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Buongiorno, la recente circolare n. 36/E dell'Agenzia delle Entrate conferma che con riferimento alle imprese sia “energivore” sia “non energivore”, non ancora costituite alla data del 1° aprile 2019, in assenza di dati relativi al parametro iniziale di riferimento normativamente previsto (ossia del costo medio della componente energia elettrica del secondo trimestre 2019, necessario per il raffronto con i costi medi della materia energia relativa al secondo trimestre 2022), questo si assume pari a 62,47 euro/MWh

Purtroppo la situazione non è del tutto chiara... A fronte del pagamento rateale delle fatture, dovrebbe essere possibile utilizzare il credito d’imposta previsto dai vari decreti (pari al 15%-30% e 25%-40% del costo-energia, rispettivamente per l’energia elettrica e per il gas naturale), limitatamente agli importi pagati entro la data di utilizzo del credito. Poiché il credito è utilizzabile entro il 31 dicembre 2022 / marzo 2023, si potranno teoricamente “spendere” soltanto gli importi rateizzati pagati entro quella data. In caso di mancato (totale) pagamento delle fatture, si presume che venga meno il presupposto per l’accesso al credito d’imposta e, pertanto, per l’azienda che non paga non è possibile recuperare la percentuale prevista dai vari decreti sopra richiamati. C’è tuttavia un passaggio, nella circolare n. 13/E del 13 maggio 2022, che sembrerebbe aprire un ipotetico spiraglio all’accesso al credito anche in caso di mancato pagamento, in quanto il riferimento all’art. 109, commi 1 e 2, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede che le spese di acquisizione di beni e servizi si considerino sostenute al momento di consegna del bene o servizio stesso, indipendentemente dal fatto che siano state pagate o meno. Si tratta, tuttavia, solo di un’interpretazione a favore del cliente, che potrebbe prestare il fianco a probabili futuri contenziosi con l’Erario.

@@appe.padova davvero complimenti per la competenza, purtroppo la nostra attività non si trova a Padova, trovare comunicazioni così chiare e competenti è davvero raro. Ho visionato il sito ed i servizi offerti giustificano ampiamente la quota associativa. Dalla vostra analisi deduco che la soluzione di autotutela potrebbe essere calcolare solo le rate regolarmente pagate. Ancora grazie per la disponibilità

Buongiorno, i crediti relativi ai consumi del secondo trimestre (aprile-giugno) vanno usati entro il 31/12/2022, mentre quelli relativi ai mesi da luglio a novembre vanno usati entro il 31/03/2023.

Precisazione: con il decreto "Aiuti ter" (non pubblicato al momento della risposta precedente) è stata introdotta la possibilità di utilizzare i crediti relativi ai consumi del terzo trimestre fino al 31 marzo 2023

@@appe.padova i codici tributi sono gli stessi del secondo trimestre 2022?

@@quirinodinapoli7846 I codici tributo per l’inserimento del credito nei modelli F24 sono i seguenti: energia elettrica: mesi di aprile, maggio e giugno: 6963 mesi di luglio, agosto e settembre: 6970 mesi di ottobre e novembre: 6985 gas naturale: mesi di aprile, maggio e giugno: 6964 mesi di luglio, agosto e settembre: 6971 mesi di ottobre e novembre: 6986

@@appe.padova grazie!!! invece per le aziende che non hanno fatturazione energetica del 2019, perché hanno iniziato l'attività successivamente, il credito non spetta?

Il primo trimestre (2019 e 2022) è il periodo di riferimento per calcolare l'aumento di almeno il 30% sul costo dell'energia. I mesi di aprile, maggio e giugno 2022 sono quelli per i quali è riconosciuto il credito d'imposta del 15% sul costo energia. Ci rendiamo conto che il meccanismo è complicato... ma la legge non l'abbiamo scritta noi ;-)

@@appe.padova Ringrazio per la risposta... e chiedo ulteriore conferma: avendo fatturazione mensile, per il primo trimestre 2019 e 2022, si intendono le fatture mensili dei mesi di febbraio, marzo ed aprile invece per i mesi di aprile, maggio e giugno 2022 si intendono le fatture mensili di maggio, giugno e luglio. Grazie

@@stefanocrescenzi9877 Esattamente: la fattura di febbraio riferita ai consumi di gennaio, e così via.

@@appe.padova grazie mille

Ciao intanto complimenti per il video dettagliato, ho una domanda da porti, nel caso in cui la ragione sia attiva da prima del 2019, ma nel 2021 abbia acquisito nuovi punti di vendita, questi ultimi beneficiano del credito d’imposta? Magari andando a prendere come riferimento le vecchie bollette in capo alla ragione sociale precedente visto che il pod è lo stesso e l’attività svolta è la medesima? Grazie mille