33:00 Io stò seguendo una terapia con antipsicotici atipici, perchè vivevo in un condominio rumoroso con bambini che tiravano pallonate contro i garage sotto le finestre e chi viveva sopra a casa mia faceva cadere oggetti sul pavimento giorno e notte... mi sento stanco ed ho poche energie anche per fare una camminata: non capisco quando finisce una terapia, perchè la psichiatra mi ha detto che sarà una cura lunga, nonostante i rumori condominiali siano finiti.
La competenza degli specialisti nel video è veramente impressionante, credo solo abbiano chiarito superficialmente che un esordio psicotico per essere causato principalmente da una componente di stress deve essere causato da un malessere emotivo veramente consistente e intollerabile da dover per la mente poter essere gestita solo con una fuga dalla realtà. Dunque va fatta una distinzione chiara da un quadro psicologico dove il disturbo cardine è una psicosi che si manifesta anche con sintomi negativi quali depressivi o indebolimento dei rapporti sociali/affettivi, da una psicosi che invece di essere la causa è un effetto di un quadro psicologico dove ad essere la causa della psicosi è un malessere emotivo intenso. Questa seconda psicosi è causata da un malessere psicologico veramente estremo ed intollerabile, non riducibile solo ad un amore non ricambiato o ad una bocciatura ma ad un lento e progressivo crollo emotivo del paziente.
Ma lei è un esperto? Le posso fare una domanda? Possibile che mio figlio è nato sanissimo mai un episodio strano un caratterino niente male però... ma il ragazzo sempre attivo è felice... poi all inizio delle medie un crollo psicologico pazzesco.... ora a 13 anni un altra persona bisbiglia scatti di rabbia è parole senza senso logico... come si può diventare così? Nel centro dove sto in cura mi è stato detto forse è genetico... ma possibile che sia scoppiato a 13 anni?
@@morganred6738 Ehm...diciamo che in verità ho 16 anni e queste nozioni le ho apprese da autodidatta essendo stato affidato ad una neuropsichiatria che mi dava dello psicotico mentre io ero in esaurimento nervoso grave, quindi non essendo comunque specialista non prenda per oro colato il mio punto di vista😅. Beh niente mi dava farmaci sbagliati per una diagnosi decisamente errata e stavo terribilmente male, dunque ho cominciato ad apprendere nozioni di neurologia, psichiatria e psicoanalisi prima online e poi su manuali universitari acquistati con i miei risparmi in segreto. È finita che due mesi dopo le consigliavo io che farmaci darmi, e lei me li dava davvero. Che per la cronaca erano gli unici a farmi stare meglio (meno peggio, in quelle condizioni). Cambiando ospedale, i nuovi medici del reparto, visti gli esiti fallimentari con la vecchia dottoressa e saputo ciò che accadeva riguardo la mia cura farmacologica, hanno deciso di considerare le mie opinioni sulla terapia farmacologica strutturata equamente fra SSRI e un Dopaminergico efficace senza usare antipsicotici. Le mie allucinazioni (che sono ridotte entro il giro di una settimana) non erano la malattia vera e propria ma un sintomo della vera malattia, cioè una marcata depressione e un esaurimento nervoso che causavano come effetto secondario una fuga psicotica con sintomi di questa categoria clinica. In seguito, per quanto ho potuto (non essendo interno alla faccenda) ho esposto alcuni pareri anche per la terapia di mia sorella che ha un disturbo Borderline di personalità e anche lei ne ha tratto i suoi primi benefici; perché