![Beatrice Spada, Graphic & Visual Designer](/img/default-banner.jpg)
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Beatrice Spada, Graphic & Visual Designer
Italy
เข้าร่วมเมื่อ 1 เม.ย. 2021
Qui parliamo di graphic e visual design declinati nel campo dell'editoria. Scopri come si compone la copertina per un libro, o l'impaginazione per un testo di narrativa. E, soprattutto, scopri quali sono gli errori da evitare.
Quali sono le differenze tra Social Media Manager e Content Creator?
Scopri quali sono le differenze tra Social Media Manager e Content Creator, due professioni indispensabili per promuoversi attraverso i canali social.
Specie in ambito editoriale, c’è un po’ di confusione tra le professioni e, per promuovere i propri libri c’è il rischio di cadere in brutte trappole.
Nel video vedremo anche quali sono i punti specifici di un contratto per social media manager e perché è importante che lo si firmi, un contratto di gestione social.
***
Mi chiamo Beatrice Spada, sono una designer della comunicazione visiva. Lavoro nei campi del design editoriale, brand design e visual marketing, sia come progettista che come art director, e anche come consulente. Progetto libri (copertine e impaginazioni), elaboro strategie e identità di marca - anche con pianificazione del modello e piano di business - e produco artefatti grafici per la sponsorizzazione di prodotti, aziende e professionisti.
Se volete saperne di più sul mio lavoro, trovate tutto sul mio sito web www.bs-designer.it
Per una selezione dei miei progetti migliori, è disponibile il mio portfolio online qui: bspada.myportfolio.com
Per saperne di più sulle copertine di libri, è disponibile il sito web dedicato, da me gestito: www.copertinelibri.it
Per contattarmi, mi trovate tramite e-mail: b.spada@bs-designer.it
Se volete seguirmi sui social network, invece, qui sotto trovate tutti i link ai miei profili e canali.
Instagram: beatricespada14
TH-cam: th-cam.com/channels/igqMZ_MVxKEFWZaojByKVw.html
LinkedIn: www.linkedin.com/in/beatrice-spada-663b84142/
Specie in ambito editoriale, c’è un po’ di confusione tra le professioni e, per promuovere i propri libri c’è il rischio di cadere in brutte trappole.
Nel video vedremo anche quali sono i punti specifici di un contratto per social media manager e perché è importante che lo si firmi, un contratto di gestione social.
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Mi chiamo Beatrice Spada, sono una designer della comunicazione visiva. Lavoro nei campi del design editoriale, brand design e visual marketing, sia come progettista che come art director, e anche come consulente. Progetto libri (copertine e impaginazioni), elaboro strategie e identità di marca - anche con pianificazione del modello e piano di business - e produco artefatti grafici per la sponsorizzazione di prodotti, aziende e professionisti.
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มุมมอง: 333
วีดีโอ
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Copertine di libri, tecniche di progettazione. Parte 1
มุมมอง 7233 ปีที่แล้ว
Scopri quali sono gli errori più comuni nella progettazione tecnica di copertine di libri - che purtroppo imperversano anche in quell'ambiente editoriale che dovrebbe essere professionale - e impara come evitarli.
Posso usare un font anticonvenzionale ma molto leggibile per rendere il libro con più pagine e dare giustizia al numero effettivo di parole del mio romanzo da pubblicare in editoria?
Per i paragrafi di testo, l'importante è che il font, oltre a essere leggibile, sia anche poco stancante per l'occhio. Altrimenti, il lettore si troverà a dover interrompere la lettura perché si sentirà affaticato, senza capirne il motivo, e la sua esperienza di lettura ne risentirà. Rispetto, invece, alla questione dell'aumentare il numero effettivo di pagine, sì, si può fare, ma è un procedimento che va perseguito in maniera oculata: per esempio, un libro da 100 pagine impaginato in 200 (venduto quindi come un testo da 200 pagine) attierà le critiche dei lettori, che si sentiranno presi in giro. Consiglio di non espandere le impaginazioni di libri più del 35% della loro normale lunghezza.
Posso usare Microsoft Yahei ui light ? Il mio libro ha 60264 parole, quante pagine dovrebbe avere?
@@marcomarulli9267 da quello che ho potuto constatare, il "Microsoft Yahei ui light" è un font per la scrittura del cinese semplificato... se il testo richiede l'utilizzo di kanji, può essere appropriato. Sulla seconda domanda: le parole non sono un'unità di misura significativa in editoria. L'unità di misura per la lunghezza di un testo è la "cartella editoriale", che viene calcolata rispetto al numero di caratteri spazi inclusi: 1 cartella corrisponde a 1800 caratteri spazi inclusi. In genere, per l'impaginazione di un libro standard, è plausibile che una cartella corrisponda a una pagina.
