenze in virtù dell’ acume politico a cui faceva riferimento..e forse anche ad un po’ di fortuna, ma, certamente, più acume); Il secondo pensiero va, infine, ai moti di Genova del 1849, dove la stessa Wikipedia conferma la necessità dell’impiego di circa 30.000 uomini per domare la ribellione (non proprio una cosuccia da niente), e ripetuti eccidi, feroci bombardamenti e repressioni, stato d’assedio e forti limitazioni delle libertà, che ancora oggi vengono ricordati dai liguri oltre che da svariati documenti (mi verrebbe da chiedere poi come mai Ferdinando II per azioni piu o meno analoghe a Messina venga soprannominato, da una parte della stampa dell’epoca (?) interessata al suo discredito, re bomba, e Vittorio Emanuele II, che elogia in varie lettere La Marmora per le sue azioni efferate ed il suo ripristino dell’ordine, sia invece “eroe della patria”.. è come sempre vero che la storia la fanno i vincitori? 😅) Gradirei un suo commento/pensiero a riguardo. Grazie come sempre per i suoi contributi e la sua attenzione.
Lei cita correttamente dei casi di rivolte locali (potremmo aggiungere anche le guerre del sale nel Monregalese) ma, per l'appunto, furono rivolte geograficamente poco significative per quanto importanti per la storia delle singole regioni. Io mi riferivo ad una ribellione nella capitale, magari ad una rivoluzione o ad una congiura per cambiare la dinastia in carica. Per esemplificare: non ci furono congiure dei Pazzi, in Piemonte; così come non ci furono figure come Masaniello. Il massimo dell'antipatia nei confronti di Casa Reale ci fu, a Torino, nel 1865 quando Vittorio Emanuele II dovette lasciare alla chetichella la città per andarsene a Firenze, sua nuova capitale. Ma di questo parlerò la settimana prossima (e così ho fatto un piccolo spoiler della mia imminente programmazione).
Grazie per il suo racconto, peccato che in un modo o nell áltro i Savoia vengono sembre giustificati...sbaglio o le responsabilita'vanno rimesse a chi comanda? Purtroppo le decisioni prese durante il 900 sono state sciagurate.
Riguardo alla fedeltà del Popolo o dei Popoli verso Casa Savoia, vorrei ricordare che pur nello scempio tragico dei folli giorni che seguirono l' 8 settembre, le FF.AA. Regie rimasero fedeli al re quasi nella loro interezza.
Dopo l'8 settembre, stare dalla parte del Re, "cobelligerante" con le forze angloamericane, significava stare ormai dalla parte dei sicuri vincitori della guerra. Mentre tre anni prima, Fascismo e Monarchia si erano affiancati a Hitler, che appariva al momento il sicuro vincitore della guerra.
Che delicatezza con i Savoia... La invidio, tanta ipocrisia, tanta partigianeria insozza la parola storia sulla Sua bocca! Complimenti ci vuole un genio per farlo! "Lascio ad altri... e mi rifugio nel mio cantone!". meglio!
Mi spiace, non è partigianeria. Sono anni di studio indipendente, anni di esercizio in archivio di stato, anni di ricerca di libri rari, anni di rielaborazione personale. Se questo si sente di chiamarlo partigianeria, lo chiami pure così. Io non mi offendo.
@@Giorgioenricocavallo Sprecati! La storia è una attività critica non una narrazione che da giudizi laudatorii e quando il caso, come per SCIABOLETTA, non tocca a me!
Poiché lei mi insegna cosa è la storia, immagino che lavori nel settore o che abbia studiato più di me. O che perlomeno sappia cosa vuol dire fare una ricerca storica seria, non basata sul luogo comune. Per i luoghi comuni, può informarsi ovunque in rete. Io, che agisco in modo indipendente, sono fiero degli anni trascorsi per cercare la verità. Non so se l'ho trovata, ma suppongo di essermi avvicinato ed ho la coscienza a posto, che è la cosa più importante (e, per inciso, ciò che ho espresso nel documentario è condiviso dalla gran parte degli studiosi). La saluto cordialmente.
@@Giorgioenricocavallo Caro Amico, nelle dalle sue parole di quest'ultima risposta di può arguire che Lei non sa che cosa sia far storia quindi non conosce le istituzioni della materia: lei dice "anni trascorsi per cercare la verità" Possono passare i millenni la verità non la troverà mai ne si avvicinerà: quella che fa senza saperlo si chiama STORIA EVENEMENZIALE, ossi che racconta gli avvenimenti, i fatterelli dando qualche malfermo giudizio qua e là! Già Kant ci dice che non abbiamo contatto con la cosa in se´, ma se si studia un po' di filosofia e di filosofia della storia scoprirà che perfino due persone che vedono un incidente ne danno una relazione diversa; figuriami di "fatti" che non esistono più e perciò possono non essere esistiti o non sono esissti come la più lucida delle ricostruzione afferma: la storia è una attività critica condotta con i dovuti metodi attraverso le fonti, opportunamente criticizzate. Tutti sono in grado di andare in un Archivio, e sono il mio pane quotidiano, leggere qua e là e scrivere una storiella. Interessandomi di toponomostaca, visto che sono un dialettologo, avevo scoperto che all'Archidio di Stato di Foggia, il registro 67 dei Catasti antichi e provvisori (1806 in avanti) riguardava S. Severo non Foggia, e fra i registri di Foggia era stato inserito erroneamente, lo dissi anche ad un collega docente laureato in ingegneria che si piccava di fare storia e toponomastica, invece raccontava fatterelli e faceva topografia. ma lui aveva la fede cieca nei documenti, che non poche volte sono sbagliati, artefatti, in genere possono mentire: risultato nel suo libro cinquanta toponimi di S. Sevoro sono elencati fra quelli di Foggia. Lei ha letto i documenti e li riporta, a quanto vedo, distrocendoli a suo comodo, va bene, ma la critica dei documenti? Ossia delle fonti, su cui base il suo lavoro? Sto scrivendo sulle lettere di Lord Gladstone al conte Aberdeen sulle condizioni dei carcerati nel Regno di Napoli che lo portò a dire che il Regno era la negazione di Dio in terra! E tutti ci hanno creduto, i patrioti un po' per aiutare la causa.... Beh! mi piacerebbe inviarle il mio articolo, tuttavia di taglio giornalistico, in cui ho sottoposto al vaglio della critica (storica!) le due lettere e il perché e per come... ne vedrebbe delle belle, in conclusione: l'espressione che taluni addebitavano al popolo napoletano da cui Gladstone l'avrebbe ripresa era usuale in Inghileterra... per le carceri inglesi.... che erano molto peggiori di quelle borboniche che non erano tanto diverse da quelle di Torino. Buon lavoro, si faccia una base se vuole essere storico, e soprattutto non cerchi la verità, resterebbe deluso, non riusciamo a capire la Meloni, Trump o Harris che vivono davanti ai nostri occhi, figuriamoci il pedofilo re da operetta V. E. II che con duecentomila soldati insieme ai cialtroni La Marmora e Cialdini perse a Custoza contro un comandante quasi cieco e con 100.000 vecchi non veterani, era un pupazzo abile a sguainare la spada lanciarsi gridando avanti mei prodi e bisognava corrergli appresso per salvarlo: dovette subire l'umiliazione di prendersi il Veneto tramita Francia, mentre se avessero nominato Garibaldi, cosa impossbile, generale per terra e per mare non avermmo avuto nemmeno la sconfitta di Lissa. Ucronia, specie nel regnicolo sabaudo allargato ora agli stati annessi e specie al Sud ragalatogli da Garibaldi e che si prese quasi a man salva, destando il negativo giudizio proprio di Garibaldi su come si comportava, lui è la sua combriccola di piemontesi, che invece di italianizzare PIEMONTIZZAVANO con danni spaventosi dal punto di vista antropico, sociale ed economico. Buona serata.
