- 50
- 9 967
Spherical chickens in a vacuum
เข้าร่วมเมื่อ 7 มิ.ย. 2012
[Lesson 4] Glasses are not that easy to explain
I try to use a different approach to explain to you the structure of the most common types of glasses... Let me know what you think!
*Do you want to support the channel and my research?*
On this Amazon page, you can find the complete list of my books, some also in English:
www.amazon.com/stores/Elia-Marin/author/B0886GY398
Here is the laboratory notebook we created:
www.amazon.com/Laboratory-Notebook-Elia-Marin/dp/B0BS8TP42C
And here you can find the official merchandise of "Spherical chicken in a vacuum"!
my-store-10323fd.creator-spring.com
*Do you want to support the channel and my research?*
On this Amazon page, you can find the complete list of my books, some also in English:
www.amazon.com/stores/Elia-Marin/author/B0886GY398
Here is the laboratory notebook we created:
www.amazon.com/Laboratory-Notebook-Elia-Marin/dp/B0BS8TP42C
And here you can find the official merchandise of "Spherical chicken in a vacuum"!
my-store-10323fd.creator-spring.com
มุมมอง: 69
วีดีโอ
[Lezione 4] Il "vetro" non è così semplice da spiegare
มุมมอง 9614 ชั่วโมงที่ผ่านมา
Oggi parliamo dei tipi più comuni di vetro, cosa li rende unici e quali sono le loro proprietà tecnologiche. Unico problema... non è una questione così semplice. Vi propongo il mio modello per il vetro, fatemi sapere cosa ne pensate! *Vuoi supportare il canale e la mia ricerca?* Su questa pagina Amazon puoi trovare la lista completa dei miei libri, alcuni anche in Inglese: www.amazon.it/stores/...
MDPI: innovator or predator?
มุมมอง 468วันที่ผ่านมา
Let's discuss about the most polarizing scientific publisher out there: MDPI. Is it really as bad as many scientist claim? *Do you want to support the channel and my research?* On this Amazon page, you can find the complete list of my books, some also in English: www.amazon.com/stores/Elia-Marin/author/B0886GY398 Here is the laboratory notebook we created: www.amazon.com/Laboratory-Notebook-Eli...
MDPI: Innovazione o Predazione?
มุมมอง 267วันที่ผ่านมา
Discutiamo dell'editore scietifico che più di ogni altro polarizza il dibattito corrente, lo svizzero MDPI. Cosa c'è di vero? *Vuoi supportare il canale e la mia ricerca?* Su questa pagina Amazon puoi trovare la lista completa dei miei libri, alcuni anche in Inglese: www.amazon.it/stores/author/B0886GY398 qui invece c'è il quaderno di laboratorio che abbiamo creato: www.amazon.it/Laboratory-Not...
[Lesson 3] "Amorphous" is not a bad word!
มุมมอง 4514 วันที่ผ่านมา
Let's talk a little bit more in deep about crystalline structures and, in particular, the structure in absence of crystallinity, which we call "amorphous". The next class will focus on glasses, and how we can control and modify them to improve their characteristics. *Do you want to support the channel and my research?* On this Amazon page, you can find the complete list of my books, some also i...
[Lezione 3] "Amorfo" non è una parolaccia
มุมมอง 5714 วันที่ผ่านมา
Riprendiamo un attimo il discorso sui reticoli cristallini per fare qualche precisazione e parlare di materiali amorfi, in preparazione per la prossima puntata in cui parleremo di... vetro! *Vuoi supportare il canale e la mia ricerca?* Su questa pagina Amazon puoi trovare la lista completa dei miei libri, alcuni anche in Inglese: www.amazon.it/stores/author/B0886GY398 qui invece c'è il quaderno...
Subscribe to Spherical Chicken in a Vacuum!
มุมมอง 1521 วันที่ผ่านมา
#shorts *Do you want to support the channel and my research?* On this Amazon page, you can find the complete list of my books, some also in English: www.amazon.com/stores/Elia-Marin/author/B0886GY398 Here is the laboratory notebook we created: www.amazon.com/Laboratory-Notebook-Elia-Marin/dp/B0BS8TP42C And here you can find the official merchandise of "Spherical chicken in a vacuum"! my-store-1...
