Maria Valtorta - Evangelo 452.8: Parabola dei 10 Comandamenti (Monumenti)
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- เผยแพร่เมื่อ 14 ม.ค. 2025
- PARABOLA DEI 10 COMANDAMENTI (MONUMENTI)
Per farvi ben capire ciò che sono i dieci comandamenti e quale importanza ha il seguirli, vi dico questa parabola...
Maria Valtorta - Evangelo 452.8
Dice Gesù:
"Per farvi ben capire ciò che sono i dieci comandamenti e quale importanza ha il seguirli, vi dico questa parabola.
Un padre di famiglia aveva due figli, ugualmente amati e dei quali egli voleva essere in uguale misura il benefattore. Questo padre aveva, oltre alla dimora dove erano i figli, dei possessi dove erano grandi tesori nascosti. I figli sapevano di questi tesori ma non sapevano la via per andarvi, perché il padre, per motivi suoi propri, non aveva rivelato ai figli la via per giungervi, e ciò per molti, molti anni.
Però, ad un certo momento, chiamò i suoi due figli e disse: "È bene che ormai voi conosciate dove sono i tesori che il padre vostro ha messo da parte per voi, per poterli raggiungere quando io ve lo dirò. Intanto conoscetene la strada e i segnali che ho messo in essa, perché voi non smarriate la via giusta. Sentitemi dunque. I tesori non sono in pianura dove stagnano le acque, arde il solleone, sciupa la polvere, soffocano gli spini e i triboli, e dove facilmente i ladri possono giungere per derubarvi. I tesori sono in cima a quell'alto monte, alto e scabro. Io li ho collocati là in cima e là vi, attendono. Il monte ha più di un sentiero, anzi ha molti sentieri. Ma uno solo è buono. Gli altri, quali finiscono in precipizi, quali in caverne senza uscita, quali in fosse di acqua melmosa, quali in serpai di vipere, quali in crateri di zolfo acceso, quali contro muraglie insuperabili. Quello buono, invece, è faticoso, ma giunge alla vetta senza interruzione di precipizi o altri ostacoli. Perché voi lo possiate riconoscere, io ho messo lungo di esso a distanze regolari dieci monumenti di pietra con sopra incise queste tre parole di riconoscimento: amore, ubbidienza, vittoria. Andate seguendo questo sentiero e raggiungete il luogo del tesoro. Io, poi, per altra via, nota a me solo, verrò e ve ne aprirò le porte perché siate felici".
I due figli salutarono il padre che, finché poté essere udito da loro, ripeté: "Seguite la via che vi ho detto. È per vostro bene. Non lasciatevi tentare dalle altre, anche se vi sembrano migliori. Perdereste il tesoro e me con esso...”
Eccoli giunti ai piedi del monte. Un primo monumento era alla base, proprio all'inizio del sentiero che era al centro di una raggiera di sentieri che salivano alla conquista del monte in ogni senso. I due fratelli iniziarono la salita sul sentiero buono. Era ancora molto buono nel primo tempo, benché senza un filo d'ombra. Dall'alto del cielo il sole vi scendeva a picco innondandolo di luce e di calore. La candida roccia in cui era tagliato, il terso cielo sul loro capo, il caldo sole ad abbraccio delle loro membra: ecco ciò che vedevano e sentivano i fratelli. Ma, ancora animati da buona volontà, dal ricordo del padre e delle sue raccomandazioni, salivano gioiosi verso la cima. Ecco un secondo monumento... e poi ecco il terzo. Il sentiero era sempre più faticoso, solitario, ardente. Non si vedevano neppur più gli altri sentieri, nei quali erano erbe e piante o acque chiare e soprattutto salita più dolce, perché meno ripida e tracciata nel suolo, non già sulla roccia.
"Nostro padre ci vuol far giungere morti", disse un figlio giungendo al quarto monumento. E cominciò a rallentare il passo. L'altro lo confortò a proseguire dicendo: "Egli ci ama come altri se stessi e più ancora, perché ci ha salvato il tesoro così meravigliosamente. Questo sentiero nella roccia, che senza smarrimenti sale dal basso alla cima, lo ha scavato lui. Questi monumenti li ha fatti lui per guida nostra. Pensa, fratello mio! Lui, da solo, ha fatto tutto questo, per amore! Per darlo a noi! Per fare che vi giungiamo senza sbaglio possibile e senza pericolo".
Camminarono ancora. Ma i sentieri lasciati a valle ogni tanto si riaccostavano al sentiero nella roccia, e sempre più lo facevano più il monte, avvicinandosi alla cima, si faceva più stretto nel suo cono. E come erano belli, ombrosi, invitanti!...
"Io quasi prendo uno di quelli", disse il malcontento giungendo al sesto monumento. "Tanto, anche quello va alla cima”
"Tu non lo puoi dire... Non vedi se sale o se scende...".
"Eccolo lassù!".
"Non sai se è questo. E poi il padre lo ha detto di non lasciare l'onesto sentiero...".
Di mala voglia lo svogliato proseguì. Ecco il settimo monumento: "Oh! io me ne vado proprio".
"Non lo fare, fratello!".
Su per il sentiero veramente difficilissimo, ormai. Ma la cima era ormai prossima...
Ecco l'ottavo monumento e vicino, proprio rasente il sentiero fiorito.....