La stragrande maggioranza degli scolari extraeuropei non hanno alcun interesse per la cultura italiana e in genere europea, né hanno alcun interesse a stabilire relazioni se non superficiali con gli italiani etnici o con scolari europei. Se provenienti da nazioni islamiche rifiutano sia l'arte, sia la musica, sia la lingua. Lo ius soli sarebbe la finis Italie.
Mi piacerebbe sapere su quali basi affermi ciò e cosa si intende per "stragrande maggioranza". Non che non sia d'accordo con l'affermazione di base, sono solamente curioso se abbia delle basi concrete oltre al "sentito dire" o all'esperienza personale
Già il fatto che ci sia nel centrodestra chi propone lo "ius scholae", che essendo la scuola italiana scuola dell'obbligo risulterebbe essere nient'altro che ius soli con passi extra, la dice lunga sulla spina dorsale del governo.
Centro destra micropenico è la definizione più bella mai sentita finora e ahimè azzeccata perché sicuramente mollerà il colpo. Come hai detto giustamente già la passata volta si era evitato per il rotto della cuffia
Ci sono anche Paesi dove i requisiti cambiano in base al Paese di provenienza. Ad esempio, in Venezuela (ius soli) ci vogliono 10 anni di residenza legale per ottenere la naturalizzazione, che però sono ridotti della metà per i cittadini dei Paesi latinoamericani e caraibici, o di Spagna, Italia e Portogallo, cioé di Paesi culturalmente affini.
Sì sì, non volevo entrar troppo nel dettaglio; anche il caso del Canada, con un meccanismo a punti sulla base del paese di provenienza è IN TEORIA interessante… dico in teoria perché nei fatti negli ultimi 15 anni la cosa ha decisamente smesso di funzionare 😬
Darwin notò come un certo isolamento dal resto del mondo col lungo andare crei la diversità. La diversità di un popolo è definita da confini di vario tipo: politici, geografici, culturali, ecc... La definizione di un popolo sia in senso culturale ma anche fisionomico richiede secoli se non millenni. Il voler volontariamente distruggere questo processo naturale non è diverso dal voler distruggere ad esempio una statua antica perchè non conforme con la propria ideologia, come ad esempio fece l'isis con l'antichissima statua del budda. Oppure non è diverso dal voler abbattere un albero millenario solo perchè si vuole asfaltare. Le statue col tempo si deteriorano e anche gli alberi millenari cadono, ma se la causa è naturale va accettata, se invece la causa è umana va condannata. Sfregiare un monumento oppure un popolo non deve essere legalmente concesso. Aiutare il prossimo non è sinonimo di autodistruzione della propria nazione, anzi è il contrario.
La Cina non accetta proprio la doppia cittadinanza perciò è impossibile per uno straniero ottenerla. Ed è anche la ragione per cui i cinesi che nascono nei paesi dell'Unione Europea non fanno richiesta per diventare cittadini della nazione dove sono nati.
@@lorenzo5779, in realtà molti cinesi che non vogliono più aver a che fare con la Cina rinunciano alla cittadinanza cinese. Ma l'assurdità è imporla alla nascita facendo rinunciare i cinesi alla loro cittadinanza sulla base della decisione dei loro genitori. Ed è comunque sbagliato elargire-ragalare cittadinanze (come stiamo facendo adesso) senza che ci sia un legame di sangue, perché qualsiasi residente in Italia dovrebbe avere gli stessi diritti dei cittadini italiani (e ce li ha dopo tot anni di residenza, tranne il diritto di voto). Inoltre è sbagliato che in Italia si possa avere più di una cittadinanza se si risiede-lavora in Italia e/o se si ha la cittadinanza italiana
Innanzitutto ti ringrazio perchè ogni tuo video aggiunge sempre qualche piccolo tassello all'idea che mi sono fatto finora riguardo un determinato argomento, per il resto concordo su tutta la linea. Infine hai detto una cosa sacrosanta che ho visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie infinite volte vivendo in una città dove la sinistra governa e decide tutto da 30 anni: a chi si professa di sinistra non frega assolutamente NIENTE degli immigrati, il loro attivismo è dettato solo ottenere per un tornaconto economico o di status : esponendosi non rischiano nulla e ne escono ben voluti dalla loro cerchia, con tutti i vantaggi sociali e lavorativi che ne conseguono. Sono persone senza alcuna vergogna.
Bel video, come al solito! 💪Molto interessante la tua considerazione sulla definizione di popolo e che la legge che stabilisce la cittadinanza dovrebbe essere di rango costituzionale. Difficile non condividere. Lo stesso sulla legge elettorale. Penso che i poveri Padri Costituenti non avrebbero mai immaginato che certi concetti dati per assodati sarebbero stati messi in discussione dalle future generazioni
Avrebbe potuto avere senso se la scuola fungesse effettivamente da meccanismo di integrazione e nazionalizzazione delle masse, ma non è così, come minimo, da decenni.
@@puntoevirga esatto io la pensavo esattamente così. Io vengo da una città, Prato, nota praticamente solo per la presenza di un enorme comunità cinese, posso assicurare che dal punto di vista scolastico, anche per quanto riguarda studenti delle superiori che hanno fatto tutto il ciclo di studi, o quasi, in Italia molti avevano ancora difficoltà a comprendere ed esprimersi in italiano. Questo perché quasi tutti i membri della comunità cinese non hanno interesse ad integrarsi, passano solo lo stretto necessario con la componente italiana, per quanto riguarda i giovani è l'ambiente scolastico che sono obbligati per legge a frequentare, mentre per tutto il resto del tempo se ne stanno tra di loro, senza ricercare il minimo contatto, tanto ormai hanno creato una vera e propria città nella città, con loro negozi, ristoranti, circoli ecc..., è per questo che non si riescono a raggiungere neanche i livelli minimi per una vera integrazione, perché dall'altro lato non c'è neanche l'interesse. Per quanto riguarda la situazione che ho potuto osservare io loro vedono l'Italia solo come una tappa transitoria nella loro vita, vengono qui per lavoro e una volta vecchi se ne tornano in Cina a passare la vecchiaia, è questo il motivo per cui non gli interessa integrarsi, emanare leggi che concedano più facilmente la cittadinanza non avrebbe senso per comunità del genere e anzi probabilmente sarebbe anche un fastidio per loro, com'è stato detto anche nel video. Per quel che mi riguarda essere cittadino di uno stato è una cosa molto più profonda rispetto ad avere semplicemente il suo passaporto perché ci si è nati, perché banalmente esistono situazioni del genere, se uno vuole essere italiano deve guadagnarselo, se la scuola riuscisse ancora a formare degli individui nazionalmente consapevoli probabilmente andrebbe più che bene lo ius scholae, ma come abbiamo constatato entrambi purtroppo non è più così da molto tempo ormai...
Mi sa che non hai capito che la "situazione attuale" non va per nulla bene ... più di un terzo delle cittadinanze elargite ogni anno sono elargite a stranieri ... tra non molto saranno la maggioranza
Ho sempre trovato interessante il modello svizzero, dove la naturalizzazione (anche in caso di matrimonio) dipende dal vaglio delle autorità cantonali, le quali hanno il compito di verificare l'effettiva integrazione, secondo criteri, tra i quali il non essere stato a carica del welfare pubblico negli ultimi anni, la famigliarità con la vita e la cultura svizzera, il rispetto per i valori costituzionali, ecc.
@@karolyburkhalter la Svizzera è già piena di immigrati, in percentuali molto superiori a quelle italiane. Vero è che sono in stragrande maggioranza europei.
@@puntoevirga infatti il 25% con passaporto svizzero può votare alle europee. Onestamente non ho capito perché nel mio paese non si sia fatto come in Germania che si può detenere unicamente il passaporto Svizzero e basta. Considerando che si tratta di un paese che di facciata si vuole definire neutrale. Saluti!
@@puntoevirga, più che "europei", che non esistono come pololo-cultura, esattamente come non esistono gli svizzeri. Sono tedeschi, francesi e italiani che subiscono una immigrazione prevalentemente di tedeschi, francesi e italiani un po' più poveri rispetto ai residenti in Svizzera. È un po' come se l'Italia subisse una immigrazione da parte di italiani ... per quello il paragone della Svizzera (con l'immigrazione italiana) che fanno certi soggetti favorevoli all'immigrazione non ha alcun senso. L'Italia subisce una immigrazione da parte di bangladini e africani che non hanno nemmeno un ventesimo della ricchezza dell'italiano medio e non hanno nulla a che fare con l'italiano medio, né dal punto di vista dell'aspetto fisico né dal punto di vista culturale
Lo spiegone é perfetto anche nelle virgole. Io dico che per fare fronte a questi squilibrati bisogna usare Overton in maniera uguale e opposta alla loro, la base di partenza della discussione é "Etno-stato retroattivo". Prima o poi diventerà evidente a tutti, probabilmente troppo tardi dato che la dura realtà odierna è che nella destra di governo c'é Tajani
Mi sa che non hai capito che è come se già ci fosse ... più di un terzo delle cittadinanze elargite ogni anno sono elargite a stranieri ... tra non molto saranno la maggioranza
Video interessante ed esplicativo. Visto che sei anti immigrazionista, farai mai un video sul crollo demografico? Chiedo perché la sinistra, che fino a poco tempo fa ci diceva che eravamo troppi sul pianeta, adesso ha messo in piedi una narrativa per cui solo l'immigrazione ci può salvare (il famoso ci pagano le pensioni), e volevo sentire il tuo parere.