Mi perdoni, ma... Se lei è così sicuro che la verità non può essere trovata, perché esprimere giudizi ed esporsi in sentenze apodittiche come quelle di cui sopra? E' davvero sicuro di poterlo fare? E, se non può esserlo (è stato lei a scriverlo) allora perché criticare il lavoro altrui? Vede, il discorso sulla verità palesa una diversa forma mentis, purtroppo ormai insita nella ricerca storica. Io parto dal presupposto che il ricercatore possa avvicinarsi alla verità, poiché essa esiste (o, meglio, è esistita) e come tale è desumibile dalle fonti almeno per sommi capi. Avvicinarsi, si intende: qualcosa che dà la sensazione di essere vicini alla meta. Pensi un po', io riesco anche a vedere un fine nella storia (in questo, so di essere in una piccola minoranza) ma è questa visione trascendente che mi fa studiare la storia come un organismo vivo. E come tale essa ha tutto il mio più grande rispetto. La lascio con una raccomandazione per il futuro: non sia così tranchant con i personaggi storici, tanto più che lei afferma di non essere sicuro. Dare del "pedofilo" e del "re da operetta" a Vittorio Emanuele II non è educato, non è corretto e non è da persona che studia e lavora con la storia con rispetto e amore. La Marmora e Cialdini, per quanto ammetto che non siano stati il massimo della simpatia, non possono essere definiti "cialtroni". Insomma: chi vuole fare storia, come lei assume di voler fare, deve anche avere rispetto del passato e non essere vittima delle partigianerie. Ma, a detta sua, il partigiano ero io. Mi mandi comunque il suo articolo, il mio sito personale contiene anche la mia email e lì potremo discuterne in una sede appropriata. Magari le potrò fornire qualche informazione utile ad emendarlo e migliorarlo. La saluto cordialmente.
Assolutamente no, l'esercito ha fatto quello che il parlamento ha chiesto Anche i Russi hanno eliminato i Romanoff, Non mi sembra che il risultato sia stato eccellente, soprattutto in Russia
Espozione gradevole come al solito, ma secondo me con gravi lacune nel merito. Breve elenco non esaustivo. 1) Il Regno delle due Sicile era assai più ricco e socialmente progredito del Regno di Sardegna (orfanotrofi, università, sussidi ai poveri...). Le casse dello Stato sono state saccheggiate dai patrioti. L'emigrazione, soprattutto al Sud, è iniziata dopo l'unificazione che con le politiche protezionistiche della Desta storica (piemontesi, lombardi e toscani) ha strangolato le industrie meridionali - ebbene sì, c'erano indistrie al Sud e anche sane. Prima della civilizzazione sabauda uomini e donne del Sud non fuggivano nelle Americhe; 2) la guerra al brigantaggio è stata una guerra civile con abitati più o meno grandi rasi al suolo e vere e proprie deportazioni. Menabrea voleva creare riserve di meridionali in Argentina [sic]; 3) i plebisciti consecutivi alle varie annessioni furono delle vere e proprie farse con voto non segreto e proclamazione di percentuali di favorevoli all'unificazione ridicole, tipo 99.99% (lo so, è un'iperbole, ma non lontana dalla verità storica). Sarà sempre possibile un approfondimento di questi temi sul canale. Li seguirò con interesse. Grazie comunque del lavoro di divulgazione, in generale, svolto.
Non solo è possibile un approfondimento di questi temi, ma è già stato fatto. C'è un video sull'emigrazione in cui cerco di spiegare la complessità del fenomeno (non soltanto meridionale), uno sul brigantaggio ed uno sulla fine delle Due Sicilie. Manca quello sui plebisciti, ma al tempo debito analizzerò anche quel tema.
Immagino a questo punto affermerai che anche le mafie sono colpa del nord. É tutto colpa del nord, erto, chissà come mai le altre regioni d'italia pur essendo state annesse oggi non si ritrovano nella situazione del sud oggi.
@@Giorgioenricocavallo Certamente! li ho visti. Ma argomentare che sono fenomeni complessi, sfaccettati, multidimensionali è senz'altro vero, ma rimane il fatto che gli standard di vita media del popolo meridionale con l'unificazione si sono abbassati almeno fino alla seconda guerra mondiale. In breve, prima dell'unificazione i popoli del Sud vivano meglio! Per quanto attiene in particolare alla puntata sul brigantaggio si è taciuto sui progetti di deportazione e sui campi di concentramento allestiti da italiani per altri italiani. In verità su questo (Fenestrelle), se non erro, si fa accenno ad un successivo approfondimento che sarebbe certamente interessante...
La storia dei "campi di concentramento" è tra le più controverse e ovviamente la tratterò con dovizia di particolari. Anche se, ad essere onesti, quella di Fenestrelle è una polemica che non trova fondamento documentale (ma il bagno penale nella fortezza è comunque una storia interessante e merita di essere narrata).
Il sud non era ricco, ma il contrario, infatti era MOLTO povero e aveva solo piccole industrie (malsane) attorno alle principali città (Palermo Napoli e Taranto, per non parlare della sua politica isolasionista che portò ancora più povertà) mentre al nord, nel regno di Sardegna c'erano molte industrie, solo chi non ha studiato la storia può affermare che il sud Italia pre unità era ricco(basti anche solo pensare alle numerose rivolte anti borboniche e altre rivolte pro unità d'italia, rivolte che erano molte di più sotto i borbone che sotto i Savoia) I briganti non erano altro che dei terroristi, poi la storia dei "campi di concentramento per i meridionali" è una farsa, quelle erano solo dei campi di prigionia per le truppe borboniche e i ribelli/terroristi,.se fosse stata una "guerra civile" come hai detto i briganti sarebbero stati MOLTI di più e avrebbero avuto supporto del popolo del sud, cosa che non averne mai
Così frugali che sentirono il dovere morale di imporre la loro frugalità al Regno delle due Sicilie dove regnava Francesco II che era uno sprecone , cugino carnale Di Vittorio Emanuele II.
