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Germinal Trieste
เข้าร่วมเมื่อ 29 ก.ย. 2016
gruppo anarchico Germinal Trieste
QUARTETTO PASPARTÙ / CAMBIAMO MUSICA - archi contro la repressione (3 di 3)
QUARTETTO PASPARTÙ / CAMBIAMO MUSICA
Archi contro la repressione.
Concerto benefit per la cassa antirepressione.
Trieste, 12 dicembre 2024.
Brani scelti di Gershwin, Mozart, Puccini and more TBA.
Il Quartetto Paspartù esplora generi e spazi per il piacere di fare e far ascoltare la musica.
Violini: Marco Favento e Paola Veronese
Viola: Cristina Verità
Violoncello: Davide Zotti
Gruppo Anarchico Germinal Trieste
Via del Bosco 52/A
germinalts.noblogs.org
Archi contro la repressione.
Concerto benefit per la cassa antirepressione.
Trieste, 12 dicembre 2024.
Brani scelti di Gershwin, Mozart, Puccini and more TBA.
Il Quartetto Paspartù esplora generi e spazi per il piacere di fare e far ascoltare la musica.
Violini: Marco Favento e Paola Veronese
Viola: Cristina Verità
Violoncello: Davide Zotti
Gruppo Anarchico Germinal Trieste
Via del Bosco 52/A
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มุมมอง: 79
วีดีโอ
QUARTETTO PASPARTÙ / CAMBIAMO MUSICA - archi contro la repressione (2 di 3)
มุมมอง 492 ชั่วโมงที่ผ่านมา
QUARTETTO PASPARTÙ / CAMBIAMO MUSICA Archi contro la repressione. Concerto benefit per la cassa antirepressione. Trieste, 12 dicembre 2024. Brani scelti di Gershwin, Mozart, Puccini and more TBA. Il Quartetto Paspartù esplora generi e spazi per il piacere di fare e far ascoltare la musica. Violini: Marco Favento e Paola Veronese Viola: Cristina Verità Violoncello: Davide Zotti Gruppo Anarchico ...
QUARTETTO PASPARTÙ / CAMBIAMO MUSICA - archi contro la repressione (1 di 3)
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QUARTETTO PASPARTÙ / CAMBIAMO MUSICA Archi contro la repressione. Concerto benefit per la cassa antirepressione. Trieste, 12 dicembre 2024. Brani scelti di Gershwin, Mozart, Puccini and more TBA. Il Quartetto Paspartù esplora generi e spazi per il piacere di fare e far ascoltare la musica. Violini: Marco Favento e Paola Veronese Viola: Cristina Verità Violoncello: Davide Zotti Gruppo Anarchico ...
TRAMANDARE IL FUOCO / Per un approccio libertario alla questione palestinese
มุมมอง 3572 หลายเดือนก่อน
TRAMANDARE IL FUOCO Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo. Presentazione dell'opuscolo con compagnx dell'Assemblea Antimilitarista Torinese e della Federazione Anarchica Torinese. "Siamo antimilitaristi ed anarchici ed è interrogando il nostro posizionamento, verificandone costantemente la validità interpretativa, che abbiamo lavorato...
DISERTA! Rifiutarsi di partecipare al genocidio palestinese - Refuser Solidarity Network
มุมมอง 3964 หลายเดือนก่อน
DISERTA! Rifiutarsi di partecipare al genocidio palestinese. Incontro con Atalya Ben-Abba, attivista del Refuser Solidarity Network, organizzazione che dal 2003 supporta coloro che rifiutano il servizio di leva nell'esercito israeliano, per non partecipare all'occupazione dei territori palestinesi. Trieste, 17 luglio 2024 Gruppo Anarchico Germinal Via del Bosco 52/a germinalts.noblogs.org/post/...
Chi era Emma Goldman?
มุมมอง 1867 หลายเดือนก่อน
Presentazione dei primi due volumi di "Vivendo la mia vita" di Emma Goldman (Ed. Quaderni di Paola). Emma "la rossa" unisce personale e politico, anticipa l'intersezionalità delle lotte, riflette e lotta su temi come l'abolizione del carcere, l'ateismo, l'antimilitarismo, l'anticapitalismo, la maternità consapevole, il libero amore e l'internazionalismo.Tutto questo senza trascurare l'aspetto g...
SPACCARE L'ATOMO IN QUATTRO - Contro la favola del nucleare (di Angelo Tartaglia)
มุมมอง 80411 หลายเดือนก่อน
SPACCARE L'ATOMO IN QUATTRO / CONTRO LA FAVOLA DEL NUCLEARE La guerra tra Russia e Ucraina - con il fantasma della bomba atomica in agguato, il disastro di Chernobyl non troppo lontano nel tempo e la crisi energetica che incombe - ha riacceso il dibattito sull'energia e, in particolare, su potenzialità e rischi dell'industria nucleare. La necessità di sempre maggiori quantità di energia, condiz...
