ciao Marco, anche se non sono edotto in queste materie, è sempre un piacere seguire i tuoi video ricchi di informazioni a me sconosciute. Esatto, il video non era proprio niente male. Ha Ha vedo che non sono l'unico, quando registro, a ricominciare più volte perchè mi impappino parlando🤣🤣 ciaoooooooo e like 5. buon inizio settimana
Grazie mille, Eraldo!😀 Si, ci sono dei passaggi che proprio non vogliono venire e che mi tocca rifare più volte... E non ho pubblicato le imprecazioni che ne conseguono!😂 Buona settimana anche a te! A presto!😀
Buongiorno Marco, hai fatto un video molto interessante, dandoci notizie e spunti molto interessanti. Quindi, su un inseguitore solare con magari la pavimentazione chiara, sarebbero indicati. Un caro saluto.
Grazie mille!😀 Si, su un inseguitore solare messo sopra un pavimento chiaro si dovrebbero ottenere prestazioni ancora più interessanti: già coi monofacciali, con l'inseguitore si ottiene circa un +40%. Facciamo 30% perché sono pessimista. Coi bifacciali installati al meglio, un altro +40%. Facciamo sempre 30 per lo stesso motivo. Anche essendo pessimisti, si dovrebbe arrivare comodi ad un +50% rispetto alla stessa superficie di monofacciali, con un margine che potrebbe essere quasi altrettanto (per quelli fortunati e non pessimisti...😂).
Come sempre ottima spiegazione, complimenti per il canale. Sono validi anche se montati a poppa su supporti tipo rollbar di barche a vela? Il riflesso della luce sulla superfice del mare dovrebbe essere ottimale. Esatto?
@@leonidaraho4838 in teoria si, il riflesso sul mare dovrebbe andare bene. Non so se possano dare fastidio in altre maniere, dal momento che devono rimanere dritti in piedi...🤔
Se parliamo di una faccia dello stesso pannello, allora si perde soltanto la produzione del lato in ombra, mentre la faccia esposta al sole raggiungerà comunque la sua potenza nominale. Questo perché le due facce usano comunque le stesse celle, che semplicemente ricevono più flusso luminoso. I vari sistemi per ottimizzare la resa con i pannelli in ombra si utilizzano quando su una stessa stringa si trovano pannelli al sole ed altri ombreggiati o parzialmente ombreggiati, tanto per i pannelli bifacciali che quelli convenzionali.
Ciao è da parecchio che cerco risposte e non trovo niente! Come tutti sappiamo le ombre influiscono negativamente sulla resa del pannello, creando in taluni casi problemi importanti di surriscaldamento su tutta la stringa e un abbassamento di produzione proprio a causa del collo di bottiglia generato dalle celle in ombra. Ecco perché l'uso degli ottimizzatori ... Nel pannello bifacciale presumo sia la stessa cosa. La singola cella è sempre la stessa su entrambi i lati. Un elemento di sostegno del pannello che impedisce la luce riflessa anche dal lato inferiore creerà una disomogeneità di produzione ottenendo il medesimo risultato di un classico pannello mono faccia che surriscalda e lavora male , Quindi presumo che il pannello bifacciale per funzionare bene deve prevedere una struttura di appoggio che rispetti anche la faccia posteriore. Altro punto non secondario in ordine di importanza e lo spessore del vetro, le case produttrici probabilmente per rientrare nei costi e nel peso diminuiscono lo spessore del vetro della faccia anteriore sino a 2mm in controtendenza allo spessore del vetro maggiorato di alcune marche del momento, vetro atto a contrastare la grandine è il vento di cui tutti conosciamo le potenzialità distruttive. In sintesi non avendo ricevuto nessuna informazione anche dalle case costruttrici ( non rispondono! ) ritengo il pannello bifacciale un prodotto difficile da istallare e più fragile rispetto ad un normale pannello. se così non fosse non assisteremmo a questa svendita del momento riguardante i pannelli bifacciali che si trovano addirittura ad un costo inferiore rispetto a quelli classici.
@@videobob6670 sono tutte considerazioni valide ed è soprattutto vero che è difficile trovare risposte precise da parte dei costruttori, men che meno dai distributori. Per quanto riguarda i vetri, è assolutamente vero che molti pannelli (specie se economici) ne montano di troppo sottili, ma questo vale sia per i monofacciali che per i bifacciali. L'eventuale minor resistenza strutturale dei bifacciali è da imputare all'assenza di un dorso rigido che migliori le caratteristiche meccaniche: in sostanza, nei bifacciali è molto più importante usare 2 vetri di spessore maggiorato (come quelli dei così detti antigrandine), cosa che è piuttosto difficile trovare in commercio. Per quanto concerne il bilanciamento dei pannelli sulla stringa, i problemi dei bifacciali sono generalmente gli stessi dei monofacciali proprio perché è sempre la stessa cella a lavorare sui due lati e di solito la luce del retro è proporzionale a quella del fronte, è difficile (nulla è impossibile) che avvenga un forte sbilanciamento sui due lati solo su alcune celle (spero di essermi spiegato bene...😅). Riguardo al minor costo dei bifacciali, dipende da diversi fattori: in primo luogo, come già detto, spesso usano vetri più sottili; poi va considerato che di frequente costa meno un dorso in vetro sottile od in policarbonato che un classico multistrato; infine c'è il fattore mercato: se c'è meno domanda, il prezzo cala. Insomma, come sempre, bisogna vedere se nel proprio caso quel leggero incremento di produttività vale la pena a fronte di una maggior difficoltà d'installazione.
