Hai fatto centro. Infatti (secondo me) king lo amiamo così tanto perché conosce alla perfezione ogni minimo dettaglio della vita e della psiche di ognuno dei suoi personaggi e dei luoghi delle vicende... probabilmente perché li ha studiati prima. Li ha conosciuti e li ha trascritti dopo esserseli fatti amici (o nemici)... cosa che, per pigrizia, non faccio mai! Per cui d' ora mi ci dedicherò. ... e a proposito di "dedicarsi", grazie al tempo che mi hai dedicato. Apprezzo molto. Buona giornata e buona scrittura
Di nulla, Andrea! Sono contento di esserti stato utile: è anche il motivo per cui mi trovo qui sulla rete. Buona giornata e buona scrittura anche a te!
Ciao. .... giunto a questo video dopo vari, bellissimi, tuoi video su King. Ho iniziato a scrivere a 18 anni. Ora ne ho 40. E mi ostino. La mia paura (chiamiamola pure "il mio auto-castratore maledetto"), capace di farmi passare l'entusiasmo affossandomi è: mi sembra di scrivere sempre e solo le stesse frasi fatte con le stesse parole che esprimono gli stessi concetti allo stesso modo. Parlo di "Stile". Non parlo di "mi vengono trame piatte o personaggi non originali"; quando non sono in forma ho come l'impressione di conoscere in tutto 300 vocaboli e 4 strutture grammaticali in tutto e di stare lì a rigirare lo zucchero filato facendomi venire lo stesso diabete. Che mi dici? Grazie per questo bellissimo canale
Ciao, grazie Andrea. Da un lato, quello che mi dici potrebbe essere legato a un grande senso critico: chi è perfezionista, è tendenzialmente ipercritico sul proprio operato e sente di non aver mai fatto abbastanza, a livello di stile, a livello di varietà lessicale, o in qualunque altro aspetto della scrittura. Oppure potrebbe darsi che un certo aspetto del lavoro di costruzione della storia che stai affrontando ti riuscirebbe meglio cambiando l'approccio: sviluppando prima i personaggi e scrivendo le loro storie solo una volta che saranno "persone" vere dentro di te, o magari solo una volta che la trama è nata dalla verità del protagonista. A una idea debolmente sviluppata si accompagna spesso la sensazione di incompiutezza in chi scrive. Le motivazioni, insomma, possono essere molte: si va dal "non credere abbastanza" nelle proprie capacità (o non riconoscerle) al semplice (si fa per dire) problema di metodo nella scrittura. Spero di averti offerto una risposta utile. Ciao!
Hai fatto centro.
Infatti (secondo me) king lo amiamo così tanto perché conosce alla perfezione ogni minimo dettaglio della vita e della psiche di ognuno dei suoi personaggi e dei luoghi delle vicende... probabilmente perché li ha studiati prima. Li ha conosciuti e li ha trascritti dopo esserseli fatti amici (o nemici)... cosa che, per pigrizia, non faccio mai! Per cui d' ora mi ci dedicherò.
... e a proposito di "dedicarsi", grazie al tempo che mi hai dedicato.
Apprezzo molto.
Buona giornata e buona scrittura
Di nulla, Andrea! Sono contento di esserti stato utile: è anche il motivo per cui mi trovo qui sulla rete. Buona giornata e buona scrittura anche a te!
Ciao.
.... giunto a questo video dopo vari, bellissimi, tuoi video su King.
Ho iniziato a scrivere a 18 anni. Ora ne ho 40.
E mi ostino.
La mia paura (chiamiamola pure "il mio auto-castratore maledetto"), capace di farmi passare l'entusiasmo affossandomi è:
mi sembra di scrivere sempre e solo le stesse frasi fatte con le stesse parole che esprimono gli stessi concetti allo stesso modo.
Parlo di "Stile".
Non parlo di "mi vengono trame piatte o personaggi non originali"; quando non sono in forma ho come l'impressione di conoscere in tutto 300 vocaboli e 4 strutture grammaticali in tutto e di stare lì a rigirare lo zucchero filato facendomi venire lo stesso diabete.
Che mi dici?
Grazie per questo bellissimo canale
Ciao, grazie Andrea. Da un lato, quello che mi dici potrebbe essere legato a un grande senso critico: chi è perfezionista, è tendenzialmente ipercritico sul proprio operato e sente di non aver mai fatto abbastanza, a livello di stile, a livello di varietà lessicale, o in qualunque altro aspetto della scrittura. Oppure potrebbe darsi che un certo aspetto del lavoro di costruzione della storia che stai affrontando ti riuscirebbe meglio cambiando l'approccio: sviluppando prima i personaggi e scrivendo le loro storie solo una volta che saranno "persone" vere dentro di te, o magari solo una volta che la trama è nata dalla verità del protagonista. A una idea debolmente sviluppata si accompagna spesso la sensazione di incompiutezza in chi scrive. Le motivazioni, insomma, possono essere molte: si va dal "non credere abbastanza" nelle proprie capacità (o non riconoscerle) al semplice (si fa per dire) problema di metodo nella scrittura. Spero di averti offerto una risposta utile. Ciao!