presto spero di fare un importante video sull'essicazione, grazie a tutti quelli che seguono questo canale e che mi spronano per altri insegnamenti, che seppur semplici risolvono molti problemi basilari. Danilo
Gentile Ann, purtroppo nel gestire le curve per gli smalti le varianti sono talmente tante che mi ficcherei in un ginepraio, perché, la tipologia di forno, il tipo di combustione, le tipologie di impasti e tutti i vari mix, portano a risultati a volte enormemente diversi, sicché l'apprendimento molto personale ed empirico.
può smaltarla sempre ad immersione, siccome la terracotta rossa assorbe meno, deve tenere una densità lievemente maggiore della terraglia bianca circa 47, oppure prima immergerla e poi spruzzare un velo di smalto aggiuntivo sopra
a 45 se si smalta una terraglia tenera ma più denso tipo a 47/48 se si smalta una terracotta, comunque tieni presente che sono delli indicazioni di massima, ogni semilavorato in base alla tipologia di impasto e di cottura potrebbe avere bisogno di denisità diverse, ma in linea di massima sono giuste queste. Saluti Danilo
Salve!! Grazie per questi consigli molto utili... Quanto tempo deve trascorrere dalla smaltatura alla seconda cottura?...Togliendo il segno delle gocce sull'oggetto rimane la polvere dello smalto , ho provato a passarci una spugna umida ben strizzata ma non mi toglie bene questa polvere sottilissima e tra l'altro mi fa riemergere il colore rosso del biscotto, c'è un altro metodo per pulire gli oggetti smaltati prima della cottura? Grazie mille Claudia.
ciao Claudia, dalla smaltatura alla cottura anche nessun tempo, diciamo il tempo che metti dentro tutti i pezzi nel forno lìumidità si è già sparsa e con l'accensione del forno se ne andrà velocemente. Riguardo la pulitura delle gocce, si fà o con una lamella sottile in acciaio oppure molto semplicemente schicciando la goccia con il dorso dell'unghia, questa operazione si fa appena smaltato non dopo altrimenti si rischia di tirare via lo smalto, infatti quando è asciutto si sfarina facilmente, mentre appena smaltato rimane compatto.
Buongiorno Francesco, uso molti tipi di smalti, ancora quelli che avevamo in produzione anni fa, di varie marchi Cookson, Romer, Fanciulalcci, Colorobbia, tutti comunque smalti a bassa temperatura dai 950 ai 1000° poi ho del rosso al selenio che andrebbe a 940
Salve, sono neofita, quindi le chiedo se dopo la smaltatura è obbligatoria la cottura o se la smaltatura può essere fatta anche con argille autoindurenti. Grazie 😊
Buongiorno Maria, si dopo la smaltatura è obligatoria la cottura, gli smalti altrimenti restano in polvere una volta asciutti, a meno che non si usino smalti a freddo, sono degli smalti epossidici, questi però negli anni perdono il loro brillo e perdono altre caratteristiche, pure di colore se lasciati al sole, mentre gli smalti ceramici minerali, mantengono nei secoli e nei millenni le caratteristiche
Ma grazie a te!!! Ogni volta la smaltatura mi stressa da morire e non viene mai bene! É possibile che un colore sotto possa influire male sullo smalto?
@@fareceramica1854 ah vedi! I gialli mi danno sempre questo problema, viene sempre un effetto carta vetrata molto spessa! Che rabbia 😤 e come risolvo il problema?
