Meraviglioso, finalmente i mondi (fintamente divisi) che si incontrano e si parlano normalmente in un ambiente di fiducia reciproca e rispetto delle competenze. Per il bene di tutti. Grazie infinite
Il tentativo antropocentrico di costruirsi un eden su misura non è ambientalismo. Nucleare ed ambientalismo non staranno mai bene assieme nella stessa frase.
Podcast fantastico, grazie! Luca Romano molto preparato e chiaro nelle spiegazioni. Molto interessante il confronto su energia condivisa (prodotta in maniera de-centralizzata) e nucleare, che risultano tecnologie non solo complementari, ma anche sinergiche: si può infatti ipotizzare uno scenario in cui le grande città e i distretti industriali sono elettrificate con maggior quota di nucleare, mentre le zone più rurali con energia prodotta in loco con pannelli (+ accumuli) . Questo può consentire anche di concentrare lo sforzo di potenziamento della rete elettrica nei tratti critici (centrale nucleare - grandi città - distretti industriali) contenendo i costi di adeguamento della rete
Molto interessante e utile. Conosco bene l'avvocato dell'Atomo, Mi piace la missione di educazione sul nucleare e per una rivoluzione green io penso che sia assolutamente necessario sia sviluppare le energie rinnovabili ma anche affiancare centrali nucleari molto più sicure e pulite di quelle fossili
Complimenti ragazzi....! Ottimo podcast. 2 mondi che si parlano in maniera civile è la cosa più bella che possa accadere in questi tempi...! Il mio sogno più grande è avere una casa alimentata a fotovoltaico, e l'azienda energivora dove lavoro alimentata dal nucleare...! Complimenti.
43:00 CONFERMO: mio figlio, laureato con 110 e Lode in Ingegneria Nucleare al Politecnico di Milano, si trova in Francia a Grenoble per proseguire il suo Dottorato di Ricerca finanziato da una Università francese. Se fosse rimasto in Italia.... non avrebbe avuto sbocchi ma avrebbe sicuramente incontrato "blocchi" !!
@@linkbato perché dici? Tu hai citato le bombe atomiche che con l'energia delle centrali in comune hanno solo la il tipo di atomo utilizzato. Lui ha aggiunto che è meglio sapersi difendere da soli piuttosto che dipendere da un'altra potenza. Non mi sembra che abbia fatto nulla di più di quello che hai fatto tu.
E' un bel pezzo di filosofia, quella delle comunità energetiche. L'illusione che una paese come l'Italia sia fatto esclusivamente di piccoli centri urbani di casette a schiera. Niente industrie, niente condomini. Forse su Sim City. In aggiunta alle solite speranze sul futuro, che si sviluppino tecnologie efficienti di accumulo economicamente sostenibili, che le rinnovabili domestiche siano sostenibili senza incentivi pubblici, ecc. Poi ci si mette li con la calcolatrice, e si vede che: Una pala eolica da 200kW alta tra i 30 e i 50 metri, una ventosità stimata di 6,4/6,5 m/s a 30 metri d’altezza, con un livello di turbolenza tipico delle condizioni di ventosità mediterranee e un installazione effettuata sotto i 1000 metri sopra il livello del mare, con una media di produttività per gli impianti eolici di grandi dimensioni di circa 2000 ore equivalenti annue, produce circa 440.000 kWh annui, 0,44 GWh. La centrale nucleare di Gundremmingen, del 1985, (Germania), chiusa anzitempo, occupa un'area di 35 ettari (0,35 km²), per 2.600 MW di potenza, produceva 20.000 GWh di elettricità all'anno. CI vogliono 45 mila pale eoliche per fare la produzione di una centrale nucleare.
ps: nessun quantitativo di merdeoliche può dare l'energia di una centrale a fissione, dato che quest'ultima è totalmente sotto il controllo dell'Uomo. La monnezza a vento NO.
@@emiliomarinone2112 Ma anche quando la centrali nucleari sono ferme in manutenzione.... Per qualche decennio non puoi stare senza gas, allora perché non usarlo per tappare i buchi delle rinnovabili...
Le comunità energetiche sono una trovata per consentire anche a chi non può avere il proprio fotovoltaico di fruire di quello altrui o "in cooperativa".. poi purtroppo gli sconti che avranno ricadrànno sugli altri... Magari non ci piace ma non vedo cosa ciò centri con una pala eolica da 200 kW, quando ormai l'eolico offshore ha gruppi di produzione anche da oltre 15 MW ossia 75 volte i riferimenti citati.. Poi l'area occupata sinceramente che c'entra se magari il parco eolico fosse a 30 miglia nautiche dalla costa e quindi nascosto dalla curvatura terrestre... Certamente un missile di Putin non farebbe lo stesso danno se sparato invece a una nucleare...
@@emiliomarinone2112Magari un esempio migliore... Dato che il mio frigo classe A+ si mantiene ancora funzionale, se chiuso, per 24 ore... e consuma così poco media meno di 35 W che gli basterebbe un pannello con anche solo una batteria al "piombo" da auto...
Però fatelo parlare, fategli finire i ragionamenti senza continuare ad interromperlo: che delirio i primi 20 minuti. Capisco l'esigenza di "spettacolo" da parte vostra e capisco che chi conduce voglia giustamente avere il proprio peso nella discussione (il podcast è vostro) ma, dato il tema e dato l'ospite assolutamente preparato, fatelo parlare per la quantità di tempo che ritiene necessaria per completare un ragionamento o una spiegazione. Altrimenti è fastidioso. Grazie.
Vorrei darvi 1000 mi piace in uno, in quanto non ć è transizione ecologica senza nucleare, con le tecnologie odierne e in considerazione del loro piazzamento sul mercato!!! Quello che conta è il mix energetico, la sostenibilità economica dello stesso ed il minor impatto carbonico
@@massimoscannerini2718 vediamo... Le prime 3 cose che mi vengono in mente sono 0 emissioni di CO2 o altre sostanze inquinanti o climalteranti, il fatto che le centrali occupano pochissimo spazio a fronte del l'immensa quantità di energia che producono e la longevità degli impianti. Se vuoi sapere di più sull'argomento ti consiglio (per iniziare) il libro di Luca Romano: "L'avvocato dell'atomo".
@@reuvennatanelneamt7027 mi fermo al primo che basta e avanza, la CO2 non è un inquinante e nessuno al mondo può dimostrare che alzi la temperatura terrestre, le centrali a fissione producono inquinanti altamente pericolosi tra cui ti ricordo il plutonio...
Grazie per le informazioni... Io c'ero quando ci fu il disastro di Cernobil ma, nonostante i ricordi tristi di quel periodo, penso che dobbiamo tornare ad avere le nostre centrali nucleari. Speriamo in una svolta. Grazie per il vostro servizio di divulgazione.
1:04:10 da lavoratore del settore permetto di dissentire, gli standard di qualità del servizio raggiunti dal nostro distributore sono un benchmark mondiale sia in termini di numero e durata delle interruzioni sia per quanto concerne l'aspetto commerciale (in Italia sono presenti ad esempio 30 MILIONI DI CONTATORI che sono teleletti da remoto con un rate di oltre il 99%).Il fatto che in Italia siamo abituati ad avere l'energia elettrica a disposizione con una tale perfezione forse genera qualche problema di prospettiva su cosa sia una rete di distribuzione efficiente. Grazie Avvocato per la pazienza che porti per istruire queste povere anime.
a me sentendo quello che ha detto mi vengono in mente solo quei pochi casi isolati al sud dove a seguito del calore improvviso, una scarsa organizzazione e tecnologie non modernissime vi erano stati blackout temporanei, sembra che l'abbia buttata li facendone un caso piu grande di quel che è
Ciao, non vi conoscevo prima, questo è il primissimo vostro contenuto che vedo, conoscevo invece già Luca Romano di cui ho ascoltato diverse cose e letto il libro. Super ospite con cui iniziare questa vostra nuova avventura, se posso permettermi vi consiglierei solo di lasciare finire ogni intervento agli ospiti perchè è sempre molto fastidiosa l'interruzione. Detto questo il podcast mi è piaciuto, vi seguirò e vi faccio i miei auguri per il vostro progetto! Bravi.
Il ragazzo a destra sogna un paese 90% rinnovabile perché lui vive nella casa indipendente fuori città e pensa di poter applicare lo stesso principio alla maggior parte del paese 😂. La rete elettrica è carente! Potenziarla? No, mi sembra molto più semplice ristrutturare tutta la rete elettrica e renderla bidirezionale, creare una colonnina per ogni singola macchina e creare campi sterminati di impanti fotovoltaici, e impianti di accumolo grandi come piscine olimpioniche sotto ogni palazzo di ogni città 😂 Il una casa indipendente la combo impianto fotovoltaico+ cappotto termico + accumulatore è sacrosanto ma pensare che si possa scalare a città e industrie è follia
Ho ascoltato la parola mafie tante volte e vorrei ribaltare il ragionamento: le mafie sono una della cause per cui il nucleare non c'è oggi in italia, non una paura che dovremmo considerare per il futuro. Intendo che il nucleare metterebbe fuori gioco le mafie in tema energia e quindi è ipotizzabile che negli anni le mafie abbiano infiltrato uomini ovunque di modo da mantenere lo statusquo. Pensare che le mafie possano avere ispezioni della IAEA o che le mafie infiltrino persone nella IAEA non è comunque da escudere nel lungo periodo. PS: ricordo male o un noto capoclan era invischiato con le pale eoliche?
@@SoluzioniGreen la chiacchierata sarà sicuramente gradevole, bisogna vedere se il tuo pubblico è recettivo e di mente aperta. Apprezzo però il tuo coraggio nel fare questa intervista in questo canale.
Ottimo inizio, complimenti!! Altri ospiti interessanti potrebbero essere i ragazzi di "chi ha paura del buio?" Che trattano spessissimo anche di trend climatici, ma anche Entropy for life!
Bello questo video, io sono sempre stato a favore del nucleare. 10 anni fa già dicevano che era tardi, oggi siamo qua, 10 anni sono passati e avremmo gia le nostre centrali attive e invece no, probabilmente tra 10 anni rifarò lo stesso commento!
Non mi ricordo sinceramente. Ricordo che ci fu il referendum ma non se votai siccome non ero ancora maggiorenne. Sono di ottobre quindi forse non avevo l' eta😅
Se posso vorrei suggerire la lettura del libro "L'avvocato dell'atomo", scritto dall'ospite del video. Il testo è scorrevole ed utilizza un linguaggio chiaro e accessibile anche a chi non ha una formazione scientifica. Non si limita a esporre le proprie opinioni come se fossero certezze, ma le supporta con numeri, dati e fonti affidabili e imparziali. Il testo adotta inoltre una forma originale: si presenta come “l’avvocato” e risponde a una serie di “capi d'accusa” contro l’energia nucleare. In questo modo affronta le principali critiche che si riscontrano su questo tema e le esamina con rigore e razionalità.
@@raffaele71855 in media un frigo consuma 0,24 kWh. A pieno regime anche di più. Dubito tu faccia quei numeri con altre robe attaccate e un solo pannello, anche perché produce quando il sole c’è, e quanto mi risulta il frigo va pure di notte. Si va bene, le batterie, ma con un pannello quanto produci sul serio?
29 min le barre di cemento spesse QUANTO? .. hHAHAAHAHH si sarà confuso con l' acciaio .. ma va bene così. l avvocato dell atomo lo apprezziamo anche quando sbaglia ! forza siamio con te!!!!!!! e ti ringrazio per quello che fai!!!
