Sono Milanese, e 15 anni fa per una disavventura (che non starò a raccontare) ho passato 5 mesi a Pola. Posso solo parlare bene dell'Istria e degli Istriani, posti bellissimi e gente riservata ma molto gentile che mi ha aiutato tantissimo senza che io dovessi chiedere niente... e si, tanti di loro parlavano italiano o dialetto veneto. Un grande saluto a tutti i nostri cugini Croati
in 2018, we visited Croatia. The first Bed and Breakfast was in northern Istria: the landlady spoke to us in English but with her husband and her son, they spoke in Italian. I usually understand Italian quite well, but here I had difficulty understanding. She told me that they was speaking the Venetian dialect. Then, for dinner, she recommended a restaurant at the other end of the village and there too , everyone was speaking in Italian. Our first night in Croatia was’nt very croatian.
Yes most people there speak Venetian language at home and Italian in public. Venetian is not a dialect. It is different language so this is why you couldn't understand it despite it sounds similar to Italian.
È un video bellissimo, sorridente, giocosa . La gente mi sembra accogliente e mi da voglia di visitare l'Istria. Grazie tante, Giulia. Un piacere rivederti.
Soprattutto comciando dal non percorrere l'autostrada. Non ci crederete sono arrivata a Pola , dove sono nata , il 12 giugno, domenica pomeriggio, percorrendo la vecchia strada romana , non ho avuto ,ne' davanti né dietro alcuna autovettura. È stato uno dei viaggi più rilassanti che io abbia fatto. Al contrario tre anni fa , per rientrare il Italia, dove vivo da quando avevo tre mesi, ho pensato male di imboccare l'autostrada. Bene per fare i 4 km che separano l'uscita dell'autostrada dal confine croato- sloveno ho impiegato quasi 6 ore. Si,non è un errore, quasi 6 ore, sotto il sole cocente di giugno. Ho visto persone imbestialite venire alle mani per far valere il diritto di precedenza in un ingorgo di file di vetture , purtroppo con precedenti.
Aggiungo che ho sentito che i cittadini tedeschi hanno fatto una interrogazione , non ricordo a quale Organo europeo, denunciando le code interminabili che si devono fare al confine croato sloveno .
@@danielaxivitz6188 Cara Daniela, sai quanti esposti avrei dovuto fare al Governo croato per le code interminabili a Dragogna (o Sicciole) ? Pare, forse che dal 2023 la Croazia entri a far parte dell'area Schengen, così verranno eliminate quelle odiose frontiere, speriamo. Un saluto e hvala !
I lived in Klagenfurt many years ago. There was something very interesting, unique and welcoming about the Alpen Adria culture shared by the Austrian, Slovenian, Croatian and Italian countries. I miss this lovely region. Greetings from Miami.
Potreste provare ad andare: -in Tunisia -a Bivio in Canton Grigioni -a Mentone, Nizza -a Briga e Tenda -in Corsica -a Zara -a Stivor -nelle bocche di Cattaro E fare domande simili? Oppure un altro video bello potrebbe essere sulla Val Canale, dove si parla italiano, friulano, sloveno e tedesco! Oppure fate un video sui walser del Piemonte, della Valle d'Aosta o del Ticino
Aggiungo fra i luoghi dove andare anche le isole Ionie e del Dodecaneso. Anche altre ex colonie come Libia, Etiopia, Somalia ed Eritrea sarebbero interessanti...
@@multivac85 in Africa gli anziani parlano ancora italiano ma nessuno dei giovani è capace di parlarlo. L'unica cosa è che spesso sono capaci di riconoscere o capire parole a random in Italiano. Segno che nel loro vocabolario ci sono parole come "Farketta" (Forchetta), Maquina (Macchina) etc etc. Oltre ad' avere comunque una piccola esposizione alla lingua italiana nel loro territorio
l'Istria più che italiana era veneziana, lo è stata per 530 anni. Ora che la Croazia è nell'UE mi auguro che si sviluppino progetti economici e culturali che valorizzino le radici comuni di tutto l'alto Adriatico. Montenegro e Albania incluse
l'Albania non è nemmeno un paese a maggioranza cristiana. Non hanno conosciuto né l'illuminismo ne il Rinascimento. Per quasi un millennio è stata una provincia ottomana. Con l'Europa non ce la vedo proprio.
@@Italian-Royalist potrebbe essere... confermo che l'interno ha poco nulla di veneziano, ma lungo la costa le radici sono ben visibili. Consiglio vacanza
Mia nonna, del 1896 era di San Lorenzo (Lovrec) nata sotto l’impero asburgico. Sposò mio nonno, soldato romagnolo delle truppe d’occupazione dopo il 1918. Ero bambino e una volta mi osai chiedere se lei fosse italiana. Mi fulminò con lo sguardo, lei che era nonna dolcissima adorante di noi quattro nipoti, e seccamente rispose : ITALIANiSSIMA !
Questa è la dimostrazione di chi si sente veramente un Italiano e non come tanti "ospiti"che arrivano in Italia e "pretendono tutto!!!!"....prendete esempio da questi cittadini civili e onesti!.......onoreall'Istria e tutti i suoi abitanti!....io vi ammiro veramente perché mi avete fatto emozionare!!!...Alex⚜️ Firenze
Alex la differenza e che confondi che l'Italia li viene confusa sono solo origine veneta istriane l'influenza della cultura veneta e delle tradizioni venete e predominante anche se ormai rimangono solo le pietre a parlare ho vissuto fisso la dal 1989 al 2008 conosco quei posti come le mie tasche un periodo della mia vita molto bello sotto tutti i punti di vista mi e dispiaciuto tornare in Italia
Ciao Bruno.... è proprio così.Anche io ho fatto una stagione lavorativa nella riviera di omis ed è come dici tu....sono posti bellissimi ma il tempo inevitabilmente ha cancellato tutto..... saluti
@@maryiii_youtube No parlo di quelli che non pagano il biglietto sui bus,treni, ticket sanita' dai medici e nei pronto soccorso,quelli che spacciano alla luce del sole che bivaccano davanti le stazioni e venditori abusivi.....devo continuare o probabilmente te vivi su un altro pianeta?!?!!....se prendono 3 euro l'ora devono rivolgersi all'Ispettorato del lavoro e se sono in "regola"con i permessi e pagano le tasse hanno i "diritti"come tutti i cittadini di questo Paese........con me il finto buonismo non attacca per cui evita la retorica, grazie.....
Io sono un’italiana d’Istria e, oltre a ringraziarti e a farti i complimenti per queste bellissime testimonianze, volevo aggiungere che in realtà la TV italiana si vede ancora, eccome! Io sono nata e cresciuta a Novigrad-Cittanova, ho frequentato le scuole italiane, a casa ho sempre parlato l’italiano (il dialetto istroveneto) e paradossalmente per me il croato è una lingua straniera, al pari dell’inglese. La storia dell’Istria è estremamente affascinante e merita di essere raccontata! ❤️
Brava Debby!! Ben detto!😘 Te ga dito tutto... saria sta bel se i fossi vegnudi anche de noi nel buiese... che ghe ne semo in tantissimi! Penso che un per capir la nostra realtà, doveria passar una giornata intiera con noi per renderse conto de come funziona e quala xe la realtà ancora oggi.. scuole italiane, comunità, asili, television, canzoni, parlata, ricette, posti, ecc...
Sono stato proprio qualche giorno a Cittanova e l'ho trovata adorabile! Poi sono andato a fare un giro a Buie, Verteneglio e Visignano, solo per trovare italiani e parlare con loro, farmi raccontare le loro storie, quello che purtroppo è successo durante la seconda guerra mondiale e successivamente. Credo sia stato un vero peccato per l'Italia perdere l'Istria, una terra a dir poco stupenda a cui sono legatissimo!
Bellissimo video! Avete un nuovo iscritto, l' Istria è un posto meraviglioso e l'ho sempre amata, anche perchè i miei bis-nonni vengono da Pirano. Andate da Piero del Bello a Trieste ad intervistarlo, lui cura il museo della cultura Istriana.
Per testimonianza personale, ho fatto il lavoro dentale nel 2014 in una clinica di Rovigno ( Rovinj) in Istria con diversi viaggi e sia i dentisti che le infermiere, impiegate come anche i ristoranti del luogo parlano italiano chi maluccio, chi poco bene...di chi lo parli bene non ho incontrato nessuno. Bellissimi luoghi in Istria, appartamenti molto cari però. E' la 1^ volta che m'imbatto in questo canale e devo dire che sono rimasto incantato dall'intervistatrice. Davvero charmante. Complimenti !
Il fatto che alcuni abbiano imparato l'italiano grazie alla tv mi ricorda l'Albania. A tal proposito ti consiglio di andare proprio in Albania a provare a parlare italiano. Lo sanno quasi tutti soprattutto vicino alla costa. In Croazia sarebbe stato bello fare quell' intervista a grisignana o Piemonte d Istria dove la maggior parte dei cittadini è madrelingua italiana
Se paragoni gli Istriani con gli Albanesi hai capito poco, caro amico!...queste persone sono state "vendute"anzi meglio dire scambiate dall'Italia alla Jugoslavia durante la prima e seconda guerra mondiale e non volevano lasciare la loro terra dove erano nati e soprattutto parlavano Italiano a differenza di tutti i popoli che sono arrivati in Italia via terra e mare a combinarne di tutti i colori!... è chiaro non generalizzare ma gli Istriani sono un popolo fiero perché sono come me e te "ITALIANI"!
Vi devo ringraziare perché state facendo un lavoro prezioso di raccolta di testimonianze in Italia e all’estero. Temo, purtroppo, che la globalizzazione spazzerà via a breve termine queste particolarità, e quindi è prezioso goderne oggi finché durano.
d_leo capisco le tue preoccupazioni, ma io ho lavorato in Andalusia e li ci sono ancora i resti Del califfato le indicazioni stradali in doppia lingua, il segreto sta nel riconoscere tutto questi legami Italo-croati come culturali e preservarli
Bel video grazie! Sono appassionato di storia dell'Istria, mio nonno fu mandato in miniera a Pola durante la guerra. Ho parlato con molti profughi istriani del loro doloroso esodo per rimanere italiani e con gli anziani a Parenzo e Dignano della loro infanzia quando era ancora Italia...
Onore a tuo nonno Stefano... grazie della testimonianza.Pensa che dispiacere questa povera gente che fu'esodata dalla loro terra.....e oggi devo vedere gente di altri paesi che pretendono di stare in Italia essere pagati e delinquere sbattendosene delle regole....che tristezza!... Saluti.🇮🇹❤️🇭🇷
@@danielaxivitz6188 Suppongo in val d'Arsa perché parlava di miniere di carbone ma i ricordi in particolare erano di Pola città. Meglio le miniere che il fronte russo diceva ma ha preso la silicosi.
A Pola ci sono ancora alcuni vecchi italiani che non se ne sono mai andati. Ma è nella costa occidentale, da Cittanova a Fasana, passando per Parenzo e Rovigno, che ci sono più comunità di italiani
@@danielaxivitz6188 Sono i discendenti degli istriani che coraggiosamente hanno deciso di restare durante e dopo la fine della seconda guerra mondiale, al contrario dei miei familiari che hanno dovuto lasciare Pola per continuare ad assaporare il gusto della libertà.
@@aquarius8672 Non solo i discendenti degli istriani sono rimasti, ma anche qualche italiano che si era trasferito in Istria per motivi di lavoro o per fare il servizio militare e poi , da italiano non istriano è rimasto in Istria. Io personalmente ho avuto uno zio acquisito originario della provincia di Modena al quale è successo proprio questo. Ma questo è successo anche a qualche militare di una delle tante etnie yugoslave. Conosco un signore macedone che è venuto a Pola a fare il servizio militare negli anni 70, ha sposato una istriana di origine italiana ed è rimasto a Pola. Poi se mi è consentito devo dire che al di là di tutto, in Istria , grazie alla popolazione , c'è sempre stata convivenza civile e collaborazione e si vive tranquilli dal punto di vista etnico. Chi va Istria ,se può , ci rimane.
Non ci credo, siete andati nel paesino dove andavo in vacanza con la mia famiglia. Un posto incredibile. Persone semplici, un posto fuori da tutto. Il mare, il pesce appena pescato, la natura. Un paradiso terrestre. Spero rimanga cosi per sempre
In un posto dove fin'anche le pietre parlano italiano è impossibile sradicare l'italianità. Non importa chi sia il possessore di questa terra, l'Istria avrà sempre un'anima italiana.
@@italiamia assolutamente no Confondi la cultura veneziana e veneta con la cultura italiana Quella parte è stata Italia per pochissimi anni e fu una oppressione dei territori Prima impero austrungarico e prima ancora Repubblica Veneta Con l'Italia ha poco a che fare
Bel video, grazie! Dalla mia esperienza, posso dire che i nativi istriani parlano più o meno tutti italiano, a vari livelli. Sul Quarnero un po' meno. Il punto è che, specialmente nei periodi più turistici, tante persone dai vari punti della Croazia si stabiliscono in Istria, e queste normalmente non parlano italiano. Nelle zone italofone inoltre, personalmente ho sentito parlare più dialetto istroveneto che italiano, come dice anche quel simpatico signore del video. Non penso che l'italiano sia effettivamente necessario nell'Istria o nel Quarnero, ma è sicuramente un valore aggiunto che aiuta nel turismo e nel lavoro...
L'italiano come prima lingua viene parlata in tutta Italia sono da circa 60 anni, quindi è comprensibile che dove non ci sia stato una continuità linguistico-culturale si parli più come prima dell'adottante effettiva dell'italiano.
