@@matteozanini9115 ahhhhhh Matteo l'amico di Andrea. Sto proprio rinco. Mi sono sposato sabato e sono rientrato ad Amsterdam stanotte quindi ancora mi sto riprendendo ahhaah
Gran video, soprattutto la parte sul fatto che salire di carriera non vuol dire per forza guadagnare di più e quella dove parli di come la qualità di vita sia più importante di soldi e carriera!
Grazie Andrea, sempre troppo gentile 🙂 Esatto, l'ho imparato sulla mia pelle ma secondo me è una cosa fondamentale da tenere in mente. Spesso carriera significa meno tempo, quindi se abbiamo a cuore il tempo, bisogna trovare soluzioni alternative sul mercato 😎😉
Ciao Marco, seguo spesso i tuoi video di cui apprezzo molto il focus su mondo consulenza, dove lavoro. In generale anche in questo video mi ritrovo su tutto, mi permetto solo di "contestare" il primo punto, relativo alla trasferta. Lavorando da 5 anni per una delle società in cui hai lavorato in passato, sempre sul medesimo diamond client, ti posso dire che la trasferta ormai è solo un ricordo pre-covid e le solution vengono disegnate senza prevedere quel cap, che prima era una voce imprescindibile. Sicuramente ci sono casi e casi, tuttavia ti posso garantire che anche per trasferte da Milano a Roma la richiesta è sempre piu di trovare una sistemazione la o di allocare risorse già assunte su Roma. Questa è chiaramente la mia esperienza, in altre società potrebbe essere ancora un'opportunità come giustamente hai segnalato 🙂 sulle sedi aperte nel sud Italia, tendenzialmente sono su verticalità molto specifiche (sap etc...) almeno per la mia azienda. Di conseguenza se ti occupi della parte business verrai forzatamente assunto a Roma o addirittura su Milano e di conseguenza dovrai poter garantire presenza in ufficio (almeno per tot giorni a settimana). Con queste basi il South working è una favola che purtroppo non può essere realtà
Ciao Fabio :) adoro ricevere punti di vista da chi é interno alle cose che descrivo. Il cliente diamond che citi aveva giá ridotto stare in trasferta nel 2017 quando andai via dal progetto (a quel tempo solo manager and up potevano scegliere di stare fissi in trasferta con casa, tutti quelli sotto il grade manager costretti a viaggiare avanti e dietro). Il covid avrá sicuramente la mazzata finale a questo trend. Passando invece al south working, secondo me é un tema delicato. Non é facile essere partner al sud Italia, anche se qualche caso c'é, sia su sedi di Napoli che di Bari. E non parlo solo di situazioni SAP ecc.. direi difficile non impossibile. Sulla terza via l'estero invece non mi hai detto che ne pensi ;)
@@MarcoFaski grazie per il feedback Marco, mi è capitato altre volte di commentare i tuoi video e sei sempre disponibile anche a dispensare consigli 👏 la soluzione estero rientra tra i punti in cui mi ritrovo, personalmente vorrei farmi una buona gavetta in Italia, crearmi un metodo efficace di lavoro e una volta raggiunte posizione di manager & up valutare un trasferimento sempre interno all'azienda, magari in svizzera (da capire se hybrid o full in presenza) in modo da sperimentare un nuovo paese senza andare troppo lontano da casa anche per questioni familiari e incrementare allo stesso tempo la ral (da varie testimonianze per posizioni da manager nella mia divisione in svizzera ci si aggira attorno ai 120/150k e >150k per sm). L'unica cosa che tuttora mi lascia qualche dubbio è l'effettiva centralità della country rispetto al contesto iceg. Mentre in Italia, magari è solo un'illusione, ma siamo nei medesimi uffici dei nostri capi europei, in svizzera non vorrei diventasse una sorta di buen retiro più defilato. Conto di rifletterci ancora qualche anno, accumulare seniority e valutare meglio. Poi chiaro che la consulenza, sai meglio di me, è un mondo dinamico, quindi magari il venire catapultati in un progetto poco in linea potrebbe stravolgere tutto o anticipare il trasferimento 🙂
@@Fabio-ow3lf Ciao Fabio, figurati, anzi grazie a te per il feedback. I miei contenuti voglio che stimolino un confronto, proprio come questo. In cui magari riflettere insieme sulle scelte migliori, ma anche solo su approcci e pro e contro di diversi scenari. Non farti prendere in giro, dire che l'Italia é un mercato centrale ecc... tu devi guardare ai tuoi interessi....se ti danno piú soldi in Svizzera te li prendi... spesso sento dire l'Italia é centrale nel mondo ICEG o nell'area NSE (dipende dalle azienda la dicitura). Sono stupidaggini, dette per far sembrare che lavorare in Italia sia la scelta giusta. Fai quello che é il meglio per te, non per l'azienda. Se le due cose vanno di pari passo, ancora meglio ;)
Marco ma per un neolaureato conviene trasferirsi all’estero? Meglio fare prima un po’ di esperienza? E secondo te il phd ti permette di ambire a posizione più remunerativa e come viene visto in Olanda chi ha questo tipo di titolo ?