@@beatricespadadesigner ok quindi in definitiva dovrei mettere Times new Roman, Calibri, Garamond o questi qua più gettonati/riconosciuti? Dimensione 14... Grazie mille Beatrice
@@marcomarulli9267 non per forza i più conosciuti, ci sono tantissimi font, sia in licenza che open-source: la scelta è molto vasta. Consiglio un serif per le pubblicazioni cartacee e un sans-serif per quelle digitali, sempre per favorire la lettura 😊
L'unica nota il video in verticale meglio di no, per il resto molto garbata e preparata
Grazie, Alessandra. 😊 Il video è in verticale perché l'ho progettato nativamente per un'altra piattaforma. In seguito, molte persone mi hanno chiesto di caricare i miei video su TH-cam, perché più comodi da navigare, e così ho fatto 😅
Ciao Beatrice sono sempre io, 😁 ho trovato questo tuo video che parla un pò della copertina, ma ne sono rimasto soddisfatto a metà per le nozioni su quest'ultima ed anche per il fatto che non so che software si debba usare per la medesima, in pratica dico soddisfatto a metà in quanto non ho potuto avere info sulla seconda e sulla terza di copertina, e per quanto riguarda il software in un'altro video citavo proprio la copertina che in indesign non viene mai mensionata, devo dedurre quindi che la copertina non è consigliabile farla con indesign?? viene designata ad altro grafico? 🙄
Ok Beatrice sono sempre io, grazie anche per queste perle, solo una cosa però la "sistemazione" passami il termine, dello scritto con spazi bianchi in armonia e inizio capitoli corretti che non si possono vedere nell'ultimo rigo di una pagina ecc ecc ecc, ho notato che tutte queste correzioni le hao fatte pagina per pagina dove ci voleva, ma è mai possibile che indesign non abbia previsto questo per almeno non dico correggere in automatico ma notificare gli errori che citi con un automatismo? Lo dico in quanto ho pensato che su 9 pagine o 20 o 30 ok ma se è un libro di centinaia di pagine? 🤷♂🤷♂ diventerebbe un problema, e dunque non so se vi è una funzione in indesign che corregga in automatico quello che hai fato vedere.
Vista la domanda, temo che la risposta non ti piacerà: a parte per l'impostazione dell'inizio capitolo, per cui puoi settare una Mastro apposita, no, non ci sono automatismi, né con InDesign, né con il concorrente QuarkXPress, né con qualsiasi altro software di impaginazione professionale che io conosca. Le correzioni di vedove, orfane e righini vanno fatte a mano. È il motivo per cui una lavorazione di impaginazione professionale ha un costo di un certo tipo, basato sul numero di cartelle totali dello scritto. È un lavoro manuale e di attenzione, che richiede tempo. L'unica cosa che puoi fare per ridurre l'incidenza di errori da correggere (ridurre, ma qualcuno ci sarà sempre) è calcolare i magini, e quindi la struttura della gabbia, basandoti sulla lunghezza media delle frasi e dei paragrafi del testo da impaginare, rapportata al font e corpo carattere da utilizzare. In questo modo avrai una gabbia su misura che ti consente di avere meno vedove, orfane e righini possibile. In generale, è sempre bene impostare una gabbia su misura del testo specifico: non è bello avere un libro pieno di correzioni, per cui meno impattano, meglio è. 😉
@@beatricespadadesigner grazias sempre di tutto e per la puntualità delle risposte, grazie grazie
Allora ho seguito la parte rimanente del video e non ho ascoltato quello che mi interessava, magari lo vedrò in altri video tuoi, comunque si tratta della copertina del libro che andiamo a creare, in indesign si parla di pagine e in alcuni video sento dire che la prima in altro (non le pagine mastro) quella singola dico, viene nominata spesso con l'appellativo di "copertina" che non credo lo sia giusto? riassumendo e visto che non trovo manco video a riguardo per quanto riguarda la copertina, mi chiedo: perchè mai indesign oltre alle pagine mastro e subito sotto le pagine di un libro non inserisce di default la copertina di un libro o altro che sia? e visto che non se ne parla, devo dedurre che la copertina di un libro viene demandata ad altro ruolo e software? insomma di questo aspetto non se ne parla. Grazie ancora comunque per le delucidazioni in merito a tutto il resto professionale e comprensibile.
