30mila€ alla consob? .. e se ogni stato facesse lo stesso cosa facciamo, chiediamo agli exchange di pagare il pizzo all'europa? Ma questi sono fuori. E senza nemmeno fornire un'assicurazione sulle crypto detenute in caso di fallimento. La ma.fia è più onesta.
E' un dubbio legittimo. La maggior parte dei costi dovrebbero essere spesi soltanto una volta (nella nazione dove si prende la licenza) però ci sono altri costi che invece necessitano di essere pagati in base alla singola legislazione. Avviene però così - come detto anche nel webinar - in altri settori differenti dalle crypto. E' auspicabile trovare un equilibrio tra tutti i legittimi interessi in gioco
Per gli intermediari finanziari che detengono asset (come azioni e etf) ci sono le stesse regole di segregazione dei fondi. Le banche hanno valuta fiat che è frazionaria per definizione ma garantita dalla Banca Centrale. Le banche inoltre hanno un altra funzione rispetto al ciclo del debito/credito che non hanno nè devono avere gli intermediari crypto o azioni per questo motivo è auspicabile la segregazione degli asset detenuti: se il servizio è di "custodia" e non di "investimento" perchè dovrebbero fare altro con i nostri asset? Perchè dovremmo fidarci?
Vi faccio un piccolo esempio di cosa succederà per gli exchange che non si mettono in regola, l’Italia ha introdotto l’imposta di bollo e coinbase se n’è sbattuta altamente. Gli USA non prendono ordini dall’UE, è il contrario
@@giuseppe329 certo che non paga il bollo al posto nostro, ha sede in Irlanda quindi non detiene crypto per noi in Italia. Al contrario Binance ha sede in Italia e quindi è soggetto al bollo che ovviamente chiede a noi, ma tecnicamente paga lui
@@tommasobusiello a me risulta che ha sede legale a Milano via Filippo turati, secondo quanto riporta il sito OAM, credo che fai un po’ di confusione sulla detenzione, non esiste la detenzione in Italia altrimenti non dovresti compilare il quadro RW
Grazie moneyviz🖖👋💪
30mila€ alla consob? .. e se ogni stato facesse lo stesso cosa facciamo, chiediamo agli exchange di pagare il pizzo all'europa? Ma questi sono fuori. E senza nemmeno fornire un'assicurazione sulle crypto detenute in caso di fallimento. La ma.fia è più onesta.
E' un dubbio legittimo. La maggior parte dei costi dovrebbero essere spesi soltanto una volta (nella nazione dove si prende la licenza) però ci sono altri costi che invece necessitano di essere pagati in base alla singola legislazione. Avviene però così - come detto anche nel webinar - in altri settori differenti dalle crypto. E' auspicabile trovare un equilibrio tra tutti i legittimi interessi in gioco
Ma la segregazione per le banche? Perché per le banche non vale 1:1
Per gli intermediari finanziari che detengono asset (come azioni e etf) ci sono le stesse regole di segregazione dei fondi.
Le banche hanno valuta fiat che è frazionaria per definizione ma garantita dalla Banca Centrale.
Le banche inoltre hanno un altra funzione rispetto al ciclo del debito/credito che non hanno nè devono avere gli intermediari crypto o azioni per questo motivo è auspicabile la segregazione degli asset detenuti: se il servizio è di "custodia" e non di "investimento" perchè dovrebbero fare altro con i nostri asset? Perchè dovremmo fidarci?
Gli obblighi circa la comunicazione delle transazioni delle operazioni fatte sugli exchange riguarderanno solo il 2025?
Partiranno dal 2025 mentre precendentemente rimarranno validi gli obblighi pregressi (come invio dati ad Oam)
questi fanno colazione con la grappa, scappare dall'Europa subito
Vi faccio un piccolo esempio di cosa succederà per gli exchange che non si mettono in regola, l’Italia ha introdotto l’imposta di bollo e coinbase se n’è sbattuta altamente. Gli USA non prendono ordini dall’UE, è il contrario
Coinbase sarà probabilmente una delle prime ad ottenere la licenza Micar
@ certo, coinbase è anche iscritta all’OAM, ma se ne sbatte altamente di pagare l’imposta di bollo.
@@giuseppe329 certo che non paga il bollo al posto nostro, ha sede in Irlanda quindi non detiene crypto per noi in Italia. Al contrario Binance ha sede in Italia e quindi è soggetto al bollo che ovviamente chiede a noi, ma tecnicamente paga lui
@@tommasobusiello a me risulta che ha sede legale a Milano via Filippo turati, secondo quanto riporta il sito OAM, credo che fai un po’ di confusione sulla detenzione, non esiste la detenzione in Italia altrimenti non dovresti compilare il quadro RW
@@giuseppe329 sono d'accordo con te, a sto punto li facciamo fare pure da sostituto d'imposta e amen