ORATORIO DI SANTA CITA PALERMO - Stucchi Giacomo Serpotta

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  • เผยแพร่เมื่อ 6 ต.ค. 2024
  • Oratorio di Santa Cita - Palermo e Stucchi di Giacomo Serpotta
    Palermo contava nel '700 circa 90 oratori. Gli oratori sono delle piccole aule a carattere privato cui solo i membri della Compagnia del rosario potevano accedere.
    La compagnia aveva un rigido protocollo comportamentale finalizzato alla remissione dei peccati attraverso opere di carità e forme di indulgenza plenaria.
    L'Oratorio di santa Cita fu realizzato con l'intento di esaltare il culto della Madonna del Rosario, che viene rappresentata nella pala d'altare risalente al 1695 sul presbiterio di Carlo Maratti.
    Giacomo Serpotta, nato a Palermo nel 1656 da una famiglia di artisti della Palermo barocca fu incaricato di decorare l'aula in stucco (1686 - 1718) e sulle pareti vennero rappresentati i Misteri del Rosario attraverso un ciclo plastico composto da putti, statue allegoriche e teatrini.
    I misteri gaudiosi sulla parete sinistra (annunciazione, visitazione, natività e presentazione al tempio), sul lato del presbiterio Gesù con i dottori della legge.
    I misteri dolorosi sulla parete destra (Gesù nell'orto del Getsemani, flagellazione, coronazione di spine e calvario), al lato del presbiterio la Crocefissione.
    I misteri gloriosi sulla controfacciata (risurrezione, ascensione, discesa dello Spirito Santo, assunzione di Maria) e inalto al centro incoronazione di Maria.
    Sula controfacciata vi è un amplissimo panneggio sostenuto da una folla gioiosa di putti mentre al centro è rappresentata la battaglia di Lepanto, celebrazione retorica della vittoria della Fede sui miscredenti.

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