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San Carlo Borromeo al CDN TV
Italy
เข้าร่วมเมื่อ 14 มี.ค. 2020
La Santa Messa giornaliera ed altri eventi e documentari di carattere liturgico, formativo e culturale della Parrocchia San Carlo Borromeo al Centro Direzionale di Napoli (Italy). In particolare il canale si occupa di aspetti storici meno conosciuti della città di Napoli.
วีดีโอ
Le TV libere a Napoli nel 1978
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Questo documentario è un omaggio alle TV libere, pioniere dell'etere napoletano nella seconda metà degli anni '70. È dedicato a Pietrangelo Gregorio, padre indiscusso dell'emittenza libera partenopea e uno dei padri della "libertà di antenna" in Italia. Questo video è figlio di una passione che avevo da piccolo, passione nata quando, alla fine del 1977, anche la mia famiglia si dotò della cosid...
LA REGINA GIOVANNA: leggenda e verità storica.
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LA CAPPELLA DELLA SOMMARIA e cenni sul Castel Capuano
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LA CHIESA DI SANTA MARIA DI COSTANTINOPOLI a NAPOLI
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I NOMI DI FRUTTA E ORTAGGI A NAPOLI e la loro origine.
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Il 29 maggio il canale ha raggiunto i 2000 iscritti. grazie a tutti per questo bel traguardo!
มุมมอง 986 หลายเดือนก่อน
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Riaperta la chiesa di San Nicola a Pistaso
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Storia di Piazza Ottocalli e di san Giovanniello
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IN GIRO PER NAPOLI SULL'OMNIBUS DI PORTA SCIUSCELLA
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STORIA DI PIAZZA CARLO III e del mancato ARCO DI TRIONFO a Napoli
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NAPOLI E 36 CASALI: cosa erano e quali erano
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LA VERA STORIA DELLA TOMBOLA e qualche curiosità.
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LE MONETE DEL REGNO DI NAPOLI/1: il sistema monetario
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LE MONETE DEL REGNO DI NAPOLI/2: la storia
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Il significato dell'Arco di Trionfo del Maschio Angioino a Napoli
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S Messa mercoledì XXII settimana T O 6 settembre 2023 (REGISTRAZIONE)
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IL MAMMONE: l'inquietante creatura che spaventava i bambini
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TRA IL BORGO S. ANTONIO ABATE E L'ARENACCIA: LA STORIA DELL'ANTICO QUARTIERE A LUCI ROSSE DI NAPOLI
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Le tombe dei Borbone nella Basilica di Santa Chiara in Napoli
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Tra Arpino di Casoria e Volla: LA REAL CACCIA DI LUFRANO
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IL COMANDAMENTO PIU' GRANDE: Commento a Marco 12, 28-34
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Storia e leggenda della pastiera napoletana
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Trovo questi documentari paragonabili al vino di qualità preziosa: migliorano con il tempo. Stamane l'ho rivisto traendone una maggiore emozione e commozione. Nel testo mi ha colpito il monito affinchè non si debba più ripetere il dramma della guerra. Un po' cacofonico con le vicende che viviamo sia pure da lontano.
Il documentario fu pubblicato pochi giorni prima che scoppiasse la guerra in Ucraina. Inutile monito...
Grazie! Ho fatto un tuffo nel passato. Io del 1970.....ero all' epoca il "telecomando vivente" 😂
Complimenti per la descrizione accurata, ho già visto i video sul quartiere di Fuorigrotta, molto interessanti 😊😊
Il 15 gennaio 2025 ne uscirà un altro su Fuorigrotta, riguardante gli impianti sportivi del quartiere. Si tenga aggiornata. La Ringrazio dei complimenti.
@sancarloborromeoalcdntv Grazie a lei, la seguirò senz'altro. Buona giornata
Molto ben presentato. Conoscere i propri costumi, le proprie tradizioni arricchisce chiunque di noi.
Avevo un mix di miei ricordi ed informazioni raccolte qua e là su quella TV via cavo del 69 e della sua evoluzione. Le hai ordinate e messe i fila, Grazie❤
Stupendo ed Enciclopedico Don Diego,i suoi pregevoli Documentari fanno venire l acquolina perle pregevoli Dissertazioni
Bei ricordi. Come al solito ottimo documento che conserverò con cura. Si può dire che i canali Mediaset hanno origini Napoletane quindi. Ma un ricordo va all'Ing Gregorio davvero un precursore dell'etere. Se fosse stato nel "profondo nord" sicuramente avrebbe fatto concorrenza a Berlusconi, con la differenza di essere, forse, una persona migliore(giudizio non politico sia ben chiaro)
Grazie mille per aver realizzato questo documentario, conoscere la storia della propria città è fondamentale ❤
Grazie a voi, oggi ho scoperto la storia delle TV commerciali nostrane
BELLISSIMO COMPLIMENTI VI HO SCRITTO SU FB
Translating to English sounds so interesting.
