Bravo, 👌 perfetto. Report ha toppato ancora, non con l'indagine, ma con il servizio sensazionalistico con un messaggio sotteso fuorviante. E il danno è incommensurabile. Grazie per questi video utilissimi, seguo sempre con passione.
Ho visto entrambe le puntate di Report e ovviamente sono stato molto amareggiato (come spesso quando guardo questa trasmissione), ma non ho avuto la sensazione che volesse fare di tutta l'erba un fascio, pantopiú che ha fatto nomi e congnomi degli imputati. Credo che lo scopo di Ranucci, oltre a risvegliare le menti assopite di noi consumatori, sia quello di sollecitare un'etichetta che finalmente racconti cosa ingeriamo e i metodi di lavorazione. E questa sì sarebbe una vera rivoluzione. Ma sarà impossibile.
Buongiorno, per me il servizio di Report è illuminante, ha il pregio delle testimonianze, dei documenti. Per il mio modesto parere il mondo del vino ha 2 difetti principali, se ne beve troppo, e molto del vino prodotto costa troppo poco
Non ha toppato, Report ha acceso un faro su un mondo che ama raccontarsi incontaminato, sta alla magistratura e all’autotutela dei produttori di vino onesti, difendere il buon nome, le buone pratiche, del vino italiano.
Se fanno tutti così sbagliano la direzione deve essere opposta che chi produce così vada all estero e ci stia se permesso...si deve andare verso l eccellenza e trasparenza
Alt il prezzo è direttamente proporzionale alla quantità di uva prodotta e il Prosecco si fà dall'uva del vitigno Glera molto produttivo con grappoli che arrivano a pesare anche mezzo chilo
@@lorenzozeta799 d'accordo ma tra il costo della manodopera, della lavorazione in vigna e in cantina oltre al vetro al sughero e l'etichettatura, ti sembra normale????
@@dinosilvagni semplice come già scritto più uva produci a ettaro e più si riducono i costi e nel caso della Glera da cui si ottiene il Prosecco è normale produrre in pianura 180 - 200 quintali a ettaro
Nell’ambito di molti settori, in particolare di quelli che hanno una valenza commerciale elevata (come il settore vinicolo), sono presenti molti attori (produttori singoli, piccole e medie aziende e grandi gruppi). Molti di questi attori lavorano correttamente e nell’ottemperanza delle norme. Certamente, come è stato inoppugnabilmente documentato, vengono compiuti atti fraudolenti nella produzione di alcuni vini e questo può verosimilmente riguardare soprattutto i vini che hanno una larga rappresentazione nel mercato. Un programma televisivo, un articolo di giornale o altro mezzo di informazione nella rappresentazione della realtà deve essere documentato, obiettivo e dare una visione corretta del problema, senza generare generalizzazioni e immagini mistificanti. Come qualche commentatore ha fatto notare, alcuni vini di pregio e/o di successo sono reperibili a prezzi molto bassi e inspiegabili. Su queste situazioni sarebbe opportuno che le Autorità competenti svolgessero accurate indagini al solo scopo di garantire autenticità e correttezza dei produttori seri e leali.
Salve a tutti. Per me REPORT NON HA TOPPATO! Mi presento, non sono sommelier (mi fregio sempre del non titolo con orgoglio), sono una persona curiosa che è sempre stata attratta dal mondo del vino e soprattutto dell'agricoltura condotta con metodi ancestrali, di un tempo, prima dell'avvento della chimica spinta. Lo ammento: sono un bevitore seriale di quello che viene chiamata vino naturale. Devo ammettere la mia grande soddisfazione nel vedere quanto la trasmissione di Report abbia dato fastidio ai più, a coloro che "capiscono" di vino. Leggere le testate specializzate del settore che si sono scagliate contro la trasmissione mi ha fatto un enorme piacere, vuol dire che è stato toccato qualche nervo scoperto. A parziale commento del tuo video, ti seguo da tempo, ho sempre molto da imparare, vorrei subito evidenziare che la puntata di Report non ha improntato il suo focus sulle attività truffaldine condotte da talune aziende vitivinicole, è andata oltre sottolineando invece la liceità dell'utilizzo di alcuni comportamenti come l'utilizzo di mosti neutri, quelli inodore ed insapore, che sono (purtroppo!) consentiti dalla legge come anche l'inoculazione di lieviti "aromatizzati" che influiscono sul sapore del prodotto vinicolo. E' vero che Report ha riportato che talune aziende effettuano attività illecite utilizzando uve marce o uva da tavola e che poi si aiutano con la scienza per avere un vino bevibile, ma qui è lo Stato che deve intervenire con tutti i suoi mezzi. Tornando ai lieviti selezionati, mi domando semplicemente a cosa serve l'utilizzo se non avere un prodotto diverso da quello che l'uva raccolta potrebbe dare. Non serve aggiungere lievito perché come ben spiegato sul tuo video sono già presenti sul chicco dell'uva. O forse la chimica utilizzata in vigna ha distrutto i lieviti vivi? Pensate che i produttori di vini naturali, quei pazzi scriteriati, lavorano tanto in vigna per non agire poi in cantina (o agire secondo coscienza). Aggiungo altro piccolo appunto sull'abbassamento del grado alcolico del vino: i pazzi scriteriati di cui sopra, da anni, sono costretti ad anticipare la vendemmia, perché qualcuno ha suggerito al consumatore finale che il vino di Troia (faccio esempio di vitigno autoctono pugliese carico e strutturato) non deve superare i 12 o 13 gradi, altrimenti negli apericena gira la testa all'esperto di turno. Buona giornata a tutti e bevete responsabilmente e coscientemente ... w i piccoli artigiani
Si vede che non sei sommelier. Da ciò che scrivi. PS: l'aceto che senti (anzi no, scusa... che NON senti - ma che c'è) in tanti dei vini che bevi tu sarà anche naturale ma non è una caratteristica che "l'uva dovrebbe dare".
Ci mancavano solo i complottisti del vino. Come scritto sopra da Andrea si vede che non solo non sei sommelier, ma neanche un semplice amatore appassionato di enologia. Altrimenti sapresti benissimo a cosa servano e perché tutti utilizzino i lieviti selezionati, sia i grandi produttori che i “piccoli artigiani”
@@LoSkiBumsi chiama volatile sommelier, e non aceto...ed è presente in ogni vino, talune volte sfumando nel sentore di erbaceo....alcune volte chiaramente diventa difettoso olfattivamente
Salve! Vi seguo da poco e sto cercando di appassionarmi al mondo del vino, i suoi video e la sua bravura e facilità nel comunicare nozioni e pensieri mi stanno aiutando moltissimo.. grazie!
Grazie della risposta. Io sono di Ovada e mi farebbe molto piacere sapere da te, quali sono le cantine Ovadesi, che producono un buon dolcetto di Ovada. Hai già provato gli agnolotti nel dolcetto.? Buon lavoro.
Qualsiasi professionista in qualsiasi settore avrà notato che quando sui media si affronta l’argomento in cui è esperto ci sono errori più o meno gravi e viene il sospetto che sia una scelta editoriale mirante al sensazionalismo = ascolti
Io come Socrate so solo che non so nulla, e potrei fare mie le parole di Mongo/Alex Karras in "Mezzogiorno e mezzo di fuoco": "Mongo non sa, Mongo non è che una pedina nel grande gioco della vita". Ma al posto di Sigfrido Ranucci dopo che DOVUNQUE , a seguito della prima puntata, si era rilevato che era stata presentata come una pratica truffaldina - invece che come un segno del maggior rigore della legislazione italiana nella protezione della qualità del vino - l'uso del mosto concentrato, e soprattutto dopo che era stata rilevata la plateale mancanza di professionalità nelle insinuazioni sulla violazione del disciplinare da parte del Sassucaia (ma come? Vuie site giurnaliste, e d'a RAI, no d'o Corriere di Pollenatrocchia, e facite 'nu servizio su Tenuta San Guido e manco sapite quante etichette produce?)l'avrei considerata una bruttissima figura, mi sarei tolto quel sorriso dalla faccia e ci sarei andato molto più coi piedi di piombo. E invece no, rilanciano stupidaggini.
Non sono per niente d'accordo. Sono anni che Report si occupa di "cose" che altri canali TV ignorano. Provate a guardare il "Report" della RSI e vi accorgerete quante malefatte vengono fatte ogni giorno. Anche qui lo fanno per fare ascolto? A me non sembra. Piuttosto la trovo una scusa per chiudersi occhi, orecchie e naso come le famose 3 scimmiette.
grazie mille. Veramente interessante e utile. Secondo te, quale è la fascia di prezzo minima (supermercato ben fornito) sotto la quale non scendere per assicurarsi una qualità più che suff.? 5 euro? 7euro? grazie mille.
Ciao, dipende sempre da che vino vai a comprare.. es. un Barolo, un Brunello di Montalcino o un Amarone a 15€ andrebbe evitato.. Alla fine la scelta migliore è andare in enoteca dove troverai bottiglie di tutte le fasce di prezzo e un operatore che ti consiglia.
@@francescozarelli6830 giusta precisazione. Naturlmente mi sto riferendo a vini "base", come valpolicella classico, bardolino, vini rosati. Il resto sarà di conseguenza. Ho la fortuna di abitare a Verona, e i supermercati sono ottimamente forniti di tutti i vini del territorio. Non devo andare in enoteca. Se voglio dedicare tempo al vino, andiamo direttamente a visitare le cantine ;) (ma ultimamente il tempo libero è pochissimo)
Non sempre il prezzo corrisponde alla qualità. Può capitare, per un tipo di vino, che il più caro sia peggio del meno caro. Occorre provare e accettare le immancabili delusioni.
@@lotion25 ok. sono con te. Ma qui la domanda è il prezzo minimo per un vino "base", sotto il quale non andare per non incappare in questi prodotti "molto elaborati".
