Il problema del concerto è a monte: Tony Effe non sarebbe stato affatto dovuto essere invitato esattamente per le ragioni per cui è stato escluso, ma invitarlo e poi scandalizzarsi mostra solo che l'organizzazione non era neanche a conoscenza di chi fosse Tony Effe, nessuno si è preso la briga di prendersi la responsabilità di andare a cercare informazioni prima di dargli la visibilità e responsabilità di stare su un palco pubblico. Se a priori avessero invitato qualcun altro di più adeguato non si sarebbe alzato questo polverone, è una prova di incompetenza organizzativa e il tornare sui propri passi uno scivolone di comunicazione che sta facendo più danni. Detto questo, escluderlo per me non è censura. Nessuno gli vieta di fare concerti, vendere dischi, avere il successo che ha, andare a Sanremo. Se si parla di un concerto organizzato dal Comune con i fondi pubblici mi sembra solo sensato che vengano selezionati cantanti che non portino messaggi non solo deleteri ma proprio in netta contraddizione con il lavoro di sensibilizzazione che da anni si sta facendo sul rispetto per la donna, nelle scuole, nei mezzi di comunicazione, a livello comunale e nazionale. Non è censura, è contesto.
Io starei molto attento a parlare di Censura. Perchè nessuno sta censurando Tony Effe o il rap, gli stanno solo dicendo di non farlo lì. Nessuno ha annullato i suoi concerti o strappato i suoi contratti, è molto poco indicativo parlare di censura. Mi sembra lo stesso discorso che fanno tutti i politici di destra quando qualcuno dei loro non viene invitato a parlare in un contesto non suo, non è censura, possono farlo in mille altri contesti, o sui social, o al loro pubblico. La censura è ben altro.
Esatto, non è censura. È come per la questione Caffo: *non è opportuno invitare un misogino* a un evento del genere. Per il resto può fare quello che gli pare.
Impedire la pubblicazione delle canzoni di Tony Effe sarebbe sbagliato, in quanto limitazione della libertà di espressione. Ritirare un invito ad un evento pubblico, pagato coi soldi dei cittadini, è una cosa diversa. Non confondiamo censura e selezione.
Invece è esattamente la stessa cosa quando si "Ritira" l'invito a causa delle polemiche. Se non l'avessero invitato a monte sarebbe nessuno avrebbe parlato di censura
È colpa della Melona fascistahh che sta togliendo tutti i diritti agli italiani! Viva Tony Effe e la libertà di espressione! Ah Gualtieri è del pd?? Ah scusate.
Cosa c'entra la censura con lo scegliere quale artista è più appropriato o meno ad un concerto? Niente, perchè non è censura. Cosa c'entra che vada a Sanremo con il ritenere se è appropriato per un altro concerto? Sempre niente, perchè non è la partecipazione a qualcosa che legittima la partecipazione ad un'altra. Cosa c'entra cosa ascolteranno i giovani con cosa si ritiene appropriato far suonare ad un concerto organizzato dall'amministrazione? Ancora niente, perchè il sindaco non vuole decidere il futuro musicale di una generazione ma solo quali tematiche e con quale trattamento artistico proporre al concerto. Tutti rapper di oggi sono dei maschilisti che osannano il denaro in ogni testo? Ma proprio no, per fortuna, e tanti di quelli bravi neanche negli '90.
Il fatto che fratelli d'Italia, uno dei baluardi dell' "anti-politically correct", attacchi Gualtieri perché permette a Tony effe di esibirsi a Capodanno fa un po' sorridere
La destra mondiale è proprio così: free speech, abbasso al "politically correct" fino a quando non si tocca qualche loro valore... Ipocrisia che si chiama? 😂
Non posso, non condividere!😜 E comunque a parte l’ironia a riguardo, con tutto l’affetto per Shy questo suo discorso a favore e’ molto poco coerente a quando giustamente si schiera contro il non so può dire più nulla che si sente spesso in giro, solo perché in questo caso entra in gioco il genere musicale che piace molto a lui! Anche Shy sa essere fazioso, e’ un essere umano anche lui!😬😜
shy questa volta la tua analisi mi ha deluso, non si può paragonare il rap anni 90 in cui si può contestualizzare l’uso di determinati termini ai testi di tony effe nato e cresciuto in italia che semmai è la parodia del genere che interpreta, genere che non per forza necessita di linguaggio misogino per essere tale, non è altro che una giustificazione ormai. la scusa del “personaggio” e dell’opera artistica separata dall’artista non regge perché né tony né i fan si discostano dai messaggi terribili che trasmette nelle canzoni, diciamo chiaro e tondo che se nelle canzoni insultasse una qualunque altra minoranza la gente ci metterebbe molto meno a condannare i suoi testi, ma la misoginia è ancora di moda pare
Ma non è solo il rap anni '90 infatti, è il rap in generale di cui si parla. Anche ad oggi rapper americani tra i più famosi non si fanno problemi ad utilizzare termini fortemente sessisti, fare riferimento a droghe, armi ecc. Come gli stessi rapper italiani fanno. Tony effe fa rap e utilizza un linguaggio che è proprio di questo genere, poi può piacere o meno come persona e come rapper ma questo non cambia
tony ha affermato “sono sempre me stesso, non so fare l’attore” e ha pure detto di vivere quello che scrive, quindi quella del personaggio non è altro che una scusa per cantare di un immaginario terrificante di donne passate da rapper a rapper e tenute al guinzaglio, tony non parla di nessun personaggio, questo distacco dai testi che scrive non esiste, dovrebbe farvi ribrezzo e basta, ripeto, se nei testi parlasse di fr*ci e n*gri la gravità di quello che dice vi sarebbe chiara, ma dato che sono le donne il soggetto è tutto lecito
!!!! anche le canzoni fasc1ste e razziste erano un genere, per quanto disgustose sono parte di una storia, così come la bl4ckface, è una storia orrida, ma storia. poi succede che si va avanti su dei diritti e delle cose non sono più tollerabili. canzoni con quei messaggi oggi non riceverebbero la stessa apologia così quasi unanime che si dà invece ai testi misogini: come dici, la misoginia ancora ci va bene, anzi, benissimo, è comoda, va recuperata un po' di sano maschilismo contestualizzato in quest'epoca in cui non si può dire più niente! d'altronde, viviamo nel post-femminismo e se anche le ragazze vogliono andare al concerto di tony effe, allora sarà addirittura femminista! no? siamo totalmente assuefatti dal patriarcato, è così normalizzato in ogni parte della nostra vita che quasi quasi non lo vedi, che se ti impegni tanto pare un po' di scorgerlo ma alla fine no, è sempre qualcos'altro, sarà un contesto particolare. invisibilizziamo il bisogno della lotta. anche a me ha deluso l'analisi di shy, si parla di contesto e la mente torna subito a quei gruppi di ragazzetti spoliticizzati e/o fasci1stoidi rimasti al liceo, che si divertono a saluti romani , insulti e "battute" su ogni minoranza, per poi mascherarsi sul viscido "contesto informale e goliardico" o storpiando malamente il concetto di "ironia" o di "black humor". mi dispiace, ma no, decisamente no. non le dici e non le pensi certe cose ogni giorno se un po', in fondo (ma neanche così tanto), dell'autodeterminazione di quella parte di popolazione non te ne frega niente, se non hai veramente idea di che cosa viva quella minoranza e ti va bene non saperlo, se alla fine lo status quo per te va anche bene così. non le dici, sbandierando e tenendoci a proteggere con le unghie il tuo diritto inalienabile di fare le stesse "battute" squallide e ripetitive a ruota, lottando per questo diritto a dire quello che vuoi come mai hai lottato per niente, men che meno un diritto sociale, se un po', alla fine, non ci credi veramente in queste cose, con chi ti segue e chi ti protegge.
@@user-vy6li8ys2n ma non è vero, non so chi ti abbia convinto di sta cosa hahha. A me tony effe fa abbastanza cagare, sia come artista sia come persona, ma ciò non cambia che un linguaggio misogino nel rap non è necessariamente da condannare di per sé in quanto va contestualizzato al genere (come dimostra, ripeto, il 90% dei rapper americani che continuano a utilizzare questo tipo di linguaggio). Prendo come esempio kid yugi, che invece è un artista che amo molto: lui nelle sue canzoni usa termini e frasi misogine, parla di uso droga, spaccio, armi, omicidi e usa anche frasi interpretabili come "omofobe" (es. "tu vuoi fare il gangsta-rap e a malapena sei etero"). Se vai ad ascoltarti però delle sue interviste, vedrai come il linguaggio che usa in molti dei suoi pezzi non coincide con quello che ha nella realtà, e che anzi in una situazione del genere i messaggi mandati sono sempre positivi e non c'entrano nulla con ciò che viene detto in molti dei suoi pezzi. Nonostante ciò puoi sentirlo vantarsi di essere real (es. "io resto realness, con un respiro"). Questa però non è una contraddizione, in quanto essere "real" nel rap ha un significato ben preciso e non significa che tutto ciò che dici nei pezzi dev'essere una tua esperienza diretta/qualcosa che hai fatto tu, non significa che tutto il linguaggio che usi deve necessariamente essere quello che utilizzi nella vita di tutti i giorni. Questo perché appunto ogni genere (in questo caso, appunto, il gangstarap) ha un proprio il linguaggio per cui ciò che viene detto va contestualizzato.
