Ma si figuri, ci mancherebbe! Come compasso va benissimo qualsiasi compasso "a punte secche" cioè con entrambe le punte in metallo che non scrivano e che non siano troppo affilate per non bucare la carta, lungo una quindicina di centimetri. In giro se ne trovano di varie forme e tipi ma anche i più semplici (come quello che usiamo nei video per intenderci) vanno benissimo e si trovano a pochi euro nei negozi, presso le scuole oppure online.
Carta 5D deve portarla l'allievo, intonsa, senza alcun segno sulla stessa? Se si utilizza formato A3, per i tre settori della carta, per me risulta difficile inquadrare numeretti della stessa, nonche' punti congiungimento tra le due localita' - possibile usare, per comodita', carta 5D in formato piu' grande di A3?
Buongiorno Paolo, sì confermo che la carta deve essere pulita e la deve portare il candidato. Temo di non capire invece cosa intende per formato "A3", le dimensioni della carta 5D sono di 115x80 cm (che è circa un A0). Sconsiglio fortemente di stamparsela a casa perchè si rischia di perdere molto in termini di precisione (stampando i 4 settori su degli A3 si ottiene comunque una carta che è grande la metà di quella originale).
Mi presentero' da privatista per pat entro 12 M, mi occorrono alcune info: Come sono indicate le localita' da tracciare in rotta, cioe' da dove si parte e si arriva? Nella carta 5D, che in copisteria mi hanno fotocopiato in A1( x renderla un po' meno ingombrante), NON trovo i rispettivi punti caratteristici. Altra cosa, se non si conosce la posizione approssimativa delle localita' (ad esempio, N, NE, E, S, SE, SW, W, NW di note localita', specificando anche, ad esempio, se in Is d'Elba, Giglio, etc), l'esaminando perde tempo prezioso a localizzare le localita' e i relativi punti caratteristici da tracciare in rotta, senza tener conto dell' errore nella misurazione delle distanze con il compasso. Grazie se mi risponderete, cordiali saluti.
Buongiorno Paolo, non sempre sui punti di partenza o di arrivo di un problema c'è un punto cospicuo, nel caso non ci sia per convenzione si parte tangenti alla linea di costa (ma è sempre bene chiedere conferma in fase d'esame). In ogni caso la carta fotocopiata in A1 non va bene perché si perde davvero troppo a livello di dettaglio. A volte nei problemi è indicata, in linea di massima, la posizione dei punti di partenza e arrivo ma non sempre, una buona conoscenza della carta e delle principali località (i punti utilizzati nei problemi son sempre più o meno gli stessi) le verrà con l'allenamento e le permetterà di risparmiare parecchio tempo. Per quel che riguarda la misurazione con il compasso c'è poi una tolleranza di un decimo di miglio (circa 1,5 mm nel caso della carta originale, ma anche in questo caso su fotocopie ridotte si scende sotto al millimetro e in proporzione l'errore di misura raddoppia). Il mio consiglio è quindi prima di tutto di usare una carta originale, questo le permetterà di apprezzare tutti i dettagli (che spesso sono già fin troppo piccoli così) e di allenarsi a prendere le misure con le giuste tolleranze. Se la carta in A0 è troppo ingombrante può sempre piegarla a metà lungo i due assi in modo da ridurne le dimensioni a 1/4 e lavorare su un quadrante per volta.
Se si dovesse sbagliare di un decimo di grado con il compasso, come ogni tanto mi capita esercitandomi, viene considerato un errore di lettura accettabile? c'è un po' di tolleranza? Grazie.
Buongiorno Vittorio, di solito si applica una tolleranza di un grado sulle misure prese con la squadretta e di un decimo di miglio oppure un decimo di primo (occhio, un decimo di primo e non di grado! ;-) ) sulle misure prese con il compasso. Per esempio se la latitudine del punto in questione è di 42° 33',6 vanno bene come risposta anche i valori 42°33',5 oppure 42°33',7
Buongiorno, la rotta non deve mai passare sopra la terraferma, se capita c'è sicuramente qualche errore. Se invece si riferisce ai due punti notevoli di Cerboli e di Scoglio dello Sparviero (che si trovano effettivamente nell'entroterra anche se di pochissimo), essi sono utilizzati per allineare correttamente la squadretta e tracciare la rotta. Lo spazio da percorrere sarà poi misurato lungo la rotta tracciata come distanza tra la linea di costa di Cerboli e la linea di costa di Scoglio dello Sparviero (8,1 M). In questi casi basta pensare al caso pratico: una barca che parte da Cerboli (dalla spiaggia) e naviga verso Scoglio dello Sparviero (puntandone la torre), si fermerà non appena raggiunta la spiaggia, (e non la torre stessa).
