Secondo me sbagli prospettiva: i giapponesi non è che non accettino l'imperfezione, ma sono in grado di godere della perfezione molto più di noi occidentali.
@@Gianni591888 forse hai ragione, persiste il culto della forma anche nella imperfezione, Wabi-sabi (侘 · 寂) è un termine giapponese usato per riferirsi a una visione estetica del mondo. Letteralmente sarebbe “la bellezza dell’imperfezione”, quindi è solitamente ricercato negli elementi naturali e in quelli che hanno un carattere incompleto o impermanente. Il concetto di Wabi-sabi ha impregnato così tanto la mentalità giapponese da esprimersi attraverso diversi canali, tra cui l’arte del kintsugi. Quando i pezzi di ceramica di valore si screpolano o si spezzano, invece di cercare di nascondere le “imperfezioni”, l’artigiano le riempie usando una lacca dorata. In questo modo il difetto non viene nascosto ma evidenziato, perché è assunto come espressione della storia unica dell’oggetto, un segno della sua bellezza imperfetta. Si tratta di attirare l’attenzione sulle crepe, utilizzandole come risorse che aggiungono valore anziché difetti di cui vergognarsi. La cosa interessante del Kintsugi è che mostra con precisione la vulnerabilità e la fragilità del pezzo, quelle qualità che normalmente vogliamo nascondere. Ma quando vengono portate alla luce, viene evidenziata anche la capacità di recupero e resistenza. Questa dualità è ciò che rende il pezzo più bello perché, per i giapponesi, il fascino risiede nella manifestazione frammentata del destino mortale.
Bel video grazie 🙂
Considerando che ne mangio 4 al giorno di caki.. non male! Mi chiedo però del sapore. È solo bella o anche buona?
Prezzi stellari, ma è proprio vero che questa frutta sembrano dei gioielli da gustare o regale per grandi occasioni ✨🍈✨
OK !
Un mango a 7 euro è in linea con i prezzi di milano 😂
ok!!!!
Sta mania del culto della forma, non riuscire ad accettare l'imperfezione forse è anche una delle cause dei malesseri sociali giapponesi.
Secondo me sbagli prospettiva: i giapponesi non è che non accettino l'imperfezione, ma sono in grado di godere della perfezione molto più di noi occidentali.
@@Gianni591888 forse hai ragione, persiste il culto della forma anche nella imperfezione, Wabi-sabi (侘 · 寂) è un termine giapponese usato per riferirsi a una visione estetica del mondo. Letteralmente sarebbe “la bellezza dell’imperfezione”, quindi è solitamente ricercato negli elementi naturali e in quelli che hanno un carattere incompleto o impermanente.
Il concetto di Wabi-sabi ha impregnato così tanto la mentalità giapponese da esprimersi attraverso diversi canali, tra cui l’arte del kintsugi. Quando i pezzi di ceramica di valore si screpolano o si spezzano, invece di cercare di nascondere le “imperfezioni”, l’artigiano le riempie usando una lacca dorata.
In questo modo il difetto non viene nascosto ma evidenziato, perché è assunto come espressione della storia unica dell’oggetto, un segno della sua bellezza imperfetta. Si tratta di attirare l’attenzione sulle crepe, utilizzandole come risorse che aggiungono valore anziché difetti di cui vergognarsi. La cosa interessante del Kintsugi è che mostra con precisione la vulnerabilità e la fragilità del pezzo, quelle qualità che normalmente vogliamo nascondere. Ma quando vengono portate alla luce, viene evidenziata anche la capacità di recupero e resistenza. Questa dualità è ciò che rende il pezzo più bello perché, per i giapponesi, il fascino risiede nella manifestazione frammentata del destino mortale.
ma cosa è che la porta a costare così tanto?
In Giappone la coltivano in maniera scrupolosa e maniacale da cercare rendere anche con menor resa ogni frutto perfetto nel colore e dolcezza.