Irene Bonino e Barbara Guazzini inaugurano B8ttoni, collana di narrativa italiana di 8tto edizioni

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  • เผยแพร่เมื่อ 24 มิ.ย. 2024
  • Una raffinata sigla con preferenze anglofone, con una preferenza per autori inglesi, irlandesi e scozzesi. E adesso una nuova scommessa, una collana di narrativa italiana. Stiamo parlando di 8tto edizioni, che vara B8ttoni e lancia subito due titoli di valore, firmati da due debuttanti, Irene Bonino con La giraffa non c'entra (192 pagine, 16 euro) e Barbara Guazzini con Il corpo inverso (192 pagine, 16 euro). L'occasione per annusare queste novità è stata la recente edizione di "Una marina di libri", rassegna dell'editoria a Palermo. Entrambi i volumi sono stati presentati da una delle firme più riconoscibili e di lungo corso di LuciaLibri, ovvero Camillo Scaduto.
    Nelle rispettive videointerviste le due esordienti si raccontano e raccontano questa loro prima volta. Lo fa Irene Bonino, astigiana d'origine, che vive nei Paesi Bassi, ed è autrice de La giraffa non c'entra, particolarissima saga familiare al femminile che si svolge tra le due sponde dell'Oceano Atlantico. «Un romanzo di invenzione - chiarisce Irene Bonino - anche se l'idea di scriverlo mi è venuta dai racconti di mia mamma, su una mia bisnonna che ha vissuto in America da bambina. La mia protagonista, comunque, non è la mia bisnonna, e l'altra protagonista non sono io, quindi non è la nostra storia...». Le due donne attorno a cui si fonda il romanzo si chiamano Caterina ed entrambe «sono accomunate - fa notare l'autrice de La giraffa non c'entra - dal fatto di non rassegnarsi a un futuro che sembra già scritto e che invece decidono di scrivere da sole...».
    Si chiama Dante ed è un bambino alle prese con un'anomalia congenita ("situs inversus", con gli organi invertiti in modo speculare rispetto al solito) e con una famiglia disfunzionale, invece, il principale personaggio del romanzo di Barbara Guazzini, Il corpo inverso. «Mi interessava parlare di un padre e di un figlio - chiarisce Barbara Guazzini - del loro forte legame sviluppato non in presenza, ma in assenza perché il padre è in carcere, e anche la madre non può occuparsi di lui...». Il piccolo attende a lungo che il genitore torni in libertà. «Sono avvocato - aggiunge l'autrice de Il corpo inverso - e conosco bene la realtà della detenzione. Il mio è un romanzo di ribaltamenti, di dissoluzione dei legami familiari, e di attesa...».

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