SMETTERE di LAVORARE non è un' OPZIONE (seria)!

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  • เผยแพร่เมื่อ 19 ม.ค. 2025

ความคิดเห็น • 19

  • @riccardocesena377
    @riccardocesena377 ปีที่แล้ว +5

    Ciao Giovanni, io ho smesso di lavorare a 34 anni e non me ne sono mai pentito (sono quasi passati 3 anni). Ho guadagnato quanto basta per essere sereno per tutto il resto della vita, ho imparato ad investire e non sono preoccupato per il futuro. Passo la mia vita ad occuparmi dei miei hobby, curo le tantissime relazioni di amicizia, passo molto tempo con i miei famigliari e i miei cani e viaggio molto in giro per il mondo. Per me lavorare non è un'opzione, tempo perso, tolto a cose molto più piacevoli. Ognuno ha la sua opinione, io rispetto la tua, un caro saluto

    • @GiovanniCome
      @GiovanniCome  ปีที่แล้ว +1

      Ciao Riccardo e davvero grazie per il tuo contributo. Mi piacerebbe molto chiacchierare con te o passare una settimana nella tua vita per capire se esiste un'alternativa alla vita che ho sempre immaginato. Mi piacerebbe capire se effettivamente non c'è del lavoro in ciò che fai o se alla fine anche nella mia vita potrei cambiare qualcosa. Se passi da Milano fatti sentire!

    • @riqualificoaffitto
      @riqualificoaffitto ปีที่แล้ว +2

      Sei in libertà finanziaria da 34, complimenti, io ci sono riuscito a 45, ma va bene lo stesso 😊

  • @federicoamateis407
    @federicoamateis407 9 หลายเดือนก่อน

    Concordo al 100%. Spesso il fattore del riconoscimento sociale e dell'autostima indotta da un ruolo svolto in un certo settore o ambito viene trascurato dai fautori del Fire. Il discorso vale tanto piu' quanto il proprio lavoro e' qualificato e/o forniace dei ritorni non solo economici.

    • @GiovanniCome
      @GiovanniCome  9 หลายเดือนก่อน

      Grazie Federico! 💪

  • @MaurizioParenzan
    @MaurizioParenzan ปีที่แล้ว +2

    interessante... ma si deve essere chiari su cosa intendiamo per 'lavorare'.
    che ci sia bisogno di lavorare per sentirsi realizzati, per sentirsi rilevanti ... parliamone...
    non lavorare non equivale a spegnere il cervello o non essere/sentirsi vivi
    se nella mia vita ho bisogno del riscontro aziendale per sentirmi rilevante probabilmente sono carente in molti settori, se invece intendiamo lavorare in senso più ampio si può ragionare :)

    • @GiovanniCome
      @GiovanniCome  ปีที่แล้ว

      Grazie Maurizio per gli spunti. Sicuramente tutto parte da cosa intendiamo per lavoro, termine che per me, come detto nel video, ha un'accezione molto ampia e include molte attività (es. casalinga, volontario) che non avendo un compenso spesso non sono considerate lavoro.

  • @ViaggioFinanziario
    @ViaggioFinanziario ปีที่แล้ว

    Smettere di lavorare se quel lavoro non piace ed avere la liberta economica di poter cercare altro

  • @IoRisparmio
    @IoRisparmio ปีที่แล้ว

    Ogni persona deve trovare il suo significato a questa frase. Una volta che lo ha fatto, trovera' la sua dimensione

    • @GiovanniCome
      @GiovanniCome  ปีที่แล้ว +1

      Significato profondo! Grazie Gio

  • @riqualificoaffitto
    @riqualificoaffitto ปีที่แล้ว +3

    Pensa che c'è anche un canale che si chiama così, un cialtrone 😂

    • @GiovanniCome
      @GiovanniCome  ปีที่แล้ว +1

      Conosco Francesco e ne apprezzo la filosofia di base che predica uno stile di vita attivo e impegnato in cui lo smettere di lavorare non corrisponde al non far niente ma alla (faticosa) ricerca dell' indipendenza da un lavoro canonico e il più possibile dalla spesa. Sono punti di vista frutto dell'esperienza e del percorso di vita entrambi rispettabili.

