Caro Vito, Ancora io… Recensione perfetta, precisa e approfondita… 🌟🌟🌟 Grazie Per avere condiviso con noi questa tua esperienza e averci fatto vivere la magia di Turandot ❤️❤️❤️🌟🌟🌟🙏🙏🙏 Come sempre, ma lo sai già, sei bravissimo 👏👏👏👏
Ottima recenzione, grazie da Buenos Aires. Ho visto la Turandot un mese fa al Teatro Colón e anche nell' Arena di Verona con Anna N. e Yusif tradizionali, non riesco a immaginare questa regia moderna.
Un commentatore ha scritto "l'ambientazione conta meno"....Sarà vero per chi ne ha viste e straviste di riprese tradizionali. Mi permetto di obiettare che se l'ambientazione conta meno, o addirittura non conta, come sostiene qualche "estremista" della modernità, allora tanto vale ascoltare stando a casa una buona incisione e immaginarsi, ascoltando, tutte la scenografie possibili . Un celebre soprano uscendo disgustata, da non mi ricordo quale teatro, per un allestimento scenico (di un'opera verdiana) che rasentava l'obbrobrio disse "SE L'OPERA LIRICA E' DESTINATA A MORIRE LA SI LASCI MORIRE DIGNITOSAMENTE" !!!...e di obbrobri cervellotici senza nessuna attinenza con il soggetto se ne vedono...Perdonatemi ma io SONO UN GIURASSICO.... e so cosa fu il giurassico!
Sono pienamente d’accordo con Lei. È vergognoso massacrare le opere con regie e scene idiote. E pensare che questi elementi sono pure profumatamente pagati invece di essere rinchiusi in galera buttando via la chiave. A questo punto che cambino pure la musica e la facciano eseguire dai Maneskin! Viva la tradizione che rispetta il libretto e l’intenzione dei compositori.
@@luc7luc797 in questo caso non dovrebbe essere delle peggiori, più che le scene e i costumi "updated" o no la cosa brutta è distorcere l'azione introducendo gesti e situazioni che "non c'entrano", cambiando anche il senso della storia
@@luc7luc797 "Di geni incompresi"(si fa per dire) pagati profumatamente ,anziché essere messi in galera, sono un'offesa all'intelligenza di persone di epoche più valide di quella che viviamo.....E' purtroppo l'andazzo di questi tempi di cui ancora non si vede il fondo....La ringrazio per l'apprezzamento.
@paoloberti, io sono dell'idea che una buona regia deve rispettare, pur in modi diversi, anche innovativi, i luoghi in cui si sviluppa la vicenda narrata nell'opera. Un appassionato che, per caso, entri in teatro in qualsiasi momento della rappresentazione, deve subito capire che che opera si sta dando, a prescindere dalla musica.
Buongiorno a tutti,sono un artista del coro del teatro alla Scala ….. una bellissima recensione,vorrei però spiegare che il coro è amplificato solo negli interni e assolutamente non sul palco …. Il motivo principale dell’ amplificazione negli interni è per un motivo assolutamente legittimo, nel retropalco ci sono molti movimenti tecnici e di persone addette ai lavori quindi ci sono dei teli ai bordi scena che non fanno passare parte del suono….. Grazie e buona visione a tutti
@@Vito_Lo_Re Si comincia con i cori fuori scena e si finirà con l'amplificare tutto: voci e orchestra. Lo si fa già in tanti teatri e non da ieri. Alla gente piace e avanti così...
Buona sera Maestro, ancora una volta complimenti per questa recensione, obiettiva, completa, chiara e interessante sotto ogni aspetto. Ovviamente non posso dire nulla sulle singole prestazioni di cantanti, orchestra e coro, ma vorrei solo fare una piccola riflessione sulla regia. Ho avuto occasione, purtroppo solo per televisione, di vedere qualche opera con la regia di Livermore ed effettivamente, anche se si tatta di un regista "moderno", non si sono visti stravolgimenti dell'opera tali da gridare vendetta per allestimento e movimenti scenici. Quindi, posso concordare con lei sul fatto che la regia possa essere stata piacevole, anche se non si tratta di un allestinento "classico" a cui si è abituati o che si vorrebbe vedere. Comunque , per lei chapeau un'altra volta, un caro saluto e buona serata
Gentile Maestro, grazie per la bella descrizione, lei ha sempre la capacità di incuriosire e accompagnare le sue analisi con grande attenzione e piacere. Peccato non essere alla Scala per provare le stesse sensazioni.
grazie, sempre molto interessante. Non perderò la recita che verrà trasmessa su ScalaTv. Circa l'amplificazione del coro ...una domanda... direttore d'orchestra, del coro, ma anche sovraintende, figure tutte più esperte dal punto di vista musicale di qualsiasi regista, non hanno voce in capitolo?...
