IL BATTESIMO BIBLICO Giovanni D'auria

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[@raffaelebiancolillo8709]

BATTESIMO DEI BAMBINI
Pietro spiegò cosa accade al battesimo quando disse: “Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo» (Atti 2:38). Ma non ha limitato questo insegnamento agli adulti. Ha aggiunto: «Per voi infatti è la promessa E PER I VOSTRI FIGLI e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro» (Atti 2:39).
Inoltre, Paolo insegna che il battesimo ha sostituito la circoncisione (Col. 2:11,12). In quel passaggio si riferisce al battesimo come alla “circoncisione di Cristo” e alla “circoncisione non fatta da mano di uomo”. Naturalmente, secondo la legge antica, venivano circoncisi i neonati; la circoncisione degli adulti era rara, poiché c'erano pochi convertiti al giudaismo. Se Paolo avesse voluto escludere i bambini, non avrebbe scelto la circoncisione come parallelo al battesimo.
Questo confronto tra chi poteva ricevere il battesimo e chi veniva circonciso è molto appropriato. Nell'Antico Testamento, se un uomo voleva diventare ebreo, doveva credere nel Dio d'Israele ed essere circonciso. Nel Nuovo Testamento, se si vuole diventare cristiani, bisogna credere in Dio e in Gesù ed essere battezzati. Nell'Antico Testamento, i nati in famiglie ebraiche erano circoncisi in previsione della fede ebraica nella quale sarebbero cresciuti. Così, nel Nuovo Testamento, i nati in famiglie cristiane vengono battezzati in anticipazione della fede cristiana nella quale saranno istruiti. Lo schema è lo stesso.
La Bibbia non dice da nessuna parte che il battesimo debba essere limitato agli adulti. Naturalmente, le persone di cui leggiamo i battesimi nella Scrittura sono adulte, perché si sono convertite da adulte. Ciò ha senso, perché il cristianesimo era appena agli inizi. Ma anche nei libri del Nuovo Testamento scritti più tardi, quando i bambini venivano cresciuti nelle prime famiglie cristiane, non troviamo mai, nemmeno una volta, l'esempio di un bambino cresciuto in una famiglia cristiana che sia battezzato solo dopo aver preso una “decisione per Cristo”. Piuttosto, si presuppone sempre che i figli delle famiglie cristiane siano già cristiani, che siano già stati “battezzati in Cristo”. Se il battesimo dei bambini non fosse stata la regola, allora dovremmo avere riferimenti ai figli di genitori cristiani che si uniscono alla Chiesa solo dopo aver raggiunto l’età della ragione, ma non ci sono documenti del genere nella Bibbia.
Ma ci possiamo chiedere: la Bibbia dice mai che i neonati o i bambini piccoli sono battezzati? Le indicazioni sono chiare. Nel Nuovo Testamento leggiamo che Lidia si convertì grazie alla predicazione di Paolo e che fu «battezzata insieme alla sua famiglia» (Atti 16:15). Il carceriere di Filippi, che Paolo e Sila avevano convertito alla fede, fu battezzato quella notte insieme alla sua famiglia. Ci viene detto che “quella medesima ora della notte... subito si fece battezzare con tutti i suoi» (Atti 16:33). E nel saluto ai Corinzi, Paolo ricorda che «ho battezzato anche la famiglia di Stefana» (1Cor. 1:16).
In tutti questi casi venivano battezzati interi nuclei familiari. Ciò significa qualcosa di più del semplice coniuge; erano inclusi anche i bambini. Se il testo degli Atti si riferisse semplicemente al carceriere di Filippi e a sua moglie, allora leggeremmo che “lui e sua moglie furono battezzati”, ma non è scritto così. Quindi anche i suoi figli devono essere stati battezzati. Lo stesso vale per gli altri casi di battesimo domestico nella Scrittura.
La pratica cattolica si accorda perfettamente con le prime pratiche cristiane. Origene, per esempio, scrisse nel terzo secolo che "secondo l'uso della Chiesa, il battesimo viene dato anche ai neonati". Il Concilio di Cartagine, nel 253, condannò l'opinione secondo cui il battesimo doveva essere negato ai neonati fino all'ottavo giorno dopo la nascita. Più tardi, Agostino insegnò: “L’abitudine della madre Chiesa di battezzare i bambini non è da disprezzare... né si deve credere che la sua tradizione non sia apostolica»
La pratica di battezzare i bambini era una pratica consueta fin dai tempi della Chiesa primitiva, per buona pace degli evangelici. Un'ulteriore prova che il battesimo dei bambini era una pratica accettata nella Chiesa è il fatto che se il battesimo dei bambini non era una pratica religiosa dei primi credenti, perché non abbiamo alcuna traccia nei primi scrittori cristiani che la condannassero?
Lo stesso valeva per la circoncisione; la fede nel Signore era necessaria affinché un convertito adulto la ricevesse, ma non era necessaria per i figli degli israeliti. La Chiesa cattolica non fa altro che continuare la tradizione stabilita dai primi cristiani, che ascoltarono le parole di Cristo: “Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio” (Luca 18:16).