Se riescono a prendere un po' di luce anche da dietro, possono aiutare ad aumentare un po' la produzione. Non bisogna aspettarsi il miracolo, ma visto che costano più o meno quanto i monofacciali, potrebbero essere un buon investimento!😉
Ciao. Anzitutto, grazie!😀 Per "ferramenta" s'intende tutto quello che serve per il montaggio: profilati, griffe di fissaggio, bulloneria, etc. Sono cose che, prese singolarmente, non costano eccessivamente, ma su un impianto completo hanno un loro peso. Per esempio, un impianto minimalista da un paio di pannelli può costare 250€ di pannelli, 100€ di regolatore/inverter e 50/100€ di ferramenta. Per dirla in altre parole, sono la parte "non attiva" dell'impianto senza la quale non si può fare l'impianto. Siccome alcune parti sono vendute in quantità predeterminate (ad esempio le barre di supporto), il costo della ferramenta per impianti veramente piccoli è tendenzialmente lo stesso di impianti più grandi.
Buongiorno Marco Vorrei aggiungere un lato positivo al montaggio dei pannelli solari bifacciali. Quando si chiedono gli incentivi, almeno qui da noi in Svizzera, la potenza si basa sul valore nominale del pannello, che, essendo bifacciale é più alta, anche se poi non viene usata. Un giorno qualcuno se ne accorgerà e ...
Sicuro sia più alta ? Io vedo molti bifacciali che dichiarano potenze analoghe al monofacciale e quindi ho sempre pensato (vedere altro mio commento) che la potenza dichiarata sia solo quella della faccia superiore. Per dire il Ja Solar bifacciale da 1.7x x 1.1x metri è dichiarato 21.5% di rendimento e 425W di potenza nominale. Ma 425W sono più o meno lo potenza max che un monofaccia di quelle dimensioni (e 21.8% di rendimento) può fare e quindi per me il contributo posteriore non è conteggiato, altrimenti al minimo dovrebbero dichiararlo anche solo 450W (+6%) ma più facilmente oltre 500-515W (+18-21%)
@@Fabrizio-xk1ly non bisogna confondere la potenza con la quantità di energia: le celle sono essenzialmente le stesse, l'aumento di potenza dovuto alla bifaccialità è marginale e legato al modo d'installazione (se parliamo della sola luce diffusa, sarà al massimo un 5~10% in più). Discorso diverso per la quantità di energia, che, specialmente nel montaggio verticale, è dovuto al maggior numero di ore in cui i pannelli rendono di più.
@@CapirciQualcosa Si ma l'utente parla di "Potenza nominale" e dice che è più alta sui bifacciali e questo fa tassare di più (in Svizzera, io Italiano) Ma a vedere i datasheet non mi pare sia così. Certo il bifacciale produrrà di più (forse dipende dall'installazione), come produce di più un pannello (sia bifacciale che non) su un inseguitore solare, ma la potenza nominale (e non) NON cambia, cambia solo il tempo per il quale stiamo vicini alla max potenza. E non mi pare che i pannelli bifacciali dichiarino potenza nominale più alta, cioè non c'è neanche quel +5% 425W nel monofacciale e 425W nel bifacciale (a pari dimensioni e rendimento) e non 445W Poi certo magari quello monofacciale al rendimento nominale NON ci arriverà mai (c'è sempre una perdita del 10-15% anche a puntamento perfetto) ed il bifacciale ci si avvicinerà di più (recuperando la perdita della faccia superiore con parte del guadagno di quella inferiore) e quindi anche per questo produrrà pià Wh giornalieri , però il potenziale in più mi pare NON dichiarato
@@Fabrizio-xk1ly ok, si, avevo interpretato male. In effetti la potenza dichiarata non si discosta in maniera sensibile dai monofacciali per i motivi di cui sopra. Tuttavia non conosco i parametri utilizzati in Svizzera, ma se ci limitiamo alle specifiche tecniche le differenze sono trascurabili.
Cambia molto la collocazione con la bifaccialita. Sarà una nuova soluzione aggiuntiva rispetto a quella piatta. La Svizzera andrà al voto referendario il 9 giugno per la conferma della nuova legge sui gas serra e produzione di energia alternativa avrà trovato la soluzione così. Hai qualche notizia di interesse per la Direttiva UE sulle case green in Italia? Non. ho messo i pannelli sul tetto anche per la grandine.