Assolutamente, è un tema interessantissimo anche perché normalmente è raccontato in modo molto parziale e direi falso. (Basti dire che la presunta soluzione al calo degli italiani sarebbe importare stranieri che è come dire che se ti stanno finendo i limoni per far la limonata ci puoi mettere i peperoni). Tema fondamentale
@@progettorazzia9260In teoria il governo dovrebbe incentivare sul piano culturale ed economico (non solo con gli assegni ma anche con meno precarietà )l’aumento delle nascite da parte di famiglie italiane . Ma i progressisti sono contro la famiglia naturale e tradizionale e quindi sono contro i figli . Ci vogliono consumatori individuali atomizzati e poi ti dicono esplicitamente ma gli italiani non ne vogliono fare figli . Il che è vero forse per alcuni ma per altri ti dicono che non possono farli . Ci vogliono i dati comunque e sto solo supponendo . Se la propaganda lgbtq , abortista continua e i problemi economici continuano andrà sempre peggio sul piano demografico. Durante il fascismo c’era un famoso sociologo e demografo Gini che si diceva favorevole all’aumento della popolazione di stirpe Italica perchè già a quei tempi c’erano problemi demografici .
Sarebbe davvero molto interessante un discorso ben argomentato intorno l’art. 1 della costituzione e su quali delimitazioni semantiche abbia qui il termine “popolo” (forse sarebbero fondamentali anche alcune accezioni della differenza tradizionale rispetto a “popolazione” propria della dottrina pubblicista); e come possa questo limitare conseguentemente le possibilità del legislatore ordinario di riformare la legge sulla cittadinanza distanziandosi dal tradizionale ius sanguinis (ad già molto lassista come si è visto). Soprattutto considerando che il successivo termine “cittadini” compare nella costituzione ritraendo quest’ultimi come soggetti attivi, fondanti e perciò come elemento anche finalistico nei fenomeni della vita in comune; ciò a partire anzitutto dall’art. 1 e poi dalle libertà collettive (art. 17, 18 soprattutto), ai diritti politici (art. 49, 50, 51 soprattutto) e infine è rivelativa la disposizioni all’art. 52 comma primo. Questi dati potrebbero cioè far propendere per un’esclusione della cittadinanza concessa immediatamente alla nascita o altri lassismi, a favore invece di quella presunzione di integrazione e radicamento propria in teoria quantomeno del modello tradizionale (e le sue “moderazioni/eccezioni” comunque partecipi alla stessa ratio e aventi quindi come presupposto di base lo stesso ius sanguinis) , elementi soli che possono poi far significare pienamente le disposizioni citate e la loro ratio. Questa in guisa di interpretazione della costituzione secondo le intenzioni del costituente (interpretazioni teleologica). E senza contare che già il c.d. “principio personalista” nella costituzione (Es. art. 2 o la famiglia intesa come comunità naturale o l’ultimo comma dell’art. 32 e altri) sarebbe autonomamente capace di proteggere e tutelare integralmente i soggetti privi di cittadinanza (e infatti insieme ad un’opera molto vasta portata avanti dalla dottrina e dalla giurisprudenza). Quindi il quadro sarebbe più che completo, ossia privo di lacune tali da dover invece far considerare un’interpretazione evolutiva della costituzione come assolutamente necessaria.
interessante (secondo me) la locuzione:"Italia intesa come corpo sociale"...sembra banale e vagamente scolastica ma esprime un punto di vista molto piu' profondo e ponderato di quanto appaia.
Vorrei condividere la mia esperienza. Io vengo da una città, Prato, nota praticamente solo per la presenza di un enorme comunità cinese, posso assicurare che dal punto di vista scolastico, anche per quanto riguarda studenti delle superiori che hanno fatto tutto il ciclo di studi, o quasi, in Italia molti avevano ancora difficoltà a comprendere ed esprimersi in italiano. Questo perché quasi tutti i membri della comunità cinese non hanno interesse ad integrarsi, passano solo lo stretto necessario con la componente italiana, per quanto riguarda i giovani è l'ambiente scolastico che sono obbligati per legge a frequentare, mentre per tutto il resto del tempo se ne stanno tra di loro, senza ricercare il minimo contatto, tanto ormai hanno creato una vera e propria città nella città, con loro negozi, ristoranti, circoli ecc..., è per questo che non si riescono a raggiungere neanche i livelli minimi per una vera integrazione, perché dall'altro lato non c'è neanche l'interesse. Per quanto riguarda la situazione che ho potuto osservare io loro vedono l'Italia solo come una tappa transitoria nella loro vita, vengono qui per lavoro e una volta vecchi se ne tornano in Cina a passare la vecchiaia, è questo il motivo per cui non gli interessa integrarsi, emanare leggi che concedano più facilmente la cittadinanza non avrebbe senso per comunità del genere e anzi probabilmente sarebbe anche un fastidio per loro, com'è stato detto anche nel video. Per quel che mi riguarda essere cittadino di uno stato è una cosa molto più profonda rispetto ad avere semplicemente il suo passaporto perché ci si è nati, perché banalmente esistono situazioni del genere, se uno vuole essere italiano deve guadagnarselo, se la scuola riuscisse ancora a formare degli individui nazionalmente consapevoli probabilmente andrebbe più che bene lo ius scholae, ma purtroppo non è più così da molto tempo ormai...
Fanno anche i corsi esclusivamente per cinesi in locali pubblici in affitto, la cosa secondo me grave è che gli viene concesso in locali pubblici dove per una questione morale dovrebbero essere fatti corsi per tutti i soggetti in difficoltà a prescindere , il messaggio che passa: con i soldi compri tutto , alla faccia dell'uguaglianza, quindi per chiudere le.comunita che hanno meno cash non do possono mettere in pari , succede vicino a Prato
Esistono altre comunità, qual è quella senegalese, i cui appartenenti, diversamente dai cinesi di cui sopra, sono fortemente motivati ad integrarsi. Uno Ius Scholae impostato in modo razionale potrebbe favorire l'integrazione di questi immigrati, operando a monte una scrematura da cui rimarrebbero escluse minoranze come quella cinese, provenienti da Stati che non prevedono la doppia cittadinanza o non sono interessate alla cittadinanza italiana per le più disparate ragioni.
@@serenovariabile9218 il problema sta proprio nel sistema scolastico, che non ha più la funzione di nazionalizzazione delle masse, finché non si risolverà questo aspetto, improntando l'istruzione anche alla costruzione di una vera e propria cultura nazionale, lo ius scholae non funzionerà mai!
@@Becca04927 Fermi restando i gravi limiti dell'attuale sistema scolastico, come da te qui testimoniato, la comunità cinese è composta da elementi non interessati ad integrarsi e, come ammetterai tu stesso, la loro situazione non è comune a quella di altre minoranze tra le quali si regista una maggiore disponibilità ad integrarsi.
Video interessante progetto razzia. Sono per il solo ius sanguinis e contro l’immigrazione. Ho notato che la gente non sta protestando proprio contro questo tipo di riforma purtroppo. La Lega si oppone ma FDI mi sembra che sia favorevole allo ius scholae purtroppo. Oggi Panetta ha insistito con la storia che sono necessari nuovi migranti .
Totalmente d'accordo, grande video! Secondo me però la Meloni terrà duro e la spunterà, non tanto perché sia brava (non lo è, ha solo un culo pazzesco!) quanto perché gli unici che potrebbero innescare il problema sono quelli di FI, ma col 10% e le zecche al 20% cosa vuoi che facciano? Niente, stanno lì dove sono, a mangiare, buonini e zittini. ovviamente però se gli equilibri dovessero cambiare .. ma non trovo sia possibile, il PD cresce solo perché si mangia i 5Stelle, per il resto sono morti stecchiti al 20% (cioè la quota CGIL+CISL). In ogni caso quando FI dovesse partire con la legge sulla cittadinanza, vorrebbe dire che il governo Meloni è finito.
