San Miniato al Monte Firenze, restauri completati

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  • เผยแพร่เมื่อ 27 ส.ค. 2024
  • Riportate ad antico splendore alcune delle opere più significative della basilica
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    La Fondazione americana dal 1998 sostiene la conservazione del patrimonio fiorentino e toscano ed ha permesso l'intervento realizzato da un team di restauratori e professionisti della diagnostica e della conservazione, che farà risplendere di nuova luce l'Abbazia consacrata nel 1018.
    Il restauro permetterà di apprezzare meglio l'intera area presbiteriale, lo spezio sacro della preghiera riservato alle celebrazioni e ai monaci, sopraelevato dall'aula e ricchissimo di opere.
    Prima del restauro, durato complessivamente un anno, le opere si trovavano in differenti stati conservativi: se pulpito e transenna pur essendo in discrete condizioni erano coperti da depositi di vario tipo, l’altare presentava un’alterazione piuttosto estesa. Il Cristo Crocefisso, oltre a un elevato strato di deposito atmosferico, presentava vecchie integrazioni pittoriche sul perizoma e sulle braccia e aveva una mano totalmente staccata e sorretta da chiodi. Il mosaico del catino absidale, anch’esso coperto da depositi, era interessato da problematiche strutturali e superficiali. La decorazione in alcune zone si presentava molto disordinata a causa di numerose stuccature e ridipinture. Infine anche il busto reliquiario si presentava in uno stato conservativo compromesso sia per i materiali costitutivi del supporto, sia per la policromia alterata da precedenti interventi.
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    Nicola Giannattasio

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