Minsoffermerei sul fatto che si impressiona nel vedere armature cementizie di 1500 mm. E di ieri l'esplosione della centrale idroelettrica dove armati simili sono esplosi tranquillamente, impressionante i vigili del fuoco
@@GioJonnhyK Che si sviluppi pressione in un sistema di centrale nucleare direi che è ovvio.. Ma il mio punto è sul suo "impressionarsi". Cos'è un bambino? Un anziano che so meraviglia di fronte a palazzi altissimi? Non è una garanzia di nulla, non è un dato di sicurezza parametrico di alcunché. Tutto qui, il mio esempio dimostra come la sicurezza è tale fin quando non accade che viene meno, impressionante?...
Sempre bello ascoltare l'ottimo e preparato Luca Romano. Andrebbe candidato alle elezioni Europee, almeno porteremmo in Europa una persona preparata in tema di energia
Intanto mi piace sulla fiducia. Attendo di scoprire in questo podcast (in questa e le prossime puntate) non solo i “non problemi” del nucleare ma anche i veri problemi e se davvero è l’unica alternativa per garantire la produzione energetica di base con l’incostanza delle fonti rinnovabili.
Ti consiglio gli innumerevoli podcast tenuti da Luca romano sempre qui su YT oppure di leggere il suo libro o quello di Geopop se vuoi una visione completa e iniziare a capire molto di più detro alla frase da slogan: "Andremo solo a rinnovabili!"
Perché cambiare le proprie abitudini (smart working, "vivere piú la casa") per mettere i pannelli, quando possiamo mantenere le nostre abitudini e avere energia a volontà con il nucleare?
Complimenti per il video, molto interessante. Purtroppo in italia si va dietro alle emozioni o a chi urla di più. Il fatto di aver fatto referendum dopo Chernobyl......
L'unico referendum valido della storia insieme a quello sul divorzio. Democrazia diretta, una rara testimonianza di democrazia in questo paese, nel bene e nel male ovviamente.
In effetti anche in questo campo l'Italia ha le sue eccellenze, come addirittura due premi nobel in Fisica ... entrambi contrari alle attuali centrali nucleari.
Il primo problema delle centrali nucleari è lo stesso di una a gas, dipendenza totale da nazioni straniere, senza entrare in dettagli su quale sia il sistema migliore o dei rifiuti radiotossici che non esistono nelle altre forme di produzione, la Francia a causa delle rivoluzioni in Africa ha dovuto chiudere metà delle sue centrali nucleari, poi bel video senza un vero contraddittorio.
@@Antonio_DG La Francia importava il 20% dai paesi africani e i maggiori produttori di Uranio sono il canada, kazhakistan e mi pare l'australia quindi non abbiamo affatto il rischio come col gas. Invece il maggior produttore di pannelli e pale eoliche è la cina.
@@giuseppegiovani2748 La Francia si prendeva il 100% dell'Uranio del Niger, le importazioni variano molto da anno ad anno, adesso mi spieghi tu dove hai trovato delle notizie che forse non hai compreso, anche perché i paesi africani si sono ribellati uno ad uno, ma in sostanza per dire il 20% devi anche spiegare dove hai preso queste informazioni visto che non non è vero, e non citi l'Uzbekistan che invece è un paese molto più importante per le importazioni di uranio per la Francia, se io parlo di Francia si parla di Francia, il Kazakhistan non lo userei come modello di governo democratico, come con tutte le varie repubbliche ex-sovietiche, soprattutto se terminano con stan, cosa che dimostra che non hai colto il succo di quanto ho scritto, poi ti faccio sapere che la Francia non ha buone relazioni con l'Australia da cui ha importato a singhiozzo, soprattutto dopo lo scherzo dell'annullamento della commessa di sottomarini, ma visto che ti va di parlare di statistiche la Francia ha chiuso delle centrali dicendo che c'erano danni strutturali, ma in realtà hanno ridotto le importazioni da qualche anno, vuoi ritentare? prova con informazioni vere, non unirci informazioni superflue che non indicano nulla e soprattutto usa la logica.
@Antonio_DG 1-Non so se sia vera la storia del Niger ma anche se si stava prendendo tutto l'uranio del Niger questo non significa che la Francia acquistava solo da loro. 2-Solo il 10% dell'uranio europeo viene dal Niger quindi la Francia non ha avuto alcun problema dato che subito dopo il Kazakistan e l'Australia si sono proposte per sostituirlo. 3-Te hai parlato di Francia per fare l'esempio di come se si costruisce il nucleare allora saremmo in mano a potenze straniere, a parte che questo varrebbe per qualsiasi cosa e inoltre è anche falso dato che i maggiori esportatori sono paesi alleati e democratici. 4-Non ho mai parlato di democraticità ma di relazioni internazionali e con il Kazakistan non sono male, inoltre tanto per informarti loro hanno un index di democrazia doppio a quello cinese e russo e triplo a quello dei paesi arabi da cui importiamo petrolio. 5-A differenza della Russia il Kazakistan non è abbastanza potente da mettere a rischio la stabilità dell'Europa quindi non ci sono gli stessi rischi. 6-Te pensi davvero che due paesi come Francia e Australia tagliano i rapporti per qualche sottomarino, se così fosse allora l'Italia lo avrebbe dovuto fare dopo che il governo francese ci ha impedito di creare il più grande porto navale militare europeo con l'acquisizione della loro industria navale, ma non l'abbiamo fatto perchè non siamo scemi. 7-Le importazioni di Uranio francesi sono stabili a circa 2.000 tonnellate. 8-La Francia sta costruendo nuove centrali nucleari o le sta ammodernando ed è appena stato proposto la costruzione di 6 nuovi reattori. Non so dove tu prendi le tue informazioni, forse te le inventi chi lo sa. Comunque torno a ripetere che se per te il problema è che affidiamo il nostro reparto energetico a paesi esteri allora il nucleare sotto questo senso è il più sicuro.
@@giuseppegiovani2748 Non ho mai scritto che si riforniva esclusivamente dal Niger, perché non è l'unico stato africano dove prendevano l'uranio, ma vista la tua ignoranza ti spiego anche come funziona lo sfruttamento delle risorse, la Francia contava di avere miniere sue, controllate da aziende francesi in Africa, quindi non le sfruttavano come ossessi, ma ovviamente si diversifica, la Francia non ha mai davvero avuto dei fornitori stabili, eccetto appunto i possedimenti coloniali in Africa, non il 20% come dici tu, ovviamente di più, ora dopo che hai ammesso la tua profonda ignoranza dicendo che nemmeno sai quanto uranio la Francia fotteva al Niger non mi è chiaro perché cerchi di confrontarti con quello che ho scritto, la Francia sta razionando la produzione di energia nucleare, ha ridotto gli acquisti di uranio e ha aperte metà delle centrali che potrebbero operare, quindi fatti un grande favore e non cercare di scalare i vetri con scarpe di sapone.
secondo me il VtG è una cosa fantastica per un uso domestico, per un uso di comunità credo che in caso di black out esista il rischio di trovarti al mattino con la macchina completamente scarica e al lavoro ci mandi qualcun altro.
Se a fine anno avete pagato 2000 euro per gasolio e consumi domestici, ne avete speso 10 mila per gli altri usi energetici nella catena del valore di quello che comprate. Noto dagli argomenti dei verdi che hanno veramente poca contezza di quello che è necessario fare per la transizione, non esiste solo il livello domestico cari miei, quello che vedete in bolletta o alla pompa di benzina è solo una frazione dell'energia che usate, guardavi in torno, ogni singolo prodotto, cibo, vestiti, computer, ogni cosa è fatta con una certa catena del valore e ce ne sono 5 per ogni prodotto, aprite il frigo, troverete che sono servite 200 aziende di ogni genere per farvi avere le cose, vi lascio pensare a tutti i prodotti che trovate al supermercato, in generale una buona euristica è considerare il 40% di tutta la vostra spesa annuale dovuto al costo e uso dell'energia, i resto è manodopera e ricavi, e purtroppo per la loro illusione non sono affrontabili con cose come le comunità energetiche.
Rega tutto bello ma per alimentare una sana informazione, non potete farlo lasciando suonare una sola campana. Bellissimo format e organizzazione comunque, che non sia una critica ma un appunto...
Ancora con questo contraddittorio, lo esigete come se fosse un tema soggettivo dove bisogna convincere che la propria parte sia quella più corretta. NON è un tema soggettivo, c'è una sola verità ed è quella scientifica esposta da luca, verificabile con un minimo di studio e comprensione di paper scientifici. Voi il contraddittorio lo volete solo per sentirvi dire quello che vi piace, senza bisogno di alcuna fonte o prova scientifica.
Seveso vs Saluggia, credo ci sia una tendenza a vedere il nucleare in luce molto più sfavorevole rispetto ad esempio al rischio chimico. Solo che nel primo caso la paura porta a rifiutare la tecnologia in toto, nel secondo no.
Rubbia dopo l'alluvione a Saluggia (Vercelli) del 2000: Sfiorata una catastrofe planetaria. La soluzione trovata è stata quella di costruire un muro alto circa 5 metri e profondo circa 15 😂
E cosa c'entra? Sappiamo perfettamente che i rifiuti radioattivi non sono stoccati nel modo più corretto. Va fatto infatti il deposito nazionale. Spoiler, la maggior parte dei rifiuti radioattivi vengono da ospedali e industria. Chissà perché ve ne dimenticate sempre!
@@GioJonnhyK Praticamente per voi semicolti i nobel (Rubbia e Montagnier) e i pulitzer (Hersh) sono alla stregua di quadrupedi non perchè siate in grado di dimostrare gli errori che hanno detto sulla base di dati o fatti, ma semplicemente perchè non la pensano come il vostro beniamino di turno e questo vi manda al manicomio.
Questo è un altro problema italiano, cioè pensare che solo perché Rubbia ha vinto il Nobel possa parlare con criterio di qualsiasi cosa. Ma in scienza non esiste il principio di autorità, Rubbia può parlare, forse, del suo campo di studi, e basta. Ma anche in quel caso per farlo deve portare i dati e sottoporli a revisione. Figuriamoci quando parla di campi diversi dal suo piccolissimo campo di specializzazione. Insomma quando parli di crisi climatica non dico che devi mostrare i paper scientifici con i dati e i modelli che non capisce niente nessuno, ma almeno chiama un climatologo che si occupa di quello, invece si chiama un fisico delle particelle come se fosse un esperto. In scienza il principio di autorità non esiste.
Ciao. Complimenti bel contenuto molto interessante! Peccato il sorvolo veloce sulla provenienza dell’uranio per l’Europa e il tema dell’arricchimento. Senza contare la impossibilità dell’indipendenza da terzi ed eventuali guerre nell’ approvvigionamento.
Nel canale dell'avvocato trovi tutte le informazioni che cerchi. Il riassunto è che l uranio e il suo arricchimento possono tranquillamente essere gestiti da paesi democratici occidentali come Francia, Canada e Australia mentre non ci siamo mai posti il problema sulla nostra dipendenza del gas dalla Russia o dei pannelli dalla Cina che democrazie non sono. Se per qualche ragione il prezzo dovesse salire potremmo sempre estrarlo dall'acqua marina in modalità rinnovabile, cosa che ora non conviene ma che comunque non comporterebbe prezzi incredibili dell' energia visto che il costo del combustibile è una misera parte del costo totale di produzione di una centrale nucleare.
Faccio notare che prendiamo Gas e petrolio da paesi che ospitano i vertici di Hamas come rifugiati e hanno dato natali a e uomini a osama bin laden. Cosi per dire...