Buongiorno. Parlando di ius sanguinis e ius soli, ha mai elaborato lo scenario che vede centinaia di migliaia di figli degli immigrati con cittadinanza italiana entrare in massa nelle forze dell'ordine (esercito, polizia, carabinieri), un po' com'è successo per i giovani meridionali che si arruolavano per questioni economiche? Secondo lei, è plausibile un futuro arruolamento di massa di questa tipologia? E, soprattutto, quali implicazioni avrà sulla comunità autoctona? Spero possa trovare interessante questo spunto. Grazie
Attenzione a un po' di errori fatti: lo straniero nato in Italia assume automaticamente la cittadinanza italiana al compimento del 18° anno di età, se ha nel corso di questi anni risieduto IN VIA CONTINUATIVA in Italia, facendone semplice dichiarazione al comune dove è residente; quindi è un atto automatico. LA CONCESSIONE della cittadinanza è cosa diversa: la concessione è appunto una concessione, cioè c'è un (ampio) margine di discrezionalità in capo al concedente che decide in virtù di valutazioni fatte sul caso concreto di naturalizzare lo straniero che abbia vissuto legalmente in Italia per almeno dieci anni in maniera legale. Di regola tuttavia le prefetture si limitano a non concedere la cittadinanza soltanto a coloro che abbiano un trascorso criminale di vita (si valutano oltreché le condanne penali anche le denunce di polizia e le misure di prevenzione) ma non viene fatta alcuna considerazione di tipo demografico (e.g. non c'è un contingente massimo di cittadinanze da concedere o una scelta dei paesi di provenienza, che anche sarebbe auspicabile). Le proposte riforme prescinderebbero anche dalla nascita in Italia e concederebbero la cittadinanza a pioggia per il sempiice fatto di aver frequentato la scuola dell'obbligo senza alcun profitto (di fatto: la promozione sarà anzi regalata proprio per non pregiudicare l'acquisizione della cittadinanza). Per cui è ancora peggio dello ius soli: è uno ius scuola in senso proprio; dominus della cittadinanza sono delle maestrine incarognite e ideologizzate, espressione più pura del mammismo isterico e senza figli tipico della donna italiana. La spinta verso questa riforma viene dalle più basse necessità di far cassa per pagare le pensioni dei c.dd. boomer ma anche delle generazioni X, per cui si prevede di attrarre un sacco di immigrati grazie a questa concessione a pioggia e si spera, grazie a uno stato di polizia fiscale, che questi versino contributi (tasse di fatto) pensionistiche sino all'ultimo sangue, anziché evadere, emigrare o fare rimesse all'estero. Poiché peraltro il sistema scolastico è scadente in quanto non meritocratico per i motivi anzidetti, la capacità generale tecnica andrà a scemare e il valore aggiunto del lavoro in Italia scadrà sempre di più. Per cui ci sarà sempre più bisogno di manovali per pagare la pensione a una massa di vecchi bianchi che presto diverranno minoranza. Insomma: l'INPS si immagina un "popolo" formato da una massa immensa di ex-stranieri non integrati di fatto impiegati in lavori di bassa manovalanza tenuto sotto il giogo di una minoranza di impiegati AdE, Inps, GdF per far pagare altissime tasse previdenziali a una minoranza di bianchi decrepiti. Non bene diciamo.
Ius Sanguinis, decisamente più sensata, Lus Solis per nulla; quest'ultima sarebbe la fine dell'identità della nazione. Non capirlo significa, o essere uno straniero, quindi più giustificabile, oppure un anti-nazionalista, di conseguenza, un comunista, dove ragionera' da pecora, in quanto, tutto ciò che decidera' la sinistra è cosa giusta. Capirei i molto anziani, ancora ancorati ad idiologie del passato, dove non seguono più le vicende quotidiane come un tempo; ma oggi votare a sinistra è assolutamete anacronistico quindi privo di senso. In una parola, anti italiano... un ignorante. Ma non "ignorante" nel senso offensivo del termine.
Domanda seria e non provocatoria su di una questione meramente pratica. Visto che siamo in drammatico calo demografico e il nostro sistema pensionistico è contributivo, come possiamo pensare di sopravvivere senza i contributi di lavoratori stranieri che compensino la progressiva mancanza di nuovi lavorati? La risposta, ovvia, sarebbe cambiare il sistema pensionistico contributivo, ma sembrano tutti interessati ad alto, immigrazione compresa.
Stai forse pensando di togliere a quel 70% di votanti vecchiacci inutili rinco che votano la loro pensione rivalutata all inflazione che pesa sui giovani dei quali non gliene importa un fico secco perché hanno multiproprietà affittate che lasceranno ai loro figli che vivono all estero da decenni? Amen
Il problema è che la maggior parte degli immigrati (albanesi, romeni, cinesi, ucraini) tende a fare comunque pochi figli, come gli Italiani. Inoltre, molti immigrati svolgono lavori non sempre regolari e spesso a basso reddito, per cui anche il loro contributo dal punto di vista pensionistico non è tale da poter compensare il baratro demografico che si sta spalancando nel nostro Paese.
Ci faremo un video a parte a breve, ma diciamo che la questione del calo demografico e la sostenibilità del sistema pensionistico, sono due questioni separate. Il sistema pensionistico si regge sui contributi pagati dai lavoratori, indifferente che siano italiani o meno e visto che abbiamo un 30% di disoccupati sotto i 29 anni la mia tesi è il meccanismo al momento è drogato. In merito al calo demografico la questione solitamente è piuttosto mal posta, tanto per cominciare se la questione è che siccome mancano italiani bisogna importante stranieri è come dire che siccome mancano limoni per far la limonata allora comperiamo peperoni. In ogni caso anche qui i due problemi sono a mio avviso comunque legati, ma inversamente rispetto a come siamo abituati a discuterne
@@puntoevirga il che di fatto comporterebbe un costante afflusso di lavoratori da paesi in cui esistono ancora i "proletari" nel senso più didascalico del termine. Secondo me sono 2 temi che andrebbero affrontati di pari passo per non collassare su se stessi. Anzi a ben vedere 3, se aggiungiamo delle politiche veramente incentivanti per la natalità (visto che la maggior parte delle donne sono madri, nonostante i proclami delle femministe liberal ). Parere personale poi, visto che siamo cronicamente in ritardo su natalità, non siamo abbastanza rappresentati e uniti socialmente per chiedere una riforma sensata delle pensioni, la cosa di minore impatta dovrebbe essere il controllo e l'assimilazione dell'immigrazione. Se si applica invece un'immigrazione sregolata ( tanto i ricchi vivono in centro città ) si corre il rischio di ghettizzare e finire con le gang di terza generazione che spadroneggiano tipo Svezia e Danimarca.
Non sento mai di cittadinanza ritirata. Per es. Conosco una famiglia marocchina che dopo 15 anni in Italia e conseguente cittadinanza per tutti i membri si è trasferita in Belgio oramai quasi da otto anni, in questi casi che succede? Si prende una terza cittadinanza? Decade quella italiana?
No di solito una volta che uno ha la cittadinanza se non fa niente rimane sempre attiva, ovviamente dipende da dove vai: in occidente di solito sono accettate cittadinanze plurime, altrove è più complesso.
@@progettorazzia9260 La Francia ha tolto la cittadinanza a Kemi Seba per il suo attivismo antifrancese. Quindi evidentemente esistono meccanismi in alcuni Paesi.
@@progettorazzia9260 a Cuba, in teoria, la doppia cittadinanza non è permessa, però all'atto pratico tollerano che tu abbia una seconda cittadinanza da far valere all'estero (parecchi cubani sono andati a cercare un nonno o un bisnonno spagnolo). Tuttavia, fintanto che sei su territorio cubano, l'unica cittadinanza che ti viene riconosciuta è quella cubana.
i Cinesi hanno espresso più volte la loro contrarietà allo Ius Soli perché la Cina non prevede doppia nazionalità (argomento di cui hai parlato) Emblematica un'intervista di la7 all'Esquilino che registrava la quasi totalità dei no degli intervistati. Da docente di scuola media, con molti alunni stranieri: è, evidente, che il PD, come spesso, parli di categorie sociali e umane lontane dal proprio universo. Anche all'interno della scuola ci impegnamo in mille modi per integrare e concedere tutto ciò che possa rendere la scuola il più confortevole possibile. In altre Nazioni non è così, tra cui la Germania. Che è molto più rigida. Alunni che vivono sereni la loro vita a scuola e in città, con i compagni italiani. Sono sereni. Hanno, ripeto, tutto ciò che permette loro di vivere con ogni dignità e non solo in campo scolastico. La domanda è: ma sono davvero sicuri che le popolazioni emigrate nel nostro Paese davvero sbavino dalla voglia dello Ius Soli o lo ritengano così fondamentale? E non certo per ignoranza dell'argomento
Possiamo dire che lo Ius Soli pensato dal PD sia una forma razzista e paternalistica di 'concessione' al buon selvaggio che si pensa di dover 'salvare' rendendolo italiano. Roba da colonialismo inglese ottocentesco
Rilancio: le deportazioni di massa di tutti gli allogeni di prima seconda e terza generazione o di chi non abbia trisnonni italiani, sono all'ordine del giorno? Perchè è un problema urgente.
Visto che ci siamo, perchè non "deportiamo" anche i meridionali che abitano in "Padania" e che, da decenni, forniscono un contributo determinante all'economia del nord Italia? In fondo, anche loro sono stati, e vengono a volte ancora oggi percepiti come altro, dagli "autoctoni"?
@@davideluise9761 Dati i rapporti di forza, è più probabile che gli "autoctoni" soccombano ad immigrati e meridionali, divenuti oramai maggioranza, soprattutto nelle grandi e medie città del nord
Il motivo per il quale una certa parte politica (ma in realtà anche l'altra) vuole lo Ius soli e le migrazioni di massa (illegali) a me risulta chiarissimo (non è la questione del voto). Magari però mi sbaglio...