Le imputano di essere spudoratamente di parte Io, personalmente, non lo noto e, anzi, spero che mantenga sempre questo piglio che ritengo abbastanza oggettivo
Video interessante ma discutibile: nessun cenno alle leggi razziali e l'8 settembre fu una fuga imperdonabile. Vittorio Emanuele sarebbe dovuto restare a Roma a presidiare (simbolicamente, ovviamente) la capitale anche a costo della vita, mettendo invece al sicuro il figlio per salvare la dinastia. Essere il sovrano di un paese comporta onori ed oneri
Purtroppo è andata al contrario di come sarebbe stato giusto, ovvero ogni generazione peggio della precedente, per arrivare al fondo con la firma delle leggi a difesa della razza e relative conseguenze.
Cerco fonti su origine ebraica dei Savoia.. vi risulta? Difficile trovarle, potete darmi una mano ? .. la storia la scrivono i vincitori.. e dicono quello che vogliono.. omissis
I Savoia.. Origini ebraiche..? Ahahahahah, scusa non è assolutamente uno sfottò ad personam ma è davvero divertentissima come affermazione, da studente di storia a tempo pieno te lo assicuro
Non so dove abbia sentito o letto questa assurdità delle origini ebraiche, ma le assicuro che non vale la pena perderci tempo. Però ne ho scoperta una nuova: ammetto che questa non l'avevo mai sentita.
Che Vittorio Emanuele II non fosse figlio di Carlo Alberto oggi come oggi lo sanno anche le pietre! Per cui non si tratta affatto di leggenda ma di realtà!!! Informati 😉
@@vickvega in tanto non basta citare il nome dell'autore ma servirebbe come minimo fornitore il titolo del testo o link sull'informazione, in secondo luogo Aldo Cazzullo è un giornalista, non uno storico, non ha una laurea in Storia o in Scienze Storiche, per tanto non può essere definito una fonte affidabile quindi se permetti continuo a dubitare che Vittorio Emanuele II di Savoia fosse in realtà figlio di un macellaio fiorentino, oltre al fatto che se davvero si sia trovata la prova inequivocabile di ciò ne avremmo già sentito parlare su tutti i TG, giornali, siti di informazione, video su TH-cam ecc... cosa che non mi pare sia successa...
@@Becca04927Senza sforzarsi troppo, tra le prime cose che mi vengono in mente, mi sembra che Cazzullo ne parli nella puntata di: "Una giornata particolare" dedicata alla Spedizione dei Mille! Adesso chiariamo un concetto: La storiografia ufficiale non ammetterà mai una verità come questa come non ne ammette altre mille! Se chi ha "la prova inconfutabile" (Ammesso che ancora esista e non sia stata distrutta da decenni) la tirasse fuori... hai idea di cosa succederebbe?! Per cui, invece di fare ingenue osservazioni superficiali, prova ad immaginare cosa succederebbe se una verità come questa dovesse essere resa ufficiale! Molte importanti verità storiche sono sempre state celate e sempre saranno celate perché, se dovessero essere divulgate e certificate, il contraccolpo generato dalla reazione dell'opinione pubblica e non solo, sarebbe ingestibile per chiunque! Poi... ognuno è libero di credere in ciò che vuole, ci mancherebbe!
No ma... davvero stiamo a discutere di ciò che ha detto Cazzullo in TV (o, per meglio dire, di ciò che gli ha fatto dire chi gli ha scritto la puntata)? Beninteso: io sono il primo che nutre seri dubbi sulla narrazione ufficiale del Risorgimento. Ma quando una storia è una leggenda è una leggenda, per giunta (è il mio legittimo sospetto) alimentata dallo stesso Vittorio Emanuele II come operazione di marketing per sembrare un genuino figlio del popolo. Poi, per carità, ognuno può credere a ciò che vuole. D'Azeglio alla storia di VEII figlio del macellaio ci credeva, ad esempio. Ma io, finché mi è possibile, cerco di restare ancorato a ciò che mi sembra, in assenza di documenti, la verità più verosimile.
Bellissimo video , grazie Professore! Sono valdese e sono incuriosito dalle affermazioni di Gustavo Mola di Nomaglio sulla propaganda inglese riguardo alle stragi dei nostri fratelli. Quali sono i titoli dei libri di cui ha parlato? Grazie ancora per il grande lavoro di divulgazione! 🙏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼
Buonasera, lei può fare riferimento ad un volume edito recentemente dal Centro Studi Piemontesi, atti del convegno "Bene, Piemonte, Savoia Memorie araldiche e genalogiche di famiglie sabaude tra centro e periferia", con contributo di Gustavo Mola di Nomaglio sui Luserna. Il riferimento a quello che le interessa è a pp. 116 e ssg.
L'Italia repubblicana di oggi dovrebbe essere grata ai Savoia, hanno tenuto il confine con la Francia, chi avrebbe dovuto unificare l'Italia^ i borboni? il confini attuale sarebbe al Ticino altro che Briga e Tenda
@@Giorgioenricocavallo - Quello che ci divide è certamente la geografia, vedi : Noi Triestini il solo nomine savoia ci facilita ogni tipo di evacquazione. Non avertela, continua come fai ad approfondire la conoscenza della storia.
![VITTORIO EMANUELE II - raccontato da Alessandro Barbero [2011]](http://i.ytimg.com/vi/NN4IxENVrlc/mqdefault.jpg)
![VITTORIO EMANUELE II - raccontato da Alessandro Barbero [2011]](/img/tr.png)
Davvero un video fantastico! Mi azzardo a dire il migliore fin ora!
È difficile sentire parlare in modo così oggettivo dei Savoia le faccio i miei complimenti, oltre al fatto che è sempre un piacere sentir parlare di aspetti della storia della dinastia precedenti al Risorgimento, poco trattati sia su TH-cam che sui testi divulgativi!
Continui così! Complimenti! 👍🏻
E' vero: la parte di storia dinastica precedente il Risorgimento è pressoché sconosciuta al vasto pubblico. E, a parer mio, è anche la più interessante.
@@Giorgioenricocavallo si concordo a pieno!
@@Giorgioenricocavallo vorrei consigliare un argomento per un video futuro, la guerra ispano-americana del 1898, è stato l'evento che non solo ha decretato la perdita delle ultime colonie spagnole d'oltremare, ovvero Filippine e Cuba, ma anche la definitiva cacciata della Spagna dal continente americano dopo più di 400 anni da quando la spedizione di Colombo vi mise piede nel 1492, è anche questo un argomento molto interessante e poco affrontato in Italia sarebbe davvero molto interessante!
Ammetto che su questo argomento dovrei documentarmi, allo stato attuale non l'ho approfondito adeguatamente. Ma è comunque un buono spunto, anche perché non credo ci sia molto in italiano.
@@Giorgioenricocavallo si ce davvero molto poco in italiano purtroppo...
L'unico a parlare dei Savoia con cognizione di causa, grazie.
Fra i membri di Casa Savoia più dimenticati ma meritevoli di rispetto vi è Giuseppe Maria di Savoia-Villafranca, che servì nella Grande Armata di Napoleone come ufficiale degli ussari e che prese parte a tantissime battaglie. Cominciò la carriera come soldato semplice e la concluse come Maresciallo di campo e Ispettore generale.
