Hanno ammutolito il documentario....sempre di meglio in meglio....Ringraziamo l' uomo che parlava un dialetto stretto, di cui possiamo leggerne i sottotitoli
Complimenti alla televisione svizzera per l'ottimo documentario e grazie a "laghee90" di averlo condiviso con noi. Il trasferimento della casa di riposo avvenuto tre anni dopo il documentario ha decretato, ahimè, la definitiva morte di Consonno. Peccato per i rave party che hanno infierito in modo ingeneroso sul paese già morto
Anche io considero questo documentario realizzato splendidamente, al di là del soggetto (sicuramente affascinante) e partendo dall'allitterazione nel titolo.
alla fine è la storia di un imprenditore visionario, abbandonato dallo stato. Perché invece di ricostruirgli la strada, l'hanno lasciato isolato dopo la frana, decretando la sua fine. Deprimente
Mah, si fa presto a farsi così un parere a priori, seguendo come ha "confezionato" la questione la TV... Non sappiamo: probabile che gran parte della popolazione di Consonno, in tempo di boom, si fosse realmente rotta le scatole di quella vita, dando manforte al Conte Bagno, solo che nessuno lo verrà a dire! Poi non capisco perché, una volta fatta la frittata di aver devastato l'ecosistema, sia stato lasciato tutto così morire....tanto valeva! Oggi almeno un posto del genere potrebbe aver fruttato molti posti di lavoro..è meglio così come si ritrova ora?! Parchi come Gardaland non hanno certo avuto origini eticamente più "nobili"....
+enry marcy concordo appieno e trovo significativa la testimonianza al minuto 35:10... consonno era giù in declino prima di bagno, sospetto che i vecchi abitanti, ridotti allo stremo, abbiano accolto a braccia aperte l'eccentrico conte. Adesso con nostalgia (erano tutti bambini) i sopravvissuti lo ricordano come un borgo bucolico, ma dai filmati si intravedono poco più che stalle diroccate, che manco possedevano, non so se fossero poi così meglio del "lager"... poi ok, il progetto era strambo, mal pianificato, soprattutto a livello idrogeologico, ma erano gli anni 60, era pieno di altre grandi opere con gli stessi difetti... nei decenni si sarebbe potuto correggere il tiro, invece cogliendo la scusa delle frane (come se non si potessero sistemare) e assecondando le polemiche si decise deliberatamente di isolare l'abitato per 30 anni. Consonno è un paese fantasma per scelta, inutile nascondersi e rimpiangere ora improbabili riqualificazioni. A sto punto almeno si resti coerenti, si portino via le macerie e lasciamo che i boschi si riprendano la collina.
+whoboy88 viviamo nell'epoca della nostalgia oggi! Ormai c'è un abuso di tutto quello che è "revival" e vintage...siamo malati di "si stava meglio quando si stava peggio".... Chissà quante novità che ora tutti guardano sognanti si riveleranno dei flop, e quante cose che magari sembrano "inutili e blasfeme", magari verranno ricordate come rivoluzionarie.... Il Conte Bagno è stato condannato dalla storia: ha fallito nel suo obiettivo, ha fatto male i conti....ma la sua idea poi è stata rivista da altri, e ci hanno costruito sopra delle fortune... Oltretutto ci vedo tanta politica sotto questa vicenda: come può una frana che ostruisce la strada mandare in malora un progetto simile?! Con un po di impegno credo che l'amministrazione avrebbe operato per sistemare un problema del genere....evidentemente c'erano delle tensioni (e il movimento politico che governava, non credo che guardasse di buon occhio iniziative del genere...)
+enry marcy l'ho letta allo stesso modo, anch'io ci vedo una decisione politica forte, l'amministrazione di olginate, che cambia colore proprio nel 75, avrà visto la frana come una manna dal cielo... i malumori erano sicuramente tanti (del resto quando mai un comune accoglie di buon occhio qualsiasi grande opera, soprattutto privata, nel suo orticello? poi col tempo si rivaluta sempre tutto) e la neogiunta ha avuto la sua occasione per far subito contenti gli elettori, invece di lavorare per migliorare il progetto, a scapito del conte, ma anche di consonno... mah, di sicuro una storia che lascia tanta amarezza
Come al solito, quando la televisione svizzera ci si mette, realizza reportage straordinari.
Hanno ammutolito il documentario....sempre di meglio in meglio....Ringraziamo l' uomo che parlava un dialetto stretto, di cui possiamo leggerne i sottotitoli
bellissimo documentario! ci son stato 14 mesi fa... è incredibile come dopo i rave e la chiusura della casa di riposo il degrado sia ancora aumentato!
Complimenti alla televisione svizzera per l'ottimo documentario e grazie a "laghee90" di averlo condiviso con noi.