A prescindere, quando vedo un podcast/intervista/video di Luca Romano, metto mi piace. Ma mi sento di darvi alcuni feedback personali (sempre che non abbiate già cambiato formula nei video successivi): non interrompere l'ospite che parla. Voi l'avete invitato, voi gli avete chiesto di parlare. Rispettarne tempi e ritmo mi sembra il minimo. L'altro è che alla base del dialogo deve esserci un confronto basato in primis sui dati oggettivi, altrimenti sono chiacchiere da bar. Le posizioni dei due intervistatori, quando in contrasto con Luca, sono state state posizioni di principio, quasi testarde, e prive di una reale controparte statistica. Per ultimo, e mi rivolgo principalmente al moderatore a sx, con cui mi scuso ma non ricordo il nome: capisco l'emozione, capisco l'agitazione, ma gli interventi, soprattutto se interrompono l'ospite, devono avere un corpo. Un inizio, svoglimento ed una conclusione. Pensare di aver perso minuti di spiegazioni di Luca per avere in cambio osservazioni dispersive e inconcludenti è irritante. A prescindere da ciò, i miei complimenti per aver voluto fare divulgazione a tal riguardo, ci serve come il pane. Vi auguro buon lavoro e sono certo vi stiate impegnando sempre più
Vorrei che Luca Romano, tra i suoi argomenti "tradizionali", come sicurezza e gestione delle scorie che, tra chi ha un po' seguito lui e altri esperti degni di questo nome considera ormai superati questi (non) problemi, introducesse la questione della cattura della CO2, unica soluzione per mitigare l'effetto del riscaldamento globale. Detto in altre parole, credo che non ci siano più dubbi sul fatto che non basta abbattere il consumo di risorse fossili, ma occorre iniziare presto a diminuire la CO2 già immessa in atmosfera. Per questo serviranno (a quanto ne so) grandi quantità di energia. Quindi parlare di percentuali di mix energetico mi sembra un discorso superato: il giusto mix energetico per gli anni futuri sarà quello di produrre più energia possibile, molta più di quanta ce ne serve men mandare avanti il mondo. Questo secondo me, naturalmente.
@@francescomalizia1979 - Io non so dire se per la cattura della CO2 occorra tipicamente un impianto che non si può spegnere, ad esempio quando cala la produzione di energia. Certo, l'ideale sarebbe se questi impianti si potessero alimentare solo quando cala la domanda di energia per gli usi classici. In questo modo si potrebbe mitigare il problema della discontinuità della produzione e della richiesta di energia. Comunque sia, andrà fatto tutto ciò che serve perché di questo passo di tutto dovremo preoccuparci fuorché dei rischi (peraltro inesistenti) del nucleare: mi pare che stiamo rischiando molto ma molto peggio, basti pensare a questo Febbraio che sembra Maggio.
@@E_PRPDiciamo che la CO2 nel mondo industriale serve ed anche parecchia, quindi recuperarla dall'atmosfera potrebbe avere anche dei risvolti economici, per renderla però competitiva è necessario che la cattura sia quantomeno costante, altrimenti diventerebbe del tutto inutile. Io credo che la cattura della CO2 debba essere alimentata in maniera costante, anche perché la quantità asportabile è già piuttosto ridotta. Serve accelerare sul nucleare e tutto ciò che può darci come effetti secondari: produzione idrogeno, teleriscaldamento, cattura CO2...
@@francescomalizia1979 Ciao. Lavoro per una società che costruisce impianti di recupero CO2. Come dici tu confermo che la CO2 è un materiale molto prezioso utilizzato per scopi industriali ed alimentari. Un paio di anni fa nell'epoca post-covid c'è stato un grosso problema di approvigionamento, che ne ha fatto schizzare i prezzi alle stelle. Gli impianti che la mia socità costruisce non recuperano la CO2 dall'aria dove la concentrazione è troppo bassa, bensì da processi di fermentazione, inceneritori e purtroppo, per quanto riguarda i paesi arabi, direttamente dalla combustione di gas naturale. Questi sono gli unici che usano questo sitema per generare CO2. Solitamente il flusso grezzo a monte degli impianti è tra il 95%-98% di CO2, che viene trattata purificata e liquefatta. Questo è già di per se un processo abbastanza energivoro recuperare quindi CO2 direttamente dall'aria dove la concentrazione è dello 0,04% è una cosa piuttosto complessa.
Io condivido tantissimo le sue idee, il nucleare avrebbe dovuto essere la fonte stabile che ci avrebbe permesso di investire poi "facilmente" nelle rinnovabili senA sover sottostare alla costante minaccia dei produttori di petrolio e gas. Purtroppo far decidere i referendum agli ignoranti ed impauriti cittadini comuni ci ha creato problemi energetici enormi negli ultimi 30 anni. In questo momento a me piace molto la strategia di Terrapower con centrali combinate nucleare più rinnovabili e stoccaggio. In questo caso l'idrogeno cone stoccaggio potrebbe essere vantaggioso.
Credo che la maggior parte dei presenti probabilmente non era ancora nata o aveva pochi anni, ma io ricordo bene la PAURA(Černobyl')che si viveva in quei mesi
Sì, Io ero un bambino e mi ricordo la paura che serpeggiava: poi però a distanza di 30 anni lo possiamo dire con certezza che cosa è accaduto? Nulla... È vero, è stato un grande spavento per niente...
@@linkbato interessante, sarebbe bello conoscere la fonte di ciò che scrive. Inoltre non credo conosca cosa ha rilasciato il fallout radioattivo di Chernobyl, dato che l'unico elemento che può esser arrivato in minima quantità in italia è lo iodio 131 che ha tempo di dimezzamento di 8 giorni, ciò significa che dopo 30 anni ha una radioattività di 2^1300 volte inferiore. Inoltre dopo l'incidente sono stati analizzati diversi prodotti italiani, ma senza trovare alcuna traccia di radioattività sopra la norma
Vorrei dire solo una cosa, riguardo alla solita esterofilia per cui in Italia non sappiamo fare le cose per bene. A Cascina, vicino a Pisa, c'è un interferometro con bracci lunghi 3 km che riesce a misurare una variazione della lunghezza di quei bracci pari a un millesimo del diametro del protone e si è appena candidata ad ospitare un interferometro ancora più potente e preciso. L'Italia ha costruito un satellite che è in grado di misurare la variazione dell'accelerazione gravitazionale data dalla massa di un fiocco di neve che si poggia su una portaerei. E a Trento ho visto con i miei occhi mentre progettavano l'hardware principale di Lisa Pathfinder e il lavoro è stato fatto talmente bene che la precisione ottenuta è 5 volte superiore a quella prevista.
Eh gia . La gente dice eolico e pensa che se e fatto col vento non costa niente e non inquina. Ma l energia del vento deve diventare elettricicita arrivare nelle case con continuita ma questo richiede enormi costi infrastrutturali
@@Adams__ Il problema non è il nucleare come tecnologia ma l'approccio. Le motivazioni sono storiche, politiche, tecnico-scientifiche e antropologiche. Per campare su questo pianeta non ci serve tutta questa energia. Anzi le risorse dovrebbero essere più concentrate sul loro mero sviluppo e per un' applicazione a livello spaziale. Nasa e Esa hanno sicuramente bisogno di più fondi e direi che il nucleare potrebbe essere utilizzato da loro e sotto il loro controllo. Per tutto il resto della popolazione mondiale serve molta meno energia e più conoscenza ed cultura. Il buon Stephen Hawking ha spiegato bene a cosa siamo destinati e a cosa dobbiamo allenarci. La terra dovrebbe essere la nostra palestra. Sentire parlare di sovranità nazionale dell'energia è obsoleto, stantio e dannoso. E' necessario parlare di collaborazione e sviluppo. L' Europa può essere ed è capace di essere, e vuole essere, locomotiva di questo. C'è bisogno di intellettuali più lungimiranti di un ventennio o trentennio pro-nucleare. Se non si cambia approccio, puoi mettere tutto il nucleare che vuoi, ma il benessere continuerà a essere sul profitto e quindi guerre e rallentamenti infiniti, fino alla sua ovvia scomparsa. Gli scienziati del Cern Esa e Nasa ce lo dicono da tempo, ma siamo ancora qui a parlare di sovranità. Finchè non si collabora come sulla stazione spaziale, non c'è soluzione che tenga. Solo palliativi e speculazione
@@MrSbiellato1 E' chiaro che non mi aspetto possa essere compreso il mio discorso. D'altronde non si studiano questi argomenti in vari sedi universitarie e per anni, se le argomentazioni posso essere discusse in quatto righe qui. Vero è che la tua risposta ha fatto emergere un sentire comune e rilevare una mancanza di capacità di analisi e riflessione ad ampio spettro. Quando si ha fretta è il momento di riflettere due volte in più prima di agire, per non dover nuovamente rincorrere.
Avete parlato di accumulo di energia elettrica nelle batterie, sarebbe stato bello parlare anche della centrale di Entracque (CN) che, da Piemontesi, dovreste conoscere, una centrale idroelettrica, a pompaggio, da 1.280 MW di capacità di generazione, costruita proprio per immagazzinare l'eventuale eccesso di energia elettrica prodotta dalla centrale termonucleare di Caorso (PC), una mega batteria (non l'unica) da 1.280 MW.
18:46 "Hai toccato diversi punti" (esponendoli con una povertà di linguaggio unica) Consiglio da amatore del mondo podcast e in generale di questi format, se dovete inserire persone all'interno del progetto/spettacolo assicuratevi che abbiano almeno le competenze lessicali basiche per potere esporre il proprio pensiero invece di invitarli perchè sono i proprietari dei locali in cui si riprende. Ho finito l'episodio esclusivamente per la competenza e conoscenza dell'ospite, piuttosto che fare queste figure barbine stendete un canovaccio e imparatevelo a memoria. E' il primo episodio della serie quindi non me la prendo così male ma se già all'inizio di un nuovo progetto si comincia così BUENA SUERTE
ma perchè non si pensa di mettere dei pannelli vicino alle autostrade e cosi non si occupa terreno agricolo lungo tutta la corsia di autostrada quanti km si potrebbe istallare?
be non è un problema io ho un impianto fotovoltaico da 4 anni non ho mai dovuto spolverarlo come cavi non sarebbe diverso da un impianto delle stesse dimensioni nei campi il vero problema è un altro se venisse a gradinare con chicchi molto grandi farebbe dei danni rilevanti@@albertozanellato6776
La sicurezza sono d’accordo, è un non problema ma sui costi ho parecchi dubbi. Solare ed accumulo continuano a calare e il trend andrà avanti per ancora dei decenni. L’Italia poi è fortunata ad avere parecchie centrali a metano, metanodotti e riserve strategiche di metano sufficienti a soddisfare il bisogno nei mesi in cui non c’è abbastanza solare. Tra 20 anni, ovvero il tempo necessario per costruire una nuova centrale nucleare in Italia, sarà prevedo molto più conveniente produrre idrometano dal surplus prodotto dal solare piuttosto che usare il nucleare.
@@SoluzioniGreen Sarebbe molto interessante capire se la rete italiana di riserve, metanodotti e centrali a gas possa funzionare con anche una percentuale di idrogeno. Avevo letto che fino a 20% idrogeno e 80% metano non serve modificare gli impianti.
@@SoluzioniGreen No, vi prego, non armaroli 😂 Le sue argomentazioni sono letteralmente: le rinnovabili vanno alla grande, crescono e costano sempre meno quindi il problema è risolto
Naturalmente l’informazione seria la fanno i dati oggettivi e chi a presentarli se ne intende dell’argomento, la controporta a dati oggettivi è ignoranza o dati falsi. Se fai un incontro con un astronomo non serve un terrapiattista per controbattere.
Puoi andare a parlare anche con i ragazzi di nucleare e ragione - tutti con lauree e dottorati in campi STEM se non addirittura energetica, i ragazzi de la fisica che non ti aspetti e tantissimi altri divulgatori scientifici, ti diranno tutti quello che dice qui il cosiddetto avvocato. Tutti con dati, statistiche e report alla mano, nonché tutta la formazione necessaria per interpretarli correttamente.
