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Museo Stibbert
Italy
เข้าร่วมเมื่อ 26 พ.ย. 2020
Il Museo deve la sua esistenza ad un uomo straordinario, Frederick Stibbert (1838-1906), di padre inglese e madre italiana, nato a Firenze ma educato in Inghilterra.
Dedicò fin da giovane la sua attenzione alla collezione per la quale egli stesso creò, sul colle di Montughi, un museo. "Il mio museo", come egli lo chiamò, "che mi costa ingenti somme di denaro, tante cure e fatiche", aggiunge nel suo testamento. Alla sua morte egli lasciò il Museo alla città di Firenze. Il Museo è ora gestito da una Fondazione, istituita per volontà testamentaria di Stibbert stesso. Egli lasciò tutto il suo patrimonio museale in prima istanza alla Nazione Britannica, e in caso di rinuncia alla Città di Firenze che subentrò infatti al primo legatario. Gli obblighi, puntualmente assolti, erano di mantenere le collezioni nel luogo e negli ambienti per loro pensati e di aprire il Museo al pubblico per la conoscenza degli studiosi e l'educazione dei giovani.
Dedicò fin da giovane la sua attenzione alla collezione per la quale egli stesso creò, sul colle di Montughi, un museo. "Il mio museo", come egli lo chiamò, "che mi costa ingenti somme di denaro, tante cure e fatiche", aggiunge nel suo testamento. Alla sua morte egli lasciò il Museo alla città di Firenze. Il Museo è ora gestito da una Fondazione, istituita per volontà testamentaria di Stibbert stesso. Egli lasciò tutto il suo patrimonio museale in prima istanza alla Nazione Britannica, e in caso di rinuncia alla Città di Firenze che subentrò infatti al primo legatario. Gli obblighi, puntualmente assolti, erano di mantenere le collezioni nel luogo e negli ambienti per loro pensati e di aprire il Museo al pubblico per la conoscenza degli studiosi e l'educazione dei giovani.
Acquerelli cinesi su pith paper della collezione Stibbert.
Il Curatore dell'Armeria Riccardo Franci ci svela una delle collezioni meno conosciute del Museo Stibbert: gli acquerelli cinesi su pith paper.
The Curator of the Armoury Riccardo Franci tells the story of one of the less known collections of the Stibbert Museum: the Chinese watercolours on pith paper.
immagini e video/images and clips: Archivio Stibbert, Wikimedia Commons, TH-cam, the web.
The Curator of the Armoury Riccardo Franci tells the story of one of the less known collections of the Stibbert Museum: the Chinese watercolours on pith paper.
immagini e video/images and clips: Archivio Stibbert, Wikimedia Commons, TH-cam, the web.
มุมมอง: 233
วีดีโอ
Il lato nascosto delle armature - Vedere l'invisibile parte 2
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Il nostro curatore Riccardo Franci ci porta alla scoperta del lato nascosto di armi e armature. In questo video elmi e armature della collezione Stibbert ci rivelano le loro parti segrete. Our curator Riccardo Franci takes us to discover the hidden side of arms and armors. In this video helmets and armors from the Stibbert collection reveal their secrets to us.
Il lato nascosto delle armi - Vedere l'invisibile parte 1
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Il nostro curatore Riccardo Franci ci porta alla scoperta del lato nascosto di armi e armature. In questo video spade e armi da fuoco della collezione Stibbert ci rivelano le loro parti segrete. Our curator Riccardo Franci takes us to discover the hidden side of arms and armors. In this video swords and firearms from the Stibbert collection reveal their secrets to us.
L'elmo imperiale italico. Incontro con Riccardo Franci
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Il curatore dell'armeria Riccardo Franci ci racconta una storia forse poco nota, quella delle spade in Giappone durante il periodo dell'occupazione americana a seguito della Seconda Guerra Mondiale. The curator of the Armoury Riccardo Franci tells the story of the Japanese swords during the occupation of Japan by the American army after the WW2. Immagini e video /images and videoclips: Archivio...