se la parte sotto è senza piedino si può tranquillamente usare i piedini in acciaio speciale, questi piedini hanno tre punte sottili in modo che sebbene si attacchino allo smalto si possono staccare con facilità, resterà comunque da passare un po' la carta vetrata per togliere le sbavature di smalto
Ciao Marco, perchè in fase di cottura lo smalto diventa come uno vetro fuso e si salderebbe alla piastra di appoggio, al posto di pulire sotto, si può anche metterci dele punte in acciaio che poi lasciano solo tre piccoli puntini di senza smalto
Gli smalti o le cristalline hanno dei componenti pesanti come la silice che tende a depositare e formare uno strato duro sul fondo. A questo si può ovviare con prodotti sospensivanti che si trovano in commercio oppure si usava anche l'aceto di vino. Se usi l'aceto ricordati di usarne pochissimo, tipo un cucchiaio in un secchio. Il lato negativo dei sospensivanti è che cambia il modo in cui gli smalti vengono assorbiti dalla ceramica, rendendolo più delicato da maneggiare. Questo purtroppo è il problema di chi usa poco spesso gli smalti o la cristallina.
Grazie mille per questi preziosissimi consigli sulla smaltatura, alla prossima volta!
Grazie mille a Lei per le meravigliose spiegazioni: molto chiare ed esaurienti, alla prossima volta e buona continuazione!
Davvero molto utile ,chiarissimo e preciso.
Grazie mille
Proprio una bella spiegazione chiara, mi sono iscritta e ti seguirò sempre
grazie Catia
Bravissimo e complimenti Danilo ,sono felice di seguire i suoi indispensabili e geniali insegnamenti 🤩🙏😍
presto spero di fare un importante video sull'essicazione, grazie a tutti quelli che seguono questo canale e che mi spronano per altri insegnamenti, che seppur semplici risolvono molti problemi basilari.
Danilo
Competente e simpatico! Grande Danilo!
I tuoi video sono preziosi! Grazie mille
Grazie, una spiegazione molto dettagliata e precisa.
Grazie Danilo, molto chiaro
Molto interessante e spiegato molto bene. Grazie per la condivisione!
grazie a te per il commento. Danilo
Grazie mille! molto utile e ben documentato
grazie Federica
Grazie per la condivisione!
il prossimo dovrebbe essere sui difetti nella smaltatura. Ciao
Grazie per questi video.. Molto utili.. Avete in programma di fare video anche sulle curve di temperatura da seguire per la cottura degli smalti?
Gentile Ann, purtroppo nel gestire le curve per gli smalti le varianti sono talmente tante che mi ficcherei in un ginepraio, perché, la tipologia di forno, il tipo di combustione, le tipologie di impasti e tutti i vari mix, portano a risultati a volte enormemente diversi, sicché l'apprendimento molto personale ed empirico.
grande!!
Molto interessante, grazie! Sono neofita..bisogna sempre cuocere lo smalto o ci sono tecniche che non lo prevedono?
simpatico ed efficace ...io vorrei smaltare una pigna in terracotta rossa ..come fare?
può smaltarla sempre ad immersione, siccome la terracotta rossa assorbe meno, deve tenere una densità lievemente maggiore della terraglia bianca circa 47, oppure prima immergerla e poi spruzzare un velo di smalto aggiuntivo sopra
molto esaustivo, qual'è la densità giusta per uno smalto bianco lucido per maiolica che verrà poi decorato con colori? graziee
a 45 se si smalta una terraglia tenera ma più denso tipo a 47/48 se si smalta una terracotta, comunque tieni presente che sono delli indicazioni di massima, ogni semilavorato in base alla tipologia di impasto e di cottura potrebbe avere bisogno di denisità diverse, ma in linea di massima sono giuste queste.
Saluti
Danilo
@@fareceramica1854 grazie infinite
Grazie infinitesimal maestro❤
Salve!! Grazie per questi consigli molto utili... Quanto tempo deve trascorrere dalla smaltatura alla seconda cottura?...Togliendo il segno delle gocce sull'oggetto rimane la polvere dello smalto , ho provato a passarci una spugna umida ben strizzata ma non mi toglie bene questa polvere sottilissima e tra l'altro mi fa riemergere il colore rosso del biscotto, c'è un altro metodo per pulire gli oggetti smaltati prima della cottura? Grazie mille Claudia.
ciao Claudia, dalla smaltatura alla cottura anche nessun tempo, diciamo il tempo che metti dentro tutti i pezzi nel forno lìumidità si è già sparsa e con l'accensione del forno se ne andrà velocemente. Riguardo la pulitura delle gocce, si fà o con una lamella sottile in acciaio oppure molto semplicemente schicciando la goccia con il dorso dell'unghia, questa operazione si fa appena smaltato non dopo altrimenti si rischia di tirare via lo smalto, infatti quando è asciutto si sfarina facilmente, mentre appena smaltato rimane compatto.
