Bravissima. Molto chiara la spiegazione di due tecniche piuttosto complesse. Le studiai con difficoltà per l esame di storia delle tecniche artistiche... anni fa. Avessi avuto questo video! Cmque, mi servirà per vedere i bronzi in futuro con occhi diversi (ad es. Donatello alla mostra di Firenze). Grazie davvero l impegno
Grazie mille, @Emanuele Canepa! In realtà, da non tecnica, credo di essere sempre in difetto quando provo a raccontare le varie lavorazioni, ma almeno ci si fa un'idea in più! Grazie!
Lo “scopritore” (?!) ufficiale Stefano Mariottini non era “un fotografo” ma un ingegnere chimico esperto nella qualità dei metalli: lavorava presso la Selenia, in Lazio. Ancora: la foto in cui si vedono due persone che reggono un Bronzo ritrae una coppia di operatori subacquei accanto a una (orripilante) copia in resina servita - assieme alla seconda replica - per una ricostruzione video del ritrovamento fatta dal Maestro Pippo Cappellano (Nel mare degli antichi) nell’anno 1983. La location era il mare di Briatico (VV).
@bronziriaceinchiesta hai ragione per tutte le imprecisioni che hai segnalato. Ho confezionato in fretta a suo tempo la lezione, non ricontrollando tutte le fonti. Grazie!
una curiosita': ma in genere all 'interno delle statue in bronzo appena fatte originalmente ..all interno sono vuote o piene di bronzo? ...venivano svuotate dal gesso -argilla?
@gionny Vagni, se hai seguito il video avrai scoperto che le statue in bronzo sono cave al loro interno e hanno uno spessore di pochi mm. Talvolta è rimasta dentro l’anima in argilla (terracotta durante la cottura), che ci fornisce preziose informazioni sulla provenienza delle opere.
@@RaffaellaArpiani scusa ma una argilla antica greca o romana ....persiana o africa ma e' sempre argilla sostanza naturale..come fanno a dire la provenienza dell'argilla e' GRECA dopo analizzata!?..e' un prodotto naturale in tutto il mondo....non e' che la calce italiana e poi differente dalla calce irlandese e svedese...cambia varia di pochissimo essendo una miscela personale! ...e' come dire sanno riconoscere un pezzo oro se viene dall africa o dall america latina ..analizzandolo e non ne sono in grado dare NESSUNA origine con certezza assoluta!....son troppo prepotenti questi scienziati .....sanno anche dirmi la mia acqua di bottiglia clavia e acqua panna da dove proviene aanalizzandola? ma daii... li metterei proprio alla prova reale questi divini scienziati da quatro venti !..analizzerei i scienziati.. dirmi a provenienza di varie acque ..vediamo se ci predono..sai che ridereee!!...come se l argilla greca ha la sua firma ..ma dai!! analizziamo i DEI "scienziati "prima delle statue sarebbe meglio !..la scienza ha un trucco di dominio ..spararne tante prima di tutti!... diffondere ipotesi e presunte analisi e dubbi con metodo pseudo -scientifico ..semplice ma le certezze non ne hanno!..dove sta' scritta questa analisi di argille?..che prepotenti i scienziati spara ipotest di provenienza ..maah
Video molto interessante, io per hobby faccio piccoli bronzetti a cera persa, ma ancora non ho ben capito quanto rame fondere ad esempio per un bronzetto da 100 grammi di cera... quanti kg. di rame dovrei fondere.? Grazie per l' aiuto.
Ottima spiegazione, già che siamo in tema di tecniche artistiche... Anche un video del genere sulla ceramografia sui vasi a figure nere e rosse ecc.. sarebbe fantastico!!! 😁 * P. S. la lingua del video sulla fusione indiretta è l'Ivrit, l'ebraico moderno.
@Giorgio Montanari, grazie mille! Certo, il contributo più grande lo fanno le immagini che ho impiegato, davvero auto-esplicative. È in programma tra non troppi video anche quello sulla tecnica a figure nere e a figure rosse! Arriva, arriva! E grazie mille della tua indicazione: non avrei proprio mai saputo riconoscere l'Ivrit!