La censura è se non puoi pubblicare il tuo lavoro, se vieni escluso da Sanremo ecc è per una questione di mercato. A Sanremo non si sentirà mai del death metal, semplicemente perché non ha valore commerciale, perché chi ascolta death metal di solito non guarda Sanremo. Mi sembra abbastanza normale che chi pubblica testi di un certo tipo ha una fetta di pubblico che può non interessare/piacere chi investe.
SHY, SHY, SHY...mi cadi sul CONTESTO...tu quoque...il tema non è se dobbiamo VIETARE quel genere di musica, ma ss quel genere e quei temi siano adatti ed un evento cone il concertone di capodanno...Tony Effe & co sono liberissimi di organizzarsi il 31 il loro concerto trap dove la gente può andare apposta per vedere QUEL genere di musica... Al quale magari andrà anche più gente che al concertone organizzato dal comune... Il concertone di capodanno è un concerto per tutti...
Ma infatti... Questi "artisti" hanno fin troppo spazio sui vari social e sono primi in classifica ovunque, hanno tutte le possibilità del mondo. Un evento organizzato dal comune è un' altra cosa ed il comune è liberissimo di non ingaggiare o di ingaggiare chi vuole. L'unica pecca di Gualtieri è stata nel contattare il tizio, il che è tipico di un approccio superficiale e boomerone. Lui o chi per lui avrebbe dovuto conoscere i personaggi ingaggiati.
Esattamente. Al concertone di capodanno organizzato dai rappresentanti dello Stato NON DEVE esserci uno che scrive testi misogini, per lo stesso motivo per cui non dovrebbe esserci uno che scrive testi omofobi o razzisti. Non è difficile!
Non si sta impedendo niente. Non c'é censura. Censura è quando non possono essere venduti i dischi o non possono tenersi i concerti. Qui si tratta di invitare o no qualcuno, in base a quali messaggi si vogliono trasmettere. Ma il "tizio li coi disegnetti in faccia" può continuare a fare la sua arte, mostrare i suoi video su youtube e vendere dischi e fare concerti. Ma in un evento si può decidere di non invitare qualcuno, se non si approvano i suoi messaggi. Si, ok non è il top "disinvitare" avrebbero dovuto controllare prima. Poi... siete liberi di ascoltare la 💩che vi piace, nessuno ve lo vieta.
Entro a gamba tesa sulla questione Tony Effe: il personaggio è inutile stare a discuterlo e sezionarlo, è il prodotto dei tempi che stanno correndo (tristi e strani, lo sappiamo tutti). Togliamo anche dall’equazione il solito Codacons che grida allo scandalo per ogni edizione di Sanremo da quando è stato istituito, lo devono fare da contratto. Cosa rimane? Testi misogini, esaltazione di droghe, soldi e vestiti di alta moda, uguali in tutto e per tutto ai Rapper d’oltre oceano che abbiamo ascoltato negli anni passati. E allora perché da così fastidio se a rapparli è Tony Effe, mentre Eminem viene definito genio? La risposta è una sola: il talento. Eminem è riuscito con una tecnica stupefacente, un’ironia tagliente e un’espressività unica, a proiettarci tra i camper e i quartieri di una Detroit quantomai decadente. E questo è un fatto innegabile. Come sia un fatto innegabile che Tony Effe non abbia nulla di queste capacità. Non sa cantare, rappa alla stessa maniera e con gli stessi flow da quando è salito alla ribalta con la DPG, non ha fatto nulla se non intercettare una corrente che altri, ben più talentuosi di lui avevano già cavalcato nel 2015. Successivamente c’è un’altra questione che ai “puristi” dà fastidio di Tony Effe, ovvero il contesto sociale da cui proviene. Il caro Niccolò Rapisarda non si è salvato da un destino orribile, da un ambiente malfamato dove dovevi sgomitare e scalciare per poter anche solo sopravvivere, lui era già ricco di famiglia, con un passato da attore bambino per i film del Giffoni e lanciatissimo verso il mondo dello spettacolo. Questo rimuove del tutto quel cammino di autodeterminazione e racconto di rivalsa che il rap, in mezzo a termini misogini e scorretti, racconta da quando è nato. Ne consegue una musica vuota, uguale a tante altre e ignobilmente mediocre, che viene valorizzata perché c’era un posto da riempire e per il fatto che sia un bel ragazzo che si atteggia da “bullo romantico”. Dovremmo discutere, piuttosto, del fatto di come, anche a livello musicale, la lotta di classe sia stata persa totalmente, dato che uno degli esponenti (nostrani) del genere che più di tutti ha raccontato la strada e ha denunciato i disagi di generazioni intere, si presenta alle interviste sostenendo che una paghetta settimanale da 100€ era una miseria. Meditiamo, meditiamo.
Sinceramente mi dà particolarmente fastidio che si critica Tony Effe solo per ste cose maschiliste invece di chiedersi perché un personaggio così trash e senza talento sia stato chiamato al posto di altri 10mila artisti che se lo meriterebbero di più per il loro livello artistico e musicale tipo nayt
Forse perché non sei tu a decidere cosa sia arte e pensare sia una capacità tecnica ti rende naif ad essere gentili Studiati il 900 per capire che vedere l’arte nella tecnica ə una idea morta
@@pneumas7 non sempre ma molto spesso al rap e alla trap mancano melodia e armonia, o meglio vengono appiattite e rese sterili, e questo rende il rap e la trap percepite come non musica. è un fatto sia di percezione soggettiva immediata, istantanea, sia di abitudine culturale ad aspettarsi che la melodia e l'armonia siano determinanti, e non solo il ritmo e l'annullamento delle altre due Posso comprendere sia soggettivo apprezzare quel tipo di musica, allo stesso modo chiedo sia compreso accettare che molti non considerino, soggettivamente, quella cacofonia come musica
Mi sembra intellettualmente un po limitato pensare che se si sente una canzone che parla di droga, la gente sia spinta a drogarsi. Se si guardia un film sulla guerra non viene voglia di andare in giro a sparare, no? Quindi non è censurando un "artista" (virgolettato perché tra l'altro non si parla sicuramente di un genio o di un mostro sacro del rap, anche se ha comunque un certo seguito, e c'è in giro molto di peggio) che si risolve un problema italiano radicato e difficile da estirpare dalle nostre menti prima che dalle nostre case. Sicuramente c'è una questione di contesto, magari non era la scelta giusta, ma rimangiarsi l'invito peggiora la questione. Anche perchè in un paio di mesi ce lo becchiamo in diretta nazionale su RAI uno, a Sanremo (e con una visibilità ben maggiore del concerto di Roma)
@@giacomodemartini8803 infatti non penso che chi sente una canzone che promuove la violenza sulle donne aumenti la violenza sulle donne. Non penso neanche che i femminicidi siano un problema dovuto alla cultura del patriarcato. Non credo che sia coerente credere nella seconda e non nella prima.
assolutamente, per me c’è un po’ troppa tranquillità nel difendere testi che dovrebbero far inorridire chiunque, se gli insulti nei testi fossero rivolti ad una qualunque altra minoranza le persone ci metterebbero un secondo a condannarli, se è misoginia allora è arte e non va “censurata”
@@giacomodemartini8803ma scusa come si risolve il "problema culturale" allora? Se la cultura misogina di cui vi lamentate, viene accettata perché arte allora non se ne esce più. E quello che dici su Sanremo è critico, una volta che questi messaggi vengono sdoganati a Sanremo, allora va bene farli anche al capodanno di Roma perché come dici tu "tanto poi c'è lo becchiamo a Sanremo" Ma è quello che vorremmo è proprio non sdoganare questi messaggi.
Non passa giorni senza che ci siano donne ammazzate da mariti o ex che le considerano loro proprietà oppure stuprate o fatte oggetto di stalking, atti frutto di una diffusa mascolinità tossica che trova complicità più o meno esplicite nel maschilismo della società in cui viviamo. I testi dei brani rap sono spesso intrisi di questo tipo di mascolinità e, anche se non ritengo che apprezzare questo tipo di musica significhi condividerne del forza i contenuti, penso che invitare sul palco di una festa organizzata dal Comune e aperta a tutti un cantante come Effe fosse una pessima idea in partenza, come pessima è stata quella di invitarlo successivamente a fare un passo indietro facendolo diventare una vittima della censura e facendogli inoltre il dono di una pubblicità gratuita di cui non aveva certo bisogno.