Per formato A3 intendo dire che ho portato la 5D e me l' anno fotocopiata in A3 e in A1, ma quella in A3 mi sembra troppo piccola e difficilmente leggibile, a meno di utilizzare una buona lente d' ingrandimento, ovvio.
Assolutamente troppo piccola in A3 e nutro seri dubbi in generale sulle fotocopie specialmente se in scala, in questo modo la precisione delle misure non è assolutamente garantita. Le sconsiglio fortemente di utilizzare questo sistema, anche perchè può trovare la carta 5D originale a un prezzo davvero irrisorio presso la scuola nautica più vicina oppure su amazon.
Buongiorno Sauro Guazzo, bisogna rispondere solo ed esclusivamente alle domande poste dall'esercizio, a meno che in sede d'esame non venga specificato diversamente dalla commissione, che ne ha tutto il diritto. Nel documento contenente i temi d'esame ministeriali per la patente entro le 12 miglia si precisa infatti che la lista degli esercizi proposti "non è esaustiva né tassativa in ragione delle facoltà che le vigenti normative attribuiscono alla Commissione d’esame". Personalmente ritengo ben strano che in nessuno di questi esercizi sia richiesto di misurare il valore della rotta vera, ma (fermo restando che è buona norma farlo ogni volta che si traccia una rotta) a meno che non sia espressamente richiesto dagli esaminatori, non è scritto da nessuna parte: in questo caso specifico l'esercizio richiede di calcolare/misurare solamente l'ora di arrivo, il carburante da imbarcare e le coordinate del punto di arrivo. Detto questo mi dispiace per la bocciatura, non demorda e vedrà che al prossimo tentativo andrà bene. In bocca al lupo!
Prima di tutto grazie per i vostri utilissimi video!!! Volevo chiederle un consiglio sui punti di partenza e arrivo…spesso non è così chiaro dove far partire inizio e fine rotta e successiva apertura del compasso. Per esempio sugli isolotti si prende il punto centrale o il punto della costa più vicino? Perché alcune volte misurando con il compasso le miglia, si può sbagliare di alcuni decimi di primo…😢 Grazie mille
Buonasera Gabriele e grazie a lei! In effetti in alcuni casi i punti di partenza e di arrivo lasciano spazio a qualche dubbio, per questo consiglio sempre ai miei allievi di non esitare a chiedere conferma in sede d'esame. In linea di massima quando c'è un punto cospicuo si usa quello, quando invece si parla di un generico capo o una punto si traccia la rotta in modo che sia tangente al capo o alla punta in questione. Per gli isolotti con un punto cospicuo al centro e per i punti che sono distanti dalla costa poi consiglio di usare direttamente il punto per tracciare la rotta, e di misurare la distanza arrivando fino a dove la rotta tracciata incrocia la linea di costa (ad esempio se navigo verso Cerboli userò la torre come punto di riferimento arrivando da lontano, ma poi mi dovrò fermare davanti alla scogliera, senza poter raggiungere veramente la torre). Spero che questi consigli possano tornarle utili, in ogni caso all'esame non date nulla per scontato e non esitate a fare qualche domanda per chiarirvi eventuali ambiguità. In bocca al lupo! 🙂
Grazie dei preziosi consigli. Per quanto riguarda compasso quale il migliore per precisione, leggerezza e maneggevolezza?
Ma si figuri, ci mancherebbe!
Come compasso va benissimo qualsiasi compasso "a punte secche" cioè con entrambe le punte in metallo che non scrivano e che non siano troppo affilate per non bucare la carta, lungo una quindicina di centimetri.
