Fantasy: YRAGAEL di Demuth, i racconti contenuti nei primi due volumi di THE WITCHER (Lo Strigo), I racconti di CONAN di R. E. Howard, I racconti che compongono IL LIBRO DELL'IMPERO di Adalberto Cersosimo, I racconti di Asprin e autori vari della saga collettiva IL MONDO DEI LADRI, i racconti di Fritz Leiber per il suo MONDO DI NEWHON. Poi ce ne sono tantissimi altri, anche perché il genere è nato con racconti lunghi/romanzi brevi.
@massimoperissinotto1491 Grazie, Massimo! Ma vorrei che mi indicassi cose FUORI dal fantasy, tu. Di tutto. Anche cose “lontane” da me, come noir o gialli, thriller… Ma anche classici (un amico mi ha consigliato giusto un paio di giorni fa "Le notti bianche" di Dostoevskij. Voglio veramente leggere tutt'altro rispetto al fantasy, di cui ne ho letto a sufficienza per quanto mi propongo (Cersosimo l'ho letto: molto bello; oggi sicuramente i lettori non arriverebbero oltre la pagina 10). Tu che hai letto tantissimo, consigliami qualcosa che NON sia fantasy. 🙂
@@LoScrittoreDivergente di noir praticamente tutto il genere fino agli anni 70 è costituito da romanzi brevi, i migliori secondo me sono quelli scritti da David Goodis e Cornell Woolrich, poi ci sono i racconti gotici e anche qui due autori indispensabili: S. Le Fanu, Henry James. Horror: "I libri di sangue", di Clive Barker, qualsiasi cosa che trovi di Ramsey Campbell. Fuori dai generi non ne parliamo proprio... mi sento di consigliarti i racconti di Bulgakov, Blixen, McCarty, Lansdale (che salta di genere in genere diventando altro, li trovi quasi tutti nell'antologico "Maneggiare con cura")... ma non si finisce più.
@massimoperissinotto1491 Ottimo! Grazie, Massimo. Io raccolgo suggerimenti, osservo, valuto e vado a… sensazione. Lansdale è una vita che vorrei leggerlo. Sul serio. Mi attrae da sempre. Bulgakov ho amato "Il maestro e Margherita". Grazie per i consigli sul noir e sui gotici. Barker sempre indispensabile! Per ora mi leggo Dostoevskji, Kafka e McCarty ("La strada": è da tanto che voglio leggerlo, non ne ho mai avuto il fegato. È il momento giusto… Quella mano sul bambino, all'inizio, mi ha sempre spinto a chiudere il libriccino - è un po' oltre come quantità di pagine, ma direi che non conta in un caso del genere!).
Permettimi di consigliarti dei ricordi di vita realmente vissuta piuttosto che storie inventate davvero...Axel Munthe: La storia di san Michele. Varlam Salamov: I racconti di Kolyma. In bocca al lupo.
@@LoScrittoreDivergente "Martin non scrive perché preoccupato dal fascismo". Lo sono anch'io, ma non è il motivo per cui scrivo poco; per me, Martin non sa cavare il ragno dal buco col Trono di Spade. Motivo? Mancanza di programmazione. Martin era partito per scrivere qualcosa di piccolo, poi è divenuto qualcosa cui non era preparato. Cosa che non è successa a Erikson, perché era partito ben sapendo cosa voleva scrivere (e infatti ha praticamente scritto un libro all'anno della serie Malazan; poteva sforare di qualche mese, ma vista la lunghezza dei libri, ci stava. Si parla però di mesi, non di anni). Il titolo della serie di novelle è molto bello. Ti capisco, dato che è successo anche a me: visto che per opere complesse non avevo abbastanza energie, ho realizzato una raccolta di racconti. Lati positivi? Uno, spaziare nella varietà. Due, è adatto a chi non ha tempo e non ha voglia d'impegnarsi in qualcosa di lungo. Tre, migliori la sintesi.
@Osservatoredimondi Al momento è soltanto un'idea… Devo svilupparla e, soprattutto, "studiare"; ovvero leggere le novelle che mi sono proposto di leggere. E la cosa mi esalta abbastanza. L'idea che i testi sono brevi mi avvince in sé. Credo di essere molto stanco delle robe sopra le 400 pagine. Uno. Grazie per apprezzare il titolo. Sì, anche a me piace parecchio. Due. Come si chiama il tuo testo con novelle? Tre. Secondo me, e lo dissi in tempi insospettabili, Martin decise di prendere per il culo tutti sin dall'inizio. Lo si evince dal testo; almeno, a me fece questa impressione e lo scrissi nel forum di Fantasy Magazine, quando lo abbandonai alla fine della prima metà del secondo libro. Scrissi letteralmente "secondo me ci sta prendendo per il culo. Poi, fate voi… Io lascio qui".