Non conoscevo ne il personaggio ne il ramo familiare grazie per avermeli fatti scoprire!
@@Becca04927 Di niente!
Grazie mille per la segnalazione, non conoscevo questo membro della Dinastia: mi documenterò al più presto
Ottimo racconto, storicamente obiettivo, molto chiaro ed esaustivo
Sono in materia poco consapevole,ma un RE Savoia (Pietro II) sul trono Inglese non lo sapevo.
Grazie mille per aver caricato questo bel Programma...buone cose.
Pietro II non fu mai re d'Inghilterra, ma fu un personaggio influente nella politica inglese di allora.
@@Giorgioenricocavalloevidentemente non ho capito bene,ero un po' distratto,mi sembrava davvero strano.
Rinnovo in ogni modo gli Auguri per questo canale che tra l'altro é molto istruttivo e per il resto ovviamente.
I miei studi specifici su Casa Savoia sono fermi a Gianni Oliva(molto bravo fra l'altro) e a Mannucci.
Ciononostante sono un ammiratore di questa Dinastia che ha dimostrato vari pregi nella Storia.
Salve...
Sempre interessante . Complimenti prof. Giorgio Enrico ❤😊😊
Puntata molto curata e molto interessante. Ottimi gli approfondimenti di Mola di Nomaglio. Complimenti.
Grazie Professore!
Il suo stile è impeccabile. I miei complimenti
Ottimo video. Tuttavia due domande inerenti all'intervento del professor (credo sia professore) Gustavo Mola di Nomaglio.
1) Che intende, ad un certo punto dell'intervento a proposito di Emanuele Tesauro, quando dice che "solo un piemontese poteva farsi questa domanda" ?
2) Forse sbaglio ma ho avuto l'impressione che, diciamo così, fosse d'accordo con quanto sosteneva Tesauro sul concetto "che ogni popolo deve stare a casa sua". E allora..."perché i piemontesi non sono RIMASTI in Piemonte nel 1861"???...Invece di invadere il meridione?
Il video è veramente valido, soprattutto perché delinea bene il fatto che l'italia è in realtà una moltitudine di nazioni...A se stanti. Grazie professor Cavallo.
Rispondo a questa domanda con un'altra domanda: perché i napoletani non sono rimasti a casa loro invece di annettere la Sicilia? Perché la Calabria voleva secedere dal regno?
@@detectiveserpico9292
I napoletani...cioè proprio i napoletani come popolo non hanno mai fatto quanto dichiarato da Lei. I Borboni non erano napoletani. Ed io non mi riferivo al popolo piemontese comunque, ma ai Savoia che li assoggettavano. Comunque se ho capito bene dalla sua polemica, giustifica l'aggressione sabauda al meridione??
Comunque io ti invito, con leggerezza, se vuoi capire la storia d'italia (minuscolo intenzionale), ad ascoltare la canzone di Rino Gaetano "Aida"...A volte con "leggerezza" si possono intuire secoli di abusi, soprusi e politiche nefaste per popoli e generazioni...che oggi prosegue con l'arrogante predominio americano...Sì nel mondo, ma tanto in italia, sbriciolata da questa piaga che è lo "stile" anglosassone...che non a caso, hanno influenzato l'unità d'italia
@@morrissent5354 a me sembra che lei ripeta luoghi comuni basati su una vaga conoscenza di quei fatti. Anche questo un pessimo vizio dei nostri tempi. E non sembra essere colpa degli americani. NO non esistono le nazioni in Italia (maiuscola d'obbligo) ma una sola nazione. Il resto è campanilismo da pescivendoli e avventori da baretti di paesino.
Grazie .....sempre un piacere sentirla ......avanti così
Bravissimi interessanti esaustivo Complimenti
Grazie di questi video così interessanti e piacevoli.😊
Ancora una volta, un video piacevolissimo da ascoltare e con contenuti sempre appassionanti. Personalmente, nel corso della vita ho passato momenti di estrema passione per la dinastia Sabauda e momenti molto critici, specie dopo aver studiato bene il periodo della seconda guerra mondiale. In ogni caso, oggi non ritengo giusto condannare una dinastia millenaria per degli errori di uno o due elementi. Un caro saluto
Anche secondo me l'idea di trattare approfonditamente l'Ottocento si rivela ottima. Ma per trarre una qualche forma di "giudizio" sull'operato dei Savoia con riguardo al Regno unitario, credo che sarebbe bene confrontare la situazione del Regno di Napoli prima della annessione con ciò che in seguito si rivelò - che continua a rivelarsi con la Repubblica. Il Sud probabilmente è rimasto monarchico in pectore, ancora oggi, ma non credo con riferimento ai Savoia.
Bravo, complimenti.
Complimenti per il canale, che seguo sempre con piacere ma mi sento di dissentire a proposito del giudizio su vittorio emanuele terzo... figura grottesca che si definisce nel suo punto più basso l'8 settembre... il suo comportamento è assolutamente gravissiimo, inqualificabile e ingiustificabile.
Grandissimo 😊
❤Grazie
Concordo in pieno con la sua considerazione del minuto 38:09, sono convinto che molti dei problemi acuiti nei decenni successivi all’unità siano imputabili alla mancanza di lungimiranza della classe politica di allora, all’incapacità di considerare i vari punti di forza dei vari stati preunitari ed esaltarli, valorizzarli al massimo, nell’interesse comune e del nuovo stato unito, piuttosto che “piemontesizzare” realtà diverse ed estremamente eterogenee tra loro. Mi rendo conto, obiettivo di complessa, ardua realizzazione. Ma, ecco, ascoltare di più Cattaneo (e forse anche le ultime volontà di Cavour), avrebbe reso tutti più forti e la nuova Italia maggiormente capace di proiettarsi come nuova potenza nel mediterraneo nei decenni successivi.
Tutti, non solo una minoranza. Tema oggi come allora di estremo interesse ed attualità per l’intero sistema paese, alla luce dei periodi e contesti burrascosi che ci circondano e, ahimè, ci attendono.
Bellissimo video con la storia della famiglia reale
Savoia bravissimo complimenti ❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Ho appena scoperto questo canale, che bellezza! Complimenti!
La personalità complessa di Vittorio 3 era già apparsa durante a grande guerra e con i giorni di caporetto.
Di nuovo complimenti per l’approccio all’argomento. Sono assolutamente d’accordo sul problema del giudizio finale su un personaggio, tendenza molto umana ma non realizzabile. Esprimere un giudizio finale è come tirare le somme, operazione matematica ma che è inutile e infattibile verso azioni umane che non possono essere sommate algebricamente. E per personaggi che sono cambiati (in meglio o in peggio) nel tempo. Facile per Hitler, ma Caravaggio? Newton? Oppenheimer? Napoleone? Franklin? La casistica è lunghissima.