Federazione Anarchica Italiana 2023 - Un anno di lotta
มุมมอง 1.3K11 หลายเดือนก่อน
Un altro anno che ci ha visto presenti nelle piazze, nei quartieri, nei movimenti, negli spazi sociali a portare avanti le nostre idee e pratiche di libertà, lotta e autogestione. www.federazioneanarchica.org www.umanitanova.org Musica: "Les Anarchistes" - MC Pounz (L'alerte Rouge)
Mare in pericolo: abbandonare la (grande) nave - Gruppo Anarchico Germinal/FridaysForFuture-Trieste)
มุมมอง 744ปีที่แล้ว
GRANDI NAVI, PLASTICA E ALTRI INQUINANTI Che sia per soddisfare una curiosità, regalarci qualche aneddoto o spingerci ad includere - ancora - di più, nella nostra vita e nelle pratiche, la tutela e il rispetto per l’ecosistema mare parleremo un po’ di mare, con le biologhe Cristina Benci e Valentina Pitacco. Le acque del Golfo di Trieste regolano, influenzano e danno forma al territorio su cui ...
Ayçiçeği, il girasole del Mar Nero - presentazione del libro di Clara Germani
มุมมอง 99ปีที่แล้ว
L'autrice Clara Germani presenta la sua opera prima (probabilmente unica, dice lei, chissà...), la favola "Ayçiçeği, il girasole del Mar Nero” che racconta la storia di un girasole ribelle. Presente, oltre all’autrice, l’illustratrice Emma Malina Marinelli, con letture di Andrea Neami. Se guardate un campo di girasoli, ce n'è sempre uno girato dall'altra parte... L'edizione fa parte della colla...
PRESENTAZIONE E MOSTRA MILITANZA GRAFICA
มุมมอง 188ปีที่แล้ว
Militanza Grafica, grafico e vignettista senza volto, presenta se' stesso, il suo percorso, quello che fa e perchè lo fa. "Scusate il disturbo" è un fumetto distopico che attraversa la militanza e la lotta politica cullandosi fra spazio e tempo, fra periferia e parchi, fra repressione ed amore libero, fra binari e stelle lontane. Registrato il 30 Giugno 2023 presso la sede del Gruppo Anarchico ...
Profitto conto salute - Conversazione con Vito Totire
มุมมอง 204ปีที่แล้ว
PROFITTO contro SALUTE Conversazione con Vito Totire, Medico del lavoro e portavoce delle Associazioni Esposti Amianto di Bologna e Rete Nazionale Lavoro Sicuro. Presentazione a cura di Mario Verzegnassi dell'Unione Sindacale Italiana di Trieste. Registrato il 29 marzo 2023 presso la sede del Gruppo Anarchico Germinal, in collaborazione con USI-CIT Trieste. Edit: Alex Pasco gruppo anarchico ger...
Gab De La Vega @ Germinal Trieste 10.12.2022 (parte 2)
มุมมอง 72ปีที่แล้ว
Dopo qualche anno di assenza Gab De La Vega torna al Germinal! Gab De La Vega è un cantautore con un background punk e hardcore. Dopo anni passati a suonare musica a volumi folli e a urlare a squarciagola in un microfono, ha imbracciato una chitarra acustica per scrivere canzoni sincere e sentite su tutto ciò di cui sentiva il bisogno di parlare. Nato a Brescia, Cittadino del Mondo: fa di tutto...
Gab De La Vega @ Germinal Trieste 10.12.2022 (parte 1)
มุมมอง 90ปีที่แล้ว
Dopo qualche anno di assenza Gab De La Vega torna al Germinal! Gab De La Vega è un cantautore con un background punk e hardcore. Dopo anni passati a suonare musica a volumi folli e a urlare a squarciagola in un microfono, ha imbracciato una chitarra acustica per scrivere canzoni sincere e sentite su tutto ciò di cui sentiva il bisogno di parlare. Nato a Brescia, Cittadino del Mondo: fa di tutto...
Federazione Anarchica Italiana 2022, un anno di lotta
มุมมอง 2.5Kปีที่แล้ว
Come dal alcuni anni a questa parte, pubblichiamo un video che riprende alcuni momenti significativi dell'attività della Federazione Anarchica Italiana, dei suoi gruppi sui territori e dei singoli compagni e compagne in giro per l'italia. Per un nuovo anno di lotte. Sempre avanti per l'Anarchia! www.federazioneanarchica.org www.umanitanova.org Musica: "The Defence Lobby (Is a Crime on Humanity)...
LA RIVOLUZIONE ECOLOGICA di Selva Varengo
มุมมอง 3682 ปีที่แล้ว
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Canzone per Umberto T. / Carlo Ghirardato
มุมมอง 7712 ปีที่แล้ว
Canzone per Umberto T. / Carlo Ghirardato
Federazione Anarchica Italiana 2021 - Un anno di lotta
มุมมอง 1.3K2 ปีที่แล้ว
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Anarchia contro il virus / Cronache e prospettive - Gruppo di ricerca pandemico
มุมมอง 3683 ปีที่แล้ว
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Intervista a Clara Germani sul Gruppo Anarchico Germinal di Trieste
มุมมอง 1.2K3 ปีที่แล้ว
Intervista a Clara Germani sul Gruppo Anarchico Germinal di Trieste
Federazione Anarchica Italiana 2020, un anno di lotta
มุมมอง 1.2K3 ปีที่แล้ว
Federazione Anarchica Italiana 2020, un anno di lotta
Anniversario della Strage di Stato / Germinal Trieste (12 dicembre 2019)
มุมมอง 2894 ปีที่แล้ว
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Alessio Lega e Guido Baldoni - Gloria a Monicelli/Io so che un giorno (Ivan Della Mea)
มุมมอง 1724 ปีที่แล้ว
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Alessio Lega e Guido Baldoni - Amara è la memoria/Denti bianchi e pelle scura
มุมมอง 1554 ปีที่แล้ว
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Alessio Lega e Guido Baldoni - Princesa / Nella mia ora di libertà (Fabrizio De André)
มุมมอง 1644 ปีที่แล้ว
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Abbattere le mura del cielo. Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni / Mauro De Agostini
มุมมอง 4334 ปีที่แล้ว
Abbattere le mura del cielo. Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni / Mauro De Agostini
Presentazione del libro "Il mutuo appoggio - Un fattore dell'evoluzione" di Pëtr Kropotkin
มุมมอง 2.7K4 ปีที่แล้ว
Presentazione del libro "Il mutuo appoggio - Un fattore dell'evoluzione" di Pëtr Kropotkin
"Resistenza e rivoluzione in Rojava" - Presentazione del libro con l'autore Paolo Pachino
มุมมอง 3564 ปีที่แล้ว
"Resistenza e rivoluzione in Rojava" - Presentazione del libro con l'autore Paolo Pachino
~A~
Solamente un grandissimo abbraccio e grazie.❤
A e la colpa è cristiana no si deve utilizzare.