Allora in Italia secondo me il Phd è molto bistrattato, almeno in consulenza. All'estero invece apprezzato, ad esempio in Olanda. Secondo me meglio subito estero se si riesce perché fare la gavetta in Italia è molto molto impegnativo, mentre così ti salti quella fase 😉😉😉😎
Ciao Marco, Video molto chiaro preciso, si vede che tra italiani del sud ci si intende 😂. Io fin da subito ho pensato di lavorare meno e non pensare alla carriera perciò sono andato in Olanda 😂, perché sono 37 ore a settimana per me. Invece, in Italia erano sempre di più di 40, sempre richieste last-minute. Poi lavorando in consulenza mi è capitato di fare tante ore anche più di 200 ore al mese perché ti chiedevano colossi come Sky di lavorare la notte per fare manutenzione al software, mentre la mia azienda di consulenza mi faceva dichiarare le ore come trasferta quindi sostanzialmente rimanevo a casa ma non pagavo tasse 😅. Tuttavia, guadagnare di più non è tutto, se devi lavorare tante ore non ne vale la pena perché superavo le 200 ore di molto.... In Olanda guadagni il triplo lavorando di meno, e anche io ho il 30% rule e dopo che sarà finito potrei chiedere il trasferimento in italia con la stessa paga perché la mia azienda ha una sede in Italia anche se non tratta gli stessi progetti e nel caso potrei usare il ritorno dei cervelli. Però io attualmente valuto migliori offerte ma non farei mai un lavoro con troppe responsabilità perché come dici tu lo stress aumenta e le cose da pensare aumentano 😊. Un mio amico a Napoli stava in accenture faceva il senjor manager cambiò per andare in Deloitte a Napoli perché era pagato di più ma poi era trattato molto peggio e lavorare di più perciò anche se la paga era meglio ha preferito fare un passo indietro non gli piaceva proprio stare in Deloitte non si sentiva valorizzato...
Ciao Marco Interessantissimo tutto quello che hai scritto. Certo che avere opzione di spostarti sull'Italia in futuro con stessa paga e rientro dei cervelli è tanta roba eh Per il resto tutto quello che hai detto è pazzesco, anche le cose brutte che hai detto sull'Italia. Questi accozzamenti che fanno per pagare una miseria..trasferte finte ecc..anche se nel tuo caso se ti risparmiavano le tasse tanto meglio 😉😉 Sulle ore per me è follia, io devo vivere la vita non posso vivere per lavorare, nemmeno per milioni...se non hai tempo che te ne fai dei soldi. Noi con il 30% siamo dei privilegiati, godiamocelo finché dura ahahaha tanta roba Tra l'altro Deloitte e Accenture le conosco molto bene diciamo ahahah
@@MarcoFaski si purtroppo è la verità, Sky sul software di vendita dei gestori ogni settimana doveva fare rilasci e test e poi almeno un aggiornamento di offerte al mese. Perciò ci voleva sempre qualcuno che si collegasse la notte e chiaramente chi dava disponibilità erano davvero pochi quindi a loro non interessava se dovevi lavorare sempre.... Su argomento ritorno dei cervelli un mio amico mi ha già anticipato, é stato 6 anni in Olanda da appena laureato poi nel 2023 si è spostato a Torino come sviluppatore angular e lavora per una azienda Olandese, non è manco un manager e a 32 anni credo già guadagni più di un senior manager in Olanda... Poi aggiungici che il costo degli affitti a Torino è sicuramente contenuto, tuttavia, la ragazza che è olandese ha molte difficoltà a trovare lavoro lì. Diciamo che è quasi impossibile...