Personalmente, ritengo che la soluzione più logica sia lo ius culturae, come viene applicato in Gran Bretagna. Anni fa ho vissuto lì e ricordo che la mia coinquilina di allora aveva fatto domanda per la cittadinanza (non so se nel frattempo le cose siano cambiate). Per ottenerla sostanzialmente si dovevano soddisfare due criteri: 1) provare di aver vissuto un tot di anni nella nazione (e oltre ai documenti relativi alla residenza venivano chieste anche le prove del fatto di aver effettivamente vissuto lì, come bollette delle utenze a proprio nome e contratti di lavoro/buste paga/contratti di affitto/numero di registrazione al sistema lavorativo e sanitario (NIN Number)/ricevute di pagamento riguardanti eventuali percorsi di studio) e 2) superamento di un test le cui domande vertevano sulla lingua e sulla cultura della nazione (nello specifico riguardanti la storia, l'ordinamento giuridico, il sistema politico e la società) In questo modo solo chi davvero contribuisce concretamente alla vita della nazione e chi ha davvero la buona volontà di studiare la storia, la lingua e la cultura della nazione di cui vuole fare parte ottiene la cittadinanza e divengono cittadini solo gli individui che si sono davvero impegnati per integrarsi nel tessuto sociale della nazione. Io lo trovo un approccio estremamente sensato. Cosa ne pensi?
La mia ex era tunisina, venuta qui verso i 10-11 anni con il padre che viveva già qui con la madre e lei in Tunisia prima e soggiornando qui spesso prima del trasferimento. Fortunatamente aveva il permesso di soggiorno illimitato e nemmeno era troppo interessata alla cittadinanza. La sorella più giovane è nata anni dopo qui e è riuscita a avere la cittadinanza ai 18 grazie essere stati attenti a pratiche burocratiche. Lei parla con un accento più marcato del mio, sempre vissuta qui e a parlarle in italiano misto con la sorella e genitori, perché mai avrebbe mai dovuto essere lei meno italiana di un qualsiasi napoletano? È più locale di me lei.
Non saprei di solito non è molto sensato partire dai casi particolari, come abbiamo già spiegato diverse volte, per cercare di ragionare in termini politici e di astrattezza altrimenti si dà terreno ai razzisti che potrebbero dire "ecco un caso che invece ha fatto xxx". Ragione per cui io schivo completamente la questione e procedo a ragionare per categorie, ma ovviamente sono aperto al dialogo. Ottimo per altro che il sistema che abbiamo ora funzioni perfettamente: la sorella che voleva la cittadinanza l'ha avuta a 18 anni e lei che non era interessata non l'ha avuta: il miglior output possibile direi.
@@progettorazzia9260 comprendo bene, ma ti posso assicurare che i procedimenti per la cittadinanza pure per gente cresciuta qui o addirittura nata sono abbastanza complicati e, oltre alla mia (indiretta) esperienza ho sentito molti altri avere avuto non poche difficoltà, non si parla quindi di un numero ristretto di persone.
@@ginotheanimalforse come ogni contatto con la PA italiana. Direi che come problema pratico non è peculiare. Come assente è ogni presunta discriminazione del soggetto di diritto non cittadino. La questione sulla cittadinanza è meramente ideologica e di scontro culturale.
Perché non ha chiesto la cittadinanza, ti sei risposto da solo. E poi non dovrebbe essere cittadina italiana manco chiedendola perché qualsiasi tunisino si trasferisca in Italia non è italiano, rimane fisicamente tunisino e nella maggioranza dei casi non ha alcun attaccamento alla patria Italia ma al massimo ce lo ha per la patria Tunisia. Se non sei in grado di distinguere una napoletana (italiana), da una tunisina, mettiti gli occhiali perché i tunisini lo vedono bene quando non provieni dal Magreb. Per me qualsiasi straniero dopo 10 anni di residenza in Italia (e in tali 10 anni almeno 5 di residenza continuativa) dovrebbe avere gli stessi diritti degli italiani (per esempio la sanità gratuita) tranne il diritto di voto, ma dovrebbe risiedere in Italia e avere al massimo una cittadinanza per poter ottenere e mantenere tali diritti ... e non dovrebbe esistere più di una cittadinanza per ciascuna persona che lavora in Italia e/o che è cittadino italiano. Inoltre il problema dell'immigrazione non è legato solo alla questione cittadinanza ma anche al fatto che non mettiamo un patrimonio minimo che gli immigrati dovrebbero avere e spostare-tenere in Italia per poter lavorare in Italia e/o per poter visitare l'Italia come turisti, che dovrebbe aumentare in base al tempo minimo in cui si decide di venire in Italia (per esempio se uno vuole stare meno di una settimana deve avere almeno 1000 Euro, se uno vuole stare meno di un mese deve avere almeno 3500 Euro, se uno vuole stare più di un mese deve avere 3500 Euro più altri 1500 Euro per ogni mese aggiuntivo minimo in cui vuole stare in Italia ... queste cifre dovrebbero essere sotto forma di denaro o altri beni pignorabili che mantengono il loro valore almeno quanto la valuta a corso legale presente in Italia e ovviamente queste cifre andrebbero aggiornate ogni anno al tasso d'inflazione) ... in Danimarca ad esempio hanno una cosa simile alla mia proposta ma non è attuata a tutti gli immigrati e in alcuni casi attuano cose un po' troppo estreme contro il raggruppamento di immigrati in alcune zone, arrivando a separare i figli dai genitori perché superano una certa percentuale (stabilita dal governo) di immigrati di una certa categoria che stanno in una zona urbana. Per me il problema va risolto alla radice mettendo un limite massimo di stranieri che possono lavorare in Italia che non sia superiore al 10% del numero totale di lavoratori italiani presenti in Italia
quando lei dice che uno è italiano in tutto e per tutto mi sembra un affermazione populista e superficiale. A me sembra che anche all'interno dello stesso stato italiano ci siano almeno 3 identità profondamente diverse (nord centro e sud).
Ottimo. Condivido. Dei cinesi sapevo. All'aspetto costituzionale non avevo pensato, può essere un argine, come in parte è stato l'articolo sulla famiglia per non avere il matrimonio paritario per gli omosessuali. Ma per la strategia elettoralistica del PD e affini non pensi ci possa essere un'eterogenesi dei fini? Tipo la nascita di partiti islamici? Ce ne sono esempi altrove o no? Qui da noi mi pare che i Piccardo, padre e figlio, ci lavorino su.
sì sì è una possibilità assolutamente concreta e che a mio avviso apre scenari interessanti (sia molto negativi che con qualcosa di vagamente positivo forse)
ah mai sai che ne avevamo fatto uno assieme? mi aveva intervistato sul suo canale per parlare di Stregoneria Politica... Anche se ora dando una rapida occhiata sul suo canale non mi pare di vederlo; però ammetto che è fu intervista fatta nel 2021
La stragrande maggioranza degli scolari extraeuropei non hanno alcun interesse per la cultura italiana e in genere europea, né hanno alcun interesse a stabilire relazioni se non superficiali con gli italiani etnici o con scolari europei. Se provenienti da nazioni islamiche rifiutano sia l'arte, sia la musica, sia la lingua. Lo ius soli sarebbe la finis Italie.
l'Italia purtroppo è già finita come tutta l'Europa...
Mi piacerebbe sapere su quali basi affermi ciò e cosa si intende per "stragrande maggioranza". Non che non sia d'accordo con l'affermazione di base, sono solamente curioso se abbia delle basi concrete oltre al "sentito dire" o all'esperienza personale
@@comstraker7329 basta parlare organizziamoci una rivoluzione porca pu....
Già il fatto che ci sia nel centrodestra chi propone lo "ius scholae", che essendo la scuola italiana scuola dell'obbligo risulterebbe essere nient'altro che ius soli con passi extra, la dice lunga sulla spina dorsale del governo.
Esatto definizione perfetta “ius soli con passi extra”
Ironico che col governo Meloni ci sarebbe dovuto essere il blocco navale, e invece siamo qui a discutere se sia il caso o meno di fare lo ius scholae
@@azmaweppa esatto
Centro destra micropenico è la definizione più bella mai sentita finora e ahimè azzeccata perché sicuramente mollerà il colpo. Come hai detto giustamente già la passata volta si era evitato per il rotto della cuffia
E come sempre ci ritroveremo con un governo di CSN che sovverte il risultato delle elezioni. Anche se, è bene dirlo, FI è una costola del PD.
C'è una nave nel nostro azzurro mar!
Ci sono anche Paesi dove i requisiti cambiano in base al Paese di provenienza. Ad esempio, in Venezuela (ius soli) ci vogliono 10 anni di residenza legale per ottenere la naturalizzazione, che però sono ridotti della metà per i cittadini dei Paesi latinoamericani e caraibici, o di Spagna, Italia e Portogallo, cioé di Paesi culturalmente affini.