Eccomi di nuovo. La copertina di un libro con rilegatura in brossura, filorefe, capitello e simili deve essere eseguita su un file a parte rispetto a quello dell'impaginazione. In un altro mio video dove spiego che cos'è lo steso di copertina potrai capirne il motivo: va realizzato appunto lo steso, con quarta, dorso e prima di copertina sullo stesso foglio, perché è così che viene stampata. Io suggerisco di utilizzare Illustrator, per gestire le copertine di libri, in quanto trovo che come software sia più versatile e gestisca meglio in generale i documenti monopagina. Puoi comunque utilizzare senza problemi anche InDesign, creando un file a parte. Se, invece, la pubblicazione sarà stampata con rilegatura spillata, rivetti, viti e simili, allora dovrai inserire la copertina in pagina 1 e la quarta di copertina in ultima pagina. Nel caso dello spillato le pagine totali, copertina e quarta comprese, dovranno essere necessariamente un multiplo di quattro. 😊
@@beatricespadadesigner grazie Bea per le perle 👍👍👍
Buongiorno Beatrice, sto in questo momento vedendo il tuo video, a metà del video spieghi i margini nell'impostazione delle pagine del libro. non ho mai compreso una cosa perchè fare il margine interno più piccolo del margine esterno? non dovrebbe essere il contrario a livello pratico? in quanto più sono le pagine e più l'inizio delle varie riche si nasconde in quanto il libro è troppo grosso per aprirlo completamente, 🤷♂🤷♂o è un'osservazione senza senso? essendo profano del mestiere. Detto questo continuo a guardare il video in quanto mi preme sapere una cosa e vedo un pò se ne parli nella continuazione. Grazie in anticipo comunque
Ciao, rinobrand, a dire il vero è sufficiente che i margini siano proporzionali tra di loro, poi, per il resto, interno ed esterno possono essere "invertiti" l'uno con l'altro a seconda delle necessità, così come quelli di testa e piede (per esempio, nel caso in cui tu volessi inserire il numero di pagina in apice alla pagina sarebbe più comodo avere più spazio in alto che non in basso). Per cui, nella proporzionalità dei margini, puoi gestirli come credi sia meglio per le esigenze specifiche 😊
grazie mille utilissimo!
Ciao Beatrice, grazie per questa serie di video! Hai esperienza o opinione riguardo al programma Affinity Publisher come alternativa ad InDesign in applicazioni di questo tipo? Grazie
Ciao, Matteo, non avevo mai sentito nominare Affinity Publisher prima d'ora. Sono andata a sbirciare il loro sito web; sembra un po' una miscellanea fra un software di impaginazione professionale (tipo InDesgin e QuarkXPress) e un editor di testo avanzato che permette delle funzionalità di impaginazione (tipo Apple Pages o il vecchio Apple iBooks Author). Vedo anche che è molto nuovo, con le funzionalità in aggiornamento costante. Non avendone esperienza diretta, più di questo non posso dire... non ho elementi per valutare se valga l'investimento o meno. Lato professionale, da quello che ho visto, ho qualche dubbio che possa diventare un software concorrenziale ai due colossi, perché al momento non porta novità che possano spingere ad acquistarlo e favorirlo (anzi, il fatto che abbiano appena corretto la funzionalità di scalatura, inserendo le percentuali, mi fa propendere per considerarlo più un software amatoriale che altro). Però anche su questo, vediamo. Sembra molto giovane, per cui stiamo a vedere l'evoluzione 😊
io sto avendo difficoltà nell'impaginare la traduzione a fronte
Ciao 😊 Ti consiglierei di procedere con due catene di finestre di testo per capitolo, una per l'italiano nelle pagine di destra (dispari) e una per la lingua nelle pagine di sinistra (pari). In questo modo hai una gestione più controllata del testo nelle due lingue e puoi facilmente far corrispondere una parte e l'altra nelle pagine. Ricordo che per fare in maniera agevole questa operazione sono necessari dei software di impaginazione professionali (QuarkXPress o InDesign). Gli editor di testo come Word, Pages o LibreOffice non si prestano a lavorazioni di questo tipo.
@@beatricespadadesigner si ho notato purtroppo, uso pages. per il momento non ho la possibilità di acquistare software professionale. speravo di trovare qualcosa online di gratuito. Spero di non avere difficoltà a fare come mi hai consigliato. Grazie per la tua risposta davvero
Ciao, come faccio ad isolare dalla mastro le prime 4 pagine?