Paranormal reviewing activity
มุมมอง 8721 วันที่ผ่านมา
When your data's weird And your graphs don’t fit, Who ya gonna call? Ghost Reviewers! When the journal’s stuck And you’re losing it, Who ya gonna call? Ghost Reviewers! They don’t ask for revisions, They don’t even exist! But somehow, they’re the heroes Of your acceptance list! *Do you want to support the channel and my research?* On this Amazon page, you can find the complete list of my books,...
Revisioni paranormali: quando i reviewer non esistono
มุมมอง 67821 วันที่ผ่านมา
MAI e dico MAI usare una tavola oujia per contattare dei peer reviewer. Non sono quasi mai qualificati. *Vuoi supportare il canale e la mia ricerca?* Su questa pagina Amazon puoi trovare la lista completa dei miei libri, alcuni anche in Inglese: www.amazon.it/stores/author/B0886GY398 qui invece c'è il quaderno di laboratorio che abbiamo creato: www.amazon.it/Laboratory-Notebook-Elia-Marin/dp/B0...
[Lesson 2] Fantastic lattices and where to find them
มุมมอง 5721 วันที่ผ่านมา
Let's talk about the lattice structures of the materials, the last part of our theoretical introduction to material science, before we move to more pratical aspects. *Do you want to support the channel and my research?* On this Amazon page, you can find the complete list of my books, some also in English: www.amazon.com/stores/Elia-Marin/author/B0886GY398 Here is the laboratory notebook we crea...
[Lezione 2] Reticoli cristallini fantastici e dove trovarli
มุมมอง 4321 วันที่ผ่านมา
Prima di addentrarci nel mondo della scienza dei materiali vera e propria, è meglio prendersi un attimo per capire come la materia si dispone nello spazio. Una specie di Tetris, solo con più regole. *Vuoi supportare il canale e la mia ricerca?* Su questa pagina Amazon puoi trovare la lista completa dei miei libri, alcuni anche in Inglese: www.amazon.it/stores/author/B0886GY398 qui invece c'è il...
I libri scientifici sono il peggio del peggio
มุมมอง 38528 วันที่ผ่านมา
I libri scientifici sono il peggio del peggio
[Lesson 0] What even IS a material, anyway?
มุมมอง 86หลายเดือนก่อน
[Lesson 0] What even IS a material, anyway?
[Lezione 0] Ma alla fine, cos'è un materiale?
มุมมอง 207หลายเดือนก่อน
[Lezione 0] Ma alla fine, cos'è un materiale?
Quando la scienza la fa l'intelligenza artificiale...
มุมมอง 85หลายเดือนก่อน
Quando la scienza la fa l'intelligenza artificiale...
Abbiamo creato un mostro (academic edition)
มุมมอง 347หลายเดือนก่อน
Abbiamo creato un mostro (academic edition)
Giappone 2024: quando il governo ti puzza di vecchio
มุมมอง 382 หลายเดือนก่อน
Giappone 2024: quando il governo ti puzza di vecchio
Autopsia di un articolo scientifico (parte 3)
มุมมอง 512 หลายเดือนก่อน
Autopsia di un articolo scientifico (parte 3)
La scienza non è credibile, lo dice la scienza
มุมมอง 1012 หลายเดือนก่อน
La scienza non è credibile, lo dice la scienza
Autopsia di un articolo scientifico (parte 2)
มุมมอง 1073 หลายเดือนก่อน
Autopsia di un articolo scientifico (parte 2)
Comunque 9€ per un calice di Barolo, considerati i prezzi dei ristoranti italiani e che sei dall'altro capo del mondo... pensavo peggio, via!
Pessima traduzione di ワイングラス, immagino?
un errore molto comune, sì
Questa è roba seria, com'è il calzone, sembra buono...
Un po' troppa fantasia nel ripieno, ma buono. A livello italiano, diciamo
@@gallinesferiche il forno dice molto.
