Rinnovabili in Sardegna - Parla Legambiente
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- เผยแพร่เมื่อ 30 ก.ย. 2024
- Perche Sì? Parola a Marta Battaglia, Presidente di Legambiente Sardegna.
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Grazie VaiElettrico, inizio ad avere un quadro preciso delle posizioni contrapposte.
Le idee dei due rappresentanti non sono poi così agli opposti.
Sicuramente la linea di distribuzione deve diventare una rete per gestire carichi e accumuli.
Un problema serio, di questi ultimi giorni, sono gli atti vandalici, perchè questi sono, che gettano ulteriore benzina sul fuoco.
Serve più informazione come questa, senza risse e senza urla o prese in giro.
Questa guerra è alimentata da chi ha interessi, tra l'altro dello stesso genere, come gli immobiliaristi.
Non avete proprio centrato il punto. Ma proprio un buco nell'acqua! I sardi NON SONO CONTRO IL RINNOVABILE. La maggior parte di noi se ne avessero la possibilita farebbero delle comunità energetiche, ma siamo contro la SPECULAZIONE ENERGETICA ED EDILIZIA dall'approccio colonialista, a livello di quella tipologia di progetti non è sostenibile, punto. La prossima volta che avete voglia di fare una diretta per lo meno prendetevi la briga di andare a vedere il *contesto* degli eventi e movimenti che commentate, con un'ottica ampia, e coinvolgendo le persone locali stesse che vi spiegano le motivazioni. E ve lo dico da ambientalista, questo tipo di superficialità fa male all'ambientalismo. L'unico ambientalismo serio è quello decoloniale. Ancora una volta i sardi e le sarde sono stati trattati come "corpi estranei" al dibattito. Schifo.
Ma che cosa dice la Signora con cognome continentale quando sostiene che gli impianti che già ci sono in Sardegna hanno rispettato le norme della tutela del paesaggio? Basta andare in due dei principali monumenti storici della Sardegna, la basilica di Saccargia e il Nuraghe di Santu Antine, entrambi con il paesaggio deturpato da parchi eolici, per renderci di conto di quanto siano affidabili le procedure di tutela di cui parla. Alla Signora con il cognome continentale non importa nulla della Sardegna, perché non la sente come la sua terra, ma è interessata solo al bene della sua nazione d’ oltremare e ai fini della sua ideologia! La grande maggioranza dei Sardi non vuole questa invasione finalizzata a esportare energia per alimentare le industrie padane e le voraci metropoli italiche, ma solo quella che serve a noi. Le 3 centrali termiche oggi presenti in Sardegna servono sopratutto a esportare energia, e questo falsa il dato della Sardegna maggior produttrice di CO2. Senza quel surplus da esportare i fabbisogni interni da rinnovabili per sostituirle può essere soddisfatto da integrazioni nelle aree già deturpate, e non hanno certo bisogno di parchi offshore che rovinerebbero il romanticismo degli splendidi tramonti che godiamo sulla costa Ovest. Torri altre 200 m sono assolutamente visibili anche oltre 30 km, ma chi volete prendere in giro?
Fino a quando il vostro sguardo non andrà oltre i confini del vostro giardino, sarà difficile avere un dialogo.
Ripudiate il continente, ma senza il supporto dei continentali sareste già scappati tutti dall'isola più bella del mediterraneo!
@@Ducams4r Mi spiace ma la storia ci ha insegnato a diffidare di voi. Relitti di industria siderúrgica, miniere e servitù militari restano a dimostrarcelo. Non sacrificheremo la nostra terra per alimentare la vostra fame di energia. Chiedetela alla Francia, o impiantate le efficienti centrali nucleari a 2 passi da casa vostra! Come fanno Francia e Spagna, senza devastare il paesaggio di Corsica e Baleari. Che maledizione ci è toccata per scambi di terra tra monarchie!
caspita queste si che sono argomentazioni!
Ha parlato solo legambiente....e s'atru?
Sai com'è.... Ci sono interessi economici.... Comunque il video che cerchi c'è, separato, nello stesso canale.
@@naturavideosardegna e gli interessi del metano?
purtoppo chiamarsi rinnovabili NON vuol dire rispettare l' ambiente e nemmeno essere Legaambiente vuol dire avere competenze sulle soluzioni tecniche
tutti a correre dietro alle etichette e gli slogan ...
poveri noi e povero ambiente (offeso dai verdi)