Purtroppo non andrò a vederla , per impegni lavorativi! Mi fa piacere che tu abbia insistito sul ruolo di Turandot e di come Puccini l'abbia pensato! A Torre del lago molti anni fa mentre la Signora Ghena Dimitrova; aspettava che io finissi la mia telefonata in una cabina telefonica ;Si stupi che la conobbi... e mi scappo' : " ma Turandot deve cantare cosi?" Prese lo spartito e mi spiegò come doveva essere cantato il ruolo! Grandissima Ghena Dimitrova e simpaticissima! La ricordo con affetto per aver sopportato un dilettante della lirica!😊😊😊
@@giovannicavedon9482 Si sono d' accordo con te! d Da giovanissimo non riuscivo ad inquadrare quei tipo di soprani ho impiegato parecchio tempo a capirne il valore! Maaahhh su quelle voci effettivamente ci vuole un po' di tempo per i neofiti a capirle!
Ciao! Ci sono stati a tua memoria gli orrendi tagli (e varianti) di (cattiva) tradizione? Mi riferisco a quelli del II atto prima scena delle maschere (“ne abbiam, ne abbiam, ne abbiam visti arrivare degli aspiranti” fino a “o mondo pieno di pazzi innamorati” e “o tigre o tigre” fino a “notte della resa”) e soprattutto all’aria del III atto “Del primo pianto”, il cui taglio è orrore capitale. Grazie Vito.
Grazie, quel che mi preoccupa tanto è che si crei un precedente, riguardo la regia un po' troppo invasiva mi pare. Questo è quel che traspare, non mi piacerebbe assistere a una rappresentazione cinematografica.
Gesto scenico e parola non vanno in contrasto, concordo, quella è la discriminante tra una buona e una cattiva regia. L'ambientazione conta meno. Concordo anche sull'opinione che hai di Turandot, la mia opera di Puccini preferita
Come sempre offre degli impagabili spunti per poter apprezzare al meglio l'opera. Dopo averla ascoltato sono ancora più fremente di poter assistere alla recita che andrò a vedere lunedì 15. Per fortuna che ho l'abbonamento altrimenti me lo sarei perso!
Buonasera Maestro! Bella la tua critica della Turandot. Ne ho letta una su "connesso all'opera" simile ma non così precisa come la tua. L'ho vista poche volte a teatro (l'ultima volta a Vienna con Marton, Carreras e Ricciarelli (una eternità fà). Mi piace solo sentirla così me la immagino come una fiaba senza drammi. 😊
Ho visto questo direttore al concerto della Festa della Repubblica, concordo, buon battere ma...stessa cosa su quanto ha eseguito, non accompagnato, superficiale, forse era troppo faticoso volere, senza pretese, quello che era scritto in partitura? Grazie per la recensione 👍👍👍
Ho assistito alla prova antegenerale e sono felice che il mio giudizio sulla parte spettacolare - per giudicare la quale ho qualche competenza - e le mie impressioni su quella musicale - per la quale invece non ho alcuna competenza - siano stati confermati dalla sua recensione. Ho apprezzato moltissimo, in particolare, i giudizi e le critiche articolate sull'orchestra perché mi hanno aiutato a comprendere meglio quelle che per me erano semplici sensazioni. In ogni caso, devo dire che ho assistito ad altri allestimenti di quest'opera, ma non mi era mai capitato di amarla come in questa occasione.
Turandot è per un'opera magnifica (fatta salva Tosca;) le chiedo Maestro: è un'opera abbastanza ardua per il soprano? Spero di essermi spiegato.P.s.un bar ai tempi della Turandot?
Caro Maestro, avrà sicuramente le sue ragioni per apprezzare la regia di Livermore, però mi permetto di farle notare che lei stesso , parlando del Coro, ammette che le difficoltà incontrate dal medesimo sono dovute , oltre che a qualche errore del Direttore, anche alla regia , che, richiedendo al Coro movimenti scenici quasi coreografici aumenta queste difficoltà; oltre all'ampificazione del dietro scena. Questo , a mio parere, dimostra la totale indifferenza dei registi come Livermore per le esigenze del canto , a vantaggio della regia cinematografica che è quello che soltanto dovrebbero fare , dei bei (?) film.