Be diciamo che la lotta trans femminista e puntata comunque a difendere certi generi, con vestiti usanze ecc quindi non è una cosa così libertaria è meglio un mondo senza più generi toglierli dalla mente, come hanno fatto i curdi con le frontiere solo a noi spetta eliminarle dal cervello e far evincere la idea anarchica, noi creiamo la realtà quindi dovremmo smetterla di chiamarli disertori, perché dissociati da che da un esercito ma non esiste l'esercito qua tutti liberi siamo, la lingua e anche importante, se sene deve parlare se ne parla in passato di queste cose, nel tot si pensava cosi ecc. Viva la anarchia compagni♥️🖤
Il materiale fissile che utilizzano le centrali francesi (e persino USA) arrivano da Rosatom (Russia) miracolosamente non soggetta a sanzioni. Chissà perché...
Nessuno vuole investire nel nucleare. Chissà perché...
Questa foto nella copertina vi qualifica. Nient'altro da aggiungere. Caastrofisti climatici e basta.
Paolo ,ci manchi,tu eri uno dei miei punti di riferimento,oltre ad essere un grandissimo amico,amico fraterno,un grande compagno ,sempre disponibile verso il prossimo. Ti voglio bene,ovunque tu sia. Un abbraccio,metaforico, Anarchico. Tiziano dalla Brianza.
Grazie Atalya un forte abbraccio, tanta stima per il tuo coraggio e la tua onestà. Un abbraccio e grazie ai compagni del circolo Germinal ✊🏽🏴
Dalla Brianza saluti Anarchici. DISERTORI DI TUTTE LE GUERRE.Per un mondo Senza armi,senza confini inventati,senza eserciti.
✊🟥⬛
❤ contro i soprusi del capitalismo
Grazie per questa tua testimonianza Paolo, veramente molto interessante.
Contro ogni tipo di prevaricazione del potere
Ideologia allo stato puro! Tartaglia nn ne capisce una beneamata mazza
Ritengo veritieri solo pochi fatti. La stramaggioranza è femminismo nel senso peggiore del termine. Ma è nei toni stridenti , che emerge una tipologia di strega femminista. Mah! Non mi piace per nulla e visto gli scarsi commenti,probabilmente non è piaciuto anche alle donne!
Perfettamente d'accordo e molto competente
Pubblichiamo la risposta del prof. Tartaglia ad alcuni commenti ricevuti: Le affermazioni apodittiche secondo cui il nucleare sarebbe una delle poche fonti sicure che permetterebbero di contrastare il mutamento climatico sono del tutto infondate. L'abbattimento delle emissioni di CO2 deve avvenire in tempi molto stretti per evitare il collasso climatico (dell'ordine del decennio scarso). Per fare una centrale nucleare (statistiche relative agli impianti più recenti) occorrono una quindicina di anni e una quindicina di miliardi di euro. Per avere conseguenze climatiche rilevanti, di centrali (anche facendo finta di non avere emissioni climalteranti in fase di cantiere e poi in fase di estrazione, trattamento e trasporto del minerale di uranio) ne occorrerebbero parecchie sempre entro una decina di anni e sempre con un costo unitario dell'ordine della quindicina di miliardi. Investimenti molto meno rilevanti nel campo delle rinnovabili producono effetti molto più a breve termine. L'affermazione secondo cui le "rinnovabili" non sarebbero sufficienti per frenare il collasso climatico è del tutto infondata: considerando solo l'irraggiamento solare diretto l'energia ricevuta ogni anno al suolo è svariate migliaia di volte l'energia consumata nell'anno da tutta l'umanità. Se il 2% del territorio italiano fosse coperto di pannelli fotovoltaici (con un rendimento del 20%) si disporrebbe di tutto il fabbisogno nazionale annuo (e ricordiamo che poco meno dell'8% del territorio italiano è già coperto di costruzioni, capannoni, tetti, parcheggi etc.). Le cose scritte riguardo alle scorie non stanno né in cielo né in terra. Le scorie sono conservate inizialmente e comunque presso le centrali che le hanno prodotte e mantenute dentro delle grandi vasche piene d'acqua che hanno la funzione sia di schermo temporaneo delle radiazioni sia di corpi idrici che smaltiscano il calore prodotto, dopodiché debbono essere trasferite nei depositi "definitivi" che, dopo una settantina d'anni, sono in tutto il mondo un paio, tra l'altro non ancora in funzione. Un deposito inizialmente attivato in Germania (Schacht Asse II) in una ex miniera di salgemma è stato chiuso nel 1995 per una quantità di problemi emersi: crollo delle volte di camere per le scorie, formazione di salamoie radiattive, radioattività nelle falde circostanti e altro. Le scorie sono dentro delle guaine di metallo (zirconio) e vengono poi annegate dentro blocchi di calcestruzzo. Ogni barra è altamente radioattiva e l'assorbimento delle radiazioni nella guaina e poi nel cemento produce grandi quantità di calore. Se la temperatura sale la guaina si indebolisce e a maggior ragione si indebolisce il cemento. Anche in condizioni normali la vita utile del calcestruzzo (quando è sottoposto a sforzi) si misura in pochi decenni. In un deposito non si possono mettere (come si fa nei reattori) dei sistemi di raffreddamento che portino via il calore. Le barre esauste nei blocchi di cemento debbono essere adeguatamente distanziate per evitare che, in caso di rottura delle guaine e sgretolamento del cemento la miscela