L'Armatura Giapponese

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  • เผยแพร่เมื่อ 13 ต.ค. 2024
  • Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone
    L'Armatura Giapponese
    Nei documenti precedenti il Periodo Heian (794-1185) compaiono le armature giapponesi denominate tanko e keikõ.
    Gli archeologi chiamano tanko le corazze fatte con due piastre di ferro, trovate nelle tombe del periodo Kofun (lll-metà VI sec. d.C.). La keiko è una corazza fatta di molte piccole piastre denominate sane (o kozane), tenute insieme con lacci di cuoio. Si ritiene che l'armatura giapponese si sia sviluppata fin dal periodo Nara (646-794) principalmente dal tipo keiko. L'ascesa della classe dei guerrieri durante il Periodo
    Heian, determinò innovazioni importanti: per la prima volta vennero create l'armatura yoroi, adatta agli arcieri a cavallo, e la haramaki, una leggera corazza con apertura posteriore usata dai fanti. L'armatura yoroi rappresenta uno stile esclusivamente giapponese: è equipaggiata con spallacci (sode) e piastre protettive per la spalla destra (sendan no ita) e sinistra (kyūbi no ita) e completata da un elmo con rinforzo a bugne denominato hoshikabuto, "elmo a stelle". Poiché questa armatura è di dimensioni notevoli e i suoi accessori
    garantiscono ottima protezione, essa è comunemente detta oyoroi "grande armatura". Tra il Periodo lanbokucho e il Periodo Muromachi (1333-1572), le grandi oyoroi vennero sostituite da armature più
    compatte, differenziate per la chiusura: il tipo dõmaru si chiude sul lato destro e la tipologia haramaki sul retro. Entrambe le corazze erano create da sane, piccole piastre di cuoio o ferro sottili di forma oblunga, di solito perforate con tredici buchi in due file verticali. oblunga, perforate con tredici buchi in due file verticali e file orizzontali venivano laccate per formare strisce rigide (sane-ita), poi unite con un'allacciatura. Col tempo, accorciandosi l'armatura, anche i sane si assottigliarono divenendo kozane ("piccolo sane"). 1 lacc (odoshi) con cui veniva assemblata l'armatura, fatti di seta, pelle cotone o canapa, erano fatti passare tra i tre fori superiori di ogni sane per collegarle assieme.
    Durante il periodo Sengoku (1467-1603) con l'aumento incessante della domanda
    armature, ne vennero prodotte in serie, dette tosei-gusoku O armatura moderna"), formate da corazze formate da due larghe
    lastre in ferro, bracciali di stoffa ricoperti da lamine metalliche (kote), cosciali e gambali (suneate), nonche la un elmo molto vistoso detto kawari kabuto. Vennero realizzate anche tipologie con componenti di vecchie armature (shikaeshi mono), mentre a seguito dell'importazione delle armi da fuoco vennero utilizzate grandi lastre di ferro martellato.
    Nel Periodo Edo (1603-1868) l'armatura divenne spiccatamente ornamentale con accessori estremamente laborati e, dal Medio Periodo Edo (1673-1750), perse ogni funzione pratica: venivano usate principalmente per parate militari e in occasioni di rappresentanza, utilizzo per cui riteniamo siano state realizzate anche le armature qui esposte, il cui stato di conservazione ci fa ritenere che non siano mai state usate in battaglia
    Più tardi, nel eriodo Meij (1868-1912) le armature classiche in stile oyoroi furono riprodotte a seguito della rivalutazione dell'antico, in risposta alla domanda del collezionismo, sia giapponese che estero

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