Beh istria e quarnaro sono bilingui italiano/tedesco d'estate per lo spropositato numero di turisti. Basti pensare a come paesi da 10mila abitanti (Umago, Parenzo, Rovigno, Cherso, Lussinpiccolo..) praticamente lievitano a oltre 60/70 mila nel periodo estivo di punta e di questi 50 mila extra una grande parte sono italiani, soprattuto del nord e tedeschi. Nei porti turistici è raro trovare qualcuno che non sappia l'italiano mentre è molto più semplice trovare chi non sappia l'inglese
Mia nonna materna era originaria di Aquilinia, sebbene di origini triestine si è sempre sentita anche un po' slovena, un po' croata e anche un po' austriaca, ne andava fiera delle sue origini, non ho ereditato i suoi occhi blu (e nemmeno mia madre) ma mi sento un po' triestina, slovena e croata anche io, oltre che bresciana, mi ha insegnato il dialetto triestino e conosco anche qualche parola di croato e di sloveno nonostante sono bresciana e sono anche orgogliosa della mia città natale
Sono nata nel 1960 e ho imparato l'italiano con i miei genitori e vicini di casa. I miei genitori sono nati nel 1930 e nel 1933 e hanno frequentato scuola italiana. Sono contenta che la maggior parte delle persone in Istria parli italiano, quindi spero che gli ospiti italiani si sentano come a casa qui. Un saluto a tutta Italia. 💞💞🇮🇹🇮🇹
Purtroppo no...se leggi il mio commento a riguardo, noi nell'estate del 2008 , abbiamo ricevuto un pessimo trattamento da delle impiegate di una agenzia pubblica di viaggio in quel di Rjeka ( ex Fiume ). Ostruzionismo, maleducazione ed arroganza!
@@BrunoSecondo78 Mi dispiace molto che voi avete riscontrato disagi. Personalmente non mi piace Fiume come città. Spero che se venite a Parenzo, Rovigno, Pola non vivrete qualcosa del genere. Almeno lo spero, perché non solo la popolazione locale lavora durante l'estate, ma persone provenienti da tutta la Croazia. Tanti saluti da Pola. 💞💞🇮🇹🇮🇹
Bellissimo documentario, Sono 46 anni che vivo via dall’Italia. Fa sempre piazèr scoltar parlar Veneto. Mi son nato al estremo ovest dela regione, ma la lengua xe sempre istessa. Brava tosa!
Ci sono ancora molti, italiani in Istria. Basta solo cercarli. :) Poi ci sono, scuole, comunita, organizzazioni che mantengono ancora viva la cultura, tradizione e specialmente la lingua italiana viva.
mmhh sono croati bosgnacchi e kosovari parlanti italiano per convenienza o per obbligo essendo frontalieri. Non vi illudete che siano patrioti italiani
@@DalmaziaIstriaItalia non è così. Vieni a farti un giro nel buiese (ma anche nelle altre cittadine della costa istriana) per renderti conto di come stanno le cose oggi qui da noi. Quello che dici tu è un'offesa nei confronti di tutte quelle persone che, come me, sono istriani italiani dalla nascita. Esistiamo, eccome se esistiamo!
@@dioneas.7213 ma dai quelli che si iscrivono alle comunità italiane per scroccare qualcosa. Poi un posto dove esistono le comunità italiane come iscrizione con tessera. Ma siamo fuori? Altro che discriminazione. Pensa se esistessero le comunità di altre etnie che non cito in italia
Video molto piacevole, tu sei sempre allegra e dalle persone intervistate traspariva genuinità. E grazie ovviamente per tutte le informazioni che prima non sapevo!
Che dire,sono contento che siete venuti in Istria. E vero per la doppia cittadinanza ma solo se nativi istriani di tutte le 3 nazionalità autoctone siccome tutti sono stati cittadini italiani. Poi la gente che è venuta dall entroterra della Slovenia e Croazia la doppia cittadinanza nn possono prenderla. Si,se si sposano con un locale. Siete stati in istria,ma in contea litorale quartierina dove non esiste il bilinguismo,nella contea istriana e nell litorale sloveno il bilinguismo c'è a tutto gli effetti. Grazie di cuore,per molti anni siamo stati dimenticati da entrambi paesi. Oggi penso che va molto meglio. Le scuole si,ci sono state,come il libero uso di italiano. Ma oggi c'è il bilinguismo che va dalle autostrade,vie delle città,documenti,nei edifici pubblici regionali e statali.... grazie davvero.
Ciao Danijel io sono di Firenze e sono stato in Istria varie volte.Quando c'è rispetto tra i popoli la lingua è un valore aggiunto....qui in Italia e particolarmente a Firenze la mia città ogni giorno gente che arriva da tutti i posti del mondo non conosce né l'educazione e né la tolleranza per cui io personalmente rispetto la Croazia e specialmente l'Istria dove anche se in un numero minore vivono dei "veri"Italiani"!.... un'ultima cosa...ho imparato il croato da solo senza studiare ma parlando con le persone perché le rispetto.... saluti...Alex⚜️ Firenze
Scusa Danijel non ho capito bene questione della cittadinanza Chi è nato.in Istria può averla ? Ma deve dimostrare di conoscere lingua e cultura croate o sbaglio? Grazie.
E che dire da un ragazzo di Brescia, nato da genitori croati dei quali uno di Poreć e l'altra di Rijeka... io che sono bilingue mi emoziono sempre a vedere questo. E ammetto che ogni tanto mi scappa anche da sorridere ma non tutti hanno la mia fortuna di aver imparato perfettamente entrambe le lingue fin da bimbo...
Bravo nightmeister95 È una fortuna conoscere più lingue possibile. Dico sempre tuffate i bambini nelle lingue straniere , anche più di una. Non preoccupatevi tutto andrà al suo posto a tempo debito
@@turru348 Si è chiamata, purtroppo per chi ha perso quei territori, sia Venezia, sia l'Austria anzi l'Ungheria , sia l'Italia, ora la chiamano Rijeka, ma non possiamo farne una colpa a chi è andato a scuola, quando la chiamavano già così ed ha potuto e dovuto per molto tempo imparare così. Anch'io mi stupisco sempre quando sono a Pola ed incontro turisti italiani che chiamano Parenzo Porec o Rovigno Rovinj , e non sanno quanto a lungo ha governato la Serenissima o che tra le due guerre mondiali erano territori italiani, ma hanno imparato così o purtroppo non è stato loro nemmeno insegnato.
@@danielaxivitz6188 purtroppo è così, in italia la storia (millenaria) della Repubblica di Venezia non viene insegnata se non un paio di righe. Solo antica Roma e rinascimento. Basta leggere i commenti sotto questo video per capirlo, la gente parla di fiume, Istria, Dalmazia e bocche di cattaro come ‘italiane’ quando dovrebbero essere considerate ‘venete’. Lo stesso signore fiumano nel video preferisce parlare veneto
La cosa positiva è che almeno in Istria fino a Fiume quasi tutti sono capaci di avere almeno una discussione in Italiano, al contrario di molti altri territori come Nizza e Dalmazia
@@danijelcvitanovic7474 Però da come risulta dal censimento del 2011 ci sono solo 90 persone di madrelingua italiana a Zara. Quanti sono invece i madrelingua croata che parlano anche italiano?
@@danijelcvitanovic7474 Ecco. Purtroppo dal censimento non si scappa. A proposito, lo scorso anno non è stato fatto un nuovo censimento? Mi piacerebbe consultare dati più recenti
This is heartwarming to see! I've studied a lot and read a lot about what happened in this beautiful place through the two world wars, especially after WW2, and it's such a relief to see that, at least linguistically, but I think also culturally, Istria/Istra is returning to peaceful multiculturalism. As sad as all that history was, for all the people of the region, regardless of nationality or language or culture, it's lovely to see these interviews with sweet people who love where they live and work and embrace the variety of language and culture as part of their everyday life. I love it. Thank you!
Bella storia in una terra di incroci di genti, purtroppo anche con molte guerre e tragedie alle spalle, ma speriamo che il futuro sia pieno di pace e serenità…
Purtroppo se leggi la storia istriana, anche di molti secoli fa, ti accorgi che se non sono state le guerre erano le pestilenze. Terra di immigrazione perché ogni tanto i locali 'venivano meno' per un motivo o per l'altro.
@@paolox2458 anche i Veneziani hanno lasciato il segno come in tutta la Dalmazia… e, a quel che ne so, i ciosoti continuano ad andare a pescare se possono in acque ricche di pesce pregiato…
Una terra che è un felice incrocio di culture e popoli, anche se la storia ufficiale, spesso, ha evidenziato solo gli episodi tristi e le tragedie. Esistono da sempre convivenze, scambi, reciproci apporti che hanno segnato il volto di questi luoghi nei secoli, rendendoli ricchi di cultura e quantomai interessanti, al di là ed al di sopra di ogni "rigida" appartenenza esclusivistica.
avendo letto e studiato tanto di quelle terre, finivo a vedere quasi solo i lati tristi. Poi ci sono andato fisicamente e ho scoperto tutto il buono che c'è
@@monsaeris8675 beh la repubblica di Venezia non rappresenta l'italia oggi... Sarebbe come dire che il sud Italia deve ritornare allo stato iniziale... Se si parla di Cultura e di architettura ovviamente le cose cambiano.... Perché la repubblica di Venezia potrebbe rivendicare quella regione... Il punto è che oggi esiste l'italia e non può rivendicarla... anche in montenegro e in albania su alcune coste ci sono degli edifici storici costruiti dalla repubblica di Venezia... Nel nord Italia al confine ci sono città che in origine facevano parte di altri popoli ma che con il corso della storia sono diventati italiani... Come negli USA per i nativi americani... Come in camëria dove abitavano albanesi, massacrati in un genocidio... i curdi in Turchia... i palestinesi in Israele... Insomma... il quadro é triste... Io figlio di genitori del ex jugoslavia, nato e cresciuto in Italia amo tutta l'Europa cosi com'è... Morire per dei territori É stupido... Ormai non si può parlare di rivendicazioni del territorio... porterebbe solo a tensioni...credo si debba accettare la storia per quello che è. Mettere in luce gli orrori fatti da parte di ogni popolo e andare avanti. Un abbraccio
@@MB-gg8mv Condivido il ragionamento . Infatti ho fatto riferimento ad uno stato emotivo nostalgico , non a rivendicazioni. Perduta la Seconda Guerra Mondiale , l' Italia ha dovuto rinunciare ad una terra acquisita dopo la Prima Guerra Mondiale che comunque aveva complessivamente una maggioranza di popolazione italiana o culturalmente italiana tra le Guerre mondiali .Trieste stessa rischiò di essere annessa dalle truppe comuniste di Tito. Non avrebbe senso adesso reclamare quei territori. Gli Stati Uniti d' Europa sarebbero la degna Casa di tutti gli europei , ma è sempre più un progetto relegato tra le pie illusioni...🙋🏼♂️
@@monsaeris8675 bellissime parole... condivido e sottolineo la frase " gli stati uniti d'Europa sarebbero la degna casa di tutti gli europei" per quanto riguarda l'italia... beh é quel paese che in Europa e al mondo ha dato tantissimo... l'unione europea culturalmente parlando é il continente dove è passata la maggior parte della storia "importante" E noi come europei ne dobbiamo essere fieri.. c'è chi ha dato un contributo migliore e chi minore ma nel complesso questo continente ha dato alla luce Leonardo da vinci, nikola tesla, Ettore majorana, socrate, Albert Einstein ... e un altra miriade di personaggi storici a cui il mondo deve dire solo grazie... e mi scuso per non aver citato tutti gli altri... un abbraccio.
Certo Draga di Moschiena è la zona forse meno italofona rimasta in Istria...prova ad andare nel Buiese dove l'italiano come madrelingua misto al dialetto istroveneto viene parlato praticamente dalla maggioranza della popolazione...censimento più o meno 🙂
Bello il mio Aldo che ci pensa sempre! Bravo, ben detto!!! Comunque abbiamo tutti i canali italiani... ce li abbiamo sempre avuti😅 infatti ho sempre guardato solo la tv italiana.. e a Fiume ci sono, oltre alle scuole dell'infanzia, 4 scuole elementari e medie e 1 superiore italiana!
Bellissima mosheniska, ci andavo ogni estate estate da quando ero piccolo, confermo che la parlano moltissimi l'italiano , bellissimo video comunque ❤️
Dall'altra parte del Nord, nei comuni francesi di Briga e Tenda, passati alla Francia dall'Italia nel 1947, l'italiano è ancora parlato, perlomeno con gli italiani che vi capitano.
Fino a qualche decennio fa l' Istria era Italiana? L'Istria era Italiana dall' 1918 fino all'1945. Dall'45 fino a oggi non è passato solo qualche decennio....ma 77 anni..
Mia madre è di Capodistria poi andata a Trieste e ora viviamo a Vicenza. Ha perso tutto quello che aveva in Istria. La ferita è ancora aperta. Io non vado volentieri lì in vacanza anche perché quelle poche volte che sono andato in Croazia non ho trovato questo calore e amore verso gli italiani
Ok in istria odiano tutti gli italiani pero' la segnaletica e' bilingue da scoffie a sissano. O in slovenia e croazia non ci sei mai andato o ci sei andato sotto l'effetto di sostanze che inducono paranoia
@@callistocalore4409 ti ricordo quello che hanno fatto i titini gettando nelle foibe centinaia di italiani rei solo di essere italiani. Mio nonno era pompiere e ha tirato fuori decine di corpi da quellinferno. E la notte dormiva con la pistola sotto il cuscino per paura di ritorsioni. Ti ricordo che mia madre e la sua famiglia come migliaia di italiani hanno perso tutto essendo obbligati a scegliere se restare Iugoslavi o andare profughi in Italia e hanno scelto di restare italiani. Solo onore per questa decisione sofferta. Non era colpa loro se Mussolini aveva deciso quella guerra ma hanno comunque pagato sulla loro pelle. Quindi evita questi sterili discorsi del cazzo dettati da non conoscenza dei fatti e superficialità totale
@@airaction6423 io ho passato tutta la mia infanzia a Capodistria fino a quando avevo la bisnonna. Una volta morta ci hanno sequestrato la casa. È da 57 anni che bazzico quei luoghi non so se puoi dire lo stesso. Parlo di storia vissuta sulla pelle di mia madre e quindi posso raccontarti le mie sensazioni. Non capisco il perché della tua reazione idiota dettata dalla non conoscenza diretta di quello che è successo. È chiaro che in Istria e Croazia trovi anche persone squisite e più passa il tempo più le persone dimenticano ma ti assicuro che i croati erano i peggiori odiatori degli italiani ancora al tempo dell Austria.
Anni fa conobbi una figlia di esuli che mi raccontó la sua assurda storia. Dell’Istria sapevo poco, sapevo genericamente che era appartenuta all’Italia, ma quella conoscenza mi diede lo spunto per studiare a fondo tutta la storia di quella meravigliosa e sfortunatissima terra. Una vera ferita aperta per l’Italia e gli italiani e per migliaia di esuli che non hanno mai mollato sul tenere viva la loro memoria neanche negli anni in cui i diktat comunisti slavi e italiani impedivano di parlare della vicenda degli istriani e dei dalmati. È quasi commuovente vedere che dei giovani italiani cerchino di recuperare questo tipo di memoria!