Shy io ti stimo molto, però per favore non cadermi su paragoni inesistenti tra Tony Effe ed Eminem, perché Tony Effe sia come personaggio che come produzione che come vita non vale neanche un laccio delle scarpe di Eminem.
@@manolog.2026 ehsì Eminem ha talento, è uno che ha fatto la storia della musica. Uno che ha cantato e fatto testi duri perché lui sa davvero cosa significa la dura vita di strada e di una giovinezza difficile, E nonostante questo oltretutto i suoi testi non sono incentrati solo su due-tre parole, altro che Tony Effe che si atteggia da duro e con la vita difficile.
@@ClaudioRancati ma il fatto che stiamo perdendo tempo a parlare di lui già gli da un'ngiusta ed immeritata notorietà. Quanto a Eminem ricordo che andai al cinema a vedere 8 mile nel 2002
Non vedo l’ora di comprare il tuo libro. Ti ho scoperto quando facevo l’università e, da allora, mi hai fatto compagnia in così tanti momenti della mia vita con i tuoi video che mi sembra che questo libro l’abbia pubblicato uno dei miei più cari amici🎉🎉🎉
Considerando quanti milioni di italiani lo ascoltano direi che il benessere intestinale, nel nostro Paese, deve essere considerato il motivo di vita di moltissima gente
Sinceramente se porti temi violenti e che promuovono quello stile di vita quando abbiamo un problema serio di maschilismo tossico in Italia è giusto dirti "bro tu sul palco non ci vai se porti sta roba", è giusto prendere posizione contro questi soggetti malsani. se vuoi ascoltartelo nulla vieta che te lo puoi sentire in cuffietta per cavoli tuoi
Ciao, qualcuno sa dirmi perché sono praticamente sparite dalla circolazione le banconote da 500 e 200€ e quelle da 100 la loro circolazione è ridotta? Lo ha detto anche il governatore della Banca d'Italia
Sulle battaglie della politica italiana oggi, tra la sinistra che non vuole toni f e la destra che non vuole peppa pig, rimpiangiamo tutti assieme la prima repubblica. "È come vivere gli anni di piombo, ma con il ritardo mentale al posto delle armi"
Shy, con tutto il bene,ma in Italia il rap è nato e si è sviluppato nei centri sociali, di conseguenza è nato con una forte connotazione politica controculturale; per questo motivo, è ben diverso dal rap americano,almeno quello delle origini o l'underground di adesso. Ci sono svariati esempi di rapper che portano avanti una retorica rispettosa delle donne(vedi Rancore), perfino femminista come nel caso di Nayt. Inoltre Tony Effe è un trapper,non un rapper ti prego e ha poco a che fare con la cultura rap italiana
Il termine trapper non esiste, lo si usa solo in questo paese dei balocchi dove persone come te non hanno nessuna reale conoscenza e consapevolezza dell’hip hop e della black culture e pensano che il rap sia caparezza e rancore. E la trap è un sottogenere dell’hip hop, che ti piaccia o meno.
Tutto bello e tutto giusto ma manca una parte del discorso. Il rap di cui parli non è il rap che ha attecchito nella cultura ed è diventato mainstream, tutti quelli che ne facevano parte sono scomparsi dalle scene e se oggi c’è qualche esempio “virtuoso” non fa statistica. La cultura rap dominante in Italia è quella seminata dai Dogo dal 2000 in poi
Certo che hanno il diritto di andare a Sanremo, dopotutto, è il festival della musica italiana tutta. Però a questo punto voglio anche band metal, musicisti jazz, cantanti eurobeat, perché a questo pessimo festival vedo solo gente come Tony Effe.
Questa volta non sono d'accordo con te, Shy, perchè il caso in questione non è un episodio di censura. Come è stato ben scritto in altri commenti precedenti al mio, qui ha un'eco importante la figuraccia del comitato organizzativo dell'evento, che lavora per l'amministrazione pubblica, il quale ha pescato nel cestone dei cantanti che al momento sono di maggiori successo e richiamo, senza verificare i contenuti dei brani o comunque ha agito con leggerezza e ingenuità; in secondo luogo c'è la mancata presa di responsabilità di Tony Effe, che con i suoi prodotti discografici può raccogliere apprezzamenti oppure il contrario e dovrebbe accollarsi le conseguenze naturali della sua libertà di espressione; in terzo luogo c'è la figura sciocca degli altri cantanti che gridano alla censura e ritengono saggio, onesto e opportuno ritirare la loro presenza dell'evento per solidarietà nei confronti del collega (forse per aderenza alla linea dettata dalla loro etichetta discografica o per timore che possa toccare a loro un'eventuale estromissione da importanti eventi futuri, dato che pur avendo un peso, nessun artista oggi può ritenersi al di sopra di tutto). Quei cantanti che ora agitano lo spauracchio della censura partecipano spesso a concerti organizzati in sostegno di cause legate proprio al tema della violenza di genere, di linguaggio, nei confronti delle minoranze sociali... Quindi: o sono doppiamnete ipocriti, o sono doppiamente sciocchi, credendo che il pubblico sia costituito esclusivamente da follower acritici che non colleghino i fatti tra loro; dimostrano così di aderire "ad cazzum" o per mera convenienza a cause socialmente utili. I contenuti hanno un peso, le parole hanno un peso (quindi l'arte dell'uso delle parole meriterebbe tutto l'impegno necessario da parte dei cosiddetti 'artisti') e il lavoro di sensibilizzazione ai temi della violenza di genere e della misoginia richiede uno sforzo notevole a molte persone/ gruppi/ associazioni, quindi chi organizza un evento ha il diritto e il dovere di selezionare chi porta su un palco, perché i performer intrattengono ma consegnano anche messaggi al pubblico, pagati da soldi pubblici. Nessuno può impedire a Tony Effe di esibirsi davanti al suo pubblico, pagante o meno e dove vuole, di vendere i suoi brani e di scrivere i suoi testi. Sul mercato discografico e sui social c'è spazio per chiunque, anche per lui e per chi scrive contenuti simili ai suoi.. La direzione artistica di San Remo fa le scelte che ritiene opportune, scelte coerenti con il prodotto di intrattenimento quale è il festival. Un concerto pubblico dovrebbe essere un luogo safe per tutti. La polemica dovrebbe essersi già esaurita! Ogni epoca ha i suoi punti di rottura sul piano musicale e culturale, poi i ragazzi più giovani cercano sempre forme espressive forti e polarizzanti, che li contrappongano agli adulti; ci sono spazi e contesti adeguati ad ognuna di queste. Spero che gli assessori alla cultura/ comitati organizzativi degli eventi pubblici lavorino con maggior attenzione e cura in futuro, perché da cittadina mi aspetto questo; non rendiamo vani gli sforzi di sensibilizzazione e cura dei contenuti nei contesti pubblici che caratterizza il momento in cui viviamo, perché c'è ancora molto lavoro da fare e richiederà molto tempo. Ognuno poi ascolterà sempre quel che gli pare, ma forse con più consapevolezza. (Anche io ascoltavo moltissimo rap anni 80 e 90 e oggi, a distanza di quasi trent'anni, comprendo di più quei conentuti, quella forma espressiva e quel contesto, senza scandalizzarmi, mettendone a fuoco la problematicità e riconoscendone i punti di forza sul piano della creatività musicale; ritengo Eminem un gigante del rap, controverso, offensivo, polarizzante, potente e creativo al quadrato). Un abbraccio!
Dunque, aldilà del contenuto dei testi delle canzoni, ho sentito alcune interviste di Tony Effe in cui lui descrive le sue giornate: le passa in palestra e a giocare ai videogiochi, senza dedicare neanche 5 minuti alla musica in una giornata tipo. Ma veramente bisogna spendere soldi pubblici per finanziare uno così?
shy che dice il rap è così dagli anni 80, segue certi clichè e non cambierà mai e nemmeno 3 minuti dopo parlando del libro afferma che "le cose di possono fare anche in un altro modo e non solo siano altrettanto valide ma siano meglio". ma soprattutto non capisco come mai vengano giustificati dei contenuti palesemente sessisti (non mi riferisco a tony effe che non sento) se un artista scrive un testo sessista è sessista. se lo fa solo per vendere è ancora peggio. non capisco perchè quando si canta di degradazione di donne "in certi contesti" allora va bene. Se invece fossero testi degradatori verso qualcun'altro? se fossero omofobi? se fossero razzisti? perchè tolleriamo il sessismo in determinati contesti ma se un rapper scrivesse una canzone degradante verso chessò i giornalisti allora questo vuol dire che nel contesto va bene. Non esiste un contesto in cui vada bene il sessismo.
