Sono.un lettore disordinato ed incostante.....periodi in cui ho letto 3 libri a settimana e periodi che non riuscivo a finire neanche un racconto breve. Ho venerato Edgar Allan Poe ,BUKOWSKI e John Fante.....poi ,un giorno ho scoperto C.M. .......di questa scoperta ne vado fiero ,perché nessuno me ne aveva parlato e ne capii la Grandezza subito..... Mia opinione è che trattasi di uno dei più Grandi scrittori del '900......in assoluto. Non frequento le scuole da 30 anni.,ma credo che le sue opere debbano essere INSERITE nei programmi di studio ,in letteratura......il 1° libro che lessi ,fu CAVALLI SELVAGGI......
Davide: hai scelto la mia stessa frase preferita: “Pensò che la bellezza del mondo nascondeva un segreto, che il cuore del mondo batteva a un prezzo terribile, che la sofferenza e la bellezza del mondo crescevano di pari passo, ma in direzioni opposte, e che forse quella forbice vertiginosa esigeva il sangue di molta gente per la grazia di un semplice fiore.” Mi manca l'ultimo libro della "Trilogia della frontiera" poi ho letto tutto di McCarthy. Il primo libro letto è stato "La strada", sul quale è stato poi fatto un ottimo film. Consiglierei questo come primo libro perchè, con altri testi di questo grande scrittore, ci sono diversi gradi di difficoltà, per come scrive. A volte si deve tornare indietro per capire bene chi sta dicendo qualcosa e, a volte, proprio i concetti in se richiedono delle riletture. "Non è un paese per vecchi" altro libro con cui si potrebbe iniziare il viaggio e anche questo è stato trasposto in un bel film. C'è poi un'opera particolare di McCarthy: "Sunset limited". Non si tratta di un romanzo ma di un testo teatrale. Qui c'è il magnifico film omonimo con 2 mostri sacri del cinema: Samuel L. Jackson e Tommy Lee Jones. Io ho visto prima il film poi letto il libro ed è l'unico caso in cui il film è alla pari e anche meglio. Il motivo è che, almeno per me, leggere un'opera teatrale non mi esalta mentre il film, che riprende esattamente i dialoghi del libro, mi aggrada molto di più. Poi ci sarebbe "The Counselor" ("Il procuratore") e, pure qui, trasposizione cinematografica ottima. Questi libri sono abbastanza facili, consiglio caldamente questo come percorso iniziale per poter cominciare ad apprezzare e gustare McCarthy. Poi ci sono: "Figlio di dio", romanzo durissimo dove l'essere umano si rivela talmente malvagio da prevaricare ogni tipo di ragione, coscienza. "Il guardiano del frutteto", forse quello che mi è piaciuto di meno, però gusti personali. "Suttree" romanzone "quasi" autobiografico, vasto ma a volte un po' monotono. Permeato di grande tristezza e disillusione. "Il buio fuori", molto bello ma terribile, forse il più cupo e devastante. Qui il buio non è solo fuori ma dentro ognuno dei personaggi. "Meridiano di sangue", molto molto bello. Un western pare anche basato su vicende reali dove non ci sono eroi ma solo carnefici. Nessun salvatore, solo demoni. Bellissimo nella descrizione dei paesaggi. A questo punto metterei: La trilogia della pianura" ossia i tre libri: 1. "Cavalli Selvaggi": bello e diverso da tutti gli altri, qui finalmente c'è speranza, c'è l'amore.. 2. "Oltre il confine": bello, un grande viaggio tra Messico e Stati Uniti in un mondo dove i caballeros sono gli ultimi "eroi" romantici, solitari e sognatori che si salutano toccandosi la punta del cappello e mantengono sempre la parola d'onore. 