I pannelli bifacciali sono per l'appunto una soluzione in più, che dove può essere applicata permette non pochi vantaggi. La direttiva "case green" devo ancora esaminarla per bene, perché potrebbe diventare l'oggetto di un prossimo video. Quanto alla grandine, è vero che può essere un problema, ma è anche vero che esistono delle soluzioni: tanto per cominciare, esistono pannelli rinforzati che resistono a grandine grossa quasi come palle da tennis, costano cari ma esistono; in alternativa si possono proteggere dei pannelli normali con uno strato di lexan o plexiglass posto a qualche centimetro di distanza, con perdite di efficienza veramente minime (pochi punti percentuali); si possono usare delle normali reti antigrandine, costano poco, ma la perdita di resa è più marcata; infine, i pannelli verticali, sono quasi del tutto immuni alla grandine (se la sfortuna si mette di traverso, nulla è sicuro al 100%)! 😉
Peccato che a seconda della latitudine conta davvero l inclinazione,e quindi si ha perdite ,ricordo che un pannello qualunque esso sia la sua resa max e quando l irraggiamento cade in modo perpendicolare sul pannello , direi che è valido questo solo in certe situazioni,ma nel caso se ho del terreno la soluzione migliore e montare un inseguitore solare che ha una resa in percentuale molto più alta a parità di potenza,cmq complimenti un saluto
Ci sono delle cose che dei bi-facciali non mi sono chiare, lei magari sa chiarire La potenza nominale dichiarata dei bi-facciali è quella della faccia singola e superiore, trascurando quella inferiore o è compresa ? A me verrebbe da pensare la prima perché se mi dichiari un pannello bifacciale da 1.95mq (il classico 1.7x1.1m circa) da 425W quella è una potenza che fa benissimo il mono-faccia e mi aspetterei che se la faccia inferiore possa aggiungere anche solo +15% allora la potenza max dovrebbe al più essere sui 490W e non 425W, non parliamo se poi il lato inferiore potesse fare +30% La potenza massima è comunque limitata o no ? Cioè se per assurdo ci fossero due soli (o uno specchio collimatore dietro) il pannello nel punto di potenza max sarebbe sempre limitato alla sua potenza max dichiarata o potrebbe quasi raddoppiarla ? Ossia se il pannello è dichiarato 425W con coefficiente posteriore dichiarato al 80% (e quindi in grado di fare 340W se ribaltato esponendo al sole il lato inferiore), con due soli opposti potrebbe fare 425W+340W ? O il max sarebbe sempre limitato a 425W ed il guadagnano faccia inferiore servirebbe solo nei momenti in cui la faccia superiore è lontana dal max possibile ?
La questione è abbastanza complessa, ma vediamo di semplificarla al massimo: nei pannelli bifacciali, le singole celle sono grossomodo le stesse che nei pannelli mono faccia. La potenza massima che si può ottenere dipende dal flusso luminoso che le colpisce e quindi, se vengono colpite dal doppio della luce in teoria verrebbe da pensare che possano dare il doppio della potenza, ma nella pratica non è così: essenzialmente, per ogni fotone si riesce, nella migliore delle ipotesi a liberare un elettrone ed anche se la stessa area fosse colpita da due fotoni (con le celle silicio e la maggior parte delle perovskiti) si avrebbe comunque un solo elettrone. Questo comporta il limite delle bifacciali: anche nella migliore delle ipotesi, anche se le due facce fossero equamente illuminate, non si arriverebbe mai ad un raddoppio della potenza. È un problema relativo, perché comunque non sarà mai possibile avere la stessa quantità di luce sulle due facce (salvo avere per l'appunto due Soli). Oggi sono in sviluppo celle in grado di liberare più elettroni per fotone (a livelli energetici diversi), ma rimarrà il fatto che le due facce non saranno mai illuminate alla stessa maniera. Il fattore di bifaccialità serve più che altro a calcolare per quante ore i pannelli lavoreranno in prossimità della massima potenza.