Anni fa sono stato con mia moglie a Rjeka ( ex Fiume) ...e con grande stupore e rammarico le segretarie di una agenzia di viaggi , alle quali mi ero rivolto con estrema cortesia, dopo avermi fatto capire con sprezzo che non capivano l'italiano ( cosa alquanto inverosimile) con grande ostruzionismo e cafoneria , non mi hanno emesso il biglietto per il bus di ritorno per il pomeriggio verso Trieste. Nemmeno dopo che ripetei la richiesta in inglese ,non ebbi soddisfazione. Solo grazie al prezioso intervento di un gentilissimo signore anziano bilingue , riuscimmo ad ottenere il biglietto ... Non ho mai capito ,riflettendo nei mesi successivi se il pessimo comportamento di quelle due impiegate , fosse un caso isolato, oppure se i croati conservano nei confronti degli italiani rancore e odio per le note vicende fasciste ! Per questo motivo ricordo la Croazia come un Paese ostile e socialmente retrogrado !!!
Sig Bruno, non se la prenda, il mondo è pieno di ignoranti, imbecilli e cafoni. Andai in vacanza vent’anni fa sotto Split (Spalato) . Il padrone di casa Nincevic Ivo, che poi seppi essere un cognome di origine serba, ci accolse nella sua casa in affitto con il dizionario d’italiano in mano, con un italiano autodidatta , stentatissimo e commovente, pregandomi di avere pazienza e correggerlo quando sbagliava. Da lui imparai tante parole croate ( saluti,colori,numeri, verbi essenziali, nome di vari alimenti ) quelle che servivano per sbrigarsi per fare la spesa. Sicuramente ha messo in pari la sua brutta esperienza !
Sono orgogliosa della mia terra. L' Istria. Io sono un mix tra croati, italiani e montenegrini e vivo in Scozia. Sono di Porec. Amici italiani schizzinossi che sono stati a Istria l'é piaciuto il nostro cibo. Mio marito scozzese, anche l'é molto piaciuta l'Istria e ha detto che ci ritiriamo in pensione là, però lui non sa croato e non sa neanche italiano.
@@danielaxivitz6188 E pigro e poi ha anche la dislessia. Suo nonno era polacco ma non gli ha mai insegnato la lingua. Sua madre idem non la sa. Questi English speakers non sono portati a imparare lingue.
Piccolo appunto da parte di una linguista pesante, l'italiano NON È AUTOCTONO nelle zone dell'Istria, bensì è autoctona una variante della lingua veneta (l'istroveneto), l'italiano è stato imposta a popolazioni che parlavano lingue italiche e croate dopo il trattato di Trianon
Peccato che la Croazia facesse parte della corona ungherese e non di quella Austriaca all'interno della duplice monarchia austroungarica; quindi ribadisco, ci si riferisce al trattato di Trianon che tolse Croazia, Transilvania e slovacchia alla corona di santo Stefano e le divise rispettivamente tra regno di Serbia (d'ora in poi regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni), Italia, Romania e Cecoslovacchia. Prima di correggere in modo errato la gente controlla le informazioni
E tu sei anche un linguista 😅 talmente non italiani che gli austriaci li censivano come 'italienish' e i croati nell'800 si erano inventati il termine talijanaši per indicare quelli che a loro parere erano solo croati italianizzati e non 'veri italiani'. Il termine è una storpiatura di Talijani, che in croato significa italiani. L'italiano era presente eccome nella venezia giulia e nella dalmazia. I croati a casa parlavano il dialetto ciacavo e usavano il croato standard nei contesti ufficiali/formali, gli italiani parlavano l'istroveneto nel quotidiano ma ricevevano un'istruzione in lingua italiana etc. In dalmazia nel tentativo di slavizzare completamente la popolazione l'impero austroungarico ad un certo punto slavizzò migliaia di cognomi e chiuse praticamente quasi tutte le scuole in lingua italiana, eccetto a zara (la lega nazionale provò ad aprirne diverse per tentare di scongiurare l'assimilazione dei dalmati italiani. Antonio Bajamonti, sindaco di spalato dal 1860 al 1880, è famoso per la frase: 'a noi italiani di Dalmazia non ci resta altro che soffrire'). "...The present race animosity between Croat and Italian is deplorable. The Croats, [today] being in the majority, are using their power to oppress the Italian-speaking portion of the population. The schools are now all Croat, and the Italians have no means of instruction for their children in their own language except at Zara. At Spalato the race feeling is especially bitter... The Italian theatre was burnt down some years ago...” -Frederick Hamilton Jackson, The Shores of the Adriatic, the Austrian Side, 1908 “Elsewhere in the Italian provinces of Austria the Italians are persecuted as they are in Trieste. ... Pola, like Trieste, is pre-eminently an Italian town. But in Pola also the Slavs are increasing far more rapidly than the Italians. In ten years the number of Slavs and Germans at Pola has doubled... In Pola, as in Trieste, the Government endeavours to denationalise the Italians... the methods employed for terrorising the Italians and for depriving them of their work are far more ruthless than at Trieste. The sea towns along the Austrian Adriatic, such as Capodistria, Isola, Pirano, Salvore, Umago, San Lorenzo, Cittanova, Parenzo, Orsera, Rovigno, Fasan, are absolutely Italian. ... The Italian farmers in Istria are experiencing hard times... Their place is taken by Slavs... Austria endeavours to drive the Italians from the sea. ... Austria evidently endeavours to make it impossible for Italians to exist and to make a living on the Adriatic coast.” -Politicus, Italy's Policy and Her Position in Europe, The Fortnightly, Volume 97, 1915 “…..The country people, too, are very different from the town dwellers of Dalmatia. The former are entirely of Slavonic origin, and wear the most wonderfully brilliant costumes. Their language is Serbo-Croatian, and the majority of them speak no Italian at all. At the present moment there is a fierce struggle raging between the Slaves and the Latins of Dalmatia. The Slaves are gradually penetrating into the towns, and banishing wherever they can the Italian language. Zara alone has remained quite an Italian town. Everywhere else the Slaves are in a majority. Sebenico, Spalato, Traù, Ragusa are no longer known by their historic Italian names, but have been turned into Sibenik, Spljet, Trogir, Dubrovnik. The names of the streets have undergone the same translation, and the Piazza dei Signori has become the Gospodski Trg. It is a pity to see these interesting islands of Latin civilisation being gradually absorbed by the advancing tide of Slavonic invasion. With their glorious past they seemed destined to a better fate….” The English Illustrated Magazine”, Vol. 27, 1902. Lettera di Giuseppe Tartini (1692-1770) un istriano, vedi un po' cosa dice... «Per quanto veggo, mi pare venuto il tempo in cui la Italia si scuota, e risorga dalla sua vile servitù all’estere nazioni una volta nostre serve nei studj e distintamente nella musica. Quanto prima sarà da me pubblicata una dissertazione su i veri primi principj del diatonico genere. Sono due anni e più da che è compiuta, ma prima di pubblicarla ho voluto farla esaminare ben rigorosamente per quasi tutta la Italia, ed ha retto a qualunque esame. Già sono sicuro che questo è lo scoglio in cui si è urtato fin’ora sì dalla nostra professione, che dai dotti moderni. Altrettanto son sicuro che quando non vi entri lo spirito di partito tra noi italiani (vera nostra peste), su questo punto le altre nazioni avranno giusto motivo di vergognarsi di ciò che hanno pubblicamente prodotto». Video di lucio toth molto interessante a riguardo. th-cam.com/video/FOq8hazdnMY/w-d-xo.html
@@Fee581 le fonti storiche fanno contestualizzate in primis nel tempo e in secundis adattate alle attuali conoscenze etnolinguistiche, per rispondere in ordine 1) il fatto che l'amministrazione Austriaca li dichiari italiani è completamente irrilevante, sotto questo nome venivano classificati tutti coloro che parlavano una lingua italica (per fare un esempio similare in contesti diversi prenderei i catalani, da sempre definiti spagnoli) 2) prima del progressivo imperare delle ideologie nazionaliste il termine "italiano" veniva utilizzato come mera distinzione geografico culturale per definire popolazioni italiche ed affini. 3) l'utilizzo della lingua italiana nell'educazione non può essere considerata come un fatto rilevante in seno alle nostre analisi, bisogna considerare che all'epoca pochissime persone vi accedevano e quelli che avevano una educazione si esprimevano in linea di massima nel loro idioma nativo. Ps sono UNA linguista, il mio nome non è aggiornato
@@marcobaruffaldi8845 il concetto di Italia, italiano e nazione italiana è antichissimo. Ma pensi che nel 1300 Pola o Roma non fossero consiserate città italiane abitate da italiani? Ahaha Questo è uno testo molto interessante di Alessandro Tassoni (1565-1635): L'italiano non è autoctono in nessuna città italiana LOL visto che un po' ovunque nel mondo si parlavano le lingue locali, ma questo non significa che nel 1500 Reggio Calabria non fosse considerata una città italiana abitata da italiani e facente parte della nazione italiana solo perché si parlava la lingua regionale locale........ l'italiano non viene imposto con il trattato del Trianon, i livelli di scolarizzazione erano molto buoni durante il periodo austroungarico, ma già durante il Regno d'Italia napoleonico furono fondate molte scuole italiane. Purtroppo l'impero austroungarico nel tentativo di slavizzare gli italiani iniziò a slavizzare migliaia di cognomi e a chiudere tantissime scuole italiane in dalmazia sostituendole con scuole croate, tranne a Zara (in Istria la situazione fu decisamente migliore fortunatamente). I Catalani in genere avevano/hannl un'identità abbastanza distinta, Giuliani e Dalmati italiani invece si sentivano tali. Nel 1848, durante la Primavera dei popoli, la popolazione di Zara si riversò per le strade acclamando all'Italia e si costituì una Guardia Nazionale di settecento Zaratini al comando del conte Francesco de Borrelli che adottò subito, per proprio vessillo, il tricolore italiano! Quando fu proclamato il Regno d'Italia gli zaratini esposero tricolori ovunque, quando Zara fu annessa all'Italia ci fu una festa enorme, il video di Lucio Toth che ho messo sopra approfondisce bene l'argomento.
Video molto bello!☺️ Oltre a questo,volevo dire che mia madre è croata e io già sapevo che a Istria si parla italiano visto che me lo ha detto lei. Se volete,potete andare anche a Split (Spalato) perché se parli in italiano la gente del posto ti capisce,tranne mia nonna🤷♀️
Io sono italiano da parte di padre e croato da parte di madre. Mi inca**o da morire quando vedo ancora oggi persone litigare per la nazionalità. Italiani e croati sono fratelli.
Certo che si parla pero' dipende in quale aree/zone cioe' citta'/comuni.. piu' nell'Istria dell 'ovest diciamo (se parliamo della parte croata). Da Vodnjan-Dignano verso Bale-Valle proseguendo a Rovinj-Rovigno verso nord.
Bel video come sempre. Io ricordo di essere stato diverse volte a Rovigno per lavoro dal ‘90 al ‘92 e la mia impressione è che la gente allora non parlasse volentieri italiano.
A Rovigno? Ma se se una città molto italiana con un dialetto completamente diverso del istroveneto. Mi pare che è lo stesso che si parla a Dignano,Gallesano,Sissano e Lisignano.
@@danijelcvitanovic7474 C’era ancora la Jugolsavia , scaricavamo una nave in porto e ricordo che l’addetto locale allo scarico mi parló per tre giorni in inglese prima di parlarmi in italiano.
@@calcagnolibero Io passai una vacanza a Rovigno nel 1988, giovanissimo. Non mi rivolgeva la parola nessuno, se non addetti al turismo. Dopo un po' mi accorsi che si chiamavano in un dialetto di tipo veneto, ma a noi forestieri ci guardavano male. Non mi sono mai sentito così escluso, neppure quando in veneto mi davano del terrone.
Non un pezzo d'Italia, ma un pezzo di Repubblica Serenissima prima e di Impero d'Austria prima. La cultura di base è fondamentalmente Veneziana, l'italiano è stato adottato dopo come lingua scritta; si parla prevalentemente una forma locale di Veneto. E lo potete ben sentire!... L'etnia italiana basata sulla lingua è un costrutto che non esiste.
La Serenissima ha ripopolato il territorio, rimasto pressoché disabitato dopo la peste del 1631 (non ricordo bene l'anno esatto) importando popolazioni dal sud fino a dove si estendevano i suoi domini e commerci. Pola alla fine del ' 700 veniva pero" dipinta ancora come un paesetto di pescatori. È innegabile che sia stata l'Austria, facendone, grazie alla sua rada naturale, il principale porto militare dell'impero, a dare un impulso formidabile a tutti i settori della vita cittadina. Mia nonna, che ci era nata , diceva che " sotto l'Austria si stava bene " Forse sbaglio , ma credo che l'istriano prima che italiano, croato, greco, rumeno, ungherese o altro (ci sono state e ci sono anche quelle minoranze e non solo) si consideri prima di tutto istriano, con una particolare disposizione alla convivenza pacifica, probabilmente dovuta alla multietnicita' che lo caratterizza da sempre. Io sono di madrelingua italiana , sono sempre stata solo italiana , ma ancor prima di conoscere la storia dell'Istria mi sono autodefinita istintivamente " una mitteleuropea con radici levantine " Ho antenati genovesi, veneziani, cadorini, cechi, slavoni , dalmati, tutto cio' pur essendo istriani da generazioni. I miei nonni hanno fatto la prima guerra mondiale in Ucraina, non sono mai stati Cavalieri di Vittorio Veneto perché combattevano dall'altra parte , ma parlavano solo in italiano e mentre uno, al momento della scelta, si trovava nel Nuovo Mondo, l'altro ha scelto, suo malgrado , perché costretto a lasciare la sua Terra ed anni e anni di sacrifici, ma volentieri, l'Italia . Italia, e gli esuli che hanno abbandonato i loro affetti, le loro case i loro beni, le loro attività , lo sanno bene, non è stata sempre generosa , al punto che al posto di essere considerati dei concittadini , venivano considerati "sciavi", slavi o comunisti , laddove a casa loro erano stati considerati dei fascisti , non avendo, per la maggior parte altra colpa che quella di essersi trovati tra due fuochi, non richiesti e non voluti.