Perché a lui piace il rap e ascolta anche quella roba lì. Ecco perché. Lui la intende come una roba da cazzoni che si danno un tono (e in effetti spesso è così, ma non sempre). Cmq sì: è incoerente.
Se un rapper parla male di un giornalista si innesca la procedura che abbiamo visto con mr rizzus o p38, meglio che parlino di troie o ammazzare qualcuno di povero, come suggerisce il carissimo shy
se fai musica con contenuti borderline allora la normalità dovrebbe essere che il tradizionale come san remo non ti voglia e che tu artista border te ne vada per la tua strada in cerca di un contesto a te coerente; no che dici "c4zz0 cul0 t3tt3" e poi pretendi che tutti se lo sorbiscano in prima serata al festival del tradizionale. Se no sembri il Ribelle di Mamma di cui parlava Freak Antony più che altro
Libro per acquistato all'istante. Cara redazione di BR, sono scioccato da questo nuovo prodotto, riuscite sempre a stare un passo avanti a tutti. Complimenti, sono senza parole. 👏🏼👏🏼❤️
Per il discorso Tony effe ti dirò, considerarlo arte non ha senso. Non ha ricerca musicale ne tanto meno di suono. È pura e semplice marchetta musicale che sceglie un genere e lo usa nel modo più banale e stantio per fare i soldoni suonanti. Non è troppo diverso dalle boy band. Dire poi che "eh è il genere che dice così" e giustificare tutto ha senso pure quello fin là Son passati 30 anni dai primi testi rap. Usare gli stessi stereotipi è ridicolo e segno che di creatività in tasca Tony & co ne hanno zero Oltretutto il rap che citi aveva sì pezzi per fare casino e cazzeggiare ma aveva pure testi mega impegnati a livello politico e sociale
Riguardo Tony Effe, io penso che il problema stia nell'associazione di questo artista con l'istituzione Comune di Roma. Io penso che, al di là della gaffe di invitare e poi cancellare, sia legittimo che un sindaco o un assessorato non vogliano associare l'immagine dell'istituzione che rappresentano con un certo tipo di espressioni artistiche. E' legittimo ed è una scelta che, condivisibille o meno, è basata sulla sensibilità delle cariche istituzionali e su come queste intendono il loro ruolo. Alle elezioni successive poi, il sindaco o l'assessore saranno chiamati a difendere le proprie scelte.
Ma stiamo scherzando? Sarebbe da toglierlo dal mondo della musica...e non è vero che ognuno in questo modo deve esprimere quello che pensa a meno che non siano messaggi positivi ma non mi senbra il suo caso 😢😢...io che non sono una cantante non potrei esprimere certe idee sarei denunciata
Questo ci fa capire come funzionano le amministrazioni locali, anche per una decisione banalissima non c’è uno studio dietro, si propongono le cose a membro di segugio!
Mi ricordo che quando ero ragazzo, avevano invitato Eminem a Sanremo, accompagnato da un sacco di polemiche. Mi ricordo che mio fratello ed io eravamo molto arrabbiati per tutte le polemiche e una delle nostre tesi a sostegno di Eminem era "tanto canta in inglese e la maggior parte delle persone non capisce quello che Eminem dice". Credo che ora il punto sia quello: ora ci sono più persone che capiscono l'inglese e c'è una realtà di rappers e trappers italiani che, cantando in italiano gli stessi temi che vengono cantati in inglese, ci hanno messo davanti a contenuti e testi cui il grande pubblico non è abbituato. Io stesso, con i miei 40 anni, non vedo di buon occhio testi come quelli di Tony Effe o Fedez e gli altri. A parte che il rap dei Wu-tang-clan e company era tanto meglio di quello odierno...
No, anche perché mi sembra vengono esagerate le questioni. Le canzoni di Tony effe sono una roba estremamente commerciale e pop, non so dove l'abbiano visto l'incentivo al femminicidio. Poi, dopo che sesso e samba la sa pure mia nonna a memoria tanto che l'ha sentita non so quanto sia utile ritirare l'invito.
No, non viene esagerato proprio niente...ma l'hai mai sentito il disco di Tony Effe? Dalla prospectiva di una donna è estremamente offensivo e degradante, e che voi manco ci provate a capire ste cose...lui che attacca gente dicendo che la sua donna "se la sono passata"...l'ho detto altrove, è un problema culturale, è un problema di mentalità...per me può andare dove vuole senza che venga censurato, mi fa più ribrezzo che la roba che fa abbia così tanto successo rispetto a chi scrive roba commerciale senza essere una bestia...il vero problema è quello
@@FedeDiver1concordo. Personalmente non sopporto più sentire "certi testi" che "passano" via lisci come nulla fosse e nessuno si indigna. Non sopporto nemmeno chi cerca di giustificare. Ricordiamoci che sti tipi li ascoltano ragazzini, maschi e femmine, in un'età in cui vengono presi ad esempio e mitizzati. Non bene.
La mia opinione sulla musica e sui testi di certe canzoni, è che sì, sono arte ed in quanto tale sono un prodotto; e se un certo prodotto vende è normale la richiesta per quel prodotto salga. Il libero mercato passa anche per le idee, persino più nel mondo moderno dove gli artisti sono “libero”, che nel passato dove l’arte era per definizione su commissione. Detto questo la libertà va in tutte e due le direzioni, e quindi se improvvisamente un prodotto che ritenevo adeguato, si scopre per delle caratteristiche che non mi piacciono, posso semplicemente scegliere di non venderlo/esporlo/promuoverlo/comprarlo.
Speravo tantissimo che avreste annunciato un evento live, ma tantissimo, perché ho perso l'occasione di partecipare a tutti i BI Night che ci sono stati e mi mangio tuttora le mani. Però sti cavoli, mi farò andare bene (!) il libro ♥
6:42 la devono solo smettere di invitare gente per "i numeri"... la quantità a discapito della qualità ormai è una caratteristica principale dell'era in cui viviamo.
Ti ricordo che è un’evento pubblico finalizzato a far passare una bella serata a più cittadini possibili, non quello di istruirli o educarli alla “qualità” avendo come risultato che non ti si fili nessuno
@@simonechiesa8988 forse mi sono spiegato male... lo hanno invitato per i -suoi- di numeri e non per gli spettatori che seguono lo show. Di conseguenza poi gli tocca far marcia indietro appena si rendono conto che è fuori contesto facendo delle fini pietose come quelle narrate nel video. Un altro esempio sarebbe far un festival della musica italiana e invitare cantanti stranieri a prenderne parte... o ecco! Il calcio (che non seguo quindi mi scuserai se sbaglio)! Ha senso fare una squadra tipo "Roma" e farci giocare gente che non è neanche di Roma mediante compra vendita di giocatori da parte delle squadre? Ti giuro sta cosa mi ha sempre infastidito quando, ai tempi della scuola, sentivo i miei compagni parlare degli ultimi acquisti delle loro squadre (i Simpson ci hanno fatto pure una puntata quindi... non l'ho notata solo io sta cosa)
Non sempre la qualitá è oggettiva, loro devono creare uno spettacolo godibile per la maggior parte delle persone e lo valutano dai numeri di chi invitano
@@JustaNamebutverycool mai detto che la qualità sia oggettiva... anzi sostengo proprio il contrario. Il programma in questione infatti, invitando il cantante in questione, ha inizialmente pensato alla quantità dei suoi follower per attirarli a se... però ha fatto marcia indietro quando ha voluto mantenere un ambiente di qualità secondo gli standard ed il pubblico che il programma mira ad intrattenere (e questa cosa dovevano farla prima per evitare il trambusto creatosi per il loro ripensamento.)