@@CapirciQualcosa Prima di tutto grazie tante delle risposte finora date. Bene c'è un max (beh era prevedibile), poi resta da capire se il max è già quello del nominale indicato o se sia più alto. Ossia se per esempio se un monofacciale lo espongo a 2000W al mq di irraggiamento (ovviamente usando specchi e lenti e magari proiettando la luce di 4mq di sole su 2mq di pannello, l'alternativa di avvicinare la Terra al Sole, ossia ridurre il raggio dell'orbita, non è molto praticabile 🤣) e quindi al doppio per cui è dichiarato/certificato il pannello, vedrò: 1) Potenza doppia 2) Stessa potenza del max nominale (ossia prima non la raggiungeva, mentre ora la raggiunge ma non la supera) 3) Una via di mezzo, ossia un 400W non diventa un 800W ma magari a 600W ci arriva Stessa cosa poteva essere per un bifacciale montato davanti (ad una certa distanza, esempio 1.5-2m) ad una superficie molto riflettente (es. il pannello bifacciale è il davanzale di un balcone di un palazzo tutto di vetri) ricevesse molto di più di 1000W al mq (facciamo finta 1000W frontalmente anche se verticalmente è difficile ottenerli e 400-500W posteriormente per i riflessi delle superfici quasi a specchio) andrebbe oltre al nominale ? E se si perché non lo dichiarano nei datasheet (chi valuta l'impianto dovrebbe sapere il worst case delle correnti per dimensionare tutto correttamente) ?
@@Fabrizio-xk1ly anzitutto, prego! È sempre un piacere rispondere a domande ben poste ed argomentate!😉 Tornando al punto, credo di aver risposto in maniera frammentata sotto ai due thread... Cerco di riassumere il concetto: tra le 3 opzioni che proponi (mi permetto di darti del tu, perché per me è come conversare tra amici), la situazione reale è più simile alla terza opzione: un 400W, con la tecnologia attuale, non arriverebbe comunque ad 800W, neppure nelle migliori condizioni, però ci si potrebbe avvicinare molto (quel +80~90% del fattore di bifaccialità). La potenza nominale è di solito riferita alla massima di una faccia incrementata (dipende dal produttore) di quel 5~10% che sono certi di poter raggiungere nella peggiore delle condizioni che rispetto i criteri minimi. Se la potenza al metro quadro è grossomodo la stessa dei pannelli monofacciali può dipendere da due fattori: il primo è che possono utilizzare celle un po' meno performanti (tanto, si recupera dall'altro lato); il secondo è "meccanico": a pari superficie, non tutti i pannelli hanno la stessa superficie attiva e/o lo stesso numero di celle. In situazioni reali, però, il vantaggio maggiore si ottiene col montaggio verticale, non contando su di un teorico aumento di potenza, quanto su di un più pragmatico aumento di ore di produzione dovuta al maggior numero di ore di corretta illuminazione. 😉 Per ogni altro chiarimento, rimango a disposizione!😀
@@CapirciQualcosa O forse è il tipo di omologazione Nei datasheet vedo lo standard STC (e poi a volte quello NOCT) Nel modello STC vedo che i mono-facciali ed i bifacciali prevedono la stessa potenza, probabilmente perché magari si considera solo la faccia superiore in quella certificazione. Però in alcuni datasheet poi ci sono anche i valori per l'uso delle due faccie combinate e lì la potenza max dichiarata cresce (nei casi visti un +8% se nella faccia dietro arriva almeno un 10% della radiazione che arriva frontalmente), es. 459W per un pannello da 425W in STC supponendo un rapporto luce retro/fronte al 10%
@@mattiusmau è vero, esiste un fattore di rischio, in particolare per le installazioni a terra. A me non è mai capitato, ma sto in un posto piuttosto isolato...🤔
È uno dei punti chiave ancora da risolvere. Tuttavia ci sono stati dei miglioramenti significativi e piuttosto rapidi, che fanno ben sperare: nuove batterie, più longeve, economiche e più 'riciclabili'. Inoltre, poter aumentare le ore di produzione con questi sistemi aiuta anche a diminuire (leggermente) la necessità di stoccaggio. Insomma, non siamo ancora al punto di svolta, ma ci stiamo avvicinando!😀
@@emaladocmq ora per 15kw di batteria con 16celle da 300amper lifepo4 da Carmine energia gratis con 1660euro spedite a casa e per 15anni sei a posto ricaricando con tensione di 54.4volt max
Ottime informazioni 🎉
@@Paolo27688 grazie mille!😀
Spiegazione ok ,essenziale e completa , esposizione originale e divertente. Bravo
@@elp18 grazie mille!😀
Grazie mille,spiegazione semplice comprensibile anche a noi gente “normale”.🌈
Grazie a te per il feedback!😀
Ciao Marco. Ottimo come sempre! Un like per te!
Grazie mille!😀
A presto!😀
Molto interessante davvero! Non sapevo tutti questi risvolti dei bifacciali anche oggi ho imparato qualcosa... 🙂😊
Grazie mille!😀
Sono tecnologie recenti e non c'è ancora molta informazione a riguardo, ma qualche indicazione inizia a trovarsi!😀
ciao Marco, anche se non sono edotto in queste materie, è sempre un piacere seguire i tuoi video ricchi di informazioni a me sconosciute. Esatto, il video non era proprio niente male. Ha Ha vedo che non sono l'unico, quando registro, a ricominciare più volte perchè mi impappino parlando🤣🤣 ciaoooooooo e like 5. buon inizio settimana
Grazie mille, Eraldo!😀
Si, ci sono dei passaggi che proprio non vogliono venire e che mi tocca rifare più volte... E non ho pubblicato le imprecazioni che ne conseguono!😂
Buona settimana anche a te! A presto!😀
idem, sarei nuovamente a rischio.🤣🤣
Buongiorno Marco, hai fatto un video molto interessante, dandoci notizie e spunti molto interessanti. Quindi, su un inseguitore solare con magari la pavimentazione chiara, sarebbero indicati. Un caro saluto.