È stata la regione, più bella di tutto il nordeItalia; con immenso dolore abbiamo dovuto cederla alla ex Jugoslavia. Comunque, è bello e mi piace il carattere ospitale e allegro della popolazione ; bello vedere anche due popoli che veramente vivono in armonia ciao
Si, è vero che molta gente in Istria sa italiano. Per i francofoni, è molto comodo 😃Conosco un po di croato ma non tanto. Istria è una bellissima regione, con una istoria ricchissima. È un museo a celo aperto.
Il signore che parla veneto è di madrelingua italiana, poi c'è chi l'ha imparato per necessità turistica(specie i giovani). La nostra lingua madre sarà conservata solo se si parlerà in famiglia .
@@cristinadegrassi8164 sì concordo, io l'italiano l'ho imparato a scuola, e poi diffusamente usato specie in ambito lavorativo, ma a casa la lingua è sempre stata quella veneta. Penso sia naturale considerarla la prima lingua madre, che poi il borbonico stato italiano, unitamente a tante altre lingue regionali non la riconosca ufficialmente è un altro discorso...👋🤗
@@connaeris8230 è un modo figurativo per definire in due parole uno stato burocratico, lento ed inefficiente, come appunto era quello borbonico ai tempi del Regno di Napoli. Non mi pare che da quell'epoca siano stati fatti passi in avanti... è un modo di dire abbastanza usato.
secondo il censimento della popolazione in Austria-Ungheria nel 1910, vivevano a Moschiena 12 italiani , mentre i croati erano 3.150. Nel 1921( censimento italiano) la situazione venne completamente capovolta: gli italiani risultarono 3 .013, mentre i croati solo 13. oggi a Mošćenička Draga vivono 1292 abitanti allo stato attuale delle cose, si dichiarano croati
Ottimo commento che fa capire come i censimenti non siano quasi mai veritieri. Ci sono un'infinità di varianti, ad esempio la possibilità di essere assunti nell'amministrazione o magari il ricevere un qualche sussidio nel caso si sia della nazionalità 'giusta'. In realtà in Istria credo che un po' tutti abbiano antenati delle diverse etnie e quindi all'occorrenza possono dichiararsi dell'una o dell'altra.
@@paolox2458 Fra Flaminio Rochi (nato come Antonio Sokolich) ha scritto dell'identità degli abitanti di Lussino (l'isola di fronte a Moschiena), questo è uno degli eventi da lui descritti e si svolge nel 1906 a Neresine (Lussino) Colgo l’occasione per una piccola digressione sulle tensioni che si stavano creando in paese tra le due fazioni sin dalla fine ‘800, quella filo-croata, sostenuta dal clero locale, e quella filo-italiana, che era alla mercé degli eventi. I genitori di Francesco, marito di Giustina, Antonio Sigovich e Nicolina Zorovich, morirono lo stesso giorno, il 26 novembre 1906. Il funerale dei due coniugi fu clamorosamente celebrato con rito civile, poiché, nonostante i defunti avessero espresso il desiderio che il rito fosse svolto in latino, mentre il corteo si stava recando in chiesa il frate si mise a cantare il “De Profundis” in croato. I familiari fecero sospendere la cerimonia, posare le bare per terra e ne nacque una discussione. Il frate continuava a rifiutare il canto in latino e venne cacciato. Allora uno dei presenti improvvisò una croce, si mise in testa al gruppo dicendo: “Jà sen pop, svì sa mannu!” (io sono il prete venite tutti dietro a me), e raggiunsero il cimitero senza passare per la chiesa, E’ qui interessante sottolineare come anche questo compaesano si espresse nella lingua vetero-slava di Neresine. Padre Flaminio Rocchi ha messo in evidenza la specificità di questa “fazione” neresinotta: era tendenzialmente bilingue, ovvero parlava il dialetto vetero-slavo, oltre all’istro-veneto, ma era rimasta fedele all’antico rito ecclesiastico in latino e alla Serenissima Republica.
@@beppogiglio Grazie davvero, tra l'altro conosco Neresine, bel posto ma credo l'acqua del mare sia un po' inquinata. I dialetti si mischiano e poi arriva qualcuno e li separa. Ci sono le vittime che poi diventano carnefici. Leggevo tempo fa i nomi dei ragazzi che frequentano la scuola italiana di Lussinpiccolo, da quelle parti, ce ne fosse uno che sia uno con nome e cognome italiano, tutti Darko o simili, eppure ho letto i loro temi, ineccepibili e quando non sanno un termine di qualche mollusco in italiano dicono : in veneto si dice ....
@@beppogiglio Bellissimo racconto. Non sapevo. 👍 In Istria (Fiume o Dalmazia) è sempre stato così, una persona con cognome slavo poteva benissimo sentirsi filoitaliano e viceversa una persona con cognome italiano filocroato.
@@italiamia vero ecco un altro esempio i presenti sindaci di Dignano e di Valle hanno lo stesso nome - Edi Pastrovicchio e sono italiani. Cera una volta pastore a Dignano, nel 1604 se chiamava Domenico Pastrovich, e a 1608 troviamo la stessa persona come Domenico Pastrovicchio. E chi sono Pastrovichi? è una tribù / fraternità / della costa montenegrina, il loro centro era Santo Stefano, La tribù comprendeva circa 40 diverse famiglie con vari cognomi che si trovano oggi nelle vicinanze di Zara e in Istria (Rovigno, Valle ...) Uno dei cognomi è Pastrovich.( altri... (Biljaković, Bogetić, Brajković, Dragolović, Medin, Medulić, Nikezić,Tomičić, Vučijević ........)(esistono anche versioni italiane degli stessi cognomi ) ( Brajković- Braico, Bogetić- Bogetti, Medin- Medina, Dragolović -Draghi.......) Erano entrambi ortodossi e cattolici, per differenziare i cattolici indossavano calzini multicolori, uno rosso, uno bianco. Ortodossi solo bianco. Nel 1423 firmarono la pace con Venezia e successivamente combatterono dalla parte dei veneziani. Questo trattato fu legalizzato ufficialmente dal doge veneziano Francesco Foscari nel 1424, e nei secoli successivi ancora confermati dai ducali del Doge (Giovanni Mocenigo 1481, Andrea Gritti 1529, Leonardo Donà 1610 e altri). Dopo che furono sconfitti dai Turchi nella battaglia per Herceg Novi dove furono uccisi circa 1100 di loro, li troviamo principalmente come soldati veneziani nelle vicinanze di Zara e in Istria. i gradi più alti furono raggiunti dalla famiglia Medina (colonello), mentre altri si trovano principalmente come soldati a cavallo e alfiere. Stimo che oggi in Istria ci siano circa 3.500 discendenti di queste famiglie, sia croati che italiani.
Bello, ma la zona della riviera di Abbazia non è un buon esempio per descrivere la situazione istriana: là c'erano pochi italiani anche cent'anni fa. Per trovare quanto rimasto dell'italianità in Istria conviene andare sulla costa occidentale (Umago, Cittanova, Parenzo, Rovigno...) e nelle zone interne dell'area nordoccidentale (Buie, Grisignana, Montona...).
Bel video, ma, ci sono posti in Istria dove si parla l'istro veneto molto di piu', la vecchia zona B del territorio libero di Trieste (Umago, Buie, Cittanova), Rovigno, la capitale dell'istroveneto. E giusto per precisare, l'Istria e' stata italiana solo nel ventennio fascista, era austriaca una paio di secoli, ma Serenissima per piu' di 6-7 secoli!🦁🦁🦁🦁
in realtà l'istria è stata italiana dal 1918 al 1943 quindi 25 anni, la lingua italiana è parlata (sulla costa) grazie alla presenza della repubblica di Venezia sino all'arrivo di Napoleone
@@italiamia you will never ever again occupy Istra because you lost 2 wars vs us (WW1 and WW2) and you learnt your lesson. We beat your fascist asses and you had to pay reperations to us after WW2 😆😆😆
L ' Istria, che bella penisola storica!! Oggi sicuramente pochissimi parlano l'italiano li, ma guarda che il territorio sembra sgridare una chiara Italianitá dappertutto...Grazie per il vídeo:)
Sono anni che vado in Istria, precisamente a Parenzo. Il 90% della popolazione in Istria parla italiano, specialmente i più anziani e se non parlano la nostra lingua, parlano in veneto...così si fanno capire...
Istria è stata per un piccolo periodo di tempo Italia… ma per centinaia di anni territorio veneto della serenissima Repubblica di Venezia. Lingua architettura e tradizioni sono venete ancora.
Sono Milanese, e 15 anni fa per una disavventura (che non starò a raccontare) ho passato 5 mesi a Pola.
Posso solo parlare bene dell'Istria e degli Istriani, posti bellissimi e gente riservata ma molto gentile che mi ha aiutato tantissimo senza che io dovessi chiedere niente... e si, tanti di loro parlavano italiano o dialetto veneto.
Un grande saluto a tutti i nostri cugini Croati
Saluti a Lei da un Croato da Spalato e grazie per queste belle parole!
❤😊
in 2018, we visited Croatia. The first Bed and Breakfast was in northern Istria: the landlady spoke to us in English but with her husband and her son, they spoke in Italian. I usually understand Italian quite well, but here I had difficulty understanding. She told me that they was speaking the Venetian dialect. Then, for dinner, she recommended a restaurant at the other end of the village and there too , everyone was speaking in Italian. Our first night in Croatia was’nt very croatian.
Yes most people there speak Venetian language at home and Italian in public. Venetian is not a dialect. It is different language so this is why you couldn't understand it despite it sounds similar to Italian.
Amazing!
Thanks
Grazie mille
Yep but it’s Croatia.
È un video bellissimo, sorridente, giocosa . La gente mi sembra accogliente e mi da voglia di visitare l'Istria. Grazie tante, Giulia. Un piacere rivederti.
Grazie tante Catherine! 🥰
Visitala!!! È bellissima!!!
Soprattutto comciando dal non percorrere l'autostrada.
Non ci crederete sono arrivata a Pola , dove sono nata , il 12 giugno, domenica pomeriggio, percorrendo la vecchia strada romana , non ho avuto ,ne' davanti né dietro alcuna autovettura. È stato uno dei viaggi più rilassanti che io abbia fatto.
Al contrario tre anni fa , per rientrare il Italia, dove vivo da quando avevo tre mesi, ho pensato male di imboccare l'autostrada.
Bene per fare i 4 km che separano l'uscita dell'autostrada dal confine croato- sloveno ho impiegato quasi 6 ore. Si,non è un errore, quasi 6 ore, sotto il sole cocente di giugno. Ho visto persone imbestialite venire alle mani per far valere il diritto di precedenza in un ingorgo di file di vetture , purtroppo con precedenti.
Aggiungo che ho sentito che i cittadini tedeschi hanno fatto una interrogazione , non ricordo a quale Organo europeo, denunciando le code interminabili che si devono fare al confine croato sloveno .
@@danielaxivitz6188 Cara Daniela, sai quanti esposti avrei dovuto fare al Governo croato per le code interminabili a Dragogna (o Sicciole) ?
Pare, forse che dal 2023 la Croazia entri a far parte dell'area Schengen, così verranno eliminate quelle odiose frontiere, speriamo.
Un saluto e hvala !
I lived in Klagenfurt many years ago. There was something very interesting, unique and welcoming about the Alpen Adria culture shared by the Austrian, Slovenian, Croatian and Italian countries. I miss this lovely region. Greetings from Miami.
🤡
Grazie Giulia di farci vedere sempre posti nuovi,dove si parla l'italiano!
È un piacere! 😄
Potreste provare ad andare:
-in Tunisia
-a Bivio in Canton Grigioni
-a Mentone, Nizza
-a Briga e Tenda
-in Corsica
-a Zara
-a Stivor
-nelle bocche di Cattaro
E fare domande simili?
Oppure un altro video bello potrebbe essere sulla Val Canale, dove si parla italiano, friulano, sloveno e tedesco!
Oppure fate un video sui walser del Piemonte, della Valle d'Aosta o del Ticino
Anche Cherso o Lussino, ma non nel periodo di punta turistico
Spero di poterli fare tutti! 😊 grazie dei consigli!
A me inteteresserebbe molto sapere cosa ne pensano i Romanci dell' Italia e degli Italiani
Aggiungo fra i luoghi dove andare anche le isole Ionie e del Dodecaneso. Anche altre ex colonie come Libia, Etiopia, Somalia ed Eritrea sarebbero interessanti...
@@multivac85 in Africa gli anziani parlano ancora italiano ma nessuno dei giovani è capace di parlarlo.
L'unica cosa è che spesso sono capaci di riconoscere o capire parole a random in Italiano.
Segno che nel loro vocabolario ci sono parole come "Farketta" (Forchetta), Maquina (Macchina) etc etc.
Oltre ad' avere comunque una piccola esposizione alla lingua italiana nel loro territorio
l'Istria più che italiana era veneziana, lo è stata per 530 anni. Ora che la Croazia è nell'UE mi auguro che si sviluppino progetti economici e culturali che valorizzino le radici comuni di tutto l'alto Adriatico. Montenegro e Albania incluse
l'Albania non è nemmeno un paese a maggioranza cristiana. Non hanno conosciuto né l'illuminismo ne il Rinascimento. Per quasi un millennio è stata una provincia ottomana. Con l'Europa non ce la vedo proprio.
@@Italian-Royalist Dal 1420 al 1797 le importanti zone di scutari e durazzo furono parte della repubblica serenissima
@@lorisdp8917 avevo una nonna di cognome Durazzo. Chissà se anticamente provenivano da lì.
@@Italian-Royalist potrebbe essere... confermo che l'interno ha poco nulla di veneziano, ma lungo la costa le radici sono ben visibili. Consiglio vacanza
@@lorisdp8917 veneziani erano comunque italiani
Mia nonna, del 1896 era di San Lorenzo (Lovrec) nata sotto l’impero asburgico.
Sposò mio nonno, soldato romagnolo delle truppe d’occupazione dopo il 1918.
Ero bambino e una volta mi osai chiedere se lei fosse italiana.
Mi fulminò con lo sguardo, lei che era nonna dolcissima adorante di noi quattro nipoti, e seccamente rispose : ITALIANiSSIMA !
San Lorenzo !!!
a mi co passo in vespa me fermo sempre me piase fermarne la a fare El bagno
W FIUME W TRIESTE W L'ISTRIA
@@alessandrocarraro6845 Si ma a te fe el bagno co xè caldo non de inverno, ciao vecio.
Ovvio..prima dell'austroungarico,c'era Venezia ..
