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Ciao! I've just started learning Italian and I would like to subscribe to patreon but I find it very complicated. The confirmation code never arrives. Hope you can help me out. Grazie!
Sono brasiliano. Ho provato a leggere Dante a 15 anni. Nonostante fossi felicissimo di iniziare a leggere A Divina Comédia, ho deciso di smettere di leggere e di aspettare qualche anno in modo che una migliore conoscenza della vita mi permettesse di fare un uso migliore del libro. A 18 anni, dopo aver letto, ho deciso di imparare l'italiano. Dopo alcuni decenni ho realizzato il desiderio di visitare la casa di Dante a Firenze
@@andreainzaghi7373io invece credo che ariosto ci presenti una realtà vera come realtà fantastica, dante fa il contrario, un lavoro così ammirabile che ci fa pensare quasi che egli non abbia avuto una semplice visione ma una vera esperienza.
Man I'll be honest, I don't speak Italian, I just made the decision to learn Italian today, I've had one lesson. I searched for videos in italian and this came up, even though I don't understand anything it's incredibly useful to just hear a native speaker speak the language. So thank you sir, for speaking Italian so well 😂
Because Dante wrote in "Terza Rima" he gave Italian a very melodic sound. It's no wonder the vast majority of operas are sung in Italian. You will love it.
I'm brazilian, and for me italian is a lot easier to learn and become familiar with. There are a lot of similitudes among italian and portuguese, more specifically when it comes to phonetics. I've only studied some months (I'd say about 6 or 7 months) intermittently with french. Though I can't speak italian fluently yet, I can now speak a bit and understand about 95% of videos like these, in which the language is clearly spoken. Besides anything, you should persist in your decision and focuse your learning routine on phonetics, maybe some basical concepts on grammar, and listening everyday. I also recommend you gathering vocabulary on specific topics. I walked almost this exact path to learn the basics of italian and now I'm trying the same strategy with french. All I can say is that it's proving to be quite effective for me. Hope you find your own way to italian. Good luck.
Guarda caro Io ho la terza media faccio l'operaio È da quando c'è TH-cam mi è cambiata la vita in meglio con gente come te. Ci vuole selezione e conoscere bene la rete Ma quando si trovano personaggi come te è sempre un piacere Complimenti Grazie
Il tuo commento andrebbe fatto leggere a tutti quelli che non hanno mai voluto neanche imparare a usare gli ausiliari, perché "eh ma io non ho studiato"... è così che si utilizza internet nel modo migliore 👍
Grazie tanto per questo video! Dante è una parte della mia vita. Sono innamorato pazzo della Divina Commedia, è stato un colpo di fulmine. Ho imparato a memoria tutto l'Inferno in russo (la mia lingua madre) e allo stesso tempo ho cominciato imparare anche l'italiano e finalmente ho letto tutto il poema nella lingua originale. Questo è stato uno dei più importanti avvenimenti per me perché ho capito che imparare una lingua è molto interessante e piacevole. Poi ho imparato molte altre lingue ma l'italiano rimane per me il più dolce e il più amato.
@@PodcastItaliano Grazie! Si, tutto! Ho utilizzato stenografia per imparare un canto ogni due giorni. Lo racconto in dettaglio nel mio video (so che parli perfettamente russo): th-cam.com/video/j9fUo4yHKQM/w-d-xo.htmlm27s Ho giocato questo gioco: mi dicono una riga e io la continuo oppure recito la precedente. È molto divertente!
@@AntipodePolyglot si sabes muchas lenguas .debes hablar español. Amo a Dante y el italiano. Como me gustaría hablar con un ruso, sobre la Divina Comedia y su autor Dante en Español. Te interesa??
Attenta di non scambiare "troppo" per "molto, moltissimo". La parola troppo serve quando si esagera su qualcosa, è quasi negativa. Credo che tu voglia dire che ti piace moltissimo. 🙂
Che dire?! Semplicemente grazie: per la semplicità di linguaggio, per la chiarezza e per aver reso piacevole questo viaggio anche a chi non lo aveva mai veramente apprezzato, come me.
Sono argentino, ed ho capito tutto! Davvero molto interessante la sua storia e la forma come si diventa l’italiano ma anche sei chiaro perché la tua passione per descrivere come ha cominciato tutto circa 700 anni fa, si può vedere la trasformazione e la evoluzione della lingua. Complimenti, meraviglioso video, un saluto da qui!
@Un'anima alla ricerca del mondo e del sé Si, uno spagnolo formale/ letterario, (lo spagnolo antico non è poi così diverso da quello di oggi in confronto alle difficoltà del italiano in questo fatto) Il traduttore cercava piuttosto di assomigliarsi al meno un poco alle immagini, allegorie ed emozioni dell'originale. Eppure ricordo che c'era di solito (nella metà inferiore delle pagine) le note del traduttore dove si spiegavano più chiaramente il contesto e le inevitabile differenze linguistiche e difficoltà nel proceso di traduzione
Coraggioso! Non credo sia impossibile, ma è certamente non banale. Ho degli amici tedeschi che parlano perfettamente l'italiano, con tanto di lauree e dottorati "fatti" in Italia (seppur in materie filosofiche e non direttamente letterarie) che affermano invece sia impossibile. Non sono per nulla convinto sia così. Certamente la lingua di alcuni pezzi del Paradiso spaventa anche chi è immerso nell'italiano letterario da anni ;)
Autore GIOVANGUALBERTO CERI Titolo IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA (Testo per dizione teatrale)
I Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto. Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito. In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione. Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2). Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no! Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1). Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica. Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19). Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica. Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione. 1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci. th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html 2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html 3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
I think part of your appeal is that you have such a wonderful voice. Your language is so beautiful and your modulations are perfect. Keep up the excellent work, Davide.
Ti ringrazio tanto per questo regalo ! Assolutamente appassionante ! Non vedo l’ora di guardare la prossima ! Ma che lavoro incredibile per te! Sono molto ammirativa di tutto che fai per noi ed iscrivermi al club è stato il modo più interessante e piacevole per me di fare progressi nella tua bellissima lingua! Ti ringrazio di cuore !
Grazie Mille sono brasiliano Sto imparando italiano e per mi le tue vídeos sono meravigliosamente apazionantes ti ascoltare e ascoltare è meraviglioso Grazie Grazie 👏🏻👏🏻👏🏻👍🏻perdão pelos erros
Devo dire che è un video molto interesante,anche a me, che ho un livelo basso nella lingua italiana,ma spero che al futuro saró più capace di leggere un pò di questa fantastica poesia di Dante Aligheri,grazie per l'ottimo video.
Salve maestro sono Norberto . un africano della republica Democratica del Congo🇨🇩🇨🇩 Mi piace la vostra cadenza e pronucia sono un principiante Della lingua italiana 4 Messi fa .grazie
Grazie Davide !!! Sono uno studente straniera (Argentina) da 3 anni nella Dante Aligieri ho capito tutto quello che mi ha spiegato. Ti ringrazio tantissimo...!!!
complimenti Davide, devo veramente farti le mie congratulazioni. non solo è chiaro che l'argomento ti appassiona e che dietro a questo video c'è tanto lavoro di preparazione e di documentazione, ma è anche ovvio che tu abbia lavorato molto sul modo in cui parli davanti alla telecamera. Hai fatto dei passi da gigante in questo aspetto e sei diventato molto accattivante, un piacere da ascoltare! grande, sei una fonte di ispirazione.