@@PatitoDiAnime si il rientro dei cervelli fa gola, anche se hanno ridotto la durata. Credo adesso sia meno di 4 anni la durata, prima era addirittura 10 anni se compravi casa o avevi un bambino. Magari a tendere la elimineranno. Eh si l'ambito IT è molto stressante, per via dei rilasci ecc.. migrazioni ecc.. Qualcosa l'ho vista in carriera anche perché ho fatto una migrazione di 3 banche anche se mi occupavo di project management ma comunque impegnativo 🙂🙂😬
@@MarcoFaski si giusto 10, però che io sappia per le aziende è diventato meno convincente perché hanno messo una quota massima che puoi guadagnare invece per chi lavora per privati è rimasto per 5 anni non più estendibile ma devi essere cmq un lavoratore esperto, l'attesa cambia devi stare fuori Italia 3 anni anziché 2 per poi beneficiare del ritorno ai cervelli. Cmq nel 2024 anche il 30% rule è cambiato ora hanno messo che solo i primi 20 mesi ti danno il 30%, tuttavia, i successivi 20 mesi scende del 20% e gli ultimi 20 mesi è il 10% in meno di tasse. Adesso tu di cosa ti occupi in Deloitte usi qualcosa simile a SAP?
Ciao Marco, ottimo contenuto. A questo punto vorrei che ti mettessi nei miei panni e mi dicessi cosa faresti tu nella mia situazione. Ho 27 anni, lavoro in full remote dal sud Italia ( dove sono nato) a quasi 50 k in una società di consulenza (non big 4) con ruolo di SC. Premetto che il mio driver non è solo economico perché vivere nel posto in cui sei nato, vicino a familiari e amici secondo me non ha prezzo. Allo stesso tempo guardando al futuro avere un bel gruzzolo in più da parte sarebbe ottimo. Cosa mi consiglieresti? Di farmi comunque un esperienza all’estero e poi tipo tra 3 anni provare a tornare full remote usufruendo del rientro dei cervelli (oramai non più tanto conveniente) oppure rinunciare a questo surplus e stare bene dove sto e provare i classici scatti di consulenza/azienda in Italia ma con vincolo di restare sempre al sud?
Ciao 🙂 Allora 50k al Sud Italia non è male. Secondo me andare all'estero con l'idea già di rientrare non è la scelta migliore. Chi ha detto che il rientro dei cervelli sarà disponibile tra 3 anni e i governi non lo aboliranno? Non farei della scelta una sola questione economica ma una questione di vita. Cosa cerchi tu, soldi, tempo, o un luogo preciso dove vivere? Magari se riesci a darmi qualche indicazione in più saprei darti il mio parere. Magari la scelta giusta può essere rimanere dove sei, però dipende da cosa vorresti in futuro e da lì posso darti un consiglio personale, consiglio eh poi ognuno è giusto che scelga da sé 😉😉😉😉😎
Grazie della risposta, Io cerco di risolvere un problema di Min-Max ahahahah… lavorare il meno possibile e massimizzare le mie entrate economiche con orari di lavoro minimi possibili per avere tempo da dedicare alle mie passioni, alla mia famiglia, agli amici, alla mia crescita personale, ai viaggi. Diciamo che lavoriamo un po’ perché siam costretti a farlo per vivere ahahahaha. (Probabilmente i problemi di Min-Max non avevano una soluzione ottima ahahaha)
@@Filosofandosu Allora secondo me andare all'estero ti allontana dai tuoi attuali amici (forse anche famiglia?) quindi non so se sia la motivazione giusta. Per questo ti dicevo se vai all'estero devi fare uno studio di cosa perdi e di cosa ottieni. Definire i tuoi driver e risolvere il problema min-max ;) Secondo me é importantissimo capire quale sia la prima cosa che ti interessa: Soldi? Allora probabilmente estero. Amici e Famiglia? allora probabilmente remote working dal sud. Ahimé é difficile ottenere tutto, ancora non ho trovato un paradiso. Qui in Olanda ad esempio la cosa che piú mi pesa é il clima. Se quello per te é importante devi scartare il nord Europa (come esempio) 😁😁😁
Grazie del consiglio Marco, cercherò di buttare giù la mia lista di priorità… difficilissima da fare. Mi dici invece tu da “emigrante” come vivi la lontananza dal tuo paese di origine, dall’Italia in generale? Perché vedi che io sto partendo da un assioma che è: “niente può ripagare vivere nel paese dove sei nato, con la gente con cui sei cresciuto, con famiglia, tradizioni ecc…” ma è realmente così?