Forza e onore alla nonna viva il Duce Benito Mussolini 🤚🤚🤚🤚🤚
Questa è la dimostrazione di chi si sente veramente un Italiano e non come tanti "ospiti"che arrivano in Italia e "pretendono tutto!!!!"....prendete esempio da questi cittadini civili e onesti!.......onoreall'Istria e tutti i suoi abitanti!....io vi ammiro veramente perché mi avete fatto emozionare!!!...Alex⚜️ Firenze
Alex la differenza e che confondi che l'Italia li viene confusa sono solo origine veneta istriane l'influenza della cultura veneta e delle tradizioni venete e predominante anche se ormai rimangono solo le pietre a parlare ho vissuto fisso la dal 1989 al 2008 conosco quei posti come le mie tasche un periodo della mia vita molto bello sotto tutti i punti di vista mi e dispiaciuto tornare in Italia
Ciao Bruno.... è proprio così.Anche io ho fatto una stagione lavorativa nella riviera di omis ed è come dici tu....sono posti bellissimi ma il tempo inevitabilmente ha cancellato tutto..... saluti
Arrivano in Italia pretendendo tutto? Parli degli immigrati che raccolgono pomodori per 3 euro l'ora?
@@maryiii_youtube No parlo di quelli che non pagano il biglietto sui bus,treni, ticket sanita' dai medici e nei pronto soccorso,quelli che spacciano alla luce del sole che bivaccano davanti le stazioni e venditori abusivi.....devo continuare o probabilmente te vivi su un altro pianeta?!?!!....se prendono 3 euro l'ora devono rivolgersi all'Ispettorato del lavoro e se sono in "regola"con i permessi e pagano le tasse hanno i "diritti"come tutti i cittadini di questo Paese........con me il finto buonismo non attacca per cui evita la retorica, grazie.....
@@alexfirenze7313 Quanta aggressività, rabbia repressa vero? :)
Io sono un’italiana d’Istria e, oltre a ringraziarti e a farti i complimenti per queste bellissime testimonianze, volevo aggiungere che in realtà la TV italiana si vede ancora, eccome! Io sono nata e cresciuta a Novigrad-Cittanova, ho frequentato le scuole italiane, a casa ho sempre parlato l’italiano (il dialetto istroveneto) e paradossalmente per me il croato è una lingua straniera, al pari dell’inglese.
La storia dell’Istria è estremamente affascinante e merita di essere raccontata! ❤️
Brava Debby!! Ben detto!😘 Te ga dito tutto... saria sta bel se i fossi vegnudi anche de noi nel buiese... che ghe ne semo in tantissimi! Penso che un per capir la nostra realtà, doveria passar una giornata intiera con noi per renderse conto de come funziona e quala xe la realtà ancora oggi.. scuole italiane, comunità, asili, television, canzoni, parlata, ricette, posti, ecc...
@@dioneas.7213 giusto cara ❤️
anche a Lisignano e a Sissano si parla l'italiano@@deborahfattori2837
Sono stato proprio qualche giorno a Cittanova e l'ho trovata adorabile! Poi sono andato a fare un giro a Buie, Verteneglio e Visignano, solo per trovare italiani e parlare con loro, farmi raccontare le loro storie, quello che purtroppo è successo durante la seconda guerra mondiale e successivamente. Credo sia stato un vero peccato per l'Italia perdere l'Istria, una terra a dir poco stupenda a cui sono legatissimo!
Sei proprio incantevole con questo vestito
È proprio lei che è incantevole
Bellissimo video! Avete un nuovo iscritto, l' Istria è un posto meraviglioso e l'ho sempre amata, anche perchè i miei bis-nonni vengono da Pirano. Andate da Piero del Bello a Trieste ad intervistarlo, lui cura il museo della cultura Istriana.
Grazie mille! 😊
Un gioiellino pirano. La mia preferita dopo Rovigno.
Sono stato due o tre settimane fa a Trieste, mi avrebbe piaciuto molto andarci, purtroppo era già chiuso ed era l'ultimo giorno.
La Dalmazia ancora piu bella 😉🥂
Per testimonianza personale, ho fatto il lavoro dentale nel 2014 in una clinica di Rovigno ( Rovinj) in Istria con diversi viaggi e sia i dentisti che le infermiere, impiegate come anche i ristoranti del luogo parlano italiano chi maluccio, chi poco bene...di chi lo parli bene non ho incontrato nessuno. Bellissimi luoghi in Istria, appartamenti molto cari però. E' la 1^ volta che m'imbatto in questo canale e devo dire che sono rimasto incantato dall'intervistatrice. Davvero charmante. Complimenti !
Il fatto che alcuni abbiano imparato l'italiano grazie alla tv mi ricorda l'Albania. A tal proposito ti consiglio di andare proprio in Albania a provare a parlare italiano. Lo sanno quasi tutti soprattutto vicino alla costa. In Croazia sarebbe stato bello fare quell' intervista a grisignana o Piemonte d Istria dove la maggior parte dei cittadini è madrelingua italiana
La lingua è madre. La terra è padre. Provate un po' a pensare
Se paragoni gli Istriani con gli Albanesi hai capito poco, caro amico!...queste persone sono state "vendute"anzi meglio dire scambiate dall'Italia alla Jugoslavia durante la prima e seconda guerra mondiale e non volevano lasciare la loro terra dove erano nati e soprattutto parlavano Italiano a differenza di tutti i popoli che sono arrivati in Italia via terra e mare a combinarne di tutti i colori!... è chiaro non generalizzare ma gli Istriani sono un popolo fiero perché sono come me e te "ITALIANI"!
@@alexfirenze7313 se rileggi il mio post capisci che non ho paragonato i croati agli albanesi. La conosco la storia
@@alexfirenze7313 exacto!!!!! Grazie forza Italia y Forza Croatia
@@manitheman0806 Forza Italia yes! ...Not Croatia ...!
amo la Croazia!
e mia nonna è nata a rovigno!
vorrei venire ad abitare la!
Bellissimo il lavoro che stanno facendo ragazzi! Grazie mille!
Grazie mille! 😃
Vi devo ringraziare perché state facendo un lavoro prezioso di raccolta di testimonianze in Italia e all’estero. Temo, purtroppo, che la globalizzazione spazzerà via a breve termine queste particolarità, e quindi è prezioso goderne oggi finché durano.
Grazie mille! 😄
Sarebbe bello se il nostro esercito spazzasse via la Croazia prima 😔
Non è estero, l'Istria è italiana
d_leo capisco le tue preoccupazioni, ma io ho lavorato in Andalusia e li ci sono ancora i resti Del califfato le indicazioni stradali in doppia lingua, il segreto sta nel riconoscere tutto questi legami Italo-croati come culturali e preservarli
@@piazzasquare certo che si parla !!!
Bel video grazie! Sono appassionato di storia dell'Istria, mio nonno fu mandato in miniera a Pola durante la guerra. Ho parlato con molti profughi istriani del loro doloroso esodo per rimanere italiani e con gli anziani a Parenzo e Dignano della loro infanzia quando era ancora Italia...
Onore a tuo nonno Stefano... grazie della testimonianza.Pensa che dispiacere questa povera gente che fu'esodata dalla loro terra.....e oggi devo vedere gente di altri paesi che pretendono di stare in Italia essere pagati e delinquere sbattendosene delle regole....che tristezza!... Saluti.🇮🇹❤️🇭🇷
Scusa Stefano, proprio a Pola o in val d'Arsa ?
@@danielaxivitz6188 Suppongo in val d'Arsa perché parlava di miniere di carbone ma i ricordi in particolare erano di Pola città. Meglio le miniere che il fronte russo diceva ma ha preso la silicosi.
@@stefanopicceni8738
Mi dispiace molto❤
A Pola ci sono ancora alcuni vecchi italiani che non se ne sono mai andati. Ma è nella costa occidentale, da Cittanova a Fasana, passando per Parenzo e Rovigno, che ci sono più comunità di italiani
Si è questo perché la costa ha risentito direttamentec dell'influenza e delle attività commerciali della Serenissima.
@@danielaxivitz6188 Sono i discendenti degli istriani che coraggiosamente hanno deciso di restare durante e dopo la fine della seconda guerra mondiale, al contrario dei miei familiari che hanno dovuto lasciare Pola per continuare ad assaporare il gusto della libertà.
@@aquarius8672
Non solo i discendenti degli istriani sono rimasti, ma anche qualche italiano che si era trasferito in Istria per motivi di lavoro o per fare il servizio militare e poi , da italiano non istriano è rimasto in Istria.
Io personalmente ho avuto uno zio acquisito originario della provincia di Modena al quale è successo proprio questo.
Ma questo è successo anche a qualche militare di una delle tante etnie yugoslave. Conosco un signore macedone che è venuto a Pola a fare il servizio militare negli anni 70, ha sposato una istriana di origine italiana ed è rimasto a Pola.
Poi se mi è consentito devo dire che al di là di tutto, in Istria , grazie alla popolazione , c'è sempre stata convivenza civile e collaborazione e si vive tranquilli dal punto di vista etnico.
Chi va Istria ,se può , ci rimane.
Non ci credo, siete andati nel paesino dove andavo in vacanza con la mia famiglia. Un posto incredibile. Persone semplici, un posto fuori da tutto. Il mare, il pesce appena pescato, la natura. Un paradiso terrestre. Spero rimanga cosi per sempre
In un posto dove fin'anche le pietre parlano italiano è impossibile sradicare l'italianità. Non importa chi sia il possessore di questa terra, l'Istria avrà sempre un'anima italiana.
Grazie del commento Francesco! 😊
Come ogni volta che si parla dell'Istria, si è scatenata la guerra tra italiani, soggetti non identificato, croati e venetisti
Non ha niente dell'Italia
Per fortuna
@@Panebiancomaurizio nono, solo storia, architettura, cultura, cibo, dialetti 🤣🤡
@@italiamia assolutamente no
Confondi la cultura veneziana e veneta con la cultura italiana
Quella parte è stata Italia per pochissimi anni e fu una oppressione dei territori
Prima impero austrungarico e prima ancora Repubblica Veneta
Con l'Italia ha poco a che fare
Molto bello questo video, Giulia. Affascinante la cultura italiana.
Bel video, grazie!
Dalla mia esperienza, posso dire che i nativi istriani parlano più o meno tutti italiano, a vari livelli. Sul Quarnero un po' meno.
Il punto è che, specialmente nei periodi più turistici, tante persone dai vari punti della Croazia si stabiliscono in Istria, e queste normalmente non parlano italiano.
Nelle zone italofone inoltre, personalmente ho sentito parlare più dialetto istroveneto che italiano, come dice anche quel simpatico signore del video.
Non penso che l'italiano sia effettivamente necessario nell'Istria o nel Quarnero, ma è sicuramente un valore aggiunto che aiuta nel turismo e nel lavoro...
L'italiano come prima lingua viene parlata in tutta Italia sono da circa 60 anni, quindi è comprensibile che dove non ci sia stato una continuità linguistico-culturale si parli più come prima dell'adottante effettiva dell'italiano.
Beh istria e quarnaro sono bilingui italiano/tedesco d'estate per lo spropositato numero di turisti. Basti pensare a come paesi da 10mila abitanti (Umago, Parenzo, Rovigno, Cherso, Lussinpiccolo..) praticamente lievitano a oltre 60/70 mila nel periodo estivo di punta e di questi 50 mila extra una grande parte sono italiani, soprattuto del nord e tedeschi.
Nei porti turistici è raro trovare qualcuno che non sappia l'italiano mentre è molto più semplice trovare chi non sappia l'inglese
Mia nonna materna era originaria di Aquilinia, sebbene di origini triestine si è sempre sentita anche un po' slovena, un po' croata e anche un po' austriaca, ne andava fiera delle sue origini, non ho ereditato i suoi occhi blu (e nemmeno mia madre) ma mi sento un po' triestina, slovena e croata anche io, oltre che bresciana, mi ha insegnato il dialetto triestino e conosco anche qualche parola di croato e di sloveno nonostante sono bresciana e sono anche orgogliosa della mia città natale
Sono nata nel 1960 e ho imparato l'italiano con i miei genitori e vicini di casa. I miei genitori sono nati nel 1930 e nel 1933 e hanno frequentato scuola italiana. Sono contenta che la maggior parte delle persone in Istria parli italiano, quindi spero che gli ospiti italiani si sentano come a casa qui. Un saluto a tutta Italia. 💞💞🇮🇹🇮🇹
Purtroppo no...se leggi il mio commento a riguardo, noi nell'estate del 2008 , abbiamo ricevuto un pessimo trattamento da delle impiegate di una agenzia pubblica di viaggio in quel di Rjeka ( ex Fiume ). Ostruzionismo, maleducazione ed arroganza!
@@BrunoSecondo78 Mi dispiace molto che voi avete riscontrato disagi. Personalmente non mi piace Fiume come città. Spero che se venite a Parenzo, Rovigno, Pola non vivrete qualcosa del genere. Almeno lo spero, perché non solo la popolazione locale lavora durante l'estate, ma persone provenienti da tutta la Croazia. Tanti saluti da Pola. 💞💞🇮🇹🇮🇹
@@BrunoSecondo78 sigurno nisu ni bile Hrvatice. To nije u hrvatskoj kukturi prema gostima obicaj.
@@Goranka-kv4hf
Saluti a te da una "polesana" (lo so che in italiano si dovrebbe dire polese, ma noi polesani di ciamo così ) che ogni tanto ritorna.
@@danielaxivitz6188 grazie 💖💖
Bellissimo documentario,
Sono 46 anni che vivo via dall’Italia.
Fa sempre piazèr scoltar parlar Veneto.
Mi son nato al estremo ovest dela regione, ma la lengua xe sempre
istessa.
Brava tosa!
Mi sono iscritto oggi video bellissimo e interessante , Giulia molto ma molto brava e estremamente gradevole .
Ci sono ancora molti, italiani in Istria. Basta solo cercarli. :)
Poi ci sono, scuole, comunita, organizzazioni che mantengono ancora viva la cultura, tradizione e specialmente la lingua italiana viva.
mmhh sono croati bosgnacchi e kosovari parlanti italiano per convenienza o per obbligo essendo frontalieri. Non vi illudete che siano patrioti italiani
@@DalmaziaIstriaItalia non è così. Vieni a farti un giro nel buiese (ma anche nelle altre cittadine della costa istriana) per renderti conto di come stanno le cose oggi qui da noi. Quello che dici tu è un'offesa nei confronti di tutte quelle persone che, come me, sono istriani italiani dalla nascita. Esistiamo, eccome se esistiamo!