Maravilloso estudio de la basílica antes de los bombardeos, con su bella fábrica, joya del barroco napolitano, que, además, integraba armoniosamente las sepulturas góticas. Perfecto.
Maravilloso estudio de la basílica perdida, joya del barroco de Nápoles, que, además, conservaba sus monumentos sepulcrales góticos, en perfecta integración.
Una storia che arricchisce la nostra esperienza.
Purtroppo è la zona di Napoli che col tempo si è degradata maggiormente,facendo una vera e propria discesa verticale.
Erano altri tempi, oggi io direi che è uno dei PEGGIORI PERIODI, SOLITUDINE, DELINQUENZA E CATTIVERIA
Interessante
❤
Sto traducendo il diario del viaggio a Napoli della contessa baltica Elisa von der Recke (1805). Alla data del 6 settembre la viaggiatrice (di religione protestante) scrive: "Sono venuta a conoscenza ... di un aspetto umano che deve trovare spazio fra le mie osservazioni. Il fatto è che il convento degli Agostiniani di Napoli ha sempre mostrato una cura particolare nella sepoltura dei luterani, e che nel cimitero di questo monastero c’è uno spazio che è loro destinato. In questo modo filantropico gli Agostiniani onorano la memoria del grande riformatore che era uscito dal loro ordine, benché essi ne condannino la defezione e ne rigettino la dottrina." Non riesco a comprendere, dal testo, di quale convento degli Agostiniani parli la nobildonna, ma quello che dice significa probabilmente che questo ordine ha sempre concesso la possibilità di sepolture per i luterani... E del resto vorrei sommessamente far notare che, se l'area fosse stata adibita a cimitero solo dopo l'acquisto da parte degli Inglesi, non sarebbe stata indicata come "cimitero dei protestanti", dato che gli Inglesi sono di professione anglicana.
Buonasera. innanzitutto la ringrazio del commento. Quanto ha scritto apre sicuramente delle nuove prospettive. Laddove, come in questo caso, i documenti ufficiali sono lacunosi, le scritture private, così come i diari di viaggio, diventano documenti preziosissimi. Per quanto riguarda ciò che racconta il video, la notizia che il giardino del convento di S. Maria della Fede fu acquistato nel 1824 dal governo inglese per farvi un cimitero, l'ho attinta dal testo di Francesco Ceva Grimaldi "Memorie Storiche della città di Napoli" del 1857. Si tratta di una fonte documentale. Ma se Elisa von der Recke scrive che gli agostiniani (e S: Maria della Fede era un convento agostiniano) davano sepoltura ai luterani, si potrebbe pensare che la pratica di seppellire nel giardino del convento suddetto era già in uso da prima del 1824. E forse proprio per questo fu scelto questo luogo per costituirvi un cimitero acattolico. Mi resta però un dubbio. La viaggiatrice scrive nel 1805, ma gli agostiniani avevano lasciato S. Maria della Fede già nel 1751 e al posto del convento sorse prima un conservatorio per ragazze pericolanti e poi un sifilicomio. Questo lasso di tempo di 54 anni lascia comunque aperte delle domande. Però il suo contributo rimane prezioso e di questo la ringrazio. Se lo avessi saputo prima lo avrei inserito nel video.
In realtà Vittorio Emanuele non è mai stato re di Napoli ma il primo re d'italia
Al min. 13,54 è in qualche modo sottinteso. Il 27 gennaio 1861 il Regno delle Due Sicilie fu annesso al Regno di Sardegna e solo il 17 marzo successivo venne proclamato il Regno d'Italia. Dunque per circa cinquanta giorni fummo Regno di Sardegna. Ma la presenza della statua di Vittorio Emanuele II accanto agli altri re di Napoli serviva per legittimare visivamente l'ideale risorgimentale secondo il quale tutta la storia passata trovava il suo compimento nell'unità d'Italia. Nulla dunque da eccepire sul fatto che Vittorio Emanuele II non fu mai re del Regno delle Due Sicilie.
Don Diego complimenti per l'ennesimo prezioso documento. Grazie 😘
Complimenti allo staff, da pelle d oca per tanta Bellezza.
Complimenti!
Una vera e propria visita guidata, condotta con grande competenza.
Grazie
Grazie per il video. Distrutto un regno degno del popolo. Per interessi, altrui.
Carlo nostro !!
Video molto ben fatto in tutte le sue parti, descrizioni accurate, complimenti... Attendo il seguito, ho scoperto molte cose della storia del mio quartiere che non conoscevo, mentre molte altre fanno parte dei miei ricordi, anche se in altri anni. 😊
Passo questa richiesta all'autore dei tre video per sollecitarlo a scrivere i testi il quarto sugli impianti sportivi di Fuorigrotta. Grazie per i complimenti.