Grazie mille!😀
Si, su un inseguitore solare messo sopra un pavimento chiaro si dovrebbero ottenere prestazioni ancora più interessanti: già coi monofacciali, con l'inseguitore si ottiene circa un +40%. Facciamo 30% perché sono pessimista. Coi bifacciali installati al meglio, un altro +40%. Facciamo sempre 30 per lo stesso motivo. Anche essendo pessimisti, si dovrebbe arrivare comodi ad un +50% rispetto alla stessa superficie di monofacciali, con un margine che potrebbe essere quasi altrettanto (per quelli fortunati e non pessimisti...😂).
Come sempre ottima spiegazione, complimenti per il canale. Sono validi anche se montati a poppa su supporti tipo rollbar di barche a vela? Il riflesso della luce sulla superfice del mare dovrebbe essere ottimale. Esatto?
@@leonidaraho4838 in teoria si, il riflesso sul mare dovrebbe andare bene. Non so se possano dare fastidio in altre maniere, dal momento che devono rimanere dritti in piedi...🤔
Buongiorno,una domanda,ma quando una faccia è in ombra fa rendere tutti i pannelli come quello in ombra? O deve usare ottimizzatori micro inverter?
Se parliamo di una faccia dello stesso pannello, allora si perde soltanto la produzione del lato in ombra, mentre la faccia esposta al sole raggiungerà comunque la sua potenza nominale. Questo perché le due facce usano comunque le stesse celle, che semplicemente ricevono più flusso luminoso. I vari sistemi per ottimizzare la resa con i pannelli in ombra si utilizzano quando su una stessa stringa si trovano pannelli al sole ed altri ombreggiati o parzialmente ombreggiati, tanto per i pannelli bifacciali che quelli convenzionali.
Ciao è da parecchio che cerco risposte e non trovo niente! Come tutti sappiamo le ombre influiscono negativamente sulla resa del pannello, creando in taluni casi problemi importanti di surriscaldamento su tutta la stringa e un abbassamento di produzione proprio a causa del collo di bottiglia generato dalle celle in ombra. Ecco perché l'uso degli ottimizzatori ... Nel pannello bifacciale presumo sia la stessa cosa. La singola cella è sempre la stessa su entrambi i lati. Un elemento di sostegno del pannello che impedisce la luce riflessa anche dal lato inferiore creerà una disomogeneità di produzione ottenendo il medesimo risultato di un classico pannello mono faccia che surriscalda e lavora male , Quindi presumo che il pannello bifacciale per funzionare bene deve prevedere una struttura di appoggio che rispetti anche la faccia posteriore. Altro punto non secondario in ordine di importanza e lo spessore del vetro, le case produttrici probabilmente per rientrare nei costi e nel peso diminuiscono lo spessore del vetro della faccia anteriore sino a 2mm in controtendenza allo spessore del vetro maggiorato di alcune marche del momento, vetro atto a contrastare la grandine è il vento di cui tutti conosciamo le potenzialità distruttive. In sintesi non avendo ricevuto nessuna informazione anche dalle case costruttrici ( non rispondono! ) ritengo il pannello bifacciale un prodotto difficile da istallare e più fragile rispetto ad un normale pannello. se così non fosse non assisteremmo a questa svendita del momento riguardante i pannelli bifacciali che si trovano addirittura ad un costo inferiore rispetto a quelli classici.
@@videobob6670 sono tutte considerazioni valide ed è soprattutto vero che è difficile trovare risposte precise da parte dei costruttori, men che meno dai distributori.
Per quanto riguarda i vetri, è assolutamente vero che molti pannelli (specie se economici) ne montano di troppo sottili, ma questo vale sia per i monofacciali che per i bifacciali. L'eventuale minor resistenza strutturale dei bifacciali è da imputare all'assenza di un dorso rigido che migliori le caratteristiche meccaniche: in sostanza, nei bifacciali è molto più importante usare 2 vetri di spessore maggiorato (come quelli dei così detti antigrandine), cosa che è piuttosto difficile trovare in commercio.
Per quanto concerne il bilanciamento dei pannelli sulla stringa, i problemi dei bifacciali sono generalmente gli stessi dei monofacciali proprio perché è sempre la stessa cella a lavorare sui due lati e di solito la luce del retro è proporzionale a quella del fronte, è difficile (nulla è impossibile) che avvenga un forte sbilanciamento sui due lati solo su alcune celle (spero di essermi spiegato bene...😅).