radioattiva che fuoriuscisse da una barra possa arrivare a mescolarsi con quella di un'altra. Questo perché una barra non più in grado di alimentare la fissione in un reattore in realtà contiene ancora un buon 90% del materiale fissile iniziale (U235). Se il materiale di una barra arrivase a mescolarsi con quello di altre potrebbe accidentalmente riprodursi la criticità, cioè riattivarsi la fissione (come avvenne niente meno che un paio di miliardi di anni fa ad Oklo nel Gabon dove si trova ancora oggi una miniera di uranio ed era presente all'epoca dell'acqua che faceva da moderatore: in quel luogo per centinaia di migliaia di anni ha funzionato a singhiozzo una specie di reattore "naturale" di cui abbiamo scoperto ancora oggi le scorie). I confronti di punti di vista diversi sono fondamentali: basta organizzarli. Di solito non trovo una particolare disponibilità in quel senso. Viceversa molti dei canali di informazione più rilevanti evitano con cura di ospitare valutazioni critiche in contraddittorio e si limitano a cantare una ininterrotta litania di frasi fatte e slogan senza riscontro. Nello schieramento politico qualcuno ha scoperto il termine "ideologico" forse senza darsi la pena di vedere su un vocabolario che cosa significhi. I tempi di dimezzamento della radioattività sono quel che sono; la termodinamica è quel che è. Le affermazioni secondo cui l'economia non si può toccare, quelle sono ideologiche, cioè non basate su considerazioni scientifiche e razionali bensì sulla volontà a priori di non toccare il modo di vivere e consumare che ci ha portati sull'orlo del tracollo. Gli "interessi" a breve e brevissimo termine, si ammantano, non da oggi, di una copertura appunto ideologica che li giustifichi a posteriori: è un'atteggiamento che, ora più che mai, rischia di essere letteralmente suicida.
Quando nel 2024 si dice che per fare una centrale nucleare ci vogliono 15 anni e che quindi non serve contro il cambiamento climatico si trascurano tre fatti: a) in Cina un SMR è già in servizio, e non ci hanno messo 15 anni per farlo; centrali piccole richiedono tempi inferiori b) mentre il fabbisogno elettrico italiano è di 312000 GWh/anno, Terna ha messo a gara l'installazione di 70 GWh di accumulo di energia per il 2024. E siccome senza accumulo di energia per quando il cielo è coperto o non tira vento le rinnovabili sono inutilizzabili, di questo passo ci vorranno 312000/70 = 4457 anni per poter soddisfare il nostro fabbisogno con le rinnovabili. Altro che 15 anni; c) nel settembre 2022 i siderurgici Italiani hanno siglato un accordo con l"ente elettrico sloveno:;se raddoppieranno la centrale nucleare di Krsko i soldi li metteranno i siderurgici, in cambio di sconti sull'elettricità prodotta. L'industria ha già scartato le rinnovabili a favore del nucleare, ché il secondo funziona in modo programmabile indipendentemente dal meteo
Ah, dimenticavo: credo che in Francia le scorie le tengano in depositi vicino alle vigne dello Champenois. Ignoro se qualcuno sia mai diventato radioattivo brindando a champagne.
@@TheScoubidouSmile Riportiamo un ulteriore risposta fornitaci dal prof. Tartaglia: Sui tempi di costruzione. La quindicina di anni è tipica delle centrali di grande taglia e queste sono dovute alla ricerca delle economie di scala perché i costi di realizzazione e gestione dei sistemi di sicurezza, di raffreddamento, di gestione locale temporanea delle scorie non si riducono con la dimensione del reattore. Il sistema cinese è in grado di costruire qualsiasi cosa più in fretta salvo, come per uno dei reattori della centrale di Taishan, costruirlo in 9 anni e poi doverlo tener spento per molti mesi per manutenzioni straordinarie. Quanto ai "piccoli" reattori non sono per niente una novità: quello cinese (Linglong One) ha una potenza di 125 MW tipica di molti reattori del passato e non mi risulta che sia in esercizio. In compenso negli Stati Uniti, nello Utah, la costruzione del primo SMR, che era in corso, è stata abbandonata nel novembre scorso dalla società NuScale Power (ovviamente privata, non di stato come in Cina) perché l'impresa stava divenendo antieconomica. Dopodiché per avere un peso non marginale nel mix energetico italiano di SMR ce ne vorrebbero letteralmente centinaia... Trovo molto originale il calcolo fatto riguardo all'accumulo e alle rinnovabili. Il solare da solo fornisce alcune centinaia di volte il fabbisogno nazionale. Fare un calcolo immaginando che lo si possa usare solo se accumulato è un tantino arbitrario visto che qualche volta di giorno il sole fa anche capolino tra le nuvole... Che l'accumulo sia solo quello dei programmi di Terna poi mi sembra un po' fuori luogo. Se si investe e se lo fanno anche i privati, tenendo conto che i sistemi di accumulo non sono soltanto le batterie e i grandi bacini idrici, la situazione si presenta decisamente diversa. Bontà sua, l'industria del "non vorrete mica cambiare qualcosa?!" ha scartato le rinnovabili a favore del nucleare ... si vede che sono tutti marxisti (GROUCHO Marx): "perché dovrei preoccuparmi dei posteri? Cos'hanno mai fatto i posteri per me?