Sì sì, non volevo entrar troppo nel dettaglio; anche il caso del Canada, con un meccanismo a punti sulla base del paese di provenienza è IN TEORIA interessante… dico in teoria perché nei fatti negli ultimi 15 anni la cosa ha decisamente smesso di funzionare 😬
Dovrebbe essere così anche qui. Solo europei o cristiani
"Il CDX si muove sulla base della paura": drammatica realtà quotidiana.
Il CDX non è altro che un necessario contraltare al CSX al potere, de facto, nello Stato Italiano, nel Sistema.
Solo ius sanguinis 🇮🇹✋🇮🇹
non vedo l'ora del video sull'immigrazione
Darwin notò come un certo isolamento dal resto del mondo col lungo andare crei la diversità. La diversità di un popolo è definita da confini di vario tipo: politici, geografici, culturali, ecc...
La definizione di un popolo sia in senso culturale ma anche fisionomico richiede secoli se non millenni.
Il voler volontariamente distruggere questo processo naturale non è diverso dal voler distruggere ad esempio una statua antica perchè non conforme con la propria ideologia, come ad esempio fece l'isis con l'antichissima statua del budda. Oppure non è diverso dal voler abbattere un albero millenario solo perchè si vuole asfaltare.
Le statue col tempo si deteriorano e anche gli alberi millenari cadono, ma se la causa è naturale va accettata, se invece la causa è umana va condannata.
Sfregiare un monumento oppure un popolo non deve essere legalmente concesso.
Aiutare il prossimo non è sinonimo di autodistruzione della propria nazione, anzi è il contrario.
In Cina la cittadinanza non te la danno neanche dopo ottant’anni che vivi là… E l’Italia sarebbe severa.
Fanno bene.
La Cina non accetta proprio la doppia cittadinanza perciò è impossibile per uno straniero ottenerla. Ed è anche la ragione per cui i cinesi che nascono nei paesi dell'Unione Europea non fanno richiesta per diventare cittadini della nazione dove sono nati.
@@lorenzo5779 Si certo ma non te la darebbero cmq 😁
@@lorenzo5779, in realtà molti cinesi che non vogliono più aver a che fare con la Cina rinunciano alla cittadinanza cinese.
Ma l'assurdità è imporla alla nascita facendo rinunciare i cinesi alla loro cittadinanza sulla base della decisione dei loro genitori.
Ed è comunque sbagliato elargire-ragalare cittadinanze (come stiamo facendo adesso) senza che ci sia un legame di sangue, perché qualsiasi residente in Italia dovrebbe avere gli stessi diritti dei cittadini italiani (e ce li ha dopo tot anni di residenza, tranne il diritto di voto).
Inoltre è sbagliato che in Italia si possa avere più di una cittadinanza se si risiede-lavora in Italia e/o se si ha la cittadinanza italiana
Innanzitutto ti ringrazio perchè ogni tuo video aggiunge sempre qualche piccolo tassello all'idea che mi sono fatto finora riguardo un determinato argomento, per il resto concordo su tutta la linea.
Infine hai detto una cosa sacrosanta che ho visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie infinite volte vivendo in una città dove la sinistra governa e decide tutto da 30 anni: a chi si professa di sinistra non frega assolutamente NIENTE degli immigrati, il loro attivismo è dettato solo ottenere per un tornaconto economico o di status : esponendosi non rischiano nulla e ne escono ben voluti dalla loro cerchia, con tutti i vantaggi sociali e lavorativi che ne conseguono. Sono persone senza alcuna vergogna.
Bel video, come al solito! 💪Molto interessante la tua considerazione sulla definizione di popolo e che la legge che stabilisce la cittadinanza dovrebbe essere di rango costituzionale. Difficile non condividere. Lo stesso sulla legge elettorale. Penso che i poveri Padri Costituenti non avrebbero mai immaginato che certi concetti dati per assodati sarebbero stati messi in discussione dalle future generazioni
Prima di questo video ero favorevole allo ius scholae, poi ho capito che tutto sommato va bene la situazione attuale.
Grazie! 👍🏻
Avrebbe potuto avere senso se la scuola fungesse effettivamente da meccanismo di integrazione e nazionalizzazione delle masse, ma non è così, come minimo, da decenni.
Per me invece è assurdo che stando 10 anno in italia si diventi italiano. Andrebbe ristretta la legge sulla cittadinanza non allargata.
Per me è italiano solo chi è figlio di italiani
@@puntoevirga esatto io la pensavo esattamente così.
Io vengo da una città, Prato, nota praticamente solo per la presenza di un enorme comunità cinese, posso assicurare che dal punto di vista scolastico, anche per quanto riguarda studenti delle superiori che hanno fatto tutto il ciclo di studi, o quasi, in Italia molti avevano ancora difficoltà a comprendere ed esprimersi in italiano.
Questo perché quasi tutti i membri della comunità cinese non hanno interesse ad integrarsi, passano solo lo stretto necessario con la componente italiana, per quanto riguarda i giovani è l'ambiente scolastico che sono obbligati per legge a frequentare, mentre per tutto il resto del tempo se ne stanno tra di loro, senza ricercare il minimo contatto, tanto ormai hanno creato una vera e propria città nella città, con loro negozi, ristoranti, circoli ecc..., è per questo che non si riescono a raggiungere neanche i livelli minimi per una vera integrazione, perché dall'altro lato non c'è neanche l'interesse.
Per quanto riguarda la situazione che ho potuto osservare io loro vedono l'Italia solo come una tappa transitoria nella loro vita, vengono qui per lavoro e una volta vecchi se ne tornano in Cina a passare la vecchiaia, è questo il motivo per cui non gli interessa integrarsi, emanare leggi che concedano più facilmente la cittadinanza non avrebbe senso per comunità del genere e anzi probabilmente sarebbe anche un fastidio per loro, com'è stato detto anche nel video.
Per quel che mi riguarda essere cittadino di uno stato è una cosa molto più profonda rispetto ad avere semplicemente il suo passaporto perché ci si è nati, perché banalmente esistono situazioni del genere, se uno vuole essere italiano deve guadagnarselo, se la scuola riuscisse ancora a formare degli individui nazionalmente consapevoli probabilmente andrebbe più che bene lo ius scholae, ma come abbiamo constatato entrambi purtroppo non è più così da molto tempo ormai...
Mi sa che non hai capito che la "situazione attuale" non va per nulla bene ... più di un terzo delle cittadinanze elargite ogni anno sono elargite a stranieri ... tra non molto saranno la maggioranza
Ho sempre trovato interessante il modello svizzero, dove la naturalizzazione (anche in caso di matrimonio) dipende dal vaglio delle autorità cantonali, le quali hanno il compito di verificare l'effettiva integrazione, secondo criteri, tra i quali il non essere stato a carica del welfare pubblico negli ultimi anni, la famigliarità con la vita e la cultura svizzera, il rispetto per i valori costituzionali, ecc.
Ciao Punto di recente si spinge per facilitare il tutto anche in Svizzera, si diceva che si volevano "importare" un milione di nuovi Svizzeri.
@@puntoevirga gli svizzeri si sa sono sempre avanti!
@@karolyburkhalter la Svizzera è già piena di immigrati, in percentuali molto superiori a quelle italiane. Vero è che sono in stragrande maggioranza europei.
@@puntoevirga infatti il 25% con passaporto svizzero può votare alle europee. Onestamente non ho capito perché nel mio paese non si sia fatto come in Germania che si può detenere unicamente il passaporto Svizzero e basta. Considerando che si tratta di un paese che di facciata si vuole definire neutrale. Saluti!
@@puntoevirga, più che "europei", che non esistono come pololo-cultura, esattamente come non esistono gli svizzeri.
Sono tedeschi, francesi e italiani che subiscono una immigrazione prevalentemente di tedeschi, francesi e italiani un po' più poveri rispetto ai residenti in Svizzera.
È un po' come se l'Italia subisse una immigrazione da parte di italiani ... per quello il paragone della Svizzera (con l'immigrazione italiana) che fanno certi soggetti favorevoli all'immigrazione non ha alcun senso.
L'Italia subisce una immigrazione da parte di bangladini e africani che non hanno nemmeno un ventesimo della ricchezza dell'italiano medio e non hanno nulla a che fare con l'italiano medio, né dal punto di vista dell'aspetto fisico né dal punto di vista culturale
Lo spiegone é perfetto anche nelle virgole. Io dico che per fare fronte a questi squilibrati bisogna usare Overton in maniera uguale e opposta alla loro, la base di partenza della discussione é "Etno-stato retroattivo". Prima o poi diventerà evidente a tutti, probabilmente troppo tardi dato che la dura realtà odierna è che nella destra di governo c'é Tajani
... effettivamente...
Se dovesse passare lo ius soli toccherà scappare noi col gommone
Ma dio cane organizzarsi non mi sembra difficile...
Mi sa che non hai capito che è come se già ci fosse ... più di un terzo delle cittadinanze elargite ogni anno sono elargite a stranieri ... tra non molto saranno la maggioranza
Video interessante ed esplicativo. Visto che sei anti immigrazionista, farai mai un video sul crollo demografico? Chiedo perché la sinistra, che fino a poco tempo fa ci diceva che eravamo troppi sul pianeta, adesso ha messo in piedi una narrativa per cui solo l'immigrazione ci può salvare (il famoso ci pagano le pensioni), e volevo sentire il tuo parere.
