Rifugio ai Caduti dell'Adamello e Cima Lobbia Alta

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  • เผยแพร่เมื่อ 12 ก.ย. 2023
  • Sveglia di buon ora al Rif. Mandrone (2445 m) per vedere l'alba, e poi dopo colazione partenza per il Rif. ai Caduti dell'Adamello (3020 m). Si scende ai Laghetti del Mandrone e poi si incomincia a salire per raggiungere la parte terminale della Vedretta del Mandrone. Intanto il sole incomincia a far capolino sulle cime, e abbaglia la nebbia ferma sulla Val Genova. La prima salita termina alla passerella che scavalca il rio appena formato dal ghiacciaio e poi scede subito a cascata nella valle sottostante. Rasentiamo il bacino sabbioso, per avvicinarsi alla partenza della salita sul ghiacciaio dell'Adamello (Vedretta del mandrone), calziamo i ramponi e ci leghiamo con l'imbrago. Tagliamo poi decisamente a sinistra, seguendo un tracciato segnalato solo da "ometti", in mezzo a dei grossi massi, per raggiungere il versante est del ghiacciaio, che ormai purtroppo è staccato da quello principale. Risaliamo l'ultimo residuato di ghiacciaio intriso di sfaciumi e resti della Grande Guerra. Sulla sinistra in alto, arroccato c'è il rifugio ai Caduti dell'Adamello o Rif. della Lobbia. Una volta arrivati al Passo della Lobbia (3030 m), per un corto traverso a sinistra arriviamo al rifugio. Tempo di dissetarci e riprendiamo l'ultima fatica della giornata, la salita alla cima della Lobbia (3196 m). Tra grosse pietre ci si incunea nei passaggi raramente segnalati, e alla cima ci si arriva scegliento la via preferita. Dal cucuzzolo una magnifica vista panoramica a 360°, che spazia dal Cevedale al Gruppo del Brenta e che in lontanaza si intravede anche il gruppo del Monte Rosa. Certemente posto di osservazione strategico, che era stato utilizzato anche dai nosti alpini in tempo di guerra. Goduta la bella visuale sulle magnifiche e storiche montagne, complice una bella giornata, scendiamo velocemente al rifugio per rilassarci delle fatiche di giornata. Stanotte pernottiamo al rifugio, ospitati dal gentilissimo Romano.

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