Riguardo al minor costo dei bifacciali, dipende da diversi fattori: in primo luogo, come già detto, spesso usano vetri più sottili; poi va considerato che di frequente costa meno un dorso in vetro sottile od in policarbonato che un classico multistrato; infine c'è il fattore mercato: se c'è meno domanda, il prezzo cala.
Insomma, come sempre, bisogna vedere se nel proprio caso quel leggero incremento di produttività vale la pena a fronte di una maggior difficoltà d'installazione.
ciao al balcone come potrebbero andare?
Se riescono a prendere un po' di luce anche da dietro, possono aiutare ad aumentare un po' la produzione. Non bisogna aspettarsi il miracolo, ma visto che costano più o meno quanto i monofacciali, potrebbero essere un buon investimento!😉
Ottima idea dovrò informarmi meglio
👍
Ciao, complimenti x la spiegazione, una cosa che non ho capito è che tipo di ferramenta ci vuole, ti ringrazio
Ciao. Anzitutto, grazie!😀
Per "ferramenta" s'intende tutto quello che serve per il montaggio: profilati, griffe di fissaggio, bulloneria, etc.
Sono cose che, prese singolarmente, non costano eccessivamente, ma su un impianto completo hanno un loro peso. Per esempio, un impianto minimalista da un paio di pannelli può costare 250€ di pannelli, 100€ di regolatore/inverter e 50/100€ di ferramenta. Per dirla in altre parole, sono la parte "non attiva" dell'impianto senza la quale non si può fare l'impianto. Siccome alcune parti sono vendute in quantità predeterminate (ad esempio le barre di supporto), il costo della ferramenta per impianti veramente piccoli è tendenzialmente lo stesso di impianti più grandi.
Buongiorno Marco
Vorrei aggiungere un lato positivo al montaggio dei pannelli solari bifacciali.
Quando si chiedono gli incentivi, almeno qui da noi in Svizzera, la potenza si basa sul valore nominale del pannello, che, essendo bifacciale é più alta, anche se poi non viene usata.
Un giorno qualcuno se ne accorgerà e ...
Grazie mille per l'appunto, potrà essere utile ad altri!😀
Sicuro sia più alta ?
Io vedo molti bifacciali che dichiarano potenze analoghe al monofacciale e quindi ho sempre pensato (vedere altro mio commento) che la potenza dichiarata sia solo quella della faccia superiore.
Per dire il Ja Solar bifacciale da 1.7x x 1.1x metri è dichiarato 21.5% di rendimento e 425W di potenza nominale.
Ma 425W sono più o meno lo potenza max che un monofaccia di quelle dimensioni (e 21.8% di rendimento) può fare e quindi per me il contributo posteriore non è conteggiato, altrimenti al minimo dovrebbero dichiararlo anche solo 450W (+6%) ma più facilmente oltre 500-515W (+18-21%)
@@Fabrizio-xk1ly non bisogna confondere la potenza con la quantità di energia: le celle sono essenzialmente le stesse, l'aumento di potenza dovuto alla bifaccialità è marginale e legato al modo d'installazione (se parliamo della sola luce diffusa, sarà al massimo un 5~10% in più). Discorso diverso per la quantità di energia, che, specialmente nel montaggio verticale, è dovuto al maggior numero di ore in cui i pannelli rendono di più.
@@CapirciQualcosa Si ma l'utente parla di "Potenza nominale" e dice che è più alta sui bifacciali e questo fa tassare di più (in Svizzera, io Italiano)
Ma a vedere i datasheet non mi pare sia così.
Certo il bifacciale produrrà di più (forse dipende dall'installazione), come produce di più un pannello (sia bifacciale che non) su un inseguitore solare, ma la potenza nominale (e non) NON cambia, cambia solo il tempo per il quale stiamo vicini alla max potenza.
E non mi pare che i pannelli bifacciali dichiarino potenza nominale più alta, cioè non c'è neanche quel +5%
425W nel monofacciale e 425W nel bifacciale (a pari dimensioni e rendimento) e non 445W
Poi certo magari quello monofacciale al rendimento nominale NON ci arriverà mai (c'è sempre una perdita del 10-15% anche a puntamento perfetto) ed il bifacciale ci si avvicinerà di più (recuperando la perdita della faccia superiore con parte del guadagno di quella inferiore) e quindi anche per questo produrrà pià Wh giornalieri , però il potenziale in più mi pare NON dichiarato
@@Fabrizio-xk1ly ok, si, avevo interpretato male. In effetti la potenza dichiarata non si discosta in maniera sensibile dai monofacciali per i motivi di cui sopra. Tuttavia non conosco i parametri utilizzati in Svizzera, ma se ci limitiamo alle specifiche tecniche le differenze sono trascurabili.
