Per me un altro tra gli incipit più belli di sempre è il seguente: “L’uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì”. Ancora quel geniaccio di King; La Torre Nera, Volume 1 - L’Ultimo Cavaliere.
@@brokenstories ad essere onesta, oltre che per l’incipit, io pendo dalle labbra di Flavio per il suo eloquio elegante, per la preziosa (oserei anzi definirla “chirurgica”) scelta delle parole (che io ammiro sempre in chiunque), per la sua ironia, per la sua pacatezza .. e tanto altro.
io Lo ammiro tantissimo per La sua cultura e capacitá di trasmettere ciò che sente riguardo il suo Amore per la lettura! @@dorib.2717 A volte però se gli devo scrivere mi sento un po' a disagio perchè non ho una padronanza totale della mia lingua, io. Lui sì. Ave Flavicus!
Io vedo in questi 29 minuti di incipit non solo tutto l'amore di un uomo per la Letteratura: no, semplicemente uno degli aspetti di ciò che comunemente chiamiamo Amore. Si, anche questo è amore. Entusiasmo, energia, passione vitale. Grazie per questo❤
"Era un'età dell'oro, un'epoca di sublimi avventure, di vite ricche e morti rognose, ma nessuno lo pensava. Era un futuro di grandi fortune e ruberie, di saccheggi e rapine, di cultura e vizio, ma nessuno lo ammetteva. Era un'era di estremi, un affascinante secolo di mostruosità, ma nessuno lo amava." Alfred Bester, Destinazione Stelle.
Un incipit che mi piace molto è quello di Come il lupo, di Eraldo Baldini. I quattro uomini che in fila indiana scendevano il sentiero, attenti a non scivolare su concrezioni vitree di ghiaccio, sbuffavano un fiato bianco e denso che rimaneva sospeso nell’aria. Solo i loro passi, il loro ansimare pesante, le imprecazioni che lanciavano sotto voce a ogni scivolone e qualche grido di corvo rompevano il silenzio del bosco. Gli alberi, le rocce intaccate dai muschi, la terra indurita dal gelo, i cespugli imprigionati nella brina, tutto era fermo, come morto, o come bloccato dal timore di quel transitare rumoroso e invadente. Il monte dormiva il suo sonno invernale, o forse aspettava.
Cito due Incipit di noir: "Nessuno sa come ha fatto lo scimpazè a prendere la pistola" (da "Lo zoo di San Diego" nella raccolta "Broken" di Don Winslow) e mi piace ricordare anche Raymond Chandler: a parte "il grande sonno" (ma non lo riporto solo perchè la conclusione è ancora meglio) cito "La sorellina" che inizia così: “Sul vetro smerigliato della porta è scritto a lettere nere, un po’ scrostate: Philip Marlowe… Investigatore. È una porta passabilmente scalcinata, in fondo a un corridoio passabilmente scalcinato in un edificio che era nuovo pressapoco nell’anno in cui le stanze da bagno a tutte piastrelle son diventate la base della civiltà. La porta è chiusa a chiave, ma vicino ce n’è un’altra che non lo è. Venite pure avanti… non disturbate, ci siamo solo io e un grosso moscone iridato. Ma non entrate, se siete di Manhattan, Kansas.” D'accordo sulla tua lista: Alcuni non li conoscevo, ma sono tutti memorabili. Non posso esimermi dal citare, però "Chiamatemi Ismaele".
In Casa desolata, poco dopo l’incipit dark, comincia se non ricordo male una delle pagine umoristiche più divertenti di Dickens, in cui sbeffeggia la classe dirigente/giudiziaria. Bellissimo!