purtroppo le cure psicologiche su adolescenti vengono fatte abbastanza superficialmente e grossolanamente. Tralasciando la mia cartella clinica... la (eventuale) psicosi di suo figlio da quel che mi ha descritto penso abbia quasi sicuramente una base di fondo prettamente organica(genetica), in quanto, per essere frutto solo ed esclusivamente di eventi esterni suo figlio avrebbe dovuto tollerare uno stress o traumi psicologici insostenibili per la psiche fino ad una totale fuga cognitiva, oltre che sbocciare più lentamente e progressivamente. Se suo figlio come immagino non abbia subito traumi non elaborati come violenze, abusi o tensioni ambientali come guerra o calamità naturali, e non abbia assunto sostanze stupefacenti, probabilmente è un esordio psicotico che ha una base quasi interamente genetica. Non conosco suo figlio e lei, dunque queste informazioni sia perché non sono di certo uno psichiatra qualificato e soprattutto perché non conosco quasi nulla di suo figlio se non la sua descrizione, un esordio psicotico a quest'età (si 13 anni è proprio l'età media in cui si manifestano per la prima volta sintomi psicotici prettamente in pazienti di sesso maschile) può essere combattuto con personale competente oltre che con una psicoterapia settimanale di carattere cognitivo-comportamentale e una terapia farmacologica a base di antipsicotici secondo le sue sintomatologie patologiche (Deliri, allucinazioni, paranoie, esplosioni emotive, episodi dissociativi o catatonici). Il farmaco più frequente usato per esordi psicotici adolescenziali è l'aripiprazolo (abilify), essendo un farmaco blando e leggero oltre che generico potrebbe richiedere una farmacoterapia più organizzata in base ai sintomi. Per bouffé psicotiche caratterizzate da sintomi positivi (deliri, allucinazioni, dissociazione) è quasi universalmente riconosciuto come il più efficace l'aloperidolo (Haldol). Se suo figlio manifesta sintomi allarmanti la soluzione è fissare una consulenza psichiatrica con un esperto che si meriti veramente di essere chiamato esperto e farsi fare un programma di ricostruzione psicologica per il ragazzo. Dalle psicosi ormai si può uscire definitivamente, solo fino ad un secolo e mezzo fa le psicosi erano considerate malattie degenerative e imminenti senza alcuna cura (e qualche altro secolo prima manifestazioni demoniache), dunque il malato veniva semplicemente rinchiuso a vita. Non è più questo il caso e prima si interviene (con competenza) meglio è, una guarigione totale è assolutamente fattibile. Spero di esserle stato d'aiuto nonostante non abbia titoli di studio ma solo di diagnosi mediche 😂ma se dovesse avere qualche altro dubbio sarò felice di risponderle.
@@trumpconiparrucchini8065 mamma mia che ragazzo intelligente che sei.... complimenti.. il problema è che mio figlio è andato indietro con l età.... è da un anno che stiamo sotto ad un centro di psichiatria è sinceramente secondo me la situazione è uguale anche se la mia famiglia dice che lo vede meglio... lui è a momenti un giorno sta bene l altro è strano... poi non riesce tanto più a scandire le parole.... ora siamo in attesa della risonanza magnetica che dicono che si vedrà se è un fattore genetico o ambientale booo... sinceramente spero di uscirne fuori anzi vorrei che mio figlio ne uscisse perché vederlo sempre in cameretta a non far nulla mi fa stare male... perché quando esce diventa a volte strano.... purtroppo mi devo affidare al centro che sto è sperare che tutto passi.....