Ciao, per avere delle pagine che non seguono la mastro ti sarà sufficiente trascinare la miniatura della pagina "nessuna" (che si trova sopra alle miniature delle mastro) sulla miniatura della pagina che vuoi scollegare ☺
Video utilissimo e spiegato benissimo, grazie! Mi sono iscritta!
Nel video passi da pagina singola a pagina doppia ma non spieghi come fare (vedi munto 4:10). Grazie
Al minuto 4:10 io sono già in modalità doppia pagina, non passo da singola a doppia: semplicemente vedi che la prima pagina è da sola perché è una pagina destra, e tutti i libri cominciano con pagina destra. Quindi la seconda pagina sarà a sinistra, la terza a destra e così via, con tutte le pagine pari a sinistra e le dispari a destra. Per impostare il progetto a pagina singola o doppia, devi farlo all’inizio, tramite la finestra che compare alla definizione del nuovo progetto (vedi minuto 2:13 del video): sulla colonna di destra c’è una casella per "Pagine affiancate". Se è spuntata, avrai un'impaginazione a doppia pagina, altrimenti sarai in modalità pagina singola 😉
Wow, tutorial molto interessante, utile e dritto al punto. È esattamente ciò che stavo cercando, sei stata molto utile. Grazie mille!
Grazie a te, felice di esserti stata utile 😊
ed io che sono impazzito per far risultare leggibili oltre 400 pagine di word.😭 Mi sa che dovrò farmi aiutare, tutto ciò è troppo tecnico per me.
Con Word è oggettivamente difficile e macchinoso impaginare un testo, specie poi se di grandi dimensioni, e comunque non avrai mai controllo sul dettaglio...
grazie per averci spiegato come si fa a far stampare le pagine in modo che siano rilegate adeguatamente (la prima pagina va con l'ultima, ma come si fa?
Di norma è compito della tipografia mandare in stampa il file PDF in maniera tale che le pagine siano ordinate in quartini/sedicesimi. È quindi necessario esportare il file in formato PDF, a pagina singola, con le impostazioni di qualità per la stampa (300 dpi), con o senza abbondanze e crocini a seconda del caso. Il resto è demandato al tipografo. Se, invece, vuoi stampare in autonomia a casa, devi selezionare l'opzione di stampa direttamente dal software e selezionare l'opzione "come opuscolo".
Ciao come hai fatto a passare da singola a doppia pagina? Grazie mille
Nella finestra che compare alla definizione del nuovo progetto (vedi minuto 2:13 del video) c'è sulla colonna di destra una casella per "Pagine affiancate". Se è spuntata, avrai un'impaginazione a doppia pagina, altrimenti sarai in modalità pagina singola 😉
C'è una massima? come orientarsi nella scelta del font??
In generale, consiglio di guardare soprattutto la destinazione d’uso del font e se quel font, per la sua struttura o la sua storia, può collimare con il progetto. Dentro la destinazione d’uso c’è anche il concetto di “leggibilità” del font, fattore cui bisogna sempre prestare molta attenzione, nonché la sua “ergonomia”, in un certo senso, ovvero quanto quel font affatica l’occhio nella lettura, se lo affatica, o quanto invece la rende fluida 😊
@@beatricespadadesigner Dove posso trovare la storia di un font?
@@annamarialocurtodesign per i font che hanno fatto la Storia e per una cronistoria molto utile per identificare anche in termini temporali e spaziali i font, ci sono libri di testo come, per esempio, "Delle Lettere" cui puoi fare riferimento. Per font moderni o modernizzati, puoi trovare delle brevi specifiche su Adobe Font, per esempio, oppure spesso ci sono a disposizione i siti web dei type-designer che ne spiegano l'idea ☺
@@beatricespadadesigner Grazie! 🤗
Va bene questo metodo per pubblicare un libro su Amazon Kindle?