Quando hai parlato del traduttore che "migliorava" la prosa degli autori che traduceva mi si sono stampate a chiare lettere nel cervello le parole TULLIO DOBNER prima ancora di sentirti leggere l'incipit di "It": quell'uomo aveva uno stile incredibile e lasciava un'impronta tutta sua sulle opere che traduceva, e con King a mio parere ha creato dei veri e propri capolavori nel suo campo, un maestro indiscusso! Ps: grazie per l'ennesimo bellissimo video, i libri che citi li ho letti quasi tutti ma la chicca che mi manca riesci a tirarla fuori sempre e comunque, sei sempre prezioso ❤
Con la lettura di questo incipit mi hai definitivamente convinto a procurarmi il prima possibile Casa desolata, che avevo già in mente da tempo! Grazie e buon inizio di anno
Non proprio in linea col canale, ma un incipit strepitoso. "Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta. Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita. "
Bella idea e bei spunti. I primi tre che mi vengono in mente: Suttree di Cormac Mcarthy: "Caro amico adesso nelle polverose ore senza tempo della città quando le strade si stendono scure e fumanti nella scia delle autoinnaffiatrici e adesso che l’ubriaco e il senzatetto si sono arenati al riparo di muri nei vicoli o nei terreni incolti e i gatti avanzano scarni e ingobbiti in questi lugubri dintorni, adesso in questi corridoi selciati o acciottolati neri di fuliggine dove l’ombra dei fili della luce disegna arpe gotiche sulle porte degli scantinati non camminerà anima viva all’infuori di te". Prima di un urlo di Jim Nisbet: "La fellatio al volante era quella che Stanley Ahearn preferiva". La matrice spezzata di Bruce Sterling: «I velivoli dipinti volavano attraverso il cuore del mondo. Lindsay era in piedi, in mezzo all’erba che gli arrivava fino al ginocchio, lo sguardo fisso all’insù per seguire il loro volo. Sottili come aquiloni gli ultraleggeri, spinti da un sistema di propulsione a pedale, si tuffavano in picchiata e risalivano nella zona a caduta libera, molto di lato sopra di lui. Al di là di essi, dall’altra parte del diametro di quel mondo cilindrico, il paesaggio ricurvo risplendeva del giallo del granoturco e del verde dei campi di cotone.»
Adoro talmente gli incipit che a essi ho dedicato una serie di storie, sul profilo IG del mio blog. Quelli di Neuromante e del Richiamo di Cthulhu sono tra i miei preferiti in assoluto ma con questo video me ne hai fatti scoprire di nuovi e davvero belli. Grazie, Flavio, e buon anno. P. S. Mio personale suggerimento: Io Sono Leggenda, di Richard Matheson.
A me era rimasto impresso più di ogni altro l'incipit di Moby Dick. Poche righe e già vedevo disperso Ismaele a lottare nei flutti per non farsi sovrastare dal mare d'acqua e nel mare degli eventi e della pazzia.
Appena iniziato il video ho pensato: non può mancare Joe Lansdale. E infatti… anche se in realtà non mi aspettavo Freddo a luglio. Grazie per il consiglio su Richard Stark, che non conoscevo ma che andrò a cercare, visto che amo Lansdale.
Ciao incipit veramente clamorosi, ottime scelte. Ne aggiungo uno che riesce sempre a inquietarmi come la prima volta: "In quelle giornate nuvolose, Robert Neville non poteva dire con certezza quando arrivasse il tramonto, e a volte loro erano già in strada prima che lui fosse rientrato"
il libro di Carroll mi ha fatto pensare a Dick, periodo _mistico_ quindi Valis e Radio Libera Albemoth, con quel gruppo di amici strani che si telefonano ad ogni ora per dirsi cose _stravaganti_ mi ha anche fatto pensare a quanto belle siano state le esperienze editoriali di Daniele Brolli, Telemaco e Phoenix ti do retta, esplorerò Jonathan Carroll che non ho mai letto ti aggiungo un'informazione: il libro da te citato si chiama anche "i bambini di Pinsleepe" edizione Fazi, che vedo comunque fuori catalogo (volevo che ci potessi mettere il link)
Le citazioni ad inizio storia sono considerabili parte dell’incipit se facenti parte dell’universo stesso? Un esempio di quello che intendo è la citazione alle cronache nemediane all’inizio de “la Spada della fenice” Questo insieme all’incipit del Richiamo di Cthulhu, della Divina Commedia e dell’Iliade sono tra quello che mi sono più rimasti impressi
Ciao Flavio. Un giorno porterai William Hope Hodgson sul to canale? Un grandissimo autore di narrazioni immaginifiche che non ha niente da invidiare a nessuno.