È stato fatto apposta per farci invadere dall'Africa
Assolutamente, è un tema interessantissimo anche perché normalmente è raccontato in modo molto parziale e direi falso.
(Basti dire che la presunta soluzione al calo degli italiani sarebbe importare stranieri che è come dire che se ti stanno finendo i limoni per far la limonata ci puoi mettere i peperoni).
Tema fondamentale
@@progettorazzia9260In teoria il governo dovrebbe incentivare sul piano culturale ed economico (non solo con gli assegni ma anche con meno precarietà )l’aumento delle nascite da parte di famiglie italiane . Ma i progressisti sono contro la famiglia naturale e tradizionale e quindi sono contro i figli . Ci vogliono consumatori individuali atomizzati e poi ti dicono esplicitamente ma gli italiani non ne vogliono fare figli . Il che è vero forse per alcuni ma per altri ti dicono che non possono farli . Ci vogliono i dati comunque e sto solo supponendo . Se la propaganda lgbtq , abortista continua e i problemi economici continuano andrà sempre peggio sul piano demografico. Durante il fascismo c’era un famoso sociologo e demografo Gini che si diceva favorevole all’aumento della popolazione di stirpe Italica perchè già a quei tempi c’erano problemi demografici .
@@progettorazzia9260Poi c’è anche femminismo con le derive “no bambini “
Nuovo sfondo del video, oggi. Come al solito, le tue sono le uniche parole sensate sull'argomento.
Sì sì sono in ferie in montagna ma non volevo lasciarvi senza video ahahahha
@@progettorazzia9260 Buone meritate vacanze, dunque.
Sarebbe davvero molto interessante un discorso ben argomentato intorno l’art. 1 della costituzione e su quali delimitazioni semantiche abbia qui il termine “popolo” (forse sarebbero fondamentali anche alcune accezioni della differenza tradizionale rispetto a “popolazione” propria della dottrina pubblicista); e come possa questo limitare conseguentemente le possibilità del legislatore ordinario di riformare la legge sulla cittadinanza distanziandosi dal tradizionale ius sanguinis (ad già molto lassista come si è visto).
Soprattutto considerando che il successivo termine “cittadini” compare nella costituzione ritraendo quest’ultimi come soggetti attivi, fondanti e perciò come elemento anche finalistico nei fenomeni della vita in comune; ciò a partire anzitutto dall’art. 1 e poi dalle libertà collettive (art. 17, 18 soprattutto), ai diritti politici (art. 49, 50, 51 soprattutto) e infine è rivelativa la disposizioni all’art. 52 comma primo.
Questi dati potrebbero cioè far propendere per un’esclusione della cittadinanza concessa immediatamente alla nascita o altri lassismi, a favore invece di quella presunzione di integrazione e radicamento propria in teoria quantomeno del modello tradizionale (e le sue “moderazioni/eccezioni” comunque partecipi alla stessa ratio e aventi quindi come presupposto di base lo stesso ius sanguinis) , elementi soli che possono poi far significare pienamente le disposizioni citate e la loro ratio.
Questa in guisa di interpretazione della costituzione secondo le intenzioni del costituente (interpretazioni teleologica).
E senza contare che già il c.d. “principio personalista” nella costituzione (Es. art. 2 o la famiglia intesa come comunità naturale o l’ultimo comma dell’art. 32 e altri) sarebbe autonomamente capace di proteggere e tutelare integralmente i soggetti privi di cittadinanza (e infatti insieme ad un’opera molto vasta portata avanti dalla dottrina e dalla giurisprudenza).
Quindi il quadro sarebbe più che completo, ossia privo di lacune tali da dover invece far considerare un’interpretazione evolutiva della costituzione come assolutamente necessaria.
interessante (secondo me) la locuzione:"Italia intesa come corpo sociale"...sembra banale e vagamente scolastica ma esprime un punto di vista molto piu' profondo e ponderato di quanto appaia.
Vorrei condividere la mia esperienza.
Io vengo da una città, Prato, nota praticamente solo per la presenza di un enorme comunità cinese, posso assicurare che dal punto di vista scolastico, anche per quanto riguarda studenti delle superiori che hanno fatto tutto il ciclo di studi, o quasi, in Italia molti avevano ancora difficoltà a comprendere ed esprimersi in italiano.
Questo perché quasi tutti i membri della comunità cinese non hanno interesse ad integrarsi, passano solo lo stretto necessario con la componente italiana, per quanto riguarda i giovani è l'ambiente scolastico che sono obbligati per legge a frequentare, mentre per tutto il resto del tempo se ne stanno tra di loro, senza ricercare il minimo contatto, tanto ormai hanno creato una vera e propria città nella città, con loro negozi, ristoranti, circoli ecc..., è per questo che non si riescono a raggiungere neanche i livelli minimi per una vera integrazione, perché dall'altro lato non c'è neanche l'interesse.
Per quanto riguarda la situazione che ho potuto osservare io loro vedono l'Italia solo come una tappa transitoria nella loro vita, vengono qui per lavoro e una volta vecchi se ne tornano in Cina a passare la vecchiaia, è questo il motivo per cui non gli interessa integrarsi, emanare leggi che concedano più facilmente la cittadinanza non avrebbe senso per comunità del genere e anzi probabilmente sarebbe anche un fastidio per loro, com'è stato detto anche nel video.
Per quel che mi riguarda essere cittadino di uno stato è una cosa molto più profonda rispetto ad avere semplicemente il suo passaporto perché ci si è nati, perché banalmente esistono situazioni del genere, se uno vuole essere italiano deve guadagnarselo, se la scuola riuscisse ancora a formare degli individui nazionalmente consapevoli probabilmente andrebbe più che bene lo ius scholae, ma purtroppo non è più così da molto tempo ormai...
Fanno anche i corsi esclusivamente per cinesi in locali pubblici in affitto, la cosa secondo me grave è che gli viene concesso in locali pubblici dove per una questione morale dovrebbero essere fatti corsi per tutti i soggetti in difficoltà a prescindere , il messaggio che passa: con i soldi compri tutto , alla faccia dell'uguaglianza, quindi per chiudere le.comunita che hanno meno cash non do possono mettere in pari , succede vicino a Prato
La non integrazione è bella perché previene la mescolanza di massa che estingue le nazioni
Esistono altre comunità, qual è quella senegalese, i cui appartenenti, diversamente dai cinesi di cui sopra, sono fortemente motivati ad integrarsi. Uno Ius Scholae impostato in modo razionale potrebbe favorire l'integrazione di questi immigrati, operando a monte una scrematura da cui rimarrebbero escluse minoranze come quella cinese, provenienti da Stati che non prevedono la doppia cittadinanza o non sono interessate alla cittadinanza italiana per le più disparate ragioni.
@@serenovariabile9218 il problema sta proprio nel sistema scolastico, che non ha più la funzione di nazionalizzazione delle masse, finché non si risolverà questo aspetto, improntando l'istruzione anche alla costruzione di una vera e propria cultura nazionale, lo ius scholae non funzionerà mai!
@@Becca04927 Fermi restando i gravi limiti dell'attuale sistema scolastico, come da te qui testimoniato, la comunità cinese è composta da elementi non interessati ad integrarsi e, come ammetterai tu stesso, la loro situazione non è comune a quella di altre minoranze tra le quali si regista una maggiore disponibilità ad integrarsi.
dio ti amo! stai speedrunnano lo shadow ban! mi ricordi molto whatifaltist, iscrizione immediata!
🙏🙏🙏🫡🫡🫡
Beh direi che il voto utile alla fine ha funzionato 💪🏻
Totalmente d'accordo con te 👍🏻
Video interessante progetto razzia. Sono per il solo ius sanguinis e contro l’immigrazione. Ho notato che la gente non sta protestando proprio contro questo tipo di riforma purtroppo. La Lega si oppone ma FDI mi sembra che sia favorevole allo ius scholae purtroppo. Oggi Panetta ha insistito con la storia che sono necessari nuovi migranti .
Totalmente d'accordo, grande video! Secondo me però la Meloni terrà duro e la spunterà, non tanto perché sia brava (non lo è, ha solo un culo pazzesco!) quanto perché gli unici che potrebbero innescare il problema sono quelli di FI, ma col 10% e le zecche al 20% cosa vuoi che facciano? Niente, stanno lì dove sono, a mangiare, buonini e zittini. ovviamente però se gli equilibri dovessero cambiare .. ma non trovo sia possibile, il PD cresce solo perché si mangia i 5Stelle, per il resto sono morti stecchiti al 20% (cioè la quota CGIL+CISL). In ogni caso quando FI dovesse partire con la legge sulla cittadinanza, vorrebbe dire che il governo Meloni è finito.
Non seguo più tanto la politica parlamentare, ma i 5 stelle non credo siano tutti tutti a favore
@@alessiog2034in realtà sono a favore tutti tranne lega e Fdi, che però sono degli smidollati.