Finalmente penso di aver capito. Grazie
Altra pagina della Ns storia. Interessantissima
Interessantissimo! C'è bisogno di conoscere meglio la NS citta'.
Grazie per questo studio così bello e accurato da buon NAPOLETANO grazie di ❤
P O
Mi ricordo che da bambino mi affacciavo al balcone di casa e vedevo una giungla ci intrufolavamo dentro all'avventura a scoprire cosa nascondeva pero non ho saputa mai la vera storia fino adesso bel documentario grazie
Complimenti davvero per l'eccellente documentazione... Grazie
mamma napoli ed il qui presente fiero, orgoglioso e mai domo difensore ringriaziano gli autori
Interessantissimo. Mi prendo una planimetria di Napoli e me le cerco una per una. Grazie!
Documentario carino... Resta di fatto che il napoletano di oggi,è solo....A SCHIFEZZ È NAPUL....perché si sente solo tanta ma tanta ma tanta volgarità... Anche nei così detti cantanti napoletani di oggi che per me sono solo MUNNEZZA
Sempre 0rgogliosi di essere originali cioè napoletani. ❤❤❤❤
Che nostalgia! Sono del 40 e ho conosciuto tutti questi mestieri essendo nata e cresciuta a n Napoli! Un grandissimo grazie!
La verita'e'stata desecretata dagli archivi.Libro:"L'altra storia d'Italia",vol.1 e 2,di Lamberto Rimondini,video:"27 L'altra storia d'Italia vol 1 Lamberto Rimondini,video:"Regno delle due Sicilie Ass.Sentimento Meridiano Dott.A.Romano da Stato Avanzato a colonia",con le PROVE archiviali document.INCONFUTABILI.
Scusa se ti correggo, ma le more nascono dalle spine, quelli che hai fatto vedere, sono gelsi e non more. Da noi in provincia di Salerno si chiamano i cievuzi quelli rossi, e cevuze quelli bianchi.
Il confronto, quando (come in questo caso) è educato e motivato, è sempre costruttivo e spinge ad approfondire la ricerca e per questo ti ringrazio. E adesso vengo a darti la mia un po' articolata risposta. Premetto che la mora/ceveza è stato forse il frutto sul quale ho dovuto fare molte ricerche (anche botaniche, di cui non mi intendo affatto), perchè anch'io come te pensavo che il gelso fosse tutt'altro frutto rispetto alla mora. Immagina che il lavoro di ricerca è stato così complicato che stavo per escludere questo frutto dall'esposizione. Poi, con pazienza, credo di aver trovato la spiegazione. La mora di rovo nasce da una pianta, il rovo (robus). Ma "mora" è anche il nome che si dà al frutto di un'altra pianta, il gelso (morus celsa). Questo frutto viene anche detto "mora di gelso" o più semplicemente "gelso" per distinguerlo dalla mora di rovo. Insomma, per intenderci, "mora" indica frutti di vari generi e specie. Poi per distinguerli sono stati chiamati in maniera differenziata. Le parlate locali, come tu dicevi a proposito della provincia di Salerno, hanno aggiunto ulteriori differenze. Quel che dico certamente non è oro colato, ma è sicuramente frutto di ricerca. Potrei anche aver sbagliato, ma se ciò è avvenuto non è per pressappochismo. In ogni caso è questa la ragione per cui nel video "mora" l'ho tradotto con "ceveza". Ti ringrazio ancora per il tuo contributo.
@@sancarloborromeoalcdntv ah grazie mille a te per avermi spiegato bene, io non sapevo. Grazie e ti auguro una buona giornata.
Vero, sono siciliana, anche qui è così
peccato le abbiano abbattute quasi tutte..
Grandi
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Tutte queste cose le ho viste nella mia vita e...le ricordo, essendo nata nel 1939
Notevole impegno .signora bravissima solo cosi si può declamare . Bravi-..😊
È in preparazione per l'anno prossimo un nuovo documentario sulla storia di Poggioreale. Stavolta con voce narrante.
Grandioso interessante reportage davvero ben fatto anche nei particolari. Tutti ci siamo sempre soffermati sulla cappella di San Tommaso, ma nessuno sapeva niente di tutta questa travagliata storia.
Interessante, sarebbe stato bello avere un bell'arco di trionfo anche a Napoli.
Bell'idea, ricorda la struttura del documentario "alla scoperta degli animali" degli anni '70 in cui il papà spiegava la natura al figlio. C'è solo da chiedersi se oggi esistono veramente figli che riescono ad ascoltarti superati i sette minuti che hai cominciato a spiegare loro qualcosa (a dire la verità, conosco tanti adulti che non riuscirebbero a farlo).