Il trasferimento della casa di riposo avvenuto tre anni dopo il documentario ha decretato, ahimè, la definitiva morte di Consonno.
Peccato per i rave party che hanno infierito in modo ingeneroso sul paese già morto
Davvero una testimonianza incredibile.
ci sono tornato oggi con un amico
ogni volta emozionante
Gran Bel Documentario!
Anche io considero questo documentario realizzato splendidamente, al di là del soggetto (sicuramente affascinante) e partendo dall'allitterazione nel titolo.
Si, dal 2007, ad Introbio, in Valsassina, sopra Lecco
Ho appena finito di vedere il documentario. Ho l'anima di un alluvionato.
sconvolgente
non si sente l'audio si può mettere su vimeo? oppure togliere il loop della traccia audio da copyright? grazie
alla fine è la storia di un imprenditore visionario, abbandonato dallo stato. Perché invece di ricostruirgli la strada, l'hanno lasciato isolato dopo la frana, decretando la sua fine. Deprimente
Per l'assenza dello stato però ha distrutto una comunità
Un delinquente! Ha distrutto una comunità per le sue stupide manie di grandezza!
mm, non sapevo che c'era questa limitazione, domani provo a vedere se riesco a toglierla! :-)
visto come ci trasformano in fantasmi?
ma alla fine, se hanno aperto a suo tempo una casa di riposo, la famosa strada franata è stata ricostruita?
Mah, si fa presto a farsi così un parere a priori, seguendo come ha "confezionato" la questione la TV...
Non sappiamo: probabile che gran parte della popolazione di Consonno, in tempo di boom, si fosse realmente rotta le scatole di quella vita, dando manforte al Conte Bagno, solo che nessuno lo verrà a dire!
Poi non capisco perché, una volta fatta la frittata di aver devastato l'ecosistema, sia stato lasciato tutto così morire....tanto valeva! Oggi almeno un posto del genere potrebbe aver fruttato molti posti di lavoro..è meglio così come si ritrova ora?!
Parchi come Gardaland non hanno certo avuto origini eticamente più "nobili"....
+enry marcy concordo appieno e trovo significativa la testimonianza al minuto 35:10... consonno era giù in declino prima di bagno, sospetto che i vecchi abitanti, ridotti allo stremo, abbiano accolto a braccia aperte l'eccentrico conte. Adesso con nostalgia (erano tutti bambini) i sopravvissuti lo ricordano come un borgo bucolico, ma dai filmati si intravedono poco più che stalle diroccate, che manco possedevano, non so se fossero poi così meglio del "lager"... poi ok, il progetto era strambo, mal pianificato, soprattutto a livello idrogeologico, ma erano gli anni 60, era pieno di altre grandi opere con gli stessi difetti... nei decenni si sarebbe potuto correggere il tiro, invece cogliendo la scusa delle frane (come se non si potessero sistemare) e assecondando le polemiche si decise deliberatamente di isolare l'abitato per 30 anni. Consonno è un paese fantasma per scelta, inutile nascondersi e rimpiangere ora improbabili riqualificazioni. A sto punto almeno si resti coerenti, si portino via le macerie e lasciamo che i boschi si riprendano la collina.
+whoboy88 viviamo nell'epoca della nostalgia oggi! Ormai c'è un abuso di tutto quello che è "revival" e vintage...siamo malati di "si stava meglio quando si stava peggio"....
Chissà quante novità che ora tutti guardano sognanti si riveleranno dei flop, e quante cose che magari sembrano "inutili e blasfeme", magari verranno ricordate come rivoluzionarie....
Il Conte Bagno è stato condannato dalla storia: ha fallito nel suo obiettivo, ha fatto male i conti....ma la sua idea poi è stata rivista da altri, e ci hanno costruito sopra delle fortune...
Oltretutto ci vedo tanta politica sotto questa vicenda: come può una frana che ostruisce la strada mandare in malora un progetto simile?! Con un po di impegno credo che l'amministrazione avrebbe operato per sistemare un problema del genere....evidentemente c'erano delle tensioni (e il movimento politico che governava, non credo che guardasse di buon occhio iniziative del genere...)
+enry marcy l'ho letta allo stesso modo, anch'io ci vedo una decisione politica forte, l'amministrazione di olginate, che cambia colore proprio nel 75, avrà visto la frana come una manna dal cielo... i malumori erano sicuramente tanti (del resto quando mai un comune accoglie di buon occhio qualsiasi grande opera, soprattutto privata, nel suo orticello? poi col tempo si rivaluta sempre tutto) e la neogiunta ha avuto la sua occasione per far subito contenti gli elettori, invece di lavorare per migliorare il progetto, a scapito del conte, ma anche di consonno... mah, di sicuro una storia che lascia tanta amarezza
Si chiama abuso edilizio, vatti a vedere sul vocabolario cosa significa
ma la casa di riposo si è trasferita?
Si