@@morganred6738 La ringrazio haha XD Il "non scandire le parole" è un sintomo molto generico, il punto è se suo figlio ha in mente il concetto chiaro da esporre ma non riesce a formularlo verbalmente (e qui si entra in un ramo molto diverso dalle psicosi ma della logopedia) oppure se effettivamente si ritrova a dover gestire un pensiero sconnesso e disorganizzato. La psicosi è un insieme di molte patologie o sintomi, tanto che si parla di "spettro psicotico" perché può manifestarsi in un'infinità di sfumature e complicazioni. La psicosi si caratterizza per essere uno stato psicologico dove la disfunzione chiave è il *perdere il contatto con la realtà e con il proprio io,* sia da un punto di vista cognitivo, avendo pensieri distorti o idee surreali e paranoidi, oppure un meccanismo di dissociazione cioè brevi episodi di depersonalizzazione o derealizzazione; sia da un punto di vista empirico/sensoriale dove chi ne è affetto può (consapevolmente o meno) andare incontro ad allucinazioni sensoriali (tipicamente uditive come una o più voci). Che suo figlio vada a fasi (Il che è un'altra prova a favore della teoria di una psicosi manifestata su delle bouffé psicotiche transitorie) è già un segnale molto più positivo che negativo, perché mostra che suo figlio sotto determinate condizioni psicofisiche è perfettamente in grado di esaminare realisticamente la realtà e se stesso. La causa di queste rotture transitorie va approfondita con uno specialista professionale (se non vede miglioramenti con l'attuale medico non sarebbe una cattiva idea cambiarlo con qualcun altro). Non mi ha specificato se suo figlio faccia già una cura a base di farmaci, perché se la risposta è no non colgo davvero il ruolo di questo psichiatra attuale dove state andando. Insomma, il percorso più adatto da fare a mio parere è il seguente: 1- Riconoscere tutti i sintomi che suo figlio manifesta così da ottenere la diagnosi più fedele possibile al problema per capire se ha una base neurologica o psichiatrica, in particolar modo appurare la possibile presenza di sintomi di distacco dalla realtà precedentemente elencati, sia con la vostra percezione genitoriale (che è fondamentale) sia con la percezione di uno psichiatra, sia quelli che suo figlio stesso sostiene di avere. 2- Costruire un piano terapeutico completo più adatto possibile alla situazione sia sul piano psicoterapeutico sia farmacologico 3- Monitorare i miglioramenti e continuare sulla strada più funzionale possibile. E soprattutto evitate psichiatri poco rassicuranti che bombardano di terapie pesanti e superflue senza dare frutto e che fanno del terrorismo generale parlando di cliniche per minori perché incapaci di lavorare.
@@trumpconiparrucchini8065 ripeto il complimento della sua preparazione in materia neanche se fosse uno psichiatra quindi le rinnovo i miei complimenti sinceri.... si si sta facendo una cura di farmaci prescritti dalla dottoressa in cura da circa 9 mesi.... diciamo che è tutto partito dall adolescenza perché prima non abbiamo notato niente di strano , forse a giugno abbiamo una risonanza magnetica che dicono sia importante.... il ragazzo è a momenti oggi è tranquillo domani è agitato... poi soffre sempre dopo l adolescenza anche di ansia quindi prende qualcosa naturale dal erboristeria per attutire.... diciamo i casi più gravi nel nascere di questo problema sono all inizio diceva che la TV parlasse con lui o che tutti lo guardavano... ora queste allucinazioni non c è lha più.. ma bisbiglia molto non riesce a formulare una frase mentre parla è in piccoli episodi forse di stress o magari quando facciamo una festa o quando non vuole fare qualcosa diventa aggressivo è un giorno ha buttato pure un bicchiere di vetro per terra fortunatamente non è successo niente.... casi isolati che purtroppo non ci fanno stare sereni .. perché lui una settimana lo vedi normale tra virgolette l altra settimana strano
Io ho una psicosi diagnosticata dopo aver spiegato ad una psichiatra che non sopportavo rumori condominiali: pallonate di bambini contro i garages sotto alle mie finestre di casa e rumori notturni di chi vive sopra a casa mia... temo che questo problema sia considerato una mia allucinazione, perche' sto' seguendo una terapia di 15 mg di olanzapina che mi sembra una dose troppo alta... Queste terapie possono finire o durano per tutta la vita ?
Questo intervento è senza dubbio interessante. Lo trovo però poco esplicativo delle cause profonde che hanno generato il disturbo. Il disturbo psicotico è sostanzialmente una disgregazione della personalità, in cui varie istanze del se' non riescono più a dialogare armonicamente tra loro. A mio avviso più che una terapia cognitivo comportamentale è più indicata, per comprendere e dare significato al sintomo nell'ambito del vissuto e del contesto esistenziale dell'adolescente, una terapia psicodinamica.
La competenza in materia di funzionamento della mente adolescenziale di questi esperti è stupefacente.
Lello opinioni su 9pm KO più look 8tjpo9omkykyiil87omop9
P mi oo00kp0ppp0o9lmm09o0p090
Infatti parlano di cannabis e demonizzano senza sapere nemmeno cos'è...
Infatti non è neanche divulgazione popolare, sono semplici chiacchiere da salotto. E la dimensione psico-sociale non è mai approfondita.