Qua il discorso, a mio avviso, è estremamente complicato. Inziamo dal vero grande contro. La cultura di questa atmosfera che si viene a creare attorno a questi personaggi ed artisti è molto spesso una idea, o meglio idealizzazione, di questo stile di vita. Questa struttura, questa cosa lo rende potenzialmente problematico. Un giovane adolescente costante esposto, SENZA LE GIUSTE DIFESE, potrebbe sviluppare dei pensieri ed un ragionamento oggettivamente sbagliato, tratto come ispirazione da ciò. La soluzione, tuttavia è chiaramente non la censura, ma la cultura, facendo comprendere cosa sia l'arte e cercando di distinguere sempre, artista da persona, finzione da realtà. Tutto il resto invece mi vede sempre e comunque favorevole, una espressione artistica può non piacere, e questo è sempre okay, ma non può essere considerata necessariamente sbagliata. Anche un comico che dice battute offensive e non fa ridere, non deve essere causa per fermare quelle battute, ma per dire "ehi zii non fai ridere". È una critica verso la capacità dell'individuo nel trattare quei temi, non nella scelta stessa dei temi. L'arte è importante, e definire ciò sbagliato, o inappropriato è come farlo con un film perché violento, o per videogiochi o addirittura le opere della antica Grecia, con rappresentazioni molto esplicite di cose a noi oggi molto distanti o impensabili. Signori, l'arte e la sua possibilità di dir tutto non si può e non si deve fermare. Le critiche possono essere all"artista, che senza esserlo davvero usa contenti aggressivi solo per scalpore, senza dare molto di più
Dai, siamo onesti: lo avesse fatto un sindaco di centrodx avrebbero tutti gridato al fascismo e alla censura. Tony Effe può piacere o meno ma una scelta simile non ha un minimo di senso, sembra essere tornati alle critiche mosse ad Achille Lauro alla sua prima partecipazione a Sanremo...
La cosa che non ha senso è invitare 'sti cialtroni in questi contesti, solo perché fanno grandi numeri su Spotify. Il fatto è che una volta che li hai invitati la toppa (la censura) è peggiore del buco.
no sii tu intellettualmente onesto, gualtieri ha avuto pressioni e richieste di non far esibire tony effe, la censura è quando di tua sponte non lo fai partecipare… ti perdi nella demagogia da quattro soldi di destra del momento 😅
@@stefanocibarelli beh scusa, Tony Effe ha dichiaratamente espresso di voler cantare quando gli è stato chiesto di sottrarsi; dato che non è stato possibile con le buone gli è stato imposto di rinunciare. Questa non la chiamiamo censura solo perché è stata suffragrata da polemiche?
Mi sto perdendo momenti fondamentali della storia italiana. Mi sento escluso. Il dissing tra Salvini e Vasco Rossi Il dissing tra Gualtieri e Tony Effe
Credo anch'io parlasse di The André, che cantava testi trap con una voce molto simile a quella di Fabrizio De André. Se ho capito il senso dell'operazione i testi, idioti oltre che violenti, venivano depotenziato dal contrasto con la musica e la voce, serie e intimiste. Lo ha fatto anche Dolcenera ma ho qualche dubbio sulle intenzioni
Se si pensa che ci sia un problema culturale di patriarcato e maschilismo, e si pensa che bisogna quindi intervenire a livello culturale, credo che sia normale cercare di non dare spazio a cantanti con testi misogini. O è una cosa, o è l'altra. O si pensa, come ha detto lo stesso Shy le scorse settimane parlando dei femminicidi, che il patriarcato va affrontato in maniera "ideologica", e allora si deve "lottare" contro la musica misogina e sessista. O si pensa che non si tratta di fare ideologie e interventi culturali e allora ha senso pensare che a tony effe si possano dare tutti gli spazi senza problemi. Pensare di cambiare la presunta cultura sessista e patriarcale senza sporcarsi le mani, senza contrastare l'espressione artistica che enfatizza proprio la misoginia, ma semplicemente facendo nulla e dicendo solo "è un problema culturale!!!", lo trovo piuttosto ingenuo. La mia personale opinione è che in realtà non esista una cultura patriarcale e sessista diffusa, se non in certe zone del sud, e che quindi il povero tony effe sia sostanzialmente innocuo.
Su Tony F. Il racconto non è chi racconta. I testi delle canzoni, come la letteratura, come la pittura, come qualunque forma d'espressione artistica (prego astenersi tutti i musicologi che hanno decretato che Tony Effe non è artista, non è questo il punto) non sono lezioni da dare a persone inermi da condizionare, diversamente vieteremmo E. A. Poe a scuola, tanta arte scritta, dipinta e scolpita e tutta pubblica con temi come "il ratto delle sabine" e Gualtieri dovrebbe andare per Roma a sbarbare dai muri di San Luigi dei Francesi tutti i violentissimi Caravaggio. Sono femminista e credo che la censura sia uno strumento patriarcale che i femminismi dovrebbero evitare di invocare. La censura protegge, insegna reputando il pubblico incapace di pensiero autonomo. Capisco che a volte le ferite alimentino la voglia di cancellare certe espressioni difficili da digerire, nel 2013 ci fu il caso di Fabri Fibra al "1 maggio", andava giù pesante con strappamenti di uteri vari, allora ero d'accordo che gli venisse impedito il palco, faceva male, ora è evoluta quella parte che pensa che proibire - nel brodo patriarcale ci siamo tutt3, ne stiamo uscendo - abbia un senso. Certe pubblicità progresso che hanno invece scopo didattico-salvifico, quelle sì le andrei a rivedere: tutte rivolte alle donne, a come proteggersi, a come riconoscere un aguzzino ecc. Sarebbe molto più efficace, e meno contorto, rivolgersi a chi compie l'azione: "se controlli il telefono non è amore, hai un problema, fatti aiutare, chiama il..."
Mai letto tante sciocchezze in vita mia, paragonare l'arte di Caravaggio alla musica di Tony effe...come paragonare la Venere di Botticelli ad un calendario Pirelli. Impressionante come non riuscite a considerare un contesto.
@@simone-bk2oj Credo che le pre-ordinazioni siano semplicemente un modo per tutelare chi vuole comprare il libro subito, visto che le copie saranno limitate. 👍
Potresti fare un video speciale solo sul libro invece che parlarne distribuitamente su breaking italy oggi domani e live :) :) :) :) Almeno del prodotto, per il percorso ci sta (a parte che c'è tempo)
5:00 fallacia logica grande quanto una casa; e in ogni caso non è rap ma è trap, non paragonare cose diverse. è come dire che è censura non mettere il film porno in tv, e che se non lo metti allora fai peggio, e che stai usando "due pesi e due misure" (ragionamento chiaramente insensato). In ogni modo non bisognava invitarlo fin dall'inizio. P.S. (opinione mia: sembra che tu voglia adottare questa opinione solo per sembrare più giovane, non ci credi nemmeno te)
D’accordo su tutto tranne che chiamarla forma d’arte. Non sono ‘artisti’ sono al massimo abili assemblatori di testi .. ti lascerei passare ‘creatori’ ma rischio d’insultare la creatività
Tony effe è senz'altro un artista importante, ma i suoi testi affrontano a mio avviso tematiche troppo adatte ad un oubblico adulto, mentre i più fiovani ootrebbero mal interpretare o fraintendere verso la cultura wok. Quindi meglio che non ci sia, concordo con voi
Tony Effe e tanti come lui sono ascoltati principalmente da gente tra i 9 e i 15 anni. La loro violenza e i loro estemismi sono elementari, comprensibili anche da mio nonno in carriola con l'Alzheimer. Proprio in virtù di questa semplicità contribuiscono a compromettere le facoltà intellettive di soggetti in formazione e a installare in loro sentimenti che genericamente potremmo definire di "diffidenza verso l'altro", se trovano terreno fertile grazie a famiglie e insegnanti fzntasmatici. È un po' quello che accadeva con i cinepanettoni: nonostante non fossero affatto adatti ai bambini erano talmente semplici che i bambini stessi potevano capirli (in parte) e apprezzarli.
Mamma mia quanta ignoranza sul rap in generale! Già definire rapper sto bamboccio che non sa manco fare due rime.... ma poi dire che i temi di cui tratta siano stereotipi nella musica rap proprio non ha senso (a meno di non fermarsi agli ultimi 10 anni, manco è rap, oramai è tutto pop)
Ci sono pochissimi story telleres in Italia ed Emis Killa non è sicuramente tra loro ... Che gli americani usino certi termini e modi nei loro rap dipende dal fatto che la loro musica esce dai ghetti,ci si spara per una barra. Questi sono figli di papà che cantano la strada
Ma non mi pare che a Tony Effe si proibisca proprio nulla. Semplicemente non gli si vuole dare uno spazio pubblico. Lo Stato è responsabile in una certa misura dell'educazione del proprio popolo e lo fa anche evitando di organizzare concertoni con temi violenti, misogini ecc.