Minuto 13:17 circa. Com'è possibile che la testa in cera ottenuta sia cava all'interno se lo stampo non presenta al suo interno una testa più piccola? Se colassimo la cera nello stampo della testa raffigurato nel video otterremmo sicuramente una testa in cera ma totalmente piena. Non riesco a capire come potesse essere cava dentro. Bel video comunque, molte grazie.
@Pippostene X, grazie dei complimenti e anche delle osservazioni per aiutare il chiarimento. La cera d'api è un materiale molto prezioso, che veniva impiegata o pennellandola direttamente all'interno dello stampo, con uno spessore sottile, oppure veniva fatta colare e ruotare per aderire alla forma dello stampo, sempre con un piccolo spessore. Spero di averti aiutato a capire!
nella tecnica indiretta cosa si usa come distaccante tra bivalva di gesso e la cera?? perchè ho provato a fare un piccolo stampo di prova giusto per capire , ma il gesso della forma ha assorbito la cera e non si staccava più
@letizia catenaro, che brava che sei, che hai fatto un tentativo! Temo però di non poterti aiutare. Credo occorrerebbe consultare uno scultore, abituato a maneggiare i metalli. Forse dipende dalla fase di asciugatura del gesso? Forse la cera che hai impiegato non è quella pura? Perdona se non so aiutarti di più!
@@letiziacatenaro7363 sono un’insegnante di liceo e provo a rendere comprensibili la storia dell’arte dalle origini al contemporaneo. Mi spiace se non ho potuto aiutarti.
Salve, avrei una domanda Nella tecnica a cera persa, l'anima in argilla (o gesso), dove va a finire? Viene fatta defluire insieme alla cera d'api oppure veniva estratta dagli scultori? Non mi è molto chiaro questo passaggio. La ringrazio per la spiegazione semplice, ma molto approfondita.
@Simona Busi, grazie a te! L’anima in argilla o gesso resta all’interno della statua in bronzo (si parla di terra di fusione) se la statua è realizzata in un unico pezzo. Se invece è fatta a pezzi poi uniti è possibile romperla e toglierla. Ricordati che l’argilla cuocendo diventa solida (terracotta), quindi non può sciogliersi e defluire.
@ALESSANDRO GHIONE spero di risponderti in modo corretto (se ho capito la tua domanda). Quando la forma viene messa in forno, l’argilla diventa terracotta, cioè si autosostiene e non ha bisogno di altro, anzi: proprio perché c’è terracotta sia dentro che fuori, lo spazio lasciato cavo dalla c’era può essere riempito.
@ALESSANDRO GHIONE anch’io ti faccio un esempio semplice sperando di aiutarti a capire. Immagina di dover fare un panino con un impasto di pane esterno, uno interno e al centro del burro. Quando inforni, ovviamente l’impasto si trasforma in pane (con la crosta), sia dentro che fuori. Diventa solido e rigido. Il burro si scioglie e scivola via: in quello spazio vuoto si può colare un altro materiale
mi ricorda i giocatoli in plastica che si trovano nei ovetti di pasqua e nelle scatole gochi da tavola....dove ci sono i pezzi di montaggio legati a tubicini di platica da staccare per poi riunire.. heheheh! erano davvero avanti nel 500 a.c. artisticamente parlando ...cmq dai non potevano essere canali di cera..si sarebbero dannegiati nel passaggio del bronzo incandescente..forse prima della colata anche i canali erano in calce o arigilla indurita..quindi stampati e poi fatta la colatura ..per logicita' la fisica kimica e' cosi xd..
@gionny Vagni, ovviamente i canali erano in argilla, rivestiti internamente in cera. Con l'alta temperatura del forno la cera si scioglieva e scivolava via e l'argilla si induriva trasformandosi in terracotta. Lo spazio vuoto veniva riempito dalla lega di rame e stagno (il bronzo) colata. Ma capisco il paragone con i tubicini in plastica da staccare! 🙂
@@RaffaellaArpiani aah okk.. scusami per questi dettagli ma sono molto rompi per certi dettagli..xd e sempre grazie per le sue risposte fa molto piacere che sopporti questo.. xd sinonimo di animo gentile ..e non e' poco!