@@energyphd9180 Sarà anche vero quel che dici...Non ho dati per contestare. Resta il fatto che ce ne vorranno migliaia e migliaia di conferenze e incontri per convincere gli Italiani in maggioranza per concretizzare la cosa. Poi si dovra' fare una legislazione apposita evidentemente a rischio referendum abrogativo. Vinto eventualmente il referendum si dovranno individuare i vari siti (mica farete sto casino per una sola modesta centrale) e ovviamente accettati dalla popolazione locale. Trovati i siti a furor di popolo si dovranno trovare gli investitori (mica vorrete che ci pensi lo stato. Siamo capitalisti o no?). Poi i progetti, la costruzione e la inaugurazione del futuro ministro alle infrastrutture (Salvini non ci sarà più: siatene certi) della prima centrale terminata. Hai voglia ad aspettare tutto sto tempo. Nel mentre noi vetero-rinnovabilisti avremo realizzato talmente tanti impianti con accumulo di vario tipo che le centrali nucleari saranno superflue e adatte solo alla coltivazione di funghi.
@@alnovemilauno1860 io invece faccio riferimento a dati proveniente dai report JRC, UNSCEAR, Eurostat, European Environment Agency, IEA e IAEA. Sul fatto che convincere gli italiani è un lavoro durissimo siamo tutti d'accordo. Sospetto che l'unica soluzione sia aspettare che le nuove generazioni, ampiamente meglio informate delle precedenti, abbiano i numeri necessari per "battere" democraticamente quello che è lo zoccolo duro del paese oggi. Cioè la generazione die boomer, che si è lasciata abbindolare dalla propaganda terroristica post-Chernobyl e che, però, ha i numeri dalla sua parte in questo momento. Tuttavia il problema non è quello di dover vincere un referendum, in quanto non è necessario farlo, ma piuttosto che questa tecnologia abbia un consenso sufficientemente ampio da convincere un qualsiasi governo a stanziare i fondi necessari e rimettere in moto enti regolatori e filiera senza la paura di perdere consenso. Siamo d'accordo che è un lavoro enorme e richiede un'opera di divulgazione scientifica mastodontica e lunga. Ma finché la fa qualcun altro (i.e. l'avvocato dell'atomo, CNeR e altri divulgatori) non vedo perché criticarli e dargli degli idioti. Per quanto riguarda voi "vetero-rinnovabilisti" la cui tecnologia è comunque importante per un'eventuale transizione energetica a basse emissioni, vi consiglio di andare a vedere la storia dell'Energiewende tedesca per decidere se davvero "avrete già risolto tutto a suon di accumuli (ah, avete almeno la più pallida idea di come sistemare il problema degli accumuli stagionali? No, perché per quella non solo ci sono problemi di scalabilità, ma proprio non c'è nessuna idea di tecnologia fattibile). Ah, prima sono stato gentile e ho detto che la Germania è convinta che ce la farà, in realtà l'epilogo c'è già stato, e si chiama "aumento delle emissioni condito di recessione economica". Se non è sufficiente, consiglio di fare un calcolo di massima di quanta capacità rinnovabile, accumuli e adattamenti della rete elettrica nazionale servano per avvicinarsi ad un net zero. Contando che poi servirà capacità ulteriore per elettrificare altri settori chiave, come i riscaldamenti (cosa che la Francia sta già facendo) e i trasporti. Poi mi fai sapere quanti soldi servirebbero, chi mette i capitali, quante materie prime bisognerebbe estrarre e quale paese dovremmo andare a sventrare (e arricchire), a quanta superficie terrestre dovremmo rinunciare e quanto più alte diventerebbero le bollette. Se ti sembra uno studio complesso non ti preoccupare: sono sicuro che se farai un'analisi fatta bene ti renderai conto che ci sono giusto un paio di "showstopper" tecnici ben prima di andare avanti con tutti il calcoli.
@@energyphd9180 Evviva. Siamo allo scontro ideologico: 1) Non è coi boomer che te la devi prendere ma alla generazione appena successiva; quella che ha vissuto il 69 con le occupazioni di atenei e superiori; che ha manifestato per la fine della guerra in Viet-Nam; che ha vinto il referendum sul divorzio e tutti gli altri di quei tempi compresi i due sul nucleare: ha vissuto gli anni di piombo e sconfitto il terrorismo; che ha manifestato contro i missili nucleari in Italia e tanto altro Se fai questi errori di valutazione politica direi che stai andando dritto contro delle illusioni. Poi sentirmi dire che io mi sono lasciato abbindolare mentre tu sei gagliardo e fico e non ti fai abbindolare da nessuno proprio non ti fa entrare nelle mie simpatie. Troppo presuntuoso per il mio carattere. 2) Sulla questione dell'eventuale referendum anche qui sei su una strada inconcludente perchè non si tratta di stabilire se è o meno necessario ma prendere atto che sicuramente sarà richiesto da Regioni, Parlamentari, Raccolta di firme o altra modalità se venisse approvata una legge per la costruzione delle centrali. Qualora la Corte Costituzionale lo riterrà ammissibile il Referendum si farà e il risultato non è assodato per nessuno. 3) Vere gran parte delle osservazioni tecniche che elenchi in così ampia misura. Resta il fatto che prima che ci sia l'ipotizzato contributo nucleare in Italia passerà una generazione se va bene. E hai voglia risolvere i problemi tecnologici che indiscutibilmente ci sono. Oppure vuoi farmi credere che al mondo ci sono le capacita di realizzare e gestire centrali nucleari ma non c'è e non ci sarà mai la capacità di risolvere i problemi di intermittenza, di accumulo e di versatilità della rete? La tua mi sembra una posizione alquanto pelosa. O non ne convieni! 4) La capacità o difficoltà di elettrificare riscaldamenti e trasporti c'è ed è uguale a quella che ci sarebbe se la fonte di energia fosse quella nucleare. Non vedo che ci azzecca la questione; oppure scrivi solo per allungare il post? 5) I capitali per ora li stanno mettendo principalmente e sempre più corposamente i privati col contributo pubblico per gli impianti domestici. Non so se da te non si nota ma nel Veronese su case e aziende gli impianti si stanno moltiplicando esponenzialmente. 6) Le ultime considerazione che fai sono annoverabili fra le opinioni, quindi per loro natura opinabili e infatti non le condivido. La cosa inoltre stride con le premesse di qualche post sopra scritto.
Premetto che sono a favore del nucleare. Per correttezza di informazione: la diga del Vajont (come struttura) non ha avuto il minimo problema. È stata la montagna che è franata a causa dell'aumento del livello dell'acqua (necessario per creare il bacino). Tale frana ha creato un'onda che ha sormontato la diga (come lo tsunami scavalcò i muri di protezione della centrale giapponese). Molto spesso si espone la cosa in modo che sembri che sia stata la diga a cedere...
il livello di preparazione di quello a sinistra è imbarazzante, come le sue battute. La visione merita solo perché c'è l'avvocato dell'atomo e i temi trattati
Meraviglioso, finalmente i mondi (fintamente divisi) che si incontrano e si parlano normalmente in un ambiente di fiducia reciproca e rispetto delle competenze. Per il bene di tutti.
Grazie infinite
''ambientalismo senza nucleare è giardinaggio''
Il tentativo antropocentrico di costruirsi un eden su misura non è ambientalismo. Nucleare ed ambientalismo non staranno mai bene assieme nella stessa frase.
Nn è male far venire un infarto all inizio all ospite 😅
Già 😅😅 li testiamo per bene
La compenza tecnica di Luca Romano è altissima, è uno spettacolo ascoltarlo
Fra l'altro per niente in conflitto..
@@Vagonelletere1969infatti non è in conflitto
@@Ginp- 😅😅
Beh è necessario per aggirare il pubblico. Se fosse anche impreparato il palco cascherebbe subito.
@@Vagonelletere1969 ? non è in conflitto, quelli in conflitto sono le associazioni di falsi ambientalisti come greenpaece e legambiente
Stima infinita per quelle persone che ti fanno capire cose complicate come fossero semplici.
Podcast fantastico, grazie! Luca Romano molto preparato e chiaro nelle spiegazioni.
Molto interessante il confronto su energia condivisa (prodotta in maniera de-centralizzata) e nucleare, che risultano tecnologie non solo complementari, ma anche sinergiche: si può infatti ipotizzare uno scenario in cui le grande città e i distretti industriali sono elettrificate con maggior quota di nucleare, mentre le zone più rurali con energia prodotta in loco con pannelli (+ accumuli) . Questo può consentire anche di concentrare lo sforzo di potenziamento della rete elettrica nei tratti critici (centrale nucleare - grandi città - distretti industriali) contenendo i costi di adeguamento della rete
Estremamente interessante e piacevole. Questa è l'informazione che dovrebbe essere in tv. E invece c'è la Gabanelli.
Grazie mille
Bella live, pacata, competente, divulgativa. Un grande GRAZIE!!
Complimenti per questa live, Luca una garanzia.
Video*
Molto interessante e utile. Conosco bene l'avvocato dell'Atomo, Mi piace la missione di educazione sul nucleare e per una rivoluzione green io penso che sia assolutamente necessario sia sviluppare le energie rinnovabili ma anche affiancare centrali nucleari molto più sicure e pulite di quelle fossili
Grazie mille per il supporto.
Spero che questo nuovo format di divulgazione ed approfondimento piaccia
A me piace moltissimo e vorrei vedere simili dibattiti in TV in prima serata perché c'è tanta ignoranza in giro su questi temi
"l'acqua non puo' prendere fuoco" 🤣🤣 E' cosí abituato a spiegare l'ovvio che ha dovuto dirlo
Beh a Fukushima è successo 😂
Bellissima puntata, complimenti a tutti e tre, un confronto molto maturo e interessante, bravi bravi
Complimenti ragazzi....! Ottimo podcast. 2 mondi che si parlano in maniera civile è la cosa più bella che possa accadere in questi tempi...! Il mio sogno più grande è avere una casa alimentata a fotovoltaico, e l'azienda energivora dove lavoro alimentata dal nucleare...! Complimenti.
Grazie
43:00 CONFERMO: mio figlio, laureato con 110 e Lode in Ingegneria Nucleare al Politecnico di Milano, si trova in Francia a Grenoble per proseguire il suo Dottorato di Ricerca finanziato da una Università francese.
Se fosse rimasto in Italia.... non avrebbe avuto sbocchi ma avrebbe sicuramente incontrato "blocchi" !!
Già
Ovvio lì hanno le centrali e le bombe...
@@linkbato Meglio avere le bombe e non dipendere da Washington per la difesa. A differenza della colonia americana italica
@@jhonnydiamond hhuuummm! sei fuori tema..
@@linkbato perché dici? Tu hai citato le bombe atomiche che con l'energia delle centrali in comune hanno solo la il tipo di atomo utilizzato.
Lui ha aggiunto che è meglio sapersi difendere da soli piuttosto che dipendere da un'altra potenza.
Non mi sembra che abbia fatto nulla di più di quello che hai fatto tu.
Molto bello e soprattutto molto interessante questo nuovo target. Bravo, forse il più bel video fatto
E' un bel pezzo di filosofia, quella delle comunità energetiche. L'illusione che una paese come l'Italia sia fatto esclusivamente di piccoli centri urbani di casette a schiera. Niente industrie, niente condomini. Forse su Sim City. In aggiunta alle solite speranze sul futuro, che si sviluppino tecnologie efficienti di accumulo economicamente sostenibili, che le rinnovabili domestiche siano sostenibili senza incentivi pubblici, ecc. Poi ci si mette li con la calcolatrice, e si vede che:
Una pala eolica da 200kW alta tra i 30 e i 50 metri, una ventosità stimata di 6,4/6,5 m/s a 30 metri d’altezza, con un livello di turbolenza tipico delle condizioni di ventosità mediterranee e un installazione effettuata sotto i 1000 metri sopra il livello del mare, con una media di produttività per gli impianti eolici di grandi dimensioni di circa 2000 ore equivalenti annue, produce circa 440.000 kWh annui, 0,44 GWh.
La centrale nucleare di Gundremmingen, del 1985, (Germania), chiusa anzitempo, occupa un'area di 35 ettari (0,35 km²), per 2.600 MW di potenza, produceva 20.000 GWh di elettricità all'anno.