Il video si riferisce alla gestione delle impaginazioni cartacee in generale e le pubblicazioni con Amazon KDP per i formati cartacei non fanno eccezione 😉 Se, invece, vuoi impaginare un eBook per pubblicarlo su Amazon KDP allora no, ci sono anche altre cose da tenere in considerazione. Cartaceo ed eBook seguono due linee diverse, perché partono da una concezione di impaginazione diversa: il cartaceo ha bisogno di un formato statico, perché la pagina quella è, mentre l'eBook ha bisogno di un formato dinamico, perché la dimensione della pagina varia a seconda del dispositivo di lettura (lo schermo del telefono è più piccolo, stretto e lungo, di un Kindle tenuto in orizzontale, per esempio), per cui l'impaginazione per Kindle deve potersi adattare alla forma del dispositivo. Ci sono, poi, molte altre differenze. Se riesco preparo un video per spiegarle brevemente 😊
@@beatricespadadesigner si ma lo lo devo fare con Word o con LibreOffice no con fotoschop
@@marydolce8847 Word e LibreOffice sono software di videoscrittura, quindi molto utili per scrivere e per revisionare i testi. D'altra parte, sono poco adatti a essere utilizzati per impaginare in maniera professionale. Photoshop, invece, non c'entra nulla con le impaginazioni, in quanto è un software dedicato alle immagini raster, fotografie e fotomontaggi. I software professionali per impaginare sono QuarkXPress e InDesign 😉 Qualora tu non abbia a disposizione questi software, o non voglia rivolgerti a un professionista, per le impaginazioni fai-da-te (per pubblicare con Amazon KDP) consiglio di usare direttamente lo strumento gratuito che Amazon mette a disposizione, ovvero Kindle Create. Spero di esserti stata utile 😊
Mentre scrivevo il mio libro ho notato questi grandi spazi già da subito, ma non sapevo come risolverli. Grazie mille ❤
Grazie a te, felice di esserti stata utile ☺
grazie Beatrice, mi piacerebbe progettare albi illustrati. Tu farai altri tutorial? Dai lezione? Sono una principiante, autrice di libri per bambini, ma mi piacerebbe progettare qualche cosa da sola. Sto studiando IN DESIGN con i tutorial.
Grazie a te, Marcella. Ho ancora da caricare una lezione sui font, già pronta, mentre per altro materiale ci sarà da aspettare un po'. Per quanto riguarda le lezioni private, sì, sono disponibile su richiesta. 😊
Ma possibile che non c'è nessuno che dice tipo di carattere e grandezza del carattere?
Difficile trovare qualcuno che possa dirlo, in quanto la tipologia di font e la sua grandezza non sono vincolati da "leggi universali", bensì dipendono da variabili che non possono essere generalizzate. Per esempio, la scelta del font può essere vincolata dall'identità editoriale della casa editrice, mentre per edizioni libere da questo tipo di vincoli (quindi in caso di edizioni speciali fuori collana, oppure per l'auto-edizione) il font in genere viene scelto per rappresentare qualcosa del testo, molto spesso l'ambientazione. La dimensione e l'interlinea possono essere decisi in base al font scelto e alla gabbia del testo, il tutto in relazione alla lunghezza media delle frasi e dei paragrafi del testo da impaginare, in maniera tale da scegliere la combinazione che generi meno vedove e orfane possibili. Un'altra discriminante può essere il numero di pagine che deve avere il libro: se si vuole produrre un'edizione economica si cercherà di tarare il tutto in meniera da avere il minor numero di pagine possibile, mentre se il testo è corto e si vuole far apparire il libro più voluminoso si cercherà di produrre un po' più pagine della norma, per avere un dorso finale più spesso. Le variabili sono davvero tante, per cui font e dimensioni non sono generalizzabili. Specifiche apposite e vincolanti le trovi solo in caso di libri ad alta leggibilità, quindi destinati a un pubblico con difficoltà di lettura e/o di apprendimento. Sulla questione, comunque, vedrò di caricare un video apposito, per cercare di indirizzare meglio al riguardo (sempre per quanto possibile)... ☺
😣 p̲r̲o̲m̲o̲s̲m̲
Ciao Beatrice. In effetti, c'ho messo più tempo ad impaginare che a scrivere il mio primo libro auto pubblicato. Quindi, io scrivo liberamente su Word senza badare all'impaginazione e fare tutto in un secondo momento con i programmi che hai suggerito?