ma sa' che significa far colare bronzo incadescente per tutti quei canali come nello schema? e riempire la statua senza sbagliare ..senza che si indurisce strada facendo?senza far danno ai canali? e di cosa erano fatti i canali per resistere a quelle temperature? senza subire un danno!? basta un danno a un canale a un indurimento del bronzo nei canali ..e la statua era perduta ovvio!..necessita di zero errori !altrimenti tutto da capo!.. gli antichi non potevano usare questa tecnica del genere suu'..sara' una tecnica moderna..e' un mio parere per logica anche pratica!....dovevano avere dei canali resistenti a 1500 gradi a anche di una perfetta chiusura ermetica ad alta resistenza per fare un lavoro del genere....sapevano fare una entrata ermetica a imbuto con due direzioni diverse lo trovo molto complesso! e strada facendo nei canali il bronzo liquido incandescente le pare che non si indurisce in qualche punto?.. con la perdita di tutto il lavoro!.......mmmh noo non e' possibile a mio parere! like per il video ben spiegato ...ma no like per il fatto che non ci credo a questo metodo ...lo trovo possibile moderno.... ma non antico...e come e' possibile che non hanno trovato un minimo di cera o argilla inglobata nel bronzo liquido?..mmmh a mio parere on usavano queste tecniche a canali ! ci sono prove reali di questi canali ? o appartengono alle delle teorie?..
@gionny Vagni, i canali erano di cera d’api, pensati per sciogliersi alle alte temperature e lasciare così lo spazio al bronzo fuso per penetrare. Fantastico, no?
@@RaffaellaArpiani e non hanno mai trovato piccole quantita' di cera o gesso ...nel metallo bronzo ? strano...non ci credo hanno usato quelle tecniche gli antichi...non hanno nessuna antica prova reale dei canali..solo le tecniche moderne ne hanno con non poca difficolta'!..quindi sono tecniche usate ipotetiche non accertate..quella dei canaliho hanno la prova reale dei canali ?
@@RaffaellaArpiani appunto canali in cera d'api come fa' a resistere al calore del bronzo fuso senza danneggiarsi?..forse anche i canali erano stampati dal gesso calce ?per poi fatto passare il bronzo liq,,,...forse il bronzo colato passava nei canali stampati anche essi in calce che in cera d api..
E' un mio problema, lo ammetto, ma non posso non sottolineare (purtroppo!) come anche lei si sia adeguata alla diffusa (in televisione e ne TG c'è l'imbarazzo di scelta) terrificante abitudine di parlare con quel cacofonico intercalare fatto di "EHMMM, AAAHMMM, EHMMM, AAAHMMM, EHMMM, AAAHMMM, EHMMM, AAAHMMM, EHMMM, AAAHMMM". Lo considero un gran peccato e lo dico con dispiacere. Un'educazione a riguardo potrà solo giovare non solo a lei, che è bravissima, ma soprattutto a chi l'ascolta. Del resto parlare a un pubblico è un'arte che si apprende, non si improvvisa, sia pure un pubblico virtuale come questo di un canale youtube e similari.
@marcelloalbanesi2454, innanzitutto grazie di esserti preso la briga di scrivermi, lo apprezzo. In realtà non è che mi sia adeguata a uno stile, anzi, le esitazioni tra una frase e l'altra sono parte della mia inflessione. Molto spontanea, troppo. So che posso lavorarci e migliorare, ma mi capita in particolare quando affronto tematiche tecniche, su cui dimostro qualche incertezza. Sto già provando a farci caso. D'altra parte in queste videolezioni in take singole non c'è post-produzione. Grazie comunque.
Un linguaggio semplice , comprensibile anche ai non esperti , e proprio solo di chi ha le idee molto chiare. Bravissima !
@Raffaele la cava, grazie! ❤️
Fantastico grazie, spiegazione chiarissima!
Mi fa piacere, grazie a te, @Martina Leporoni!
Bravissima. Molto chiara la spiegazione di due tecniche piuttosto complesse. Le studiai con difficoltà per l esame di storia delle tecniche artistiche... anni fa. Avessi avuto questo video! Cmque, mi servirà per vedere i bronzi in futuro con occhi diversi (ad es. Donatello alla mostra di Firenze). Grazie davvero l impegno
Grazie mille, @Emanuele Canepa! In realtà, da non tecnica, credo di essere sempre in difetto quando provo a raccontare le varie lavorazioni, ma almeno ci si fa un'idea in più! Grazie!