@@00faso Io sono un fan del Primitivo. Si trovano buone bottiglie anche a 5 €. Per vini più "alla moda" e "pompati" questo è sicuramente impossibile. Penso, comunque, che dai 7 € in su si possa andare relativamente sul sicuro, magari facendosi consigliare da chi ha già fatto la prova.
Il vino non esiste in natura, serve necessariamente un processo controllato. Non vedo perché i lieviti non debbano far parte di questo processo. Oltre ad avere la possibilità di controllare la fermentazione (e quindi migliorare il prodotto finale), si possono usare i lieviti per dare aromi specifici E NON VEDO PERCHE' debba essere una cosa negativa. Ripeto: il vino NON E' un prodotto naturale, è sempre manipolato dall'uomo e il gusto finale dipende da come viene manipolato.
Ciao Maurizio, a me sembra che il messaggio di report sia molto chiaro, soprattutto il riferimento alle attività fraudolente dei grossi imbottigliatori. Volevo però riprendere il discorso dei lieviti. Sarai d'accordo, e lo sei, che i vini a fermentazione spontanea risultano nettamente più schietti (e genuini)... e si sente ! cito alcuni produttori come Rinaldi, Accomasso, Roddolo e Canonica. Un abbraccio e grazie per i tuoi video che seguo sempre con piacere
Certo chi non è del settore o un amatore, non capisce Report né le controdelucidazioni di chi di vino ci campa producendolo o chiacchierandolo. Se sull etichetta si scrivesse che cosa si usa per farlo sarebbe meglio, e si chiuderebbero tutte le polemiche. Sulle etichette delle bibite gassate è tutto scritto. A me farebbe piacere anche sapere che tipi di lieviti vengono usati. Per essere consapevoli o si è esperti o servono informazioni magari scritte su etichette esaustive.
Se andate a vedere anche il servizio sulla pizza napoletana che fece tanto scandalo, fu un occasione per tutti i pizzaioli per tornare alle origini con prodotti selezionati e del territorio(come farine poco raffinate, olio EVO, pomodori e lievito madre) , col giusto tempo di lievitazione. Per quel che riguarda il vino invece Ranucci ha ben specificato che sono episodi sulla quale loro hanno indagato, non sono tutti così anche perché poi ha fatto degli esempi virtuosi. Bisognerebbe premdere esempio dalle vecchie traduzioni e dare le giuste ricompense(doc, igp ed altro,) solo a chi lo merita.
Nella trasmissione e la puntata analizzata il concetto dei grossi numeri è molto chiaro. Si fa chiaramente riferimento e citando (come nel caso dell' oltrepò) i grandi imbottigliatori e non produttori. Più chiaro di così. Tra l' altro realtà dell' oltrepò che conosco benissimo (abitando a Pavia). E purtroppo tra grandi imbottigliatori e cantine sociali certe pratiche, come tagli non legali, fatturazioni false, conferimenti fasulli, sono cicliche a discapito di un territorio dalle grandi potenzialità e a danno anche di chi lavora con onestà.
ma se report ha fatto nomi e cognomi (cosa che non avviene qui) perchè bisogna tacciarli di generalizzare? io ho trovato la puntata estremamente chiara, dice che alcune frodi esistono e se sono alcune è logico che non sono tutte.
grazie per la spiegazione ma non concordo sull'ultima parte, cioè che sono più i grandi produttori che barano. sicuramente i grandi produttori ricevono anche molti più controllo rispetto ai piccoli, in più appunto per questioni burocratiche loro tendono a dichiarare un po' tutto mentre i piccoli non sai bene cosa dichiarano. Che poi tu abbia avuto varie esperienze personali non lo nego, ma dati ci sono su dove effettivamente accadono queste truffe? quali casi sono stati provati?
Parti dal semplice concetto che uscire su uno scaffale con una bottiglia di vetro a €1,99 IVA compresa è economicamente impossibile se lavori correttamente.... Questo l'ho spiegato chiaramente nel mio primo video del canale 2 anni fa 🍷
Certo su questo non ne ho dubbi, come dici tu deve costare almeno 7-8 euro, ma non credo che questo riguardi solo la GDO ma riguarda anche tante piccole realtà che credo facciano anche più fatica a teneri prezzi bassi visto che sono più piccoli e hanno pochi ettari. Diciamo che ci sono le tenute piccole molto competenti ma la maggior parte sicuramente non fa qualità e anche le proteste degli agricoltori di questo periodo ci dicono proprio queste cose, molti agricoltori e piccoli imprenditori sono improduttivi e vanno avanti grazie al fatto che hanno enormi sussidi, altrimenti la maggior parte di loro non starebbe in piedi per una settimana
Eh no questa volta non condivido il video commento L'osservatore medio non si fa confondere ma riconosce in report il pregio di aprire gli occhi sul mondo del vino che nn mi pare cosi cristallino. Compito vostro e dei produttori di vino bravi ed onesti di combattere i loro colleghi meno " bravi". Cosa che prima di report nn mi sembra di aver notato. Ma poi come fate voi esperti a sapere cosa avviene di notte nelle cantine? Illuminateci grazie Poi a verificare le info di report ghe pensi mi .. complimenti comunque .. seguo e seguirò il tuo canale xchè mi piace un sacco ..
La questione è anche questa: come confermato da questo video e quello di dicembre, se si sa nel settore che i magheggi fuorilegge ci sono, perché il settore per autotutela non si ribella contro chi fa le illegalità??😅
Ciao Maurizio ottimo video, mi fa fare una riflessione, giorni fa ho comprato un vino al supermercato, si chiama Masso antico, un Primitivo di Manduria da uve leggermente appassite, buonissimo, però facendo una ricerca, questo vino costa tra gli 8,50 e gli 11.00 euro, fin qui tutto normale, il vino è premiato e consigliato da Luca Maroni con un punteggio di 99 punti, tantissimi, quello che non mi quadra è che l'ho pagato meno di 5 euro. Che fossi caduto pure io nella trappola che tu descrivi nel tuo video. Ciao
Prima o poi Report, che seguo sempre con piacere, farà un servizio su un argomento di cui sei competente e lí ti accorgerai di imprecisioni, mi auguro in buona fede, ma che sembrano necessarie a giustificare le teorie. Ho imparato a prendere con le pinze e a verificare il più possibile...
A circa 11.25 c'è un refuso: non sono i lieviti a trasformarsi in alcool ma gli zuccheri. Ovviamente sono i lieviti a compiere questa trasformazione. Per il resto, ben vengano questi video non eccessivamente tecnici ma che ben fanno capire che un po' di "infarinatura" di un certo argomento aiuta tantissimo a non farci prendere in giro.
Quanto occorre per ricevere "Le parole del vino" in PDF? Mi sono iscritto al canale l'altro giorno e scritto la mail a voi ma ancora non ho ricevuto nulla. Grazie
Gran bel video. Altri sommelier e pagine gastronomiche hanno buttato letame sul servizio di report dando delle spiegazioni non professionali e scialbe. La Tua critica invece mi è sembrata costruita da persona saccente e libera da pregiudizi o da sponsor. Grande!
E' risaputo che qualsiasi produttore di qualunque cosa e non solo vino ma abbigliamento, cosmesi, gioielli(vedi tutti i Rolex che hanno al polso i tennisti della nazionale ad esempio e come li sfoggiano) "Omaggia" volentieri chi poi gli fa una pubblicità (anche indiretta). Non per tutti gli "omaggiati" sarà cosi, certamente. Ma siamo in Italia e.... difficile sputare nel piatto dove poi ti può capitare di mangaire! PROSIT. @@SensiInMovimento
Fatta chiarezza... così così. Anche se i produttori fraudolenti sono pochi, come fa il consumatore ad evitarli? Siamo sicuri che il prezzo sia un modo sicuro di individuarli? Troppo facile... Quindi è logico che ci sia un fuggi fuggi ed è inutile dare la colpa agli organi di informazione, anche se non perfetti. Il punto è che, chi tarocca il vino, fa un danno enorme alla collettività dei produttori; l'unica difesa è, per loro, coalizzarsi e combattere ad ogni costo le mistificazioni. Non è un suggerimento, ma solo un esempio: provate a fare una cosa del genere in Francia e sarete fortunati ad uscirne incolumi.
Ma perché la verità da tanto fastidio? Praticamente hai detto ciò che Report ha detto, e non mi pare che abbia tirato in ballo i piccoli produttori, anzi li ha intervistati ed elogiati, ma i grossi industriali del vino che per massimizzare i profitti conducono queste pratiche. O forse ha dato più fastidio sentir dire, che anche un ottimo sommelier può essere ingannato da un buon enologo che sa produrre da un vinello, un vino all'apparenza di qualità usando i giusti ingredienti?
Bel video, e ho visto anche quello di report.Secondo me quel servizio tanto male non è. Alla fine hanno detto tutte le cose che hai detto tu, sottolineando che ci sono canti che producono qualità come quella di Vasto.Secondo me ci vuole più trasparenza sull’etichette, perché se devo bere una cosa che viene manipolata dal enologo, lo voglio sapere. Per me il vero artista e chi riesce a fare un vino con fermentazione spontanea, e in quel caso una bottiglia può valere il prezzo richiesto.per un vino gestito dall’enologo, se sempre di qualità, massimo quattro euro bottiglia. Comunque d’ora in poi poi torno a bere più birra 😂
Grande sbevazzone!non sapevo che in Moldavia facevano 🍷😅,quindi per conoscere le grandi aziende che producono milioni di bottiglie di vino come posso fare?a parte guardare il video che menzioni di dicembre?😊.meno male che ci sei tu che ci aiuti a schiarire le idee😎🥂🍾
Carissimo, lascia ai denunciati, qualora lo ritenessero opportuno, sporgere querela. Vediamo se quando lo faranno. Permetti che di fronte a certi numeri qualche dubbio sulla genuinità del prodotto non può non venire. Le esperienze pregresse qualcosa vorranno pur dire, o no!