Grazie
Bravissimo
Buongiorno. Parlando di ius sanguinis e ius soli, ha mai elaborato lo scenario che vede centinaia di migliaia di figli degli immigrati con cittadinanza italiana entrare in massa nelle forze dell'ordine (esercito, polizia, carabinieri), un po' com'è successo per i giovani meridionali che si arruolavano per questioni economiche? Secondo lei, è plausibile un futuro arruolamento di massa di questa tipologia? E, soprattutto, quali implicazioni avrà sulla comunità autoctona? Spero possa trovare interessante questo spunto. Grazie
Attenzione a un po' di errori fatti: lo straniero nato in Italia assume automaticamente la cittadinanza italiana al compimento del 18° anno di età, se ha nel corso di questi anni risieduto IN VIA CONTINUATIVA in Italia, facendone semplice dichiarazione al comune dove è residente; quindi è un atto automatico.
LA CONCESSIONE della cittadinanza è cosa diversa: la concessione è appunto una concessione, cioè c'è un (ampio) margine di discrezionalità in capo al concedente che decide in virtù di valutazioni fatte sul caso concreto di naturalizzare lo straniero che abbia vissuto legalmente in Italia per almeno dieci anni in maniera legale.
Di regola tuttavia le prefetture si limitano a non concedere la cittadinanza soltanto a coloro che abbiano un trascorso criminale di vita (si valutano oltreché le condanne penali anche le denunce di polizia e le misure di prevenzione) ma non viene fatta alcuna considerazione di tipo demografico (e.g. non c'è un contingente massimo di cittadinanze da concedere o una scelta dei paesi di provenienza, che anche sarebbe auspicabile).
Le proposte riforme prescinderebbero anche dalla nascita in Italia e concederebbero la cittadinanza a pioggia per il sempiice fatto di aver frequentato la scuola dell'obbligo senza alcun profitto (di fatto: la promozione sarà anzi regalata proprio per non pregiudicare l'acquisizione della cittadinanza). Per cui è ancora peggio dello ius soli: è uno ius scuola in senso proprio; dominus della cittadinanza sono delle maestrine incarognite e ideologizzate, espressione più pura del mammismo isterico e senza figli tipico della donna italiana.
La spinta verso questa riforma viene dalle più basse necessità di far cassa per pagare le pensioni dei c.dd. boomer ma anche delle generazioni X, per cui si prevede di attrarre un sacco di immigrati grazie a questa concessione a pioggia e si spera, grazie a uno stato di polizia fiscale, che questi versino contributi (tasse di fatto) pensionistiche sino all'ultimo sangue, anziché evadere, emigrare o fare rimesse all'estero.
Poiché peraltro il sistema scolastico è scadente in quanto non meritocratico per i motivi anzidetti, la capacità generale tecnica andrà a scemare e il valore aggiunto del lavoro in Italia scadrà sempre di più. Per cui ci sarà sempre più bisogno di manovali per pagare la pensione a una massa di vecchi bianchi che presto diverranno minoranza.
Insomma: l'INPS si immagina un "popolo" formato da una massa immensa di ex-stranieri non integrati di fatto impiegati in lavori di bassa manovalanza tenuto sotto il giogo di una minoranza di impiegati AdE, Inps, GdF per far pagare altissime tasse previdenziali a una minoranza di bianchi decrepiti.
Non bene diciamo.
Ius Sanguinis, decisamente più sensata, Lus Solis per nulla; quest'ultima sarebbe la fine dell'identità della nazione. Non capirlo significa, o essere uno straniero, quindi più giustificabile, oppure un anti-nazionalista, di conseguenza, un comunista, dove ragionera' da pecora, in quanto, tutto ciò che decidera' la sinistra è cosa giusta. Capirei i molto anziani, ancora ancorati ad idiologie del passato, dove non seguono più le vicende quotidiane come un tempo; ma oggi votare a sinistra è assolutamete anacronistico quindi privo di senso. In una parola, anti italiano... un ignorante. Ma non "ignorante" nel senso offensivo del termine.
Lo Ius Salis ihihihihihihihihi
FINALMENTE LE MAGLIETTE
Droppa un video guido, metto like a priori
@@robertolonghi7585 🫡🫡🫡
Domanda seria e non provocatoria su di una questione meramente pratica.
Visto che siamo in drammatico calo demografico e il nostro sistema pensionistico è contributivo, come possiamo pensare di sopravvivere senza i contributi di lavoratori stranieri che compensino la progressiva mancanza di nuovi lavorati?
La risposta, ovvia, sarebbe cambiare il sistema pensionistico contributivo, ma sembrano tutti interessati ad alto, immigrazione compresa.
Stai forse pensando di togliere a quel 70% di votanti vecchiacci inutili rinco che votano la loro pensione rivalutata all inflazione che pesa sui giovani dei quali non gliene importa un fico secco perché hanno multiproprietà affittate che lasceranno ai loro figli che vivono all estero da decenni?
Amen
Il problema è che la maggior parte degli immigrati (albanesi, romeni, cinesi, ucraini) tende a fare comunque pochi figli, come gli Italiani. Inoltre, molti immigrati svolgono lavori non sempre regolari e spesso a basso reddito, per cui anche il loro contributo dal punto di vista pensionistico non è tale da poter compensare il baratro demografico che si sta spalancando nel nostro Paese.
Ci faremo un video a parte a breve, ma diciamo che la questione del calo demografico e la sostenibilità del sistema pensionistico, sono due questioni separate. Il sistema pensionistico si regge sui contributi pagati dai lavoratori, indifferente che siano italiani o meno e visto che abbiamo un 30% di disoccupati sotto i 29 anni la mia tesi è il meccanismo al momento è drogato. In merito al calo demografico la questione solitamente è piuttosto mal posta, tanto per cominciare se la questione è che siccome mancano italiani bisogna importante stranieri è come dire che siccome mancano limoni per far la limonata allora comperiamo peperoni. In ogni caso anche qui i due problemi sono a mio avviso comunque legati, ma inversamente rispetto a come siamo abituati a discuterne
@@puntoevirga il che di fatto comporterebbe un costante afflusso di lavoratori da paesi in cui esistono ancora i "proletari" nel senso più didascalico del termine. Secondo me sono 2 temi che andrebbero affrontati di pari passo per non collassare su se stessi. Anzi a ben vedere 3, se aggiungiamo delle politiche veramente incentivanti per la natalità (visto che la maggior parte delle donne sono madri, nonostante i proclami delle femministe liberal ).
Parere personale poi, visto che siamo cronicamente in ritardo su natalità, non siamo abbastanza rappresentati e uniti socialmente per chiedere una riforma sensata delle pensioni, la cosa di minore impatta dovrebbe essere il controllo e l'assimilazione dell'immigrazione.
Se si applica invece un'immigrazione sregolata ( tanto i ricchi vivono in centro città ) si corre il rischio di ghettizzare e finire con le gang di terza generazione che spadroneggiano tipo Svezia e Danimarca.
Non sento mai di cittadinanza ritirata. Per es. Conosco una famiglia marocchina che dopo 15 anni in Italia e conseguente cittadinanza per tutti i membri si è trasferita in Belgio oramai quasi da otto anni, in questi casi che succede? Si prende una terza cittadinanza? Decade quella italiana?
No di solito una volta che uno ha la cittadinanza se non fa niente rimane sempre attiva, ovviamente dipende da dove vai: in occidente di solito sono accettate cittadinanze plurime, altrove è più complesso.
@@progettorazzia9260 La Francia ha tolto la cittadinanza a Kemi Seba per il suo attivismo antifrancese. Quindi evidentemente esistono meccanismi in alcuni Paesi.
@@progettorazzia9260 a Cuba, in teoria, la doppia cittadinanza non è permessa, però all'atto pratico tollerano che tu abbia una seconda cittadinanza da far valere all'estero (parecchi cubani sono andati a cercare un nonno o un bisnonno spagnolo). Tuttavia, fintanto che sei su territorio cubano, l'unica cittadinanza che ti viene riconosciuta è quella cubana.
@@puntoevirga la cittadinanza italiana pare sia molto ambita (dettaglio che avevo sottolineato) poiché ti permette di andare praticamente ovunque...
Ius Soli MAI! 🤮
i Cinesi hanno espresso più volte la loro contrarietà allo Ius Soli perché la Cina non prevede doppia nazionalità (argomento di cui hai parlato) Emblematica un'intervista di la7 all'Esquilino che registrava la quasi totalità dei no degli intervistati. Da docente di scuola media, con molti alunni stranieri: è, evidente, che il PD, come spesso, parli di categorie sociali e umane lontane dal proprio universo. Anche all'interno della scuola ci impegnamo in mille modi per integrare e concedere tutto ciò che possa rendere la scuola il più confortevole possibile. In altre Nazioni non è così, tra cui la Germania. Che è molto più rigida. Alunni che vivono sereni la loro vita a scuola e in città, con i compagni italiani. Sono sereni. Hanno, ripeto, tutto ciò che permette loro di vivere con ogni dignità e non solo in campo scolastico. La domanda è: ma sono davvero sicuri che le popolazioni emigrate nel nostro Paese davvero sbavino dalla voglia dello Ius Soli o lo ritengano così fondamentale? E non certo per ignoranza dell'argomento
Possiamo dire che lo Ius Soli pensato dal PD sia una forma razzista e paternalistica di 'concessione' al buon selvaggio che si pensa di dover 'salvare' rendendolo italiano. Roba da colonialismo inglese ottocentesco
Ius Schopae era voluto?