[@capizziantonio932]

Atti 2.38

[@raffaelebiancolillo8709]

IL BATTESIMO AMMINISTRATO AI NEONATI NELLA SCRITTURA
I bambini ebrei ricevevano la circoncisione già otto giorni dopo la loro nascita, per la fede dei loro genitori, e così diventavano membri del popolo di Dio.
Abbiamo come esempio Abramo che credette a Dio e come segno dovette circoncidere anche suoi figli piccoli (Gen 17,23). Il battesimo cristiano è "la vera circoncisione di Cristo" (Colossesi 2,11-12), e gli ebrei convertiti al cristianesimo non avevano certo problemi a far battezzare i propri figli piccoli, affinché diventassero membri del corpo di Cristo.
La scrittura dice:
"TUTTI (anche i bambini) attraversarono il mare, TUTTI (anche i bambini) FURONO BATTEZZATI in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare" (1Corinzi 10,1-3).
Pietro dice che la promessa per entrare nel regno di Dio è pure "per i vostri figli" (Atti 2,39). Ma per poter entrare nel regno di Dio è necessario ricevere prima il dono del battesimo "nascere d'acqua" (Giovanni 3,5). "Ciascuno si faccia battezzare, per voi è la promessa e per i vostri figli" (Atti 2,38-39).
Luca utilizza il greco « teknois », da « tekna » che troviamo in Atti 21,21 in riferimento ai bambini con un'età inferiore a quella degli otto giorni. Quindi in quel racconto c'è un implicito riferimento alla possibilità di battezzare lecitamente i neonati. In una sua lettera, l'apostolo Paolo scrive: « Ho battezzato, è vero, anche la famiglia di Stefana » (1Corinzi 1,16). Per « famiglia » Paolo fa uso del greco « oikos » che indica l'intero clan familiare, compreso gli schiavi e i loro bambini.
PERCHÉ UN NEONATO DEVE ESSERE BATTEZZATO QUANDO NON PUÒ DIRE NULLA IN PROPOSITO?
"Nel Battesimo, i neonati sono incorporati in Cristo, non attraverso un atto della loro volontà, bensì dei padrini che rappresentano la Chiesa e si assumono la responsabilità dell’educazione spirituale del bambino.
Ci si potrebbe chiedere: perché un bambino deve essere battezzato quando non può dire nulla in proposito? Allora, perché dovrebbe essere nutrito? Gli si chiede forse un parere sul cognome che assumerà? Se riceve il cognome della famiglia, la sorte della famiglia, il ceto sociale della famiglia, l’eredità della famiglia, perché non dovrebbe anche ricevere la religione della famiglia?
Nel nostro Paese non attendiamo che i figli abbiano ventuno anni per poi permettere loro di scegliere se diventare cittadini americani, se intendono parlare la lingua inglese. Sono nati americani; così, nel Battesimo, siamo nati membri del Corpo mistico di Cristo."
Fulton J. Sheen
UNA MENZOGNA CHE VIENE RIPETUTA DALLE SETTE ERETICHE, È DIRE CHE IL BATTESIMO SAREBBE UNA TESTIMONIANZA PUBBLICA
Ma dove sta scritto questo nella Bibbia? Da nessuna parte infatti non c'è nessuna scrittura che attesta che il battesimo sarebbe solamente una "testimonianza pubblica".
IL BATTESIMO INVECE SALVA E LAVA I PECCATI.
Tito 3,5
"EGLI CI HA SALVATI MEDIANTE UN LAVACRO DI RIGENERAZIONE".
Qui viene detto che con il lavacro del battesimo avviene la salvezza .
Atti 2, 38-39
"E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, PER LA REMISSIONE DEI PECCATI."
QUI DICE CHE IL BATTESIMO RIMETTE I PECCATI.
Atti 22,16
"E ora perché aspetti? Alzati, RICEVI IL BATTESIMO E LAVATI DAI TUOI PECCATI, invocando il suo nome."
1Corinzi 6,11
"E tali (peccatori) eravate voi; ma SIETE STATI LAVATI" (appunto lavati dai peccati con il battesimo).
Colossesi 2,12-13
"Con lui infatti siete stati sepolti insieme NEL BATTESIMO, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. 13 Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l'incirconcisione della vostra carne, PERDONANDOCI TUTTI I PECCATI".
Qui dice chiaramente che con il battesimo si muore alla vecchia vita e si rinasce a nuova vita. Quindi nuova nascita. Eravamo morti nei peccati "nel battesimo abbiamo ricevuto "il perdono dei peccati".
Romani 6,4
"Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova."
QUI DICE CHE NASCI A NUOVA VITA CON IL BATTESIMO.
È necessario "nascere d'acqua per entrare nel regno di Dio" (Giov 3,5).
1Pietro 3:20-21
"otto persone furono salvate per mezzo dell'acqua.
Figura, questa, DEL BATTESIMO CHE ORA SALVA ANCHE VOI".
Anche qui dice chiaramente che il battesimo salva.
UN'ALTRA MENZOGNA DIFFUSA NELLE SETTE EVANGELICHE È DIRE CHE
"i bambini nascono senza peccato".
LA BIBBIA CONTRADDICE QUESTA MENZOGNA.
Salmi 50, 7
"Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre."
Quindi è necessario battezzare i bambini per togliere il peccato originale!