Scusa ma io sono nata in mezzo alle vigne e in mezzo alle cantine in un posto meraviglioso chiamato VALPOLICELLA, ( quella originale formata dai 5 comuni : NEGRAR di V,, MARANO DI V., SAN PIETRO INCARIANO, FUMANE E SANT' AMBROGIO DI V., mio padre aveva una cantina (piccola) e anche alcuni nostri parenti, ma nessuno ha mai usato lieviti, SI PIGIAVA SEMPLICEMENTE L' UVA e si aspettava la fermentazione, poi sono arrivati gli ENOLOGI, ed hanno sconvolto tutto !!!!!
Egregio, sono iscritto al suo canale perché lo ritengo un valido supporto informativo, tuttavia dissento da lei per quel sottile livore che manifesta per la trasmissione di cui è all'oggetto del suo video. Il giornalismo d'inchiesta fatto da Ranucci ha proprio lo scopo di rivolgersi al "cittadino comune" che in questo ginepraio deve scegliere cosa mettere sulla tavola.... Quindi mi permetto di sottolineare che questa volta ha TOPPATO proprio lei, facendo avvalorare la tesi in me e in altri utenti , ciò che è stato presentato nella trasmissione REPORT sia vicino alla realtà . Grazie cmq per i suoi video.
Il vino si fa in cantina per il semplice motivo che si deve seguire i gusti del cliente , io in piccolo lo ho prodotto e ogni anno aveva sapore “ beva “ diverso ma vinificavo ciò che mi dava la vigna
Mia esperienza personale: Ho fatto diverse stagioni come cantiniere nelle cantine sociali zona Prosecco e credetemi che TUTTE le cantine sociali operano in modo molto illegale. Viene chiamato Prosecco qualsiasi cosa, anche carichi di uva proveniente dal Sud o dalla Spagna. Per non parlare dei conferitori che quando viene la grandine fanno festa perché riempiono la quota Prosecco con le altre uve riusciendo ad ottenere un doppio guadagno. Infine, utilizzo di prodotti per aggiunte e correzioni che sono illegali, o con quantità non consentite soprattutto nel biologico. Potrei continuare così ad elencare le mille cose non vanno e che alla lunga purtroppo andranno a danneggiare i vari brand fondamentali per questo settore. Di controlli ce ne sono veramente pochi e inoltre sono in conflitto di interessi essendo gli enti di certificazione privati e pagati dalle cantine stesse. Perciò secondo me è giusto che se ne parli con una corretta contestualizzazione e come hai detto te, facendo presente ai consumatori che tuttavia ci sono altrettante cantine (piccole per lo più) che operano in modo corretto.
Caro sbevazzone, correttamente hai messo in luce delle imprecisioni ma ,a mio parere ,bisogna fare chiarezza e report ha provato e mosso le acque che sarebbero state terribilmente ferme ! A mio parere vi è una forma di protezionismo ,anche dai piccoli ,per la paura di perdere mercato , ma proprio gli onesti ,e ne ho conosciuto tanti ,ci rimettono ! Bisogna sputtanare i disonesti anche se fanno pratiche lecite ,ma sono borderline, i Chips diciamolo sono una porcata!!!! Il mescolare vini di merd con vini decenti e correggerli col piccolo chimico è da stronzi ! Comunque grazie
al netto delle tue ottime precisazioni, ben vengano sempre le inchieste di Report che anche con qualche sbavatura mettono in luce fatti gravi che difficilmente sapremmo. Spero che sarai d'accordo con me
A me viene il dubbio che lei non abbia visto il video, o in caso contrario che sia stato debitamente ripreso da qualcuno d’ importante. Report, ha fatto distinzioni precise, nomi e cognomi, e si parla continuamente di grande distribuzione. In secondo luogo sono stati intervistati per delle precisazioni dei piccoli produttori. Se dovessi giudicare tutto il servizio solo dalla pronuncia di rislieng….sarei messo gran male. Se non rettificherà i contenuti le leverò il segui, e non credo di esser l’unico
Se lei è davvero Pensa che io abbia registrato il mio video di commento senza vedere il servizio di report, tolga pure l'iscrizione e segua altri canali. Se invece semplicemente il suo pensiero differisce dal mio, ci sta, questo è uno spazio proprio per esprimere le proprie idee🍷 PROSIT
@@SensiInMovimento ci sono nomi e cognomi e cantine, non mi sembra generalizzi particolarmente. Poi qualche strafalcione c’è, ma dire che hanno toppato….mi sembra esagerato, è noto che in molti commenti vi è la stessa sensazione, ovvero che report non ha toppato
Una precisazione: i vini possono essere monovitigni (come il Barolo, Il Valtellina Superiore, l’Aglianico del Vulture, etc.) e da uvaggio o blend (come il Chianti, l’Amarone, etc.) Il Pétrus è un vino monovitigno, perché rigorosamente ottenuto da Merlot al 100%.
@@ferlor019Ho avuto l'occasone di degustare Pétrus in calice in due occasioni: nell'Aquitaine, regione che comprende Pomerol (dove viene prodotto questo vino), e a Roma, nell'ambito di un corso dedicato al Bordeaux da parte della Fondazione Italiana Sommelier nel 2019 e 2020 (relatore Lauciani). Buona serata con l'augurio di avere la fortuna di degustarlo (ne vale sicuramente la pena).
Quasi sempre e' cosi ma in realta' in alcune annate, quando il clima ne permette la perfetta maturazione viene aggiunta una piccola quota di Cabernet Franc.
@@brigodoroPerfetto. Ne ero già informato. I vini che per 85-100% sono ottenuti da uve dello stesso vitigno sono considerati monovitigni, perché dotati di caratteri varietali. In Italia, pèure è applicata norma norma (ad es., il Prosecco può essere prodotto con glera all'85%).
@@germanolucertini Saro' un rompiballe pero' questa cosa di chiamare monovitigno un vino che contiene altro proprio non la comprendo, anche per il termine stesso. Poi il 15% non mi sembra poco a mio parere personale , poi per carita' posso sbagliarmi pero' la vedo cosi.😁
A me personalmente il messaggio che sono i grandi produttori il "problema" é passato perfettamente e non ci é voluto Report per farmi capire che ci si deve indirizzare ai piccoli produttori. Oggi pressoché tutti i vini nella mia cantina frigo prevengono da piccoli produttori che ho personalmente visitato.
Son d'accordo su tutto ho solo una domanda, seria a cui tengo e sarebbe educativo ed interessante una risposta sincera e secca, MA IL SUCCHIOTTO SUL COLLO??????
Penso che Report abbia grandi meriti ho visto la puntata e rivista su rai play e mi sembra molto ben equilibrata forse và evitata la sensazione che può dare che tutti i viticoltori sono truffatori ma non è l' intenzione di report
in effetti nella puntata non si dice che tutti i vini sono taroccati!, ha fatto vedere che ci sono viticoltori seri e onesti Vendo vino da più di 20 anni e sarei d accordo nel mettere gli ingredienti che compongono il nettare di bacco(è comunque un alimento che ingeriamo), provenienza e cosi via, mi sa che tanti inizieranno a tremare
Come definire un vino "di qualità "? Sembra una domanda sciocca, ma lo è meno di quanto sembri. Ad esempio, un buon vino ottenuto con lievito selezionati è più "di qualità " rispetto a una schifezza di vino "naturale"? Oppure, un vino fatto in ambienti semicasalinghi con cantina adiacente al ricovero del trattore, pavimento in cemento grezzo e dubbio livello igienico medio è più "di qualità " rispetto al Tavernello che (mi riferisco al tuo video dedicato), presta molta attenzione all'igiene, alla sostenibilità e al controllo della filiera? Sarebbe interessante un video su questo argomento (sul quale ho spesso discusso). In sostanza: un buon vino è di conseguenza automaticamente sinonimo di qualità? Grazie.
Non è assolutamente vero che Report ha parlato solo male dei produttori di vini! Il nostro caro esperto si arrampica sugli specchi per proteggere il suo ambiente. Comunque possono mettere nel vino quello che vogliono....ma poi devono scrivermelo sull'etichetta!
Ma siamo sicuri che i lieviti aromatici magari al gusto di vaniglia o di frutti tropicali debbano essere considerati legali? O piuttosto perché non rendere trasparente la scelta al consumatore che il vino che sta acquistando è prodotto con lieviti aromatici?
I lieviti non hanno "gusto". Come spiegato da Maurizio, possono aiutare lo sviluppo di alcuni profumi nel vino, ma perché questo succeda l'uva deve possedere già il potenziale aroma. Si chiamano precursori aromatici (riascoltati il video di Maurizio) e sono delle molecole chimiche (moltissime) già presenti nella buccia delle uve, e che si liberano nel vino principalmente, ma non solo, durante il processo della fermentazione alcolica. Vi sono delle uve poi dette "aromatiche" (poche) in cui gli aromi sono già presenti come tali nell'acino: qui i lieviti (poverini) non c'azzeccano proprio, perché è l'uva stessa ad aver prodotto i gusti di cui tu parli
Report, come sempre,fa nomi e cognomi, sarà forse la magistratura a fare chiarezza.Qualche sbavatura ci può stare (Raisling) probabilmente il non avere specificato che queste prassi criminali, fortunatamente non rappresentano la maggioranza di produttori è stata una “leggerezza” .Resta il fatto, che i primi che dovrebbero adottare misure, atte a smascherare e allontanare i loro colleghi sleali, dovrebbero essere proprio loro, a me non sembra che questo avvenga.Anche leggere semplicemente un etichetta diventa ,a volte, una mission impossible.In questo però c’é Lei, che ci aiuta in questo.
Lei è molto bravo ,non capisco come la Rai ,ancora non si sia accorta delle sue competenze,in materia. ..Spero che diventi un importante fonte di informazione nazionale ... Complimenti al canale ...