Io li ho messi in verticale attaccati al muro di recinzione del terrazzo, forse hanno un rendimento più basso ma sono al sicuro da venti e grandine
Si, è una soluzione anche questa!😀
Cambia molto la collocazione con la bifaccialita. Sarà una nuova soluzione aggiuntiva rispetto a quella piatta. La Svizzera andrà al voto referendario il 9 giugno per la conferma della nuova legge sui gas serra e produzione di energia alternativa avrà trovato la soluzione così.
Hai qualche notizia di interesse per la Direttiva UE sulle case green in Italia? Non. ho messo i pannelli sul tetto anche per la grandine.
I pannelli bifacciali sono per l'appunto una soluzione in più, che dove può essere applicata permette non pochi vantaggi.
La direttiva "case green" devo ancora esaminarla per bene, perché potrebbe diventare l'oggetto di un prossimo video.
Quanto alla grandine, è vero che può essere un problema, ma è anche vero che esistono delle soluzioni: tanto per cominciare, esistono pannelli rinforzati che resistono a grandine grossa quasi come palle da tennis, costano cari ma esistono; in alternativa si possono proteggere dei pannelli normali con uno strato di lexan o plexiglass posto a qualche centimetro di distanza, con perdite di efficienza veramente minime (pochi punti percentuali); si possono usare delle normali reti antigrandine, costano poco, ma la perdita di resa è più marcata; infine, i pannelli verticali, sono quasi del tutto immuni alla grandine (se la sfortuna si mette di traverso, nulla è sicuro al 100%)! 😉
Peccato che a seconda della latitudine conta davvero l inclinazione,e quindi si ha perdite ,ricordo che un pannello qualunque esso sia la sua resa max e quando l irraggiamento cade in modo perpendicolare sul pannello , direi che è valido questo solo in certe situazioni,ma nel caso se ho del terreno la soluzione migliore e montare un inseguitore solare che ha una resa in percentuale molto più alta a parità di potenza,cmq complimenti un saluto
Assolutamente, si! Avevo parlato di orientamento e di inseguitori in questo video: th-cam.com/video/FuyaMnvQhJQ/w-d-xo.html
😉
Ci sono delle cose che dei bi-facciali non mi sono chiare, lei magari sa chiarire
La potenza nominale dichiarata dei bi-facciali è quella della faccia singola e superiore, trascurando quella inferiore o è compresa ?
A me verrebbe da pensare la prima perché se mi dichiari un pannello bifacciale da 1.95mq (il classico 1.7x1.1m circa) da 425W quella è una potenza che fa benissimo il mono-faccia e mi aspetterei che se la faccia inferiore possa aggiungere anche solo +15% allora la potenza max dovrebbe al più essere sui 490W e non 425W, non parliamo se poi il lato inferiore potesse fare +30%
La potenza massima è comunque limitata o no ?
Cioè se per assurdo ci fossero due soli (o uno specchio collimatore dietro) il pannello nel punto di potenza max sarebbe sempre limitato alla sua potenza max dichiarata o potrebbe quasi raddoppiarla ?
Ossia se il pannello è dichiarato 425W con coefficiente posteriore dichiarato al 80% (e quindi in grado di fare 340W se ribaltato esponendo al sole il lato inferiore), con due soli opposti potrebbe fare 425W+340W ?
O il max sarebbe sempre limitato a 425W ed il guadagnano faccia inferiore servirebbe solo nei momenti in cui la faccia superiore è lontana dal max possibile ?
La questione è abbastanza complessa, ma vediamo di semplificarla al massimo: nei pannelli bifacciali, le singole celle sono grossomodo le stesse che nei pannelli mono faccia. La potenza massima che si può ottenere dipende dal flusso luminoso che le colpisce e quindi, se vengono colpite dal doppio della luce in teoria verrebbe da pensare che possano dare il doppio della potenza, ma nella pratica non è così: essenzialmente, per ogni fotone si riesce, nella migliore delle ipotesi a liberare un elettrone ed anche se la stessa area fosse colpita da due fotoni (con le celle silicio e la maggior parte delle perovskiti) si avrebbe comunque un solo elettrone.
Questo comporta il limite delle bifacciali: anche nella migliore delle ipotesi, anche se le due facce fossero equamente illuminate, non si arriverebbe mai ad un raddoppio della potenza.
È un problema relativo, perché comunque non sarà mai possibile avere la stessa quantità di luce sulle due facce (salvo avere per l'appunto due Soli).
Oggi sono in sviluppo celle in grado di liberare più elettroni per fotone (a livelli energetici diversi), ma rimarrà il fatto che le due facce non saranno mai illuminate alla stessa maniera. Il fattore di bifaccialità serve più che altro a calcolare per quante ore i pannelli lavoreranno in prossimità della massima potenza.
@@CapirciQualcosa Prima di tutto grazie tante delle risposte finora date.
Bene c'è un max (beh era prevedibile), poi resta da capire se il max è già quello del nominale indicato o se sia più alto.