Modello a tubi: carina l'idea. Purtroppo descrivere tutte le proprietà emergenti del vetro é sempre difficile usando un solo modello. Forse illustrerei caso per caso (evitando le combinazioni di diversi elementi) e inserendo magari tubi che si allargano o restringono / allungano o accorciano a seconda della forza di legame. Grazie come sempre. PS.. sfrutterò probabilmente alcuni spunti per le mie lezioni.
Ha f̶a̶t̶t̶o̶ pubblicato anche cose buone
😂
io non di sicuro. Io vado per il trash!
Predazione di sicuro. Non tutte le riviste MDPI sono trash puro, ma il metodo è predatorio in generale a cominciare dal fatto che non c'è una vera editorial board (almeno nelle riviste con cui ho avuto a che fare). Il referee viene scelto da un impiegato (non uno scienziato) che poi fa di tutto per fargli accettare l'articolo, visto che loro guadagnano pubblicandolo.
il metodo è predatorio, e siccome funziona ora anche i grandi nomi hanno deciso di seguire l'esempio.
Non esiste nulla di peggio di MDPI.
Austin Publishing? Hindawi? Omics? Frontiers? Bentham? SCIRP? La parte di Nature che pubblica Scientific Reports? Cureus? Helyion?
@gallinesferiche non sono peggio di MDPI.
@pietro750 ah beh, allora prendo nota, grazie!
@@gallinesferiche fai bene.
@@pietro750 in base a cosa? Al peggio come si sa, non c’è limite…
A lot of opinions!
Well, some hard facts too
Caro M° Elia, grazie per questo video! Io ho pubblicato diversi articoli su MDPI (specialmente perché mi hanno offerto la pubblicazione gratuita), ma non mi sento offeso da quanto hai detto perché è abbastanza vero. Chiaramente dipende anche da rivista a rivista, ci sono riviste di MDPI più serie e altre meno serie, però in linea generale è vero che la revisione è bonaria. Questo me ne sono accorto facendo io a mia volta da revisore. Un articolo che avevo visto che era pieno di errori metodologici gravi, con statistica sbagliata e conclusioni non supportate dai dati, fu mandato per major revisions. Questo perché gli altri 3 revisori avevano fatto delle revisioni stringate (avevano a malapena letto l'abstract e qualcos'altro). Al secondo round li ho distrutti punto per punto e sono stati costretti a dare il reject dell'articolo. Dopo un mese lo stesso identico articolo è stato presentato per un'altra rivista MDPI e sono stato chiamato ancora come revisore. Ho controllato le p-values a mano ed erano tutte sbagliate. E dopo il primo round di revisione, l'articolo è stato ritirato. Il problema è che se non avessi insistito con veemenza l'articolo sarebbe stato sicuramente pubblicato. A riprova di questo, su MDPI è possibile vedere l'esito di tutti gli articoli per cui ho rifiutato di fare da revisore, su 31 revisioni che ho rifiutato: 2 sono stati ritirati, uno è stato rifiutato e tutti gli altri sono stati pubblicati. // Poi si può fare un ragionamento anche sui numeri, se su IJMS sono stati pubblicati 17624 articoli nel 2023, è impossibile pensare che ci siano così tante perle.
Riflettevo settimana scorsa proprio di come la forma amorfa sia una versione metastabile della materia. Il vetro ad esempio tende a devetrificare, così come l'ossidiana è relativamente poca rispetto ad esempio ai feldspati in genere. Se di un "qualcosa" ce n'è così poco è legittimo supporre che non sia molto stabile e/o le condizioni per la sua creazione siano piuttosto rare. Seguo con attenzione il proseguo del corso. Grazie!
La ragione a Monte di questo problema la conosciamo purtroppo molto bene ed è la ricerca spasmodica di un alto punteggio da parte della rivista e dei ricercatori. Purtroppo viviamo in un periodo in cui si vive di apparenze e lo si vede in tanti aspetti della vita sia privata che professionale. Complimenti per il video.