Mi permetto di fare notare al professor Tartaglia che effettivamente i costi non si riducono al ridursi della taglia del singolo reattore, ma che l'economia di scala interviene precisamente aumentando il numero dei reattori - che è precisamente quello che ci vuole perché reattori SMR incidano significativamente sul soddisfacimento del fabbisogno energetico nazionale. Inoltre, è vero che il Sole ci elargisce in un anno energia in quantità ben superiore al fabbisogno; ma altoforni, treni, ospedali e quant'altro richiedono energia anche quando il Sole non brilla, cone col metro avverso o di notte: l'intrinseca imprevedibilità del meteo rende non programmabile, dunque inutilizzabile, la produzione di elettricità da rinnovabili, pur potenzialmente copiosa. Nel 2024 Terna ha bandito una gara per sistemi di accumulo di 70 GWh di taglia; prima di arrivare a coprire una quota significativa del fabbisogno nazionale annuo, di 312 TWh nel 2020, ci vuole certo più tempo che a mettere in esercizio una corrispondente flotta di SMR anche partendo dal green field. Non si riesce a installare un rigassificatore di metano in mare a Piombino e ci si illude di immagazzinare i miliardi di metri cubi di idrogeno necessari a garantire la continuità dell"erogazione di centinaia di TWh elettrici l'anno, quando pure l'IEA stima in non piu' del 25% l'efficienza di riconversione in elettricità dei sistemi attuali di stoccaggio. Cero si potrebbe ovviare moltiplicando i bacini idroelettrici, al prezzo però di rischiare in un territorio franoso come il nostro altri Vajont. Non stupisce quindi che i siderurgici Italiani gia' a settembre 2022 abbiano siglato un accordo con la Slovenia per le future forniture di elettricità da parte della centrale nucleare di Krsko; a differenza di sole e vento, quella e' affidabile.
"Se il materiale di una barra arrivase a mescolarsi con quello di altre potrebbe accidentalmente riprodursi la criticità, cioè riattivarsi la fissione (come avvenne niente meno che un paio di miliardi di anni fa ad Oklo nel Gabon dove si trova ancora oggi una miniera di uranio ed era presente all'epoca dell'acqua che faceva da moderatore: in quel luogo per centinaia di migliaia di anni ha funzionato a singhiozzo una specie di reattore "naturale" di cui abbiamo scoperto ancora oggi le scorie)." Il grado di arricchimento e la massa critica non è sufficente nei cask, lo si fà apposta prof, quand'è che stracciamo la laurea?
Alcune idiozie degne di nota, il resto già sentito
Per tutti quelli che guarderanno questo video: non limitatevi ad ascoltare le parole del prof. Tartaglia, ascoltate tutte le campane, soprattutto quelle contrarie. Ascoltate i dibattiti tra lui e qualcuno pro-nucleare (sì, ci sono su youtube). Vi renderete conto che il prof. Tartaglia ha una visione estremamente limitata e ideologica sulla questione e soprattutto che ne sa davvero poco, per quanto possa essere competente nel suo campo. La scienza non si fa ascoltando una singola persona.
In ogni caso trovo vergognoso parlare dell'emergenza climatica per poi affermare che abbiamo il lusso di rinunciare al nucleare. I danni che può causare il nucleare sono centinaia di migliaia di volte inferiori di quelli del cambiamento climatico. Quindi sarebbe totalmente irresponsabile rinunciare ad uno degli strumenti più efficaci che abbiamo a disposizione per abbattere le emissioni di CO2. Affermare il contrario vuol dire o sottovalutare l'emergenza climatica o essere ideologicamente e irrazionalmente contrari all'energia atomica.
@@LorenzoValente Vero, e tuttavia Tartaglia, e non solo lui, solleva problemi che i pro-nuke bellamente ignorano, anche nei dibattiti su youtube vengono ignorati. Quello sul nucleare è un tema caldissimo, e per questa ragione le parti del dibattito finiscono per fare cherry picking in ogni caso. Semplicemente, e su questo devo dar loro atto, i pro-nuke si vendono benissimo. Ma il fatto che le loro posizioni non siano ideologiche è quanto di più ideologico ci sia
E in che cosa sarebbe ideologico Tartaglia? Anche nell'approccio nuclearista c'è molta ideologia. Nicola Armaroli del CNR dice sostanzialmente le stesse cose di Tartaglia ed entrambi sono molto documentati, le argomentazioni sono molto solide e rigorose. Non vedo lo stesso rigore in certi influencer nuclearisti come Luca Romano che tra l'altro non si è mai confrontato con la comunità accademica... è un fisico come tanti altri che non si sa nemmeno come vive ...
