Sto impazzendo, ho i 2 genitori ultra novantacinquenni che si ostinano a non lasciarsi aiutare. Di case di riposo è proibito solo accennarne. Facevamo arrivare i pranzi, ma ora li ''hanno spedito al mittente'', ed in malo modo coloro che portavano il cibo, iniziano cucinando la pasta e finiscono con la polenta. La donna delle pulizie, siccome potrebbe vedere la polvere sotto gli armadi...è stata esonerata. La badante costa troppo, anche se la pagavamo noi. Uscire di casa è sempre troppo freddo o' troppo caldo. NON POSSIAMO INTERDIRLI POICHÈ LA ''LEGGE'' NON CI AIUTA. Siamo sul punto d'impazzire, ogni acquisto è troppo caro, tanto che vivono da pezzenti e continuano ad accumulare soldi per quando saranno anziani(?), il bastone lo useranno da vecchi, ma costantemente il papà cade rompendosi la faccia. Di passar a miglior vita abbiamo perso ogni speranza, poiché sia la mamma che il papà hanno ancora tutti i fratelli e sorelle ancora più anziani. Ci domandiamo pertanto se la diagnosi fatta dai medici sia esatta, visto il Vostro servizio. Che altre patologie esistono, che possono essere confuse dai medici per Alzheimer? Il ragionamento delle volte è coerente, ma delle volte non si ricordano nemmeno quanti anni hanno. La demenza senile è stata esclusa, ed a parte il giornaliero controllo della pressione dicono che piuttosto d'andare da un medico, vanno da un veterinario. Ed ho detto solo la minima parte di ciò che ci fanno.
Mio papà ha l'Alzheimer e un anno e mezzo fa sono dovuta rientrare a vivere in Italia perché ha avuto una forte depressione nella casa di riposo, si é sentito abbandonato, non mangiava e non beveva più, ha rischiato di morire. All'ospedale gli feci la promessa, perché ancora mi riconosceva, che sarei ritornata e l'avrei portato a vivere a casa mia, lui mi fece un cenno con gli occhi era un va bene e a piccoli passi ha ripreso ad alimentarsi. Come dicevo, ormai é trascorso un anno e mezzo mi sto occupando di lui 24h su 24h senza aiuto alcuno non perché non possa permettermelo ma non vuole estranei si innervosisce, non é facile e purtroppo le condizioni sono anche peggiorate ma non mi lamento perché quando lui mi vede anche se non mi conosce é sereno questo ricompensa i sacrifici. Io ho solo 38 anni, tutti potremmo optare per la strada più facile della casa di riposo ma dovremmo riflettere sulla sofferenza emotiva che gli si causerebbe perché non ci vedrebbero più con la stessa frequenza e regolarità. Poi voglio dire chi ha una badante che li aiuta, non ho capito di cosa si dovrebbe lamentare!
Ho perso mio papa pochi mese dopo che arrivato a casa di riposo..prima alegro di vivere pero io non stavo vicino abitavo da altra parte la mia sorella stressata lo a portato a vivere li! ..ideale È fallo restare a casa della famiglia..piango tantissimo lui È morto di tristeza di restare li..non culpo mia sorella..io non la avevo capita..in queste situazione bisogna del aiuto di tutti tutti
Ma la fase finale dell'Alzheimer vede la persona quasi completamente muta e incapace di esprimersi emotivamente e razionalmente (non sa nemmeno dove si trova) quando è allettata, qua si parla di una persona che risponde alle domande in maniera chiara (il papà che non ne vuole sapere). Mi domando se avete mai avuto a che fare con malati di Alzheimer voi che avete realizzato questo video.
Mark Ferry concordo. Di cosa parlano? Se é un vegetale é un vegetale. Se non lo é, potrà o no esprimere una opinione? E se l'opinione contrasta con quella dei familiari? Chi ha ragione?
Mia madre affetta da Alzheimer si trova in RSA da alcuni mesi e non sa neppure dove si trova , abbiamo preso la decisione quando non è stato più possibile accudirla a casa...non so in questo video di cosa parlano..