Ieri sera ho potuto vedere questa Turandot. Concordo anche io con il suo giudizio. Bello spettacolo a parte qualche scelta registica che mi è piaciuta meno. Soprattutto quella di far suggerire la risposta del terzo enigma ad un bambino. Ha sminuito l' eroismo e l' arguzia di Calaf
qualcuno ha sottolineato che questo bambino è vestito di viola, che pare il colore "di corte", dell'Imperatore p.es., sicchè mi è venuto in mente che essendoci queste presenze metafisiche (lo spirito dell'antenata...) che non è chiaro se la gente veda o no (i protagonisti sì) potrebbe essere uno spiritello che aspira a incarnarsi come figlio di Turandot e Calaf, quindi gli importa che tutto vada a buon fine...
🤦🏻♂️🤦🏻♂️🤦🏻♂️🤦🏻♂️🤦🏻♂️🤦🏻♂️🤦🏻♂️ mi chiedo veramente con quale cognizione di causa è stata redatta questa critica. La Netrebko è stata indegna di un simile Teatro. Stonata, affaticata e con evidenti problemi tecnici oltre a una voce ormai consumata, questi sono dati di fatto se una persona usa le orecchie e valuta in modo oggettivo, non sono pareri. Potrebbe cantare in un secondo cast di provincia non in quello che dovrebbe essere il tempio mondiale della lirica.
Funziona così: io, alcuni e critici e la maggior parte del publico siamo prezzolati dal Teatro e quindi è ovvio che ci facciamo piacere anche cantanti indegni. Purtroppo però ogni tanto qualcuno ci scopra. Non so a che recita abbia assistito Lei e ovviamente non posso escludere che possa in astratto essere stata una cattiva performance. Quella a cui ho assistito io non aveva nessuna delle caratteristiche che segnala. A partire dall’intonazione.
Lunedì sono andato a vedere Turandot, devo dire che mi ha letteralmente entusiasmato! È stata meravigliosa, fantastica! Ogni singola nota in̈sieme con la regia è stata una emozione continua! I cantanti mi sono piaciuti tutti, la Netrebko è stata sublime, anche il tenore Brian Jadge (o almeno credo che sia stato lui ad interpretare Calaf, perché c'è stato un forfait all'ultimo e per quanto non sono sicuro) è stato strepitoso e alla fine del "Nessun dorma" ha ricevuto il giusto applauso. Rosa Feola al primo atto non si riusciva a sentire bene, la musica la copriva un pochino, ma al terzo atto è stata fantastica. La morte di Liù e il dolore di Timur sono stati struggenti al punto che ho pianto per l'emozione. Il finale, scritto da Franco Alfano, invece, mi dà una sensazione strana, come un corpo estraneo a tutto il resto. Se devo trovare una cosa che non mi è piaciuta, direi il costume dell'imperatore che dava l'idea di essere uscito da un'officina. Ma questo è un dettaglio insignificante
Buongiorno maestro. Ero alla prima. Da semplice amatore non posso che sottoscrivere ogni parola della sua analisi. Dall’orchestra alle scene alla regia. L’amplificazione del coro era percepibile, perché il suono aveva provenienze “inconsuete”, non corrispondenti con la posizione fisica e narrativa dietro le quinte; ulteriore conseguenza è qualche leggerissimo ma percepibile ritardo negli attacchi. Non ho invece particolarmente apprezzato Eyvazof (già sentito nello chenier sempre con netrebko): acuti urlati, a volte senza molti armonici e con qualche lievissimo difetto di intonazione. Netrebko eccezionale. Certi acuti potenti che delicatamente trascolorano verso una dolcezza più introspettiva sono un dono di rara bellezza.
Esatto sentita in Arena in questo ruolo: semplicemente imbarazzante, come in Lady Macbeth altro ruolo non adatto alla signora. Le manca l'intelligenza delle grandi di saper scegliere i ruoli adatti alla sua vocalità che sarebbe di un lirico e sarebbe molto molto bella.