Come sempre una puntata di Livello. Per quanto riguarda tutte le dinastie ci sono alcuni più illuminati e altri più scarsi. È il caso per esempio dei Borbone (a cui io dedico i miei studi di semplice appassionato napoletano) che persero il regno a causa di un Re (troppo buono) poco decisionista per nulla scaltro troppo ingenuo rispetto Ferdinando II che era tutt'altra cosa. E bene lo stesso si può dire dei Savoia con VEII molto meno illuminato di altri anche SE nella vicenda della conquista e successiva annessione del SUD ci fu una cosa che tutti dimenticano ovvero LA MORTE IMPROVVISA DI CAVOUR che di certo non avrebbe agito al sud come poi fu fatto; azioni che in parte furono la causa del brigantaggio. Cavour da abile politico, come del resto fece con la Lombardia, avrebbe mantenuta una doppia legislazione. I tentativi di ingraziarsi il sud da parte di VEII furono vanificati da tante pratiche sbagliate e bisognerebbe capire quanto fu la colpa effettiva e quanto fu invece causato dalla politica . La confisca dei beni della chiesa, l'aumento delle tasse e su tutte la leva obbligatoria e la confisca e poi vendita delle terre dei Borbone alla borghesia e ai Galantuomini (latifondisti) furono cose che di fatto scatenarono il brigantaggio. Però tutto questo bisognerebbe quantificarlo quanto sia responsabilità di VEII o di politiche di forze che presero il sopravvento dopo la morte di Cavour. Quello che sicuramente offusca VEII sono tutti i documenti del periodo della spedizione garibaldina in cui lui risponde con affetto a Francesco II confermando che non avrebbe mai invaso il RD2S e che disconosceva Garibaldi. È politica lo so ma non è bello leggere queste cose dette da un Re. Sono però stracontento del passaggio sul brigantaggio affrontato da VERO STORICO senza aver paura di dire la verità e senza enfatizzare, siamo tutti italiani e nascondere la polvere sotto il tappeto è una pratica controproducente e inutile. Cordiali Saluti
Farà anche video simili con altre case regnanti italiane ?
P.S bellissimi video
Ovviamente. Con i Savoia gioco in casa, ma con il tempo usciranno anche i video sulle altre dinastie.
Puntata STRAORDINARIA, complimenti. Un vero fiore all'occhiello, bella trà le belle. Prima o poi, magari in due volte, spererei si sentire narrare at urbi et orbi il grande assedio di Torino del 1706 e le azioni di disturbo della cavalleria di Vittorio Amedo II, von Leutrum, Eugenio di Savoia ecc.. Certo non è avvenuto nell'800... tuttavia...
Complimenti prof. Vorrei vedere tanti video sul risorgimento italiano, le sarei grado
Grande divulgatore di cultura il signor Gustavo ! Da applausi quando dice la strage dei nativi perpetrata dagli AMERIKANI! Grazie!
FERT!
Grazie, mi permetto un'osservazione e una domanda sui due punti più controversi e problematici della trasmissione.
Per quanto riguarda la guerra al brigantaggio il mio antenato, che viveva in un paese della Lucania, per difendere quel poco che aveva lui e i suoi concittadini si arruolò nella Guardia Nazionale e combattendo contro i briganti si prese una palla di fucile in una gamba. Vorrei quindi precisare che non si devono confondere i briganti con i partigiani, erano persone diverse, con obiettivi e motivazioni profondamente diversi.
La seconda domanda è molto semplice ma molto difficile. Secondo lei, per quello che ha fatto e soprattutto per quello che non ha fatto negli ultimi 20 anni di regno, Vittorio Emanuele III andava processato?
Buonasera, per i briganti ha ragione e la questione è stata analizzata in un mio video pubblicato qualche mese fa dedicato proprio ai briganti. Per VEIII, la questione è complessa e lei ha toccato il punto forse più delicato: ciò che non ha fatto. Se già giudicare l'operato di una persona è difficile, giudicare il non operato è impresa veramente ardua, tanto più in un contesto di forte polarizzazione politica come fu la fine dell'ultima guerra. E poi, chi giudicare? Il VEIII del '22 era diverso dal VEIIII del '43, perché erano mutate le contingenze politiche e sociali alla base delle sue scelte. E dunque, andava processato? Personalmente, tremo all'idea di un re - qualunque re - processato. Carlo I o Luigi XVI insegnano qualcosa, specie per quello che riguarda ciò che è venuto dopo il processo che è stato loro inflitto.
Grazie della risposta.
Per quanto riguarda la responsabilità di Vittorio Emanuele III, non essendo uno storico, mi limito a parlare quello che conosco. Sul canale "Dentro la storia" ho raccontato recentemente la vicenda grottesca di mio padre ufficiale del Genio lasciato in prima linea con i suoi soldati senza ordini e senza armi accanto a un ponte stradale minato e pronto a saltare.
Non ci si può mettere in testa il pennacchio di comandante in capo, mandare in guerra i propri soldati e poi abbandonarli.
mio padre ricordava che quando era prigioniero degli inglesi (ww2) per quelli del sud suoi colleghi di sventura lu re come lo chiamavano era sempre un riferimento il movimento neoborbonico serve anche a coprire le enormi responsabilità della classe dirigente del sud che allora fallì
Buongiorno professore e ancora complimenti, contenuto estremamente interessante e ricco di dettagli. Mi unisco alla richiesta di altri fruitori dei suoi video di vedere altri contenuti altrettanto approfonditi sulla storia delle altre principali dinastie dell’Italia preunitaria. Ho alcuni dubbi in merito al fatto che la dinastia sabauda, nel corso della sua lunga storia, non abbia mai avuto opposizioni rilevanti. Volendo concentrarci anche solo sull’800(come il nome del canale impone), i miei primi pensieri vanno alla rivolta sarda del 1793-1796 (che portò addirittura alla cattura del Vicerè) finalizzata a richiedere un maggiore ascolto a Torino delle istanze isolane, spesso eluse e totalmente inascoltate(è pensiero comune che i sardi per un lungo periodo si siano considerati sostanzialmente vessati e sfruttati dal governo centrale, reazionario, poco incline a concedere autonomie anche limitate all’isola, ritenuta, in pratica, per lunghi tratti, una “mera colonia”, per giunta nemmeno conquistata ma concessa loro dalle grandi potenze in virtù dell’ acume politico a cui faceva riferimento..e forse anche ad un po’ di fortuna, ma, certamente, più acume);
Il secondo pensiero va, infine, ai moti di Genova del 1849, dove la stessa Wikipedia conferma la necessità dell’impiego di circa 30.000 uomini per domare la ribellione (non proprio una cosuccia da niente), e ripetuti eccidi, feroci bombardamenti e repressioni, stato d’assedio e forti limitazioni delle libertà, che ancora oggi vengono ricordati dai liguri oltre che da svariati documenti (mi verrebbe da chiedere poi come mai Ferdinando II per azioni piu o meno analoghe a Messina venga soprannominato, da una parte della stampa dell’epoca (?) interessata al suo discredito, re bomba, e Vittorio Emanuele II, che elogia in varie lettere La Marmora per le sue azioni efferate ed il suo ripristino dell’ordine, sia invece “eroe della patria”.. è come sempre vero che la storia la fanno i vincitori? 😅)
Gradirei un suo commento/pensiero a riguardo.