3. "Città della pianura": devo ancora leggerlo.... Per ultimi metterei i libri più difficili, ma anche i più profondi e intensi: "Il passeggero": cupo, triste, un amore complesso e senza speranza tra fratello e sorella. Lei è genio assoluto della matematica e della musica la cui mente vede a apre mondi agli altri incomprensibili. L'unica via d'uscita per un tale fardello non può che essere la morte ma non senza l'obbligo di avere a che fare con i fantasmi della propria mente. Presenze vere o totalmente immateriali, non si sa. Un circo assurdo di personaggi umani e non che irrompono senza preavviso, capeggiati da una sorta di umanoide che tra scherzi feroci e sentenze assurde si prede tutto il tempo che vuole, poi sparisce. Creature che scaturiscono da incubi a occhi aperti ? Presenze reali che una mente superiore materializza ? "Stella Maris": ultimo romanzo di questo immenso scrittore. Si base sulla protagonista della ragazza di "Il Passeggero", il genio matematico, folle, visionario limite della follia. Di fronte a lei, a tu per tu, una sola persona, per tutto il romanzo, il suo psichiatra. Intenso è dir poco... vorresti non finisse mai. La via per questo scrittore non è semplice ne rapida, se cercate best seller da spiaggia, lasciare perdere. McCarthy pretende attenzione, non poca, ma ripaga ogni singolo minuto speso. Ogni, singolo, minuto dedicato ! Buona lettura e grazie a questo grandissimo scrittore per averci lasciato dei capolavori dove dialoghi e descrizioni dei paesaggi sono così intensi e toccanti che non possiamo nemmeno più inquadrarli come romanzi.... qui si arriva a vera e propria poesia. E' capace di descrivere una paesaggio per pagine e pagine e pagine senza mai stancare, ogni volta con particolari diversi e da punti di vista nemmeno mai immaginati. Vi lascio con 2 cose: un link al dialogo finale di "Non è un paese per vecchi" (guardate questo film... è magnifico) th-cam.com/video/QhOiDWEcUuI/w-d-xo.html infine, una frase presa da "Meridiano di sangue" dove sembra profetizzare ciò verso cui la follia umana sembra ci stia portando: "L'ira di Dio è ancora assopita. È nascosta da un milione di anni prima che nascessero gli uomini e solo gli uomini hanno il potere di risvegliarla. L'inferno non è pieno neanche per metà. Datemi retta. Voi portate in una terra straniera la guerra concepita da un pazzo. Non sveglierete solo i cani."
Ho i battiti del cuore come quelli che ospita suo malgrado una che si innamora, dopo aver finito di guardare questo video: parole scolpite nella pietra! Ho comprato un paio di libri suoi, ma mai letti perchè l'ambientazione "vecchio West" mi teneva sempre un po' a distanza. Dopo l'abbeveratoio, so che adesso è arrivato il momento. Mi ricorda, vagamente, Kent Haruf. Lo hai letto?
Se non ami le ambientazioni del vecchio west ti consiglio "Non è un paese per vecchi" che ha un'ambientazione piuttosto recente o addirittura "La Strada", un breve romanzo post apocalittico. Kent Haruf non lo conosco, consigli?
@@DavideBertozzi dopo aver ascoltato i brani che hai letto, te lo consiglio. La trilogia della Pianura: Canto della Pianura, Crepuscolo e Benedizione (attenzione all'ordine, Benedizione è uscito per primo in Italia, ma è il terzo della trilogia). Un mondo fatto di silenzi e di parole come pietre.
La domanda nel caso degli scrittori però mi sorge spontanea: quanto di questo cambiamento è dipeso da lui e quanto dal suo editor? Uno che piace molto a me invece è Vonnegut, anche lui molto molto asciutto nello scrivere e secondo me utilissimo per prendere ispirazione.
Penso che non lo sapremo mai... xD Di McCarthy non si sa quasi nulla, a parte che odia parlare con chiunque fuori dalla sua tenuta... però alcuni indizi ci sono, come la presenza di brevi parti in spagnolo mai tradotte in nessuna lingua (cosa che deve fare infuriare gli editor). Cioè, alcuni dialoghi sono volutamente in lingua per evidenziare la differenza tra il protagonista americano e i personaggi messicani con cui si confronta. Anche le frasi, a volte brevissime, un po' alla Baricco (anche se è Baricco ad essere un po' alla McCarthy, mi viene da pensare). Bisognerebbe chiederglielo, ma si rischia una fucilata.
@@DavideBertozzi infatti ho iniziato il libro ieri sera, e ho già "mangiato" 60 pagine di botto..che per me, che sono un lettore pigro e lento , è un record. Mi sta spiazzando. Ha un modo di scrivere e descrivere crudo che non ti lascia respiro. Mi sto immedesimando nella storia come se fosse un horror/western pieno di sangue, personaggi squallidi e odori nauseabondi. Spettacolare.