@@dioneas.7213 ma dai quelli che si iscrivono alle comunità italiane per scroccare qualcosa. Poi un posto dove esistono le comunità italiane come iscrizione con tessera. Ma siamo fuori? Altro che discriminazione. Pensa se esistessero le comunità di altre etnie che non cito in italia
Guardando questo video viene voglia di ritornare in Istria. Grazie Giulia ♥️ da un triestino di Roma
Video molto piacevole, tu sei sempre allegra e dalle persone intervistate traspariva genuinità. E grazie ovviamente per tutte le informazioni che prima non sapevo!
Grazie mille, mi fa molto piacere ☺️
Absolutely loved the video! Thank you for sharing this with all of us. ❤️
Thank you so much! 🥰
@@piazzasquare prego
Che dire,sono contento che siete venuti in Istria. E vero per la doppia cittadinanza ma solo se nativi istriani di tutte le 3 nazionalità autoctone siccome tutti sono stati cittadini italiani. Poi la gente che è venuta dall entroterra della Slovenia e Croazia la doppia cittadinanza nn possono prenderla. Si,se si sposano con un locale. Siete stati in istria,ma in contea litorale quartierina dove non esiste il bilinguismo,nella contea istriana e nell litorale sloveno il bilinguismo c'è a tutto gli effetti. Grazie di cuore,per molti anni siamo stati dimenticati da entrambi paesi. Oggi penso che va molto meglio. Le scuole si,ci sono state,come il libero uso di italiano. Ma oggi c'è il bilinguismo che va dalle autostrade,vie delle città,documenti,nei edifici pubblici regionali e statali.... grazie davvero.
Ciao Danijel io sono di Firenze e sono stato in Istria varie volte.Quando c'è rispetto tra i popoli la lingua è un valore aggiunto....qui in Italia e particolarmente a Firenze la mia città ogni giorno gente che arriva da tutti i posti del mondo non conosce né l'educazione e né la tolleranza per cui io personalmente rispetto la Croazia e specialmente l'Istria dove anche se in un numero minore vivono dei "veri"Italiani"!.... un'ultima cosa...ho imparato il croato da solo senza studiare ma parlando con le persone perché le rispetto.... saluti...Alex⚜️ Firenze
@@alexfirenze7313 grazie. Sono stato varie volte a Firenze,e una città bellissima e si mangia beneeee😊
🇮🇹❤️🇭🇷
Scusa Danijel non ho capito bene questione della cittadinanza
Chi è nato.in Istria può averla ? Ma deve dimostrare di conoscere lingua e cultura croate o sbaglio? Grazie.
@@alexfirenze7313 Bravo !!!
Hai imparato solo parlando con persone di madrelingua croata ho capito bene?
certo che parliamo l'italiano in Istria! Parliamo anche l'istro-veneto e l'istrioto!
Complimenti per il canale!
bel video, complimenti
Grazie mille! 😊
Visitata nel 2002 ho trovato davvero tante tracce dell'Italia, arte, storia, cultura sono italiane, il dialetto veneto è parlato in molte cittadine...
E che dire da un ragazzo di Brescia, nato da genitori croati dei quali uno di Poreć e l'altra di Rijeka... io che sono bilingue mi emoziono sempre a vedere questo. E ammetto che ogni tanto mi scappa anche da sorridere ma non tutti hanno la mia fortuna di aver imparato perfettamente entrambe le lingue fin da bimbo...
Bravo nightmeister95
È una fortuna conoscere più lingue possibile.
Dico sempre tuffate i bambini nelle lingue straniere , anche più di una. Non preoccupatevi tutto andrà al suo posto a tempo debito
Anch'io sono un' croato di Brescia 😎
Fiume si chiama
@@turru348
Si è chiamata, purtroppo per chi ha perso quei territori, sia Venezia, sia l'Austria anzi l'Ungheria , sia l'Italia, ora la chiamano Rijeka, ma non possiamo farne una colpa a chi è andato a scuola, quando la chiamavano già così ed ha potuto e dovuto per molto tempo imparare così.
Anch'io mi stupisco sempre quando sono a Pola ed incontro turisti italiani che chiamano Parenzo Porec o Rovigno Rovinj , e non sanno quanto a lungo ha governato la Serenissima o che tra le due guerre mondiali erano territori italiani, ma hanno imparato così o purtroppo non è stato loro nemmeno insegnato.
@@danielaxivitz6188 purtroppo è così, in italia la storia (millenaria) della Repubblica di Venezia non viene insegnata se non un paio di righe. Solo antica Roma e rinascimento. Basta leggere i commenti sotto questo video per capirlo, la gente parla di fiume, Istria, Dalmazia e bocche di cattaro come ‘italiane’ quando dovrebbero essere considerate ‘venete’. Lo stesso signore fiumano nel video preferisce parlare veneto
Grazie Giulia, mi garbano assai questi tipi di video, vi auguro un bel ferragosto.
Grazie Faustino, anche a te! 😃
La cosa positiva è che almeno in Istria fino a Fiume quasi tutti sono capaci di avere almeno una discussione in Italiano, al contrario di molti altri territori come Nizza e Dalmazia
A Zara italiano si usa. Esiste anche la comunità degli italiani di Zara organizzata nel come lo chiamiamo noi "circolo".
@@danijelcvitanovic7474 Però da come risulta dal censimento del 2011 ci sono solo 90 persone di madrelingua italiana a Zara. Quanti sono invece i madrelingua croata che parlano anche italiano?
@@thetemptedvida8650 davvero non lo so. Io vivo a Pola.
@@danijelcvitanovic7474 Ecco. Purtroppo dal censimento non si scappa. A proposito, lo scorso anno non è stato fatto un nuovo censimento? Mi piacerebbe consultare dati più recenti
ricordo a Spalato, la magnifica Spalato che c'era una signora tanti anni fa che parlava ancora veneto
Bel video complimenti!
I miei nonni, di cognome Rocco, erano di Parenzo e ,come mio padre, parlavano italiano
Come il noto Nereo, ex Rok.
Che emozione. Grazie per questo bel servizio.
Grazie mille! 😊
Nice video. I have been to Istria and I loved it. My relatives are from Treviso, Veneto! My cousin owns a building in Rovigno, Croatia!
This is heartwarming to see! I've studied a lot and read a lot about what happened in this beautiful place through the two world wars, especially after WW2, and it's such a relief to see that, at least linguistically, but I think also culturally, Istria/Istra is returning to peaceful multiculturalism. As sad as all that history was, for all the people of the region, regardless of nationality or language or culture, it's lovely to see these interviews with sweet people who love where they live and work and embrace the variety of language and culture as part of their everyday life. I love it. Thank you!
È stato piacevole sentire le persone di questa bella cittadina ,io ci vado ogni estate, e devo aggiungere che il mare e stupendo.
Grazie mille Laura 😘
Video interessante, reso più piacevole dalla tua presenza, che bel vestito azzurro!
Bella storia in una terra di incroci di genti, purtroppo anche con molte guerre e tragedie alle spalle, ma speriamo che il futuro sia pieno di pace e serenità…
Purtroppo se leggi la storia istriana, anche di molti secoli fa, ti accorgi che se non sono state le guerre erano le pestilenze. Terra di immigrazione perché ogni tanto i locali 'venivano meno' per un motivo o per l'altro.
@@paolox2458 anche i Veneziani hanno lasciato il segno come in tutta la Dalmazia… e, a quel che ne so, i ciosoti continuano ad andare a pescare se possono in acque ricche di pesce pregiato…
@@paolox2458
Anche Terra di emigrazione : America, Argentina, Australia, Francia, Svezia.
Terra , intesa proprio come terra, difficile.
Brava .Argomenti interessanti e un bellissimo vestito. Che classe
Che bello che ci sia questo rapporto tra 2 paesi.È impossibile conoscere l'Italia e non amarla;capisco il popolo di Istria.
Già 😍
@@piazzasquare ...e lei,signora (o signorina) da dove viene ... di che città ??
@@davorlekenik9563 Lo ha detto nel video, è triestina
@@thetemptedvida8650 si,l'ho visto ...ma appena dopo che ho fatto la domanda
@@davorlekenik9563 Posso chiederti invece di dove sei tu? Il nome è decisamente croato :)
Che bel video! Questi video sono sempre così interessante. (Bel vestito anche👍🏾)
Bellissimo video
Grazie mille! 😊
Chissà quante ne avrebbe da raccontare quel signore fiumano... Gran bel video!
Già… grazie mille! 😊
Una terra che è un felice incrocio di culture e popoli, anche se la storia ufficiale, spesso, ha evidenziato solo gli episodi tristi e le tragedie. Esistono da sempre convivenze, scambi, reciproci apporti che hanno segnato il volto di questi luoghi nei secoli, rendendoli ricchi di cultura e quantomai interessanti, al di là ed al di sopra di ogni "rigida" appartenenza esclusivistica.
avendo letto e studiato tanto di quelle terre, finivo a vedere quasi solo i lati tristi. Poi ci sono andato fisicamente e ho scoperto tutto il buono che c'è
Interessante video Giulia, e anche un bel posto. Hanno anche una storia molto interessante.
Grazie mille James! 😄
Per noi Italiani , l' Istria rappresenta una storia difficile e struggente , che ha lasciato tanti rimpianti....🟩⬜🟥
L'Istria è sempre stata Croata, ringraziare Ante Pavelić ( il capo degli Ustaše - fascisti croati ) che diede l’Istria agli italiani ... 😉 🇭🇷
@@mickeymouseth5440 L' Istria sempre croata ? Suvvia , la Repubblica di Venezia dove la mettiamo ?
@@monsaeris8675 beh la repubblica di Venezia non rappresenta l'italia oggi...
Sarebbe come dire che il sud Italia deve ritornare allo stato iniziale...
Se si parla di Cultura e di architettura ovviamente le cose cambiano....
Perché la repubblica di Venezia potrebbe rivendicare quella regione...
Il punto è che oggi esiste l'italia e non può rivendicarla...
anche in montenegro e in albania su alcune coste ci sono degli edifici storici costruiti dalla repubblica di Venezia...
Nel nord Italia al confine ci sono città che in origine facevano parte di altri popoli ma che con il corso della storia sono diventati italiani...
Come negli USA per i nativi americani...
Come in camëria dove abitavano albanesi, massacrati in un genocidio...
i curdi in Turchia... i palestinesi in Israele...
Insomma... il quadro é triste...
Io figlio di genitori del ex jugoslavia, nato e cresciuto in Italia amo tutta l'Europa cosi com'è...
Morire per dei territori É stupido...
Ormai non si può parlare di rivendicazioni del territorio... porterebbe solo a tensioni...credo si debba accettare la storia per quello che è.
Mettere in luce gli orrori fatti da parte di ogni popolo e andare avanti.
Un abbraccio
@@MB-gg8mv Condivido il ragionamento . Infatti ho fatto riferimento ad uno stato emotivo nostalgico , non a rivendicazioni. Perduta la Seconda Guerra Mondiale , l' Italia ha dovuto rinunciare ad una terra acquisita dopo la Prima Guerra Mondiale che comunque aveva complessivamente una maggioranza di popolazione italiana o culturalmente italiana tra le Guerre mondiali .Trieste stessa rischiò di essere annessa dalle truppe comuniste di Tito. Non avrebbe senso adesso reclamare quei territori. Gli Stati Uniti d' Europa sarebbero la degna Casa di tutti gli europei , ma è sempre più un progetto relegato tra le pie illusioni...🙋🏼♂️
@@monsaeris8675 bellissime parole...
condivido e sottolineo la frase " gli stati uniti d'Europa sarebbero la degna casa di tutti gli europei"
per quanto riguarda l'italia... beh é quel paese che in Europa e al mondo ha dato tantissimo... l'unione europea culturalmente parlando é il continente dove è passata la maggior parte della storia "importante"
E noi come europei ne dobbiamo essere fieri.. c'è chi ha dato un contributo migliore e chi minore ma nel complesso questo continente ha dato alla luce Leonardo da vinci, nikola tesla, Ettore majorana, socrate, Albert Einstein ... e un altra miriade di personaggi storici a cui il mondo deve dire solo grazie...
e mi scuso per non aver citato tutti gli altri... un abbraccio.
Certo Draga di Moschiena è la zona forse meno italofona rimasta in Istria...prova ad andare nel Buiese dove l'italiano come madrelingua misto al dialetto istroveneto viene parlato praticamente dalla maggioranza della popolazione...censimento più o meno 🙂
In realtà poi Draga è nel Quarnero non in Istria... È più legata storicamente e culturalmente a Fiume che non alla regione istriana.
Bello il mio Aldo che ci pensa sempre! Bravo, ben detto!!!
Comunque abbiamo tutti i canali italiani... ce li abbiamo sempre avuti😅 infatti ho sempre guardato solo la tv italiana.. e a Fiume ci sono, oltre alle scuole dell'infanzia, 4 scuole elementari e medie e 1 superiore italiana!
Bellissima mosheniska, ci andavo ogni estate estate da quando ero piccolo, confermo che la parlano moltissimi l'italiano , bellissimo video comunque ❤️
Moschiena*
Bellísima intervista ❤️
Grazie 🤩
Dall'altra parte del Nord, nei comuni francesi di Briga e Tenda, passati alla Francia dall'Italia nel 1947, l'italiano è ancora parlato, perlomeno con gli italiani che vi capitano.
Bellissimo video che incrocia la linguistica con la storia delle persone. Complimenti ed un caro saluto da Temuco, Cile.
Grazie mille! ☺️
Da Sardo, mi sono emozionato sentire, e leggere tutti i bei commenti. Un forte abbraccio.
Bellissimo servizio /video 👍👌😊 Complimenti 👏🤗
Grazie! ☺️
Fino a qualche decennio fa l' Istria era Italiana? L'Istria era Italiana dall' 1918 fino all'1945. Dall'45 fino a oggi non è passato solo qualche decennio....ma 77 anni..
Uno dei miei canali preferiti! Complimenti per il video, sempre bravissima
Grazie mille, mi fa molto piacere! 😊
Mia madre è di Capodistria poi andata a Trieste e ora viviamo a Vicenza. Ha perso tutto quello che aveva in Istria. La ferita è ancora aperta. Io non vado volentieri lì in vacanza anche perché quelle poche volte che sono andato in Croazia non ho trovato questo calore e amore verso gli italiani
Perché non sono affabili con gli italiani...?sono curioso, io abito in Veneto in provincia di Venezia e sono stato molte volte da piccolo a Croazia.