Autore GIOVANGUALBERTO CERI Titolo IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA (Testo per dizione teatrale)
I Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto. Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito. In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione. Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2). Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no! Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1). Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica. Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19). Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica. Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione. 1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci. th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html 2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html 3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
Recién, después de tres años de hecho este video, acabo de disfrutarlo con mucha atención tres o cuatro veces. Es digno de Dante!, fantástico!, bello, entretenido y pródigo. Recibe mis felicitaciones, mi hermano, desde Molinopampa, un pueblito ubicado en las alturas de Los Andes cajamarquinos, en Perú. Mi manejo del idioma italiano es bastante elemental por falta de uso; me lo transmitió mi madre Genovesa traída a mi país por sus padres inmigrantes. Amo a mi maravillosa Italia tanto como al Perú. Gracias por ese excelente aporte de enseñar un idioma y educar, …todo simultáneamente. Éxitos!!!
Io sono madrelingua spañola ma ho visuto in Italia per 25 anni. Arrivai senza sapere niente e mi innamorai subito dell'italiano anche se le "doppie" mi hanno sempre un po' confusa. Dopo alcuni anni mi sentii pronta per approcciarmi a la Divina Commedia. La trovai indescrivibilmente bella. Ovviamente con l'aiuto dei commenti, senza i quali non sarei stata in grado di capirvi le continue alluzioni storiche e scientifiche. Un'opera accelsa che mi fece sentire profonde emozioni. Sono molto felice di aver potuto imparare l'italiano e mi dispiace che non si sia difusa al pari di altre lingue perché sono sicura che se lo meriti.
L’italiano è tra le lingue più studiate del mondo e non solo per merito di Dante , anche se pochi lo sanno . Su Internet le ragazze russe che ho conosciute amano parlare in italiano . Grandi sono anche se meno famosi : Torquato Tasso , Carducci , Leopardi ! Bisogna ricuperare Tasso , definito da uno dei più grandi di tutti i tempi, come Leopardi , il Genio : si , l’immenso Leopardi adopera la maiuscola reverenziale per Tasso ! Dante per me è il più grande di tutti i tempi , al di la’ dei meriti , infatti è chiamato il Poeta ! Ad esempio , quando noi leggiamo scritto “ il Poeta “ , con la maiuscola reverenziale , ci si riferisce sicuramente a Dante , il Poeta per eccellenza!
Misericordia... sei una gran persona ed un gran divulgatore di contenuti!!! sei pulito nell'esporre, concreto, non usi quelle ignobili ,cut-and play.. di esecuzione; che mi lasciano sempre basito... su con chi di fatto mi sto approcciando! perchè persone che non sono in grado di parlare in pubblico... in maniera stabile, sono persone che dovrebbero tacere, e far parlare altri ( e qui ci sono mondi di insicurezza che meriterebbero di essere analizzati... ma per me chiaro, .. che la fiducia si perde) . Mi piace molto sia come ti poni sia la rilevanza dei contenuti! complimenti! e grazie per questie rilevanze storiche. Se ne hai altri .. per farci comprendere chi siamo ... ti ringrazio
Good job ! I love hearing you : I can understand you without subtitle : you speak so clearly. In french we have an adjective to qualify this video : « dantesque » that means amazing or if you prefer in italian : « fantastico » . We can also say that Dante had inspired french writers like Honoré de Balzac in his work :La Comédie Humaine » Dante is not only the Italian language ´s father but also the french writers father .
Autore GIOVANGUALBERTO CERI Titolo IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA (Testo per dizione teatrale)
I Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto. Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito. In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione. Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2). Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no! Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1). Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica. Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19). Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica. Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione. 1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci. th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html 2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html 3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
Davide, this was stupendous. You cover so much. It was interesting at every level: linguistically, lexically, historically, biographically, and spiritually. And, of course, for literature. You are a very interesting and entertaining young man whose intellectual brilliance is very deep and beautifully honest. Every minute of this video had something to digest, something to appreciate. It was full of feeling and information, and your spoken vocabulary is rich and abundant. I'm sure you do that on purpose, expressly to teach us more Italian. We foreigners can learn a lot of Italian from you. So many words, so many idioms, so many locutions. Thank you for doing this. Bill
Autore GIOVANGUALBERTO CERI Titolo IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA (Testo per dizione teatrale)
I Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto. Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito. In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione. Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2). Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no! Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1). Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica. Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19). Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica. Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione. 1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci. th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html 2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html 3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
@@ozoshah diciamo che per una serie di circostanze (impegni, orari, lockdown) non abbiamo più avuto occasione di registrare nulla, ma spero torneremo a farlo in futuro ☺️
Grazie di questo podcast interessante.Sonon una bosniaca serba che cerca di imparare italianoo ormai d'anni.Semplicemente perche sin da essere piccola sono stata affascinata con la cultura Italiana.Scusate degli errori nella scrittura (le "doppie" sono un punto debole)e continuate cosi,avete un pubblico in tutto il mondo.Dante,un poeta immenso,ed ora imparo anche il suo significato per la lingua italuana.Grazie mille!!
The other way round it's similar. I have learned Latin, Spanish and Italian, and i can read Portuguese texts without havin learned it, only sometimes looking for a word in the dictionnary.
Mi piace un sacco la lingua italiana. Sono Studentessa questo corso prossimo di B2 nella EOI alla mia città Valencia. Ho studiato 3 anni italiano e voglio continuare facendo el B2 di italiano nella EOI.
Autore GIOVANGUALBERTO CERI Titolo IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA (Testo per dizione teatrale)
I Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto. Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito. In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione. Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2). Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no! Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1). Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica. Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19). Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica. Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione. 1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci. th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html 2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html 3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
Autore GIOVANGUALBERTO CERI Titolo IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA (Testo per dizione teatrale)
I Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto. Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito. In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione. Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2). Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no! Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1). Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica. Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19). Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica. Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione. 1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci. th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html 2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html 3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
Thank you for speaking italian slowly Everytime I watch italian football matches and their commentaries they always talk so fast that I can't understand
Eres el que mejor ha analizado esa Obra Maestra de La Divina Comedia y su autor un genio increíble sorprendente y cautivante después.de 700 años lo seguimos amando analizando y enamorando..cuanto conocimiento literario, político, social, épico, religioso y un largo etc etc de virtudes desplegadas. Sorprende tu juventud tu entusiasmo y tu análisis pormenorizado de todos y cada uno de los aspectos del contenido de esta maravillosa obra. Felicitaciones desde Argentina sigue adelante hay un gran futuro en tu trabajo Amo italia amo a Dante ❤
It's amazing, I don't speak Italian, my native language is Spanish and I speak French as well, I clicked on this video because I love the Divine Comedy. I could understand almost everything! 90% I'd say. Maybe I should learn Italian hahaha
Che bello sentire un giovane appassionato delle origini della lingua italiana.. sono italiana ed ho frequentato il liceo classico e sentirti, è stato to come tornare tra i banchi di scuola ! La Toscana è sempre stata nel mio cuore e quando ci vado, visito ogni angolo di quel paradiso in terra..
Excelente video. Estoy empezando a estudiar italiano y, como hablante del español, pude entender la gran parte del contenido. Me sirvió tanto como ayuda para el idioma como aprender más sobre Dante. He leído la Divina Comedia y considero que es uno de las mejores obras jamás escritas. No la pienso leer en italiano (por ahora, al menos), pero es muy interesante. También leí "La Vida Nueva" y esa la tengo tanto en español como en italiano, asique seguramente le pegue una leída en ambos idiomas. Muchas gracias por el video y espero que entiendas lo suficiente del español como para que puedas leer este comentario. Saludos desde Argentina.
Con questa puntata su Dante mi hai convinto ad iscrivermi al tuo club. Ho già visto la diretta sul primo canto e spero che ce ne siano molte altre durante quest'anno. La tua interpretazione, con l'attenzione sul linguaggio, è perfetta per noi stranieri. Complimenti per lo sforzo ammirevole!