Sono stato alla prima e sono d'accordo su più o meno tutto, regia stupenda, sui protagonisti la penso uguale. Trovato orchestra un po' disordinata in alcuni punti
Calaf, che dire? Timbro fa pena. È incredibile che canti alla Scala. La Netrebko è stata un'ottima soprano lirico leggero e lirico. Conservo gelosamente il primo sio DVD Russlan e Liudmila, ma nel repertorio spinto o drammatico (Macbeth, Turandot....) pur sapendo il fatto suo, non è all' altezza della sua fama. Perché insistono a farle aprire le stagioni alla Scala? Incomprensibile
Pet evitare equivoci: considero la Netrebko una grande cantante ma non più da star mondiale che apre quasi tutte le stagioni della Scala e in repertorio non suo. Infatti già nel Don Carlo ha dato una buona prova, se non facciamo paragoni con le Gencer, Caballé, Kabaivanska, Freni ecc. (Ma ormai i mostri sacri non esistono più).
non so se servono mostri sacri ma oggi i cantanti sono soggetti a registi e direttori d orchestra ai quali non importa piu niente di loro, Ho sentito 2 settimane fa la Tosca a Berlino. rappresentazione di repertorio , teatro completamente esaurito,cantanti con voci straordinarie e grandissimi attori. Il pubblico a lungo in standing ovation.Il direttore d orchestra li ha accompagnati con sapienza e sensibilità. Credo che anche Puccini sarebbe rimasto contento . Per quanto alla Netrebko è un mostro sacro e la sua presenza fa riempire le sale altrimenti mezzo vuote.Cio non è da sottovalutare visto che i costi per mettere in piedi uno spettacolo sono enormi @@art7695 l
La Netrebko sentita in Arena due anni fa. Orrenda. Voce intubata per scurire che lei drammatica non è. In più la voce oscillava che era un piacere. Imbarazzante e per fortuna diversi fischarono. Due recite dopo sentii la Pirozzi: un altro pianeta. Basta con Netrebko sempre in Arena abbiamo di molto meglio anche tra i nostri cantanti. Turandot è una Dimitrova, una Casolla una Patanè ma non questa russa.
Anche secondo me,la Netrebko scurisce la voce rendendola ingolata. Tempo fa ho avuto l occasione di sentire Dinara Alieva, una voce scura naturale e molto potente
Fu Toscanini, credo, che interruppe l'esecuzione e depose la bacchetta nel punto dove Puccini arrivò a scrivere prima di morire. Non mi pare che questo sia mai più stato replicato in seguito, anche se l'occasione del centenario può costituire un caso particolare. Penso però che possa essere poco elegante, se non stucchevole, specie se reso così pacchianamente come ho visto. Non c'è eleganza in questo nostro tempo. Nemmeno più nella Lirica.
Sempre rosiconi a criticare la Netrebko, chissà se sono al corrente che la Callas a suo tempo aveva ancora più detrattori qualunque cosa cantasse.... Chissà perché invece i grandi direttori vogliono solo lei
Bravissimo Vito, è sempre un piacere seguire le tue recensioni, stavolta su Turandot, in assoluto la mia opera preferita.
Caro Vito,
Ancora io…
Recensione perfetta, precisa e approfondita… 🌟🌟🌟
Grazie Per avere condiviso con noi questa tua esperienza e averci fatto vivere la magia di Turandot ❤️❤️❤️🌟🌟🌟🙏🙏🙏
Come sempre, ma lo sai già, sei bravissimo 👏👏👏👏
Ottima recenzione, grazie da Buenos Aires. Ho visto la Turandot un mese fa al Teatro Colón e anche nell' Arena di Verona con Anna N. e Yusif tradizionali, non riesco a immaginare questa regia moderna.
Un commentatore ha scritto "l'ambientazione conta meno"....Sarà vero per chi ne ha viste e straviste di riprese tradizionali. Mi permetto di obiettare che se l'ambientazione conta meno, o addirittura non conta, come sostiene qualche "estremista" della modernità, allora tanto vale ascoltare stando a casa una buona incisione e immaginarsi, ascoltando, tutte la scenografie possibili . Un celebre soprano uscendo disgustata, da non mi ricordo quale teatro, per un allestimento scenico (di un'opera verdiana) che rasentava l'obbrobrio disse "SE L'OPERA LIRICA E' DESTINATA A MORIRE LA SI LASCI MORIRE DIGNITOSAMENTE" !!!...e di obbrobri cervellotici senza nessuna attinenza con il soggetto se ne vedono...Perdonatemi ma io SONO UN GIURASSICO.... e so cosa fu il giurassico!