Ok in istria odiano tutti gli italiani pero' la segnaletica e' bilingue da scoffie a sissano. O in slovenia e croazia non ci sei mai andato o ci sei andato sotto l'effetto di sostanze che inducono paranoia
Te ricordo queo che gli italiani han fatto in Istria e Dalmazia
@@callistocalore4409 ti ricordo quello che hanno fatto i titini gettando nelle foibe centinaia di italiani rei solo di essere italiani. Mio nonno era pompiere e ha tirato fuori decine di corpi da quellinferno. E la notte dormiva con la pistola sotto il cuscino per paura di ritorsioni. Ti ricordo che mia madre e la sua famiglia come migliaia di italiani hanno perso tutto essendo obbligati a scegliere se restare Iugoslavi o andare profughi in Italia e hanno scelto di restare italiani. Solo onore per questa decisione sofferta. Non era colpa loro se Mussolini aveva deciso quella guerra ma hanno comunque pagato sulla loro pelle. Quindi evita questi sterili discorsi del cazzo dettati da non conoscenza dei fatti e superficialità totale
@@airaction6423 io ho passato tutta la mia infanzia a Capodistria fino a quando avevo la bisnonna. Una volta morta ci hanno sequestrato la casa. È da 57 anni che bazzico quei luoghi non so se puoi dire lo stesso. Parlo di storia vissuta sulla pelle di mia madre e quindi posso raccontarti le mie sensazioni. Non capisco il perché della tua reazione idiota dettata dalla non conoscenza diretta di quello che è successo. È chiaro che in Istria e Croazia trovi anche persone squisite e più passa il tempo più le persone dimenticano ma ti assicuro che i croati erano i peggiori odiatori degli italiani ancora al tempo dell Austria.
Video bellissimo come l'intervistatrice e che eleganza....
Anni fa conobbi una figlia di esuli che mi raccontó la sua assurda storia. Dell’Istria sapevo poco, sapevo genericamente che era appartenuta all’Italia, ma quella conoscenza mi diede lo spunto per studiare a fondo tutta la storia di quella meravigliosa e sfortunatissima terra. Una vera ferita aperta per l’Italia e gli italiani e per migliaia di esuli che non hanno mai mollato sul tenere viva la loro memoria neanche negli anni in cui i diktat comunisti slavi e italiani impedivano di parlare della vicenda degli istriani e dei dalmati. È quasi commuovente vedere che dei giovani italiani cerchino di recuperare questo tipo di memoria!
Anni fa sono stato con mia moglie a Rjeka ( ex Fiume) ...e con grande stupore e rammarico le segretarie di una agenzia di viaggi , alle quali mi ero rivolto con estrema cortesia, dopo avermi fatto capire con sprezzo che non capivano l'italiano ( cosa alquanto inverosimile) con grande ostruzionismo e cafoneria , non mi hanno emesso il biglietto per il bus di ritorno per il pomeriggio verso Trieste. Nemmeno dopo che ripetei la richiesta in inglese ,non ebbi soddisfazione. Solo grazie al prezioso intervento di un gentilissimo signore anziano bilingue , riuscimmo ad ottenere il biglietto ... Non ho mai capito ,riflettendo nei mesi successivi se il pessimo comportamento di quelle due impiegate , fosse un caso isolato, oppure se i croati conservano nei confronti degli italiani rancore e odio per le note vicende fasciste ! Per questo motivo ricordo la Croazia come un Paese ostile e socialmente retrogrado !!!
Sig Bruno, non se la prenda, il mondo è pieno di ignoranti, imbecilli e cafoni.
Andai in vacanza vent’anni fa sotto Split (Spalato) .
Il padrone di casa Nincevic Ivo, che poi seppi essere un cognome di origine serba, ci accolse nella sua casa in affitto con il dizionario d’italiano in mano, con un italiano autodidatta , stentatissimo e commovente, pregandomi di avere pazienza e correggerlo quando sbagliava.
Da lui imparai tante parole croate ( saluti,colori,numeri, verbi essenziali, nome di vari alimenti ) quelle che servivano per sbrigarsi per fare la spesa.
Sicuramente ha messo in pari la sua brutta esperienza !
Rjeka si chiama ancora fiume in quanto nella nostra lingua si pronuncia così.
Sono orgogliosa della mia terra. L' Istria. Io sono un mix tra croati, italiani e montenegrini e vivo in Scozia. Sono di Porec. Amici italiani schizzinossi che sono stati a Istria l'é piaciuto il nostro cibo. Mio marito scozzese, anche l'é molto piaciuta l'Istria e ha detto che ci ritiriamo in pensione là, però lui non sa croato e non sa neanche italiano.
Glieli puoi insegnare Tu intanto.
Chi nel corso del tempo è venuto in Istria per un motivo od un altro di solito ci è rimasto.
@@danielaxivitz6188 E pigro e poi ha anche la dislessia. Suo nonno era polacco ma non gli ha mai insegnato la lingua. Sua madre idem non la sa. Questi English speakers non sono portati a imparare lingue.
Forse parla inglese
Complimenti per i 40k
Piccolo appunto da parte di una linguista pesante, l'italiano NON È AUTOCTONO nelle zone dell'Istria, bensì è autoctona una variante della lingua veneta (l'istroveneto), l'italiano è stato imposta a popolazioni che parlavano lingue italiche e croate dopo il trattato di Trianon
Peccato che la Croazia facesse parte della corona ungherese e non di quella Austriaca all'interno della duplice monarchia austroungarica; quindi ribadisco, ci si riferisce al trattato di Trianon che tolse Croazia, Transilvania e slovacchia alla corona di santo Stefano e le divise rispettivamente tra regno di Serbia (d'ora in poi regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni), Italia, Romania e Cecoslovacchia. Prima di correggere in modo errato la gente controlla le informazioni
@@marcobaruffaldi8845 anche vero che il Veneto è un dialetto italofono
E tu sei anche un linguista 😅 talmente non italiani che gli austriaci li censivano come 'italienish' e i croati nell'800 si erano inventati il termine talijanaši per indicare quelli che a loro parere erano solo croati italianizzati e non 'veri italiani'. Il termine è una storpiatura di Talijani, che in croato significa italiani. L'italiano era presente eccome nella venezia giulia e nella dalmazia. I croati a casa parlavano il dialetto ciacavo e usavano il croato standard nei contesti ufficiali/formali, gli italiani parlavano l'istroveneto nel quotidiano ma ricevevano un'istruzione in lingua italiana etc. In dalmazia nel tentativo di slavizzare completamente la popolazione l'impero austroungarico ad un certo punto slavizzò migliaia di cognomi e chiuse praticamente quasi tutte le scuole in lingua italiana, eccetto a zara (la lega nazionale provò ad aprirne diverse per tentare di scongiurare l'assimilazione dei dalmati italiani. Antonio Bajamonti, sindaco di spalato dal 1860 al 1880, è famoso per la frase: 'a noi italiani di Dalmazia non ci resta altro che soffrire').
"...The present race animosity between Croat and Italian is deplorable. The Croats, [today] being in the majority, are using their power to oppress the Italian-speaking portion of the population. The schools are now all Croat, and the Italians have no means of instruction for their children in their own language except at Zara. At Spalato the race feeling is especially bitter... The Italian theatre was burnt down some years ago...”
-Frederick Hamilton Jackson, The Shores of the Adriatic, the Austrian Side, 1908
“Elsewhere in the Italian provinces of Austria the Italians are persecuted as they are in Trieste. ... Pola, like Trieste, is pre-eminently an Italian town. But in Pola also the Slavs are increasing far more rapidly than the Italians. In ten years the number of Slavs and Germans at Pola has doubled... In Pola, as in Trieste, the Government endeavours to denationalise the Italians... the methods employed for terrorising the Italians and for depriving them of their work are far more ruthless than at Trieste. The sea towns along the Austrian Adriatic, such as Capodistria, Isola, Pirano, Salvore, Umago, San Lorenzo, Cittanova, Parenzo, Orsera, Rovigno, Fasan, are absolutely Italian. ... The Italian farmers in Istria are experiencing hard times... Their place is taken by Slavs... Austria endeavours to drive the Italians from the sea. ... Austria evidently endeavours to make it impossible for Italians to exist and to make a living on the Adriatic coast.”
-Politicus, Italy's Policy and Her Position in Europe, The Fortnightly, Volume 97, 1915
“…..The country people, too, are very different from the town dwellers of Dalmatia. The former are entirely of Slavonic origin, and wear the most wonderfully brilliant costumes. Their language is Serbo-Croatian, and the majority of them speak no Italian at all. At the present moment there is a fierce struggle raging between the Slaves and the Latins of Dalmatia. The Slaves are gradually penetrating into the towns, and banishing wherever they can the Italian language. Zara alone has remained quite an Italian town. Everywhere else the Slaves are in a majority. Sebenico, Spalato, Traù, Ragusa are no longer known by their historic Italian names, but have been turned into Sibenik, Spljet, Trogir, Dubrovnik. The names of the streets have undergone the same translation, and the Piazza dei Signori has become the Gospodski Trg. It is a pity to see these interesting islands of Latin civilisation being gradually absorbed by the advancing tide of Slavonic invasion. With their glorious past they seemed destined to a better fate….”
The English Illustrated Magazine”, Vol. 27, 1902.
Lettera di Giuseppe Tartini (1692-1770) un istriano, vedi un po' cosa dice...
«Per quanto veggo, mi pare venuto il tempo in cui la Italia si scuota, e risorga dalla sua vile servitù all’estere nazioni
una volta nostre serve nei studj e distintamente nella musica. Quanto prima sarà da me pubblicata una dissertazione su i veri primi principj del diatonico genere. Sono due anni e più da che è compiuta, ma prima di pubblicarla ho voluto farla esaminare ben rigorosamente per quasi tutta la Italia, ed ha retto a qualunque esame. Già sono
sicuro che questo è lo scoglio in cui si è urtato fin’ora sì dalla nostra professione, che dai dotti moderni. Altrettanto son sicuro che quando non vi entri lo spirito di partito tra noi italiani (vera nostra peste), su questo punto le altre nazioni avranno giusto motivo di vergognarsi di ciò che hanno pubblicamente prodotto».
Video di lucio toth molto interessante a riguardo. th-cam.com/video/FOq8hazdnMY/w-d-xo.html
@@Fee581 le fonti storiche fanno contestualizzate in primis nel tempo e in secundis adattate alle attuali conoscenze etnolinguistiche, per rispondere in ordine
1) il fatto che l'amministrazione Austriaca li dichiari italiani è completamente irrilevante, sotto questo nome venivano classificati tutti coloro che parlavano una lingua italica (per fare un esempio similare in contesti diversi prenderei i catalani, da sempre definiti spagnoli)
2) prima del progressivo imperare delle ideologie nazionaliste il termine "italiano" veniva utilizzato come mera distinzione geografico culturale per definire popolazioni italiche ed affini.
3) l'utilizzo della lingua italiana nell'educazione non può essere considerata come un fatto rilevante in seno alle nostre analisi, bisogna considerare che all'epoca pochissime persone vi accedevano e quelli che avevano una educazione si esprimevano in linea di massima nel loro idioma nativo.
Ps sono UNA linguista, il mio nome non è aggiornato
@@marcobaruffaldi8845 il concetto di Italia, italiano e nazione italiana è antichissimo. Ma pensi che nel 1300 Pola o Roma non fossero consiserate città italiane abitate da italiani? Ahaha
Questo è uno testo molto interessante di Alessandro Tassoni (1565-1635): L'italiano non è autoctono in nessuna città italiana LOL visto che un po' ovunque nel mondo si parlavano le lingue locali, ma questo non significa che nel 1500 Reggio Calabria non fosse considerata una città italiana abitata da italiani e facente parte della nazione italiana solo perché si parlava la lingua regionale locale........ l'italiano non viene imposto con il trattato del Trianon, i livelli di scolarizzazione erano molto buoni durante il periodo austroungarico, ma già durante il Regno d'Italia napoleonico furono fondate molte scuole italiane. Purtroppo l'impero austroungarico nel tentativo di slavizzare gli italiani iniziò a slavizzare migliaia di cognomi e a chiudere tantissime scuole italiane in dalmazia sostituendole con scuole croate, tranne a Zara (in Istria la situazione fu decisamente migliore fortunatamente). I Catalani in genere avevano/hannl un'identità abbastanza distinta, Giuliani e Dalmati italiani invece si sentivano tali. Nel 1848, durante la Primavera dei popoli, la popolazione di Zara si riversò per le strade acclamando all'Italia e si costituì una Guardia Nazionale di settecento Zaratini al comando del conte Francesco de Borrelli che adottò subito, per proprio vessillo, il tricolore italiano! Quando fu proclamato il Regno d'Italia gli zaratini esposero tricolori ovunque, quando Zara fu annessa all'Italia ci fu una festa enorme, il video di Lucio Toth che ho messo sopra approfondisce bene l'argomento.
Bel video, complimenti 🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰
Video molto bello!☺️
Oltre a questo,volevo dire che mia madre è croata e io già sapevo che a Istria si parla italiano visto che me lo ha detto lei.
Se volete,potete andare anche a Split (Spalato) perché se parli in italiano la gente del posto ti capisce,tranne mia nonna🤷♀️
E babin nga e ke ?
🇮🇹❤️🇭🇷
Che bello il posto sembra davvero carino. Mi sa che le prossime vacanze le facciamo ad Istria
Io sono italiano da parte di padre e croato da parte di madre. Mi inca**o da morire quando vedo ancora oggi persone litigare per la nazionalità. Italiani e croati sono fratelli.
Bravo Marione!!!!... Finalmente!!!!!...🇮🇹❤️🇭🇷
Fratelli ma dove ? Preferisco essere fratello con un Tedesco
Certo che si parla pero' dipende in quale aree/zone cioe' citta'/comuni.. piu' nell'Istria dell 'ovest diciamo (se parliamo della parte croata).
Da Vodnjan-Dignano verso Bale-Valle proseguendo a Rovinj-Rovigno verso nord.
Bel video come sempre.
Io ricordo di essere stato diverse volte a Rovigno per lavoro dal ‘90 al ‘92 e la mia impressione è che la gente allora non parlasse volentieri italiano.