Ciao, sono capitato su questo canale per caso. Trovo che l'idea di questo canale sia molto buona, ma trovo anche che come sia presentato sia poco intrattenente. Non so se il tuo scopo è aumentare il pubblico o no, ma se vuoi farlo può essere un punto di partenza. Anche per dire però che l'idea di base è buona e di non fermarti! Ah e poi il nome è epico
Grazie per l'onesta opinione. Il canale non è nato con uno scopo preciso, ma piano piano sto lavorando sui contenuti. Avendo un lavoro a tempo stra-pieno, è un'attività che devo fare sui ritagli di tempo e sono troppo incapace per riuscire a fare meglio di così, al momento.
Grazie per il video. Attualmente sono solo un post-doc quindi potrei (anzi sicuramente) non avere il polso della situazione. Però sono un precario che ha bisogno del prossimo contratto. E per ora l’accademia mi ha insegnato che per avere il prossimo contratto da 4 soldi (mentre i publisher monetizzano) contano le citazioni e l’H index (extensio penis). Il marciume è ad ogni livello.
Se dai un'occhiata al mio profilo vedrai che anche io sono stato a lungo vincolato a queste pratiche, e ho dovuto farmele andare bene per forza. Ora è facile fare la predica, dato che sono indipendente...
Ma è Robotnik nello schema della Peer Review?
Probabile, ma in quel caso ha perso un bel po' di peso
Cos'è che ha detto la piccola? Ho capito solo きれいなここでも
Stava selezionando le foglie da portare in regalo alla mamma
@@gallinesferiche Carina! Intendevo, però, chiederti cosa stesse dicendo di preciso in giapponese. C'è un cinguettio che copre un po' l'audio (e il mio giapponese non è granché).
Rimembranze dell'ITIS di chimica.
Chiaro e conciso. Lezione senza fronzoli inutili e dalle tempistiche fruibili. Ps.. il problema delle "definizioni" si presenta regolarmente ogni volta che unendo parti fondamentali di un sistema emergono da esso nuove proprietà. Quindi la definizione che hai scelto mi pare la più corretta.
Bel video complimenti
Grazie!
È molto comune trovare articoli citati manipolando i concetti. Mi è capitato con un mio articolo… su 70 citazioni ricevute quasi la metà lo citavano dicendo che affermavano esattamente il contrario. Le riviste non controllano mai. Quali soluzioni a questo fenomeno?
Le riviste non controllano e chi viene citato "a mentula canis" non ha in genere interesse a far correggere l'errore, perché è un "+1" sul suo profilo. Non mi vengono in mente soluzioni a questo problema, non senza una radicale revisione del sistema di pubblicazioni. Nell'era digitale, sarebbe abbastanza semplice implementare un sistema che consenta ai lettori di identificare ed evidenziare citazioni errate, senza per forza rimuoverle. Immaginati leggere un lavoro, trovare una citazione [31] e un warning tipo: "17 people found this citation to be not correct"
Grazie per questi interessantissimi. Da giovane oculista dottorando, potresti fare un video di approfondimento su MDPI?
Certamente, è una di quelle cose che divide il mondo accademico e potrebbe essere divertente parlarne.
@@gallinesferiche grazie! Ho dimenticato un pezzo di frase “da dottorando sarei interessato a…”! Grazie per i video che dovrebbe vedere chiunque si approcci alla scrittura scientifica!
This is a terribly interesting and important topic that unfortunately the classical media never talk about. It would be very interesting, also from the point of view of the philosophy of science, if this topic could reach the general public. I believe that, but perhaps I am excessively naive and optimistic, that it could lead to greater trust of the general public towards the scientific method that today is too often mistreated or despised.
che vuoi revisionare...vai su MDPI, ti referi 5 articoli al mese, 60 all'anno, 6000 CHF, 2 review di buon spessore. Fai fare questo trucchetto ad altre due-tre persone e in un anno fai 6 articoli senza impegnarti più di tanto...e quindi senza nemmeno ricorrere alle cordate di decine di persone in cui devi mettere l'amico dell'amico che poi ti ricambierà il favore quando ci sarà il concorso da ricercatore. Ho visto gente col dottorato di ricerca in chimica, in italì, chiedere al terzo anno, quando si fa una divisione per calcolare il numero di moli, chiedere "dove va la virgola". Gente che non sa fare le più banali operazioni aritmetiche avere nomi su articoli perchè ormai serve il mulo da soma. Siamo arrivati finalmente alla concezione del ricercatore come impiegato o burocrate comunale. Ora addirittura tu vuoi revisionare i revisori, ma come vedi il cambiamento deve partire prima dalle basi; a quel punto non ci sarà bisogno di revisionare i revisori perchè cesserà la necessità di tali comportamenti moralmente scorretti (cioè il fare articoli a manetta senza senso solo per marcare il proprio territorio accademico-baronale alla stregua di cani, ma del resto, parecchi di questi personaggi sono cani da riporto quindi...)