Grazie di cuore per questo grande lavoro che hai fatto, Davide! E' proprio un capolavoro non solo dal punto di vista linguistico ma anche dal punto di vista letterario e storico. Immagino quanto tempo abbia impiegato per analizzare tutti i fatti della vita di Danti e collocarli in un video di soltanto 24 minuti. Bravo! Много приветов тебе из Москвы!
¡ que manera de explicar a Dante!, me encanto, la forma tan clara de describir la bella lengua italiana. muy claro todo,. te sigo frecuente. recibe saludos afectuosos desde Mexico.
Hola, muy interesante este video sobre Dante. Te cuento que soy de Uruguay, Sudamerica. En nuestro país se estudia la Divina Comedia en las clases de literatura de secundaria, liceo. Estudiamos algunos cantos, traducidos al español. Saludos!!!!!!
Davide. Sono italo-chileno e avito in Santiago de Chile. Voglio ingraziarte tantissimo per tua profonda e piena spiegassione, que me permetterá un grande impegno per leggere questa opera scritta in italiano ( fiorentino ), comme una forma de imparare il mio italiano e capire il momento culturale del medioevo. A posto
I like your delivery style! Enthusiastic and with great content! I started read La divina commedia in English about 3 years ago. Got about halfway through...🤔
Congratulations! I don't feel confident writing in Italian, but I can understand everything you say. Your pronunciation is awesome. When I watch Italian series, it is way harder to understand, though.
Avevo lasciato l'italiano per qualche messi, ma te ringrazio per sempre avere dei podcast interessanti per cominciare di nuovo. Salutoni dalla Guatemala.
sono peruviana e sto studiando italiano due mesi fa. Mi piace tanto questa lingua e mi piacerebbe vistare dopo la pandemia. Il tuo podcast é il migliore per imparare. Grazie!!!
Leggo La Divina Commedia di nuovo quest'anno - è più di 10 anni dall'ultima volta che l'ho letto. Buon lavoro in questo video, molto informativo. Grazie!
Grazie infinite, Davide per il tuo lavoro!!Io sono russa e studio l'italiano da un po'.Grazie a te io sto capendo l'essenza della lingua e della cultura italiana.Ituoi video sono fantastici. Ogni volta li guardo con grandissimo interesse. Stai facendo un lavoro stupendo. Credo che grazie a te si possa approfondire le mie conoscenze nella lingua de Dante,grazie ancora!!!
Quano mi ispirano i tuoi programmi d'analisi, e in particolare questo sulla Comedia.Stai facendo in contribto enorme alla formazione cultura in questo periodo soffuso di banalità orrende. Grazie, pur avendo insegnato Dante all'università, il tuo approccio chiaro e sistematico è di un valore immenso. Grazie
Autore GIOVANGUALBERTO CERI Titolo IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA (Testo per dizione teatrale)
I Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto. Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito. In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione. Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2). Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no! Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1). Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica. Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19). Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica. Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione. 1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci. th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html 2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html 3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
Grazie tante, sono brasiliana e sempre cercavo un video dove potesse capire meglio su questo argomento "Dante"., spiegato di modo semplice . Sei bravo e solo posso dire mille volte GRAZIE.
Great discourse. I love the enthusiasm. I've tried to read the Divine Comedy in Italian, but there were too many words I didn't recognize. Poetry is always harder than prose. The English translations are extremely different one from another.
Wow, that was incredible! Thank you so much! It is a delight, to a person that loves literature and wants to learn how to speak Italian, to be able to learn about Dante. I already bought the Divina Comedia (in my mother language, but maybe, in the future, in Italian) and I’m anxious to read it. If anyone has any interest in Portuguese - my mother language and the one I strongly consider the most beautiful language in the world (I’m deeply in love with it, I’m sorry! Hahahha) -, I’d strongly recommend “Os Lusíadas”, written by Camões, and “Memórias Póstumas de Brás Cubas” or “Dom Casmurro”, written by Machado de Assis, the greatest brazilian writer. Once again, thank you for the amazing video! ❤️
Con quel cognome non troverai difficoltà a imparare e approfondire lo studio dell'italiano. Non so se lo sai già,ma GUIDO CAVALCANTI fu un poeta abbastanza famoso all'epoca di DANTE con il quale ci fu una scambio di sonetti ,tipo botta e risposta tra LUI e GUIDO CAVALCANTI e citato da Dante in una un suo sonetto dal titolo" GUIDO, SE TU , LAPO(una altro amico-poeta) e IO " in un vasel(nave)etc..etc...Quindi,cara ESTELA sei sulla buona strada...
I'm learning Italian, and immersing myself in the language. I love Dante, but understand very little Italian. This will be on repeat for a while! You're slow enough to grasp words I know, and your accent isnt too strong either. Grazie mille!
Grazie... excelente, me ha gustado mucho el contenido( como simpre, bien pensado y bien logrado en el objetivo de comunicar tus ideas) lo que he notado un poco diferente y me ha incentivado a escribirte es el entusiasmo y velocidad con la que has impregnado la entonación... exitos en 2021. Me gustaria hacer parte del Club
Grazie per questo breve ma altamente interessante viaggio dentro la vostra lingua. Sono una italiana di dieci anni..., ma nata in Colombia. Certamente quel soggiono felice mi si è fissato altro che nell cuore. Bravo, mi è piaciuto molto.
David , excelente vídeo sobre Dante Alighieri . Muita clareza , assunto interessante e atuação como protagonista fantástica . Acredito na sua performance de falar sobre filósofos . Sócrates , Platão , Hermes Trimegisto , Buda e outros . Obrigada .
Semplicemente spettacolare, il meglio video che ho guardato su Dante, spiegazione impeccabile dalla parte tua. L'entusiasmo l'ho sentito dal primo secondo. Complimenti per il capolavoro, maestro!
Grazie per il video. È la mia prima volta qui. Sono venuto al tuo postcast per caso. Sono venezuelano e parlo italiano, ho imparato a Firenze. Amo la lingua italiana. Grazie. Ti seguirò per studiare.
Questo video è davvero interessante. Mi è piaciuto moltissimo! Ho ''La divina commedia'' a casa ma in polacco, forse in futuro leggerò in italiano. Da quando ho cominciato a guardare il tuo canale mi sono resa conto che i tuoi video stanno migliorando. Mi piace molto ascoltare dei libri quindi forse in futuro farai anche qualcosa di Boccaccio e Petrarca? Tanti saluti!
Sono brasiliana e ho vissuto 6 anni a Firenze e per la prima volta ho capito benissimo perche chiamano Dante il padre della lingua italiana! Grazie per questo video fantastico!!!!!!!
Eu sou Portuguesa (Io sono Portoghesi) e quando eu andei em Firenze, eu tirei uma foto de Dante Alegheri. Eu ja lei (Io hai leggere) o livro em Ingles. Era muito (molto) interessante a historia (storia) de "O Inferno". como havia muito grados de Purgatorio ate o inferno! Todos (Tutti) um passo de o inferno. Depende o pecado que a pessoa fizeram na vida! (Dependi il pecato di la persona hai fatto nela vita)! Adorei de ler o livro !!! :)
WOW sto imparando l'italiano. Ho un esame su Dante fra due anni. Sei come una luce del cielo per me oggi. (quando l'algoritmo TH-cam si assomiglia a Dio...) GRAZIE
Allora tanta fortuna e costanza.....sempre con qualche bella scoperta - come questo video - che possono nutrire la Tua energia e piacere su questo Tuo camino verso l'esame. Ciao e buon anno! Noberto
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Grazie a te che hai realizzato questo bellissimo video❤
Ciao! I've just started learning Italian and I would like to subscribe to patreon but I find it very complicated. The confirmation code never arrives. Hope you can help me out. Grazie!