Schiavona VS Katana - incontro con Riccardo Franci Curatore dell'Armeria #5
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Il Curatore dell'Armeria Riccardo Franci ci illustra katana e schiavona, due armi celeberrime protagoniste del nostro gioco dell'estate. Le immagini vengono dall'Archivio Stibbert e da Wikimedia Commons
Coming soon... Napoleone allo Stibbert
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Stiamo allestendo la mostra "Napoleone - Mito e memorie nelle collezioni Stibbert" che verrà inaugurata a breve. Vi proponiamo un piccolo video del backstage.
Cimeli dell’epopea napoleonica nelle collezioni di Frederick Stibbert
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Tsuba. Incontro con il Curatore dell'Armeria Riccardo Franci #4
มุมมอง 3.8K3 ปีที่แล้ว
In questo video il Curatore dell'Armeria ci parla di Tsuba, la guardia della spada giapponese. In this video The Curator of the Armoury talks about Tsuba, the Japanese sword guard. #giappone #katana #samurai #tsuba #museo
Giulia Stibbert. Incontro con Flavia Chiarelli #2
มุมมอง 1.5K3 ปีที่แล้ว
In occasione dell'8 marzo Flavia Chiarelli ci parla della donna più importante di casa Stibbert: la signora Giulia.
L'armatura di Giovanni dalle Bande Nere raccontata dal curatore dell'armeria Riccardo Franci
มุมมอง 124K3 ปีที่แล้ว
Il curatore dell'armeria Riccardo Franci ci racconta il corsaletto funebre di Giovanni dalle Bande Nere, uno fra i cimeli storici più importanti esposti nel Museo Stibbert. The curator of the armoury Riccardo Franci describes the funeral corselet of Giovanni dalle Bande Nere, one of the most historically important items of the Stibbert Museum.
Sacrilegio e redenzione. Incontro con la Vicedirettrice Simona Di Marco #2
มุมมอง 8173 ปีที่แล้ว
Nel video la Vicedirettrice Simona Di Marco ci racconta l'incredibile storia di sacrilegio e redenzione di messer Rinaldeschi, ritratta in uno dei dipinti più singolari della collezione Stibbert. In this video the Deputy Director Simona Di Marco talks about the story of sacrilege and redemption of messer Rinaldeschi in an uncommon paintig from the Stibbert collection.
La sciabola di Tipu. Incontro con il Curatore dell'Armeria Riccardo Franci #2
มุมมอง 7K3 ปีที่แล้ว
Nel video il Curatore dell'Armeria Riccardo Franci ci racconta la storia della sciabola del sultano Tipu di Mysore conservata al Museo Stibbert. The Curator of the Armoury Riccardo Franci talks about the saber of Sultan Tipu of Mysore exhibited in the Stibbert Museum's Middle East collection.
La Monna Lisa di Firenze. Incontro con la Vicedirettrice Simona Di Marco
มุมมอง 1.4K4 ปีที่แล้ว
La Vicedirettrice Simona Di Marco ci racconta la curiosa storia di uno dei dipinti esposti nella quadreria Stibbert, la "Monna Lisa di Firenze". The Deputy Director Simona Di Marco tells us the curious story of one of the paintings in the Stibbert collection, "The Monna Lisa of Florence".
Gli usurai. Incontro con la Curatrice della Quadreria Martina Becattini
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Nel video la Curatrice della Quadreria Martina Becattini illustra uno dei dipinti più celebri della quadreria Stibbert, "Gli usurai". In the video Martina Becattini, Curator of the Painting collection, talks about one of the most important paintings in the Stibbert collection, "The usurers".
Il grande tavolo di malachite. Incontro con Flavia Chiarelli
มุมมอง 1.6K4 ปีที่แล้ว
Il grande tavolo di malachite. Incontro con Flavia Chiarelli
Katana. Incontro con il Curatore dell'Armeria Riccardo Franci
มุมมอง 14K4 ปีที่แล้ว
Katana. Incontro con il Curatore dell'Armeria Riccardo Franci
C'è una spada con il nome Inazuma , che spero venga valorizzata come si deve. E' un pezzo rarissimo in Europa. Da sola vale la visita
Grazie! Forse si riferisce alla nostra katana di nome Kaminari. Comunque sempre tuoni e fulmini sono! 😁
a piu' che di metalli bisognerebbe parlare di bravura e capacita' dello schermidore o samurai nell'usarla. un'arma fantastica ma nelle mani di un incapace non serve a niente. ....un kendoka
il responso? bello, spiegato tutto (anche se la metallurgia sarebbe d' approfondiere, ma ci penserò da solo ) però in un teorico duello chi vincerebbe? ovviamente a parità di spadaccino grazie in anticipo
Interessantissimo! Lodevole iniziativa! Grazie! 👏👏👏
Il museo ha una delle più belle collezioni di armi giapponesi al di fuori del Giappone 💯
Schiavina tutta la vita, non siamo in un fumetto.