Premetto che non ascolto trap e non sono fan di tony F ma la censura è sbagliata a prescindere, per me chiunque deve avere il diritto di esprimersi come vuole fintanto che non va contro la legge
E nessuno impedisce a Tony f di esprimersi. Ma al concerto di capodanno, pagato con soldi pubblici magari no. Cioè, il porno è illegale? No. Allora va bene farlo vedere su rai1? Contesto contesto contesto
Non capisco perché tanta polemica per la esclusione di Tony effe! 🤔 il Vecchio Gualtieri può ancora rimediare , "ripescando" altri artisti altrettanto bravi tipo: Albano assieme a Romina, Cugini di campagna, Orietta Berti, Claudio Baglioni etc.. una " rispolverata e il gioco e fatto ! 🔦😅 comunque vada sarà un successo e buon anno 🍾🥂🎉💥
"la dittatura in Italia c'è stata, e chi l'ha vista sa cos'è, gli altri si devono accontentare di aver visto solo la democrazia" vibes hahahha Bella per il libro! Non ho quattrini al momento, aspetto la seconda ristampa in caso, poi prima devo leggere parecchie cose
Penso si tratti proprio del contesto, la dove il promotore dell’evento è un istituzione e organizza un evento pubblico di festa, forse è giusto fare le scelte con una sensibilità in più. Sanremo è un altro discorso ancora, perché è un contesto nel quale si ha una competizione di natura musicale, che deve anche rispecchiare la contemporaneità. Per cui non vedo le due cose come una sorta di incoerenza narrativa.
Ciò che dici è vero, ma non possiamo escludere ciò che sta accadendo nella società riguardo al patriarcato, violenza di genere, femminicidio. È normale che in un contesto politico si facciano certe scelte.
Quando Vasco cantava, colpa d Alfredo erano altri tempi e ai suoi concerti si scherzava, rideva, cantava e viaggiava. Oggi con canzoni così, andrebbe in galera😅😅
Si galera certo. Tony Effe andasse in Russia, in Iran o in Nord Corea a fare il politicamente scorretto. I tatuaggi glieli cancellerebbero con la carta vetrata e poi dritto nei campi di lavoro. Fate ridere con questi commenti.
Non sono d'accordo su Tony F, secondo me ospitarlo e pagarlo con soldi pubblici sarebbe stato come se lo Stato abbracciasse quei temi, che dica quello che vuole ma senza prendere soldi da noi (stessa cosa per sanremo).
Il problema del concerto è a monte: Tony Effe non sarebbe stato affatto dovuto essere invitato esattamente per le ragioni per cui è stato escluso, ma invitarlo e poi scandalizzarsi mostra solo che l'organizzazione non era neanche a conoscenza di chi fosse Tony Effe, nessuno si è preso la briga di prendersi la responsabilità di andare a cercare informazioni prima di dargli la visibilità e responsabilità di stare su un palco pubblico. Se a priori avessero invitato qualcun altro di più adeguato non si sarebbe alzato questo polverone, è una prova di incompetenza organizzativa e il tornare sui propri passi uno scivolone di comunicazione che sta facendo più danni. Detto questo, escluderlo per me non è censura. Nessuno gli vieta di fare concerti, vendere dischi, avere il successo che ha, andare a Sanremo. Se si parla di un concerto organizzato dal Comune con i fondi pubblici mi sembra solo sensato che vengano selezionati cantanti che non portino messaggi non solo deleteri ma proprio in netta contraddizione con il lavoro di sensibilizzazione che da anni si sta facendo sul rispetto per la donna, nelle scuole, nei mezzi di comunicazione, a livello comunale e nazionale. Non è censura, è contesto.
Amen.
Concordo con ogni singola parola
Assolutamente d'accordo
Non avrei saputo dirlo meglio
Non condivido ma credo che mi esprimerò in un altro commento
Io starei molto attento a parlare di Censura. Perchè nessuno sta censurando Tony Effe o il rap, gli stanno solo dicendo di non farlo lì. Nessuno ha annullato i suoi concerti o strappato i suoi contratti, è molto poco indicativo parlare di censura. Mi sembra lo stesso discorso che fanno tutti i politici di destra quando qualcuno dei loro non viene invitato a parlare in un contesto non suo, non è censura, possono farlo in mille altri contesti, o sui social, o al loro pubblico. La censura è ben altro.
Troppo difficile da capire per molta gente
Esatto, non è censura. È come per la questione Caffo: *non è opportuno invitare un misogino* a un evento del genere. Per il resto può fare quello che gli pare.
Impedire la pubblicazione delle canzoni di Tony Effe sarebbe sbagliato, in quanto limitazione della libertà di espressione.
Ritirare un invito ad un evento pubblico, pagato coi soldi dei cittadini, è una cosa diversa.
Non confondiamo censura e selezione.
esattamente
Si, la penso come te. Nella città dove vivo, Trieste, il concerto di Tony é costato al comune 80.000 euro circa. No comment
Ma poi che senso ha invitarlo prima e dopo dirgli no? Chi organizza questi eventi ha già cominciato a bere prima delle feste da quanto vedo
Invece è esattamente la stessa cosa quando si "Ritira" l'invito a causa delle polemiche. Se non l'avessero invitato a monte sarebbe nessuno avrebbe parlato di censura
È colpa della Melona fascistahh che sta togliendo tutti i diritti agli italiani! Viva Tony Effe e la libertà di espressione! Ah Gualtieri è del pd?? Ah scusate.
Cosa c'entra la censura con lo scegliere quale artista è più appropriato o meno ad un concerto? Niente, perchè non è censura. Cosa c'entra che vada a Sanremo con il ritenere se è appropriato per un altro concerto? Sempre niente, perchè non è la partecipazione a qualcosa che legittima la partecipazione ad un'altra. Cosa c'entra cosa ascolteranno i giovani con cosa si ritiene appropriato far suonare ad un concerto organizzato dall'amministrazione? Ancora niente, perchè il sindaco non vuole decidere il futuro musicale di una generazione ma solo quali tematiche e con quale trattamento artistico proporre al concerto. Tutti rapper di oggi sono dei maschilisti che osannano il denaro in ogni testo? Ma proprio no, per fortuna, e tanti di quelli bravi neanche negli '90.
Il fatto che fratelli d'Italia, uno dei baluardi dell' "anti-politically correct", attacchi Gualtieri perché permette a Tony effe di esibirsi a Capodanno fa un po' sorridere
La destra mondiale è proprio così: free speech, abbasso al "politically correct" fino a quando non si tocca qualche loro valore... Ipocrisia che si chiama? 😂
Ormai i veri fascisti stanno nel centrosinistra
@@TheLucanomax così, ad minchiam
@@gabrieldias3479 penso proprio di sì
@@TheLucanomax in che senso?
Per me chiunque vada contro tony effe ha il mio pieno appoggio
😂😂😂😂😂
Qualunque cosa si faccia contro questa gentaglia e’solo buona e giusta.
Sembrava impossibile ma Tony effe è persino riuscito a farmi stare simpatico Fedez
Anche il mio
Non posso, non condividere!😜 E comunque a parte l’ironia a riguardo, con tutto l’affetto per Shy questo suo discorso a favore e’ molto poco coerente a quando giustamente si schiera contro il non so può dire più nulla che si sente spesso in giro, solo perché in questo caso entra in gioco il genere musicale che piace molto a lui! Anche Shy sa essere fazioso, e’ un essere umano anche lui!😬😜
shy questa volta la tua analisi mi ha deluso, non si può paragonare il rap anni 90 in cui si può contestualizzare l’uso di determinati termini ai testi di tony effe nato e cresciuto in italia che semmai è la parodia del genere che interpreta, genere che non per forza necessita di linguaggio misogino per essere tale, non è altro che una giustificazione ormai. la scusa del “personaggio” e dell’opera artistica separata dall’artista non regge perché né tony né i fan si discostano dai messaggi terribili che trasmette nelle canzoni, diciamo chiaro e tondo che se nelle canzoni insultasse una qualunque altra minoranza la gente ci metterebbe molto meno a condannare i suoi testi, ma la misoginia è ancora di moda pare
Ma non è solo il rap anni '90 infatti, è il rap in generale di cui si parla. Anche ad oggi rapper americani tra i più famosi non si fanno problemi ad utilizzare termini fortemente sessisti, fare riferimento a droghe, armi ecc. Come gli stessi rapper italiani fanno. Tony effe fa rap e utilizza un linguaggio che è proprio di questo genere, poi può piacere o meno come persona e come rapper ma questo non cambia
tony ha affermato “sono sempre me stesso, non so fare l’attore” e ha pure detto di vivere quello che scrive, quindi quella del personaggio non è altro che una scusa per cantare di un immaginario terrificante di donne passate da rapper a rapper e tenute al guinzaglio, tony non parla di nessun personaggio, questo distacco dai testi che scrive non esiste, dovrebbe farvi ribrezzo e basta, ripeto, se nei testi parlasse di fr*ci e n*gri la gravità di quello che dice vi sarebbe chiara, ma dato che sono le donne il soggetto è tutto lecito
!!!! anche le canzoni fasc1ste e razziste erano un genere, per quanto disgustose sono parte di una storia, così come la bl4ckface, è una storia orrida, ma storia. poi succede che si va avanti su dei diritti e delle cose non sono più tollerabili. canzoni con quei messaggi oggi non riceverebbero la stessa apologia così quasi unanime che si dà invece ai testi misogini: come dici, la misoginia ancora ci va bene, anzi, benissimo, è comoda, va recuperata un po' di sano maschilismo contestualizzato in quest'epoca in cui non si può dire più niente!