Esatto. Nel momento in cui si scrive non bisogna badare alla formattazione del testo, anzi, spesso si fanno più danni che altro: i tentativi di formattazione che la maggior parte degli scrittori esegue in Word (o altri programmi) sono dannosi per i successivi processi di impaginazione, in quanto spesso vengono utilizzati caratteri speciali invisibili che creano problemi e devono essere eliminati a mano con ricerche meticolose. Tutto ciò allunga notevolmente i tempi di esecuzione dell'impaginato. L'ideale per impaginare è avere a disposizione un testo grezzo, senza alcun tipo di formattazione inserita. 😊
@@beatricespadadesigner Io scrivo con ipage
Sarebbe bello qualche tutorial dettagliato 😍
Grazie per il commento e per la fiducia. 😄 Posso provare, a fare un tutorial più dettagliato, ma non è per nulla semplice da impostare: non esiste, infatti, una base universale per impaginare i testi, bensì esistono delle regole di cui tenere conto. Per cui sarebbe da farsi un tutorial basato comunque su queste regole. Layout, scelta dei font, tipologia di impaginazione... tutti questi elementi si adattano al libro (o alla collana di libri) specifico, quindi illustrare come si fa per uno di questi può essere sì interessante, ma non è per nulla detto che sia corretto farne una replica. 😉 In ogni caso, grazie per lo spunto: ne tengo conto per i prossimi video 👍
@@beatricespadadesigner va bene ❤ te l'ho chiesto perché mi piacerebbe imparare. Ma indesign mi pare piuttosto complicato.
Superinteressante anche questo video! Per youtube, potresti anche fare più video con copertine da "rivedere", in modo da far capire anche alle capre tipo me a cosa si deve far caso per capire se tecnicamente una copertina è corretta (al di là dei gusti). <3
Grazie! Posso sì cercare di farne qualcuno in più. Andrò a cercare qualche copertina che presenta difetti diversi rispetto a quelli già riportati in precedenza. Intanto proseguirò con la pubblicazione dei video già pronti. Appena avrò qualcosa di nuovo, farò sapere.
Vengo anche io dall'intervista :D Video interessantissimo e utilissimo, grazie!
Grazie a te, ne sono felice!
Belli i tuoi video, Beatrice! Ti seguo anche su instagram. Se dovessi autopubblicare il mio prossimo lavoro, "avrai mie notizie"! Un abbraccio a tutti i dedaliani (in particolare a Domenico e Marcello) e a tutti gli orfani di WD! <3
Grazie! Sono contenta che ti piacciano i miei contenuti! Ho riportato i tuoi saluti ai dedaliani; agli orfani del WD è un po' più complicato, posso raggiungerne solo qualcuno... Quando vorrai, sono a disposizione. Sappi che si possono chiedere i miei servizi anche pubblicando con case editrici, non solo per le pubblicazioni in self. In proprio, per l'editore che lo volesse richiedere, offro pacchetti di servizi personalizzati per le collaborazioni. 😉
"Titolo davvero lungo" mi ha spezzato, in questo periodo ho a che fare con sinossi interminabili da inserire su formati decisamente piccoli 🤣 Il cerchio arancione messo lì sembra più un bollino degli sconti della libreria che un elemento grafico 👀
Rifacendomi alla copertina di un edito da una casa editrice, con un titolo davvero lungo, inserito in corpo minuscolo all'interno del cerchio, scrivere "titolo davvero lungo" è venuto spontaneo 😆 Sono d'accordo con te: il cerchio arancione così inserito somiglia ai bollini applicati per le segnalazioni di novità o scontistica, non essendo parte integrante della composizione. Non può funzionare. Ci sono pochissimi modi per renderlo bene, e di sicuro il più efficace è quello utilizzato da Casa Sirio, altrimenti si rischia di avere una composizione non funzionale. Grazie per l'intervento!
Ciao Beatrice, ho appena visto l'intervista con Ambra Rondinelli e sono volato qui! Prima di tutto complimenti per i tuoi lavori e per la chiarezza espositiva, questo format è davvero ben pensato e spero lo porterai avanti. Negli ultimi anni mi sono reinventato come marketer e grafico pubblicitario con vari corsi professionalizzanti ed esperienze lavorative, quindi ti seguirò molto volentieri perché a livello nozionistico ho ancora molto da acquisire. Mi sapresti consigliare testi e/o corsi online validi in materia di grafica editoriale? Ti ringrazio, buona giornata!
Ciao, Federico. Grazie anche qui! Sì, il format l'ho portato avanti, prossimamente caricherò anche qui sul mio canale gli altri video della serie (sono nativi Instagram IGTV), così da avere tutte le puntate complete. Corsi online in materia, purtroppo, non ne conosco e non saprei consigliarti al riguardo. Qualora avessi notizie di corsi specifici di design editoriale, organizzati o patrocinati da enti come AIAP per esempio, ti farò sapere. Per quanto riguarda i testi, invece, posso consigliarti "Fare grafica editoriale. Progettare il libro: storia, teorie, tecniche e processi", di Franco Achilli e Armando Milani. È uno dei testi in bibliografia per uno dei corsi che ho seguito in univeristà. Grazie ancora, e buona giornata a te!