Sarebbe interessante anche confrontare i differenti tipi di scherma utilizzati da entrambe le spade per comprenderne la maggiore o minore efficacia.
Ci si può aspettare qualcosa di buono dalla nazione che ha avuto la faccia di usare l' atomica (addirittura contro una nazione ormai sconfitta), che ha praticato il genocidio dei nativi americani, che ha biolaboratori sparsi per il mondo, ecc. ecc.?
Seppure la schiavina ripari la mano credo che lo spessore e la robustezza della lama possa avere la meglio sul altra tanto da renderla inutilizzabile .
Hhh
Ho 61 anni....venni da voi alle elementari.....mi ricordo ancora
Bellissima spada e bellissima la storia dell'uomo che la possdeva! Mi sapreste dire se si tratta di acciaio di damasco (o woots)
Sì, la lama è in acciaio wootz. Un saluto
Bellissimo e molto importante, un vero pezzo di storia. Grazie.
Molto azzeccata l espressione:scegliete quale vi piace di più. Francamente discutere di quale sia la migliore lo trovo un argomento sciocco se non addirittura volgare
Specie quando lo fanno persone totalmente impreparate sull'argomento.
Mi sembra sia inferiore ai 60cm, quindi un Wakizashi non Katana.
La lama è lunga 70,9 centimetri.
@ appunto, una katana e’ fra 33 e i 39 inches (85 to 99 cm). Generalmente è 95cm. E’ anche vero che un Wakizashi di solito non superava 60cm. Quindi diciamo che è una misura molto particolare quella di questo filmato, forse destinata per un samurai minuto o per esibizione. Grazie
Le misure che lei riporta non sono corrette. Una katana deve avere la lama superiore a due shaku ovvero 60,6 centimetri. Un wakizashi ha la lama di lunghezza compresa fra uno e due shaku. Lo shaku giapponese misura 30,303 centimetri. Un saluto
@@museostibbert_fi Diciamo la stessa cosa difficile che quindi siano incorrette. La spada nel video e' una piccola katana, generalmente piu' lunga. Si vede anche a occhio. Buon Natale
❤❤❤❤😊
Brava ed onesta.
Sig.Franci sono rievocatore da oltre 30 anni proprio del periodo rinascimentale nonchè socio degli Amici del Museo Stibbert , chiederei gentilmente cosa usa per preservare le armature dalla ruggine e togliere eventualmente il primo insorgere della stessa, grazie mille per una cortese risposta.
Per la protezione degli acciai utilizziamo olio al silicone, ma può andare bene qualsiasi olio minerale (senza aggiunta di altre sostanze). Al primissimo insorgere di ossidazione si può intervenire con della paglietta d'acciaio finissima (misura 0000) bagnata nell'olio minerale. Un saluto
❤❤❤❤❤😊bellissimo.
Sono fiorentino ed ho visitato lo Stibbert una sola volta e non mi sono accorto che c'era l'armatura di Giovanni dalle Bande Nere!😔 Mi riprometto di tornarci al piu presto!
L'ho visitato diverse volte con i miei figli e tutte le volte e stato emozionante ammirare tutti gli oggetti depositati specie tutte quelle spade da lato c'è ne sono un infinita bellissimo tesoro incalcolabile
Per chi ama la lettura, consiglio il libro Giovanni delle bande nere, edito dalla Banca Toscana.
Grazie, molto interessante…
Bellissimo grazie
Ho visitato il museo un po' di anni fa'. Parlando con una guida mi spiegò che spesso i cavalieri avevano un elmo da parata e un elmo da battaglia. L'elmo da parata era spesso chiuso lucente e con vistosi pennacchi colorati. Mentre l'elmo da battaglia era più aperto per dare visibilità maggiore, più robusto e pesante, anche la colorazione era diversa, quelli da battaglia erano bruniti e non lucenti. Molto probabilmente quando fecero il funerale misero l'elmo da parata perché più bello a vedersi.