d'altronde, viviamo nel post-femminismo e se anche le ragazze vogliono andare al concerto di tony effe, allora sarà addirittura femminista! no?
siamo totalmente assuefatti dal patriarcato, è così normalizzato in ogni parte della nostra vita che quasi quasi non lo vedi, che se ti impegni tanto pare un po' di scorgerlo ma alla fine no, è sempre qualcos'altro, sarà un contesto particolare.
invisibilizziamo il bisogno della lotta.
anche a me ha deluso l'analisi di shy, si parla di contesto e la mente torna subito a quei gruppi di ragazzetti spoliticizzati e/o fasci1stoidi rimasti al liceo, che si divertono a saluti romani , insulti e "battute" su ogni minoranza, per poi mascherarsi sul viscido "contesto informale e goliardico" o storpiando malamente il concetto di "ironia" o di "black humor".
mi dispiace, ma no, decisamente no.
non le dici e non le pensi certe cose ogni giorno se un po', in fondo (ma neanche così tanto), dell'autodeterminazione di quella parte di popolazione non te ne frega niente, se non hai veramente idea di che cosa viva quella minoranza e ti va bene non saperlo, se alla fine lo status quo per te va anche bene così. non le dici, sbandierando e tenendoci a proteggere con le unghie il tuo diritto inalienabile di fare le stesse "battute" squallide e ripetitive a ruota, lottando per questo diritto a dire quello che vuoi come mai hai lottato per niente, men che meno un diritto sociale, se un po', alla fine, non ci credi veramente in queste cose, con chi ti segue e chi ti protegge.
@@user-vy6li8ys2n ma non è vero, non so chi ti abbia convinto di sta cosa hahha. A me tony effe fa abbastanza cagare, sia come artista sia come persona, ma ciò non cambia che un linguaggio misogino nel rap non è necessariamente da condannare di per sé in quanto va contestualizzato al genere (come dimostra, ripeto, il 90% dei rapper americani che continuano a utilizzare questo tipo di linguaggio). Prendo come esempio kid yugi, che invece è un artista che amo molto: lui nelle sue canzoni usa termini e frasi misogine, parla di uso droga, spaccio, armi, omicidi e usa anche frasi interpretabili come "omofobe" (es. "tu vuoi fare il gangsta-rap e a malapena sei etero"). Se vai ad ascoltarti però delle sue interviste, vedrai come il linguaggio che usa in molti dei suoi pezzi non coincide con quello che ha nella realtà, e che anzi in una situazione del genere i messaggi mandati sono sempre positivi e non c'entrano nulla con ciò che viene detto in molti dei suoi pezzi. Nonostante ciò puoi sentirlo vantarsi di essere real (es. "io resto realness, con un respiro"). Questa però non è una contraddizione, in quanto essere "real" nel rap ha un significato ben preciso e non significa che tutto ciò che dici nei pezzi dev'essere una tua esperienza diretta/qualcosa che hai fatto tu, non significa che tutto il linguaggio che usi deve necessariamente essere quello che utilizzi nella vita di tutti i giorni. Questo perché appunto ogni genere (in questo caso, appunto, il gangstarap) ha un proprio il linguaggio per cui ciò che viene detto va contestualizzato.
"arte" e "Tony effe" nella stessa frase non ci devono stare
Considerando che stiamo parlando di un'artista, direi che invece è esattamente necessario che ci stiano
La censura è se non puoi pubblicare il tuo lavoro, se vieni escluso da Sanremo ecc è per una questione di mercato.
A Sanremo non si sentirà mai del death metal, semplicemente perché non ha valore commerciale, perché chi ascolta death metal di solito non guarda Sanremo.
Mi sembra abbastanza normale che chi pubblica testi di un certo tipo ha una fetta di pubblico che può non interessare/piacere chi investe.
Tony F, Fedez e Eminem nella stessa frase...
e Snoop
Considerando che poi in Italia c'è gente come Caparezza, Frankie Hi NRG...
@@raftelamv5678 meh meh nel contesto in cui si è posto ha senso soprattutto nell'ambito mainstream
sto tizio fa lo youtuber ed ha studiato su wikipedia, sa una sega di musica.
Vabbe un nome per far capire che i primi due erano intesi come rapper serviva
SHY, SHY, SHY...mi cadi sul CONTESTO...tu quoque...il tema non è se dobbiamo
VIETARE quel genere di musica, ma ss quel genere e quei temi siano adatti ed un evento cone il concertone di capodanno...Tony Effe & co sono liberissimi di organizzarsi il 31 il loro concerto trap dove la gente può andare apposta per vedere QUEL genere di musica... Al quale magari andrà anche più gente che al concertone organizzato dal comune... Il concertone di capodanno è un concerto per tutti...
Ma infatti... Questi "artisti" hanno fin troppo spazio sui vari social e sono primi in classifica ovunque, hanno tutte le possibilità del mondo. Un evento organizzato dal comune è un' altra cosa ed il comune è liberissimo di non ingaggiare o di ingaggiare chi vuole. L'unica pecca di Gualtieri è stata nel contattare il tizio, il che è tipico di un approccio superficiale e boomerone. Lui o chi per lui avrebbe dovuto conoscere i personaggi ingaggiati.
Il tuo discorso avrebbe senso, se non fossero stati loro ad invitarlo...
Esattamente. Al concertone di capodanno organizzato dai rappresentanti dello Stato NON DEVE esserci uno che scrive testi misogini, per lo stesso motivo per cui non dovrebbe esserci uno che scrive testi omofobi o razzisti. Non è difficile!
Non si sta impedendo niente. Non c'é censura. Censura è quando non possono essere venduti i dischi o non possono tenersi i concerti. Qui si tratta di invitare o no qualcuno, in base a quali messaggi si vogliono trasmettere. Ma il "tizio li coi disegnetti in faccia" può continuare a fare la sua arte, mostrare i suoi video su youtube e vendere dischi e fare concerti. Ma in un evento si può decidere di non invitare qualcuno, se non si approvano i suoi messaggi. Si, ok non è il top "disinvitare" avrebbero dovuto controllare prima.
Poi... siete liberi di ascoltare la 💩che vi piace, nessuno ve lo vieta.
Entro a gamba tesa sulla questione Tony Effe: il personaggio è inutile stare a discuterlo e sezionarlo, è il prodotto dei tempi che stanno correndo (tristi e strani, lo sappiamo tutti). Togliamo anche dall’equazione il solito Codacons che grida allo scandalo per ogni edizione di Sanremo da quando è stato istituito, lo devono fare da contratto. Cosa rimane? Testi misogini, esaltazione di droghe, soldi e vestiti di alta moda, uguali in tutto e per tutto ai Rapper d’oltre oceano che abbiamo ascoltato negli anni passati. E allora perché da così fastidio se a rapparli è Tony Effe, mentre Eminem viene definito genio? La risposta è una sola: il talento. Eminem è riuscito con una tecnica stupefacente, un’ironia tagliente e un’espressività unica, a proiettarci tra i camper e i quartieri di una Detroit quantomai decadente. E questo è un fatto innegabile. Come sia un fatto innegabile che Tony Effe non abbia nulla di queste capacità. Non sa cantare, rappa alla stessa maniera e con gli stessi flow da quando è salito alla ribalta con la DPG, non ha fatto nulla se non intercettare una corrente che altri, ben più talentuosi di lui avevano già cavalcato nel 2015. Successivamente c’è un’altra questione che ai “puristi” dà fastidio di Tony Effe, ovvero il contesto sociale da cui proviene. Il caro Niccolò Rapisarda non si è salvato da un destino orribile, da un ambiente malfamato dove dovevi sgomitare e scalciare per poter anche solo sopravvivere, lui era già ricco di famiglia, con un passato da attore bambino per i film del Giffoni e lanciatissimo verso il mondo dello spettacolo. Questo rimuove del tutto quel cammino di autodeterminazione e racconto di rivalsa che il rap, in mezzo a termini misogini e scorretti, racconta da quando è nato. Ne consegue una musica vuota, uguale a tante altre e ignobilmente mediocre, che viene valorizzata perché c’era un posto da riempire e per il fatto che sia un bel ragazzo che si atteggia da “bullo romantico”. Dovremmo discutere, piuttosto, del fatto di come, anche a livello musicale, la lotta di classe sia stata persa totalmente, dato che uno degli esponenti (nostrani) del genere che più di tutti ha raccontato la strada e ha denunciato i disagi di generazioni intere, si presenta alle interviste sostenendo che una paghetta settimanale da 100€ era una miseria. Meditiamo, meditiamo.