Assolutamente fuori dal mondo. Una persona che ha in casa un malato terminale di alzheimer sa benissimo che quando è giunto il momento di portarlo in una struttura è assolutamente inutile e impossibile chiedere il “permesso“ al malato come si dice nel video. Queste sono persone che non hanno mai avuto a che fare con un paziente del genere. Quasi mi ha fatto sorridere. Veramente vogliono far passare questo video come una cosa vera?
C'è un altro problema, spesso non c'è neanche la possibilità economica di pagare una casa di cura, visto i costi esagerati, e chi ha in casa l'ammalato, non può far altro che prendersi in carico questo grande macigno, da solo, visto che lo stato oltre a dare 500 euro di accompagnamento, che vengono spesi tra manopole insaponate, traverse e pannoloni mai suffucienti, creme antiarrossamento che la sanità non passa ecc.., non fa, debilitando se stessi, a volte al punto di ammalarsi più dell'ammalato stesso, oppure, richiamando il resto della famiglia, che nonostante viva al di fuori, deve intervenire continuamente, dividendosi tra casa propria, lavoro e quant'altro, con grandi sacrifici, che mirano a durare anche mesi e mesi.....
Caterina Di somma Esattamente esatto. Vecchio detto: chi pó ammazza un bó e chi pó minga gnanca na galina. Tradotto: o hai tanti soldi o cavoli tuoi in tutti i sensi....
Mia nonna si ammalò a 78 anni. È rimasta sempre a casa anche l'ultimo periodo quando era in stato vegetativo assistita da me, mia madre e mia zia. Fino a quando é venuta a mancare che aveva 95 anni. 17 anni di cure amorevoli certo con sacrifici ma l'amore supera ogni difficoltà
Pierluigi Minutello sono la figlia unica di una madre vedova. Nessun parente in grado di darmi un conforto non solo psicologico. tutti presi dalle loro famiglie. Mia madre si è spenta a 80 anni in una bellissima e qualificata casa di riposo a 100 metri da casa. Aveva una demenza vascolare, cioè non era Alzheimer ma era pur sempre demenza. In struttura, è rimasta 2 mesi e mezzo (dal 18/9 al 30/11 us) ripeto, erano persone veramente preparate competenti (perché io che andavo a trovarla 2 volte al giorno tra mattina e pomeriggio mi sarei accorta se qualcosa di brutto le veniva fatto, e pure mia madre in momenti di lucidità mi diceva che si trovava bene). Prima di dire che l'amore supera ogni difficoltà bisogna vedere con cosa si ha a che fare, quanti assistenti si occupano di un malato di demenza (da soli è impossibile). Io non mi sento in colpa se gli ultimi 2 mesi ho passato la palla a persone più qualificate di me perché io non l'ho cmq mai abbandonata.
Claudia Morini io sono figlia unica nubile con madre di 81?anni malata di Alzheimer e Parkinson. Mio padre 80 anni. Perso lavoro per curarla e salute (notte e giorno). Bello parlare di amore se si è aiutati ma quando si è completamente soli allora la musica cambia...e di molto...
Questa non e' una conversazione reale e spontanea. E' una recita preparata con cura e le due persone sono degli attori. Stanno cercando di raccontare una storia verosimile, con buone intenzioni, ma e' pur sempre una recita.
A mia madre neanche I 500 di indennita' di accompagnamento l'inps vuole riconoscere. Io non ho reddito, viviamo con la reversibilita'di mio padre defunto di 600 euro, ma non voglio abbandonare mia madre in una struttura, ammessi che con 600 euro si possa andare dove in un lager comunale?
Io non ho risorse ne finanziarie ne umane, o meglio qualcunaltro potrebbe dare una ma non ma non vogliono sapere. Io non voglio abbandonare mia madre di 89 anni, sarebbe triste e disumano.