Sono pienamente d’accordo con Lei. È vergognoso massacrare le opere con regie e scene idiote. E pensare che questi elementi sono pure profumatamente pagati invece di essere rinchiusi in galera buttando via la chiave.
A questo punto che cambino pure la musica e la facciano eseguire dai Maneskin!
Viva la tradizione che rispetta il libretto e l’intenzione dei compositori.
@@luc7luc797 in questo caso non dovrebbe essere delle peggiori, più che le scene e i costumi "updated" o no la cosa brutta è distorcere l'azione introducendo gesti e situazioni che "non c'entrano", cambiando anche il senso della storia
@@luc7luc797 "Di geni incompresi"(si fa per dire) pagati profumatamente ,anziché essere messi in galera, sono un'offesa all'intelligenza di persone di epoche più valide di quella che viviamo.....E' purtroppo l'andazzo di questi tempi di cui ancora non si vede il fondo....La ringrazio per l'apprezzamento.
❤❤❤Woww come sempre caro Vito sei stato di parola e puntualissimo 😍😍
Like sulla fiducia e ora mi gusto la tua recensione 🌟🌟🌟
Bella recensione! Vedrò Turandot su La Scala TV tenendo a mente le tue considerazioni.
@paoloberti, io sono dell'idea che una buona regia deve rispettare, pur in modi diversi, anche innovativi, i luoghi in cui si sviluppa la vicenda narrata nell'opera. Un appassionato che, per caso, entri in teatro in qualsiasi momento della rappresentazione, deve subito capire che che opera si sta dando, a prescindere dalla musica.
Sempre complimenti. Grande spiegazione e ottima divulgazione.
Grazie.
La ringrazio per questa recensione
Buongiorno a tutti,sono un artista del coro del teatro alla Scala ….. una bellissima recensione,vorrei però spiegare che il coro è amplificato solo negli interni e assolutamente non sul palco …. Il motivo principale dell’ amplificazione negli interni è per un motivo assolutamente legittimo, nel retropalco ci sono molti movimenti tecnici e di persone addette ai lavori quindi ci sono dei teli ai bordi scena che non fanno passare parte del suono….. Grazie e buona visione a tutti
Assolutamente: ho specificato che si trattava solo dei cori interni. Grazie del contributo, molto apprezzato.
@@Vito_Lo_Re Si comincia con i cori fuori scena e si finirà con l'amplificare tutto: voci e orchestra.
Lo si fa già in tanti teatri e non da ieri. Alla gente piace e avanti così...
Ciao Michele!
Buona sera Maestro, ancora una volta complimenti per questa recensione, obiettiva, completa, chiara e interessante sotto ogni aspetto.
Ovviamente non posso dire nulla sulle singole prestazioni di cantanti, orchestra e coro, ma vorrei solo fare una piccola riflessione sulla regia.
Ho avuto occasione, purtroppo solo per televisione, di vedere qualche opera con la regia di Livermore ed effettivamente, anche se si tatta di un regista "moderno", non si sono visti stravolgimenti dell'opera tali da gridare vendetta per allestimento e movimenti scenici.
Quindi, posso concordare con lei sul fatto che la regia possa essere stata piacevole, anche se non si tratta di un allestinento "classico" a cui si è abituati o che si vorrebbe vedere.
Comunque , per lei chapeau un'altra volta, un caro saluto e buona serata
Gentile Maestro, grazie per la bella descrizione, lei ha sempre la capacità di incuriosire e accompagnare le sue analisi con grande attenzione e piacere.
Peccato non essere alla Scala per provare le stesse sensazioni.
grazie, sempre molto interessante. Non perderò la recita che verrà trasmessa su ScalaTv. Circa l'amplificazione del coro ...una domanda... direttore d'orchestra, del coro, ma anche sovraintende, figure tutte più esperte dal punto di vista musicale di qualsiasi regista, non hanno voce in capitolo?...
Dipende caso per caso.
Purtroppo non andrò a vederla , per impegni lavorativi! Mi fa piacere che tu abbia insistito sul ruolo di Turandot e di come Puccini l'abbia pensato! A Torre del lago molti anni fa mentre la Signora Ghena Dimitrova; aspettava che io finissi la mia telefonata in una cabina telefonica ;Si stupi che la conobbi... e mi scappo' : " ma Turandot deve cantare cosi?" Prese lo spartito e mi spiegò come doveva essere cantato il ruolo! Grandissima Ghena Dimitrova e simpaticissima! La ricordo con affetto per aver sopportato un dilettante della lirica!😊😊😊
... l'immensa Dimitrova: mai considerata abbastanza!