Lo “scopritore” (?!) ufficiale Stefano Mariottini non era “un fotografo” ma un ingegnere chimico esperto nella qualità dei metalli: lavorava presso la Selenia, in Lazio. Ancora: la foto in cui si vedono due persone che reggono un Bronzo ritrae una coppia di operatori subacquei accanto a una (orripilante) copia in resina servita - assieme alla seconda replica - per una ricostruzione video del ritrovamento fatta dal Maestro Pippo Cappellano (Nel mare degli antichi) nell’anno 1983. La location era il mare di Briatico (VV).
@bronziriaceinchiesta hai ragione per tutte le imprecisioni che hai segnalato. Ho confezionato in fretta a suo tempo la lezione, non ricontrollando tutte le fonti. Grazie!
Grazie mille
@parimah Ahmadi, grazie a te!
La lingua sull'immagine 10.2 è l'Ebraico attuale. Grazie del bel video
@Valerio Ghilardi, grazie del complimento! (Che ignoranza, la mia, sull'ebraico!)
una curiosita': ma in genere all 'interno delle statue in bronzo appena fatte originalmente ..all interno sono vuote o piene di bronzo? ...venivano svuotate dal gesso -argilla?
@gionny Vagni, se hai seguito il video avrai scoperto che le statue in bronzo sono cave al loro interno e hanno uno spessore di pochi mm. Talvolta è rimasta dentro l’anima in argilla (terracotta durante la cottura), che ci fornisce preziose informazioni sulla provenienza delle opere.
@@RaffaellaArpiani scusa ma una argilla antica greca o romana ....persiana o africa ma e' sempre argilla sostanza naturale..come fanno a dire la provenienza dell'argilla e' GRECA dopo analizzata!?..e' un prodotto naturale in tutto il mondo....non e' che la calce italiana e poi differente dalla calce irlandese e svedese...cambia varia di pochissimo essendo una miscela personale! ...e' come dire sanno riconoscere un pezzo oro se viene dall africa o dall america latina ..analizzandolo e non ne sono in grado dare NESSUNA origine con certezza assoluta!....son troppo prepotenti questi scienziati .....sanno anche dirmi la mia acqua di bottiglia clavia e acqua panna da dove proviene aanalizzandola? ma daii... li metterei proprio alla prova reale questi divini scienziati da quatro venti !..analizzerei i scienziati.. dirmi a provenienza di varie acque ..vediamo se ci predono..sai che ridereee!!...come se l argilla greca ha la sua firma ..ma dai!! analizziamo i DEI "scienziati "prima delle statue sarebbe meglio !..la scienza ha un trucco di dominio ..spararne tante prima di tutti!... diffondere ipotesi e presunte analisi e dubbi con metodo pseudo -scientifico ..semplice ma le certezze non ne hanno!..dove sta' scritta questa analisi di argille?..che prepotenti i scienziati spara ipotest di provenienza ..maah
Video molto interessante, io per hobby faccio piccoli bronzetti a cera persa, ma ancora non ho ben capito quanto rame fondere ad esempio per un bronzetto da 100 grammi di cera... quanti kg. di rame dovrei fondere.? Grazie per l' aiuto.
@gianpaologazzola1234, temo proprio di non poterti aiutare. Io non sono un’esperta: tu che fai bronzetti avresti molto da insegnare a me!
@@RaffaellaArpiani Grazie, comunque il video è fatto veramente bene.
Ottima spiegazione. Una domanda, i canali in cosa venivano realizzati e come? Grazie
@Elisabetta Clerici, credo fossero fatti anche quelli in cera!
Ottima spiegazione, già che siamo in tema di tecniche artistiche... Anche un video del genere sulla ceramografia sui vasi a figure nere e rosse ecc.. sarebbe fantastico!!! 😁
* P. S. la lingua del video sulla fusione indiretta è l'Ivrit, l'ebraico moderno.
@Giorgio Montanari, grazie mille! Certo, il contributo più grande lo fanno le immagini che ho impiegato, davvero auto-esplicative. È in programma tra non troppi video anche quello sulla tecnica a figure nere e a figure rosse! Arriva, arriva! E grazie mille della tua indicazione: non avrei proprio mai saputo riconoscere l'Ivrit!