Allora, io vivo benissimo. Non significa che l'Italia non mi manca ogni giorno. Mi mancano le stagioni ben definite, mi manca parlare in Italiano, mi manca in generale casa. Per come sono fatto però non so se riuscirei a vivere a Reggio Calabria dopo essere stato via per gli ultimi 15 anni della mia vita. Io adoro anche stare qui, adoro che nessuno ti dice cosa fare o come farlo. Adoro andare a lavoro in bicicletta e adoro che pur vivendo in una capitale mi sento più sicuro che in un paesino in Italia. Alla mia età mi piace divertirmi e in Olanda probabilmente ci sono più possibilità che in Italia. Oggi per me rientrare in Italia non è un opzione perché non può offrirmi la vita che vivo qui. In futuro magari cambierò le mie priorità e l'Italia sarà il posto giusto dove vivere. Non siamo alberi, è giusto spostarci dove possiamo fare la vita che vorremmo fare 😎😎😎😎😉😉 spero di averti risposto🙂🙂🙂
Non siamo alberi mi è piaciuto molto. Chissà ahahahah. Comunque le esperienze di vita ci segnano tutte e banalmente aver già fatto l’università fuori ti indirizza nelle scelte. Per me aver sempre vissuto al sud anche nel periodo universitario ha sicuramente rafforzato le mie “radici” e la paura/voglia di volare oramai si fa forte. Tu ti stai sicuramente arricchendo moltissimo girando il mondo, quindi credo sia una cosa buona. Poi il futuro, dove comprare casa, dove fare una famiglia purtroppo sono scelte che prima o poi dovrai prendere e li poi capisci dove mettere le tue nuove “radici”. Ma per restare in tema “la mela non cade mai troppo lontano dall’albero”. In bocca al lupo e grazie per i tuoi contenuti 💪🏼
@Filosofandosu niente di più vero. Sono d'accordissimo. Ogni evento positivo o negativo che sia ci segna. Grazie ancora per aver condiviso il tuo punto di vista e in bocca al lupo per le tue valutazioni 😎😎😎😎
Io in sole due occasioni ho guadagnato un vero botto di soldi (da Consultant) che nel complesso superavano lo stipendio base di un Manager: 1. Facendo referral; 2. Caricando straordinari. Per il discorso diaria, invece, mi sento di aggiungere un bit: oggi non tutte le società ti danno un fisso per ogni giorno di trasferta, ma alcune fanno il rimborso a piè di lista in base a quello che mangi, con certi massimali. In quest'ultimo caso la trasferta non ha completamente senso.
Da collega in questo mondo ormai per tanti anni, che piacere leggere i tuoi commenti Lore :) Post-covid molte cose sono cambiate. Il contenimento dei costi é vitale. Sono d'accordissimo, trasferta con pié di lista é una follia, una vitaccia senza alcun beneficio. Io per fortuna sia a Torino, che a Parma da Consultant (SC) ho fatto trasferta con diaria e straordinari (in media caricavo 48/50 h a settimana). Inoltre non avevo casa a Milano, quindi direi che ho guadagnato piú che un Manager a Milano per quasi tutta la durata della consulenza. Ma ci vogliono botte di culo, quello sí é vero. Oggi scenari simili sono quasi impossibili ;)
@@lorin1088 partners in crime pure in questo ahahah dai per fortuna non sono scomparsi solo questi benefici ma sono scomparsi anche alcuni comportamenti folli, ad esempio non puoi lavorare un giorno da remoto che altrimenti non posso controllare se lavori davvero 🤣
Bravo Marco! Approvo in pieno il tuo discorso
@@matteozanini9115 grazie mille Matteo per aver condiviso il tuo parere. Anche tu ti sei spostato (o stai pensando) di spostarti all'estero? 😉
@@MarcoFaski sto ad amsterdam come te. Ci siamo visti quest’estate per i match dell Italia 😉
@@matteozanini9115 ahhhhhh Matteo l'amico di Andrea. Sto proprio rinco. Mi sono sposato sabato e sono rientrato ad Amsterdam stanotte quindi ancora mi sto riprendendo ahhaah
Gran video, soprattutto la parte sul fatto che salire di carriera non vuol dire per forza guadagnare di più e quella dove parli di come la qualità di vita sia più importante di soldi e carriera!