In generale, se posso darti un consiglio, sarebbe meglio guardare i video prima di commentarli tirando ad indovinare sui contenuti. Però per fortuna al problema che sollevi tu stesso suggerisci una soluzione semplicissima: cambiare la base! In effetti, riformare un intero sistema accademico e culturale che coinvolge qualche decina di milioni di persone distribuite su 205 stati è sicuramente un compito facile e rapido. Apprezzo l’ottimismo e rilancio: perché domani mattina non inizi tu mandando una bella email a tutti?
@@gallinesferiche Se ci vogliamo rifare strettamente al video...non è lo stesso mercato delle vacche? Che c'è da dire quando ti chiedono di aggiungere citazioni totalmente irrilevanti? Non mi stupisco più di niente. Quelli che tu chiami "problemi che non sono stati chiariti" in realtà chiariscono un certo modus operandi. Secondo te i revisori sono dei cani, secondo me delle volpi (forse non tanto evolute, ma almeno delle wannabe volpi). Ma vedila con ottimismo: piuò darsi che qualcuno all'interno dell'editorial board abbia visto quella frase e l'abbia lasciata passare per mettere alla berlina certi comportamenti. Io comunque ho sempre il sospetto di intere sezioni di riviste create ad hoc per assaltare la diligenza, ma sarò troppo negativo io. Credo dipenda pure dalla rivista, mai avuto problemi su alcune riviste, ma su altre sembrava che il reviewer o i reviewer fossero andati a trovare funghi anzichè errori nel manoscritto
@@gallinesferiche Rifacendoci strettamente al video: sarò pessimista, ma credo che alcune case editrici ciurlino nel manico appositamente. Non credo che sia una sorta di cattiva condotta casuale, quanto un modus operandi volto ad un preciso fine. Cioè: cosa si può dire quando su una rivista ti ritrovi scritto che dei riferimenti sono stati aggiunti anche se irrilevanti? Ci sono tre opzioni: 1)reviewers andati a comprare funghi, 2) reviewers dal comportamento molto fraudolento,3) qualcuno nell'editorial board che ha volutamente messo alla berlina certi atteggiamenti insieme alla opzione 2. Bella scelta eh, io non mi meraviglio più di niente
Thanks for the interesting video. I'm a doctoral student just approaching the academic world, but I've been wondering what would happen if we somehow forced the publishing system towards a system in which people having roles inside journals (editors, reviewers etc) get paid for whay they do. Do you think that this could help increasing the quality of peer review? If you ask me, I think so. If I'm an editor, and I get paid for my job, first I'm more motivated to do a good job, and second I'll pay attention to not make mistakes like this so that I won't lose my job (which, even if it is not my main job, is a source of income anyway). The same could apply to reviewers. What do you think? Has it ever been done by any journal?