Sono brasiliano. Ho provato a leggere Dante a 15 anni. Nonostante fossi felicissimo di iniziare a leggere A Divina Comédia, ho deciso di smettere di leggere e di aspettare qualche anno in modo che una migliore conoscenza della vita mi permettesse di fare un uso migliore del libro. A 18 anni, dopo aver letto, ho deciso di imparare l'italiano. Dopo alcuni decenni ho realizzato il desiderio di visitare la casa di Dante a Firenze
a me non è mai piaciuto. allora ti consiglio LUDOVICO ARIOSTO. Quello del Orlando Furioso.
Sigo no mesmo caminho, cabra, aprender italiano pra ler a Comédia.
Pensa che noi italiani la studiamo per la prima volta a 12 anni e successivamente a 16
Complimenti ...è davvero notevole!
@@andreainzaghi7373io invece credo che ariosto ci presenti una realtà vera come realtà fantastica, dante fa il contrario, un lavoro così ammirabile che ci fa pensare quasi che egli non abbia avuto una semplice visione ma una vera esperienza.
Man I'll be honest, I don't speak Italian, I just made the decision to learn Italian today, I've had one lesson. I searched for videos in italian and this came up, even though I don't understand anything it's incredibly useful to just hear a native speaker speak the language.
So thank you sir, for speaking Italian so well 😂
Because Dante wrote in "Terza Rima" he gave Italian a very melodic sound. It's no wonder the vast majority of operas are sung in Italian. You will love it.
Same here I’m on my Italian language learning journey
I wonder how you know that he speaks Italian so well. Anyway, you are right: he does.
Volevo imparare la lingua italiana bene ma non ho trovato con chi pratico e parlo la lingua 💔💔
I'm brazilian, and for me italian is a lot easier to learn and become familiar with. There are a lot of similitudes among italian and portuguese, more specifically when it comes to phonetics. I've only studied some months (I'd say about 6 or 7 months) intermittently with french. Though I can't speak italian fluently yet, I can now speak a bit and understand about 95% of videos like these, in which the language is clearly spoken. Besides anything, you should persist in your decision and focuse your learning routine on phonetics, maybe some basical concepts on grammar, and listening everyday. I also recommend you gathering vocabulary on specific topics. I walked almost this exact path to learn the basics of italian and now I'm trying the same strategy with french. All I can say is that it's proving to be quite effective for me. Hope you find your own way to italian. Good luck.
Guarda caro Io ho la terza media faccio l'operaio È da quando c'è TH-cam mi è cambiata la vita in meglio con gente come te. Ci vuole selezione e conoscere bene la rete Ma quando si trovano personaggi come te è sempre un piacere Complimenti Grazie
Che bel commento! Grazie mille, mi ha fatto davvero piacere leggerlo
Il tuo commento andrebbe fatto leggere a tutti quelli che non hanno mai voluto neanche imparare a usare gli ausiliari, perché "eh ma io non ho studiato"... è così che si utilizza internet nel modo migliore 👍
Grazie tanto per questo video! Dante è una parte della mia vita. Sono innamorato pazzo della Divina Commedia, è stato un colpo di fulmine. Ho imparato a memoria tutto l'Inferno in russo (la mia lingua madre) e allo stesso tempo ho cominciato imparare anche l'italiano e finalmente ho letto tutto il poema nella lingua originale.
Questo è stato uno dei più importanti avvenimenti per me perché ho capito che imparare una lingua è molto interessante e piacevole. Poi ho imparato molte altre lingue ma l'italiano rimane per me il più dolce e il più amato.
Grandeeee!!! Complimenti! Tutto l'inferno in russo???
@@PodcastItaliano Grazie! Si, tutto! Ho utilizzato stenografia per imparare un canto ogni due giorni. Lo racconto in dettaglio nel mio video (so che parli perfettamente russo): th-cam.com/video/j9fUo4yHKQM/w-d-xo.htmlm27s
Ho giocato questo gioco: mi dicono una riga e io la continuo oppure recito la precedente. È molto divertente!
@@AntipodePolyglot si sabes muchas lenguas .debes hablar español. Amo a Dante y el italiano. Como me gustaría hablar con un ruso, sobre la Divina Comedia y su autor Dante en Español. Te interesa??
La lingua italiana è troppo bella, mi appassiona e sto lottando per imparare. Grazie per il video
Sono dacordo con lei
@Reino de Hiperbórea sono di bilarussla 💞
E lei?
Fantastico, Tatiana! Sono passonato per la lingua italiana da quando avevo 10 anni e la imparo adesso grazie a TH-cam.
Attenta di non scambiare "troppo" per "molto, moltissimo". La parola troppo serve quando si esagera su qualcosa, è quasi negativa. Credo che tu voglia dire che ti piace moltissimo. 🙂
Apenas estoy aprendiendo el idioma italiano. Estos vídeos me ayudan mucho con la pronunciación y la escucha. Me encantan.
Che dire?! Semplicemente grazie: per la semplicità di linguaggio, per la chiarezza e per aver reso piacevole questo viaggio anche a chi non lo aveva mai veramente apprezzato, come me.
Grazie a te, Daniela!
Sono argentino, ed ho capito tutto! Davvero molto interessante la sua storia e la forma come si diventa l’italiano ma anche sei chiaro perché la tua passione per descrivere come ha cominciato tutto circa 700 anni fa, si può vedere la trasformazione e la evoluzione della lingua. Complimenti, meraviglioso video, un saluto da qui!
...con cuanta elocuencia, elegancia y generosidad nos regalas una inapreciable síntesis Dantesca! Lleno de gratitud quedo de ti...
Me lleva la cachetada!
I love Italian and I am thankful for the work of Dante. Also I am thankful for this video. Hugs from California.
Sono inglese e non parlo italiano bene, ma tu parli molto chiaramente e capisco molto quello che dici. Grazie!
Ho letto la commedia a scuola ma in spagnolo. Mi hai motivato a leggerla di nuovo in italiano :)
Grazie per il video!
@Un'anima alla ricerca del mondo e del sé Si, uno spagnolo formale/ letterario, (lo spagnolo antico non è poi così diverso da quello di oggi in confronto alle difficoltà del italiano in questo fatto) Il traduttore cercava piuttosto di assomigliarsi al meno un poco alle immagini, allegorie ed emozioni dell'originale. Eppure ricordo che c'era di solito (nella metà inferiore delle pagine) le note del traduttore dove si spiegavano più chiaramente il contesto e le inevitabile differenze linguistiche e difficoltà nel proceso di traduzione
Coraggioso! Non credo sia impossibile, ma è certamente non banale. Ho degli amici tedeschi che parlano perfettamente l'italiano, con tanto di lauree e dottorati "fatti" in Italia (seppur in materie filosofiche e non direttamente letterarie) che affermano invece sia impossibile. Non sono per nulla convinto sia così. Certamente la lingua di alcuni pezzi del Paradiso spaventa anche chi è immerso nell'italiano letterario da anni ;)
Grazie per l’Amicizia e per l’attenzione
Autore
GIOVANGUALBERTO CERI
Titolo
IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA
(Testo per dizione teatrale)
I
Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto.
Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito.
In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione.
Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2).
Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no!
Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1).
Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica.
Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19).
Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica.
Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione.
1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci.
th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html
2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html
3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
Grazie di avermi dedicato un video❤
Modestamente penso anche io che l'Italiano sia una lingua bellissima(come chi la ha inventata😏)
Oddio, il Sommo in persona! Non sapevo Vossignoria fosse ancora viva.
@@PodcastItaliano ebbene sì
Salve, Dante! È un'onore vederlo qua.
Abbraccio, grande.
Salve !
Una domanda semplicemente curiosa:
C'i sta una storicella o un motivo dietro quest' identificazione?