In realtà il confine fra armatura da guerra e armatura da parata è piuttosto nebuloso e non è possibile distinguerle per le caratteristiche da lei indicate. La brunitura non è una caratteristica solo delle armature da parata. Inoltre solo personaggi ricchissimi potevano permettersi più di una armatura o addirittura una intera guarnitura. Giovanni DBN non era certo noto per la ricchezza, infatti spesso lo zio (il papa) doveva intervenire a ripianarne i debiti. Un saluto
Questa è la vita, non le puttanate di oggi...
Sig. Franci non posso che farvi i complimenti per la qualità e quantità dei pezzi mostrati nel video, davvero opere d'arte realizzate da abilissimi artigiani armaioli di allora. Una cosa mi incuriosisce però e riguarda gli elmi: lei sostiene che sono stati realizzati con il controstampo mentre a me risulta realizzati per sbalzatura manuale come si faceva allora, le sarei grato se fosse cosí gentile da spiegarmi cosa sono i controstampi, forse un sistema "semi industrializzato" per realizzare elmi in quantità visto il periodo storico. Inoltre lei chiama "rivetti" i sistemi di fissaggio dei vari componenti mentre in realtà sono brocche ribattute a caldo, i rivetti sono di recente invenzione e si applicano con speciali pinze a trazione manuali, elettriche e pneumatiche. Resta in fatto che sono dei pezzi meravigliosi costruiti da veri artisti. Grazie
Grazie mille per aver guardato il nostro video e per i complimenti! Nel video non parlo di stampaggio delle lamiere naturalmente, ma di lastre battute a martello su un controstampo, solitamente di forma concava o convessa per facilitare la creazione di superfici curve. Riguardo ai rivetti ha ragione lei, nella velocità dell'esposizione parlo di rivettatura ma è improprio. Vengono utilizzati dei ribattini bloccati in posizione a martello. Un saluto. RF
Un Uomo Notevole. Purtroppo al servizio di uno Stato Straniero; lo Stato del Vaticano. Il più famelico parassita delle risorse dell'Italia e dei Popoli Italici. Senza la presenza nociva ed ostacolante dello Stato straniero del Vaticano, l'Italia sarebbe diventata Nazione con i medesimi tempi di Francia, Spagna ed Inghilterra.
Questo è certo, la Chiesa ha mantenuto la balance of power in Italia... però l' Italia divisa nelle sue particolarità regionali è la vera Italia, alla fine l' unità nazionale è una stronzata (ancor più quella storica fatta dagli inglesi)
Molto interessante grazie!
Ma l'altezza media della popolazione una volta non era 1 e 70?Strano vedere un armatura con le dimensioni di un uomo contemporaneo?
Analisi antropologiche indicano che Giovanni era alto 1,74 m. L'armatura è montata su un piedistallo di circa 20 cm. 😉
Stupendo ❤️
un grandissimo...è stato tradito dai ferraresi e dai mantovani o sbaglio?
il museo dove sognare
Una vicenda quella di Giovanni de Medici che fa riflettere sul diritto all'autodeterminazione dei popoli, forse. Almeno questa è la mia modesta opinione. Nonostante lo stato vaticano si quell'epoca fosse un ricettacolo di corruzione e lo stesso Giovanni non fosse proprio uno stinco (quello destro guarda caso😂...) di santo, poi i saccheggi dei Lanzichenecchi furono peggiori di qualsiasi malgoverno del papato.
Un museo da non perdere.
La metallurgia è a favore della schiavona in termini di acciaio armonico. La katana va in mille pezzi contro armature a piastre metalliche. La spada più sopravvalutata senza senso della storia. Superiorità Europea.
Può darsi. Andrà spiegato ai samurai che l'hanno usata per quasi mille anni anche contro armature in acciaio! 😅
@@museostibbert_fiBattaglia di Cagayan 1573. Le hanno rotte sulle armature del Siciliani. Diverse centinaia dei migliori Samurai di tutto il Giappone hanno fatto una fine miserevole. La storia insegna.