Grazie come sempre per i suoi contributi e la sua attenzione.
Lei cita correttamente dei casi di rivolte locali (potremmo aggiungere anche le guerre del sale nel Monregalese) ma, per l'appunto, furono rivolte geograficamente poco significative per quanto importanti per la storia delle singole regioni. Io mi riferivo ad una ribellione nella capitale, magari ad una rivoluzione o ad una congiura per cambiare la dinastia in carica. Per esemplificare: non ci furono congiure dei Pazzi, in Piemonte; così come non ci furono figure come Masaniello. Il massimo dell'antipatia nei confronti di Casa Reale ci fu, a Torino, nel 1865 quando Vittorio Emanuele II dovette lasciare alla chetichella la città per andarsene a Firenze, sua nuova capitale. Ma di questo parlerò la settimana prossima (e così ho fatto un piccolo spoiler della mia imminente programmazione).
@@Giorgioenricocavallo Attendo con ansia il prossimo video allora. Saluti
Grazie per il suo racconto, peccato che in un modo o nell áltro i Savoia vengono sembre giustificati...sbaglio o le responsabilita'vanno rimesse a chi comanda? Purtroppo le decisioni prese durante il 900 sono state sciagurate.
Non trovi nulla, sull Abbazia di Brugg.. dove posso trovare qualcosa?
Si riferisce al monastero di Brou (Bourg-en-Bresse)
@@Giorgioenricocavallo grazie mille, avevo capito male.. avevo capito Brugg !
Insomma il sud odia i Savoia davvero? diamo una occhiata ai risultati del referendum del 1946...
Riguardo alla fedeltà del Popolo o dei Popoli verso Casa Savoia, vorrei ricordare che pur nello scempio tragico dei folli giorni che seguirono l' 8 settembre, le FF.AA. Regie rimasero fedeli al re quasi nella loro interezza.
Dopo l'8 settembre, stare dalla parte del Re, "cobelligerante" con le forze angloamericane, significava stare ormai dalla parte dei sicuri vincitori della guerra.
Mentre tre anni prima, Fascismo e Monarchia si erano affiancati a Hitler, che appariva al momento il sicuro vincitore della guerra.
Si potrebbe col DNA
Ma Mattarella non si è arrabbiato che gli hai occupato l’ufficio? 😂
Posso usarlo a patto di non parlare del referendum del 1946...
@@Giorgioenricocavallo ahaha grande! Va là che per fortuna l’abbiamo fatta pagare a sciaboletta
Che delicatezza con i Savoia... La invidio, tanta ipocrisia, tanta partigianeria insozza la parola storia sulla Sua bocca! Complimenti ci vuole un genio per farlo! "Lascio ad altri... e mi rifugio nel mio cantone!". meglio!
Mi spiace, non è partigianeria. Sono anni di studio indipendente, anni di esercizio in archivio di stato, anni di ricerca di libri rari, anni di rielaborazione personale. Se questo si sente di chiamarlo partigianeria, lo chiami pure così. Io non mi offendo.
@@Giorgioenricocavallo Sprecati! La storia è una attività critica non una narrazione che da giudizi laudatorii e quando il caso, come per SCIABOLETTA, non tocca a me!
Poiché lei mi insegna cosa è la storia, immagino che lavori nel settore o che abbia studiato più di me. O che perlomeno sappia cosa vuol dire fare una ricerca storica seria, non basata sul luogo comune. Per i luoghi comuni, può informarsi ovunque in rete. Io, che agisco in modo indipendente, sono fiero degli anni trascorsi per cercare la verità. Non so se l'ho trovata, ma suppongo di essermi avvicinato ed ho la coscienza a posto, che è la cosa più importante (e, per inciso, ciò che ho espresso nel documentario è condiviso dalla gran parte degli studiosi). La saluto cordialmente.
@@Giorgioenricocavallo Caro Amico, nelle dalle sue parole di quest'ultima risposta di può arguire che Lei non sa che cosa sia far storia quindi non conosce le istituzioni della materia: lei dice "anni trascorsi per cercare la verità" Possono passare i millenni la verità non la troverà mai ne si avvicinerà: quella che fa senza saperlo si chiama STORIA EVENEMENZIALE, ossi che racconta gli avvenimenti, i fatterelli dando qualche malfermo giudizio qua e là! Già Kant ci dice che non abbiamo contatto con la cosa in se´, ma se si studia un po' di filosofia e di filosofia della storia scoprirà che perfino due persone che vedono un incidente ne danno una relazione diversa; figuriami di "fatti" che non esistono più e perciò possono non essere esistiti o non sono esissti come la più lucida delle ricostruzione afferma: la storia è una attività critica condotta con i dovuti metodi attraverso le fonti, opportunamente criticizzate. Tutti sono in grado di andare in un Archivio, e sono il mio pane quotidiano, leggere qua e là e scrivere una storiella. Interessandomi di toponomostaca, visto che sono un dialettologo, avevo scoperto che all'Archidio di Stato di Foggia, il registro 67 dei Catasti antichi e provvisori (1806 in avanti) riguardava S. Severo non Foggia, e fra i registri di Foggia era stato inserito erroneamente, lo dissi anche ad un collega docente laureato in ingegneria che si piccava di fare storia e toponomastica, invece raccontava fatterelli e faceva topografia. ma lui aveva la fede cieca nei documenti, che non poche volte sono sbagliati, artefatti, in genere possono mentire: risultato nel suo libro cinquanta toponimi di S. Sevoro sono elencati fra quelli di Foggia. Lei ha letto i documenti e li riporta, a quanto vedo, distrocendoli a suo comodo, va bene, ma la critica dei documenti? Ossia delle fonti, su cui base il suo lavoro? Sto scrivendo sulle lettere di Lord Gladstone al conte Aberdeen sulle condizioni dei carcerati nel Regno di Napoli che lo portò a dire che il Regno era la negazione di Dio in terra! E tutti ci hanno creduto, i patrioti un po' per aiutare la causa.... Beh! mi piacerebbe inviarle il mio articolo, tuttavia di taglio giornalistico, in cui ho sottoposto al vaglio della critica (storica!) le due lettere e il perché e per come... ne vedrebbe delle belle, in conclusione: l'espressione che taluni addebitavano al popolo napoletano da cui Gladstone l'avrebbe ripresa era usuale in Inghileterra... per le carceri inglesi.... che erano molto peggiori di quelle borboniche che non erano tanto diverse da quelle di Torino. Buon lavoro, si faccia una base se vuole essere storico, e soprattutto non cerchi la verità, resterebbe deluso, non riusciamo a capire la Meloni, Trump o Harris che vivono davanti ai nostri occhi, figuriamoci il pedofilo re da operetta V. E. II che con duecentomila soldati insieme ai cialtroni La Marmora e Cialdini perse a Custoza contro un comandante quasi cieco e con 100.000 vecchi non veterani, era un pupazzo abile a sguainare la spada lanciarsi gridando avanti mei prodi e bisognava corrergli appresso per salvarlo: dovette subire l'umiliazione di prendersi il Veneto tramita Francia, mentre se avessero nominato Garibaldi, cosa impossbile, generale per terra e per mare non avermmo avuto nemmeno la sconfitta di Lissa. Ucronia, specie nel regnicolo sabaudo allargato ora agli stati annessi e specie al Sud ragalatogli da Garibaldi e che si prese quasi a man salva, destando il negativo giudizio proprio di Garibaldi su come si comportava, lui è la sua combriccola di piemontesi, che invece di italianizzare PIEMONTIZZAVANO con danni spaventosi dal punto di vista antropico, sociale ed economico. Buona serata.