@Dante Alighieri
🇮🇹 Simpaticone ! 🇮🇹
Complimenti, Davide! Hai fatto un vero capolavoro e spero che tu continui a leggerci la Commedia su Podcast Italiano Club. Avanti con Dante!!
Grazie Veraaaa 😍
Dante.....genio immenso, il più grande di tutti, orgoglio italiano.!!!
No essendo italiana ma vivendo in Italia, penso che conocere questa informazione sia molto importante, e molto interessante. Ti ringrazio!
I think part of your appeal is that you have such a wonderful voice. Your language is so beautiful and your modulations are perfect. Keep up the excellent work, Davide.
Ti ringrazio tanto per questo regalo ! Assolutamente appassionante ! Non vedo l’ora di guardare la prossima ! Ma che lavoro incredibile per te! Sono molto ammirativa di tutto che fai per noi ed iscrivermi al club è stato il modo più interessante e piacevole per me di fare progressi nella tua bellissima lingua! Ti ringrazio di cuore !
Grazie di cuore, Martine! Sono felice che ti sia piaciuto :) C'è voluto molto lavoro, ma spero ne sia valsa la pena :D
Grazie Mille sono brasiliano
Sto imparando italiano e per mi le tue vídeos sono meravigliosamente apazionantes ti ascoltare e ascoltare è meraviglioso
Grazie Grazie 👏🏻👏🏻👏🏻👍🏻perdão pelos erros
Devo dire che è un video molto interesante,anche a me, che ho un livelo basso nella lingua italiana,ma spero che al futuro saró più capace di leggere un pò di questa fantastica poesia di Dante Aligheri,grazie per l'ottimo video.
Salve maestro sono Norberto . un africano della republica Democratica del Congo🇨🇩🇨🇩
Mi piace la vostra cadenza e pronucia sono un principiante Della lingua italiana 4 Messi fa .grazie
Oh my god, I can't believe you are speaking italian!!! It's só clear for me!!!
Me too... I speak portuguese ... I understood much of what was spoken
I had no idea Italian was so easy to understand, I feel like I'm listening to someone speaking Spanish (brazilian here)
@@ramonlemos7401 after thiz video I am thinkimf about to study italian as soon as possible!!!
@@deiaroma 👏👍
@@deiaroma ottima decisione
Grazie Davide !!! Sono uno studente straniera (Argentina) da 3 anni nella Dante Aligieri ho capito tutto quello che mi ha spiegato. Ti ringrazio tantissimo...!!!
complimenti Davide, devo veramente farti le mie congratulazioni. non solo è chiaro che l'argomento ti appassiona e che dietro a questo video c'è tanto lavoro di preparazione e di documentazione, ma è anche ovvio che tu abbia lavorato molto sul modo in cui parli davanti alla telecamera. Hai fatto dei passi da gigante in questo aspetto e sei diventato molto accattivante, un piacere da ascoltare! grande, sei una fonte di ispirazione.
Grazie mille! Sì, c'è stata un bel po' di preparazione e di lavoro!
Grazie per l’Amicizia e per l’attenzione
Autore
GIOVANGUALBERTO CERI
Titolo
IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA
(Testo per dizione teatrale)
I
Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto.
Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito.
In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione.
Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2).
Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no!
Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1).
Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica.
Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19).
Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica.
Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione.
1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci.
th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html
2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html
3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
Recién, después de tres años de hecho este video, acabo de disfrutarlo con mucha atención tres o cuatro veces. Es digno de Dante!, fantástico!, bello, entretenido y pródigo. Recibe mis felicitaciones, mi hermano, desde Molinopampa, un pueblito ubicado en las alturas de Los Andes cajamarquinos, en Perú. Mi manejo del idioma italiano es bastante elemental por falta de uso; me lo transmitió mi madre Genovesa traída a mi país por sus padres inmigrantes. Amo a mi maravillosa Italia tanto como al Perú. Gracias por ese excelente aporte de enseñar un idioma y educar, …todo simultáneamente. Éxitos!!!
Io sono madrelingua spañola ma ho visuto in Italia per 25 anni. Arrivai senza sapere niente e mi innamorai subito dell'italiano anche se le "doppie" mi hanno sempre un po' confusa. Dopo alcuni anni mi sentii pronta per approcciarmi a la Divina Commedia. La trovai indescrivibilmente bella. Ovviamente con l'aiuto dei commenti, senza i quali non sarei stata in grado di capirvi le continue alluzioni storiche e scientifiche. Un'opera accelsa che mi fece sentire profonde emozioni. Sono molto felice di aver potuto imparare l'italiano e mi dispiace che non si sia difusa al pari di altre lingue perché sono sicura che se lo meriti.
L’italiano è tra le lingue più studiate del mondo e non solo per merito di Dante , anche se pochi lo sanno . Su Internet le ragazze russe che ho conosciute amano parlare in italiano . Grandi sono anche se meno famosi : Torquato Tasso , Carducci , Leopardi ! Bisogna ricuperare Tasso , definito da uno dei più grandi di tutti i tempi, come Leopardi , il Genio : si , l’immenso Leopardi adopera la maiuscola reverenziale per Tasso ! Dante per me è il più grande di tutti i tempi , al di la’ dei meriti , infatti è chiamato il Poeta ! Ad esempio , quando noi leggiamo scritto “ il Poeta “ , con la maiuscola reverenziale , ci si riferisce sicuramente a Dante , il Poeta per eccellenza!
Misericordia... sei una gran persona ed un gran divulgatore di contenuti!!! sei pulito nell'esporre, concreto, non usi quelle ignobili ,cut-and play.. di esecuzione; che mi lasciano sempre basito... su con chi di fatto mi sto approcciando! perchè persone che non sono in grado di parlare in pubblico... in maniera stabile, sono persone che dovrebbero tacere, e far parlare altri ( e qui ci sono mondi di insicurezza che meriterebbero di essere analizzati... ma per me chiaro, .. che la fiducia si perde) . Mi piace molto sia come ti poni sia la rilevanza dei contenuti! complimenti! e grazie per questie rilevanze storiche. Se ne hai altri .. per farci comprendere chi siamo ... ti ringrazio
Meravigliosa masterclass!!! Me la sono goduta al massimo. Complimenti Davide e grazie mille.
non posso immaginarmi quanto lavoro hai messo dentro, bravissimo! 👏🏻👏🏻🙏🏻💫
Grazie, spero ne sia valsa la pena!
Salve Anch'io , chi sono straniero...al sentirlo parlare con tanta chiarezza y pasión...ho capito che qualche parole nuove sentirebbe...Bravo ragazzo.
Good job ! I love hearing you : I can understand you without subtitle : you speak so clearly.
In french we have an adjective to qualify this video : « dantesque » that means amazing or if you prefer in italian : « fantastico » .
We can also say that Dante had inspired french writers like Honoré de Balzac in his work :La Comédie Humaine »
Dante is not only the Italian language ´s father but also the french writers father .
Grazie per l’Amicizia e per l’attenzione
Autore
GIOVANGUALBERTO CERI
Titolo
IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA
(Testo per dizione teatrale)
I
Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto.
Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito.
In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione.
Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2).
Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no!
Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1).
Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica.
Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19).
Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica.
Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione.
1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci.
th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html
2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html
3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
Davide, this was stupendous. You cover so much. It was interesting at every level: linguistically, lexically, historically, biographically, and spiritually. And, of course, for literature. You are a very interesting and entertaining young man whose intellectual brilliance is very deep and beautifully honest. Every minute of this video had something to digest, something to appreciate. It was full of feeling and information, and your spoken vocabulary is rich and abundant. I'm sure you do that on purpose, expressly to teach us more Italian. We foreigners can learn a lot of Italian from you. So many words, so many idioms, so many locutions. Thank you for doing this. Bill
Awww, thanks! Grazie di cuore, Bill! Faccio del mio meglio.
a warm thk to a foreign person that apreciates dante alighieri and particularly his commedia
Grazie per l’Amicizia e per l’attenzione
Autore
GIOVANGUALBERTO CERI
Titolo
IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA
(Testo per dizione teatrale)
I
Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto.
Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito.
In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione.
Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2).
Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no!
Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1).
Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica.
Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19).
Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica.
Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione.
1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci.
th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html
2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html
3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
La tua fonetica è molto chiara, grazie!!
I don't speak this Language however I love hearing it. My first language is Spanish 😊
Che qualità signori! 🔥🔥🔥
Ma... Perché non fate più video insieme? (Haha,ti ho beccata!) 😀
@@ozoshah diciamo che per una serie di circostanze (impegni, orari, lockdown) non abbiamo più avuto occasione di registrare nulla, ma spero torneremo a farlo in futuro ☺️
vabbe' sono unquadratura e delle immagini
@@TheTribeitaly ?
@@fidelitybank954 non mancherò 🤪
Grazie di questo podcast interessante.Sonon una bosniaca serba che cerca di imparare italianoo ormai d'anni.Semplicemente perche sin da essere piccola sono stata affascinata con la cultura Italiana.Scusate degli errori nella scrittura (le "doppie" sono un punto debole)e continuate cosi,avete un pubblico in tutto il mondo.Dante,un poeta immenso,ed ora imparo anche il suo significato per la lingua italuana.Grazie mille!!
I've never studied italian, but with my native portuguese, french and some latin I've learned, I could follow all the way though. Nice.
The other way round it's similar. I have learned Latin, Spanish and Italian, and i can read Portuguese texts without havin learned it, only sometimes looking for a word in the dictionnary.
Mi piace un sacco la lingua italiana. Sono Studentessa questo corso prossimo di B2 nella EOI alla mia città Valencia. Ho studiato 3 anni italiano e voglio continuare facendo el B2 di italiano nella EOI.
Amo il tuo canale tantissimo!
crei sempre contenuti davvero interessanti.
Saluti dall'Argentina 👏😊
Excelente explicación, tú eres el que mejor me ha explicado sobre el origen del italiano y sus dialectos, Felicidades!!!
Grazie per l’Amicizia e per l’attenzione
Autore
GIOVANGUALBERTO CERI
Titolo
IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA
(Testo per dizione teatrale)
I
Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto.
Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito.
In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione.
Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2).
Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no!
Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1).
Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica.
Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19).
Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica.
Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione.
1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci.
th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html
2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html
3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
Un bel ripasso, grazie ❣ abbiamo studiato Dante all'università l'anno scorso 🇮🇹
Grazie per l’Amicizia e per l’attenzione
Autore
GIOVANGUALBERTO CERI
Titolo
IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA
(Testo per dizione teatrale)
I
Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto.
Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito.
In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione.
Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2).
Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no!
Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1).
Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica.
Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19).
Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica.
Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione.
1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci.
th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html
2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html
3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
Sogno capire tutto in tuo affascinanti video. Ma capisco molto di piu oggi di un mese fa! Grazie!
Thank you for speaking italian slowly
Everytime I watch italian football matches and their commentaries they always talk so fast that I can't understand
Grazie!! Oggi e la prima volta Che ti escoltó! Me piacce molto la tua pronuncia, chiara!! Comprensibile per me, Argentina!!!
Eres el que mejor ha analizado esa Obra Maestra de La Divina Comedia y su autor un genio increíble sorprendente y cautivante después.de 700 años lo seguimos amando analizando y enamorando..cuanto conocimiento literario, político, social, épico, religioso y un largo etc etc de virtudes desplegadas.
Sorprende tu juventud tu entusiasmo y tu análisis pormenorizado de todos y cada uno de los aspectos del contenido de esta maravillosa obra.
Felicitaciones desde Argentina sigue adelante hay un gran futuro en tu trabajo
Amo italia amo a Dante ❤
Grazie mile per questo video. Non parlo italiano, ma capisco un po' e voglio imparare la lingua. Con amore dalla Polonia!
It's amazing, I don't speak Italian, my native language is Spanish and I speak French as well, I clicked on this video because I love the Divine Comedy. I could understand almost everything! 90% I'd say. Maybe I should learn Italian hahaha
Che bello sentire un giovane appassionato delle origini della lingua italiana.. sono italiana ed ho frequentato il liceo classico e sentirti, è stato to come tornare tra i banchi di scuola ! La Toscana è sempre stata nel mio cuore e quando ci vado, visito ogni angolo di quel paradiso in terra..
Questo è ufficialmente il tuo migliore video!
Complimenti e grazie mille :)
Son d'accordo!
Fantastico video! 😊
Excelente video. Estoy empezando a estudiar italiano y, como hablante del español, pude entender la gran parte del contenido. Me sirvió tanto como ayuda para el idioma como aprender más sobre Dante.
He leído la Divina Comedia y considero que es uno de las mejores obras jamás escritas. No la pienso leer en italiano (por ahora, al menos), pero es muy interesante.
También leí "La Vida Nueva" y esa la tengo tanto en español como en italiano, asique seguramente le pegue una leída en ambos idiomas.
Muchas gracias por el video y espero que entiendas lo suficiente del español como para que puedas leer este comentario.
Saludos desde Argentina.
Che meraviglia. Complimenti!!!Molto, molto interessante.
Un saludoo sou brasileiro, neste ano tenho vontade de aprender italiano. Seu canal é muito interessante
Con questa puntata su Dante mi hai convinto ad iscrivermi al tuo club. Ho già visto la diretta sul primo canto e spero che ce ne siano molte altre durante quest'anno. La tua interpretazione, con l'attenzione sul linguaggio, è perfetta per noi stranieri. Complimenti per lo sforzo ammirevole!
Mi fa molto piacere, Roumiana! 😍
Grazie di cuore per questo grande lavoro che hai fatto, Davide! E' proprio un capolavoro non solo dal punto di vista linguistico ma anche dal punto di vista letterario e storico. Immagino quanto tempo abbia impiegato per analizzare tutti i fatti della vita di Danti e collocarli in un video di soltanto 24 minuti. Bravo! Много приветов тебе из Москвы!
Il tuo canale è una delle poche ragioni per le quali Internet ha ragion d'esistere!
Super interessante! Inoltre ho apprezzato l'idea dell'omaggio a Dante per l'anniversario dalla morte.
Grazie
Continua così 🔥
Grazie di cuore, Alessandra!
¡ que manera de explicar a Dante!, me encanto, la forma tan clara de describir la bella lengua italiana.
muy claro todo,. te sigo frecuente. recibe saludos afectuosos desde Mexico.
Hola, muy interesante este video sobre Dante.
Te cuento que soy de Uruguay, Sudamerica.
En nuestro país se estudia la Divina Comedia en las clases de literatura de secundaria, liceo.
Estudiamos algunos cantos, traducidos al español.
Saludos!!!!!!
Amo questa opera 🤩🤩🤩 l'ho letto più di 3 volte in spagnolo e 2 in italiano 😍😍😍
Bellissimo video, Davide! Complimenti per questo grande lavoro!
Davide. Sono italo-chileno e avito in Santiago de Chile. Voglio ingraziarte tantissimo per tua profonda e piena spiegassione, que me permetterá un grande impegno per leggere questa opera scritta in italiano ( fiorentino ), comme una forma de imparare il mio italiano e capire il momento culturale del medioevo. A posto
I like your delivery style! Enthusiastic and with great content! I started read La divina commedia in English about 3 years ago. Got about halfway through...🤔
Was the translation by Dorothy L.Sayer? She was a genius.