È lo stile report nella maggior parte dei casi, molti errori, poco approfondimento, tantissime imprecisioni, e storture volontarie per avvalorare il loro pensiero ed orientare il telespettatore. E, purtroppo, lo dico per esperienza personale😢!!
Quando una qualsiasi trasmissione giornalistica fa un servizio su un argomento di cui sei esperto, ti accorgi di quanto sia superficiale e "a tema" (ovvero fatta per portare lo spettatore ad alcune conclusioni predefinite).
Chiariamo un punto: i trucioli non si mettono liberi nel vino, ma sono immessi in un sacco che poi viene immerso nel vino. Poi si estrae il sacco e con lui escono tutti i trucioli. Questo permette di ottenere un effetto barrique in una decina di giorni. Consiglio di guardare l'etichetta: è bene che sia specificato quanto a lungo il vino è stato in barrique. Si tratta però di una pratica ammessa in molti paesi, non è notoriamente nociva per il consumatore. È solo una scorciatoia rispetto ai metodi di produzione tradizionali.
ma quel tipo di vino deve averne tanta di intensità colorante per beneficiare di questa pratica, per chi non lo sapesse i trucioli ne assorbono tanto di colore
@@ettoredalfarra2 non confondiamo, il tannino ellagico di castagno in polvere si usa legalmente nella quantità massima di 10 - 15 grammi a ettolitro per proteggere un vino dalla ossidazione cui andrebbe incontro se l'uva ne era carente per motivi climatici e non certo per l'effetto barrique
@@ettoredalfarra2 il colore si può mantenere solo cercando di evitare e ritardare la normale ossidazione che si forma a contatto con l'ossigeno dell'aria
Quello che viene messo in commercio é vino *curato* per evitare conseguenze nel commercio, non conseguenze per quanto riguarda la salute del consumatore, ma per la salute del conto corrente e dell'immagine del distributore venditore, poi per quanto riguarda le possibili intolleranze, il distributore si parla il culo con le analisi di prassi, perché se si parla di vino taroccato, vuol dire che non é originario dei luoghi e dei modi riportati nell'etichetta, ma lo sanno tutti che lita,e immagino altri nel mondo, mettono in distribuzione commerciale quelli che chiamano *vini tagliati*, perché é altrettanto fiorente il mercato dei vini da taglio, che già di suo produce vino adulterato,in modo ben contemplato da leggi nate per quello scopo
Vorrei precisare che neanche le pratiche della "enologia rusticana" di un tempo erano molto salutari. Vorrei ricordare il "quasi innocente" succo di limone e sale per spegnere lo "spunto d'aceto" di alcuni bianchi inconsistenti, per poi passare all'aggiunta di varie materie zuccherine (fichi secchi, se andava bene) per far partire la fermentazione di uve che zuccheri ne avevano pochi. Passiamo poi all'aggiunta di bacche varie per migliorare il colore dei rossi, fra cui la famigerata Fitolacca, tossica e usata per colorare le stoffe. Non parliamo poi dei pezzi di piombo, o di rame, nonché dei mosti bolliti in recipienti di rame ossidato (la famosa "cotta") o i paletti incandescenti immersi nel mosto per far partire la fermentazione. Da queste pratiche arcaiche veniva fuori il famigerato "vino di bastone", sia con riferimento al "bastone" utilizzato per mescolare la mistura, sia per le bastonate che beccava il malcapitato consumatore. Da quella subcultura arcaica è poi scaturita l'incompetenza criminale di chi è arrivato ad aggiungere metanolo al vino. Si spererebbe, però, che la cosiddetta modernità servisse, almeno, a cancellare, almeno in parte, tutto ciò che di discutibile ed anche criminale si è sempre trovato nel mondo del vino.
Da quello che ho inteso dal servizio di report, i lieviti vengono aggiunti poiche quelli indigeni sulla buccia venhono uccisi dai trattamenti in vigni. Siamo sicuri che ciò che beviamo sia sicuro da questo punto di vista? Piccola nota, Rkasiteli è un vitigno che ha origine in Georgia.
A me sto Sigfrido non è mai stato simpatico, anzi, figuriamoci adesso, e poi dai,,,RAISLING...ahahahah se lo avessi pronunciato io davanti a mio Padre, mi avrebbe detto : beato a te che non capisci un ..... ahahah Prosit Maurizio 🍷
Bravo, 👌 perfetto. Report ha toppato ancora, non con l'indagine, ma con il servizio sensazionalistico con un messaggio sotteso fuorviante. E il danno è incommensurabile. Grazie per questi video utilissimi, seguo sempre con passione.
Ho visto entrambe le puntate di Report e ovviamente sono stato molto amareggiato (come spesso quando guardo questa trasmissione), ma non ho avuto la sensazione che volesse fare di tutta l'erba un fascio, pantopiú che ha fatto nomi e congnomi degli imputati.
Credo che lo scopo di Ranucci, oltre a risvegliare le menti assopite di noi consumatori, sia quello di sollecitare un'etichetta che finalmente racconti cosa ingeriamo e i metodi di lavorazione. E questa sì sarebbe una vera rivoluzione.
Ma sarà impossibile.
Ottimo commento che condivido. E per quanto riguarda cosa mangiamo...? Mi amareggia vedere Report ma, purtroppo, dice delle cose vere.
a dire il vero, per i vini etichettati da dicembre 2023 si dovrà mette il QR code con la lista degli ingredienti.
purtroppo è ancora tutto verificare...
@@SensiInMovimento Malissimo. Molto molto male. I consumatori hanno il sacrosanto diritto di sapere cosa bevono e mangiano.
E pure le quantità , e chi ci lavora , stipendio e cotions
Buongiorno, per me il servizio di Report è illuminante, ha il pregio delle testimonianze, dei documenti.
Per il mio modesto parere il mondo del vino ha 2 difetti principali, se ne beve troppo, e molto del vino prodotto costa troppo poco
Non ha toppato, Report ha acceso un faro su un mondo che ama raccontarsi incontaminato, sta alla magistratura e all’autotutela dei produttori di vino onesti, difendere il buon nome, le buone pratiche, del vino italiano.
Nessuno ha mai raccontato di essere incontaminato, questa è una sega mentale dell’italiano medio
Concordo
Se fanno tutti così sbagliano la direzione deve essere opposta che chi produce così vada all estero e ci stia se permesso...si deve andare verso l eccellenza e trasparenza
Grazie come sempre Maurizio, Sei forte, competente e chiaro. 😊😊😊
Quando trovi prosecco a 3 euro, qualche domanda bisogna porsela... o viviamo nel mondo dei sogni come la famiglia del mulino bianco????????
Ma per "produrre" così tanto vino in così poco territorio devono avere un qualche "segreto"...…!?!?
@@nandogatti3711certo, ma questa gente non so per quale motivo debba difendere a prescindere
Alt il prezzo è direttamente proporzionale alla quantità di uva prodotta e il Prosecco si fà dall'uva del vitigno Glera molto produttivo con grappoli che arrivano a pesare anche mezzo chilo
@@lorenzozeta799 d'accordo ma tra il costo della manodopera, della lavorazione in vigna e in cantina oltre al vetro al sughero e l'etichettatura, ti sembra normale????
@@dinosilvagni semplice come già scritto più uva produci a ettaro e più si riducono i costi e nel caso della Glera da cui si ottiene il Prosecco è normale produrre in pianura 180 - 200 quintali a ettaro
Nell’ambito di molti settori, in particolare di quelli che hanno una valenza commerciale elevata (come il settore vinicolo), sono presenti molti attori (produttori singoli, piccole e medie aziende e grandi gruppi). Molti di questi attori lavorano correttamente e nell’ottemperanza delle norme. Certamente, come è stato inoppugnabilmente documentato, vengono compiuti atti fraudolenti nella produzione di alcuni vini e questo può verosimilmente riguardare soprattutto i vini che hanno una larga rappresentazione nel mercato. Un programma televisivo, un articolo di giornale o altro mezzo di informazione nella rappresentazione della realtà deve essere documentato, obiettivo e dare una visione corretta del problema, senza generare generalizzazioni e immagini mistificanti.
Come qualche commentatore ha fatto notare, alcuni vini di pregio e/o di successo sono reperibili a prezzi molto bassi e inspiegabili. Su queste situazioni sarebbe opportuno che le Autorità competenti svolgessero accurate indagini al solo scopo di garantire autenticità e correttezza dei produttori seri e leali.
il problema in italia non e chi fa illeciti, ma che quando vengono beccati non succede mai nulla...
Grazie per il video, ancora una volta molto interessante. Un saluto 👋.
Grazie per tutto quello che fai da parte di tutti i viticoltori onesti e ambiziosi.
Auguri di tutto il successo e fortuna.
I tuoi video sono chiarissimi e molto istruttivi. Grande!💯👍🔝
Salve a tutti. Per me REPORT NON HA TOPPATO!
Mi presento, non sono sommelier (mi fregio sempre del non titolo con orgoglio), sono una persona curiosa che è sempre stata attratta dal mondo del vino e soprattutto dell'agricoltura condotta con metodi ancestrali, di un tempo, prima dell'avvento della chimica spinta.
Lo ammento: sono un bevitore seriale di quello che viene chiamata vino naturale.
Devo ammettere la mia grande soddisfazione nel vedere quanto la trasmissione di Report abbia dato fastidio ai più, a coloro che "capiscono" di vino.
Leggere le testate specializzate del settore che si sono scagliate contro la trasmissione mi ha fatto un enorme piacere, vuol dire che è stato toccato qualche nervo scoperto.
A parziale commento del tuo video, ti seguo da tempo, ho sempre molto da imparare, vorrei subito evidenziare che la puntata di Report non ha improntato il suo focus sulle attività truffaldine condotte da talune aziende vitivinicole, è andata oltre sottolineando invece la liceità dell'utilizzo di alcuni comportamenti come l'utilizzo di mosti neutri, quelli inodore ed insapore, che sono (purtroppo!) consentiti dalla legge come anche l'inoculazione di lieviti "aromatizzati" che influiscono sul sapore del prodotto vinicolo.