CI vogliono 45 mila pale eoliche per fare la produzione di una centrale nucleare.
ps: nessun quantitativo di merdeoliche può dare l'energia di una centrale a fissione, dato che quest'ultima è totalmente sotto il controllo dell'Uomo.
La monnezza a vento NO.
Senza considerare che tu vuoi il frigo che funziona anche quando non c’è vento.
@@emiliomarinone2112 Ma anche quando la centrali nucleari sono ferme in manutenzione.... Per qualche decennio non puoi stare senza gas, allora perché non usarlo per tappare i buchi delle rinnovabili...
Le comunità energetiche sono una trovata per consentire anche a chi non può avere il proprio fotovoltaico di fruire di quello altrui o "in cooperativa".. poi purtroppo gli sconti che avranno ricadrànno sugli altri... Magari non ci piace ma non vedo cosa ciò centri con una pala eolica da 200 kW, quando ormai l'eolico offshore ha gruppi di produzione anche da oltre 15 MW ossia 75 volte i riferimenti citati.. Poi l'area occupata sinceramente che c'entra se magari il parco eolico fosse a 30 miglia nautiche dalla costa e quindi nascosto dalla curvatura terrestre... Certamente un missile di Putin non farebbe lo stesso danno se sparato invece a una nucleare...
@@emiliomarinone2112Magari un esempio migliore... Dato che il mio frigo classe A+ si mantiene ancora funzionale, se chiuso, per 24 ore... e consuma così poco media meno di 35 W che gli basterebbe un pannello con anche solo una batteria al "piombo" da auto...
Però fatelo parlare, fategli finire i ragionamenti senza continuare ad interromperlo: che delirio i primi 20 minuti. Capisco l'esigenza di "spettacolo" da parte vostra e capisco che chi conduce voglia giustamente avere il proprio peso nella discussione (il podcast è vostro) ma, dato il tema e dato l'ospite assolutamente preparato, fatelo parlare per la quantità di tempo che ritiene necessaria per completare un ragionamento o una spiegazione. Altrimenti è fastidioso. Grazie.
Apprezzo il feedback.
Purtroppo, parlo per me, era la mia prima esperienza...lo terrò a mente per i prossimi episodi
@@SoluzioniGreen grazie a te per aver compreso il tono costruttivo della critica: il canale è fighissimo!
Grazie mille
Grazie.
Quando ha interrotto il discorso sulla chimica per dire quella cagata sui pannoloni stavo per impazzire.
@@SoluzioniGreen bravissimo, apprezzo davvero tanto la tua umiltà in risposta a questo feedback ❤
Vorrei darvi 1000 mi piace in uno, in quanto non ć è transizione ecologica senza nucleare, con le tecnologie odierne e in considerazione del loro piazzamento sul mercato!!! Quello che conta è il mix energetico, la sostenibilità economica dello stesso ed il minor impatto carbonico
Grazie mille
cosa ci sia di ecologico nel nucleare non si sa, tralaltro non è nemmeno una rinnovabile....
@@massimoscannerini2718 vediamo... Le prime 3 cose che mi vengono in mente sono 0 emissioni di CO2 o altre sostanze inquinanti o climalteranti, il fatto che le centrali occupano pochissimo spazio a fronte del l'immensa quantità di energia che producono e la longevità degli impianti. Se vuoi sapere di più sull'argomento ti consiglio (per iniziare) il libro di Luca Romano: "L'avvocato dell'atomo".
@@reuvennatanelneamt7027 mi fermo al primo che basta e avanza, la CO2 non è un inquinante e nessuno al mondo può dimostrare che alzi la temperatura terrestre, le centrali a fissione producono inquinanti altamente pericolosi tra cui ti ricordo il plutonio...
@@massimoscannerini2718 non è che non si sa, è che non lo sai. È la tua arroganza ti fa credere che non ce ne siano :)
Grazie per le informazioni...
Io c'ero quando ci fu il disastro di Cernobil ma, nonostante i ricordi tristi di quel periodo, penso che dobbiamo tornare ad avere le nostre centrali nucleari.
Speriamo in una svolta.
Grazie per il vostro servizio di divulgazione.
contenuti interessantissimi, complimenti!
1:04:10 da lavoratore del settore permetto di dissentire, gli standard di qualità del servizio raggiunti dal nostro distributore sono un benchmark mondiale sia in termini di numero e durata delle interruzioni sia per quanto concerne l'aspetto commerciale (in Italia sono presenti ad esempio 30 MILIONI DI CONTATORI che sono teleletti da remoto con un rate di oltre il 99%).Il fatto che in Italia siamo abituati ad avere l'energia elettrica a disposizione con una tale perfezione forse genera qualche problema di prospettiva su cosa sia una rete di distribuzione efficiente. Grazie Avvocato per la pazienza che porti per istruire queste povere anime.
a me sentendo quello che ha detto mi vengono in mente solo quei pochi casi isolati al sud dove a seguito del calore improvviso, una scarsa organizzazione e tecnologie non modernissime vi erano stati blackout temporanei, sembra che l'abbia buttata li facendone un caso piu grande di quel che è
Ciao, non vi conoscevo prima, questo è il primissimo vostro contenuto che vedo, conoscevo invece già Luca Romano di cui ho ascoltato diverse cose e letto il libro. Super ospite con cui iniziare questa vostra nuova avventura, se posso permettermi vi consiglierei solo di lasciare finire ogni intervento agli ospiti perchè è sempre molto fastidiosa l'interruzione.
Detto questo il podcast mi è piaciuto, vi seguirò e vi faccio i miei auguri per il vostro progetto! Bravi.
Grazie del feedback... Essendo il nostro primo ospite, come hai visto, siamo un po' acerbi nella moderazione... Speriamo di migliorare in futuro
Il ragazzo a destra sogna un paese 90% rinnovabile perché lui vive nella casa indipendente fuori città e pensa di poter applicare lo stesso principio alla maggior parte del paese 😂.
La rete elettrica è carente! Potenziarla? No, mi sembra molto più semplice ristrutturare tutta la rete elettrica e renderla bidirezionale, creare una colonnina per ogni singola macchina e creare campi sterminati di impanti fotovoltaici, e impianti di accumolo grandi come piscine olimpioniche sotto ogni palazzo di ogni città 😂
Il una casa indipendente la combo impianto fotovoltaico+ cappotto termico + accumulatore è sacrosanto
ma pensare che si possa scalare a città e industrie è follia
grazie ❤❤❤ qualcuno che conosce l'effetto Joule e le strutture ad albero
Discussione fantastica, grazie veramente.
Top ospite + top argomento = super incontro. Grazie per il tuo lavoro e complimenti! 👏
complimenti per i contenuti portati in questo video!
Grazie mille
Il nucleare è imprescindibile per una gestione energetica equilibrata. Grazie per questo video!
Grazie per aver organizzato e pubblicato questo intervento!
Ho ascoltato la parola mafie tante volte e vorrei ribaltare il ragionamento: le mafie sono una della cause per cui il nucleare non c'è oggi in italia, non una paura che dovremmo considerare per il futuro. Intendo che il nucleare metterebbe fuori gioco le mafie in tema energia e quindi è ipotizzabile che negli anni le mafie abbiano infiltrato uomini ovunque di modo da mantenere lo statusquo. Pensare che le mafie possano avere ispezioni della IAEA o che le mafie infiltrino persone nella IAEA non è comunque da escudere nel lungo periodo. PS: ricordo male o un noto capoclan era invischiato con le pale eoliche?
Video super interessante come sempre, questi sono argomenti di cui si dovrebbe parlare decisamente di più!
Grazie mille... Io faccio del mio meglio,
Nooo grandissimo, mai mi sarei aspettato di vedere Luca in questo canale ❤
Spero chea chiacchierata sia gradevole
@@SoluzioniGreen la chiacchierata sarà sicuramente gradevole, bisogna vedere se il tuo pubblico è recettivo e di mente aperta.
Apprezzo però il tuo coraggio nel fare questa intervista in questo canale.
Grazie mille
@@SoluzioniGreen alla fine non è andata male nei commenti dai 😂
pensavo peggio!
Ottimo podcast!! Interessantissimo. Non c'è transizione, senza nucleare
Ottimo inizio, complimenti!! Altri ospiti interessanti potrebbero essere i ragazzi di "chi ha paura del buio?" Che trattano spessissimo anche di trend climatici, ma anche Entropy for life!
Molto utile. Grazie
Bello questo video, io sono sempre stato a favore del nucleare. 10 anni fa già dicevano che era tardi, oggi siamo qua, 10 anni sono passati e avremmo gia le nostre centrali attive e invece no, probabilmente tra 10 anni rifarò lo stesso commento!
Possibile
Purtroppo si 🤷🏻♂️🤦🏻♂️
10 anni fa significa che hai votato anche il referendum del 2011?
Non mi ricordo sinceramente.
Ricordo che ci fu il referendum ma non se votai siccome non ero ancora maggiorenne. Sono di ottobre quindi forse non avevo l' eta😅
10 anni fa iniziarono le centrali di Flamanville e Hinkley point e ancora sono di là da venire...
Solo il nome del podcast vale la pena, grande.
Questi dibattiti sono utili perché sono pacati, equilibrati e non inquinati dell'ideologia. Bravi ragazzi
Se posso vorrei suggerire la lettura del libro "L'avvocato dell'atomo", scritto dall'ospite del video.
Il testo è scorrevole ed utilizza un linguaggio chiaro e accessibile anche a chi non ha una formazione scientifica. Non si limita a esporre le proprie opinioni come se fossero certezze, ma le supporta con numeri, dati e fonti affidabili e imparziali.
Il testo adotta inoltre una forma originale: si presenta come “l’avvocato” e risponde a una serie di “capi d'accusa” contro l’energia nucleare. In questo modo affronta le principali critiche che si riscontrano su questo tema e le esamina con rigore e razionalità.
Grande Luca sono d’accordo con tutto quello che dici !
Speriamo che in Italia qualcuno si svegli !
Quello a sinistra non mi sembra molto consapevole di quel che sta dicendo...
è un buon esempio delle osservazioni di un cittadino poco consapevole però, anche (e specialmente) loro devono essere istruiti
Apprezzo molto Luca Romano, ottimo video
Interessante molto interessante. 👍
Abito in condominio e con il fotovoltaico mi potrei accendere una lampadina 😂
io con un pannello solo faccio funzionare (quando c'è il sole) frigo, 2 computer, luci e mi avanza
@@raffaele71855 questa è una cazzata. Un pannello a pieno regime produce 0,4kW. Neanche il frigo compensi
@@silvioeancoravivo1769 Ah il tuo frigo consuma più di 400 watt? il mio di media 80 e non è neanche piccolo 😅
@@raffaele71855 in media un frigo consuma 0,24 kWh. A pieno regime anche di più. Dubito tu faccia quei numeri con altre robe attaccate e un solo pannello, anche perché produce quando il sole c’è, e quanto mi risulta il frigo va pure di notte. Si va bene, le batterie, ma con un pannello quanto produci sul serio?
@@silvioeancoravivo1769 Ho capito, non sai di che parli
Grazie, molto interessante
bellissimo video ed interessante, complimenti!
Grazie
29 min le barre di cemento spesse QUANTO? .. hHAHAAHAHH si sarà confuso con l' acciaio .. ma va bene così. l avvocato dell atomo lo apprezziamo anche quando sbaglia ! forza siamio con te!!!!!!! e ti ringrazio per quello che fai!!!
Minsoffermerei sul fatto che si impressiona nel vedere armature cementizie di 1500 mm. E di ieri l'esplosione della centrale idroelettrica dove armati simili sono esplosi tranquillamente, impressionante i vigili del fuoco
@@evander1978ah perché secondo te dentro il contenimento del reattore c'è acqua a pressione che arriva da una diga?