Sono nuovo qui, molto interessante grazie per l'informazione!!
Congratulations! I don't feel confident writing in Italian, but I can understand everything you say. Your pronunciation is awesome. When I watch Italian series, it is way harder to understand, though.
Avevo lasciato l'italiano per qualche messi, ma te ringrazio per sempre avere dei podcast interessanti per cominciare di nuovo. Salutoni dalla Guatemala.
Complimenti, Davide - avvincente e illuminante!
Grazie, Irina!
sono peruviana e sto studiando italiano due mesi fa. Mi piace tanto questa lingua e mi piacerebbe vistare dopo la pandemia. Il tuo podcast é il migliore per imparare. Grazie!!!
Veramente un ottimo lavoro Davide!
Complimenti.
Ho capito il 90% di quello che hai detto! Sono veramente felice!
Tie che bravo! Grazie tanto!
Leggo La Divina Commedia di nuovo quest'anno - è più di 10 anni dall'ultima volta che l'ho letto. Buon lavoro in questo video, molto informativo. Grazie!
Grazie, Davide. Come sempre, video interessantissimo! Te mando un abrazooo 🐇
Grazie infinite, Davide per il tuo lavoro!!Io sono russa e studio l'italiano da un po'.Grazie a te io sto capendo l'essenza della lingua e della cultura italiana.Ituoi video sono fantastici. Ogni volta li guardo con grandissimo interesse. Stai facendo un lavoro stupendo. Credo che grazie a te si possa approfondire le mie conoscenze nella lingua de Dante,grazie ancora!!!
Me interesa muchísimo la literatura italiana, y Dante Alighieri! Tengo que leerla, y también aprender italiano!
Quano mi ispirano i tuoi programmi d'analisi, e in particolare questo sulla Comedia.Stai facendo in contribto enorme alla formazione cultura in questo periodo soffuso di banalità orrende. Grazie, pur avendo insegnato Dante all'università, il tuo approccio chiaro e sistematico è di un valore immenso. Grazie
Davide, your video makes me think of an university class! I am impressed. It is very thorough.
Grazie per l’Amicizia e per l’attenzione
Autore
GIOVANGUALBERTO CERI
Titolo
IN DANTE SCIENZA E ANCORA SCIENZA
(Testo per dizione teatrale)
I
Il problema è qui sul cosa ¬fare: e così per l’umanità. Cioè di riuscire a sapere a chi credere. Ma fra tutti, a chi meglio se non a Dante Alighieri…?! Questo è il punto.
Tuttavia, se mai avesse veramente ragione lui, allora reggetevi!, poiché qui sarebbe tutto da rifare. E adesso entriamo nel merito.
In base ai miei studi e scoperte egli risulta essere il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo. E se mai emergesse che lui ripone tutte le sue speranze di salvezza, di giungere alla propria “perfezione e felicitade”, sia umana che celeste, dal dedicarsi alla ricerca scientifica (Convivio, I. I. 1), allora sarà logico e naturale, non solo che “risulti il più grande scienziato in lingua volgare del suo medioevo”, in quanto, tanto sarà più bravo in materia, tanto più potrà riuscire a giungere alla propria “perfezione e felicitate” (Convivio, I, I, 1). Ma siccome lui sarebbe bene a conoscenza della retta via tutta scientifica onde arrivare a salvazione, ebbene noi, nel credere a quello che lui ha fatto, verremo invogliati anche noi a giungere alla nostra propria “perfezione e felicitade” e dunque a salvarci. Anche se, tutto ciò, momento…!!!, dovrà avvenire per emulazione (Convivio, II, XV, 11 - 12): da non mai dimenticare. Cioè dopo aver visto come lui è arrivato a fare la propria esperienza di salvezza nella Commedia, Vita Nuova e Convivio, dovrebbe nascere spontaneamente anche in noi l’idea di imitarlo: e questa si chiama, appunto, emulazione.
Iuxta sententiam Dantis abbiamo infatti: “nel desiderare de la scienza, successivamente finiscono li desideri e viensi a perfezione” (Convivio, IV, XIII, 5) e perciò alla “felicitade” (Convivio, I, I, 1) e dunque alla salvezza. E per cui la ragione per cui Dante si impegna al massimo nella scienza è legata al fatto (e data la generale e sbagliata convinzione lasciataci dalla tradizionale critica dantesca il criterio andrà ripetuto), che è solo la scienza a promettere all’umanità la “perfezione e felicitade” e dunque la salvezza.
E siccome Dante appare perciò tutto scientifico, allora mica possiamo continuare a pensare che lui possa arrivare alla “propria perfezione e felicitade” e dunque alla salvezza ubbidendo alla Chiesa cattolica per come lei amministra i suoi Sacramenti e poi fa dei bei discorsi spirituali ed emana “Decratali” (Par. IX, 133 - 135)…??? No, no! Questo, anche semplicemente meditando sull’Incipit del Convivio, non è possibile. Apre infatti lui il Convivio in sintesi col dire così: Tutti gli uomini, a causa della loro natura, desiderano di sapere. E desiderano di sapere poiché ogni cosa, per come la Provvidenza divina ha impinto (“impingere”: ………..) la natura, essa diventa “inclinabile a la sua propria perfezione”, per via scientifica la quale “è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade.” E se molti uomini sono privati di giungere a questa nobilissima perfezione, la cagione è che, dentro a l’uomo e di fuori da esso, esistono della cagioni per cui lui stesso viene rimosso da l’ambito di scienza.” E per cui, rimosse tutte quelle “cagioni” che tengono l’umanità lontano dalla ricerca scientifica, non resta all’umanità che didicarsi alla scienza (Convivio, I, I, 1-2).
Non possiamo mica pensare che per Dante l’uomo si possa salvare pentendosi e confessandosi e facendo poi buoni propositi per il futuro: magari per aver seguito quel predicatore, o confessore…??? No, no!
Infine non possiamo mica pensare che l’uomo si possa salvare per essersi identificato come cristiano recitando il “Credo”: come pretendeva la santa Inquisizione…??? No, no!, anzi tanto meno.
Dante a tutte queste soluzioni non ci pensa affato, per nulla!, poiché crede invece ad una cosa completamente diversa. E cioè che per giungere alla propria “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1) e dunque alla salvezza terrestre e celeste, si debba ricercare le dieci scienze medievali gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 7 - 30; II, XIV, 1 - 20) sotto cui il suo medioevo aveva racchiuso, o sussunto come sotto un cappello, tutto il mondo: dunque creato e non creato e perciò sempre stato. Questo è il vero ed autentico Dante.
Risultando le scienze medievali dieci gerarchicamente costituite, è logico e naturale che poi quelle verso la cima della piramide contassero assai, ma assai, assai di più, in quelle che si trovavano alla base: e sempre anche in relazione al raggiungimento della “perfezione e felicitade” (Convivio, I. I. 1).
Data questa situazione, è evidente che nel medioevo di Dante erano presenti due differenti intenzioni di come arrivare alla salvezza: una tutta scientifica seguita e coraggiosamente difesa da Dante; e l’altra tutta fondata sulla fede nell’amministrazione dei Sacramenti della Chiesa e nei bei discorsi spirituali e “Decratali” (Par. IX, 133 - 135) dell’Autorità ecclesiastica.
Lo so anch’io! Una netta divisione in queste due parti del tardo medioevo non è mai stata indicata da nessuno. Però a anche vero che i dantisti e medievalisti mai si sono preoccupati di analizzare la bontà delle quattro superiori, più grandi e ultime, scienze dei tempi di Dante e dunque a cominciare dall’Astrologia del settimo cielo di Saturno. Anzi, quando hanno trovato scritto “Astrologia”, come per magica translitterazione hanno per lo più scritto “Astronomia”. Un termine mai usato da Dante e che se mai farebbe rientrare la nostra moderna Astronomia nell’ “Arismetrica” del quarto cielo del Sole (Convivio, II, XIII, 8) e dunque nella matematica dei “matematici” (Convivio, IV, V, 7; II, XIII, 19).