@@danilorigon grazie mille!
Una domanda, quali smalti in polvere usa? Che marchio sono? grazie
Buongiorno Francesco, uso molti tipi di smalti, ancora quelli che avevamo in produzione anni fa, di varie marchi Cookson, Romer, Fanciulalcci, Colorobbia, tutti comunque smalti a bassa temperatura dai 950 ai 1000° poi ho del rosso al selenio che andrebbe a 940
Salve, sono neofita, quindi le chiedo se dopo la smaltatura è obbligatoria la cottura o se la smaltatura può essere fatta anche con argille autoindurenti. Grazie 😊
Buongiorno Maria, si dopo la smaltatura è obligatoria la cottura, gli smalti altrimenti restano in polvere una volta asciutti, a meno che non si usino smalti a freddo, sono degli smalti epossidici, questi però negli anni perdono il loro brillo e perdono altre caratteristiche, pure di colore se lasciati al sole, mentre gli smalti ceramici minerali, mantengono nei secoli e nei millenni le caratteristiche
Quanto tempo deve decorrere tra l'oggetto biscottato ( già cotto la prima volts) e la smaltatura?
basta semplicemente che si sia almeno raffreddato
Ciao!esistono degli smalti già diluiti e pronti all'uso?
forse si ma sarebbe controproducente, visto che si pagherebbe il trasporto anche dell'acqua
Ma grazie a te!!! Ogni volta la smaltatura mi stressa da morire e non viene mai bene! É possibile che un colore sotto possa influire male sullo smalto?
certamente, colori a base di manganese ad esempio possono dare problemi di sbollature
@@fareceramica1854 ah vedi! I gialli mi danno sempre questo problema, viene sempre un effetto carta vetrata molto spessa! Che rabbia 😤 e come risolvo il problema?
@@mirtamichelangeli per risolvere questo problema non si può on line, ci sono così tante varianti che è impossibile farlo on line
Ciao, che colori consigli per evitare bolle? Grazie
Perché si deve pulire la parte sotto? Se il fondo è piatto senza piedini o scalanature si deve pulire tutto il sotto?
se la parte sotto è senza piedino si può tranquillamente usare i piedini in acciaio speciale, questi piedini hanno tre punte sottili in modo che sebbene si attacchino allo smalto si possono staccare con facilità, resterà comunque da passare un po' la carta vetrata per togliere le sbavature di smalto
Perché va pulito il fondo dallo smalto?
Ciao Marco, perchè in fase di cottura lo smalto diventa come uno vetro fuso e si salderebbe alla piastra di appoggio, al posto di pulire sotto, si può anche metterci dele punte in acciaio che poi lasciano solo tre piccoli puntini di senza smalto
Volevo chiedere cosa fare quando si addensa sul fondo la cristallina
Gli smalti o le cristalline hanno dei componenti pesanti come la silice che tende a depositare e formare uno strato duro sul fondo. A questo si può ovviare con prodotti sospensivanti che si trovano in commercio oppure si usava anche l'aceto di vino. Se usi l'aceto ricordati di usarne pochissimo, tipo un cucchiaio in un secchio. Il lato negativo dei sospensivanti è che cambia il modo in cui gli smalti vengono assorbiti dalla ceramica, rendendolo più delicato da maneggiare. Questo purtroppo è il problema di chi usa poco spesso gli smalti o la cristallina.
Complimenti maestro x le sue spiegazioni molto dettagliate Grazie Mi piacerebbe vedere come si prepara uno smalto bianco per maiolica