@@marcopaparo8590 fammi un esempio di problema che Tartaglia solleva e che i pro-nuke ignorano. Perchè in tutti i dibattiti che ho seguito non è mai accaduto che certi argomenti non potessero essere smontati con dati e fatti. Il nucleare ha grossi problemi (l'altissimo costo iniziale e l'accettazione pubblica) ma dal punto di vista scientifico è sicuro e a basso impatto, per quanto Tartaglia continui a negarlo. Peccato che questo non sia il suo campo di specializzazione.
@@manuelgrossini7593un approccio è ideologico se a supporto delle tue teorie non ti basi su fatti o dati ma piuttosto sulla tua personale visione del mondo. E mi dispiace, guarda qualsiasi dibattito tra un nuclearista e un antinuclearista, l'unico che segue i dati e il metodo scientifico è il primo. Perchè i dati sono chiarissimi, il nucleare è sicuro e a basso impatto ecologico. Punto. Tartaglia non è AFFATTO rigoroso e infatti nei dibattiti ha fatto delle magrissime figure. Guardati il dibattito tra lui e Luca Romano appunto. Luca Romano (che tu definisci un "influencer che non sa come si vive", dimostrando molta disonestà intellettuale visto che critichi la persona invece delle sue parole) è estremamente preparato, rigoroso e documentato sul nucleare. E poi guarda, se Tartaglia rappresenta la "comunità accademica" allora Luca fa più che bene ad andare per la sua strada senza perder tempo con certi dinosauri. Lui intanto non si è mai sottratto ad un dibattito (ce ne sono decine su youtube) e la superiorità delle sue argomentazioni è granitica. Nel dibattito con Luca Romano, il caro prof. Tartaglia ha detto che l'acqua di Fukushima sversata nell'oceano è radioattiva e pericolosa. Ora tu dimmi se un'affermazione del genere non è ideologica e completamente campata in aria.
Tartaglia, ovvero come spaccare i maroni in quattro
Tutto molto bello, ma il nucleare rimane una delle fonti più sicure e pulite in assoluto (fonte: ourworldindata). L'unico incidente veramente grave riguarda una entrale costruita oltre mezzo secolo fa, e oggi sarebbe impossibile a causa delle tecnologie e delle tecniche di sicurezza. Sarebbe molto più sicuro avere una centrale nucleare vicino a casa rispetto ad una diga idroelettrica (e malgrado questo non mi sognerei mai di votare per un referendum contro l'idroelettrico). Le scorie sono ipacchettate così bene (inglobate nel calcestruzzo) che non serve realmente sotterrarle. Non so come sarà il mondo tra 10'000 anni, ma mi rifiuto di rinunciare una tecnologia che può essere utile per combattere il cambiamento climatico per tutelare la salute di un eventuale "genio" che si mette a rompere qualche contenitore di scorie prima di capire che è una brutta idea.
✊🏻🚩🏴 (A)
Game is over 😮 Siamo nel bel mezzo della ciclicità dei 12.000 anni di impatto di radiazioni cosmiche (slittamento dei poli, indebolimento del campo magnetico terrestre, comportamento anomalo del nucleo, aumento di fuoriuscita di magma, incremento esponenziale di terremoti ed esplosioni vulcaniche, il tutto condito da disastri ambientali vari e come non bastasse negli ultimi 50/60 anni abbiamo ucciso gli oceani con plastiche e inquinanti vari; le perdite di habitat si stanno perciò susseguendo a ritmo incalzante, strade che conducono ad estinzioni di massa brusche e repentine 😮) Più che offire illusorie speranze è ormai ora che ci adattiamo a vivere pacificamente quel che ancora ci resta davanti. Quindi in cosa possiamo impegnarci ? A vivere il qui e ora in serenità e armonia 🌎💫✨🪷🙏
Keep it up, we're still out here!
Penso che Claudio fosse del 1946.
Lezione magistrale e canti che rinnovano l’idea d’amor
Ancora e sempre ANARCHIA.
RIP prof. Venza, un ex studente degli anni 90
Viva! (A)
Gli stessi che vivono di sussidi di stato e rdc
Grandi!!
È finta anarchia quella nel video... Ne con Putin ne con la NATO 🙈 È la NATO che rompe i coglioni da decenni.. E poi bello vedere gli anarchici con le mascherine 🤡
Bellissima presentazione del libro. Mi è venuta voglia di leggerlo. Sono anni che ne conosco l'esistenza. Il "mutuo appoggio" pensavo fosse non solo fra esseri umani, ma anche fra esseri umani e altre specie viventi. Gianni Tiziano
io l'ho letto, confermo che è bellissimo. E' un libro sull'amore, ed esplica il significato di questa parola nel modo più pratico, e cioè con esempi reali e veri, i quali danno grande felicità
non esiste potere buono....lo stato serve i ricchi....tutto vero, e adesso ci sono pure i fascisti da operetta al governo, che spediscono armi a un paese belligerante favorendo la macelleria di guerra. La differenza con Draghi e coi governi PD-5 stelle e' che questi sono un po' meno ipocriti cioe' sono guerrafondai dichiarati, come Mussolini
NAPALM
🖤Ⓐ︎🏴☠️🏴
Non so se ridere o piangere Nel frattempo mangio!!!😁😁😁
X l'Anarchia e la pace!