Mi perdoni, ma... Se lei è così sicuro che la verità non può essere trovata, perché esprimere giudizi ed esporsi in sentenze apodittiche come quelle di cui sopra? E' davvero sicuro di poterlo fare? E, se non può esserlo (è stato lei a scriverlo) allora perché criticare il lavoro altrui? Vede, il discorso sulla verità palesa una diversa forma mentis, purtroppo ormai insita nella ricerca storica. Io parto dal presupposto che il ricercatore possa avvicinarsi alla verità, poiché essa esiste (o, meglio, è esistita) e come tale è desumibile dalle fonti almeno per sommi capi. Avvicinarsi, si intende: qualcosa che dà la sensazione di essere vicini alla meta. Pensi un po', io riesco anche a vedere un fine nella storia (in questo, so di essere in una piccola minoranza) ma è questa visione trascendente che mi fa studiare la storia come un organismo vivo. E come tale essa ha tutto il mio più grande rispetto. La lascio con una raccomandazione per il futuro: non sia così tranchant con i personaggi storici, tanto più che lei afferma di non essere sicuro. Dare del "pedofilo" e del "re da operetta" a Vittorio Emanuele II non è educato, non è corretto e non è da persona che studia e lavora con la storia con rispetto e amore. La Marmora e Cialdini, per quanto ammetto che non siano stati il massimo della simpatia, non possono essere definiti "cialtroni". Insomma: chi vuole fare storia, come lei assume di voler fare, deve anche avere rispetto del passato e non essere vittima delle partigianerie. Ma, a detta sua, il partigiano ero io. Mi mandi comunque il suo articolo, il mio sito personale contiene anche la mia email e lì potremo discuterne in una sede appropriata. Magari le potrò fornire qualche informazione utile ad emendarlo e migliorarlo. La saluto cordialmente.
Sinceramente mi sembra un video di parte è abbastanza agiografico
Dopo tutto questo incenso, mi viene spontanea una domanda…come hanno fatto a finire così miseramente…dai fucili ai cetrioli…W gli Asburgo 😊
Complimenti per la narrazione....e' stato un piacevolissimo incontro......farle i complimenti e' il minimo che posso fare....grazie mille
Sempre sia resa gloria a Gaetano Bresci!
Eh si, Umberto I era veramente molto amato, il cosiddetto padre degli italiani che faceva prendere a cannonate il popolo affamato.
Assolutamente no, l'esercito ha fatto quello che il parlamento ha chiesto
Anche i Russi hanno eliminato i Romanoff,
Non mi sembra che il risultato sia stato eccellente, soprattutto in Russia
Espozione gradevole come al solito, ma secondo me con gravi lacune nel merito. Breve elenco non esaustivo. 1) Il Regno delle due Sicile era assai più ricco e socialmente progredito del Regno di Sardegna (orfanotrofi, università, sussidi ai poveri...). Le casse dello Stato sono state saccheggiate dai patrioti. L'emigrazione, soprattutto al Sud, è iniziata dopo l'unificazione che con le politiche protezionistiche della Desta storica (piemontesi, lombardi e toscani) ha strangolato le industrie meridionali - ebbene sì, c'erano indistrie al Sud e anche sane. Prima della civilizzazione sabauda uomini e donne del Sud non fuggivano nelle Americhe; 2) la guerra al brigantaggio è stata una guerra civile con abitati più o meno grandi rasi al suolo e vere e proprie deportazioni. Menabrea voleva creare riserve di meridionali in Argentina [sic]; 3) i plebisciti consecutivi alle varie annessioni furono delle vere e proprie farse con voto non segreto e proclamazione di percentuali di favorevoli all'unificazione ridicole, tipo 99.99% (lo so, è un'iperbole, ma non lontana dalla verità storica). Sarà sempre possibile un approfondimento di questi temi sul canale. Li seguirò con interesse. Grazie comunque del lavoro di divulgazione, in generale, svolto.
Non solo è possibile un approfondimento di questi temi, ma è già stato fatto. C'è un video sull'emigrazione in cui cerco di spiegare la complessità del fenomeno (non soltanto meridionale), uno sul brigantaggio ed uno sulla fine delle Due Sicilie. Manca quello sui plebisciti, ma al tempo debito analizzerò anche quel tema.
Immagino a questo punto affermerai che anche le mafie sono colpa del nord.
É tutto colpa del nord, erto, chissà come mai le altre regioni d'italia pur essendo state annesse oggi non si ritrovano nella situazione del sud oggi.
@@Giorgioenricocavallo Certamente! li ho visti. Ma argomentare che sono fenomeni complessi, sfaccettati, multidimensionali è senz'altro vero, ma rimane il fatto che gli standard di vita media del popolo meridionale con l'unificazione si sono abbassati almeno fino alla seconda guerra mondiale. In breve, prima dell'unificazione i popoli del Sud vivano meglio! Per quanto attiene in particolare alla puntata sul brigantaggio si è taciuto sui progetti di deportazione e sui campi di concentramento allestiti da italiani per altri italiani. In verità su questo (Fenestrelle), se non erro, si fa accenno ad un successivo approfondimento che sarebbe certamente interessante...
La storia dei "campi di concentramento" è tra le più controverse e ovviamente la tratterò con dovizia di particolari. Anche se, ad essere onesti, quella di Fenestrelle è una polemica che non trova fondamento documentale (ma il bagno penale nella fortezza è comunque una storia interessante e merita di essere narrata).
Il sud non era ricco, ma il contrario, infatti era MOLTO povero e aveva solo piccole industrie (malsane) attorno alle principali città (Palermo Napoli e Taranto, per non parlare della sua politica isolasionista che portò ancora più povertà) mentre al nord, nel regno di Sardegna c'erano molte industrie, solo chi non ha studiato la storia può affermare che il sud Italia pre unità era ricco(basti anche solo pensare alle numerose rivolte anti borboniche e altre rivolte pro unità d'italia, rivolte che erano molte di più sotto i borbone che sotto i Savoia)
I briganti non erano altro che dei terroristi, poi la storia dei "campi di concentramento per i meridionali" è una farsa, quelle erano solo dei campi di prigionia per le truppe borboniche e i ribelli/terroristi,.se fosse stata una "guerra civile" come hai detto i briganti sarebbero stati MOLTI di più e avrebbero avuto supporto del popolo del sud, cosa che non averne mai
Della ribellione del sud contro l'invasione Sabauda del regno delle die Sicilie, non ne parla?