Grazie Andrea, sempre troppo gentile 🙂
Esatto, l'ho imparato sulla mia pelle ma secondo me è una cosa fondamentale da tenere in mente. Spesso carriera significa meno tempo, quindi se abbiamo a cuore il tempo, bisogna trovare soluzioni alternative sul mercato 😎😉
Ciao Marco, seguo spesso i tuoi video di cui apprezzo molto il focus su mondo consulenza, dove lavoro. In generale anche in questo video mi ritrovo su tutto, mi permetto solo di "contestare" il primo punto, relativo alla trasferta. Lavorando da 5 anni per una delle società in cui hai lavorato in passato, sempre sul medesimo diamond client, ti posso dire che la trasferta ormai è solo un ricordo pre-covid e le solution vengono disegnate senza prevedere quel cap, che prima era una voce imprescindibile. Sicuramente ci sono casi e casi, tuttavia ti posso garantire che anche per trasferte da Milano a Roma la richiesta è sempre piu di trovare una sistemazione la o di allocare risorse già assunte su Roma. Questa è chiaramente la mia esperienza, in altre società potrebbe essere ancora un'opportunità come giustamente hai segnalato 🙂 sulle sedi aperte nel sud Italia, tendenzialmente sono su verticalità molto specifiche (sap etc...) almeno per la mia azienda. Di conseguenza se ti occupi della parte business verrai forzatamente assunto a Roma o addirittura su Milano e di conseguenza dovrai poter garantire presenza in ufficio (almeno per tot giorni a settimana). Con queste basi il South working è una favola che purtroppo non può essere realtà
Ciao Fabio :)
adoro ricevere punti di vista da chi é interno alle cose che descrivo.
Il cliente diamond che citi aveva giá ridotto stare in trasferta nel 2017 quando andai via dal progetto (a quel tempo solo manager and up potevano scegliere di stare fissi in trasferta con casa, tutti quelli sotto il grade manager costretti a viaggiare avanti e dietro). Il covid avrá sicuramente la mazzata finale a questo trend.
Passando invece al south working, secondo me é un tema delicato. Non é facile essere partner al sud Italia, anche se qualche caso c'é, sia su sedi di Napoli che di Bari. E non parlo solo di situazioni SAP ecc.. direi difficile non impossibile.
Sulla terza via l'estero invece non mi hai detto che ne pensi ;)
@@MarcoFaski grazie per il feedback Marco, mi è capitato altre volte di commentare i tuoi video e sei sempre disponibile anche a dispensare consigli 👏 la soluzione estero rientra tra i punti in cui mi ritrovo, personalmente vorrei farmi una buona gavetta in Italia, crearmi un metodo efficace di lavoro e una volta raggiunte posizione di manager & up valutare un trasferimento sempre interno all'azienda, magari in svizzera (da capire se hybrid o full in presenza) in modo da sperimentare un nuovo paese senza andare troppo lontano da casa anche per questioni familiari e incrementare allo stesso tempo la ral (da varie testimonianze per posizioni da manager nella mia divisione in svizzera ci si aggira attorno ai 120/150k e >150k per sm). L'unica cosa che tuttora mi lascia qualche dubbio è l'effettiva centralità della country rispetto al contesto iceg. Mentre in Italia, magari è solo un'illusione, ma siamo nei medesimi uffici dei nostri capi europei, in svizzera non vorrei diventasse una sorta di buen retiro più defilato. Conto di rifletterci ancora qualche anno, accumulare seniority e valutare meglio. Poi chiaro che la consulenza, sai meglio di me, è un mondo dinamico, quindi magari il venire catapultati in un progetto poco in linea potrebbe stravolgere tutto o anticipare il trasferimento 🙂
@@Fabio-ow3lf Ciao Fabio,
figurati, anzi grazie a te per il feedback. I miei contenuti voglio che stimolino un confronto, proprio come questo. In cui magari riflettere insieme sulle scelte migliori, ma anche solo su approcci e pro e contro di diversi scenari.
Non farti prendere in giro, dire che l'Italia é un mercato centrale ecc... tu devi guardare ai tuoi interessi....se ti danno piú soldi in Svizzera te li prendi... spesso sento dire l'Italia é centrale nel mondo ICEG o nell'area NSE (dipende dalle azienda la dicitura). Sono stupidaggini, dette per far sembrare che lavorare in Italia sia la scelta giusta.