    • @riqualificoaffitto
      @riqualificoaffitto ปีที่แล้ว +2

      @@GiovanniCome si stavo scherzando, infatti si potrebbe tradurre: smetti di fare un lavoro che non ti piace e abbi il coraggio di cambiare per quello che ti rende felice. Concordo pienamente 👍

    • @GiovanniCome
      @GiovanniCome  ปีที่แล้ว

      ​@@riqualificoaffitto grazie, un abbraccio giovanni

  • @tullionicolussi3963
    @tullionicolussi3963 ปีที่แล้ว +1

    Il concetto "smettere di lavorare" non deve essere inteso come "non fare nulla" ma semplicemente non avere gli obblighi derivanti dal lavoro dipendente o autonomo, cioè poter decidere liberamente giorno per giorno di cosa occuparsi.
    Smettere di lavorare per poi essere schiavi di attività come l'autoproduzione esasperata ad esempio ma anche il volontariato o altre attività anche ludiche o sportive fatte con esasperazione, è una stupidaggine!
    Comunque aldilà del capitale necessario e delle entrate periodiche passive che dipendono molto dal tenore di vita e dal contesto dove si abita, la possibilità di abbandonare il lavoro non prescinde da una condizione di base: non avere famiglia. Solo se sei senza legami puoi cercare di perseguire in maniera soddisfacente questo obiettivo, perché se anche poniamo tu non lavori ma lo fa la tua compagna/o, gli obblighi cui sei soggetto rendono vano l'auspicio del non lavoro come non impegno obbligato.
    Infatti taluni personaggi su TH-cam espongono la propria scelta senza nascondere che la famiglia l'hanno di fatto abbandonata, anche se poi è la famiglia stessa a tirare un sospiro di sollievo dal fatto che tizio se ne è allontanato...
    Se hai famiglia devi pensare che hai degli obblighi verso i tuoi cari e se anche a te piace l'idea di vivere rinunciando progressivamente a molte cose, della stessa idea potrebbe non essere il tuo compagno/a e men che meno i tuoi figli! Certo non è corretto soddisfate tutti i desideri dei figli, ci mancherebbe! Ma anche obbligarli ad una vita di ristrettezze in una società che fa del consumismo una bandiera sarà anche giusto dal punto di vista morale e etico ma non è affatto giusto dal punto di vista sociale e della crescita equilibrata dei tuoi figli.
    Un conto è vivere in un contesto di sobrietà e altro è farlo perché non ci si vuole impegnare nelle attività che ci danno un reddito per far vivere dignitosamente i nostri congiunti! Questo è quello che io contesto a certi "profeti" del minimalismo.
    Il vero problema che sta dietro questo disagio del vivere che coglie molte persone di mezza età (infatti molte esperienze che si trovano in rete riguardano il "cambio di vita a 50 anni...") è l'allontanarsi progressivo dell'età pensionabile. Questa situazione era ignota ai nostri nonni/padri che a 55 anni al massimo erano felici pensionati con davanti almeno 20 anni per godersi il "meritato riposo". Il constatare che si non si potrà smettere di lavorare se non da "vecchi" sconforta e crea quella condizione psicologica che porta poi a maturare l'idea di un abbandono prematuro dei contesti lavorativi. Purtroppo a questo non ci sono molti rimedi se non quello che accumulare più risorse possibili in vista di un ritiro anticipato ma che non può di certo essere anticipato di 30 anni!
    Quindi personalmente consiglio: lavorate cercando la massima soddisfazione unito al meno impegno possibile sul lavoro, imparate a risparmiare e investire, non fate spese inutili o di rappresentanza, imparate a pianificare il futuro e non sprecate la vostra vita seguendo le chimere di chi vi promette la Luna (vale anche per gli investimenti finanziari).

    • @GiovanniCome
      @GiovanniCome  ปีที่แล้ว

      grazie Tullio bellissimi spunti sia quello della famiglia che quello dell'allontanamento dell'età pensionabile a cui non corrisponde sempre un allungamento della vita in salute.

  • @michaelb6228
    @michaelb6228 7 หลายเดือนก่อน

    Non sarà felice il nostro amico narmenni 😂

    • @GiovanniCome
      @GiovanniCome  7 หลายเดือนก่อน

      ahia ci vediamo alla presentazione del nuovo libro se viene a mIlano