🏴
Ciao compagni, ✊✊✊
Claudio ci hai insegnato a essere liberi: Non mentire Non essere complici Non rimanere ciechi
Ciao Claudio ho avuto la fortuna di conoscerti a Venezia nel convegno Anarchico nel 1984,è un grande dolore sentire questa brutta notizia. Ti voglio dire che il tuo amico Paolo Facchi di Casatenovo che insegnava anche lui nella Università di Trieste ed era tuo amico, mi ha parlato a volte di te, Paolo se n'è andato circa due anni fa, ed ha lasciato la sua splendida vila seicentesca al comune di Cadatenovo, x dare la possibilità agli abitanti di usufruire di questo spazio, ora c'è la biblioteca, sale rionioni ecc. Vi voglio ricordare insieme, il padre di Paolo, il conte Facchi aveva salvato mio nonno e mio zio, arrestati dal allora podesta fascita Formigoni Roberto, padre del famoso ladro , ciellino Emilio Formigoni. Quando muore un Anarchico è come se morisse l'umanità intera. Ciao Claudio.
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Claudio non ti dimentichero' mai....un onore conoscerti 🙏
CIAO CLAUDIO Il nostro compagno Claudio Venza, dopo 14 mesi di lotta in vari ospedali, ha deciso di voler tornare a casa, di salutare moglie e figlia e di lasciarsi andare. Lo sapevamo già da tempo che sarebbe successo, già altre volte lo avevano dato per spacciato e ammettendolo, ci sembrava quasi di fiaccare questa sua indomabile resistenza. Anche adesso, a qualche giorno dalla sua scomparsa, ci è difficile scrivere queste poche righe perché significa accettare di chiudere con lui, con un lungo periodo della nostra esistenza, con un lungo periodo di lotte assieme. Ma bisogna farlo. Altri hanno già espresso il loro cordoglio con parole piene di sensibilità, accoramento, partecipazione. Claudio era storico, era sessantottino, era bravo, era buono, generoso ma era soprattutto un anarchico. Cosa significa questo? Che il carattere era quello di una persona disponibile al dialogo, al confronto, alla solidarietà, ma anche che di fronte ai soprusi, alle prepotenze, alle imposizioni degli apparati e anche dei singoli non si faceva piegare. E non lo ha fatto nemmeno il primo maggio 2020 (già malato e molto a rischio) quando, con tutte le precauzioni del caso (mascherine, guanti, distanziamento) ha voluto distribuire il “Germinal” in una città quasi deserta e per questo motivo si è preso l’ultima multa per manifestazione non autorizzata in tempo di covid. Claudio era nato nel 1946. Aveva, come molti, trascorso l’infanzia negli ambienti cattolici, ma i limiti e le imposizioni dogmatiche anche di tipo sessuale (durante una confessione il prete gli disse: “Siccome hai avuto desideri impuri, quest’estate non potrai andare al mare!!) lo avevano allontanato; arrivato all’Università aveva fiutato l’aria liberatrice del ‘68 ed erano iniziate le occupazioni, soprattutto quella di economia che ha raccontato in un suo libro. Allora però le lotte erano monopolio del Partito Comunista, che imponeva le sue idee. Ma per fortuna all’università giravano altre persone, meno irregimentate e le assemblee e le occupazioni permettevano un’ampia possibilità di comunicare le proprie idee. Nello stesso periodo è avvenuto, frequentando gli ambienti del Circolo dell’Astrolabio e antimilitaristi, il cruciale incontro con Umberto Tommasini e da lì gli si è aperto un altro mondo di pensare, lottare, organizzarsi, autorganizzarsi. Il passo poi è stato breve e nel giro di un anno il II° piano di un appartamento in via Mazzini 11 è diventato il covo del vecchio gruppo Germinal (una decina di vecchi anarchici) e dei giovani libertari. Dal suo lungo terrazzo sono sventolate bandiere rosso/nere e nere e gli striscioni facevano sapere alla città cosa pensavano e volevano gli anarchici e le anarchiche. Fu la prima sede al di fuori dei partiti con il primo ciclostile autofinanziato, la biblioteca anarchica, l’archivio storico, la vendita di libri e giornali, la possibilità di fare riunioni come e quando si voleva, ospitando collettivi studenteschi e operai. Migliaia di persone ci sono passate, migliaia di giovani lo hanno conosciuto e con lui e con noi hanno costruito percorsi di lotta. Poi è arrivato il terrorismo di Stato: la strage di Milano, l’assassinio di Pinelli, le perquisizioni in cerca delle bombe, le denunce. Allora, senza pensarci tanto a Trieste tiravano fuori dal cassetto sempre una terna: Venza, Tommasini, Germani. E se non c’erano loro c’erano i fascisti a picchiare e a voler distruggere la nostra sede, e se non erano i fasci c’erano i comunisti del PCI che aggredivano e ci impedivano di portare le nostre bandiere e i nostri giornali ai cortei. Ma siamo sempre riusciti a andare avanti, a fare la nostra attività militante. Le marce antimilitariste, prima con i radicali, poi da soli, l’obiezione di coscienza, la solidarietà ai compagni soldati. Nei primi anni ‘70 l’adesione al Gruppo Germinal e alla Federazione Anarchica Italiana. E l’apertura a un mondo di magnifici compagni e compagne. Poi per Claudio c’è stata un’altra svolta: la possibilità di insegnare all’Università, non solo storia contemporanea, ma proprio storia della Spagna e della sua rivoluzione anarchica, l’occuparsi di