Ho fatto una puntata a parte, citata anche all'interno di questo video. La guardi, secondo me è una delle mie puntate migliori.
Simpatia per i Savoia.???dio li stramaledica..!!!..
sul sud spiace ma non condivido,col senno di poi meglio rimanere sotto i borboni
Così frugali che sentirono il dovere morale di imporre la loro frugalità al Regno delle due Sicilie dove regnava Francesco II che era uno sprecone , cugino carnale Di Vittorio Emanuele II.
Vittorio Emanuele 2° si è fatto fare il monumento nel corso omonimo per apparire più alto !!!
Una disamina attenta e precisa facendo chiarezza sulla dinastia
Bisognava andare anche negli archivi di Napoli
Le imputano di essere spudoratamente di parte
Io, personalmente, non lo noto e, anzi, spero che mantenga sempre questo piglio che ritengo abbastanza oggettivo
Video interessante ma discutibile: nessun cenno alle leggi razziali e l'8 settembre fu una fuga imperdonabile. Vittorio Emanuele sarebbe dovuto restare a Roma a presidiare (simbolicamente, ovviamente) la capitale anche a costo della vita, mettendo invece al sicuro il figlio per salvare la dinastia. Essere il sovrano di un paese comporta onori ed oneri
Tratta l’argomento all’inizio. Normale è che per noi risulta infinitamente più facile interpretare la storia con l’epilogo.
Purtroppo è andata al contrario di come sarebbe stato giusto, ovvero ogni generazione peggio della precedente, per arrivare al fondo con la firma delle leggi a difesa della razza e relative conseguenze.
Tutto bene prima di Vittorio Emanuele terzo . Il piccoletto ne ha combinate di tutti i colori .
E oggi dove sono?.chi sono? Qualche posto di comando lo avranno ancora oggi.. non si sparisce nel nulla.. suggerisco una puntata dedicata. .
Vergogna TH-cam per la pubblicità contro Israele
Cerco fonti su origine ebraica dei Savoia.. vi risulta? Difficile trovarle, potete darmi una mano ? .. la storia la scrivono i vincitori.. e dicono quello che vogliono.. omissis
I Savoia.. Origini ebraiche..? Ahahahahah, scusa non è assolutamente uno sfottò ad personam ma è davvero divertentissima come affermazione, da studente di storia a tempo pieno te lo assicuro
@@Oliver17_ può capitare a chiunque di perdersi qcosa, te l'assicuro. Cmq si chiede per imparare, non per sfottere. Chiederò a qualcun altro grazie
Non so dove abbia sentito o letto questa assurdità delle origini ebraiche, ma le assicuro che non vale la pena perderci tempo. Però ne ho scoperta una nuova: ammetto che questa non l'avevo mai sentita.
Praticamente dei mercenari “nobilitati”
Che Vittorio Emanuele II non fosse figlio di Carlo Alberto oggi come oggi lo sanno anche le pietre! Per cui non si tratta affatto di leggenda ma di realtà!!! Informati 😉
Dicci le fonti visto che sembri così esperto...
@@Becca04927 Cazzullo mi sembra una fonte piuttosto attendibile! Ma l'esperto sei certamente tu 😂😂😂😂😂
@@vickvega in tanto non basta citare il nome dell'autore ma servirebbe come minimo fornitore il titolo del testo o link sull'informazione, in secondo luogo Aldo Cazzullo è un giornalista, non uno storico, non ha una laurea in Storia o in Scienze Storiche, per tanto non può essere definito una fonte affidabile quindi se permetti continuo a dubitare che Vittorio Emanuele II di Savoia fosse in realtà figlio di un macellaio fiorentino, oltre al fatto che se davvero si sia trovata la prova inequivocabile di ciò ne avremmo già sentito parlare su tutti i TG, giornali, siti di informazione, video su TH-cam ecc... cosa che non mi pare sia successa...
@@Becca04927Senza sforzarsi troppo, tra le prime cose che mi vengono in mente, mi sembra che Cazzullo ne parli nella puntata di: "Una giornata particolare" dedicata alla Spedizione dei Mille! Adesso chiariamo un concetto: La storiografia ufficiale non ammetterà mai una verità come questa come non ne ammette altre mille! Se chi ha "la prova inconfutabile" (Ammesso che ancora esista e non sia stata distrutta da decenni) la tirasse fuori... hai idea di cosa succederebbe?! Per cui, invece di fare ingenue osservazioni superficiali, prova ad immaginare cosa succederebbe se una verità come questa dovesse essere resa ufficiale! Molte importanti verità storiche sono sempre state celate e sempre saranno celate perché, se dovessero essere divulgate e certificate, il contraccolpo generato dalla reazione dell'opinione pubblica e non solo, sarebbe ingestibile per chiunque! Poi... ognuno è libero di credere in ciò che vuole, ci mancherebbe!
No ma... davvero stiamo a discutere di ciò che ha detto Cazzullo in TV (o, per meglio dire, di ciò che gli ha fatto dire chi gli ha scritto la puntata)? Beninteso: io sono il primo che nutre seri dubbi sulla narrazione ufficiale del Risorgimento. Ma quando una storia è una leggenda è una leggenda, per giunta (è il mio legittimo sospetto) alimentata dallo stesso Vittorio Emanuele II come operazione di marketing per sembrare un genuino figlio del popolo. Poi, per carità, ognuno può credere a ciò che vuole. D'Azeglio alla storia di VEII figlio del macellaio ci credeva, ad esempio. Ma io, finché mi è possibile, cerco di restare ancorato a ciò che mi sembra, in assenza di documenti, la verità più verosimile.
Bellissimo video , grazie Professore! Sono valdese e sono incuriosito dalle affermazioni di Gustavo Mola di Nomaglio sulla propaganda inglese riguardo alle stragi dei nostri fratelli. Quali sono i titoli dei libri di cui ha parlato? Grazie ancora per il grande lavoro di divulgazione! 🙏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼
Buonasera, lei può fare riferimento ad un volume edito recentemente dal Centro Studi Piemontesi, atti del convegno "Bene, Piemonte, Savoia Memorie araldiche e genalogiche di famiglie sabaude tra centro e periferia", con contributo di Gustavo Mola di Nomaglio sui Luserna. Il riferimento a quello che le interessa è a pp. 116 e ssg.
Sempre grande narrazione, VEIII traditore della patria
L'Italia repubblicana di oggi dovrebbe essere grata ai Savoia, hanno tenuto il confine con la Francia, chi avrebbe dovuto unificare l'Italia^ i borboni? il confini attuale sarebbe al Ticino altro che Briga e Tenda
ottima esposizione peccato che sei spudoratamente di parte ti arrampichi sugli specchi
Mi indica gentilmente i passaggi?
Idem per i repubblicani, mai sentito uno che non fosse di parte.
@@Giorgioenricocavallo - Quello che ci divide è certamente la geografia, vedi : Noi Triestini il solo nomine savoia ci facilita ogni tipo di evacquazione. Non avertela, continua come fai ad approfondire la conoscenza della storia.