E' vero che Report ha riportato che talune aziende effettuano attività illecite utilizzando uve marce o uva da tavola e che poi si aiutano con la scienza per avere un vino bevibile, ma qui è lo Stato che deve intervenire con tutti i suoi mezzi.
Tornando ai lieviti selezionati, mi domando semplicemente a cosa serve l'utilizzo se non avere un prodotto diverso da quello che l'uva raccolta potrebbe dare. Non serve aggiungere lievito perché come ben spiegato sul tuo video sono già presenti sul chicco dell'uva. O forse la chimica utilizzata in vigna ha distrutto i lieviti vivi?
Pensate che i produttori di vini naturali, quei pazzi scriteriati, lavorano tanto in vigna per non agire poi in cantina (o agire secondo coscienza).
Aggiungo altro piccolo appunto sull'abbassamento del grado alcolico del vino: i pazzi scriteriati di cui sopra, da anni, sono costretti ad anticipare la vendemmia, perché qualcuno ha suggerito al consumatore finale che il vino di Troia (faccio esempio di vitigno autoctono pugliese carico e strutturato) non deve superare i 12 o 13 gradi, altrimenti negli apericena gira la testa all'esperto di turno.
Buona giornata a tutti e bevete responsabilmente e coscientemente ... w i piccoli artigiani
Grazie per la tua opinione, i miei video vogliono proprio stimolare la riflessione e il dibattito. PROSIT!🍷
Si vede che non sei sommelier. Da ciò che scrivi.
PS: l'aceto che senti (anzi no, scusa... che NON senti - ma che c'è) in tanti dei vini che bevi tu sarà anche naturale ma non è una caratteristica che "l'uva dovrebbe dare".
Ci mancavano solo i complottisti del vino. Come scritto sopra da Andrea si vede che non solo non sei sommelier, ma neanche un semplice amatore appassionato di enologia. Altrimenti sapresti benissimo a cosa servano e perché tutti utilizzino i lieviti selezionati, sia i grandi produttori che i “piccoli artigiani”
@@LoSkiBumsi chiama volatile sommelier, e non aceto...ed è presente in ogni vino, talune volte sfumando nel sentore di erbaceo....alcune volte chiaramente diventa difettoso olfattivamente
Dai "piccoli artgiani" si trova il "vino naturale" ?
Molto interessante. Grazie
Salve! Vi seguo da poco e sto cercando di appassionarmi al mondo del vino, i suoi video e la sua bravura e facilità nel comunicare nozioni e pensieri mi stanno aiutando moltissimo.. grazie!
Grazieeee 🥂 PROSIT
Report ha solo mosso la coscienza del consumatore nella direzione giusta, verso la ricerca di qualità.
Guardi il servizio di report comunque
Grazie della risposta.
Io sono di Ovada e mi farebbe molto piacere sapere da te, quali sono le cantine Ovadesi, che producono un buon dolcetto di Ovada.
Hai già provato gli agnolotti nel dolcetto.?
Buon lavoro.
I piccoli produttori sono validi, mi piace gaggino e forti del vento 🍷
Qualsiasi professionista in qualsiasi settore avrà notato che quando sui media si affronta l’argomento in cui è esperto ci sono errori più o meno gravi e viene il sospetto che sia una scelta editoriale mirante al sensazionalismo = ascolti
Si sono d’accordo è vero
Io come Socrate so solo che non so nulla, e potrei fare mie le parole di Mongo/Alex Karras in "Mezzogiorno e mezzo di fuoco": "Mongo non sa, Mongo non è che una pedina nel grande gioco della vita". Ma al posto di Sigfrido Ranucci dopo che DOVUNQUE , a seguito della prima puntata, si era rilevato che era stata presentata come una pratica truffaldina - invece che come un segno del maggior rigore della legislazione italiana nella protezione della qualità del vino - l'uso del mosto concentrato, e soprattutto dopo che era stata rilevata la plateale mancanza di professionalità nelle insinuazioni sulla violazione del disciplinare da parte del Sassucaia (ma come? Vuie site giurnaliste, e d'a RAI, no d'o Corriere di Pollenatrocchia, e facite 'nu servizio su Tenuta San Guido e manco sapite quante etichette produce?)l'avrei considerata una bruttissima figura, mi sarei tolto quel sorriso dalla faccia e ci sarei andato molto più coi piedi di piombo. E invece no, rilanciano stupidaggini.
No. È peggio. Sono ignoranti e superficiali. Non si informano e non studiano.
Non sono per niente d'accordo. Sono anni che Report si occupa di "cose" che altri canali TV ignorano. Provate a guardare il "Report" della RSI e vi accorgerete quante malefatte vengono fatte ogni giorno. Anche qui lo fanno per fare ascolto? A me non sembra. Piuttosto la trovo una scusa per chiudersi occhi, orecchie e naso come le famose 3 scimmiette.
vero...PROSIT!🍷
Da mastro birraio, qualcosina sull'utilizzo dei lieviti avrei da dirla ..
grazie mille. Veramente interessante e utile.
Secondo te, quale è la fascia di prezzo minima (supermercato ben fornito) sotto la quale non scendere per assicurarsi una qualità più che suff.? 5 euro? 7euro?
grazie mille.
Ciao, dipende sempre da che vino vai a comprare.. es. un Barolo, un Brunello di Montalcino o un Amarone a 15€ andrebbe evitato.. Alla fine la scelta migliore è andare in enoteca dove troverai bottiglie di tutte le fasce di prezzo e un operatore che ti consiglia.
@@francescozarelli6830 giusta precisazione. Naturlmente mi sto riferendo a vini "base", come valpolicella classico, bardolino, vini rosati. Il resto sarà di conseguenza.
Ho la fortuna di abitare a Verona, e i supermercati sono ottimamente forniti di tutti i vini del territorio. Non devo andare in enoteca. Se voglio dedicare tempo al vino, andiamo direttamente a visitare le cantine ;) (ma ultimamente il tempo libero è pochissimo)
Non sempre il prezzo corrisponde alla qualità. Può capitare, per un tipo di vino, che il più caro sia peggio del meno caro. Occorre provare e accettare le immancabili delusioni.
@@lotion25 ok. sono con te.
Ma qui la domanda è il prezzo minimo per un vino "base", sotto il quale non andare per non incappare in questi prodotti "molto elaborati".
@@00faso Io sono un fan del Primitivo. Si trovano buone bottiglie anche a 5 €. Per vini più "alla moda" e "pompati" questo è sicuramente impossibile. Penso, comunque, che dai 7 € in su si possa andare relativamente sul sicuro, magari facendosi consigliare da chi ha già fatto la prova.
Il vino non esiste in natura, serve necessariamente un processo controllato. Non vedo perché i lieviti non debbano far parte di questo processo. Oltre ad avere la possibilità di controllare la fermentazione (e quindi migliorare il prodotto finale), si possono usare i lieviti per dare aromi specifici E NON VEDO PERCHE' debba essere una cosa negativa. Ripeto: il vino NON E' un prodotto naturale, è sempre manipolato dall'uomo e il gusto finale dipende da come viene manipolato.
Complimenti esaustivo come sempre.
Ciao Maurizio, a me sembra che il messaggio di report sia molto chiaro, soprattutto il riferimento alle attività fraudolente dei grossi imbottigliatori. Volevo però riprendere il discorso dei lieviti. Sarai d'accordo, e lo sei, che i vini a fermentazione spontanea risultano nettamente più schietti (e genuini)... e si sente ! cito alcuni produttori come Rinaldi, Accomasso, Roddolo e Canonica. Un abbraccio e grazie per i tuoi video che seguo sempre con piacere
certo che sono d'accordo! PROSIT!🍷
Certo chi non è del settore o un amatore, non capisce Report né le controdelucidazioni di chi di vino ci campa producendolo o chiacchierandolo. Se sull etichetta si scrivesse che cosa si usa per farlo sarebbe meglio, e si chiuderebbero tutte le polemiche. Sulle etichette delle bibite gassate è tutto scritto. A me farebbe piacere anche sapere che tipi di lieviti vengono usati. Per essere consapevoli o si è esperti o servono informazioni magari scritte su etichette esaustive.
Buongiorno, il vino mostrato nel video come esempio (sconosciuto e impronunciabile) non è Moldavo ma Giorgiano.
Se andate a vedere anche il servizio sulla pizza napoletana che fece tanto scandalo, fu un occasione per tutti i pizzaioli per tornare alle origini con prodotti selezionati e del territorio(come farine poco raffinate, olio EVO, pomodori e lievito madre) , col giusto tempo di lievitazione.
Per quel che riguarda il vino invece Ranucci ha ben specificato che sono episodi sulla quale loro hanno indagato, non sono tutti così anche perché poi ha fatto degli esempi virtuosi. Bisognerebbe premdere esempio dalle vecchie traduzioni e dare le giuste ricompense(doc, igp ed altro,) solo a chi lo merita.
Grazie! Saluti/e
Nella trasmissione e la puntata analizzata il concetto dei grossi numeri è molto chiaro. Si fa chiaramente riferimento e citando (come nel caso dell' oltrepò) i grandi imbottigliatori e non produttori. Più chiaro di così. Tra l' altro realtà dell' oltrepò che conosco benissimo (abitando a Pavia). E purtroppo tra grandi imbottigliatori e cantine sociali certe pratiche, come tagli non legali, fatturazioni false, conferimenti fasulli, sono cicliche a discapito di un territorio dalle grandi potenzialità e a danno anche di chi lavora con onestà.
Finalmente un commento degno di nota.
Visto che la massa dei consumatori può permettersi soltanto vini provenienti da queste realtà sarebbe opportuno fare maggiore chiarezza
in italia la parola onesto sembra essere passata di moda...