33:00 Io stò seguendo una terapia con antipsicotici atipici, perchè
vivevo in un condominio rumoroso con bambini che tiravano pallonate
contro i garage sotto le finestre e chi viveva sopra a casa mia faceva
cadere oggetti sul pavimento giorno e notte... mi sento stanco ed ho
poche energie anche per fare una camminata: non capisco quando finisce
una terapia, perchè la psichiatra mi ha detto che sarà una cura lunga,
nonostante i rumori condominiali siano finiti.
La competenza degli specialisti nel video è veramente impressionante, credo solo abbiano chiarito superficialmente che un esordio psicotico per essere causato principalmente da una componente di stress deve essere causato da un malessere emotivo veramente consistente e intollerabile da dover per la mente poter essere gestita solo con una fuga dalla realtà.
Dunque va fatta una distinzione chiara da un quadro psicologico dove il disturbo cardine è una psicosi che si manifesta anche con sintomi negativi quali depressivi o indebolimento dei rapporti sociali/affettivi, da una psicosi che invece di essere la causa è un effetto di un quadro psicologico dove ad essere la causa della psicosi è un malessere emotivo intenso. Questa seconda psicosi è causata da un malessere psicologico veramente estremo ed intollerabile, non riducibile solo ad un amore non ricambiato o ad una bocciatura ma ad un lento e progressivo crollo emotivo del paziente.
Ma lei è un esperto? Le posso fare una domanda? Possibile che mio figlio è nato sanissimo mai un episodio strano un caratterino niente male però... ma il ragazzo sempre attivo è felice... poi all inizio delle medie un crollo psicologico pazzesco.... ora a 13 anni un altra persona bisbiglia scatti di rabbia è parole senza senso logico... come si può diventare così? Nel centro dove sto in cura mi è stato detto forse è genetico... ma possibile che sia scoppiato a 13 anni?
@@morganred6738 Ehm...diciamo che in verità ho 16 anni e queste nozioni le ho apprese da autodidatta essendo stato affidato ad una neuropsichiatria che mi dava dello psicotico mentre io ero in esaurimento nervoso grave, quindi non essendo comunque specialista non prenda per oro colato il mio punto di vista😅.
Beh niente mi dava farmaci sbagliati per una diagnosi decisamente errata e stavo terribilmente male, dunque ho cominciato ad apprendere nozioni di neurologia, psichiatria e psicoanalisi prima online e poi su manuali universitari acquistati con i miei risparmi in segreto.
È finita che due mesi dopo le consigliavo io che farmaci darmi, e lei me li dava davvero. Che per la cronaca erano gli unici a farmi stare meglio (meno peggio, in quelle condizioni).
Cambiando ospedale, i nuovi medici del reparto, visti gli esiti fallimentari con la vecchia dottoressa e saputo ciò che accadeva riguardo la mia cura farmacologica, hanno deciso di considerare le mie opinioni sulla terapia farmacologica strutturata equamente fra SSRI e un Dopaminergico efficace senza usare antipsicotici. Le mie allucinazioni (che sono ridotte entro il giro di una settimana) non erano la malattia vera e propria ma un sintomo della vera malattia, cioè una marcata depressione e un esaurimento nervoso che causavano come effetto secondario una fuga psicotica con sintomi di questa categoria clinica.
In seguito, per quanto ho potuto (non essendo interno alla faccenda) ho esposto alcuni pareri anche per la terapia di mia sorella che ha un disturbo Borderline di personalità e anche lei ne ha tratto i suoi primi benefici; perché purtroppo le cure psicologiche su adolescenti vengono fatte abbastanza superficialmente e grossolanamente.
Tralasciando la mia cartella clinica... la (eventuale) psicosi di suo figlio da quel che mi ha descritto penso abbia quasi sicuramente una base di fondo prettamente organica(genetica), in quanto, per essere frutto solo ed esclusivamente di eventi esterni suo figlio avrebbe dovuto tollerare uno stress o traumi psicologici insostenibili per la psiche fino ad una totale fuga cognitiva, oltre che sbocciare più lentamente e progressivamente.