In giro se ne trovano di varie forme e tipi ma anche i più semplici (come quello che usiamo nei video per intenderci) vanno benissimo e si trovano a pochi euro nei negozi, presso le scuole oppure online.
I Martini sono molto buoni
Carta 5D deve portarla l'allievo, intonsa, senza alcun segno sulla stessa? Se si utilizza formato A3, per i tre settori della carta, per me risulta difficile inquadrare numeretti della stessa, nonche' punti congiungimento tra le due localita' - possibile usare, per comodita', carta 5D in formato piu' grande di A3?
Buongiorno Paolo, sì confermo che la carta deve essere pulita e la deve portare il candidato.
Temo di non capire invece cosa intende per formato "A3", le dimensioni della carta 5D sono di 115x80 cm (che è circa un A0).
Sconsiglio fortemente di stamparsela a casa perchè si rischia di perdere molto in termini di precisione (stampando i 4 settori su degli A3 si ottiene comunque una carta che è grande la metà di quella originale).
Mi presentero' da privatista per pat entro 12 M, mi occorrono alcune info:
Come sono indicate le localita' da tracciare in rotta, cioe' da dove si parte e si arriva? Nella carta 5D, che in copisteria mi hanno fotocopiato in A1( x renderla un po' meno ingombrante), NON trovo i rispettivi punti caratteristici. Altra cosa, se non si conosce la posizione approssimativa delle localita' (ad esempio, N, NE, E, S, SE, SW, W, NW di note localita', specificando anche, ad esempio, se in Is d'Elba, Giglio, etc), l'esaminando perde tempo prezioso a localizzare le localita' e i relativi punti caratteristici da tracciare in rotta, senza tener conto dell' errore nella misurazione delle distanze con il compasso. Grazie se mi risponderete, cordiali saluti.
Buongiorno Paolo, non sempre sui punti di partenza o di arrivo di un problema c'è un punto cospicuo, nel caso non ci sia per convenzione si parte tangenti alla linea di costa (ma è sempre bene chiedere conferma in fase d'esame). In ogni caso la carta fotocopiata in A1 non va bene perché si perde davvero troppo a livello di dettaglio.
A volte nei problemi è indicata, in linea di massima, la posizione dei punti di partenza e arrivo ma non sempre, una buona conoscenza della carta e delle principali località (i punti utilizzati nei problemi son sempre più o meno gli stessi) le verrà con l'allenamento e le permetterà di risparmiare parecchio tempo.
Per quel che riguarda la misurazione con il compasso c'è poi una tolleranza di un decimo di miglio (circa 1,5 mm nel caso della carta originale, ma anche in questo caso su fotocopie ridotte si scende sotto al millimetro e in proporzione l'errore di misura raddoppia).
Il mio consiglio è quindi prima di tutto di usare una carta originale, questo le permetterà di apprezzare tutti i dettagli (che spesso sono già fin troppo piccoli così) e di allenarsi a prendere le misure con le giuste tolleranze.
Se la carta in A0 è troppo ingombrante può sempre piegarla a metà lungo i due assi in modo da ridurne le dimensioni a 1/4 e lavorare su un quadrante per volta.
Se si dovesse sbagliare di un decimo di grado con il compasso, come ogni tanto mi capita esercitandomi, viene considerato un errore di lettura accettabile? c'è un po' di tolleranza? Grazie.
Buongiorno Vittorio, di solito si applica una tolleranza di un grado sulle misure prese con la squadretta e di un decimo di miglio oppure un decimo di primo (occhio, un decimo di primo e non di grado! ;-) ) sulle misure prese con il compasso.
Per esempio se la latitudine del punto in questione è di 42° 33',6 vanno bene come risposta anche i valori 42°33',5 oppure 42°33',7
@@Soleilgroup grazie.
Salve ma qual ora il punto A sia interno All isola e il punto B al di fuori, la rotta interseca la terra, traccio lo stesso?
Buongiorno, la rotta non deve mai passare sopra la terraferma, se capita c'è sicuramente qualche errore.
Se invece si riferisce ai due punti notevoli di Cerboli e di Scoglio dello Sparviero (che si trovano effettivamente nell'entroterra anche se di pochissimo), essi sono utilizzati per allineare correttamente la squadretta e tracciare la rotta.
