Da ignorante mi viene in mente un paragone tra chi mangia velocemente e chi, invece, con lentezza. Il primo mangia magari di più, ma non assimila e gusta (poco e male) il cibo; il secondo finisce più tardi, magari quando la tavolata è al caffé, ma gusta meglio il cibo e, di norma, non ha problemi di digestione. L'idea della 'Scienza lenta' dà buoni risultati nel lungo periodo e permette anche una migliore informazione e genera buoni semi.
La lentezza è un valore indispensabile alla scienza e a qualsiasi ambito della ricerca seria. Si scontra purtroppo con un mondo che ha fretta, come ben espone questo interessante video. La scienza è nata nel crogiolo di un'epoca che amava riflettere a lungo e si è poi subito scontrata con il mondo della necessità del mercato spinto. Mentre nasceva il naturalismo infatti nascevano le banche. Il '900 ha esasperato questo sistema con il Fordismo ed il Taylorismo : il modello americano è diventato il dictat mondiale di una mentalità della fretta. Ora anche gli scienziati "devono" muoversi al ritmo della catena di montaggio di chi finanzia i prodotti. Questo è quello che sta avvenendo. I social fanno il resto : infatti l'uomo impreparato ha finalmente voce in capitolo senza possibilità di esporlo alla "revisione paritaria". Popper già declamava la necessità di un istituto per la TV ora ci vorrebbe anche un istituto che controlli le attività dei social. Il rischio che il mondo della fretta ( il quale coincide troppo spesso anche con una buona dose di prepotenza ed ignoranza ) prenda drammaticamente il sopravvento su quello che invece ama riflettere è concreto. Il sonno della ragione genera mostri per dirla con Goya. Mostri che hanno il sapore di varie tesi deliranti che si chiamano fake news, complottismo, pseudoscienza. In questo marasma ne paga le conseguenze anche la ricerca scientifica ( quella che ha bisogno della lentezza ) che non viene più considerata nella sua importanza. Personalmente ho assistito a questo degrado nell'ambito della ricerca storica, oggi le persone amano di più il sensazionalismo e le notizie storiche sensazionali ( e molto spesso false ) scartando stupidamente quelle meno sensazionali che però documentano la realtà dei fatti. Così si preferisce che un acquedotto sotterraneo del V secolo a.C sia in realtà un passaggio segreto di una civiltà aliena perché il tema degli extraterrestri attira di più.
* Cio che muove la scienza è la creativita e la domanda.... PERCHE? * A volte non c'è sempre una risposta= xè E' COSI * Nel mondo reale la prima domanda x chi ha doppi fini è: io cosa ci guadagno?? * Esistono 2 tipi di scienziati: - Basati su soddisfacimento di bisogni immediati= portano soldi/finanziamenti immediati - Creativita futura= vedere a lungo termine (scienziati che muoiono poveri e poi apprezzati) * Il giusto equilibrio è una via di mezzo= pensare a oggi e al domani
Da ignorante mi viene in mente un paragone tra chi mangia velocemente e chi, invece, con lentezza.
Il primo mangia magari di più, ma non assimila e gusta (poco e male) il cibo; il secondo finisce più tardi, magari quando la tavolata è al caffé, ma gusta meglio il cibo e, di norma, non ha problemi di digestione.
L'idea della 'Scienza lenta' dà buoni risultati nel lungo periodo e permette anche una migliore informazione e genera buoni semi.
La lentezza è un valore indispensabile alla scienza e a qualsiasi ambito della ricerca seria. Si scontra purtroppo con un mondo che ha fretta, come ben espone questo interessante video. La scienza è nata nel crogiolo di un'epoca che amava riflettere a lungo e si è poi subito scontrata con il mondo della necessità del mercato spinto. Mentre nasceva il naturalismo infatti nascevano le banche. Il '900 ha esasperato questo sistema con il Fordismo ed il Taylorismo : il modello americano è diventato il dictat mondiale di una mentalità della fretta. Ora anche gli scienziati "devono" muoversi al ritmo della catena di montaggio di chi finanzia i prodotti. Questo è quello che sta avvenendo. I social fanno il resto : infatti l'uomo impreparato ha finalmente voce in capitolo senza possibilità di esporlo alla "revisione paritaria". Popper già declamava la necessità di un istituto per la TV ora ci vorrebbe anche un istituto che controlli le attività dei social. Il rischio che il mondo della fretta ( il quale coincide troppo spesso anche con una buona dose di prepotenza ed ignoranza ) prenda drammaticamente il sopravvento su quello che invece ama riflettere è concreto. Il sonno della ragione genera mostri per dirla con Goya. Mostri che hanno il sapore di varie tesi deliranti che si chiamano fake news, complottismo, pseudoscienza. In questo marasma ne paga le conseguenze anche la ricerca scientifica ( quella che ha bisogno della lentezza ) che non viene più considerata nella sua importanza. Personalmente ho assistito a questo degrado nell'ambito della ricerca storica, oggi le persone amano di più il sensazionalismo e le notizie storiche sensazionali ( e molto spesso false ) scartando stupidamente quelle meno sensazionali che però documentano la realtà dei fatti. Così si preferisce che un acquedotto sotterraneo del V secolo a.C sia in realtà un passaggio segreto di una civiltà aliena perché il tema degli extraterrestri attira di più.
Chissà se oggi, nel 2021, questa grande prof si ricordi di quello che ha raccontato alla platea 4 anni fa...
* Cio che muove la scienza è la creativita e la domanda.... PERCHE?
* A volte non c'è sempre una risposta= xè E' COSI
* Nel mondo reale la prima domanda x chi ha doppi fini è: io cosa ci guadagno??
* Esistono 2 tipi di scienziati:
- Basati su soddisfacimento di bisogni immediati= portano soldi/finanziamenti immediati
- Creativita futura= vedere a lungo termine (scienziati che muoiono poveri e poi apprezzati)
* Il giusto equilibrio è una via di mezzo= pensare a oggi e al domani
Avevate dubbi?