Se suo figlio come immagino non abbia subito traumi non elaborati come violenze, abusi o tensioni ambientali come guerra o calamità naturali, e non abbia assunto sostanze stupefacenti, probabilmente è un esordio psicotico che ha una base quasi interamente genetica.
Non conosco suo figlio e lei, dunque queste informazioni sia perché non sono di certo uno psichiatra qualificato e soprattutto perché non conosco quasi nulla di suo figlio se non la sua descrizione, un esordio psicotico a quest'età (si 13 anni è proprio l'età media in cui si manifestano per la prima volta sintomi psicotici prettamente in pazienti di sesso maschile) può essere combattuto con personale competente oltre che con una psicoterapia settimanale di carattere cognitivo-comportamentale e una terapia farmacologica a base di antipsicotici secondo le sue sintomatologie patologiche (Deliri, allucinazioni, paranoie, esplosioni emotive, episodi dissociativi o catatonici). Il farmaco più frequente usato per esordi psicotici adolescenziali è l'aripiprazolo (abilify), essendo un farmaco blando e leggero oltre che generico potrebbe richiedere una farmacoterapia più organizzata in base ai sintomi. Per bouffé psicotiche caratterizzate da sintomi positivi (deliri, allucinazioni, dissociazione) è quasi universalmente riconosciuto come il più efficace l'aloperidolo (Haldol).
Se suo figlio manifesta sintomi allarmanti la soluzione è fissare una consulenza psichiatrica con un esperto che si meriti veramente di essere chiamato esperto e farsi fare un programma di ricostruzione psicologica per il ragazzo. Dalle psicosi ormai si può uscire definitivamente, solo fino ad un secolo e mezzo fa le psicosi erano considerate malattie degenerative e imminenti senza alcuna cura (e qualche altro secolo prima manifestazioni demoniache), dunque il malato veniva semplicemente rinchiuso a vita. Non è più questo il caso e prima si interviene (con competenza) meglio è, una guarigione totale è assolutamente fattibile.
Spero di esserle stato d'aiuto nonostante non abbia titoli di studio ma solo di diagnosi mediche 😂ma se dovesse avere qualche altro dubbio sarò felice di risponderle.
@@trumpconiparrucchini8065 mamma mia che ragazzo intelligente che sei.... complimenti.. il problema è che mio figlio è andato indietro con l età.... è da un anno che stiamo sotto ad un centro di psichiatria è sinceramente secondo me la situazione è uguale anche se la mia famiglia dice che lo vede meglio... lui è a momenti un giorno sta bene l altro è strano... poi non riesce tanto più a scandire le parole.... ora siamo in attesa della risonanza magnetica che dicono che si vedrà se è un fattore genetico o ambientale booo... sinceramente spero di uscirne fuori anzi vorrei che mio figlio ne uscisse perché vederlo sempre in cameretta a non far nulla mi fa stare male... perché quando esce diventa a volte strano.... purtroppo mi devo affidare al centro che sto è sperare che tutto passi.....
@@morganred6738 La ringrazio haha XD
Il "non scandire le parole" è un sintomo molto generico, il punto è se suo figlio ha in mente il concetto chiaro da esporre ma non riesce a formularlo verbalmente (e qui si entra in un ramo molto diverso dalle psicosi ma della logopedia) oppure se effettivamente si ritrova a dover gestire un pensiero sconnesso e disorganizzato.
La psicosi è un insieme di molte patologie o sintomi, tanto che si parla di "spettro psicotico" perché può manifestarsi in un'infinità di sfumature e complicazioni. La psicosi si caratterizza per essere uno stato psicologico dove la disfunzione chiave è il *perdere il contatto con la realtà e con il proprio io,* sia da un punto di vista cognitivo, avendo pensieri distorti o idee surreali e paranoidi, oppure un meccanismo di dissociazione cioè brevi episodi di depersonalizzazione o derealizzazione; sia da un punto di vista empirico/sensoriale dove chi ne è affetto può (consapevolmente o meno) andare incontro ad allucinazioni sensoriali (tipicamente uditive come una o più voci).