@@giovannicavedon9482 Si sono d' accordo con te! d Da giovanissimo non riuscivo ad inquadrare quei tipo di soprani ho impiegato parecchio tempo a capirne il valore! Maaahhh su quelle voci effettivamente ci vuole un po' di tempo per i neofiti a capirle!
NOOOOOOO I CORI AMPLIFICATI NOOOOOOOOOOOOOOOO
Bravo Maestro
Assurdo amplificare il coro!!! Sono le trovate tecnico registiche!
Ciao! Ci sono stati a tua memoria gli orrendi tagli (e varianti) di (cattiva) tradizione? Mi riferisco a quelli del II atto prima scena delle maschere (“ne abbiam, ne abbiam, ne abbiam visti arrivare degli aspiranti” fino a “o mondo pieno di pazzi innamorati” e “o tigre o tigre” fino a “notte della resa”) e soprattutto all’aria del III atto “Del primo pianto”, il cui taglio è orrore capitale. Grazie Vito.
No. I tagli in Puccini non funzionano mai!
In teatro si dice che se la prova generale va bene... Alla prima succederà qualcosa.
@@gloriabarberi1292Si dice anche che se la prova generale va male recita va bene!
e cosí é @@gloriabarberi1292
Vista stanotte in prima visione! Sempre ottimo! Peccato non avere un bel biglietto!
Grazie, quel che mi preoccupa tanto è che si crei un precedente, riguardo la regia un po' troppo invasiva mi pare.
Questo è quel che traspare, non mi piacerebbe assistere a una rappresentazione cinematografica.
Gesto scenico e parola non vanno in contrasto, concordo, quella è la discriminante tra una buona e una cattiva regia. L'ambientazione conta meno. Concordo anche sull'opinione che hai di Turandot, la mia opera di Puccini preferita
Ciao Vito, ero presente alla generale e sono concorde con quello che hai detto. Un saluto.
Ciao!
Come sempre offre degli impagabili spunti per poter apprezzare al meglio l'opera. Dopo averla ascoltato sono ancora più fremente di poter assistere alla recita che andrò a vedere lunedì 15. Per fortuna che ho l'abbonamento altrimenti me lo sarei perso!
Buonasera Maestro! Bella la tua critica della Turandot. Ne ho letta una su "connesso all'opera" simile ma non così precisa come la tua. L'ho vista poche volte a teatro (l'ultima volta a Vienna con Marton, Carreras e Ricciarelli (una eternità fà). Mi piace solo sentirla così me la immagino come una fiaba senza drammi. 😊
Grazie!🙏
Io ho sentito dal vivo , assieme, Nilsson, Corelli, Molinari Pradelli...saro' noioso e banale ma mi sono fermato lì.
E le tre maschere? Grazie
@@paolopetrini1363 oneste. Niente da ricordare.
Ho visto questo direttore al concerto della Festa della Repubblica, concordo, buon battere ma...stessa cosa su quanto ha eseguito, non accompagnato, superficiale, forse era troppo faticoso volere, senza pretese, quello che era scritto in partitura? Grazie per la recensione 👍👍👍
Ho assistito alla prova antegenerale e sono felice che il mio giudizio sulla parte spettacolare - per giudicare la quale ho qualche competenza - e le mie impressioni su quella musicale - per la quale invece non ho alcuna competenza - siano stati confermati dalla sua recensione. Ho apprezzato moltissimo, in particolare, i giudizi e le critiche articolate sull'orchestra perché mi hanno aiutato a comprendere meglio quelle che per me erano semplici sensazioni. In ogni caso, devo dire che ho assistito ad altri allestimenti di quest'opera, ma non mi era mai capitato di amarla come in questa occasione.
Turandot è per un'opera magnifica (fatta salva Tosca;) le chiedo Maestro: è un'opera abbastanza ardua per il soprano? Spero di essermi spiegato.P.s.un bar ai tempi della Turandot?
@@cosimoepicoco7022 più che impegnativa diciamo che richiede una vocalità che non tutti i soprano hanno.
@@Vito_Lo_ReGrazie maestro!