Some editors are already paid, if I remember correctly even something as mediocre as Scientific Reports pays a few hundred bucks for each of their academic editors. I am not totally against paying reviewers and editors, but there are risks involved. First of all, to further polarize the matter: on one side, increasing the quality, on the other side, leading to even more exploitation. Imagine being a dean: you could use a flock of PhD students to review papers for basically an extra income. And that would probably be the norm in many developing countries, or even in the US or in Italy, based on my past experience. So yes, it would be nice to be paid, but don't expect such a system to be virtuous
l'editoria scientifica attuale, vista la moltiplicazione infinita degli articoli, in parte per l'espansione dei campi e dei gruppi di ricerca (ottima ragione) ma in buona parte purtroppo anche per i motivi di criteri di valutazione e quindi carriera scientifica e competizione, mi fa l'effetto di essere diventata come i produttori di fabbriche di vestiti attuali, che mirano più alla quantità e commercio che alla qualità. Non solo non c'è più Valentino (che nell'analogia avrebbe pubblicato solo Einstein e pochi altri) ma sta sparendo la cultura del prêt-à-porter e dello standard alto di qualità, che per molto tempo gli editori migliori hanno perseguito con abbastanza successo. (La mia esperienza sugli editori però viene da un campo molto particolare, l'astrofisica, che ho praticato per 50 anni sia per pubblicare che come peer reviewer). Elsevier è ancora un buon editore? E' un gruppo gigantesco, come può preservare uno standard decente su tutti i fronti? Grazie per questa bella serie di video, non sarà facile trovare vie d'uscita!
Nessun editore è universalmente buono. Elsevier ha un esercito di riviste di piccolo calibro che fanno ogni tipo di sporcaccionata... Quello che personalmente mi spaventa però è che fare lo scienziato (famoso, di grosso calibro diciamo) è diventato puro brand management. E tutti gli altri arrancano
@@gallinesferiche se nel brand management metti anche la direzione di grossi e danarosi gruppi di ricerca, anche il Nobel di Rubbia, 40 anni fa, fa parte di questo andazzo. Più banalmente, è vero che oggi si considerano scienziati famosi quelli al top dei citation indices... e spesso ci stanno quelli che sono bravi a partecipare a duecento grosse collaborazioni, senza avere un ruolo particolarmente importante in nessuna. E ovviamente ci sono gruppi che emergono meglio perché ben strutturati e in grado di autopromuoversi su molti fronti. Per me però il problema principale è che nella fisica di oggi (ma anche nei suoi vari settori, tipo il mio) non c'è più nessuno che *sappia tutto* e sia in grado di stabilire la correttezza e l'importanza di un manoscritto nuovo ben presentato. Da qui a fare carriere di tipo "politico" il passo è breve
Ottimo video. Onesto e chiaro. Ma chi lo ha revisionato?😅
Il drago che ho in garage. E' editor di "Nature Fantasy"
@gallinesferiche scherzi a parte è un argomento estremamente importante è che io trovo molto interessante e mi dispiace che non se ne parli, secondo la mia personalissima opinione di esterno i lavori, abbastanza. Mi è molto piaciuto con me hai tanto l'argomento soprattutto per i toni pacati che hai mantenuto, cosa che non è da tutti, eh Perla ampiezza di vedute senza pregiudizi.
Grazie per il commento level-headed e costruttivo. Senza dubbio, questi problemi sono sintomo di intoppi a livello di sistema, non episodi isolati. In questo caso, penso che la risposta più semplice possa essere anche la più probabile, senza sfociare in malizia da parte degli editors, e invece riguardare il carico di lavoro. Da quello che dici, la rivista ha un editorial board esterno, con editors che fanno questo "on the side". Penso che il troppo lavoro possa facilmente portare a trascurare gli aspetti più problematici di una peer review "dibattuta". Sarebbe interessante vedere se casi simili sono altrettanto o meno probabili in riviste con editorial board interno, con editor full-time, e valutare se quel modello è migliore nel garantire un processo di peer review più attento. Questo chiaramente aprirebbe tutto un altro ambito di discussione, ma almeno capire se questo è un potenziale "pro" significativo sarebbe importante.
LA TRIS TEZ ZA
Ma nn avrebbe più senso citare solo articoli a passi che sono stato presi dagli stessi?
era un po' così una volta, ora si tende a citare i "concetti" più che i termini esatti. Anche per riconoscere la paternità delle idee.