Hill house, bellissima la scrittura, trascinante ma il libro non mi ha convinto molto. Io decido se leggere o meno un libro dal primo capitolo, se mi annoia allora non inizio nemmeno. Grazie per il tuo video 😊
Belli gli incipit che hai evidenziato. Ti segnalo questo e credo apprezzerai: Quando si svegliava in mezzo ai boschi nel buio e nel freddo della notte allungava la mano per toccare il bambino che gli dormiva accanto. Notti più buie del buio e giorni uno più grigio di quello appena passato. Come l'inizio di un freddo glaucoma che offuscava il mondo. La sua mano si alzava e si abbassava a ogni prezioso respiro. Si tolse di dosso il telo di plastica, si tirò su avvolto nei vestiti e nelle coperte puzzolenti e guardò verso est in cerca di luce ma non ce n'era.(La strada-Cormac McCarthy)
ne ho due.....ma uno l'hai letto tu ed è Neuromante. sono affascinato dagli incipit, la prima pagina ti deve "mostrare la lama", ma non accoltellarti, perché ci sono tante altre pagine per farlo ed è malagrazia presentarsi con un coltello già infilato nella tua pancia....però non sono un vero cultore, non li imparo, se non per queste due eccezioni il secondo è un libro che non ami, si sa dal canale "abito a Villa Borghese. non un granello di polvere. non una sedia fuori posto. siamo soli e siamo morti" Henry Miller - Tropico del Cancro
La casa di legno bruciava nella notte. Come un piccolo vuolcano sfavillante al centro della vallata. Lingue lucenti s'innalzavano nel cielo nero in mezzo alle montagne. Le fiamme si edibiscono con feroce bellezza. L'educazione delle farfalle Donato Carrisi
L'ultima lezione di storytelling del 2023 l'ho tenuta sull'incipit, metà dei titoli di cui ho letto le prime righe sono gli stessi tuoi. Mi piacerebbe sapere (ovviamente se lo conosci) cosa ne pensi di Derek Raymond.
Per me un altro tra gli incipit più belli di sempre è il seguente:
“L’uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì”.
Ancora quel geniaccio di King; La Torre Nera, Volume 1 - L’Ultimo Cavaliere.
L’incubo di Hill House… quell’incipit me lo sono fatta tatuare su una gamba ❤️
e che cosa dire dell'eccelso "Heylá! Ben tornate e ben tornati su Broken Stories! Dove si parla di narrazioni Dark e immaginifiche!"!?!?!😍
Concordo 👍👍👍
dice quel che deve :-) Grazie!
@@brokenstories ad essere onesta, oltre che per l’incipit, io pendo dalle labbra di Flavio per il suo eloquio elegante, per la preziosa (oserei anzi definirla “chirurgica”) scelta delle parole (che io ammiro sempre in chiunque), per la sua ironia, per la sua pacatezza .. e tanto altro.
io Lo ammiro tantissimo per La sua cultura e capacitá di trasmettere ciò che sente riguardo il suo Amore per la lettura! @@dorib.2717 A volte però se gli devo scrivere mi sento un po' a disagio perchè non ho una padronanza totale della mia lingua, io. Lui sì. Ave Flavicus!
Io vedo in questi 29 minuti di incipit non solo tutto l'amore di un uomo per la Letteratura: no, semplicemente uno degli aspetti di ciò che comunemente chiamiamo Amore. Si, anche questo è amore. Entusiasmo, energia, passione vitale. Grazie per questo❤
«In un buco nel terreno viveva uno hobbit».
"Era un'età dell'oro, un'epoca di sublimi avventure, di vite ricche e morti rognose, ma nessuno lo pensava. Era un futuro di grandi fortune e ruberie, di saccheggi e rapine, di cultura e vizio, ma nessuno lo ammetteva. Era un'era di estremi, un affascinante secolo di mostruosità, ma nessuno lo amava."
Alfred Bester, Destinazione Stelle.
Un incipit che mi piace molto è quello di Come il lupo, di Eraldo Baldini.
I quattro uomini che in fila indiana scendevano il sentiero, attenti a non scivolare su concrezioni vitree di ghiaccio, sbuffavano un fiato bianco e denso che rimaneva sospeso nell’aria.
Solo i loro passi, il loro ansimare pesante, le imprecazioni che lanciavano sotto voce a ogni scivolone e qualche grido di corvo rompevano il silenzio del bosco. Gli alberi, le rocce intaccate dai muschi, la terra indurita dal gelo, i cespugli imprigionati nella brina, tutto era fermo, come morto, o come bloccato dal timore di quel transitare rumoroso e invadente. Il monte dormiva il suo sonno invernale, o forse aspettava.
Cito due Incipit di noir: "Nessuno sa come ha fatto lo scimpazè a prendere la pistola" (da "Lo zoo di San Diego" nella raccolta "Broken" di Don Winslow) e mi piace ricordare anche Raymond Chandler: a parte "il grande sonno" (ma non lo riporto solo perchè la conclusione è ancora meglio) cito "La sorellina" che inizia così: “Sul vetro smerigliato della porta è scritto a lettere nere, un po’ scrostate: Philip Marlowe… Investigatore. È una porta passabilmente scalcinata, in fondo a un corridoio passabilmente scalcinato in un edificio che era nuovo pressapoco nell’anno in cui le stanze da bagno a tutte piastrelle son diventate la base della civiltà. La porta è chiusa a chiave, ma vicino ce n’è un’altra che non lo è. Venite pure avanti… non disturbate, ci siamo solo io e un grosso moscone iridato. Ma non entrate, se siete di Manhattan, Kansas.” D'accordo sulla tua lista: Alcuni non li conoscevo, ma sono tutti memorabili. Non posso esimermi dal citare, però "Chiamatemi Ismaele".