Caro Maestro, avrà sicuramente le sue ragioni per apprezzare la regia di Livermore, però mi permetto di farle notare che lei stesso , parlando del Coro, ammette che le difficoltà incontrate dal medesimo sono dovute , oltre che a qualche errore del Direttore, anche alla regia , che, richiedendo al Coro movimenti scenici quasi coreografici aumenta queste difficoltà; oltre all'ampificazione del dietro scena. Questo , a mio parere, dimostra la totale indifferenza dei registi come Livermore per le esigenze del canto , a vantaggio della regia cinematografica che è quello che soltanto dovrebbero fare , dei bei (?) film.
E Altoum? Com'è andato Jimenez?
Onesto.
Penso che visivamente mi sarebbe piaciuta molto. Anna Netrebko non è la Turandot ideale, ma pazienza.
Ieri sera ho potuto vedere questa Turandot. Concordo anche io con il suo giudizio. Bello spettacolo a parte qualche scelta registica che mi è piaciuta meno. Soprattutto quella di far suggerire la risposta del terzo enigma ad un bambino. Ha sminuito l' eroismo e l' arguzia di Calaf
qualcuno ha sottolineato che questo bambino è vestito di viola, che pare il colore "di corte", dell'Imperatore p.es., sicchè mi è venuto in mente che essendoci queste presenze metafisiche (lo spirito dell'antenata...) che non è chiaro se la gente veda o no (i protagonisti sì) potrebbe essere uno spiritello che aspira a incarnarsi come figlio di Turandot e Calaf, quindi gli importa che tutto vada a buon fine...
Soluzione orribile. Mi sono dimenticato di citarla.
No, Vito: orrende le scene, Mi dispiace...
Forse il bar "or son mill'anni e mille?"
🤦🏻♂️🤦🏻♂️🤦🏻♂️🤦🏻♂️🤦🏻♂️🤦🏻♂️🤦🏻♂️ mi chiedo veramente con quale cognizione di causa è stata redatta questa critica. La Netrebko è stata indegna di un simile Teatro. Stonata, affaticata e con evidenti problemi tecnici oltre a una voce ormai consumata, questi sono dati di fatto se una persona usa le orecchie e valuta in modo oggettivo, non sono pareri.
Potrebbe cantare in un secondo cast di provincia non in quello che dovrebbe essere il tempio mondiale della lirica.
Funziona così: io, alcuni e critici e la maggior parte del publico siamo prezzolati dal Teatro e quindi è ovvio che ci facciamo piacere anche cantanti indegni. Purtroppo però ogni tanto qualcuno ci scopra.
Non so a che recita abbia assistito Lei e ovviamente non posso escludere che possa in astratto essere stata una cattiva performance. Quella a cui ho assistito io non aveva nessuna delle caratteristiche che segnala. A partire dall’intonazione.
Lunedì sono andato a vedere Turandot, devo dire che mi ha letteralmente entusiasmato! È stata meravigliosa, fantastica! Ogni singola nota in̈sieme con la regia è stata una emozione continua!
I cantanti mi sono piaciuti tutti, la Netrebko è stata sublime, anche il tenore Brian Jadge (o almeno credo che sia stato lui ad interpretare Calaf, perché c'è stato un forfait all'ultimo e per quanto non sono sicuro) è stato strepitoso e alla fine del "Nessun dorma" ha ricevuto il giusto applauso. Rosa Feola al primo atto non si riusciva a sentire bene, la musica la copriva un pochino, ma al terzo atto è stata fantastica. La morte di Liù e il dolore di Timur sono stati struggenti al punto che ho pianto per l'emozione.
Il finale, scritto da Franco Alfano, invece, mi dà una sensazione strana, come un corpo estraneo a tutto il resto. Se devo trovare una cosa che non mi è piaciuta, direi il costume dell'imperatore che dava l'idea di essere uscito da un'officina. Ma questo è un dettaglio insignificante
Buongiorno maestro. Ero alla prima.
Da semplice amatore non posso che sottoscrivere ogni parola della sua analisi. Dall’orchestra alle scene alla regia.
L’amplificazione del coro era percepibile, perché il suono aveva provenienze “inconsuete”, non corrispondenti con la posizione fisica e narrativa dietro le quinte; ulteriore conseguenza è qualche leggerissimo ma percepibile ritardo negli attacchi.
Non ho invece particolarmente apprezzato Eyvazof (già sentito nello chenier sempre con netrebko): acuti urlati, a volte senza molti armonici e con qualche lievissimo difetto di intonazione.