Ciao Elia. Bella disamina la tua (come sempre), tuttavia, proprio per motivi "etici", quando faccio review e si parla (logicamente) di argomenti nella mia sfera di competenza, solo una volta mi è successo di "suggerire" un mio lavoro per capire meglio alcuni aspetti, e SENZA richiesta di citazione, proprio per evitare conflitto di interessi. Ma forse è per questo che il mio IF è fermo a 9 da un tot :P
Io per questione di tempo parlo per assoluti ma è ovvio che ci sono le sfumature... Un suggerimento ogni tanto non è un abuso :)
Un'analisi davvero dettagliata e interessante sul processo di peer-review. Bisognerebbe uniformare come dici le buone pratiche di revisione e soprattutto per i nomi sugli articoli (presenza e ordine) ma spesso sono giochi di potere che difficilmente si riescono ad abbattere
@@virginiabrancato1430 purtroppo l'accademia è anche politica. E la politica è nemica del merito
Il fatto che Harvard e Toronto abbiano meno articoli nel top 1% non può essere dovuto al fatto che l'1% sia sempre più occupato da cinesi che si citano a vicenda e quindi quelli che fino a qualche anno fa sarebbero stati nell'top ora si trovano nel top 2-3%? In tal caso il calo di qualità sarebbe solo "apparente".
Certo, resta comunque il fatto che il mostro lo abbiamo creato "noi" ed ora ci si rivolta contro.
@@ernbel certamente è possibile, ma arrivare in quel top 1% richiede molto più che un circolo di amici che si citano a vicenda. Se posso tirare ad indovinare credo che possa portare nel top 10% ma difficilmente nel top 1%
First
devono andare in galera
Tu parli quindi di ETICA Penso che con lo sdoganamento della IA dovremo attenderci a cose ancora peggiori, quanta gente c'é che ha la mente bacata e ci saranno IA senza scrupoli che daranno tutte le info necessarie per fare stragi e armi di qualsiasi tipo
oh, sicuramente. Ma non è necessario guardare per forza al futuro per vedere IA fuori controllo, purtroppo.
16:12 "inflammatory bowel disease" riguarda il sistema immunitario però, andrebbe comunque visto quanto frequentemente accade
@@ilbastardo9195 siccome avevo il dubbio, sono andato a verificare. Può essere un effetto secondario di un problema del sistema immunitario, ma allora ogni cosa può esserlo
@@ilbastardo9195 nel senso: non è considerata una malattia del sistema immunitario, sebbene lo riguardi
@@gallinesferiche ok grazie
これからもがんばってくださいね。
Grazie per la collezione di autori, titoli e abstract "particolari", mi son fatto qualche risata... il che peraltro conferma quanto dici sulla necessità di essere un po' più seri o almeno di non scadere in umorismo troppo grossolano, perché se la prima reazione che ha il lettore di un paper è ridere, forse forse l'autore non ha centrato bene il punto. A meno che non si parli di protossido di azoto (tanto per restare in tema di battute da chimico).
Un video di chiarimenti e risposta alle critiche, anche eventuali, lungo praticamente quanto il video originale denota una grande onestà intellettuale da parte tua, IMO.
Commento tattico
Ottimo, mi hai dato l'idea per un nuovo articolo sulla "scienza fatta male" da aggiungere al blog. Bravo come sempre. Ora mi vado a leggere per bene cosa hanno scritto.
CIoè questo ha l' H-index mio, che ho solo 15 pubblicazioni indicizzate su Scopus...
Beh, sì. E alcuni suoi lavori sono su altri temi, magari un giorno ne parlerò 😅
Grazie. Aspetto con interesse la seconda puntata
Interessantissimo! 🍿Grazie Elia
Delle faglie calabresi situate in posizione adiacente alla pila del ponte, che risultano in movimento, può precisare se saranno ininfluenti sulla statica del ponte? Grazie.
Certo che saranno influenti sulla statica del ponte... Un'opera del genere viene pensata per poter resistere per un determinato periodo e a scosse fino ad un determinato grado, considerando la posizione delle faglie😊
@@gallinesferiche OK. E allora?...
@@paolinozappatore non ho abbastanza documentazione per dire nulla di definitivo in merito. A quanto riporta la stampa, secondo l'Ispra ci sarebbero cinque faglie attive sulla sponda calabrese del ponte. Secondo la società, quelle faglie sono soltanto ipotizzate. Toccherà aspettare ancora qualche settimana per tirare le somme, credo. Nel caso comunque una faglia attiva e pericolosa passasse sotto il pilone (come indicato da Ispra), l'opera diventerebbe decisamente più rischiosa.