🤡
@@GioJonnhyK
Che si sviluppi pressione in un sistema di centrale nucleare direi che è ovvio..
Ma il mio punto è sul suo "impressionarsi".
Cos'è un bambino? Un anziano che so meraviglia di fronte a palazzi altissimi?
Non è una garanzia di nulla, non è un dato di sicurezza parametrico di alcunché.
Tutto qui, il mio esempio dimostra come la sicurezza è tale fin quando non accade che viene meno, impressionante?...
@@evander1978 🤡🎪 la pressione zero non esiste in un campo gravitazionale di un pianeta
Sempre bello ascoltare l'ottimo e preparato Luca Romano. Andrebbe candidato alle elezioni Europee, almeno porteremmo in Europa una persona preparata in tema di energia
Povero Luca, un inizio difficile xD Come sempre ottima divulgazione, grandi!
Vedere Luca che pedala sulla Cyclette è impagabile! 😂😂😂
Complimenti per aver portato questo ospite!
Vogliamo fare le cose diversamente 😅😅 so nota?
Bellissimo episodio, complimenti a tutti!
Intanto mi piace sulla fiducia.
Attendo di scoprire in questo podcast (in questa e le prossime puntate) non solo i “non problemi” del nucleare ma anche i veri problemi e se davvero è l’unica alternativa per garantire la produzione energetica di base con l’incostanza delle fonti rinnovabili.
Grazie mille per la fiducia e buona visione
Ti consiglio gli innumerevoli podcast tenuti da Luca romano sempre qui su YT oppure di leggere il suo libro o quello di Geopop se vuoi una visione completa e iniziare a capire molto di più detro alla frase da slogan: "Andremo solo a rinnovabili!"
spoiler SI.
a meno che non inventi la kriptonite e la usi per far pedalare superman sotto ricatto
@@GioJonnhyK Si riguardo a cosa?
@@GioJonnhyK😂😂😂
C' è solo una cosa di cui mi posso lamentare... Che solo ora scopro questo canale.
Perché cambiare le proprie abitudini (smart working, "vivere piú la casa") per mettere i pannelli, quando possiamo mantenere le nostre abitudini e avere energia a volontà con il nucleare?
Perché per quanto puoi cambiare le abitudini non riuscirai mai ad essere autonomo dalla rete e non ci riescono le aziende produttive energivofe e non
@@Aquimel appunto. Non dobbiamo cambiare le nostre abitudini se colleghiamo delle centrali nucleari alla rete
Ottimo format bravi tutti
Complimenti, video interessantissimo!
Grazie mille
Chapeau
Come togliere la sete col prosciutto...granitico Luca Romano, il guai è che lui da solo non basta, tocca a noi contribuire a sostenere il processo. 🥂
Io provo a fare la mia parte
Molto, molto interessante
Ma solo io ho paura delle bollette e non del nucleare
bravo Davide
Grazie Davide è stata un'ora molto interessante, che mi ha ulteriormente convito che il nucleare sarà la soluzione migliore!
Felice che questo nuovo progetto sia interessante e stimolante
quello che continua a sfuggire è che È L'UNICA SOLUZIONE 😂😂😂
Complimenti per il video, molto interessante. Purtroppo in italia si va dietro alle emozioni o a chi urla di più.
Il fatto di aver fatto referendum dopo Chernobyl......
L'unico referendum valido della storia insieme a quello sul divorzio. Democrazia diretta, una rara testimonianza di democrazia in questo paese, nel bene e nel male ovviamente.
grande Luca. avanti così.
rivoluzione nucleare in Italia
In effetti anche in questo campo l'Italia ha le sue eccellenze, come addirittura due premi nobel in Fisica ... entrambi contrari alle attuali centrali nucleari.
Il primo problema delle centrali nucleari è lo stesso di una a gas, dipendenza totale da nazioni straniere, senza entrare in dettagli su quale sia il sistema migliore o dei rifiuti radiotossici che non esistono nelle altre forme di produzione, la Francia a causa delle rivoluzioni in Africa ha dovuto chiudere metà delle sue centrali nucleari, poi bel video senza un vero contraddittorio.
@@Antonio_DG La Francia importava il 20% dai paesi africani e i maggiori produttori di Uranio sono il canada, kazhakistan e mi pare l'australia quindi non abbiamo affatto il rischio come col gas. Invece il maggior produttore di pannelli e pale eoliche è la cina.
@@giuseppegiovani2748 La Francia si prendeva il 100% dell'Uranio del Niger, le importazioni variano molto da anno ad anno, adesso mi spieghi tu dove hai trovato delle notizie che forse non hai compreso, anche perché i paesi africani si sono ribellati uno ad uno, ma in sostanza per dire il 20% devi anche spiegare dove hai preso queste informazioni visto che non non è vero, e non citi l'Uzbekistan che invece è un paese molto più importante per le importazioni di uranio per la Francia, se io parlo di Francia si parla di Francia, il Kazakhistan non lo userei come modello di governo democratico, come con tutte le varie repubbliche ex-sovietiche, soprattutto se terminano con stan, cosa che dimostra che non hai colto il succo di quanto ho scritto, poi ti faccio sapere che la Francia non ha buone relazioni con l'Australia da cui ha importato a singhiozzo, soprattutto dopo lo scherzo dell'annullamento della commessa di sottomarini, ma visto che ti va di parlare di statistiche la Francia ha chiuso delle centrali dicendo che c'erano danni strutturali, ma in realtà hanno ridotto le importazioni da qualche anno, vuoi ritentare? prova con informazioni vere, non unirci informazioni superflue che non indicano nulla e soprattutto usa la logica.
@Antonio_DG
1-Non so se sia vera la storia del Niger ma anche se si stava prendendo tutto l'uranio del Niger questo non significa che la Francia acquistava solo da loro.
2-Solo il 10% dell'uranio europeo viene dal Niger quindi la Francia non ha avuto alcun problema dato che subito dopo il Kazakistan e l'Australia si sono proposte per sostituirlo.
3-Te hai parlato di Francia per fare l'esempio di come se si costruisce il nucleare allora saremmo in mano a potenze straniere, a parte che questo varrebbe per qualsiasi cosa e inoltre è anche falso dato che i maggiori esportatori sono paesi alleati e democratici.
4-Non ho mai parlato di democraticità ma di relazioni internazionali e con il Kazakistan non sono male, inoltre tanto per informarti loro hanno un index di democrazia doppio a quello cinese e russo e triplo a quello dei paesi arabi da cui importiamo petrolio.
5-A differenza della Russia il Kazakistan non è abbastanza potente da mettere a rischio la stabilità dell'Europa quindi non ci sono gli stessi rischi.
6-Te pensi davvero che due paesi come Francia e Australia tagliano i rapporti per qualche sottomarino, se così fosse allora l'Italia lo avrebbe dovuto fare dopo che il governo francese ci ha impedito di creare il più grande porto navale militare europeo con l'acquisizione della loro industria navale, ma non l'abbiamo fatto perchè non siamo scemi.
7-Le importazioni di Uranio francesi sono stabili a circa 2.000 tonnellate.
8-La Francia sta costruendo nuove centrali nucleari o le sta ammodernando ed è appena stato proposto la costruzione di 6 nuovi reattori.
Non so dove tu prendi le tue informazioni, forse te le inventi chi lo sa. Comunque torno a ripetere che se per te il problema è che affidiamo il nostro reparto energetico a paesi esteri allora il nucleare sotto questo senso è il più sicuro.
@@giuseppegiovani2748 Non ho mai scritto che si riforniva esclusivamente dal Niger, perché non è l'unico stato africano dove prendevano l'uranio, ma vista la tua ignoranza ti spiego anche come funziona lo sfruttamento delle risorse, la Francia contava di avere miniere sue, controllate da aziende francesi in Africa, quindi non le sfruttavano come ossessi, ma ovviamente si diversifica, la Francia non ha mai davvero avuto dei fornitori stabili, eccetto appunto i possedimenti coloniali in Africa, non il 20% come dici tu, ovviamente di più, ora dopo che hai ammesso la tua profonda ignoranza dicendo che nemmeno sai quanto uranio la Francia fotteva al Niger non mi è chiaro perché cerchi di confrontarti con quello che ho scritto, la Francia sta razionando la produzione di energia nucleare, ha ridotto gli acquisti di uranio e ha aperte metà delle centrali che potrebbero operare, quindi fatti un grande favore e non cercare di scalare i vetri con scarpe di sapone.
secondo me il VtG è una cosa fantastica per un uso domestico, per un uso di comunità credo che in caso di black out esista il rischio di trovarti al mattino con la macchina completamente scarica e al lavoro ci mandi qualcun altro.
Se a fine anno avete pagato 2000 euro per gasolio e consumi domestici, ne avete speso 10 mila per gli altri usi energetici nella catena del valore di quello che comprate.
Noto dagli argomenti dei verdi che hanno veramente poca contezza di quello che è necessario fare per la transizione, non esiste solo il livello domestico cari miei, quello che vedete in bolletta o alla pompa di benzina è solo una frazione dell'energia che usate, guardavi in torno, ogni singolo prodotto, cibo, vestiti, computer, ogni cosa è fatta con una certa catena del valore e ce ne sono 5 per ogni prodotto, aprite il frigo, troverete che sono servite 200 aziende di ogni genere per farvi avere le cose, vi lascio pensare a tutti i prodotti che trovate al supermercato, in generale una buona euristica è considerare il 40% di tutta la vostra spesa annuale dovuto al costo e uso dell'energia, i resto è manodopera e ricavi, e purtroppo per la loro illusione non sono affrontabili con cose come le comunità energetiche.
Finalmente ho trovato un difetto a Luca Romano...a prescindere da Torino e dal Piemonte, ho infatti una bassissima considerazione dei sabaudi.😜😄
Azz
@@SoluzioniGreen inteso in senso letterale: riferito ai Savoia.
Ah ok...😂
Rega tutto bello ma per alimentare una sana informazione, non potete farlo lasciando suonare una sola campana. Bellissimo format e organizzazione comunque, che non sia una critica ma un appunto...
Ditemi chi invitare in opposizione... Comunque, avendo fatto un recap generale su tanti aspetti non vedo dove potesse essere utile un contraddittorio
Ancora con questo contraddittorio, lo esigete come se fosse un tema soggettivo dove bisogna convincere che la propria parte sia quella più corretta. NON è un tema soggettivo, c'è una sola verità ed è quella scientifica esposta da luca, verificabile con un minimo di studio e comprensione di paper scientifici. Voi il contraddittorio lo volete solo per sentirvi dire quello che vi piace, senza bisogno di alcuna fonte o prova scientifica.
@@SoluzioniGreen l'avvocato del sole, of course!
@@SoluzioniGreen Armaroli
Seveso vs Saluggia, credo ci sia una tendenza a vedere il nucleare in luce molto più sfavorevole rispetto ad esempio al rischio chimico. Solo che nel primo caso la paura porta a rifiutare la tecnologia in toto, nel secondo no.
Rubbia dopo l'alluvione a Saluggia (Vercelli) del 2000: Sfiorata una catastrofe planetaria. La soluzione trovata è stata quella di costruire un muro alto circa 5 metri e profondo circa 15 😂
E cosa c'entra?
Sappiamo perfettamente che i rifiuti radioattivi non sono stoccati nel modo più corretto. Va fatto infatti il deposito nazionale.
Spoiler, la maggior parte dei rifiuti radioattivi vengono da ospedali e industria. Chissà perché ve ne dimenticate sempre!
rubbia sembra che su ste cose di fregnacce ne abbia dette tante...
Rubbia era anche negazionista climatico
@@GioJonnhyK Praticamente per voi semicolti i nobel (Rubbia e Montagnier) e i pulitzer (Hersh) sono alla stregua di quadrupedi non perchè siate in grado di dimostrare gli errori che hanno detto sulla base di dati o fatti, ma semplicemente perchè non la pensano come il vostro beniamino di turno e questo vi manda al manicomio.