storia orale. Di nuovo tanti studenti, tanti contatti e l’aprirsi questa volta all’Europa e scrivere libri . I contatti con compagni e compagne dell’Est che hanno portato nel 1990 al convegno “Est, laboratorio di libertà” con l’arrivo di centinaia di delegati dopo la caduta inattesa del muro di Berlino. Fare questo elenco parzialissimo sembra facile, ma ogni iniziativa, ogni attività ha dovuto affrontare mille ostacoli, difficoltà, freni, anche da parte di qualcun* che adesso lo ricorda con affetto. Un’altra esperienza determinante è stata quella di intervistare Umberto Tommasini e raccogliere e trasmettere le sue memorie. Un libro in dialetto triestino, una traduzione in italiano, una in castigliano, una in catalano, una in sloveno e proprio in questi ultimi mesi, dal letto di ospedale, una in greco. A chi gli chiedeva perché in greco e non in inglese o francese, lingue più diffuse, rispondeva: “Perché lì gli anarchici lottano e le parole di Tommasini possono costituire un faro, un punto di riferimento”. Intanto il suo cuore, verso la fine degli anni ‘90, aveva cominciato a dare i primi segni di cedimento. Claudio, quando ci hanno sbattuto fuori da via Mazzini, per speculazioni edilizie non andate ancora a buon fine (la maledizione di Bakunin cacciato dalla stanza rosa aleggia su di voi), ha sostenuto lo sforzo collettivo di trovare e acquistare una nuova sede che ci ha portati in via del Bosco 52/a. Lì è rimasto sempre presente e propositivo, animando incontri e dibattiti. A volte le sue proposte non erano ben viste da alcuni del gruppo e viceversa, ma lui comunque le portava avanti anche da solo, con la consueta determinazione e testardaggine che lo hanno sempre contraddistinto (mite sì, ma mica sempre). Aveva ripreso contatti con i vecchi sessantottini, smussando con alcuni spigoli molto acuti e animando l’esperienza di “Quelli del ‘68”. Anche in ospedale faceva proselitismo fra dottori e infermieri, distribuiva “Germinal” o il caffè del Chiapas o le saponette di una fabbrica greca occupata e riconvertita dagli operai. I compagni che andavano a trovarlo venivano tempestati di domande di tipo politico, visto che non riusciva a leggere e ad essere informato. In aprile di quest’anno ha voluto comunque collaborare al “Germinal” n. 131, giornale di cui non era da poco più direttore. Ha scritto la sua autobiografia fino al ‘92 su foglietti di carta con grafia tremolante. Sappiamo che vorrà un funerale con tante bandiere e tante canzoni anarchiche. Sappiamo che vorrà una festa. Sappiamo che mancherà a tanti e tante, che chi resta dovrà impegnarsi ancora di più a portare avanti le sue/nostre idee. Ciao Claudio, continueremo a lottare portando il tuo sorriso nel cuore. Viva l’anarchia. Le compagne ed i compagni del Gruppo Anarchico Germinal
Il feldmaresciallo Ghirardato.
Grande, Alessio!
Un altro emozionante e intelligente capolavoro di Alessio, Patrimonio della Canzone d'Autore di oggi.
che merda la federazione anarchica, queste associazioni dovrebbero essere vietate
Ammazza che sovversivi!!! 😲😱 A parte gli scherzi, meno male che esiste qualche libertario che ancora esercita il pensiero critico e valuta le situazioni caso per caso, senza accodarsi passivamente al primo capopopolo che si sveglia la mattina con la luna storta, per il solo gusto di ribellarsi. Non è sufficiente essere ribelli per essere libertari. Se non sbaglio lo diceva anche Malatesta (e lo ricordo pur essendo io mutualista). Il libertario deve sempre ribellarsi a chi detiene il potere, ma questo non vuol dire che per farlo gli convenga distruggere gli apparati tecnici che lo mediano (il potere), i quali sono comunque utili agli individui a soddisfare le proprie esigenze, se pur in modo inefficiente per la gran parte di essi. Un treno non lo devi mica usare per forza per andare al tuo "posto di sfruttamento"...puoi usarlo per viaggiare, andare da un amico, scrivere poesie per ammazzare il tempo e tanto altro. E quale libertario osa sabotarlo? La furia iconoclasta non può accecare la razionalità con la quale si dovrebbe pretendere dagli altri la propria sovranità, che tuttavia non viene riconosciuta ad essi. Da questo punto di vista vedo un fossato invalicabile tra il nostro anarchismo pragmatico e razionalista e il loro, quello iconoclasta, che invece è fanatico e utopista. È la vecchia polemica tra Berneri e il Soldato del Sogno...lo so. Aveva ragione Berneri, ma anche Novatore nel dire che con Berneri aveva ben poco in comune. Dar fuoco a un bancomat (o a un hub vaccinale) può essere eccitante per alcuni...Novatore approverebbe con gusto...ma a che giova? La gente spaventata evita la strada della libertà perché la ritiene pericolosa e ha bisogno di sicurezza. Gli anarchici sanno garantirla? Voi ci state provando. Non negate il virus, non negate la necessità di prendere precauzioni e formulate proposte di autogestione della pandemia. Ottimo! Altri, in altri luoghi, virtuali e non, perdono tempo a progettare attacchi e sabotaggi fini a se stessi e slegati da qualsiasi rivendicazione o necessità di difesa, per liberare chi non vuole essere liberato. Forse non è possibile un anarchismo senza aggettivi...