Fantasy: YRAGAEL di Demuth, i racconti contenuti nei primi due volumi di THE WITCHER (Lo Strigo), I racconti di CONAN di R. E. Howard, I racconti che compongono IL LIBRO DELL'IMPERO di Adalberto Cersosimo, I racconti di Asprin e autori vari della saga collettiva IL MONDO DEI LADRI, i racconti di Fritz Leiber per il suo MONDO DI NEWHON. Poi ce ne sono tantissimi altri, anche perché il genere è nato con racconti lunghi/romanzi brevi.
@massimoperissinotto1491 Grazie, Massimo! Ma vorrei che mi indicassi cose FUORI dal fantasy, tu. Di tutto. Anche cose “lontane” da me, come noir o gialli, thriller… Ma anche classici (un amico mi ha consigliato giusto un paio di giorni fa "Le notti bianche" di Dostoevskij. Voglio veramente leggere tutt'altro rispetto al fantasy, di cui ne ho letto a sufficienza per quanto mi propongo (Cersosimo l'ho letto: molto bello; oggi sicuramente i lettori non arriverebbero oltre la pagina 10). Tu che hai letto tantissimo, consigliami qualcosa che NON sia fantasy. 🙂
@@LoScrittoreDivergente di noir praticamente tutto il genere fino agli anni 70 è costituito da romanzi brevi, i migliori secondo me sono quelli scritti da David Goodis e Cornell Woolrich, poi ci sono i racconti gotici e anche qui due autori indispensabili: S. Le Fanu, Henry James. Horror: "I libri di sangue", di Clive Barker, qualsiasi cosa che trovi di Ramsey Campbell. Fuori dai generi non ne parliamo proprio... mi sento di consigliarti i racconti di Bulgakov, Blixen, McCarty, Lansdale (che salta di genere in genere diventando altro, li trovi quasi tutti nell'antologico "Maneggiare con
cura")... ma non si finisce più.
@massimoperissinotto1491 Ottimo! Grazie, Massimo. Io raccolgo suggerimenti, osservo, valuto e vado a… sensazione. Lansdale è una vita che vorrei leggerlo. Sul serio. Mi attrae da sempre. Bulgakov ho amato "Il maestro e Margherita". Grazie per i consigli sul noir e sui gotici. Barker sempre indispensabile!
Per ora mi leggo Dostoevskji, Kafka e McCarty ("La strada": è da tanto che voglio leggerlo, non ne ho mai avuto il fegato. È il momento giusto… Quella mano sul bambino, all'inizio, mi ha sempre spinto a chiudere il libriccino - è un po' oltre come quantità di pagine, ma direi che non conta in un caso del genere!).
Permettimi di consigliarti dei ricordi di vita realmente vissuta piuttosto che storie inventate davvero...Axel Munthe: La storia di san Michele. Varlam Salamov: I racconti di Kolyma. In bocca al lupo.
Il corpo sa tutto di Banana Yoshimoto, Prima persona singolare di Haruchi Murakami.
@@Osservatoredimondi grazie, Mirco.
@@LoScrittoreDivergente "Martin non scrive perché preoccupato dal fascismo". Lo sono anch'io, ma non è il motivo per cui scrivo poco; per me, Martin non sa cavare il ragno dal buco col Trono di Spade. Motivo? Mancanza di programmazione. Martin era partito per scrivere qualcosa di piccolo, poi è divenuto qualcosa cui non era preparato. Cosa che non è successa a Erikson, perché era partito ben sapendo cosa voleva scrivere (e infatti ha praticamente scritto un libro all'anno della serie Malazan; poteva sforare di qualche mese, ma vista la lunghezza dei libri, ci stava. Si parla però di mesi, non di anni).
Il titolo della serie di novelle è molto bello. Ti capisco, dato che è successo anche a me: visto che per opere complesse non avevo abbastanza energie, ho realizzato una raccolta di racconti. Lati positivi? Uno, spaziare nella varietà. Due, è adatto a chi non ha tempo e non ha voglia d'impegnarsi in qualcosa di lungo. Tre, migliori la sintesi.
@Osservatoredimondi Al momento è soltanto un'idea… Devo svilupparla e, soprattutto, "studiare"; ovvero leggere le novelle che mi sono proposto di leggere. E la cosa mi esalta abbastanza. L'idea che i testi sono brevi mi avvince in sé. Credo di essere molto stanco delle robe sopra le 400 pagine.
Uno. Grazie per apprezzare il titolo. Sì, anche a me piace parecchio.
Due. Come si chiama il tuo testo con novelle?
Tre. Secondo me, e lo dissi in tempi insospettabili, Martin decise di prendere per il culo tutti sin dall'inizio. Lo si evince dal testo; almeno, a me fece questa impressione e lo scrissi nel forum di Fantasy Magazine, quando lo abbandonai alla fine della prima metà del secondo libro. Scrissi letteralmente "secondo me ci sta prendendo per il culo. Poi, fate voi… Io lascio qui".