Questo è un altro problema italiano, cioè pensare che solo perché Rubbia ha vinto il Nobel possa parlare con criterio di qualsiasi cosa. Ma in scienza non esiste il principio di autorità, Rubbia può parlare, forse, del suo campo di studi, e basta. Ma anche in quel caso per farlo deve portare i dati e sottoporli a revisione. Figuriamoci quando parla di campi diversi dal suo piccolissimo campo di specializzazione.
Insomma quando parli di crisi climatica non dico che devi mostrare i paper scientifici con i dati e i modelli che non capisce niente nessuno, ma almeno chiama un climatologo che si occupa di quello, invece si chiama un fisico delle particelle come se fosse un esperto.
In scienza il principio di autorità non esiste.
660 -- 760 gradi celsius per far reagirire la graffite con l ossigeno,,,,, hai ragione...... scusami.... hai ragione....
Ma mi fate faticare così l'avvocato per due gocce di succo?
5.00 min lavete interrotto mentre diceva una cosa fighissima
Ciao. Complimenti bel contenuto molto interessante! Peccato il sorvolo veloce sulla provenienza dell’uranio per l’Europa e il tema dell’arricchimento. Senza contare la impossibilità dell’indipendenza da terzi ed eventuali guerre nell’ approvvigionamento.
Nel canale dell'avvocato trovi tutte le informazioni che cerchi. Il riassunto è che l uranio e il suo arricchimento possono tranquillamente essere gestiti da paesi democratici occidentali come Francia, Canada e Australia mentre non ci siamo mai posti il problema sulla nostra dipendenza del gas dalla Russia o dei pannelli dalla Cina che democrazie non sono.
Se per qualche ragione il prezzo dovesse salire potremmo sempre estrarlo dall'acqua marina in modalità rinnovabile, cosa che ora non conviene ma che comunque non comporterebbe prezzi incredibili dell' energia visto che il costo del combustibile è una misera parte del costo totale di produzione di una centrale nucleare.
È sicuramente meglio che adesso non credi?
Faccio notare che prendiamo Gas e petrolio da paesi che ospitano i vertici di Hamas come rifugiati e hanno dato natali a e uomini a osama bin laden. Cosi per dire...
A prescindere, quando vedo un podcast/intervista/video di Luca Romano, metto mi piace. Ma mi sento di darvi alcuni feedback personali (sempre che non abbiate già cambiato formula nei video successivi): non interrompere l'ospite che parla. Voi l'avete invitato, voi gli avete chiesto di parlare. Rispettarne tempi e ritmo mi sembra il minimo. L'altro è che alla base del dialogo deve esserci un confronto basato in primis sui dati oggettivi, altrimenti sono chiacchiere da bar. Le posizioni dei due intervistatori, quando in contrasto con Luca, sono state state posizioni di principio, quasi testarde, e prive di una reale controparte statistica. Per ultimo, e mi rivolgo principalmente al moderatore a sx, con cui mi scuso ma non ricordo il nome: capisco l'emozione, capisco l'agitazione, ma gli interventi, soprattutto se interrompono l'ospite, devono avere un corpo. Un inizio, svoglimento ed una conclusione. Pensare di aver perso minuti di spiegazioni di Luca per avere in cambio osservazioni dispersive e inconcludenti è irritante.
A prescindere da ciò, i miei complimenti per aver voluto fare divulgazione a tal riguardo, ci serve come il pane. Vi auguro buon lavoro e sono certo vi stiate impegnando sempre più
bravissimi, non c'è transizione ecologica senza nucleare!
Dal minuto 58 il colloquio ha perso mordente ponendo in campo speranze inattuabili. Peccato
Luca romani ministro delle infrastrutture
Il problema è sempre e comunque l’informazione di main stream
Vorrei che Luca Romano, tra i suoi argomenti "tradizionali", come sicurezza e gestione delle scorie che, tra chi ha un po' seguito lui e altri esperti degni di questo nome considera ormai superati questi (non) problemi, introducesse la questione della cattura della CO2, unica soluzione per mitigare l'effetto del riscaldamento globale. Detto in altre parole, credo che non ci siano più dubbi sul fatto che non basta abbattere il consumo di risorse fossili, ma occorre iniziare presto a diminuire la CO2 già immessa in atmosfera. Per questo serviranno (a quanto ne so) grandi quantità di energia. Quindi parlare di percentuali di mix energetico mi sembra un discorso superato: il giusto mix energetico per gli anni futuri sarà quello di produrre più energia possibile, molta più di quanta ce ne serve men mandare avanti il mondo. Questo secondo me, naturalmente.
Completamente d’accordo col tuo commento, ci servirà un mare di energia e questa dovrà esserci 7/7 h24, quindi tanto nucleare
@@francescomalizia1979 - Io non so dire se per la cattura della CO2 occorra tipicamente un impianto che non si può spegnere, ad esempio quando cala la produzione di energia. Certo, l'ideale sarebbe se questi impianti si potessero alimentare solo quando cala la domanda di energia per gli usi classici. In questo modo si potrebbe mitigare il problema della discontinuità della produzione e della richiesta di energia. Comunque sia, andrà fatto tutto ciò che serve perché di questo passo di tutto dovremo preoccuparci fuorché dei rischi (peraltro inesistenti) del nucleare: mi pare che stiamo rischiando molto ma molto peggio, basti pensare a questo Febbraio che sembra Maggio.
@@E_PRPDiciamo che la CO2 nel mondo industriale serve ed anche parecchia, quindi recuperarla dall'atmosfera potrebbe avere anche dei risvolti economici, per renderla però competitiva è necessario che la cattura sia quantomeno costante, altrimenti diventerebbe del tutto inutile. Io credo che la cattura della CO2 debba essere alimentata in maniera costante, anche perché la quantità asportabile è già piuttosto ridotta. Serve accelerare sul nucleare e tutto ciò che può darci come effetti secondari: produzione idrogeno, teleriscaldamento, cattura CO2...
@@francescomalizia1979 Ciao. Lavoro per una società che costruisce impianti di recupero CO2. Come dici tu confermo che la CO2 è un materiale molto prezioso utilizzato per scopi industriali ed alimentari. Un paio di anni fa nell'epoca post-covid c'è stato un grosso problema di approvigionamento, che ne ha fatto schizzare i prezzi alle stelle. Gli impianti che la mia socità costruisce non recuperano la CO2 dall'aria dove la concentrazione è troppo bassa, bensì da processi di fermentazione, inceneritori e purtroppo, per quanto riguarda i paesi arabi, direttamente dalla combustione di gas naturale. Questi sono gli unici che usano questo sitema per generare CO2. Solitamente il flusso grezzo a monte degli impianti è tra il 95%-98% di CO2, che viene trattata purificata e liquefatta. Questo è già di per se un processo abbastanza energivoro recuperare quindi CO2 direttamente dall'aria dove la concentrazione è dello 0,04% è una cosa piuttosto complessa.
E il canale è pure green 😂😂😂
Esatto... Come il nucleare
@@SoluzioniGreen Ahahaha
Why?
Pienamente favorevole al nucleare soprattutto se integrato con il fotovoltaico.
Idem
Io condivido tantissimo le sue idee, il nucleare avrebbe dovuto essere la fonte stabile che ci avrebbe permesso di investire poi "facilmente" nelle rinnovabili senA sover sottostare alla costante minaccia dei produttori di petrolio e gas.
Purtroppo far decidere i referendum agli ignoranti ed impauriti cittadini comuni ci ha creato problemi energetici enormi negli ultimi 30 anni.
In questo momento a me piace molto la strategia di Terrapower con centrali combinate nucleare più rinnovabili e stoccaggio. In questo caso l'idrogeno cone stoccaggio potrebbe essere vantaggioso.
Credo che la maggior parte dei presenti probabilmente non era ancora nata o aveva pochi anni, ma io ricordo bene la PAURA(Černobyl')che si viveva in quei mesi
Se hai paura di una evento successo nell'86, posso suggerire di cercare aiuto da qualcuno. Ne gioverai.
Sì, Io ero un bambino e mi ricordo la paura che serpeggiava: poi però a distanza di 30 anni lo possiamo dire con certezza che cosa è accaduto? Nulla...
È vero, è stato un grande spavento per niente...
@@davidedavidensis5581 tranquillo in trentino dopo 30anni i funghi erano ancora radioattivi...và bé è la vita!
@@linkbato interessante, sarebbe bello conoscere la fonte di ciò che scrive. Inoltre non credo conosca cosa ha rilasciato il fallout radioattivo di Chernobyl, dato che l'unico elemento che può esser arrivato in minima quantità in italia è lo iodio 131 che ha tempo di dimezzamento di 8 giorni, ciò significa che dopo 30 anni ha una radioattività di 2^1300 volte inferiore. Inoltre dopo l'incidente sono stati analizzati diversi prodotti italiani, ma senza trovare alcuna traccia di radioattività sopra la norma
paura percepita e pericolo reale sono cose diverse
Vorrei dire solo una cosa, riguardo alla solita esterofilia per cui in Italia non sappiamo fare le cose per bene.
A Cascina, vicino a Pisa, c'è un interferometro con bracci lunghi 3 km che riesce a misurare una variazione della lunghezza di quei bracci pari a un millesimo del diametro del protone e si è appena candidata ad ospitare un interferometro ancora più potente e preciso. L'Italia ha costruito un satellite che è in grado di misurare la variazione dell'accelerazione gravitazionale data dalla massa di un fiocco di neve che si poggia su una portaerei. E a Trento ho visto con i miei occhi mentre progettavano l'hardware principale di Lisa Pathfinder e il lavoro è stato fatto talmente bene che la precisione ottenuta è 5 volte superiore a quella prevista.
piuttosto
l'avvocato delle cause perse
🥴
Eh gia . La gente dice eolico e pensa che se e fatto col vento non costa niente e non inquina. Ma l energia del vento deve diventare elettricicita arrivare nelle case con continuita ma questo richiede enormi costi infrastrutturali
No al nucleare sempre! preferirei altri cambiamenti! comunque grazie per l'ottimo lavoro
Ehi ciao posso chiedere perché ?
ma vaccaga vai 😂
Si aspettiamo ancora la “tecnologia del futuro”
Poi fra 20 anni aspetteremo “la nuova tecnologia del futuro”😫😫
@@Adams__ Il problema non è il nucleare come tecnologia ma l'approccio. Le motivazioni sono storiche, politiche, tecnico-scientifiche e antropologiche. Per campare su questo pianeta non ci serve tutta questa energia. Anzi le risorse dovrebbero essere più concentrate sul loro mero sviluppo e per un' applicazione a livello spaziale. Nasa e Esa hanno sicuramente bisogno di più fondi e direi che il nucleare potrebbe essere utilizzato da loro e sotto il loro controllo. Per tutto il resto della popolazione mondiale serve molta meno energia e più conoscenza ed cultura. Il buon Stephen Hawking ha spiegato bene a cosa siamo destinati e a cosa dobbiamo allenarci. La terra dovrebbe essere la nostra palestra. Sentire parlare di sovranità nazionale dell'energia è obsoleto, stantio e dannoso. E' necessario parlare di collaborazione e sviluppo. L' Europa può essere ed è capace di essere, e vuole essere, locomotiva di questo. C'è bisogno di intellettuali più lungimiranti di un ventennio o trentennio pro-nucleare. Se non si cambia approccio, puoi mettere tutto il nucleare che vuoi, ma il benessere continuerà a essere sul profitto e quindi guerre e rallentamenti infiniti, fino alla sua ovvia scomparsa. Gli scienziati del Cern Esa e Nasa ce lo dicono da tempo, ma siamo ancora qui a parlare di sovranità. Finchè non si collabora come sulla stazione spaziale, non c'è soluzione che tenga. Solo palliativi e speculazione
@@MrSbiellato1 E' chiaro che non mi aspetto possa essere compreso il mio discorso. D'altronde non si studiano questi argomenti in vari sedi universitarie e per anni, se le argomentazioni posso essere discusse in quatto righe qui. Vero è che la tua risposta ha fatto emergere un sentire comune e rilevare una mancanza di capacità di analisi e riflessione ad ampio spettro. Quando si ha fretta è il momento di riflettere due volte in più prima di agire, per non dover nuovamente rincorrere.