Ottima precisazione che condivido in pieno.
ma se report ha fatto nomi e cognomi (cosa che non avviene qui) perchè bisogna tacciarli di generalizzare? io ho trovato la puntata estremamente chiara, dice che alcune frodi esistono e se sono alcune è logico che non sono tutte.
Infatti è proprio quello che hanno detto, non hanno assolutamente generalizzato ma chiarito che ci molti truffatori nel mondo dell'enoviticoltura!
@@riccardovannucci6249 nel video si dice il contrario
@@958fuserio mi riferivo a Report!
io ho avuto la sensazione opposta, ci sta che tu esprima la tua ;-)
PROSIT!🍷
grazie per la spiegazione ma non concordo sull'ultima parte, cioè che sono più i grandi produttori che barano. sicuramente i grandi produttori ricevono anche molti più controllo rispetto ai piccoli, in più appunto per questioni burocratiche loro tendono a dichiarare un po' tutto mentre i piccoli non sai bene cosa dichiarano. Che poi tu abbia avuto varie esperienze personali non lo nego, ma dati ci sono su dove effettivamente accadono queste truffe? quali casi sono stati provati?
Parti dal semplice concetto che uscire su uno scaffale con una bottiglia di vetro a €1,99 IVA compresa è economicamente impossibile se lavori correttamente.... Questo l'ho spiegato chiaramente nel mio primo video del canale 2 anni fa 🍷
Certo su questo non ne ho dubbi, come dici tu deve costare almeno 7-8 euro, ma non credo che questo riguardi solo la GDO ma riguarda anche tante piccole realtà che credo facciano anche più fatica a teneri prezzi bassi visto che sono più piccoli e hanno pochi ettari. Diciamo che ci sono le tenute piccole molto competenti ma la maggior parte sicuramente non fa qualità e anche le proteste degli agricoltori di questo periodo ci dicono proprio queste cose, molti agricoltori e piccoli imprenditori sono improduttivi e vanno avanti grazie al fatto che hanno enormi sussidi, altrimenti la maggior parte di loro non starebbe in piedi per una settimana
Ancora una volta, complimenti per l’esauriente e veritiera spiegazione. Carlo Zanetti.
Grazieeee 🍷 PROSIT
Bravo e grazie, sempre professionale e attento.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi del Dolcetto di Ovada.......
Ottimo vino quotidiano, dipende sempre da chi lo produce...Grazie, PROSIT!🍷
Eh no questa volta non condivido il video commento L'osservatore medio non si fa confondere ma riconosce in report il pregio di aprire gli occhi sul mondo del vino che nn mi pare cosi cristallino. Compito vostro e dei produttori di vino bravi ed onesti di combattere i loro colleghi meno " bravi". Cosa che prima di report nn mi sembra di aver notato. Ma poi come fate voi esperti a sapere cosa avviene di notte nelle cantine? Illuminateci grazie Poi a verificare le info di report ghe pensi mi .. complimenti comunque .. seguo e seguirò il tuo canale xchè mi piace un sacco ..
Grazieeee 🥂
La questione è anche questa: come confermato da questo video e quello di dicembre, se si sa nel settore che i magheggi fuorilegge ci sono, perché il settore per autotutela non si ribella contro chi fa le illegalità??😅
Ci sono troppi interessi in gioco, ecco perchè il settore non si ribella.
"Sensi in Movimento" dovrebbe fare chiarezza e fare un video SERIO proprio per sollecitare la questione.... Perché non lo fa ???
@@giugio62 Perchè Report non ha toppato!
Ciao Maurizio ottimo video, mi fa fare una riflessione, giorni fa ho comprato un vino al supermercato, si chiama Masso antico, un Primitivo di Manduria da uve leggermente
appassite, buonissimo, però facendo una ricerca, questo vino costa tra gli 8,50 e gli 11.00 euro, fin qui tutto normale, il vino è premiato e consigliato da Luca Maroni con un
punteggio di 99 punti, tantissimi, quello che non mi quadra è che l'ho pagato meno di 5 euro. Che fossi caduto pure io nella trappola che tu descrivi nel tuo video. Ciao
non conosco il vino, ma potrebbe essere una Promozione e quindi prezzo basso per attirare nuovi clienti. Grazie, PROSIT!🍷
Capita di trovare buoni Primitivi a prezzi bassi. Il pubblico pare orientato su vini più leggeri e fanno spesso offerte per smaltire la produzione.
@@lotion25 Grazie per la risposta, ora devo provare il Negroamaro, sempre da uve leggermente appassite. Faccio sapere. Ciao 🖐
Prima o poi Report, che seguo sempre con piacere, farà un servizio su un argomento di cui sei competente e lí ti accorgerai di imprecisioni, mi auguro in buona fede, ma che sembrano necessarie a giustificare le teorie. Ho imparato a prendere con le pinze e a verificare il più possibile...
concordo...🍷😉
A circa 11.25 c'è un refuso: non sono i lieviti a trasformarsi in alcool ma gli zuccheri. Ovviamente sono i lieviti a compiere questa trasformazione. Per il resto, ben vengano questi video non eccessivamente tecnici ma che ben fanno capire che un po' di "infarinatura" di un certo argomento aiuta tantissimo a non farci prendere in giro.
Grazie per la chiarezza 💪💪💪🇩🇴🇮🇹
PROSIT!🍷
Questa volta ha toppato Lei, e le.chiedo se lei ha mai denunciato un produttore... c'è chi beve e chi fa inchiesta
non ho mai denunciato un produttore perche non ho mai avuto motivo per farlo, in relazione alla mia esperienza personale. PROSIT!🍷
@@SensiInMovimento report è un baluardo di democrazia, salute!
Lei ha toppato scuola, o molto più probabilmente non c'è mai andato.
@@nicolocannone5612 "lei ha toppato scuola" gli studi li ha condotti su topolino? Buonanotte
@@associazionecovacontro6597 vada a scuola e pure di corsa.
Quanto occorre per ricevere "Le parole del vino" in PDF? Mi sono iscritto al canale l'altro giorno e scritto la mail a voi ma ancora non ho ricevuto nulla. Grazie
Arriva, arriva...😉🍷
Complimenti, come sempre bravo e competente
si, certo, un refuso... grazie per i complimenti! PROSIT!🍷
Gran bel video. Altri sommelier e pagine gastronomiche hanno buttato letame sul servizio di report dando delle spiegazioni non professionali e scialbe. La Tua critica invece mi è sembrata costruita da persona saccente e libera da pregiudizi o da sponsor. Grande!
Chissa come mai i Sommelier si sono scagliato contro Report! Conflitto di interessi? Sicuramente Report non ne ha.
Grazie @andreabusni, PROSIT!🍷
non vedo conflitti, francamente PROSIT!🍷
E' risaputo che qualsiasi produttore di qualunque cosa e non solo vino ma abbigliamento, cosmesi, gioielli(vedi tutti i Rolex che hanno al polso i tennisti della nazionale ad esempio e come li sfoggiano) "Omaggia" volentieri chi poi gli fa una pubblicità (anche indiretta). Non per tutti gli "omaggiati" sarà cosi, certamente. Ma siamo in Italia e.... difficile sputare nel piatto dove poi ti può capitare di mangaire! PROSIT. @@SensiInMovimento
Fatta chiarezza... così così. Anche se i produttori fraudolenti sono pochi, come fa il consumatore ad evitarli? Siamo sicuri che il prezzo sia un modo sicuro di individuarli? Troppo facile... Quindi è logico che ci sia un fuggi fuggi ed è inutile dare la colpa agli organi di informazione, anche se non perfetti. Il punto è che, chi tarocca il vino, fa un danno enorme alla collettività dei produttori; l'unica difesa è, per loro, coalizzarsi e combattere ad ogni costo le mistificazioni. Non è un suggerimento, ma solo un esempio: provate a fare una cosa del genere in Francia e sarete fortunati ad uscirne incolumi.
Ma perché la verità da tanto fastidio? Praticamente hai detto ciò che Report ha detto, e non mi pare che abbia tirato in ballo i piccoli produttori, anzi li ha intervistati ed elogiati, ma i grossi industriali del vino che per massimizzare i profitti conducono queste pratiche. O forse ha dato più fastidio sentir dire, che anche un ottimo sommelier può essere ingannato da un buon enologo che sa produrre da un vinello, un vino all'apparenza di qualità usando i giusti ingredienti?
@@Guastolfo Quindi tu vai oltre Report, quello che non hanno detto loro lo dici tu, e poi parlate di trasmissioni faziose. Vergognati!
La verità Non dà fastidio, in qs caso fa confusione come è espressa🥂 PROSIT
Sarebbe interessante conoscere quali sono le tue competenze nel settore del vino per esprimere qs opinioni così nette e sicure...🥂 PROSIT
preciso ma soprattutto equilibrato come sempre... bravo Maurizio
grazie, PROSIT!🍷
Bel video, e ho visto anche quello di report.Secondo me quel servizio tanto male non è. Alla fine hanno detto tutte le cose che hai detto tu, sottolineando che ci sono canti che producono qualità come quella di Vasto.Secondo me ci vuole più trasparenza sull’etichette, perché se devo bere una cosa che viene manipolata dal enologo, lo voglio sapere. Per me il vero artista e chi riesce a fare un vino con fermentazione spontanea, e in quel caso una bottiglia può valere il prezzo richiesto.per un vino gestito dall’enologo, se sempre di qualità, massimo quattro euro bottiglia. Comunque d’ora in poi poi torno a bere più birra 😂
Grazie, un ottimo video.
Ci volevano alcune delucidazioni al riguardo.