Votare forza nuova
meglio casapound
I filo islamici pro-Palestina? No grazie.
@@marcoalessandrobeolchini7661 se la schizofrenia potesse commentare su youtube:
Lol MI6
@@magisterzatta856 forza nuova sarebbe creata dall mi6?
Rilancio: le deportazioni di massa di tutti gli allogeni di prima seconda e terza generazione o di chi non abbia trisnonni italiani, sono all'ordine del giorno? Perchè è un problema urgente.
Visto che ci siamo, perchè non "deportiamo" anche i meridionali che abitano in "Padania" e che, da decenni, forniscono un contributo determinante all'economia del nord Italia? In fondo, anche loro sono stati, e vengono a volte ancora oggi percepiti come altro, dagli "autoctoni"?
@@serenovariabile9218 è davvero auspicabile. Arabi, afroasiatici e meridionali sono la stessa specie.
@@davideluise9761 Dati i rapporti di forza, è più probabile che gli "autoctoni" soccombano ad immigrati e meridionali, divenuti oramai maggioranza, soprattutto nelle grandi e medie città del nord
@@serenovariabile9218 ah boh l' idea era tua.
Giusto per una curiosità : mentre li mandi via gli ridai i soldi del Regio Banco di Sicilia e della Banca delle Due Sicilie?
Il motivo per il quale una certa parte politica (ma in realtà anche l'altra) vuole lo Ius soli e le migrazioni di massa (illegali) a me risulta chiarissimo (non è la questione del voto).
Magari però mi sbaglio...
mio nonno chiede :
Cosa gli rispondo?
Personalmente, ritengo che la soluzione più logica sia lo ius culturae, come viene applicato in Gran Bretagna. Anni fa ho vissuto lì e ricordo che la mia coinquilina di allora aveva fatto domanda per la cittadinanza (non so se nel frattempo le cose siano cambiate). Per ottenerla sostanzialmente si dovevano soddisfare due criteri: 1) provare di aver vissuto un tot di anni nella nazione (e oltre ai documenti relativi alla residenza venivano chieste anche le prove del fatto di aver effettivamente vissuto lì, come bollette delle utenze a proprio nome e contratti di lavoro/buste paga/contratti di affitto/numero di registrazione al sistema lavorativo e sanitario (NIN Number)/ricevute di pagamento riguardanti eventuali percorsi di studio) e 2) superamento di un test le cui domande vertevano sulla lingua e sulla cultura della nazione (nello specifico riguardanti la storia, l'ordinamento giuridico, il sistema politico e la società)
In questo modo solo chi davvero contribuisce concretamente alla vita della nazione e chi ha davvero la buona volontà di studiare la storia, la lingua e la cultura della nazione di cui vuole fare parte ottiene la cittadinanza e divengono cittadini solo gli individui che si sono davvero impegnati per integrarsi nel tessuto sociale della nazione.
Io lo trovo un approccio estremamente sensato. Cosa ne pensi?
La mia ex era tunisina, venuta qui verso i 10-11 anni con il padre che viveva già qui con la madre e lei in Tunisia prima e soggiornando qui spesso prima del trasferimento. Fortunatamente aveva il permesso di soggiorno illimitato e nemmeno era troppo interessata alla cittadinanza.
La sorella più giovane è nata anni dopo qui e è riuscita a avere la cittadinanza ai 18 grazie essere stati attenti a pratiche burocratiche.
Lei parla con un accento più marcato del mio, sempre vissuta qui e a parlarle in italiano misto con la sorella e genitori, perché mai avrebbe mai dovuto essere lei meno italiana di un qualsiasi napoletano? È più locale di me lei.
Non saprei di solito non è molto sensato partire dai casi particolari, come abbiamo già spiegato diverse volte, per cercare di ragionare in termini politici e di astrattezza altrimenti si dà terreno ai razzisti che potrebbero dire "ecco un caso che invece ha fatto xxx". Ragione per cui io schivo completamente la questione e procedo a ragionare per categorie, ma ovviamente sono aperto al dialogo. Ottimo per altro che il sistema che abbiamo ora funzioni perfettamente: la sorella che voleva la cittadinanza l'ha avuta a 18 anni e lei che non era interessata non l'ha avuta: il miglior output possibile direi.
@@progettorazzia9260 comprendo bene, ma ti posso assicurare che i procedimenti per la cittadinanza pure per gente cresciuta qui o addirittura nata sono abbastanza complicati e, oltre alla mia (indiretta) esperienza ho sentito molti altri avere avuto non poche difficoltà, non si parla quindi di un numero ristretto di persone.
@@ginotheanimalforse come ogni contatto con la PA italiana. Direi che come problema pratico non è peculiare. Come assente è ogni presunta discriminazione del soggetto di diritto non cittadino. La questione sulla cittadinanza è meramente ideologica e di scontro culturale.
Perché non ha chiesto la cittadinanza, ti sei risposto da solo.
E poi non dovrebbe essere cittadina italiana manco chiedendola perché qualsiasi tunisino si trasferisca in Italia non è italiano, rimane fisicamente tunisino e nella maggioranza dei casi non ha alcun attaccamento alla patria Italia ma al massimo ce lo ha per la patria Tunisia.
Se non sei in grado di distinguere una napoletana (italiana), da una tunisina, mettiti gli occhiali perché i tunisini lo vedono bene quando non provieni dal Magreb.
Per me qualsiasi straniero dopo 10 anni di residenza in Italia (e in tali 10 anni almeno 5 di residenza continuativa) dovrebbe avere gli stessi diritti degli italiani (per esempio la sanità gratuita) tranne il diritto di voto, ma dovrebbe risiedere in Italia e avere al massimo una cittadinanza per poter ottenere e mantenere tali diritti ... e non dovrebbe esistere più di una cittadinanza per ciascuna persona che lavora in Italia e/o che è cittadino italiano.
Inoltre il problema dell'immigrazione non è legato solo alla questione cittadinanza ma anche al fatto che non mettiamo un patrimonio minimo che gli immigrati dovrebbero avere e spostare-tenere in Italia per poter lavorare in Italia e/o per poter visitare l'Italia come turisti, che dovrebbe aumentare in base al tempo minimo in cui si decide di venire in Italia (per esempio se uno vuole stare meno di una settimana deve avere almeno 1000 Euro, se uno vuole stare meno di un mese deve avere almeno 3500 Euro, se uno vuole stare più di un mese deve avere 3500 Euro più altri 1500 Euro per ogni mese aggiuntivo minimo in cui vuole stare in Italia ... queste cifre dovrebbero essere sotto forma di denaro o altri beni pignorabili che mantengono il loro valore almeno quanto la valuta a corso legale presente in Italia e ovviamente queste cifre andrebbero aggiornate ogni anno al tasso d'inflazione) ... in Danimarca ad esempio hanno una cosa simile alla mia proposta ma non è attuata a tutti gli immigrati e in alcuni casi attuano cose un po' troppo estreme contro il raggruppamento di immigrati in alcune zone, arrivando a separare i figli dai genitori perché superano una certa percentuale (stabilita dal governo) di immigrati di una certa categoria che stanno in una zona urbana.
Per me il problema va risolto alla radice mettendo un limite massimo di stranieri che possono lavorare in Italia che non sia superiore al 10% del numero totale di lavoratori italiani presenti in Italia
quando lei dice che uno è italiano in tutto e per tutto mi sembra un affermazione populista e superficiale. A me sembra che anche all'interno dello stesso stato italiano ci siano almeno 3 identità profondamente diverse (nord centro e sud).
Ottimo. Condivido. Dei cinesi sapevo. All'aspetto costituzionale non avevo pensato, può essere un argine, come in parte è stato l'articolo sulla famiglia per non avere il matrimonio paritario per gli omosessuali. Ma per la strategia elettoralistica del PD e affini non pensi ci possa essere un'eterogenesi dei fini? Tipo la nascita di partiti islamici? Ce ne sono esempi altrove o no? Qui da noi mi pare che i Piccardo, padre e figlio, ci lavorino su.
sì sì è una possibilità assolutamente concreta e che a mio avviso apre scenari interessanti (sia molto negativi che con qualcosa di vagamente positivo forse)
Sarebbe bello vedere un tuo video con Edoardo Gagliardi di metapolitics
ah mai sai che ne avevamo fatto uno assieme? mi aveva intervistato sul suo canale per parlare di Stregoneria Politica... Anche se ora dando una rapida occhiata sul suo canale non mi pare di vederlo; però ammetto che è fu intervista fatta nel 2021
Solo ius sanguinis 🇮🇹✋🇮🇹
Si ma alla gente col trisnonno anche no... Per me o sei figlio di un Italiano o patate...