@@alessandroferrando2383 sul fatto che la katana sia sopravvalutata posso anche essere d'accordo, che vada in mille pezzi contro una armatura mi sembra una esagerazione. Il Gelli comunque mette l'acciaio giapponese delle katane su un livello di qualità paragonabile a quello di Damasco. Secondo me quello che rende la schiavona migliore è proprio il design, più che la qualità del materiale
In realtà si trattava di una accozzaglia di pirati e ronin giapponesi, tutt'altro che "migliori samurai". 😉
Wow la sciabola di Sandokan! 🤩
😆
la schiavona è molto meglio della katana potendola usare di taglio e punta buon gioco di polso e mano protetta permette cose imopossibili a una katana specie se il nemico è corazzato e quindi servono colpi di punta nei varchi dell'armatura
Provala senza armatura
😂❤❤❤
Museo STUPENDO!! 22.44-13/11/2024
Una domanda: ma l'acciaio della katana era un buon acciaio oppure no? So che veniva usato per la forgiatura della sabbia ferrosa. Grazie.
Salve, è vero, l'acciaio veniva prodotto partendo principalmente da sabbie ferrose estratte dalle montagne per dilavamento. La qualità era molto variabile anche perchè la produzione era artigianale ma per le armi veniva utilizzato quello migliore. Detto ciò rileviamo differenze qualitative anche in base al periodo storico e al tipo di arma che veniva costruito.
Un pessimo acciaio alla nascita, un ottimo acciaio a fine lavorazione
Peccato che le già poche notizie sulla armatura non siano state integrate dalle notizie ben più importanti sul suo contenuto, cioè il corpo di Giovanni delle bande nere: altezza, peso presumibile, possibilmente anche ricostruzione dei lineamenti del viso sulla base del cranio. Si può sperare in una integrazione? Grazie
Comprendiamo perfettamente quello che intende, ma questo è soltanto un breve video di approfondimento su una delle opere conservate nel nostro museo. Un documentario esaustivo sulla figura di Giovanni dalle Bande Nere, oltre ad essere fuori dalla nostra portata, travalicherebbe l'obbiettivo del nostro canale TH-cam. Le poche notizie sull'armatura sono le poche che ci sono, purtroppo non esistono documenti che ne diano testimonianza ed è anche il motivo per cui è ancora dibattuta. Un saluto!
Con una scansione del teschio sarebbe possibile anche una ricostruzione facciale virtuale , comunque i dipinti dovrebbero essere fedeli.
Govèrnolo, pronuncia corretta
giusto!
Il colpo efficace é sempre quello di punta. Per cui la spada europea (quindi anche la schiavona) vince senza dubbio contro la Katana. Peraltro la schiavona oltre al paramano é anche piú resistente della katana.
Bellissima, che bel lavoro che fai
Grazie!
quante battaglie saranno state riflesse da codesta armatura e quanto sangue ne sarà stata cosparsa.GIOVANNI,uno dei migliori condottieri,strateghi e combattenti di tutti i tempi.penso di averlo già visto una decina di volte questo video(se non di più).poi,come ho già detto,sono stato tantissime volte al museo e tutte le volte è come la prima.
Grazie!
@@museostibbert_fi con tutto il tempo e le sensazioni che mi ha regalato il conte è DOVUTO.😉👍🏿
Comunque non si puo paragonare queste 2 spadevle una era fatta par l esercito semlice un altra era per la nobilta giapponese ,vanno confrontate con alre spade europee
Secondo me la katana è sopravvalutata e rano migliori le nostre spade
Molto interessante!
Grazie!
che bello il museo del Conte Stibbert.la 1^ volta ci portarono in 3^/4^elementare e rimasi sbalordito.poi penso di esserci ritornato almeno 6/7volte da"privato"e 2 volte con mio figlio che aveva circa 7 anni.rcordo di esserci stato anche per la riapertura dell'ala giapponese se non sbaglio(ma forse si)penso che l'iniziativa si chiamasse samurai e petunie.quanto è bella la stanza con la formazione con i cavalieri in armatura a cavallo.un po' più inquietante la stanza da letto con il "quadro"dedicato alla madre.il laghetto con le sfingi e tutte le tonnellate di acciaio delle armi e armature.penso che sia(per me)il più bel museo di Firenze.😉👍🏿