da Picinisco al Santuario della Madonna del Canneto
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- เผยแพร่เมื่อ 5 ก.พ. 2025
- L'iconografia originale identificava la dea Iside e la statua era nera in quanto la dea rappresentava la notte che partoriva l'alba, cioè il Dio sole.
Il pellegrinaggio al santuario di Canneto si svolge durante tutta la buona stagione, e tocca il suo culmine ad agosto. Il 18 agosto una riproduzione della statua viene portata in processione da Settefrati al santuario, per tornarvi il 22, sempre processionalmente. A parte le visite individuali, i fedeli, per antica tradizione, giungono a Canneto organizzati in "compagnie", precedute dai loro stendardi, più o meno numerose (da poche decine fino a 400 o 500 membri). Provengono sia da città lontane sia da paesi vicini del Cassinate, del Sorano, della province di Roma, Latina, Caserta, Isernia, L'Aquila. Alcune arrivano a piedi, lungo i sentieri dei monti; di recente il pellegrinaggio a piedi ha conosciuto un certo revival, anche ad opera delle nuove generazioni. Il pomeriggio del 21 agosto tutte le compagnie presenti sfilano in una grandiosa processione eucaristica che si reca verso le sorgenti del Melfa. Dal 21 pomeriggio comincia il ritorno verso casa: quelle che passano da Settefrati la mattina del 22 sono solite sfilare anche in paese recandosi nella chiesa parrocchiale. In passato i pellegrini compivano nel santuario o nei dintorni diversi rituali, oggi presenti in forma residuale, ma non scomparsi del tutto. All'arrivo molti usavano fare gli ultimi metri in ginocchio, e quando lasciavano la chiesa camminavano a ritroso per non voltare le spalle alla Vergine.
Bellissimo 😮