A Rovigno? Ma se se una città molto italiana con un dialetto completamente diverso del istroveneto. Mi pare che è lo stesso che si parla a Dignano,Gallesano,Sissano e Lisignano.
@@danijelcvitanovic7474 C’era ancora la Jugolsavia , scaricavamo una nave in porto e ricordo che l’addetto locale allo scarico mi parló per tre giorni in inglese prima di parlarmi in italiano.
@@calcagnolibero Io passai una vacanza a Rovigno nel 1988, giovanissimo. Non mi rivolgeva la parola nessuno, se non addetti al turismo. Dopo un po' mi accorsi che si chiamavano in un dialetto di tipo veneto, ma a noi forestieri ci guardavano male. Non mi sono mai sentito così escluso, neppure quando in veneto mi davano del terrone.
Era tipico del periodo...
@@calcagnolibero Durante la dominazione Jugoslava l'italiano in Istria non era visto bene, ora sì
Interessantissimo! Grazie mille!
Croati e Italiani sono un popolo fratello.. nessuno lo ammetterà mai ma siamo più simili tra noi che con i francesi
se potessi ti darei mille pollici in su
Ciao grazie mille, credo che anche in slovenia parla un pò d'italiano sarebbe interessante farlo questo laggiù che ne pensi?
Non un pezzo d'Italia, ma un pezzo di Repubblica Serenissima prima e di Impero d'Austria prima. La cultura di base è fondamentalmente Veneziana, l'italiano è stato adottato dopo come lingua scritta; si parla prevalentemente una forma locale di Veneto. E lo potete ben sentire!...
L'etnia italiana basata sulla lingua è un costrutto che non esiste.
Venezia è Italiana
l'Austria non c'entra proprio un bel niente
Per l'esattezza l'istroveneto.
La Serenissima ha ripopolato il territorio, rimasto pressoché disabitato dopo la peste del 1631 (non ricordo bene l'anno esatto) importando popolazioni dal sud fino a dove si estendevano i suoi domini e commerci.
Pola alla fine del ' 700 veniva pero" dipinta ancora come un paesetto di pescatori.
È innegabile che sia stata l'Austria, facendone, grazie alla sua rada naturale, il principale porto militare dell'impero, a dare un impulso formidabile a tutti i settori della vita cittadina.
Mia nonna, che ci era nata ,
diceva che " sotto l'Austria si stava bene "
Forse sbaglio , ma credo che l'istriano prima che italiano, croato, greco, rumeno, ungherese o altro (ci sono state e ci sono anche quelle minoranze e non solo) si consideri prima di tutto istriano, con una particolare disposizione alla convivenza pacifica, probabilmente dovuta alla multietnicita' che lo caratterizza da sempre.
Io sono di madrelingua italiana , sono sempre stata solo italiana , ma ancor prima di conoscere la storia dell'Istria mi sono autodefinita istintivamente " una mitteleuropea con radici levantine "
Ho antenati genovesi, veneziani, cadorini, cechi, slavoni , dalmati, tutto cio' pur essendo istriani da generazioni.
I miei nonni hanno fatto la prima guerra mondiale in Ucraina, non sono mai stati Cavalieri di Vittorio Veneto perché combattevano dall'altra parte , ma parlavano solo in italiano e mentre uno, al momento della scelta, si trovava nel Nuovo Mondo, l'altro ha scelto, suo malgrado , perché costretto a lasciare la sua Terra ed anni e anni di sacrifici, ma volentieri, l'Italia .
Italia, e gli esuli che hanno abbandonato i loro affetti, le loro case i loro beni, le loro attività , lo sanno bene, non è stata sempre generosa , al punto che al posto di essere considerati dei concittadini , venivano considerati "sciavi", slavi o comunisti , laddove a casa loro erano stati considerati dei fascisti , non avendo, per la maggior parte altra colpa che quella di essersi trovati tra due fuochi, non richiesti e non voluti.
@@francescoch6195 ai tempi della Serenissima l'Italia non esisteva ancora!
Affascinante come tu trovi sempre un nuovo posto dove si parla l'italiano!! Vado a guardare una mappa 🥰🥰
Grazie Lisa! 😊
In realtà è piuttosto noto che in Istria si parla italiano
È stata la regione, più bella di tutto il nordeItalia; con immenso dolore abbiamo dovuto cederla alla ex Jugoslavia. Comunque, è bello e mi piace il carattere ospitale e allegro della popolazione ; bello vedere anche due popoli che veramente vivono in armonia ciao
Io sono pronto a riprenderla
Si, è vero che molta gente in Istria sa italiano. Per i francofoni, è molto comodo 😃Conosco un po di croato ma non tanto. Istria è una bellissima regione, con una istoria ricchissima. È un museo a celo aperto.
Sempre belli i vostri video, vi adoro.
Quando poi sento persone "non italiane" parlare la nostra lingua madre veneta mi commuovo...👏👏😌
Grazie mille! 😄
Il signore che parla veneto è di madrelingua italiana, poi c'è chi l'ha imparato per necessità turistica(specie i giovani). La nostra lingua madre sarà conservata solo se si parlerà in famiglia .
@@cristinadegrassi8164 sì concordo, io l'italiano l'ho imparato a scuola, e poi diffusamente usato specie in ambito lavorativo, ma a casa la lingua è sempre stata quella veneta.
Penso sia naturale considerarla la prima lingua madre, che poi il borbonico stato italiano, unitamente a tante altre lingue regionali non la riconosca ufficialmente è un altro discorso...👋🤗
@@maurotrevisan5582 sono d'accordo, ma che c'entrano i borboni in tutto questo?
@@connaeris8230 è un modo figurativo per definire in due parole uno stato burocratico, lento ed inefficiente, come appunto era quello borbonico ai tempi del Regno di Napoli.
Non mi pare che da quell'epoca siano stati fatti passi in avanti... è un modo di dire abbastanza usato.
Totale nostalgia per un posto dove venivo sempre con i miei a fare il bagno, tanti anni fa.
1:34 "una volta era Italia e prima era Austria" e prima ancora Repubblica di Venezia.
E prima ancora?……per dire che tutto è in cambiamento nel corso dei secoli!!
@@MrBubu1370 probabilmente per dire che in pratica è stata non italiana solo per una parentesi di tempo
@@MrBubu1370 impero romano e ancora prima iliri e per finire i veneti
@@turru348 in Istria non ci furono Illiri: o se c'erano si mescolarono alla popolazione del posto, gli Istri, di probabile origine italica
Ed in mezzo anche Napoleone
Very nice video. Best regards from Bosnia 🇧🇦
secondo il censimento della popolazione in Austria-Ungheria nel 1910, vivevano a Moschiena 12 italiani , mentre i croati erano 3.150. Nel 1921( censimento italiano) la situazione venne completamente capovolta: gli italiani risultarono 3 .013, mentre i croati solo 13.
oggi a Mošćenička Draga vivono 1292 abitanti
allo stato attuale delle cose, si dichiarano croati
Ottimo commento che fa capire come i censimenti non siano quasi mai veritieri. Ci sono un'infinità di varianti, ad esempio la possibilità di essere assunti nell'amministrazione o magari il ricevere un qualche sussidio nel caso si sia della nazionalità 'giusta'.
In realtà in Istria credo che un po' tutti abbiano antenati delle diverse etnie e quindi all'occorrenza possono dichiararsi dell'una o dell'altra.
@@paolox2458
Fra Flaminio Rochi (nato come Antonio Sokolich) ha scritto dell'identità degli abitanti di Lussino (l'isola di fronte a Moschiena), questo è uno degli eventi da lui descritti e si svolge nel 1906 a Neresine (Lussino)
Colgo l’occasione per una piccola digressione sulle tensioni che si stavano creando in paese tra
le due fazioni sin dalla fine ‘800, quella filo-croata, sostenuta dal clero locale, e quella filo-italiana, che era alla mercé degli eventi. I genitori di Francesco, marito di Giustina, Antonio Sigovich e Nicolina Zorovich, morirono lo stesso giorno, il 26 novembre 1906. Il funerale dei due coniugi fu clamorosamente celebrato con rito civile, poiché, nonostante i defunti avessero espresso il desiderio che il rito fosse svolto in latino, mentre il corteo si stava recando in chiesa il frate si mise a cantare il “De Profundis” in croato. I familiari fecero sospendere la cerimonia, posare le bare per terra e ne nacque una discussione. Il frate continuava a rifiutare il canto in latino e venne cacciato. Allora uno dei
presenti improvvisò una croce, si mise in testa al gruppo dicendo: “Jà sen pop, svì sa mannu!” (io sono il prete venite tutti dietro a me), e raggiunsero il cimitero senza passare per la chiesa,
E’ qui interessante sottolineare come
anche questo compaesano si espresse nella lingua vetero-slava di Neresine.
Padre Flaminio Rocchi ha messo in evidenza la specificità di questa “fazione” neresinotta: era tendenzialmente bilingue, ovvero parlava il dialetto vetero-slavo, oltre all’istro-veneto, ma era rimasta fedele all’antico rito ecclesiastico in latino e alla Serenissima Republica.
@@beppogiglio Grazie davvero, tra l'altro conosco Neresine, bel posto ma credo l'acqua del mare sia un po' inquinata.
I dialetti si mischiano e poi arriva qualcuno e li separa. Ci sono le vittime che poi diventano carnefici. Leggevo tempo fa i nomi dei ragazzi che frequentano la scuola italiana di Lussinpiccolo, da quelle parti, ce ne fosse uno che sia uno con nome e cognome italiano, tutti Darko o simili, eppure ho letto i loro temi, ineccepibili e quando non sanno un termine di qualche mollusco in italiano dicono : in veneto si dice ....
@@beppogiglio Bellissimo racconto. Non sapevo. 👍
In Istria (Fiume o Dalmazia) è sempre stato così, una persona con cognome slavo poteva benissimo sentirsi filoitaliano e viceversa una persona con cognome italiano filocroato.
@@italiamia
vero
ecco un altro esempio
i presenti sindaci di Dignano e di Valle hanno lo stesso nome - Edi Pastrovicchio e sono italiani.
Cera una volta pastore a Dignano, nel 1604 se chiamava Domenico Pastrovich, e a 1608 troviamo la stessa persona come Domenico Pastrovicchio.
E chi sono Pastrovichi?
è una tribù / fraternità / della costa montenegrina, il loro centro era Santo Stefano,
La tribù comprendeva circa 40 diverse famiglie con vari cognomi che si trovano oggi nelle vicinanze di Zara e in Istria (Rovigno, Valle ...) Uno dei cognomi è Pastrovich.( altri... (Biljaković, Bogetić, Brajković, Dragolović, Medin, Medulić, Nikezić,Tomičić, Vučijević ........)(esistono anche versioni italiane degli stessi cognomi ) ( Brajković- Braico, Bogetić- Bogetti, Medin- Medina, Dragolović -Draghi.......)
Erano entrambi ortodossi e cattolici, per differenziare i cattolici indossavano calzini multicolori, uno rosso, uno bianco. Ortodossi solo bianco. Nel 1423 firmarono la pace con Venezia e successivamente combatterono dalla parte dei veneziani. Questo trattato fu legalizzato ufficialmente dal doge veneziano Francesco Foscari nel 1424, e nei secoli successivi ancora confermati dai ducali del Doge (Giovanni Mocenigo 1481, Andrea Gritti 1529, Leonardo Donà 1610 e altri).
Dopo che furono sconfitti dai Turchi nella battaglia per Herceg Novi dove furono uccisi circa 1100 di loro, li troviamo principalmente come soldati veneziani nelle vicinanze di Zara e in Istria. i gradi più alti furono raggiunti dalla famiglia Medina (colonello), mentre altri si trovano principalmente come soldati a cavallo e alfiere.
Stimo che oggi in Istria ci siano circa 3.500 discendenti di queste famiglie, sia croati che italiani.
Bello, ma la zona della riviera di Abbazia non è un buon esempio per descrivere la situazione istriana: là c'erano pochi italiani anche cent'anni fa. Per trovare quanto rimasto dell'italianità in Istria conviene andare sulla costa occidentale (Umago, Cittanova, Parenzo, Rovigno...) e nelle zone interne dell'area nordoccidentale (Buie, Grisignana, Montona...).
Bel video, ma, ci sono posti in Istria dove si parla l'istro veneto molto di piu', la vecchia zona B del territorio libero di Trieste (Umago, Buie, Cittanova), Rovigno, la capitale dell'istroveneto.
E giusto per precisare, l'Istria e' stata italiana solo nel ventennio fascista, era austriaca una paio di secoli, ma Serenissima per piu' di 6-7 secoli!🦁🦁🦁🦁
Molto benne Giulia! Sto imparando italiano! Auguri!
in realtà l'istria è stata italiana dal 1918 al 1943 quindi 25 anni, la lingua italiana è parlata (sulla costa) grazie alla presenza della repubblica di Venezia sino all'arrivo di Napoleone
Perché dal 1918 al 1943 ?
La guerra è finita nel 1945 ed il Trattato di pace con cui l'Italia dovette cedere l'Istria e del 1947.
Cosa pensi si parlasse, croato?
@@italiamia it wasnt Italian, it was occupied by italians
@@antonijelucius1010 Ma hai la fissa per caso? Molla l'osso, non occuperemo l'Istria al momento, dormi sereno
@@italiamia you will never ever again occupy Istra because you lost 2 wars vs us (WW1 and WW2) and you learnt your lesson. We beat your fascist asses and you had to pay reperations to us after WW2 😆😆😆
Che bello rivederti cara Giulia. Ti sta bene quel vestito colorito. Un bacio a te e un abbraccio a Carlo. Vi voglio bene
If you want people to speak Italian, go to west Istria. A lot of people speak it there.
L ' Istria, che bella penisola storica!! Oggi sicuramente pochissimi parlano l'italiano li, ma guarda che il territorio sembra sgridare una chiara Italianitá dappertutto...Grazie per il vídeo:)
Bellissimo video...
Sono anni che vado in Istria, precisamente a Parenzo.
Il 90% della popolazione in Istria parla italiano, specialmente i più anziani e se non parlano la nostra lingua, parlano in veneto...così si fanno capire...
Istria è stata per un piccolo periodo di tempo Italia… ma per centinaia di anni territorio veneto della serenissima Repubblica di Venezia. Lingua architettura e tradizioni sono venete ancora.
Venezia è Italiana....
Era una precisazione la sua
@@melissa.prekaa Anche la mia
grazie mille, tutto molto buono