Avete parlato di accumulo di energia elettrica nelle batterie, sarebbe stato bello parlare anche della centrale di Entracque (CN) che, da Piemontesi, dovreste conoscere, una centrale idroelettrica, a pompaggio, da 1.280 MW di capacità di generazione, costruita proprio per immagazzinare l'eventuale eccesso di energia elettrica prodotta dalla centrale termonucleare di Caorso (PC), una mega batteria (non l'unica) da 1.280 MW.
Next time
Non ci sono abbastanza bacini per accumulare energia sufficiente per tutta Italia
18:46 "Hai toccato diversi punti" (esponendoli con una povertà di linguaggio unica)
Consiglio da amatore del mondo podcast e in generale di questi format, se dovete inserire persone all'interno del progetto/spettacolo assicuratevi che abbiano almeno le competenze lessicali basiche per potere esporre il proprio pensiero invece di invitarli perchè sono i proprietari dei locali in cui si riprende. Ho finito l'episodio esclusivamente per la competenza e conoscenza dell'ospite, piuttosto che fare queste figure barbine stendete un canovaccio e imparatevelo a memoria. E' il primo episodio della serie quindi non me la prendo così male ma se già all'inizio di un nuovo progetto si comincia così BUENA SUERTE
Grazie per.il feedback.
Spero che negli episodi frequenti io riesca a farti cambiare idea
La radioattività declina in modo logaritmico, non esponenziale. Dopo anni che seguo l'avvocato ho beccato un refuso. 😂
ma perchè non si pensa di mettere dei pannelli vicino alle autostrade e cosi non si occupa terreno agricolo lungo tutta la corsia di autostrada quanti km si potrebbe istallare?
Si possono fare tante cose...
furti e vandalismo sarebbero da valutare
e che inclinazione dovrebbero avere ?
E chi va a spolverarli? E quanti km di cavi vuoi tirare?
be non è un problema io ho un impianto fotovoltaico da 4 anni non ho mai dovuto spolverarlo come cavi non sarebbe diverso da un impianto delle stesse dimensioni nei campi il vero problema è un altro se venisse a gradinare con chicchi molto grandi farebbe dei danni rilevanti@@albertozanellato6776
27:48 lapsus: oviamente e' "barre di ferro" non di cemento.
Mamma mia Luca quanto sei fuori forma 😂
La sicurezza sono d’accordo, è un non problema ma sui costi ho parecchi dubbi.
Solare ed accumulo continuano a calare e il trend andrà avanti per ancora dei decenni.
L’Italia poi è fortunata ad avere parecchie centrali a metano, metanodotti e riserve strategiche di metano sufficienti a soddisfare il bisogno nei mesi in cui non c’è abbastanza solare. Tra 20 anni, ovvero il tempo necessario per costruire una nuova centrale nucleare in Italia, sarà prevedo molto più conveniente produrre idrometano dal surplus prodotto dal solare piuttosto che usare il nucleare.
Opinione interessante... approfondirò il tutto con un esperto di idrogeno (e di chimica) nei prossimi episodi
@@SoluzioniGreen Sarebbe molto interessante capire se la rete italiana di riserve, metanodotti e centrali a gas possa funzionare con anche una percentuale di idrogeno. Avevo letto che fino a 20% idrogeno e 80% metano non serve modificare gli impianti.
@@SoluzioniGreenAscolta Armaroli che qualcosa di chimica è idrogeno capisce...
Spero di invitarlo appena possibile... è nella mia lista 😅
@@SoluzioniGreen No, vi prego, non armaroli 😂 Le sue argomentazioni sono letteralmente: le rinnovabili vanno alla grande, crescono e costano sempre meno quindi il problema è risolto
Naturalmente l'informazione seria sul tema è solo quella dell'avvocato e suoi sodali. Il massimo della modestia.
Naturalmente l’informazione seria la fanno i dati oggettivi e chi a presentarli se ne intende dell’argomento, la controporta a dati oggettivi è ignoranza o dati falsi. Se fai un incontro con un astronomo non serve un terrapiattista per controbattere.
Puoi andare a parlare anche con i ragazzi di nucleare e ragione - tutti con lauree e dottorati in campi STEM se non addirittura energetica, i ragazzi de la fisica che non ti aspetti e tantissimi altri divulgatori scientifici, ti diranno tutti quello che dice qui il cosiddetto avvocato. Tutti con dati, statistiche e report alla mano, nonché tutta la formazione necessaria per interpretarli correttamente.
@@energyphd9180 Sarà anche vero quel che dici...Non ho dati per contestare. Resta il fatto che ce ne vorranno migliaia e migliaia di conferenze e incontri per convincere gli Italiani in maggioranza per concretizzare la cosa. Poi si dovra' fare una legislazione apposita evidentemente a rischio referendum abrogativo. Vinto eventualmente il referendum si dovranno individuare i vari siti (mica farete sto casino per una sola modesta centrale) e ovviamente accettati dalla popolazione locale. Trovati i siti a furor di popolo si dovranno trovare gli investitori (mica vorrete che ci pensi lo stato. Siamo capitalisti o no?). Poi i progetti, la costruzione e la inaugurazione del futuro ministro alle infrastrutture (Salvini non ci sarà più: siatene certi) della prima centrale terminata. Hai voglia ad aspettare tutto sto tempo. Nel mentre noi vetero-rinnovabilisti avremo realizzato talmente tanti impianti con accumulo di vario tipo che le centrali nucleari saranno superflue e adatte solo alla coltivazione di funghi.
@@alnovemilauno1860 io invece faccio riferimento a dati proveniente dai report JRC, UNSCEAR, Eurostat, European Environment Agency, IEA e IAEA. Sul fatto che convincere gli italiani è un lavoro durissimo siamo tutti d'accordo. Sospetto che l'unica soluzione sia aspettare che le nuove generazioni, ampiamente meglio informate delle precedenti, abbiano i numeri necessari per "battere" democraticamente quello che è lo zoccolo duro del paese oggi. Cioè la generazione die boomer, che si è lasciata abbindolare dalla propaganda terroristica post-Chernobyl e che, però, ha i numeri dalla sua parte in questo momento.
Tuttavia il problema non è quello di dover vincere un referendum, in quanto non è necessario farlo, ma piuttosto che questa tecnologia abbia un consenso sufficientemente ampio da convincere un qualsiasi governo a stanziare i fondi necessari e rimettere in moto enti regolatori e filiera senza la paura di perdere consenso. Siamo d'accordo che è un lavoro enorme e richiede un'opera di divulgazione scientifica mastodontica e lunga. Ma finché la fa qualcun altro (i.e. l'avvocato dell'atomo, CNeR e altri divulgatori) non vedo perché criticarli e dargli degli idioti.
Per quanto riguarda voi "vetero-rinnovabilisti" la cui tecnologia è comunque importante per un'eventuale transizione energetica a basse emissioni, vi consiglio di andare a vedere la storia dell'Energiewende tedesca per decidere se davvero "avrete già risolto tutto a suon di accumuli (ah, avete almeno la più pallida idea di come sistemare il problema degli accumuli stagionali? No, perché per quella non solo ci sono problemi di scalabilità, ma proprio non c'è nessuna idea di tecnologia fattibile). Ah, prima sono stato gentile e ho detto che la Germania è convinta che ce la farà, in realtà l'epilogo c'è già stato, e si chiama "aumento delle emissioni condito di recessione economica". Se non è sufficiente, consiglio di fare un calcolo di massima di quanta capacità rinnovabile, accumuli e adattamenti della rete elettrica nazionale servano per avvicinarsi ad un net zero. Contando che poi servirà capacità ulteriore per elettrificare altri settori chiave, come i riscaldamenti (cosa che la Francia sta già facendo) e i trasporti. Poi mi fai sapere quanti soldi servirebbero, chi mette i capitali, quante materie prime bisognerebbe estrarre e quale paese dovremmo andare a sventrare (e arricchire), a quanta superficie terrestre dovremmo rinunciare e quanto più alte diventerebbero le bollette. Se ti sembra uno studio complesso non ti preoccupare: sono sicuro che se farai un'analisi fatta bene ti renderai conto che ci sono giusto un paio di "showstopper" tecnici ben prima di andare avanti con tutti il calcoli.
@@energyphd9180 Evviva. Siamo allo scontro ideologico:
1) Non è coi boomer che te la devi prendere ma alla generazione appena successiva; quella che ha vissuto il 69 con le occupazioni di atenei e superiori; che ha manifestato per la fine della guerra in Viet-Nam; che ha vinto il referendum sul divorzio e tutti gli altri di quei tempi compresi i due sul nucleare: ha vissuto gli anni di piombo e sconfitto il terrorismo; che ha manifestato contro i missili nucleari in Italia e tanto altro
Se fai questi errori di valutazione politica direi che stai andando dritto contro delle illusioni.
Poi sentirmi dire che io mi sono lasciato abbindolare mentre tu sei gagliardo e fico e non ti fai abbindolare da nessuno proprio non ti fa entrare nelle mie simpatie. Troppo presuntuoso per il mio carattere.
2) Sulla questione dell'eventuale referendum anche qui sei su una strada inconcludente perchè non si tratta di stabilire se è o meno necessario ma prendere atto che sicuramente sarà richiesto da Regioni, Parlamentari, Raccolta di firme o altra modalità se venisse approvata una legge per la costruzione delle centrali. Qualora la Corte Costituzionale lo riterrà ammissibile il Referendum si farà e il risultato non è assodato per nessuno.
3) Vere gran parte delle osservazioni tecniche che elenchi in così ampia misura. Resta il fatto che prima che ci sia l'ipotizzato contributo nucleare in Italia passerà una generazione se va bene. E hai voglia risolvere i problemi tecnologici che indiscutibilmente ci sono. Oppure vuoi farmi credere che al mondo ci sono le capacita di realizzare e gestire centrali nucleari ma non c'è e non ci sarà mai la capacità di risolvere i problemi di intermittenza, di accumulo e di versatilità della rete? La tua mi sembra una posizione alquanto pelosa. O non ne convieni!
4) La capacità o difficoltà di elettrificare riscaldamenti e trasporti c'è ed è uguale a quella che ci sarebbe se la fonte di energia fosse quella nucleare. Non vedo che ci azzecca la questione; oppure scrivi solo per allungare il post?
5) I capitali per ora li stanno mettendo principalmente e sempre più corposamente i privati col contributo pubblico per gli impianti domestici. Non so se da te non si nota ma nel Veronese su case e aziende gli impianti si stanno moltiplicando esponenzialmente.
6) Le ultime considerazione che fai sono annoverabili fra le opinioni, quindi per loro natura opinabili e infatti non le condivido. La cosa inoltre stride con le premesse di qualche post sopra scritto.
Sarebbe da mostrare nelle scuole
Premetto che sono a favore del nucleare.
Per correttezza di informazione: la diga del Vajont (come struttura) non ha avuto il minimo problema. È stata la montagna che è franata a causa dell'aumento del livello dell'acqua (necessario per creare il bacino). Tale frana ha creato un'onda che ha sormontato la diga (come lo tsunami scavalcò i muri di protezione della centrale giapponese).
Molto spesso si espone la cosa in modo che sembri che sia stata la diga a cedere...
il livello di preparazione di quello a sinistra è imbarazzante, come le sue battute.
La visione merita solo perché c'è l'avvocato dell'atomo e i temi trattati
!!!!!!!!