Minuto 13:17 circa. Com'è possibile che la testa in cera ottenuta sia cava all'interno se lo stampo non presenta al suo interno una testa più piccola? Se colassimo la cera nello stampo della testa raffigurato nel video otterremmo sicuramente una testa in cera ma totalmente piena. Non riesco a capire come potesse essere cava dentro. Bel video comunque, molte grazie.
@Pippostene X, grazie dei complimenti e anche delle osservazioni per aiutare il chiarimento. La cera d'api è un materiale molto prezioso, che veniva impiegata o pennellandola direttamente all'interno dello stampo, con uno spessore sottile, oppure veniva fatta colare e ruotare per aderire alla forma dello stampo, sempre con un piccolo spessore. Spero di averti aiutato a capire!
@@RaffaellaArpiani grazie mille per la risposta, ora ho capito il procedimento!
@@pippostenex2534 son contenta!
nella tecnica indiretta cosa si usa come distaccante tra bivalva di gesso e la cera?? perchè ho provato a fare un piccolo stampo di prova giusto per capire , ma il gesso della forma ha assorbito la cera e non si staccava più
@letizia catenaro, che brava che sei, che hai fatto un tentativo! Temo però di non poterti aiutare. Credo occorrerebbe consultare uno scultore, abituato a maneggiare i metalli. Forse dipende dalla fase di asciugatura del gesso? Forse la cera che hai impiegato non è quella pura? Perdona se non so aiutarti di più!
@@RaffaellaArpiani grazie ma supponevo che dato stesse facendo divulgazione fosse lei nel campo 🙄😳😶cioè del mestiere!
@@letiziacatenaro7363 sono un’insegnante di liceo e provo a rendere comprensibili la storia dell’arte dalle origini al contemporaneo. Mi spiace se non ho potuto aiutarti.
Salve, avrei una domanda
Nella tecnica a cera persa, l'anima in argilla (o gesso), dove va a finire? Viene fatta defluire insieme alla cera d'api oppure veniva estratta dagli scultori?
Non mi è molto chiaro questo passaggio.
La ringrazio per la spiegazione semplice, ma molto approfondita.
@Simona Busi, grazie a te! L’anima in argilla o gesso resta all’interno della statua in bronzo (si parla di terra di fusione) se la statua è realizzata in un unico pezzo. Se invece è fatta a pezzi poi uniti è possibile romperla e toglierla. Ricordati che l’argilla cuocendo diventa solida (terracotta), quindi non può sciogliersi e defluire.
@@RaffaellaArpiani La ringrazio infinitamente! Immaginavo fosse così, ma non ne ero esattamente sicura!
Seguirò senza dubbio altri video!
@@aamelix è un piacere!
@ALESSANDRO GHIONE spero di risponderti in modo corretto (se ho capito la tua domanda). Quando la forma viene messa in forno, l’argilla diventa terracotta, cioè si autosostiene e non ha bisogno di altro, anzi: proprio perché c’è terracotta sia dentro che fuori, lo spazio lasciato cavo dalla c’era può essere riempito.
@ALESSANDRO GHIONE anch’io ti faccio un esempio semplice sperando di aiutarti a capire. Immagina di dover fare un panino con un impasto di pane esterno, uno interno e al centro del burro. Quando inforni, ovviamente l’impasto si trasforma in pane (con la crosta), sia dentro che fuori. Diventa solido e rigido. Il burro si scioglie e scivola via: in quello spazio vuoto si può colare un altro materiale
mi ricorda i giocatoli in plastica che si trovano nei ovetti di pasqua e nelle scatole gochi da tavola....dove ci sono i pezzi di montaggio legati a tubicini di platica da staccare per poi riunire.. heheheh! erano davvero avanti nel 500 a.c. artisticamente parlando ...cmq dai non potevano essere canali di cera..si sarebbero dannegiati nel passaggio del bronzo incandescente..forse prima della colata anche i canali erano in calce o arigilla indurita..quindi stampati e poi fatta la colatura ..per logicita' la fisica kimica e' cosi xd..