In Casa desolata, poco dopo l’incipit dark, comincia se non ricordo male una delle pagine umoristiche più divertenti di Dickens, in cui sbeffeggia la classe dirigente/giudiziaria. Bellissimo!
Wow! Video stupendo, ricchissimo di spunti stimolanti. Grazie Flavio!
Quando hai parlato del traduttore che "migliorava" la prosa degli autori che traduceva mi si sono stampate a chiare lettere nel cervello le parole TULLIO DOBNER prima ancora di sentirti leggere l'incipit di "It": quell'uomo aveva uno stile incredibile e lasciava un'impronta tutta sua sulle opere che traduceva, e con King a mio parere ha creato dei veri e propri capolavori nel suo campo, un maestro indiscusso! Ps: grazie per l'ennesimo bellissimo video, i libri che citi li ho letti quasi tutti ma la chicca che mi manca riesci a tirarla fuori sempre e comunque, sei sempre prezioso ❤
Tullio Dobner, proprio lui. Grazie infinite!
Brividi di piacere e sofferenza pura per la bravura di altri.
Con la lettura di questo incipit mi hai definitivamente convinto a procurarmi il prima possibile Casa desolata, che avevo già in mente da tempo! Grazie e buon inizio di anno
Non te ne pentirai, è il mio preferito di Dickens, un gioiello poco noto ma da leggere assolutamente
Non proprio in linea col canale, ma un incipit strepitoso.
"Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.
Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita. "
Bella idea e bei spunti. I primi tre che mi vengono in mente:
Suttree di Cormac Mcarthy: "Caro amico adesso nelle polverose ore senza tempo della città quando le strade si stendono scure e fumanti nella scia delle autoinnaffiatrici e adesso che l’ubriaco e il senzatetto si sono arenati al riparo di muri nei vicoli o nei terreni incolti e i gatti avanzano scarni e ingobbiti in questi lugubri dintorni, adesso in questi corridoi selciati o acciottolati neri di fuliggine dove l’ombra dei fili della luce disegna arpe gotiche sulle porte degli scantinati non camminerà anima viva all’infuori di te".
Prima di un urlo di Jim Nisbet: "La fellatio al volante era quella che Stanley Ahearn preferiva".
La matrice spezzata di Bruce Sterling: «I velivoli dipinti volavano attraverso il cuore del mondo. Lindsay era in piedi, in mezzo all’erba che gli arrivava fino al ginocchio, lo sguardo fisso all’insù per seguire il loro volo. Sottili come aquiloni gli ultraleggeri, spinti da un sistema di propulsione a pedale, si tuffavano in picchiata e risalivano nella zona a caduta libera, molto di lato sopra di lui. Al di là di essi, dall’altra parte del diametro di quel mondo cilindrico, il paesaggio ricurvo risplendeva del giallo del granoturco e del verde dei campi di cotone.»
Adoro talmente gli incipit che a essi ho dedicato una serie di storie, sul profilo IG del mio blog. Quelli di Neuromante e del Richiamo di Cthulhu sono tra i miei preferiti in assoluto ma con questo video me ne hai fatti scoprire di nuovi e davvero belli. Grazie, Flavio, e buon anno. P. S. Mio personale suggerimento: Io Sono Leggenda, di Richard Matheson.
Te li sottoscrivo tutti e tre 👍
Finalmente sono riuscito ad ascoltarti! Bel video, Flavio.
A me era rimasto impresso più di ogni altro l'incipit di Moby Dick. Poche righe e già vedevo disperso Ismaele a lottare nei flutti per non farsi sovrastare dal mare d'acqua e nel mare degli eventi e della pazzia.
Buon anno, Flavio! Grazie per quello che fai
Appena iniziato il video ho pensato: non può mancare Joe Lansdale. E infatti… anche se in realtà non mi aspettavo Freddo a luglio.
Grazie per il consiglio su Richard Stark, che non conoscevo ma che andrò a cercare, visto che amo Lansdale.