Un video DOC.😉
PROSIT!🍷
Acqua nel vino😂
Eh sì...Ma non come facevano una volta gli osti della malora ...🥂 PROSIT
Grande sbevazzone!non sapevo che in Moldavia facevano 🍷😅,quindi per conoscere le grandi aziende che producono milioni di bottiglie di vino come posso fare?a parte guardare il video che menzioni di dicembre?😊.meno male che ci sei tu che ci aiuti a schiarire le idee😎🥂🍾
Grazie, PROSIT!🍷
Si Evita di guardare ranucci che ha scoperto l'acqua calda 😂
Carissimo, lascia ai denunciati, qualora lo ritenessero opportuno, sporgere querela. Vediamo se quando lo faranno. Permetti che di fronte a certi numeri qualche dubbio sulla genuinità del prodotto non può non venire. Le esperienze pregresse qualcosa vorranno pur dire, o no!
Grazie maestro
Grazie, PROSIT!🍷
Di che giorno è la puntata di Report a cui fai riferimento?
18 febbraio 2024
👍
Chissà, magari nel prossimo servizio, Report si avvarrà della tua sapienza. Speriamo perché sei 🔝. Anzio te saluta!
Grazieeee e ...un abbraccio 🥂
Ottimo come sempre, GC
Grazie, PROSIT!🍷
grazie e buon lavoro
PROSIT!🍷
Scusa ma io sono nata in mezzo alle vigne e in mezzo alle cantine in un posto meraviglioso chiamato VALPOLICELLA, ( quella originale formata dai 5 comuni : NEGRAR di V,, MARANO DI V., SAN PIETRO INCARIANO, FUMANE E SANT' AMBROGIO DI V., mio padre aveva una cantina (piccola) e anche alcuni nostri parenti, ma nessuno ha mai usato lieviti, SI PIGIAVA SEMPLICEMENTE L' UVA e si aspettava la fermentazione, poi sono arrivati gli ENOLOGI, ed hanno sconvolto tutto !!!!!
È il progresso... Ma va gestito bene...🥂 PROSIT
Egregio, sono iscritto al suo canale perché lo ritengo un valido supporto informativo, tuttavia dissento da lei per quel sottile livore che manifesta per la trasmissione di cui è all'oggetto del suo video. Il giornalismo d'inchiesta fatto da Ranucci ha proprio lo scopo di rivolgersi al "cittadino comune" che in questo ginepraio deve scegliere cosa mettere sulla tavola.... Quindi mi permetto di sottolineare che questa volta ha TOPPATO proprio lei, facendo avvalorare la tesi in me e in altri utenti , ciò che è stato presentato nella trasmissione REPORT sia vicino alla realtà . Grazie cmq per i suoi video.
ovvio che sono di un'altra opinione, ovvero quella espressa nel video, ma rispetto la sua 🍷PROSIT!
Il vino si fa in cantina per il semplice motivo che si deve seguire i gusti del cliente , io in piccolo lo ho prodotto e ogni anno aveva sapore “ beva “ diverso ma vinificavo ciò che mi dava la vigna
Non credo proprio.
Bravo Maurizio preciso e chiaro come sempre!!
PROSIT!🍷
Mia esperienza personale:
Ho fatto diverse stagioni come cantiniere nelle cantine sociali zona Prosecco e credetemi che TUTTE le cantine sociali operano in modo molto illegale.
Viene chiamato Prosecco qualsiasi cosa, anche carichi di uva proveniente dal Sud o dalla Spagna. Per non parlare dei conferitori che quando viene la grandine fanno festa perché riempiono la quota Prosecco con le altre uve riusciendo ad ottenere un doppio guadagno.
Infine, utilizzo di prodotti per aggiunte e correzioni che sono illegali, o con quantità non consentite soprattutto nel biologico. Potrei continuare così ad elencare le mille cose non vanno e che alla lunga purtroppo andranno a danneggiare i vari brand fondamentali per questo settore.
Di controlli ce ne sono veramente pochi e inoltre sono in conflitto di interessi essendo gli enti di certificazione privati e pagati dalle cantine stesse.
Perciò secondo me è giusto che se ne parli con una corretta contestualizzazione e come hai detto te, facendo presente ai consumatori che tuttavia ci sono altrettante cantine (piccole per lo più) che operano in modo corretto.
Succede, ahimè...🙄
ottimo servizio da vero intenditore....grazie.
PROSIT!🍷
Maurizio, sei un grande. Sei l'Alessandra Orsini del vino.
😉🍷
Bravo Maurizio, video interessante e sicuramente impegnativo per te dovere entrare in dettagli tecnici alla portata di chi tecnico non è.
grazie! PROSIT!🍷
In Cile questo metodo è consentito
per me invece HA TOPPATO PRORPIO LEI
Beh, è molto bello che ci sia uno spazio dove ognuno può esprimere la propria idea 🍷
Caro sbevazzone, correttamente hai messo in luce delle imprecisioni ma ,a mio parere ,bisogna fare chiarezza e report ha provato e mosso le acque che sarebbero state terribilmente ferme ! A mio parere vi è una forma di protezionismo ,anche dai piccoli ,per la paura di perdere mercato , ma proprio gli onesti ,e ne ho conosciuto tanti ,ci rimettono !
Bisogna sputtanare i disonesti anche se fanno pratiche lecite ,ma sono borderline, i Chips diciamolo sono una porcata!!!!
Il mescolare vini di merd con vini decenti e correggerli col piccolo chimico è da stronzi !
Comunque grazie
Complimenti
al netto delle tue ottime precisazioni, ben vengano sempre le inchieste di Report che anche con qualche sbavatura mettono in luce fatti gravi che difficilmente sapremmo.
Spero che sarai d'accordo con me
si, sono d'accordo, ma vanno mirate meglio... Grazie, PROSIT!🍷
A me viene il dubbio che lei non abbia visto il video, o in caso contrario che sia stato debitamente ripreso da qualcuno d’ importante. Report, ha fatto distinzioni precise, nomi e cognomi, e si parla continuamente di grande distribuzione. In secondo luogo sono stati intervistati per delle precisazioni dei piccoli produttori.
Se dovessi giudicare tutto il servizio solo dalla pronuncia di rislieng….sarei messo gran male.
Se non rettificherà i contenuti le leverò il segui, e non credo di esser l’unico
Se lei è davvero Pensa che io abbia registrato il mio video di commento senza vedere il servizio di report, tolga pure l'iscrizione e segua altri canali. Se invece semplicemente il suo pensiero differisce dal mio, ci sta, questo è uno spazio proprio per esprimere le proprie idee🍷 PROSIT
@@SensiInMovimento ci sono nomi e cognomi e cantine, non mi sembra generalizzi particolarmente. Poi qualche strafalcione c’è, ma dire che hanno toppato….mi sembra esagerato, è noto che in molti commenti vi è la stessa sensazione, ovvero che report non ha toppato
Perché non fa il nome della grossa industria?
Una precisazione: i vini possono essere monovitigni (come il Barolo, Il Valtellina Superiore, l’Aglianico del Vulture, etc.) e da uvaggio o blend (come il Chianti, l’Amarone, etc.) Il Pétrus è un vino monovitigno, perché rigorosamente ottenuto da Merlot al 100%.
Bravo, quanti ne ha bevuti di Petrus?
@@ferlor019Ho avuto l'occasone di degustare Pétrus in calice in due occasioni: nell'Aquitaine, regione che comprende Pomerol (dove viene prodotto questo vino), e a Roma, nell'ambito di un corso dedicato al Bordeaux da parte della Fondazione Italiana Sommelier nel 2019 e 2020 (relatore Lauciani). Buona serata con l'augurio di avere la fortuna di degustarlo (ne vale sicuramente la pena).
Quasi sempre e' cosi ma in realta' in alcune annate, quando il clima ne permette la perfetta maturazione viene aggiunta una piccola quota di Cabernet Franc.
@@brigodoroPerfetto. Ne ero già informato. I vini che per 85-100% sono ottenuti da uve dello stesso vitigno sono considerati monovitigni, perché dotati di caratteri varietali. In Italia, pèure è applicata norma norma (ad es., il Prosecco può essere prodotto con glera all'85%).
@@germanolucertini Saro' un rompiballe pero' questa cosa di chiamare monovitigno un vino che contiene altro proprio non la comprendo, anche per il termine stesso. Poi il 15% non mi sembra poco a mio parere personale , poi per carita' posso sbagliarmi pero' la vedo cosi.😁
come si dice, pane al pane e vino al vino!
Gr
Grazie per il video. Potresti chiarire quante bottiglie di prosecco vengono prodotte ( doc and dogc) e quante vendute nel 2022. Grazie 🙏
Ci sono 4 docg e due doc, difficile raccogliere i dati di tutti i consorzi
ecco un sito per soddisfare ogni curiosità www.inumeridelvino.it/ PROSIT!
Vorrei sapere perché non mandano più in onda le puntate di report
In che senso? 🤔
@@SensiInMovimento beh So che li mandano in onda la domenica sera su Rai 3 hennè questa domenica né l'altra c'era report
@@SensiInMovimento per caso tu le hai viste?
@@granfracassa7626 no, non le ho viste, Non ho idea, forse è finita la programmazione di questa stagione
Gli avete scritto?
No, sanno dove trovarmi...😉🥂
A me personalmente il messaggio che sono i grandi produttori il "problema" é passato perfettamente e non ci é voluto Report per farmi capire che ci si deve indirizzare ai piccoli produttori. Oggi pressoché tutti i vini nella mia cantina frigo prevengono da piccoli produttori che ho personalmente visitato.
In veneto si dice da sempre:
El vin se pòl farlo anca con l'ua... traduzione
Il vino può essere fatto anche con l'uva, detto antico, quindi
La stessa cosa quando hanno fatto la puntata sull auto elettrica, una puntata piena di errori e inesattezze
Son d'accordo su tutto ho solo una domanda, seria a cui tengo e sarebbe educativo ed interessante una risposta sincera e secca,
MA IL SUCCHIOTTO SUL COLLO??????