Sono.un lettore disordinato ed incostante.....periodi in cui ho letto 3 libri a settimana e periodi che non riuscivo a finire neanche un racconto breve. Ho venerato Edgar Allan Poe ,BUKOWSKI e John Fante.....poi ,un giorno ho scoperto C.M. .......di questa scoperta ne vado fiero ,perché nessuno me ne aveva parlato e ne capii la Grandezza subito.....
Mia opinione è che trattasi di uno dei più Grandi scrittori del '900......in assoluto.
Non frequento le scuole da 30 anni.,ma credo che le sue opere debbano essere INSERITE nei programmi di studio ,in letteratura......il 1° libro che lessi ,fu CAVALLI SELVAGGI......
Davide:
hai scelto la mia stessa frase preferita:
“Pensò che la bellezza del mondo nascondeva un segreto, che il cuore del mondo batteva a un prezzo terribile, che la sofferenza e la bellezza del mondo
crescevano di pari passo, ma in direzioni opposte, e che forse quella forbice vertiginosa esigeva il sangue di molta gente per la grazia di un semplice fiore.”
Mi manca l'ultimo libro della "Trilogia della frontiera" poi ho letto tutto di McCarthy.
Il primo libro letto è stato "La strada", sul quale è stato poi fatto un ottimo film.
Consiglierei questo come primo libro perchè, con altri testi di questo grande scrittore, ci sono diversi gradi di difficoltà, per come scrive. A volte si deve tornare indietro per capire bene chi sta dicendo qualcosa e, a volte, proprio i concetti in se richiedono delle riletture.
"Non è un paese per vecchi" altro libro con cui si potrebbe iniziare il viaggio e anche questo è stato trasposto in un bel film.
C'è poi un'opera particolare di McCarthy: "Sunset limited". Non si tratta di un romanzo ma di un testo teatrale.
Qui c'è il magnifico film omonimo con 2 mostri sacri del cinema: Samuel L. Jackson e Tommy Lee Jones.
Io ho visto prima il film poi letto il libro ed è l'unico caso in cui il film è alla pari e anche meglio.
Il motivo è che, almeno per me, leggere un'opera teatrale non mi esalta mentre il film, che riprende esattamente i dialoghi del libro, mi aggrada molto di più.
Poi ci sarebbe "The Counselor" ("Il procuratore") e, pure qui, trasposizione cinematografica ottima.
Questi libri sono abbastanza facili, consiglio caldamente questo come percorso iniziale per poter cominciare ad apprezzare e gustare McCarthy.
Poi ci sono:
"Figlio di dio", romanzo durissimo dove l'essere umano si rivela talmente malvagio da prevaricare ogni tipo di ragione, coscienza.
"Il guardiano del frutteto", forse quello che mi è piaciuto di meno, però gusti personali.
"Suttree" romanzone "quasi" autobiografico, vasto ma a volte un po' monotono. Permeato di grande tristezza e disillusione.
"Il buio fuori", molto bello ma terribile, forse il più cupo e devastante. Qui il buio non è solo fuori ma dentro ognuno dei personaggi.
"Meridiano di sangue", molto molto bello. Un western pare anche basato su vicende reali dove non ci sono eroi ma solo carnefici. Nessun salvatore, solo demoni. Bellissimo nella descrizione dei paesaggi.
A questo punto metterei: La trilogia della pianura" ossia i tre libri:
1. "Cavalli Selvaggi": bello e diverso da tutti gli altri, qui finalmente c'è speranza, c'è l'amore..
2. "Oltre il confine": bello, un grande viaggio tra Messico e Stati Uniti in un mondo dove i caballeros sono gli ultimi "eroi" romantici, solitari e sognatori che si
salutano toccandosi la punta del cappello e mantengono sempre la parola d'onore.
3. "Città della pianura": devo ancora leggerlo....
Per ultimi metterei i libri più difficili, ma anche i più profondi e intensi:
"Il passeggero": cupo, triste, un amore complesso e senza speranza tra fratello e sorella. Lei è genio assoluto della matematica e della musica la cui mente vede a apre mondi agli altri incomprensibili. L'unica via d'uscita per un tale fardello non può che essere la morte ma non senza l'obbligo di avere a che fare con i fantasmi della propria mente. Presenze vere o totalmente immateriali, non si sa. Un circo assurdo di personaggi umani e non che irrompono senza preavviso, capeggiati da una sorta di umanoide che tra scherzi feroci e sentenze assurde si prede tutto il tempo che vuole, poi sparisce.