@gionny Vagni, ovviamente i canali erano in argilla, rivestiti internamente in cera. Con l'alta temperatura del forno la cera si scioglieva e scivolava via e l'argilla si induriva trasformandosi in terracotta. Lo spazio vuoto veniva riempito dalla lega di rame e stagno (il bronzo) colata. Ma capisco il paragone con i tubicini in plastica da staccare! 🙂
@@RaffaellaArpiani aah okk.. scusami per questi dettagli ma sono molto rompi per certi dettagli..xd e sempre grazie per le sue risposte fa molto piacere che sopporti questo.. xd sinonimo di animo gentile ..e non e' poco!
ma sa' che significa far colare bronzo incadescente per tutti quei canali come nello schema? e riempire la statua senza sbagliare ..senza che si indurisce strada facendo?senza far danno ai canali? e di cosa erano fatti i canali per resistere a quelle temperature? senza subire un danno!? basta un danno a un canale a un indurimento del bronzo nei canali ..e la statua era perduta ovvio!..necessita di zero errori !altrimenti tutto da capo!.. gli antichi non potevano usare questa tecnica del genere suu'..sara' una tecnica moderna..e' un mio parere per logica anche pratica!....dovevano avere dei canali resistenti a 1500 gradi a anche di una perfetta chiusura ermetica ad alta resistenza per fare un lavoro del genere....sapevano fare una entrata ermetica a imbuto con due direzioni diverse lo trovo molto complesso! e strada facendo nei canali il bronzo liquido incandescente le pare che non si indurisce in qualche punto?.. con la perdita di tutto il lavoro!.......mmmh noo non e' possibile a mio parere! like per il video ben spiegato ...ma no like per il fatto che non ci credo a questo metodo ...lo trovo possibile moderno.... ma non antico...e come e' possibile che non hanno trovato un minimo di cera o argilla inglobata nel bronzo liquido?..mmmh a mio parere on usavano queste tecniche a canali ! ci sono prove reali di questi canali ? o appartengono alle delle teorie?..
@gionny Vagni, i canali erano di cera d’api, pensati per sciogliersi alle alte temperature e lasciare così lo spazio al bronzo fuso per penetrare. Fantastico, no?
@@RaffaellaArpiani e non hanno mai trovato piccole quantita' di cera o gesso ...nel metallo bronzo ? strano...non ci credo hanno usato quelle tecniche gli antichi...non hanno nessuna antica prova reale dei canali..solo le tecniche moderne ne hanno con non poca difficolta'!..quindi sono tecniche usate ipotetiche non accertate..quella dei canaliho hanno la prova reale dei canali ?
@@RaffaellaArpiani appunto canali in cera d'api come fa' a resistere al calore del bronzo fuso senza danneggiarsi?..forse anche i canali erano stampati dal gesso calce ?per poi fatto passare il bronzo liq,,,...forse il bronzo colato passava nei canali stampati anche essi in calce che in cera d api..
E' un mio problema, lo ammetto, ma non posso non sottolineare (purtroppo!) come anche lei si sia adeguata alla diffusa (in televisione e ne TG c'è l'imbarazzo di scelta) terrificante abitudine di parlare con quel cacofonico intercalare fatto di "EHMMM, AAAHMMM, EHMMM, AAAHMMM, EHMMM, AAAHMMM, EHMMM, AAAHMMM, EHMMM, AAAHMMM". Lo considero un gran peccato e lo dico con dispiacere. Un'educazione a riguardo potrà solo giovare non solo a lei, che è bravissima, ma soprattutto a chi l'ascolta. Del resto parlare a un pubblico è un'arte che si apprende, non si improvvisa, sia pure un pubblico virtuale come questo di un canale youtube e similari.
@marcelloalbanesi2454, innanzitutto grazie di esserti preso la briga di scrivermi, lo apprezzo. In realtà non è che mi sia adeguata a uno stile, anzi, le esitazioni tra una frase e l'altra sono parte della mia inflessione. Molto spontanea, troppo. So che posso lavorarci e migliorare, ma mi capita in particolare quando affronto tematiche tecniche, su cui dimostro qualche incertezza. Sto già provando a farci caso. D'altra parte in queste videolezioni in take singole non c'è post-produzione. Grazie comunque.
Orribile
Spiace!