😂
Penso che Report abbia grandi meriti ho visto la puntata e rivista su rai play e mi sembra molto ben equilibrata forse và evitata la sensazione che può dare che tutti i viticoltori sono truffatori ma non è l' intenzione di report
………👍🧐🧐……bravo !👏👏👏👏👏👏….😊
in effetti nella puntata non si dice che tutti i vini sono taroccati!, ha fatto vedere che ci sono viticoltori seri e onesti
Vendo vino da più di 20 anni e sarei d accordo nel mettere gli ingredienti che compongono il nettare di bacco(è comunque un alimento che ingeriamo), provenienza e cosi via, mi sa che tanti inizieranno a tremare
Credo di sì...🍷
Come definire un vino "di qualità "? Sembra una domanda sciocca, ma lo è meno di quanto sembri. Ad esempio, un buon vino ottenuto con lievito selezionati è più "di qualità " rispetto a una schifezza di vino "naturale"? Oppure, un vino fatto in ambienti semicasalinghi con cantina adiacente al ricovero del trattore, pavimento in cemento grezzo e dubbio livello igienico medio è più "di qualità " rispetto al Tavernello che (mi riferisco al tuo video dedicato), presta molta attenzione all'igiene, alla sostenibilità e al controllo della filiera? Sarebbe interessante un video su questo argomento (sul quale ho spesso discusso). In sostanza: un buon vino è di conseguenza automaticamente sinonimo di qualità? Grazie.
Domanda assolutamente lecita, la cui risposta è assolutamente complessa. Ottimo spunto per un nuovo video 😉🥂 PROSIT
Mi piacerebbe, comunque, se sull'etichetta fosse riportato il tipo di uve e la zona di coltivazione.
Ci sta, spesso è così, ma non sempre, dipende dal tipo di denominazione...🥂 PROSIT
Non è assolutamente vero che Report ha parlato solo male dei produttori di vini! Il nostro caro esperto si arrampica sugli specchi per proteggere il suo ambiente. Comunque possono mettere nel vino quello che vogliono....ma poi devono scrivermelo sull'etichetta!
Interpretazione molto interessante, ti chiedo quale interessi avrei da proteggere, sono molto curioso...😁🥂 PROSIT
@@SensiInMovimento possono anche essere semplicemente interessi di affetto , conosco questo mondo..😉
@@gabbiano6883 non ho affetti nel mondo dei sommelier, non ho tessere, non ho contatti, consulenze, interessi di alcun genere 😉🥂
@@SensiInMovimento forse sei una creazione dell intelligenza artificiale 🤔😅. Grazie comunque di tutte le conoscenze che trasmetti!😉
Ma siamo sicuri che i lieviti aromatici magari al gusto di vaniglia o di frutti tropicali debbano essere considerati legali? O piuttosto perché non rendere trasparente la scelta al consumatore che il vino che sta acquistando è prodotto con lieviti aromatici?
I lieviti non hanno "gusto". Come spiegato da Maurizio, possono aiutare lo sviluppo di alcuni profumi nel vino, ma perché questo succeda l'uva deve possedere già il potenziale aroma. Si chiamano precursori aromatici (riascoltati il video di Maurizio) e sono delle molecole chimiche (moltissime) già presenti nella buccia delle uve, e che si liberano nel vino principalmente, ma non solo, durante il processo della fermentazione alcolica. Vi sono delle uve poi dette "aromatiche" (poche) in cui gli aromi sono già presenti come tali nell'acino: qui i lieviti (poverini) non c'azzeccano proprio, perché è l'uva stessa ad aver prodotto i gusti di cui tu parli
Quando uno parla di lieviti aromatici, dovrebbe evitare di bere vino e cancellarsi dai social
Fatta chiarezza
Brindo con un raboso del 2021di una piccola cantina non molto distante dal mio paese natale
Prosit!
Report, come sempre,fa nomi e cognomi, sarà forse la magistratura a fare chiarezza.Qualche sbavatura ci può stare (Raisling) probabilmente il non avere specificato che queste prassi criminali, fortunatamente non rappresentano la maggioranza di produttori è stata una “leggerezza” .Resta il fatto, che i primi che dovrebbero adottare misure, atte a smascherare e allontanare i loro colleghi sleali, dovrebbero essere proprio loro, a me non sembra che questo avvenga.Anche leggere semplicemente un etichetta diventa ,a volte, una mission impossible.In questo però c’é Lei, che ci aiuta in questo.
😉 PROSIT!
Minuto 6.50: non è forse a tutela degli onesti?
Io ho bevuto prosecchi da pochi euro buoni, e prosecchi costosissimi, schifosi.
de gustibus...😉🍷PROSIT!
Lei è molto bravo ,non capisco come la Rai ,ancora non si sia accorta delle sue competenze,in materia. ..Spero che diventi un importante fonte di informazione nazionale ... Complimenti al canale ...
Grazie mille, lo spero vivamente anch'io 😁🍷
È lo stile report nella maggior parte dei casi, molti errori, poco approfondimento, tantissime imprecisioni, e storture volontarie per avvalorare il loro pensiero ed orientare il telespettatore. E, purtroppo, lo dico per esperienza personale😢!!
Quando una qualsiasi trasmissione giornalistica fa un servizio su un argomento di cui sei esperto, ti accorgi di quanto sia superficiale e "a tema" (ovvero fatta per portare lo spettatore ad alcune conclusioni predefinite).
Io credo nella buona fede di report, a volte sbaglia gli strumenti di comunicazione, mia opinione 🥂
Chiariamo un punto: i trucioli non si mettono liberi nel vino, ma sono immessi in un sacco che poi viene immerso nel vino. Poi si estrae il sacco e con lui escono tutti i trucioli. Questo permette di ottenere un effetto barrique in una decina di giorni. Consiglio di guardare l'etichetta: è bene che sia specificato quanto a lungo il vino è stato in barrique. Si tratta però di una pratica ammessa in molti paesi, non è notoriamente nociva per il consumatore. È solo una scorciatoia rispetto ai metodi di produzione tradizionali.
ma quel tipo di vino deve averne tanta di intensità colorante per beneficiare di questa pratica, per chi non lo sapesse i trucioli ne assorbono tanto di colore
@@lorenzozeta799 forse è per questo che a volte si aggiungono anche sacchi di tannino di castagno in polvere nel mosto? 🤔
@@ettoredalfarra2 non confondiamo, il tannino ellagico di castagno in polvere si usa legalmente nella quantità massima di 10 - 15 grammi a ettolitro per proteggere un vino dalla ossidazione cui andrebbe incontro se l'uva ne era carente per motivi climatici e non certo per l'effetto barrique
@@lorenzozeta799 e allora rimane aperta la questione di come fanno i vini a mantenere il colore.
@@ettoredalfarra2 il colore si può mantenere solo cercando di evitare e ritardare la normale ossidazione che si forma a contatto con l'ossigeno dell'aria
Quello che viene messo in commercio é vino *curato*
per evitare conseguenze
nel commercio,
non conseguenze
per quanto riguarda la salute
del consumatore,
ma per la salute
del conto corrente
e dell'immagine
del distributore
venditore,
poi per quanto riguarda
le possibili intolleranze,
il distributore si parla il culo
con le analisi di prassi,
perché se si parla di vino taroccato,
vuol dire che non é originario
dei luoghi e dei modi riportati nell'etichetta, ma lo sanno tutti
che lita,e immagino altri nel mondo,
mettono in distribuzione commerciale quelli che chiamano
*vini tagliati*, perché é altrettanto fiorente il mercato dei vini da taglio,
che già di suo produce
vino adulterato,in modo
ben contemplato da leggi
nate per quello scopo
😉🍷
Vorrei precisare che neanche le pratiche della "enologia rusticana" di un tempo erano molto salutari. Vorrei ricordare il "quasi innocente" succo di limone e sale per spegnere lo "spunto d'aceto" di alcuni bianchi inconsistenti, per poi passare all'aggiunta di varie materie zuccherine (fichi secchi, se andava bene) per far partire la fermentazione di uve che zuccheri ne avevano pochi. Passiamo poi all'aggiunta di bacche varie per migliorare il colore dei rossi, fra cui la famigerata Fitolacca, tossica e usata per colorare le stoffe. Non parliamo poi dei pezzi di piombo, o di rame, nonché dei mosti bolliti in recipienti di rame ossidato (la famosa "cotta") o i paletti incandescenti immersi nel mosto per far partire la fermentazione. Da queste pratiche arcaiche veniva fuori il famigerato "vino di bastone", sia con riferimento al "bastone" utilizzato per mescolare la mistura, sia per le bastonate che beccava il malcapitato consumatore. Da quella subcultura arcaica è poi scaturita l'incompetenza criminale di chi è arrivato ad aggiungere metanolo al vino. Si spererebbe, però, che la cosiddetta modernità servisse, almeno, a cancellare, almeno in parte, tutto ciò che di discutibile ed anche criminale si è sempre trovato nel mondo del vino.
🍷
raisling top ahahahahaha
"La bollicina più prodotta..." Aaaaahhhhgghhhh!
💫
C'è un gusto, da parte di una certa parte politica, nel cercare di rovinare chi produce, ha successo, da' lavoro ...
Goblotto?!😉🍷
Da quello che ho inteso dal servizio di report, i lieviti vengono aggiunti poiche quelli indigeni sulla buccia venhono uccisi dai trattamenti in vigni. Siamo sicuri che ciò che beviamo sia sicuro da questo punto di vista?
Piccola nota, Rkasiteli è un vitigno che ha origine in Georgia.
1) Questo vitigno viene prodotto in Georgia Moldavia Ucraina - Russia Armenia 😉🥂 2)certo che non siamo sicuri di quello che beviamo...🍷 PROSIT
A me sto Sigfrido non è mai stato simpatico, anzi, figuriamoci adesso, e poi dai,,,RAISLING...ahahahah se lo avessi pronunciato io davanti a mio Padre, mi avrebbe detto : beato a te che non capisci un ..... ahahah Prosit Maurizio 🍷
Quindi il problema è la pronuncia sbagliata, non quello che hanno detto sul vino? Bravo, tu si che hai capito tutto, infatti ha ragione tuo padre...