Creature che scaturiscono da incubi a occhi aperti ? Presenze reali che una mente superiore materializza ?
"Stella Maris": ultimo romanzo di questo immenso scrittore. Si base sulla protagonista della ragazza di "Il Passeggero", il genio matematico, folle, visionario limite della follia. Di fronte a lei, a tu per tu, una sola persona, per tutto il romanzo, il suo psichiatra.
Intenso è dir poco... vorresti non finisse mai.
La via per questo scrittore non è semplice ne rapida, se cercate best seller da spiaggia, lasciare perdere.
McCarthy pretende attenzione, non poca, ma ripaga ogni singolo minuto speso. Ogni, singolo, minuto dedicato !
Buona lettura e grazie a questo grandissimo scrittore per averci lasciato dei capolavori dove dialoghi e descrizioni dei paesaggi sono così intensi e toccanti che non possiamo nemmeno più inquadrarli come romanzi.... qui si arriva a vera e propria poesia. E' capace di descrivere una paesaggio per pagine e pagine e pagine senza mai stancare, ogni volta con particolari diversi e da punti di vista nemmeno mai immaginati.
Vi lascio con 2 cose:
un link al dialogo finale di "Non è un paese per vecchi" (guardate questo film... è magnifico)
th-cam.com/video/QhOiDWEcUuI/w-d-xo.html
infine, una frase presa da "Meridiano di sangue" dove sembra profetizzare ciò verso cui la follia umana sembra ci stia portando:
"L'ira di Dio è ancora assopita. È nascosta da un milione di anni prima che nascessero gli uomini e solo gli uomini hanno il potere di risvegliarla. L'inferno non è
pieno neanche per metà. Datemi retta. Voi portate in una terra straniera la guerra concepita da un pazzo. Non sveglierete solo i cani."
Ho i battiti del cuore come quelli che ospita suo malgrado una che si innamora, dopo aver finito di guardare questo video: parole scolpite nella pietra!
Ho comprato un paio di libri suoi, ma mai letti perchè l'ambientazione "vecchio West" mi teneva sempre un po' a distanza. Dopo l'abbeveratoio, so che adesso è arrivato il momento.
Mi ricorda, vagamente, Kent Haruf. Lo hai letto?
Se non ami le ambientazioni del vecchio west ti consiglio "Non è un paese per vecchi" che ha un'ambientazione piuttosto recente o addirittura "La Strada", un breve romanzo post apocalittico. Kent Haruf non lo conosco, consigli?
@@DavideBertozzi dopo aver ascoltato i brani che hai letto, te lo consiglio. La trilogia della Pianura: Canto della Pianura, Crepuscolo e Benedizione (attenzione all'ordine, Benedizione è uscito per primo in Italia, ma è il terzo della trilogia). Un mondo fatto di silenzi e di parole come pietre.
La domanda nel caso degli scrittori però mi sorge spontanea: quanto di questo cambiamento è dipeso da lui e quanto dal suo editor?
Uno che piace molto a me invece è Vonnegut, anche lui molto molto asciutto nello scrivere e secondo me utilissimo per prendere ispirazione.
Penso che non lo sapremo mai... xD
Di McCarthy non si sa quasi nulla, a parte che odia parlare con chiunque fuori dalla sua tenuta... però alcuni indizi ci sono, come la presenza di brevi parti in spagnolo mai tradotte in nessuna lingua (cosa che deve fare infuriare gli editor). Cioè, alcuni dialoghi sono volutamente in lingua per evidenziare la differenza tra il protagonista americano e i personaggi messicani con cui si confronta. Anche le frasi, a volte brevissime, un po' alla Baricco (anche se è Baricco ad essere un po' alla McCarthy, mi viene da pensare). Bisognerebbe chiederglielo, ma si rischia una fucilata.
devo cominciare "Meridiano di sangue", spero di non rimanere deluso
McCarty non delude :)
@@DavideBertozzi infatti ho iniziato il libro ieri sera, e ho già "mangiato" 60 pagine di botto..che per me, che sono un lettore pigro e lento , è un record. Mi sta spiazzando. Ha un modo di scrivere e descrivere crudo che non ti lascia respiro. Mi sto immedesimando nella storia come se fosse un horror/western pieno di sangue, personaggi squallidi e odori nauseabondi. Spettacolare.
@@marklawless8829 eh già, è davvero unico!