Per chi scrive è la differente intenzione di seguire, o la scienza, o gli insegnamenti della Chiesa docente, a caratterizzare il tardo medioevo. Da una parte si trovavano coloro che volevano mantenere la libertà di ricerca scientifica in ogni dove e per la quale parteggia Dante; mentre dall’altra si trovavano quanti era stati convinti, o costretti, dalla santa Inquisizione a seguire l’Autorità ecclesiastica.
Il perché della nostra insufficienza in “Filologia dantesca” e perciò in “Ontologia vissuta”. Grazie per l’Attenzione.
1 - INTERVISTA fatta da Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su DANTE ALIGHIERI e andata in onda a TV. Canale 10 - Firenze - il Martedì 11 Marzo 2008 alle ore 12h. e poi riprodotta per intero da Ruggero Sorci.
th-cam.com/video/H7w8NGdsDaM/w-d-xo.html
2 - Il CIDA (Centro Italiano di Astrologia) su Dante Alighieri - ANNA MARIA MORSUCCI intervista Giovangualberto Ceri su DANTE il 16/05/2021 a Roma: th-cam.com/video/TR2Jc11HVJ0/w-d-xo.html
3 - DISCUSSIONE su DANTE ALIGHIERI, con Giovangualberto Ceri, del Venerdì 25 Marzo 2022 con presente Prof. Paola Sguerrini -: th-cam.com/video/gu_iPZCw7fI/w-d-xo.html
Grazie tante, sono brasiliana e sempre cercavo un video dove potesse capire meglio su questo argomento "Dante"., spiegato di modo semplice . Sei bravo e solo posso dire mille volte GRAZIE.
Great discourse. I love the enthusiasm. I've tried to read the Divine Comedy in Italian, but there were too many words I didn't recognize. Poetry is always harder than prose. The English translations are extremely different one from another.
You’re so crazy, divina commedia is hard also for the Italian people, is so hard and old stile language
Great video really enjoyed it! Sicilian was also a very important language during Dante's time and he even wrote about it. Grazie mille
Wow, that was incredible! Thank you so much! It is a delight, to a person that loves literature and wants to learn how to speak Italian, to be able to learn about Dante. I already bought the Divina Comedia (in my mother language, but maybe, in the future, in Italian) and I’m anxious to read it.
If anyone has any interest in Portuguese - my mother language and the one I strongly consider the most beautiful language in the world (I’m deeply in love with it, I’m sorry! Hahahha) -, I’d strongly recommend “Os Lusíadas”, written by Camões, and “Memórias Póstumas de Brás Cubas” or “Dom Casmurro”, written by Machado de Assis, the greatest brazilian writer.
Once again, thank you for the amazing video! ❤️
Con quel cognome non troverai difficoltà a imparare e approfondire lo studio dell'italiano. Non so se lo sai già,ma GUIDO CAVALCANTI fu un poeta abbastanza famoso all'epoca di DANTE con il quale ci fu una scambio di sonetti ,tipo botta e risposta tra LUI e GUIDO CAVALCANTI e citato da Dante in una un suo sonetto dal titolo" GUIDO, SE TU , LAPO(una altro amico-poeta) e IO " in un vasel(nave)etc..etc...Quindi,cara ESTELA sei sulla buona strada...
Sono di Paraguay e sono un studente dalla lingua italiana nella università e il tuo podcast mi aiuta molto
Lavoro proprio ottimo - complimenti e grazie. (Adesso devo leggere il libro di Barbero).
I'm learning Italian, and immersing myself in the language. I love Dante, but understand very little Italian. This will be on repeat for a while! You're slow enough to grasp words I know, and your accent isnt too strong either. Grazie mille!
Grazie... excelente, me ha gustado mucho el contenido( como simpre, bien pensado y bien logrado en el objetivo de comunicar tus ideas) lo que he notado un poco diferente y me ha incentivado a escribirte es el entusiasmo y velocidad con la que has impregnado la entonación... exitos en 2021. Me gustaria hacer parte del Club
Grazie!!
Grazie per questo breve ma altamente interessante viaggio dentro la vostra lingua. Sono una italiana di dieci anni..., ma nata in Colombia. Certamente quel soggiono felice mi si è fissato altro che nell cuore. Bravo, mi è piaciuto molto.
Consigo entender muito bem o italiano, mesmo sem nunca tê-lo estudado, mas falar já é outra história. Amo o idioma de vocês. ❤
Que coisa, não!
@Gwynbleidd Pode ser!
Im wathcing your videos without subtitles and i can understand most of what are you saying, cant believe how similar are our idioms. Im from Argentina
David , excelente vídeo sobre Dante Alighieri . Muita clareza , assunto interessante e atuação como protagonista fantástica . Acredito na sua performance de falar sobre filósofos . Sócrates , Platão , Hermes Trimegisto , Buda e outros . Obrigada .
Semplicemente spettacolare, il meglio video che ho guardato su Dante, spiegazione impeccabile dalla parte tua.
L'entusiasmo l'ho sentito dal primo secondo.
Complimenti per il capolavoro, maestro!
Sou brasileiro. E dá pra entender 95% da maneira como você fala, SENSACIONAL
Sim
Grazie per il video. È la mia prima volta qui. Sono venuto al tuo postcast per caso. Sono venezuelano e parlo italiano, ho imparato a Firenze. Amo la lingua italiana. Grazie. Ti seguirò per studiare.
Questo video è davvero interessante. Mi è piaciuto moltissimo! Ho ''La divina commedia'' a casa ma in polacco, forse in futuro leggerò in italiano. Da quando ho cominciato a guardare il tuo canale mi sono resa conto che i tuoi video stanno migliorando. Mi piace molto ascoltare dei libri quindi forse in futuro farai anche qualcosa di Boccaccio e Petrarca? Tanti saluti!
Veramente questo video è una meraviglia.Grazie mille,caro ragazzo.A presto.🇦🇷🇮🇹
Ayyy no entiendo todo, ja ; pero me gusto mucho, lo volveré a ver .
Muy bien el video y la información.
¡Grazie! 🤓✌🏾👍🏾👍🏾👍🏾
Sono brasiliana e ho vissuto 6 anni a Firenze e per la prima volta ho capito benissimo perche chiamano Dante il padre della lingua italiana! Grazie per questo video fantastico!!!!!!!
Eu sou Portuguesa (Io sono Portoghesi) e quando eu andei em Firenze, eu tirei uma foto de Dante Alegheri. Eu ja lei (Io hai leggere) o livro em Ingles. Era muito (molto) interessante a historia (storia) de "O Inferno". como havia muito grados de Purgatorio ate o inferno! Todos (Tutti) um passo de o inferno. Depende o pecado que a pessoa fizeram na vida! (Dependi il pecato di la persona hai fatto nela vita)! Adorei de ler o livro !!! :)
Sto guardando questo video letteralmente il giorno stesso della mia interrogazione su Dante.
Très intéressant. A revoir plusieurs fois.
Je suis d'accord avec vous. Salutations du Mexique !
WOW sto imparando l'italiano. Ho un esame su Dante fra due anni. Sei come una luce del cielo per me oggi. (quando l'algoritmo TH-cam si assomiglia a Dio...) GRAZIE
Allora tanta fortuna e costanza.....sempre con qualche bella scoperta - come questo video - che possono nutrire la Tua energia e piacere su questo Tuo camino verso l'esame.
Ciao e buon anno!
Noberto