Che suo figlio vada a fasi (Il che è un'altra prova a favore della teoria di una psicosi manifestata su delle bouffé psicotiche transitorie) è già un segnale molto più positivo che negativo, perché mostra che suo figlio sotto determinate condizioni psicofisiche è perfettamente in grado di esaminare realisticamente la realtà e se stesso. La causa di queste rotture transitorie va approfondita con uno specialista professionale (se non vede miglioramenti con l'attuale medico non sarebbe una cattiva idea cambiarlo con qualcun altro). Non mi ha specificato se suo figlio faccia già una cura a base di farmaci, perché se la risposta è no non colgo davvero il ruolo di questo psichiatra attuale dove state andando.
Insomma, il percorso più adatto da fare a mio parere è il seguente:
1- Riconoscere tutti i sintomi che suo figlio manifesta così da ottenere la diagnosi più fedele possibile al problema per capire se ha una base neurologica o psichiatrica, in particolar modo appurare la possibile presenza di sintomi di distacco dalla realtà precedentemente elencati, sia con la vostra percezione genitoriale (che è fondamentale) sia con la percezione di uno psichiatra, sia quelli che suo figlio stesso sostiene di avere.
2- Costruire un piano terapeutico completo più adatto possibile alla situazione sia sul piano psicoterapeutico sia farmacologico
3- Monitorare i miglioramenti e continuare sulla strada più funzionale possibile.
E soprattutto evitate psichiatri poco rassicuranti che bombardano di terapie pesanti e superflue senza dare frutto e che fanno del terrorismo generale parlando di cliniche per minori perché incapaci di lavorare.
@@trumpconiparrucchini8065 ripeto il complimento della sua preparazione in materia neanche se fosse uno psichiatra quindi le rinnovo i miei complimenti sinceri.... si si sta facendo una cura di farmaci prescritti dalla dottoressa in cura da circa 9 mesi.... diciamo che è tutto partito dall adolescenza perché prima non abbiamo notato niente di strano , forse a giugno abbiamo una risonanza magnetica che dicono sia importante.... il ragazzo è a momenti oggi è tranquillo domani è agitato... poi soffre sempre dopo l adolescenza anche di ansia quindi prende qualcosa naturale dal erboristeria per attutire.... diciamo i casi più gravi nel nascere di questo problema sono all inizio diceva che la TV parlasse con lui o che tutti lo guardavano... ora queste allucinazioni non c è lha più.. ma bisbiglia molto non riesce a formulare una frase mentre parla è in piccoli episodi forse di stress o magari quando facciamo una festa o quando non vuole fare qualcosa diventa aggressivo è un giorno ha buttato pure un bicchiere di vetro per terra fortunatamente non è successo niente.... casi isolati che purtroppo non ci fanno stare sereni .. perché lui una settimana lo vedi normale tra virgolette l altra settimana strano
Io ho una psicosi diagnosticata dopo aver spiegato ad una psichiatra che non sopportavo rumori condominiali: pallonate di bambini contro i garages sotto alle mie finestre di casa e rumori notturni di chi vive sopra a casa mia... temo che questo problema sia considerato una mia allucinazione, perche' sto' seguendo una terapia di 15 mg di olanzapina che mi sembra una dose troppo alta... Queste terapie possono finire o durano per tutta la vita ?
Questo intervento è senza dubbio interessante. Lo trovo però poco esplicativo delle cause profonde che hanno generato il disturbo. Il disturbo psicotico è sostanzialmente una disgregazione della personalità, in cui varie istanze del se' non riescono più a dialogare armonicamente tra loro. A mio avviso più che una terapia cognitivo comportamentale è più indicata, per comprendere e dare significato al sintomo nell'ambito del vissuto e del contesto esistenziale dell'adolescente, una terapia psicodinamica.
13:50
ma bisogna rispondere ad una semplice domanda: ma perché questo ragazzino presenta una così grave malattia? Una ragione dovrà pure esserci......
ma se il preside e i colleghi se ne fregano di quello che dico in merito a possibili sintomi?
Assolutamente contatto medico urgente, la psicosi e i suoi sintomi specie se cronici vanno trattati professionalmente prima possibile
giurassici
. Ma la psicosi significa essere pazzo?