Ossia se per esempio se un monofacciale lo espongo a 2000W al mq di irraggiamento (ovviamente usando specchi e lenti e magari proiettando la luce di 4mq di sole su 2mq di pannello, l'alternativa di avvicinare la Terra al Sole, ossia ridurre il raggio dell'orbita, non è molto praticabile 🤣) e quindi al doppio per cui è dichiarato/certificato il pannello, vedrò:
1) Potenza doppia
2) Stessa potenza del max nominale (ossia prima non la raggiungeva, mentre ora la raggiunge ma non la supera)
3) Una via di mezzo, ossia un 400W non diventa un 800W ma magari a 600W ci arriva
Stessa cosa poteva essere per un bifacciale montato davanti (ad una certa distanza, esempio 1.5-2m) ad una superficie molto riflettente (es. il pannello bifacciale è il davanzale di un balcone di un palazzo tutto di vetri) ricevesse molto di più di 1000W al mq (facciamo finta 1000W frontalmente anche se verticalmente è difficile ottenerli e 400-500W posteriormente per i riflessi delle superfici quasi a specchio) andrebbe oltre al nominale ?
E se si perché non lo dichiarano nei datasheet (chi valuta l'impianto dovrebbe sapere il worst case delle correnti per dimensionare tutto correttamente) ?
@@Fabrizio-xk1ly anzitutto, prego! È sempre un piacere rispondere a domande ben poste ed argomentate!😉
Tornando al punto, credo di aver risposto in maniera frammentata sotto ai due thread... Cerco di riassumere il concetto: tra le 3 opzioni che proponi (mi permetto di darti del tu, perché per me è come conversare tra amici), la situazione reale è più simile alla terza opzione: un 400W, con la tecnologia attuale, non arriverebbe comunque ad 800W, neppure nelle migliori condizioni, però ci si potrebbe avvicinare molto (quel +80~90% del fattore di bifaccialità).
La potenza nominale è di solito riferita alla massima di una faccia incrementata (dipende dal produttore) di quel 5~10% che sono certi di poter raggiungere nella peggiore delle condizioni che rispetto i criteri minimi.
Se la potenza al metro quadro è grossomodo la stessa dei pannelli monofacciali può dipendere da due fattori: il primo è che possono utilizzare celle un po' meno performanti (tanto, si recupera dall'altro lato); il secondo è "meccanico": a pari superficie, non tutti i pannelli hanno la stessa superficie attiva e/o lo stesso numero di celle.
In situazioni reali, però, il vantaggio maggiore si ottiene col montaggio verticale, non contando su di un teorico aumento di potenza, quanto su di un più pragmatico aumento di ore di produzione dovuta al maggior numero di ore di corretta illuminazione. 😉
Per ogni altro chiarimento, rimango a disposizione!😀
@@CapirciQualcosa O forse è il tipo di omologazione
Nei datasheet vedo lo standard STC (e poi a volte quello NOCT)
Nel modello STC vedo che i mono-facciali ed i bifacciali prevedono la stessa potenza, probabilmente perché magari si considera solo la faccia superiore in quella certificazione.
Però in alcuni datasheet poi ci sono anche i valori per l'uso delle due faccie combinate e lì la potenza max dichiarata cresce (nei casi visti un +8% se nella faccia dietro arriva almeno un 10% della radiazione che arriva frontalmente), es. 459W per un pannello da 425W in STC supponendo un rapporto luce retro/fronte al 10%
dimentichi una cosa, i vandali e i ragazzini annoiati, ne vedi pannelli distrutti per le strade
@@mattiusmau è vero, esiste un fattore di rischio, in particolare per le installazioni a terra. A me non è mai capitato, ma sto in un posto piuttosto isolato...🤔
1 commento
Rapido!😀
penso che il problema sia sempre il solito, lo stoccaggio
È uno dei punti chiave ancora da risolvere. Tuttavia ci sono stati dei miglioramenti significativi e piuttosto rapidi, che fanno ben sperare: nuove batterie, più longeve, economiche e più 'riciclabili'. Inoltre, poter aumentare le ore di produzione con questi sistemi aiuta anche a diminuire (leggermente) la necessità di stoccaggio. Insomma, non siamo ancora al punto di svolta, ma ci stiamo avvicinando!😀
@@CapirciQualcosa giusto non ci avevo pensato che a maggiore disponibilità potesse diminuire anche la necessità di stoccaggio.
@@emalado sono problemi complessi, vanno affrontati dividendoli in parti più piccole, più facili da gestire!😉
@@emaladocmq ora per 15kw di batteria con 16celle da 300amper lifepo4 da Carmine energia gratis con 1660euro spedite a casa e per 15anni sei a posto ricaricando con tensione di 54.4volt max
Ottima idea dovrò informarmi meglio
👍
Ottima idea dovrò informarmi meglio
Grazie mille!😀