Esplorazione della città sommersa nel Lago del Corlo

Nella giornata di sabato, con le ultime immersioni sul torrione della sponda orientale del "ponte de le Caene", lo staff di Acquelibere Sub Diving Club di Padova e componenti del Nautica Mare Dive Team di Verona hanno concluso l'esplorazione dei fondali del lago del Corlo, in provincia di Belluno.
LA STORIA: Da molti chiamato lago di Arsiè, il lago artificiale prende il nome dalla diga e dalla borgata di Corlo, frazione di Arsié, che la sovrasta sulla sponda orientale, assieme alla borgata di Incino, posta sul versante opposto. Il lago del Corlo, a sud ovest della provincia di Belluno, è un bacino artificiale nato nel 1954 quando, con lo sbarramento del torrente Cismon, fu realizzata la diga presente oggi nei pressi della frazione di Corlo. In località Rocca svanirono le borgate di Giuliàt, Cèsa, Cabalàu, Carèr, la chiesa e il cimitero, si salvò solo il campanile. Buona parte del paese di Rocca dovette essere abbandonato. LE IMMERSIONI: Nel 2000, al termine di una serie di appassionanti ricerche condotte dagli speleo sub Franco Giordani, Franco Moretti e Lucia Tessari, furono localizzate alcune strutture non demolite. Dal mese di giugno di quest'anno, alla guida di Franco e Lucia, sono riprese le esplorazioni dei fondali del lago da parte dello staff di Acquelibere diving club Padova e componenti del Nautica Mare Dive Team Verona. Si sono svolte oltre 50 immersioni dedicate alla documentazione dello stato di conservazione delle seguenti strutture: Ponte della Ferrovia, Ponte di Pria, Ponte di Polo, il torrione sulla sponda orientale ed i resti del torrione sulla sponda occidentale del Ponte de le Caene, i resti del Mulino della Stua. La profondità media del lago è di 19,4 metri e la profondità massima è di 53 metri nel momento di massimo invaso. Sono state utilizzate miscele EAN30 e EAN50, illuminatori e scooter subacquei Salvo, distribuiti da Nautica Mare Shop. PARTECIPANTI: Cesare Balzi, Gianfranco Cuoccio, Michele Favaron e Massimiliano Rancan hanno realizzato una copertura video-fotografica dei resti delle strutture sommerse esistenti prima della realizzazione dell'invaso nel 1954. Hanno contribuito all'ottimo risultato e partecipato alle immersioni: Daniele Attolini, Alessandro Boracina, Gianni Coppo, Patrizia Cubadda e Walter Zoccarato. Un sentito e sincero ringraziamento al Signor Silvio Lancerini per il determinate contributo storico-culturale. Padova, 7 settembre 2009
Foto: Michele Favaron
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