Netrebko eccezionale. Certi acuti potenti che delicatamente trascolorano verso una dolcezza più introspettiva sono un dono di rara bellezza.
Il ruolo della Netrebkp è non cantare
Esatto sentita in Arena in questo ruolo: semplicemente imbarazzante, come in Lady Macbeth altro ruolo non adatto alla signora. Le manca l'intelligenza delle grandi di saper scegliere i ruoli adatti alla sua vocalità che sarebbe di un lirico e sarebbe molto molto bella.
Anche Pingu spara gli acuti.
Solo per curiosità.... Come mai questa citazione? Cosa c'entra Pirgu? Era una recensione di Vito?
Sono stato alla prima e sono d'accordo su più o meno tutto, regia stupenda, sui protagonisti la penso uguale. Trovato orchestra un po' disordinata in alcuni punti
Però quella di Napoli ha il merito di essere difficilmente replicabile… 🫣👽🫣👽
Calaf, che dire? Timbro fa pena. È incredibile che canti alla Scala. La Netrebko è stata un'ottima soprano lirico leggero e lirico. Conservo gelosamente il primo sio DVD Russlan e Liudmila, ma nel repertorio spinto o drammatico (Macbeth, Turandot....) pur sapendo il fatto suo, non è all' altezza della sua fama. Perché insistono a farle aprire le stagioni alla Scala? Incomprensibile
Non sa cantare.... questo vi meritate
D'accordo per il Calaf e per la Protagonista...
aspetta la forza del destino poi mi dici
Pet evitare equivoci: considero la Netrebko una grande cantante ma non più da star mondiale che apre quasi tutte le stagioni della Scala e in repertorio non suo. Infatti già nel Don Carlo ha dato una buona prova, se non facciamo paragoni con le Gencer, Caballé, Kabaivanska, Freni ecc. (Ma ormai i mostri sacri non esistono più).
non so se servono mostri sacri ma oggi i cantanti sono soggetti a registi e direttori d orchestra ai quali non importa piu niente di loro, Ho sentito 2 settimane fa la Tosca a Berlino. rappresentazione di repertorio , teatro completamente esaurito,cantanti con voci straordinarie e grandissimi attori. Il pubblico a lungo in standing ovation.Il direttore d orchestra li ha accompagnati con sapienza e sensibilità. Credo che anche Puccini sarebbe rimasto contento . Per quanto alla Netrebko è un mostro sacro e la sua presenza fa riempire le sale altrimenti mezzo vuote.Cio non è da sottovalutare visto che i costi per mettere in piedi uno spettacolo sono enormi @@art7695 l
Più che un omaggio ruffiano direi un'ottima soluzione al terribile finale di Alfano. Uno dei momenti più kitsch della storia della musica
Qeste regie è meglio accompagnarle con la msica di Moricone.
QUESTA MI PIACE VERAMENTE.....DACCORDISSIMOOOOOO...MA A PENSARCI BENE PER IL MAESTRO MORICONE NON SAREBE UN'OFFESA?
La Netrebko sentita in Arena due anni fa. Orrenda. Voce intubata per scurire che lei drammatica non è. In più la voce oscillava che era un piacere. Imbarazzante e per fortuna diversi fischarono. Due recite dopo sentii la Pirozzi: un altro pianeta. Basta con Netrebko sempre in Arena abbiamo di molto meglio anche tra i nostri cantanti. Turandot è una Dimitrova, una Casolla una Patanè ma non questa russa.
Anche secondo me,la Netrebko scurisce la voce rendendola ingolata. Tempo fa ho avuto l occasione di sentire Dinara Alieva, una voce scura naturale e molto potente
Fu Toscanini, credo, che interruppe l'esecuzione e depose la bacchetta nel punto dove Puccini arrivò a scrivere prima di morire.
Non mi pare che questo sia mai più stato replicato in seguito, anche se l'occasione del centenario può costituire un caso particolare. Penso però che possa essere poco elegante, se non stucchevole, specie se reso così pacchianamente come ho visto.
Non c'è eleganza in questo nostro tempo. Nemmeno più nella Lirica.
Sempre rosiconi a criticare la Netrebko, chissà se sono al corrente che la Callas a suo tempo aveva ancora più detrattori qualunque cosa cantasse.... Chissà perché invece i grandi direttori vogliono solo lei
Grazie.