Lo spazio da percorrere sarà poi misurato lungo la rotta tracciata come distanza tra la linea di costa di Cerboli e la linea di costa di Scoglio dello Sparviero (8,1 M).
In questi casi basta pensare al caso pratico: una barca che parte da Cerboli (dalla spiaggia) e naviga verso Scoglio dello Sparviero (puntandone la torre), si fermerà non appena raggiunta la spiaggia, (e non la torre stessa).
Per formato A3 intendo dire che ho portato la 5D e me l' anno fotocopiata in A3 e in A1, ma quella in A3 mi sembra troppo piccola e difficilmente leggibile, a meno di utilizzare una buona lente d' ingrandimento, ovvio.
Assolutamente troppo piccola in A3 e nutro seri dubbi in generale sulle fotocopie specialmente se in scala, in questo modo la precisione delle misure non è assolutamente garantita.
Le sconsiglio fortemente di utilizzare questo sistema, anche perchè può trovare la carta 5D originale a un prezzo davvero irrisorio presso la scuola nautica più vicina oppure su amazon.
bisogna segnare la direzione e la rotta?, c'è stata una bocciatura per questa mancanza....!
Buongiorno Sauro Guazzo, bisogna rispondere solo ed esclusivamente alle domande poste dall'esercizio, a meno che in sede d'esame non venga specificato diversamente dalla commissione, che ne ha tutto il diritto.
Nel documento contenente i temi d'esame ministeriali per la patente entro le 12 miglia si precisa infatti che la lista degli esercizi proposti "non è esaustiva né tassativa in ragione delle facoltà che le vigenti normative attribuiscono alla Commissione d’esame".
Personalmente ritengo ben strano che in nessuno di questi esercizi sia richiesto di misurare il valore della rotta vera, ma (fermo restando che è buona norma farlo ogni volta che si traccia una rotta) a meno che non sia espressamente richiesto dagli esaminatori, non è scritto da nessuna parte: in questo caso specifico l'esercizio richiede di calcolare/misurare solamente l'ora di arrivo, il carburante da imbarcare e le coordinate del punto di arrivo.
Detto questo mi dispiace per la bocciatura, non demorda e vedrà che al prossimo tentativo andrà bene.
In bocca al lupo!
Prima di tutto grazie per i vostri utilissimi video!!!
Volevo chiederle un consiglio sui punti di partenza e arrivo…spesso non è così chiaro dove far partire inizio e fine rotta e successiva apertura del compasso. Per esempio sugli isolotti si prende il punto centrale o il punto della costa più vicino?
Perché alcune volte misurando con il compasso le miglia, si può sbagliare di alcuni decimi di primo…😢
Grazie mille
Buonasera Gabriele e grazie a lei!
In effetti in alcuni casi i punti di partenza e di arrivo lasciano spazio a qualche dubbio, per questo consiglio sempre ai miei allievi di non esitare a chiedere conferma in sede d'esame.
In linea di massima quando c'è un punto cospicuo si usa quello, quando invece si parla di un generico capo o una punto si traccia la rotta in modo che sia tangente al capo o alla punta in questione.
Per gli isolotti con un punto cospicuo al centro e per i punti che sono distanti dalla costa poi consiglio di usare direttamente il punto per tracciare la rotta, e di misurare la distanza arrivando fino a dove la rotta tracciata incrocia la linea di costa (ad esempio se navigo verso Cerboli userò la torre come punto di riferimento arrivando da lontano, ma poi mi dovrò fermare davanti alla scogliera, senza poter raggiungere veramente la torre).
Spero che questi consigli possano tornarle utili, in ogni caso all'esame non date nulla per scontato e non esitate a fare qualche domanda per chiarirvi eventuali ambiguità.
In bocca al lupo! 🙂
Non hai spiegato bene, non ho capito nulla, non perché io sia stupido ma non hai fatto una buona spiegazione😢
Ciao, grazie per il tuo feedback, posso chiederti più di preciso cosa non risulta chiaro? In modo da non ripetere l'errore nei prossimi video! 🙂