Fai quello che é il meglio per te, non per l'azienda. Se le due cose vanno di pari passo, ancora meglio ;)
Gran bel video😊
Grazie mille spero ti sia piaciuto 😉😉
Che video interessante! Che lavoro fai?
Ciao Pamela
Grazie mille per il feedback 😎
Lavoro come Senior Manager in una delle Big 4 (consulenza)
Marco ma per un neolaureato conviene trasferirsi all’estero? Meglio fare prima un po’ di esperienza? E secondo te il phd ti permette di ambire a posizione più remunerativa e come viene visto in Olanda chi ha questo tipo di titolo ?
Allora in Italia secondo me il Phd è molto bistrattato, almeno in consulenza. All'estero invece apprezzato, ad esempio in Olanda.
Secondo me meglio subito estero se si riesce perché fare la gavetta in Italia è molto molto impegnativo, mentre così ti salti quella fase 😉😉😉😎
Ciao Marco,
Video molto chiaro preciso, si vede che tra italiani del sud ci si intende 😂.
Io fin da subito ho pensato di lavorare meno e non pensare alla carriera perciò sono andato in Olanda 😂, perché sono 37 ore a settimana per me. Invece, in Italia erano sempre di più di 40, sempre richieste last-minute. Poi lavorando in consulenza mi è capitato di fare tante ore anche più di 200 ore al mese perché ti chiedevano colossi come Sky di lavorare la notte per fare manutenzione al software, mentre la mia azienda di consulenza mi faceva dichiarare le ore come trasferta quindi sostanzialmente rimanevo a casa ma non pagavo tasse 😅. Tuttavia, guadagnare di più non è tutto, se devi lavorare tante ore non ne vale la pena perché superavo le 200 ore di molto.... In Olanda guadagni il triplo lavorando di meno, e anche io ho il 30% rule e dopo che sarà finito potrei chiedere il trasferimento in italia con la stessa paga perché la mia azienda ha una sede in Italia anche se non tratta gli stessi progetti e nel caso potrei usare il ritorno dei cervelli. Però io attualmente valuto migliori offerte ma non farei mai un lavoro con troppe responsabilità perché come dici tu lo stress aumenta e le cose da pensare aumentano 😊. Un mio amico a Napoli stava in accenture faceva il senjor manager cambiò per andare in Deloitte a Napoli perché era pagato di più ma poi era trattato molto peggio e lavorare di più perciò anche se la paga era meglio ha preferito fare un passo indietro non gli piaceva proprio stare in Deloitte non si sentiva valorizzato...
Ciao Marco
Interessantissimo tutto quello che hai scritto.
Certo che avere opzione di spostarti sull'Italia in futuro con stessa paga e rientro dei cervelli è tanta roba eh
Per il resto tutto quello che hai detto è pazzesco, anche le cose brutte che hai detto sull'Italia. Questi accozzamenti che fanno per pagare una miseria..trasferte finte ecc..anche se nel tuo caso se ti risparmiavano le tasse tanto meglio 😉😉
Sulle ore per me è follia, io devo vivere la vita non posso vivere per lavorare, nemmeno per milioni...se non hai tempo che te ne fai dei soldi.
Noi con il 30% siamo dei privilegiati, godiamocelo finché dura ahahaha tanta roba
Tra l'altro Deloitte e Accenture le conosco molto bene diciamo ahahah
@@MarcoFaski si purtroppo è la verità, Sky sul software di vendita dei gestori ogni settimana doveva fare rilasci e test e poi almeno un aggiornamento di offerte al mese. Perciò ci voleva sempre qualcuno che si collegasse la notte e chiaramente chi dava disponibilità erano davvero pochi quindi a loro non interessava se dovevi lavorare sempre....
Su argomento ritorno dei cervelli un mio amico mi ha già anticipato, é stato 6 anni in Olanda da appena laureato poi nel 2023 si è spostato a Torino come sviluppatore angular e lavora per una azienda Olandese, non è manco un manager e a 32 anni credo già guadagni più di un senior manager in Olanda... Poi aggiungici che il costo degli affitti a Torino è sicuramente contenuto, tuttavia, la ragazza che è olandese ha molte difficoltà a trovare lavoro lì. Diciamo che è quasi impossibile...