Sto impazzendo, ho i 2 genitori ultra novantacinquenni che si ostinano a non lasciarsi aiutare. Di case di riposo è proibito solo accennarne. Facevamo arrivare i pranzi, ma ora li ''hanno spedito al mittente'', ed in malo modo coloro che portavano il cibo, iniziano cucinando la pasta e finiscono con la polenta. La donna delle pulizie, siccome potrebbe vedere la polvere sotto gli armadi...è stata esonerata. La badante costa troppo, anche se la pagavamo noi. Uscire di casa è sempre troppo freddo o' troppo caldo. NON POSSIAMO INTERDIRLI POICHÈ LA ''LEGGE'' NON CI AIUTA. Siamo sul punto d'impazzire, ogni acquisto è troppo caro, tanto che vivono da pezzenti e continuano ad accumulare soldi per quando saranno anziani(?), il bastone lo useranno da vecchi, ma costantemente il papà cade rompendosi la faccia. Di passar a miglior vita abbiamo perso ogni speranza, poiché sia la mamma che il papà hanno ancora tutti i fratelli e sorelle ancora più anziani. Ci domandiamo pertanto se la diagnosi fatta dai medici sia esatta, visto il Vostro servizio. Che altre patologie esistono, che possono essere confuse dai medici per Alzheimer? Il ragionamento delle volte è coerente, ma delle volte non si ricordano nemmeno quanti anni hanno. La demenza senile è stata esclusa, ed a parte il giornaliero controllo della pressione dicono che piuttosto d'andare da un medico, vanno da un veterinario. Ed ho detto solo la minima parte di ciò che ci fanno.
Mio papà ha l'Alzheimer e un anno e mezzo fa sono dovuta rientrare a vivere in Italia perché ha avuto una forte depressione nella casa di riposo, si é sentito abbandonato, non mangiava e non beveva più, ha rischiato di morire.
All'ospedale gli feci la promessa, perché ancora mi riconosceva, che sarei ritornata e l'avrei portato a vivere a casa mia, lui mi fece un cenno con gli occhi era un va bene e a piccoli passi ha ripreso ad alimentarsi.
Come dicevo, ormai é trascorso un anno e mezzo mi sto occupando di lui 24h su 24h senza aiuto alcuno non perché non possa permettermelo ma non vuole estranei si innervosisce, non é facile e purtroppo le condizioni sono anche peggiorate ma non mi lamento perché quando lui mi vede anche se non mi conosce é sereno questo ricompensa i sacrifici.
Io ho solo 38 anni, tutti potremmo optare per la strada più facile della casa di riposo ma dovremmo riflettere sulla sofferenza emotiva che gli si causerebbe perché non ci vedrebbero più con la stessa frequenza e regolarità.
Poi voglio dire chi ha una badante che li aiuta, non ho capito di cosa si dovrebbe lamentare!
Io ne ho 2 in questa condizione ti capisco bene
Ho perso mio papa pochi mese dopo che arrivato a casa di riposo..prima alegro di vivere pero io non stavo vicino abitavo da altra parte la mia sorella stressata lo a portato a vivere li! ..ideale È fallo restare a casa della famiglia..piango tantissimo lui È morto di tristeza di restare li..non culpo mia sorella..io non la avevo capita..in queste situazione bisogna del aiuto di tutti tutti
P
Ma la fase finale dell'Alzheimer vede la persona quasi completamente muta e incapace di esprimersi emotivamente e razionalmente (non sa nemmeno dove si trova) quando è allettata, qua si parla di una persona che risponde alle domande in maniera chiara (il papà che non ne vuole sapere). Mi domando se avete mai avuto a che fare con malati di Alzheimer voi che avete realizzato questo video.
Mark Ferry concordo. Di cosa parlano? Se é un vegetale é un vegetale. Se non lo é, potrà o no esprimere una opinione? E se l'opinione contrasta con quella dei familiari? Chi ha ragione?
mia nonna ha l'Alzheimer
Mia madre affetta da Alzheimer si trova in RSA da alcuni mesi e non sa neppure dove si trova , abbiamo preso la decisione quando non è stato più possibile accudirla a casa...non so in questo video di cosa parlano..
Assolutamente fuori dal mondo. Una persona che ha in casa un malato terminale di alzheimer sa benissimo che quando è giunto il momento di portarlo in una struttura è assolutamente inutile e impossibile chiedere il “permesso“ al malato come si dice nel video. Queste sono persone che non hanno mai avuto a che fare con un paziente del genere. Quasi mi ha fatto sorridere. Veramente vogliono far passare questo video come una cosa vera?