@@gallinesferiche Grazie per la risposta pacata e improntata al buon senso. Le mie perplessità in materia derivano soprattutto dalla disinvoltura o meglio dall'incoscienza con cui vengono affrontati problemi inerenti temi estremamente complessi e, in gran parte, poco conosciuti ai più. Come ingegnere appassionato di grandi infrastrutture, sono anni che mi confronto con molti valenti colleghi, i quali confermano ogni volta le loro perplessità relative alle numerose insidie dovute alla natura del luogo ed al transito misto auto-treno, evidenziato anche da alcuni passaggi della relazione presentata al Consiglio Superiore dei LL.PP. Dai calcoli emerge un indice di sicurezza decisamente contenuto per un opera con le caratteristiche eccezionali del Ponte. Non intendo entrare nello specifico, desidero solo rammentare l'asserzione del Prof. Musmeci, noto ed affermato progettista di ponti ora scomparso, che nel manifestare le sue perplessità circa la fattibilità dell'opera, dichiarò che la sua realizzazione sarebbe stata possibile solo quando il progresso tecnologico avrebbe messo a disposizione dell'uomo materiali di caratteristiche molto più avanzate di quelle che abbiamo oggi a disposizione. Asserzione oggi piuttosto datata (1969), ma attualmente ancora sicuramente valida.
Interessante
A quando un bel video sulla scienza del Tamahagane, del quenching et cetera?
@@EmilianoGirina ho in mente di scrivere un libro sulla storia dell'acciaio in Giappone
@@gallinesferiche io ho in mente che comprerò il libro. Se ti serve un lettore beta fai un fischio. 🙂
Io paragono chi scrive questo genere di pst agli spacciatori i cui clienti sono i facenti parte di quella pletora di beoti che necessitano della dose giornaliera di indignazione - scalpore - noncielodicono! a dosi crescenti , il che porta le baggianate a raggiungere livelli di disagio intellettuale che "dovrebbero" essere imbarazzanti.
Ah ah, lo immaginavo perché ricordavo vagamente una variante con le mucche.
Chef Tony ❤
Scrivo in qualità da affilatore. Quella dell'ananas non è una prova valida per la qualità del coltello. Per quanto riguarda il filo, il bisetto va sagomato in modo diverso a seconda dell'uso al quale il coltello è destinato. Addirittura cambia se si affila diversamente per un destrimane o un mancino. Per avere un coltello super affilato è indispensabile che il metallo abbia una grana fina (conosci l'argomento meglio di me). La durezza rende il filo più durevole. Poi quelli sono coltelli seghettati con un design da coltello da agrume. Tu lo paragoni ad un filo da pane ma quello ha una geometria molto diversa. Quel tipo di filo è quasi inaffidabile a mano a meno di non spenderci giorni interi ripassando i denti uno alla volta. Circa le lame che chiami da rasoio dici che il bisello è affilato da un solo lato. Questo è errato. il bisello è sagomato su un solo lato ma si affila su entrambi i lati. Quella è la geometria da coltello da sashimi. I rasoi "old fashion", che io adoro, hanno un bisello biconcavo e vano affilati un po' diversamente rispetto ai normali coltelli da cucina. La prova taglio delle fettine di pomodoro , o altro, talmente sottili da essere trasparenti io la faccio coi coltelli Ikea, tanto per dire. Bravo come sempre. Ottimo il fatto che tu abbia spiegato il problema del trattamento termico che è un tema vastissimo. PS: io non avrei detto "indorato" ma sarei stato un pelino più "severo". 🙂
PS: una prova più realistica, seppur scenica, col pomodoro consiste nel tagliarlo facendolo rotolare sopra il coltello.
si, sono stato un po' approssimativo, l'argomento dell'affilatura mi ha sempre affascinato ma c'è dentro un sacco di roba di cui parlare :)
@@gallinesferiche peccato che di alcune cose non si trovino adeguate pubblicazioni scientifiche perché dietro ci sono dei segreti industriali. Però c'è un sacco di scienza dietro la geometria delle lame e la composizione delle pietre sintetiche per affilare.