@@PatitoDiAnime si il rientro dei cervelli fa gola, anche se hanno ridotto la durata. Credo adesso sia meno di 4 anni la durata, prima era addirittura 10 anni se compravi casa o avevi un bambino. Magari a tendere la elimineranno.
Eh si l'ambito IT è molto stressante, per via dei rilasci ecc.. migrazioni ecc..
Qualcosa l'ho vista in carriera anche perché ho fatto una migrazione di 3 banche anche se mi occupavo di project management ma comunque impegnativo 🙂🙂😬
@@PatitoDiAnime sulla ragazza immagino, in Italia o sai l'italiano o non troverai mai lavoro ahimè 🥲🥲🥲
@@MarcoFaski si giusto 10, però che io sappia per le aziende è diventato meno convincente perché hanno messo una quota massima che puoi guadagnare invece per chi lavora per privati è rimasto per 5 anni non più estendibile ma devi essere cmq un lavoratore esperto, l'attesa cambia devi stare fuori Italia 3 anni anziché 2 per poi beneficiare del ritorno ai cervelli. Cmq nel 2024 anche il 30% rule è cambiato ora hanno messo che solo i primi 20 mesi ti danno il 30%, tuttavia, i successivi 20 mesi scende del 20% e gli ultimi 20 mesi è il 10% in meno di tasse. Adesso tu di cosa ti occupi in Deloitte usi qualcosa simile a SAP?
Bel video
Grazie mille spero ti possa essere anche utile 😉
Il lavoro é un mondo dove é importante capire quali strategie seguire per ottenere il massimo
Esattamente, per me buttarsi sul mondo del lavoro senza avere un piano preciso é una strategia errata. Bisogna valutare bene cosa fare, prima di farlo
Ciao Marco, ottimo contenuto. A questo punto vorrei che ti mettessi nei miei panni e mi dicessi cosa faresti tu nella mia situazione. Ho 27 anni, lavoro in full remote dal sud Italia ( dove sono nato) a quasi 50 k in una società di consulenza (non big 4) con ruolo di SC. Premetto che il mio driver non è solo economico perché vivere nel posto in cui sei nato, vicino a familiari e amici secondo me non ha prezzo. Allo stesso tempo guardando al futuro avere un bel gruzzolo in più da parte sarebbe ottimo. Cosa mi consiglieresti? Di farmi comunque un esperienza all’estero e poi tipo tra 3 anni provare a tornare full remote usufruendo del rientro dei cervelli (oramai non più tanto conveniente) oppure rinunciare a questo surplus e stare bene dove sto e provare i classici scatti di consulenza/azienda in Italia ma con vincolo di restare sempre al sud?
Ciao 🙂
Allora 50k al Sud Italia non è male.
Secondo me andare all'estero con l'idea già di rientrare non è la scelta migliore. Chi ha detto che il rientro dei cervelli sarà disponibile tra 3 anni e i governi non lo aboliranno?
Non farei della scelta una sola questione economica ma una questione di vita. Cosa cerchi tu, soldi, tempo, o un luogo preciso dove vivere? Magari se riesci a darmi qualche indicazione in più saprei darti il mio parere. Magari la scelta giusta può essere rimanere dove sei, però dipende da cosa vorresti in futuro e da lì posso darti un consiglio personale, consiglio eh poi ognuno è giusto che scelga da sé 😉😉😉😉😎
Grazie della risposta,
Io cerco di risolvere un problema di Min-Max ahahahah… lavorare il meno possibile e massimizzare le mie entrate economiche con orari di lavoro minimi possibili per avere tempo da dedicare alle mie passioni, alla mia famiglia, agli amici, alla mia crescita personale, ai viaggi. Diciamo che lavoriamo un po’ perché siam costretti a farlo per vivere ahahahaha. (Probabilmente i problemi di Min-Max non avevano una soluzione ottima ahahaha)
@@Filosofandosu Allora secondo me andare all'estero ti allontana dai tuoi attuali amici (forse anche famiglia?) quindi non so se sia la motivazione giusta. Per questo ti dicevo se vai all'estero devi fare uno studio di cosa perdi e di cosa ottieni. Definire i tuoi driver e risolvere il problema min-max ;) Secondo me é importantissimo capire quale sia la prima cosa che ti interessa: Soldi? Allora probabilmente estero. Amici e Famiglia? allora probabilmente remote working dal sud. Ahimé é difficile ottenere tutto, ancora non ho trovato un paradiso. Qui in Olanda ad esempio la cosa che piú mi pesa é il clima. Se quello per te é importante devi scartare il nord Europa (come esempio) 😁😁😁
Grazie del consiglio Marco, cercherò di buttare giù la mia lista di priorità… difficilissima da fare. Mi dici invece tu da “emigrante” come vivi la lontananza dal tuo paese di origine, dall’Italia in generale? Perché vedi che io sto partendo da un assioma che è: “niente può ripagare vivere nel paese dove sei nato, con la gente con cui sei cresciuto, con famiglia, tradizioni ecc…” ma è realmente così?
