Interessante l'uso di "munelli" anziché "regazzini"; anche dove abito io, in provincia di Ancona, si usa "monelli" per indicare i bambini o i ragazzini.
@frank lapidusper vari motivi. Prima di tutto perché Nettuno nel dopoguerra è passata da 10mila a 50mila abitanti, ovvio che la parlata cambia. Poi c'è l'influenza delle città vicine cioè Roma, Aprilia, Latina, Pomezia ecc.. Quindi gente che si è trasferita qui, Altra che viene in vacanza l'estate, o anche nettunesi che fanno i pendolari. E poi considera la tendenza generale (in tutta italia) a parlare meno in dialetto, se mischi italiano e nettunese il risultato è comunque vicino al romano.
Il romanesco è il fiorentino importato dai papi della famiglia Medici (parlata fiorentina in bocca romana) ecco perché è diverso dagli altri dialetti laziali più conservativi anche se oramai si sta espandendo mangiandosi gli altri.
Studiosi e persone qualsiasi raccontano che sia il romanesco in espansione. Per me questa è una bugia grossa come una casa. La realtà è che il romanesco dei giovani è praticamente italiano con poche differenze. Ed essendoci in tutta Italia la tendenza all'italiano (tutte le lingue e dialetti della penisola lo fanno), ecco che si scambia l'italianizzazione del reatino, del ternano e del viterbese con la romanizzazione La realtà è che c'è una grossa perdita culturale e stanno sopravvivendo solo gli elementi più caratteristici dei dialetti centrali (tipo il troncamento dei verbi). Anche io di Assisi se mischiassi italiano e assisano potrei sembrare romano.
La cosa curiosa è che ad Anzio (pressoché attaccata a Nettuno) parlano pressoché quasi romano, al punto che gli stessi abitanti di Anzio prendono in giro i nettunesi per le parole che usano tipo “munellitti” ecc.
@@francescoscioli1989 eh... anche qui dovresti documentarti. Vive e ha sempre vissuto a Nettuno, a 45 minuti da Trigoria. Cercati qualche intervista. E comunque parla la sua lingua, cosa ci vedi di sbagliato?
Sui Castelli diciamo um paro e non no paro. A Nettuno (ma anche ad Ardea) l'influsso è più lepino che castellano come per la palatizzazione di L che compare nel blasone nettunese CHIO FREGNO che i nettunesi doc dicono varie volte al minuto.
Interessante l'uso di "munelli" anziché "regazzini"; anche dove abito io, in provincia di Ancona, si usa "monelli" per indicare i bambini o i ragazzini.
Aoo ma n'ancona n'altri parlamu cusci ohh namo gio ncittà e cusa famu sta sera namo gio lsui o stami al bingo la la baraccula
@frank lapidus Anche io sono di Cerreto!! :)
@frank lapidus Scì 😂✌🏻, mo sto al nord pe' motivi de lavoro ma so de Ciaritu
Interessante notare come le attuali isoglosse seguano, pur con qualche eccezione, le suddivisioni amministrative dell'Italia pre-unitaria.
Termine tipicamente centrale ma non romano
Nettuno ❤❤❤❤mi manchi tantissimo il mio paese dove sono nata un giorno ritornerò ❤❤❤❤❤
Da notare la differenza col romano "de Roma": "lo pomeriggio" anziché "er pomeriggio", “no paro”, “no bbosco”, “non semo sentito”, ecc. 😂
e quindi? Ti fa ridere la cosa?
frank lapidus “romano”? 😂
@frank lapidus parlano per lo più romano
Io so nettunese di famiglia ma di norma parlo più romano che altro, anche se io rispetto alla media della generazione mia parlo molto più nettunese.
@frank lapidusper vari motivi. Prima di tutto perché Nettuno nel dopoguerra è passata da 10mila a 50mila abitanti, ovvio che la parlata cambia. Poi c'è l'influenza delle città vicine cioè Roma, Aprilia, Latina, Pomezia ecc..
Quindi gente che si è trasferita qui,
Altra che viene in vacanza l'estate, o anche nettunesi che fanno i pendolari.
E poi considera la tendenza generale (in tutta italia) a parlare meno in dialetto, se mischi italiano e nettunese il risultato è comunque vicino al romano.
Il nettunese é simile al velletrano.
Bellissimo
Il romanesco è il fiorentino importato dai papi della famiglia Medici (parlata fiorentina in bocca romana) ecco perché è diverso dagli altri dialetti laziali più conservativi anche se oramai si sta espandendo mangiandosi gli altri.
Studiosi e persone qualsiasi raccontano che sia il romanesco in espansione. Per me questa è una bugia grossa come una casa.
La realtà è che il romanesco dei giovani è praticamente italiano con poche differenze. Ed essendoci in tutta Italia la tendenza all'italiano (tutte le lingue e dialetti della penisola lo fanno), ecco che si scambia l'italianizzazione del reatino, del ternano e del viterbese con la romanizzazione
La realtà è che c'è una grossa perdita culturale e stanno sopravvivendo solo gli elementi più caratteristici dei dialetti centrali (tipo il troncamento dei verbi).
Anche io di Assisi se mischiassi italiano e assisano potrei sembrare romano.
Non è romanesco
@@Andiandi23696 le zone limitrofe a Roma piano piano si sono avvicinate alla parlata di cui spiego sopra.
Questo è burino no romanesco
È nettunese, ma sapete leggere?
La cosa curiosa è che ad Anzio (pressoché attaccata a Nettuno) parlano pressoché quasi romano, al punto che gli stessi abitanti di Anzio prendono in giro i nettunesi per le parole che usano tipo “munellitti” ecc.
❤❤❤❤❤❤😂
Dialetto a metà strada tra il romano e le parlate dei Castelli
Daje Nettuno!!!
Anvedi che buzzicone😂😄scherzo
io tutto ció lo sento ogni giorno AHAHAH-
Ah mo pure a Nettuno so romani?
Per dire ciò assicurati di non avere i 4 nonni provenienti da fuori Roma, come praticamente ogni romano.
questa espressione è "spettacolare". Salve, lei è il famoso Romano da 300 generazioni? Congratulazioni
Bruno Conti é "Made in Nettuno"
Lui però non parlerà così stretto perché è stato spesso a Roma
@@francescoscioli1989 eh... anche qui dovresti documentarti. Vive e ha sempre vissuto a Nettuno, a 45 minuti da Trigoria. Cercati qualche intervista. E comunque parla la sua lingua, cosa ci vedi di sbagliato?
Sui Castelli diciamo um paro e non no paro. A Nettuno (ma anche ad Ardea) l'influsso è più lepino che castellano come per la palatizzazione di L che compare nel blasone nettunese CHIO FREGNO che i nettunesi doc dicono varie volte al minuto.
È una parlata non un dialetto
Nzemo..
Pure mi nonno tornava sempre da lavinia co tanti sacchi di patate ma senza le fragole, che ricordi che non torneranno mai😢
Phyi
Grande Saverio... Un saluto l'avvocato
Non e così intelligibile, si puo capire