C'è un altro problema, spesso non c'è neanche la possibilità economica di pagare una casa di cura, visto i costi esagerati, e chi ha in casa l'ammalato, non può far altro che prendersi in carico questo grande macigno, da solo, visto che lo stato oltre a dare 500 euro di accompagnamento, che vengono spesi tra manopole insaponate, traverse e pannoloni mai suffucienti, creme antiarrossamento che la sanità non passa ecc.., non fa, debilitando se stessi, a volte al punto di ammalarsi più dell'ammalato stesso, oppure, richiamando il resto della famiglia, che nonostante viva al di fuori, deve intervenire continuamente, dividendosi tra casa propria, lavoro e quant'altro, con grandi sacrifici, che mirano a durare anche mesi e mesi.....
Caterina Di somma Esattamente esatto. Vecchio detto: chi pó ammazza un bó e chi pó minga gnanca na galina. Tradotto: o hai tanti soldi o cavoli tuoi in tutti i sensi....
Mia nonna si ammalò a 78 anni. È rimasta sempre a casa anche l'ultimo periodo quando era in stato vegetativo assistita da me, mia madre e mia zia. Fino a quando é venuta a mancare che aveva 95 anni. 17 anni di cure amorevoli certo con sacrifici ma l'amore supera ogni difficoltà
Pierluigi Minutello sono la figlia unica di una madre vedova. Nessun parente in grado di darmi un conforto non solo psicologico. tutti presi dalle loro famiglie. Mia madre si è spenta a 80 anni in una bellissima e qualificata casa di riposo a 100 metri da casa. Aveva una demenza vascolare, cioè non era Alzheimer ma era pur sempre demenza. In struttura, è rimasta 2 mesi e mezzo (dal 18/9 al 30/11 us) ripeto, erano persone veramente preparate competenti (perché io che andavo a trovarla 2 volte al giorno tra mattina e pomeriggio mi sarei accorta se qualcosa di brutto le veniva fatto, e pure mia madre in momenti di lucidità mi diceva che si trovava bene). Prima di dire che l'amore supera ogni difficoltà bisogna vedere con cosa si ha a che fare, quanti assistenti si occupano di un malato di demenza (da soli è impossibile). Io non mi sento in colpa se gli ultimi 2 mesi ho passato la palla a persone più qualificate di me perché io non l'ho cmq mai abbandonata.
Claudia Morini io sono figlia unica nubile con madre di 81?anni malata di Alzheimer e Parkinson. Mio padre 80 anni. Perso lavoro per curarla e salute (notte e giorno). Bello parlare di amore se si è aiutati ma quando si è completamente soli allora la musica cambia...e di molto...
L'amore?
Ma vivete su marte?
molto chiaro e focale per un messaggio di 5 minuti. Ottimo.
Questa non e' una conversazione reale e spontanea. E' una recita preparata con cura e le due persone sono degli attori.
Stanno cercando di raccontare una storia verosimile, con buone intenzioni, ma e' pur sempre una recita.
Ad un certo punto le persone nn ce la fanno più.....
Nn si può però lasciarli decidere loro deve essere la famiglia... Sono molto egoisti loro gli anziani
Le case di riposo costano un botto !!!
È facile giudicare quando si lavora e la famiglia non è numerosa .
Lo stato è assente! 500 euro del cavolo!
A mia madre neanche I 500 di indennita' di accompagnamento l'inps vuole riconoscere. Io non ho reddito, viviamo con la reversibilita'di mio padre defunto di 600 euro, ma non voglio abbandonare mia madre in una struttura, ammessi che con 600 euro si possa andare dove in un lager comunale?
IL PUNTO CHIAVE:CONFRONTARSI CON ASSOCIAZIONI DI FAMIGLIE CHE HANNO AVUTO LA STESSA PROBLEMATICA. LA CASA DI CURA È UNA SCELTA DEL CAREGIVER.
Grazie al cavolo ,ha la badante ,quindi ogni notte dorme.nel suo letto, sai che grosso sacrificio!! Se deve esserci sempre ,allora ne parliamo !!!!
Io non ho risorse ne finanziarie ne umane, o meglio qualcunaltro potrebbe dare una ma non ma non vogliono sapere. Io non voglio abbandonare mia madre di 89 anni, sarebbe triste e disumano.
Mmmm
Zee