Allora, io vivo benissimo. Non significa che l'Italia non mi manca ogni giorno. Mi mancano le stagioni ben definite, mi manca parlare in Italiano, mi manca in generale casa. Per come sono fatto però non so se riuscirei a vivere a Reggio Calabria dopo essere stato via per gli ultimi 15 anni della mia vita. Io adoro anche stare qui, adoro che nessuno ti dice cosa fare o come farlo. Adoro andare a lavoro in bicicletta e adoro che pur vivendo in una capitale mi sento più sicuro che in un paesino in Italia. Alla mia età mi piace divertirmi e in Olanda probabilmente ci sono più possibilità che in Italia. Oggi per me rientrare in Italia non è un opzione perché non può offrirmi la vita che vivo qui. In futuro magari cambierò le mie priorità e l'Italia sarà il posto giusto dove vivere. Non siamo alberi, è giusto spostarci dove possiamo fare la vita che vorremmo fare 😎😎😎😎😉😉 spero di averti risposto🙂🙂🙂
Non siamo alberi mi è piaciuto molto. Chissà ahahahah. Comunque le esperienze di vita ci segnano tutte e banalmente aver già fatto l’università fuori ti indirizza nelle scelte. Per me aver sempre vissuto al sud anche nel periodo universitario ha sicuramente rafforzato le mie “radici” e la paura/voglia di volare oramai si fa forte. Tu ti stai sicuramente arricchendo moltissimo girando il mondo, quindi credo sia una cosa buona. Poi il futuro, dove comprare casa, dove fare una famiglia purtroppo sono scelte che prima o poi dovrai prendere e li poi capisci dove mettere le tue nuove “radici”. Ma per restare in tema “la mela non cade mai troppo lontano dall’albero”. In bocca al lupo e grazie per i tuoi contenuti 💪🏼
@Filosofandosu niente di più vero. Sono d'accordissimo. Ogni evento positivo o negativo che sia ci segna. Grazie ancora per aver condiviso il tuo punto di vista e in bocca al lupo per le tue valutazioni 😎😎😎😎
Io in sole due occasioni ho guadagnato un vero botto di soldi (da Consultant) che nel complesso superavano lo stipendio base di un Manager:
1. Facendo referral;
2. Caricando straordinari.
Per il discorso diaria, invece, mi sento di aggiungere un bit: oggi non tutte le società ti danno un fisso per ogni giorno di trasferta, ma alcune fanno il rimborso a piè di lista in base a quello che mangi, con certi massimali. In quest'ultimo caso la trasferta non ha completamente senso.
Da collega in questo mondo ormai per tanti anni, che piacere leggere i tuoi commenti Lore :)
Post-covid molte cose sono cambiate. Il contenimento dei costi é vitale.
Sono d'accordissimo, trasferta con pié di lista é una follia, una vitaccia senza alcun beneficio.
Io per fortuna sia a Torino, che a Parma da Consultant (SC) ho fatto trasferta con diaria e straordinari (in media caricavo 48/50 h a settimana). Inoltre non avevo casa a Milano, quindi direi che ho guadagnato piú che un Manager a Milano per quasi tutta la durata della consulenza.
Ma ci vogliono botte di culo, quello sí é vero. Oggi scenari simili sono quasi impossibili ;)
@@MarcoFaski che tempi.
Io per 3 anni in trasferta a Torino (Analyst, Consultant), stessa storia tua.
Mamma mia. I brividi.
Scenari oggi impossibili.
@@lorin1088 partners in crime pure in questo ahahah dai per fortuna non sono scomparsi solo questi benefici ma sono scomparsi anche alcuni comportamenti folli, ad esempio non puoi lavorare un giorno da remoto che altrimenti non posso controllare se lavori davvero 🤣