Possiamo avere anche gli explicit o dobbiamo aspettare dicembre?😉
Grazie, video interessantissimo come al solito! 😊
Ciao incipit veramente clamorosi, ottime scelte. Ne aggiungo uno che riesce sempre a inquietarmi come la prima volta:
"In quelle giornate nuvolose, Robert Neville non poteva dire con certezza quando arrivasse il tramonto, e a volte loro erano già in strada prima che lui fosse rientrato"
il libro di Carroll mi ha fatto pensare a Dick, periodo _mistico_ quindi Valis e Radio Libera Albemoth, con quel gruppo di amici strani che si telefonano ad ogni ora per dirsi cose _stravaganti_
mi ha anche fatto pensare a quanto belle siano state le esperienze editoriali di Daniele Brolli, Telemaco e Phoenix
ti do retta, esplorerò Jonathan Carroll che non ho mai letto
ti aggiungo un'informazione: il libro da te citato si chiama anche "i bambini di Pinsleepe" edizione Fazi, che vedo comunque fuori catalogo (volevo che ci potessi mettere il link)
Grazie del pensiero!
Le citazioni ad inizio storia sono considerabili parte dell’incipit se facenti parte dell’universo stesso? Un esempio di quello che intendo è la citazione alle cronache nemediane all’inizio de “la Spada della fenice”
Questo insieme all’incipit del Richiamo di Cthulhu, della Divina Commedia e dell’Iliade sono tra quello che mi sono più rimasti impressi
Quello delle cronache nemediane è un esergo, ma di sicuro è memorabile.
@@brokenstories Ah ecco come si chiama, grazie mille 🙏
Ciao Flavio. Un giorno porterai William Hope Hodgson sul to canale? Un grandissimo autore di narrazioni immaginifiche che non ha niente da invidiare a nessuno.
Sarebbe bello, spero che se ne presenti l'occasione. Qui ci vorrebbe una redazione intera per coprire ogni autore di rilievo.
Hill house, bellissima la scrittura, trascinante ma il libro non mi ha convinto molto.
Io decido se leggere o meno un libro dal primo capitolo, se mi annoia allora non inizio nemmeno.
Grazie per il tuo video 😊
Belli gli incipit che hai evidenziato. Ti segnalo questo e credo apprezzerai: Quando si svegliava in mezzo ai boschi nel buio e nel freddo della notte allungava la mano per toccare il bambino che gli dormiva accanto. Notti più buie del buio e giorni uno più grigio di quello appena passato. Come l'inizio di un freddo glaucoma che offuscava il mondo. La sua mano si alzava e si abbassava a ogni prezioso respiro. Si tolse di dosso il telo di plastica, si tirò su avvolto nei vestiti e nelle coperte puzzolenti e guardò verso est in cerca di luce ma non ce n'era.(La strada-Cormac McCarthy)
favoloso
ne ho due.....ma uno l'hai letto tu ed è Neuromante.
sono affascinato dagli incipit, la prima pagina ti deve "mostrare la lama", ma non accoltellarti, perché ci sono tante altre pagine per farlo ed è malagrazia presentarsi con un coltello già infilato nella tua pancia....però non sono un vero cultore, non li imparo, se non per queste due eccezioni
il secondo è un libro che non ami, si sa dal canale
"abito a Villa Borghese. non un granello di polvere. non una sedia fuori posto. siamo soli e siamo morti"
Henry Miller - Tropico del Cancro
Lo faresti un video su Lord Dunsany? vedo il suo libro alle tue spalle.
Prima o poi :)
L'incipit di Misery
Il demone di mezzanotte, che non ho letto e mi ispira, non lo trovo né tra i tuoi link, né su amazon e libraccio. Sai se è un introvabile?
Cercalo su ebay. Fuori catalogo.
In quell'edizione è fuori catalogo, ma l'ha ripubblicato (e, presumo, ritradotto) Fazi con il titolo "I bambini di Pinsleepe".
@@maxb5479 ti ringrazio
La casa di legno bruciava nella notte. Come un piccolo vuolcano sfavillante al centro della vallata.
Lingue lucenti s'innalzavano nel cielo nero in mezzo alle montagne. Le fiamme si edibiscono con feroce bellezza.
L'educazione delle farfalle
Donato Carrisi
L'ultima lezione di storytelling del 2023 l'ho tenuta sull'incipit, metà dei titoli di cui ho letto le prime righe sono gli stessi tuoi. Mi piacerebbe sapere (ovviamente se lo conosci) cosa ne pensi di Derek Raymond.
Mai letto, sorry...
@@brokenstories sono convinto che lo ameresti alla follia