Detroit non Seattle
@ giusto, mi sono confuso, correggo subito
Sinceramente mi dà particolarmente fastidio che si critica Tony Effe solo per ste cose maschiliste invece di chiedersi perché un personaggio così trash e senza talento sia stato chiamato al posto di altri 10mila artisti che se lo meriterebbero di più per il loro livello artistico e musicale tipo nayt
la stessa domanda io me la faccio sul rap tutto, in blocco
Esatto!
Forse perché non sei tu a decidere cosa sia arte e pensare sia una capacità tecnica ti rende naif ad essere gentili
Studiati il 900 per capire che vedere l’arte nella tecnica ə una idea morta
@@pneumas7
non sempre ma molto spesso al rap e alla trap mancano melodia e armonia,
o meglio vengono appiattite e rese sterili,
e questo rende il rap e la trap percepite come non musica.
è un fatto sia di percezione soggettiva immediata, istantanea, sia di abitudine culturale ad aspettarsi che la melodia e l'armonia siano determinanti, e non solo il ritmo e l'annullamento delle altre due
Posso comprendere sia soggettivo apprezzare quel tipo di musica, allo stesso modo chiedo sia compreso accettare che molti non considerino, soggettivamente, quella cacofonia come musica
@pneumas7 cioè mi devo adattare all'esistente invece di provare a cambiare le cose? Non ti sembra un'idea leggerissimamente conservatrice?
Bello "Venti quaranta", ma sarà sicuramente inferiore a "Tendenzialmente me"
Ahhahhahahahha
Mi sembra un controsenso dire che i femminicidi siano dovuti a un problema culturale ma non condannare la cultura che promuove violenza sulle donne
Mi sembra intellettualmente un po limitato pensare che se si sente una canzone che parla di droga, la gente sia spinta a drogarsi. Se si guardia un film sulla guerra non viene voglia di andare in giro a sparare, no?
Quindi non è censurando un "artista" (virgolettato perché tra l'altro non si parla sicuramente di un genio o di un mostro sacro del rap, anche se ha comunque un certo seguito, e c'è in giro molto di peggio) che si risolve un problema italiano radicato e difficile da estirpare dalle nostre menti prima che dalle nostre case.
Sicuramente c'è una questione di contesto, magari non era la scelta giusta, ma rimangiarsi l'invito peggiora la questione.
Anche perchè in un paio di mesi ce lo becchiamo in diretta nazionale su RAI uno, a Sanremo (e con una visibilità ben maggiore del concerto di Roma)
@@giacomodemartini8803 infatti non penso che chi sente una canzone che promuove la violenza sulle donne aumenti la violenza sulle donne.
Non penso neanche che i femminicidi siano un problema dovuto alla cultura del patriarcato.
Non credo che sia coerente credere nella seconda e non nella prima.
assolutamente, per me c’è un po’ troppa tranquillità nel difendere testi che dovrebbero far inorridire chiunque, se gli insulti nei testi fossero rivolti ad una qualunque altra minoranza le persone ci metterebbero un secondo a condannarli, se è misoginia allora è arte e non va “censurata”
Il problema è culturale - > la cultura è arte - > l'arte non si censura - > il problema allora è che difendiamo più la cultura che le donne.
@@giacomodemartini8803ma scusa come si risolve il "problema culturale" allora? Se la cultura misogina di cui vi lamentate, viene accettata perché arte allora non se ne esce più.
E quello che dici su Sanremo è critico, una volta che questi messaggi vengono sdoganati a Sanremo, allora va bene farli anche al capodanno di Roma perché come dici tu "tanto poi c'è lo becchiamo a Sanremo"
Ma è quello che vorremmo è proprio non sdoganare questi messaggi.
Non passa giorni senza che ci siano donne ammazzate da mariti o ex che le considerano loro proprietà oppure stuprate o fatte oggetto di stalking, atti frutto di una diffusa mascolinità tossica che trova complicità più o meno esplicite nel maschilismo della società in cui viviamo. I testi dei brani rap sono spesso intrisi di questo tipo di mascolinità e, anche se non ritengo che apprezzare questo tipo di musica significhi condividerne del forza i contenuti, penso che invitare sul palco di una festa organizzata dal Comune e aperta a tutti un cantante come Effe fosse una pessima idea in partenza, come pessima è stata quella di invitarlo successivamente a fare un passo indietro facendolo diventare una vittima della censura e facendogli inoltre il dono di una pubblicità gratuita di cui non aveva certo bisogno.
Shy io ti stimo molto, però per favore non cadermi su paragoni inesistenti tra Tony Effe ed Eminem, perché Tony Effe sia come personaggio che come produzione che come vita non vale neanche un laccio delle scarpe di Eminem.
Concordo con te
Eminem poi ha talento
@@manolog.2026 ehsì Eminem ha talento, è uno che ha fatto la storia della musica. Uno che ha cantato e fatto testi duri perché lui sa davvero cosa significa la dura vita di strada e di una giovinezza difficile, E nonostante questo oltretutto i suoi testi non sono incentrati solo su due-tre parole, altro che Tony Effe che si atteggia da duro e con la vita difficile.
@@ClaudioRancati ma il fatto che stiamo perdendo tempo a parlare di lui già gli da un'ngiusta ed immeritata notorietà.
Quanto a Eminem ricordo che andai al cinema a vedere 8 mile nel 2002
Non vedo l’ora di comprare il tuo libro. Ti ho scoperto quando facevo l’università e, da allora, mi hai fatto compagnia in così tanti momenti della mia vita con i tuoi video che mi sembra che questo libro l’abbia pubblicato uno dei miei più cari amici🎉🎉🎉
Regà abbiate pazienza. Sentire tony effe ha più effetto di qualsiasi lassativo sul mercato
Puoi dire che fa bene alla salute....
Poteva essere molto utile dopo il cenone di capodanno
Considerando quanti milioni di italiani lo ascoltano direi che il benessere intestinale, nel nostro Paese, deve essere considerato il motivo di vita di moltissima gente
Sinceramente se porti temi violenti e che promuovono quello stile di vita quando abbiamo un problema serio di maschilismo tossico in Italia è giusto dirti "bro tu sul palco non ci vai se porti sta roba", è giusto prendere posizione contro questi soggetti malsani. se vuoi ascoltartelo nulla vieta che te lo puoi sentire in cuffietta per cavoli tuoi
Comunque Gualtieri suona bene quindi a me andrebbe bene il cambio
La sinistra riparta da Tony effe
Bella questa 😂
magari dopo il ventennio di sua Eccellenza dopo quello del Cavaliere avremmo pure quello della Presidente...... e i democratici si sciolgono
Uno che scrive testi misogini non sarà MAI nel mio team.
Ciao, qualcuno sa dirmi perché sono praticamente sparite dalla circolazione le banconote da 500 e 200€ e quelle da 100 la loro circolazione è ridotta? Lo ha detto anche il governatore della Banca d'Italia
@@darker4509vorrai dire IL presidente.
"è stato un'errore di comunicazione" il mantra del 2024. XD
Sulle battaglie della politica italiana oggi, tra la sinistra che non vuole toni f e la destra che non vuole peppa pig, rimpiangiamo tutti assieme la prima repubblica. "È come vivere gli anni di piombo, ma con il ritardo mentale al posto delle armi"
'La prima repubblica non si scorda mai'
La prima repubblica non voleva Vasco Rossi.
Shy, con tutto il bene,ma in Italia il rap è nato e si è sviluppato nei centri sociali, di conseguenza è nato con una forte connotazione politica controculturale; per questo motivo, è ben diverso dal rap americano,almeno quello delle origini o l'underground di adesso. Ci sono svariati esempi di rapper che portano avanti una retorica rispettosa delle donne(vedi Rancore), perfino femminista come nel caso di Nayt.
Inoltre Tony Effe è un trapper,non un rapper ti prego e ha poco a che fare con la cultura rap italiana
Il termine trapper non esiste, lo si usa solo in questo paese dei balocchi dove persone come te non hanno nessuna reale conoscenza e consapevolezza dell’hip hop e della black culture e pensano che il rap sia caparezza e rancore. E la trap è un sottogenere dell’hip hop, che ti piaccia o meno.
Tutto bello e tutto giusto ma manca una parte del discorso. Il rap di cui parli non è il rap che ha attecchito nella cultura ed è diventato mainstream, tutti quelli che ne facevano parte sono scomparsi dalle scene e se oggi c’è qualche esempio “virtuoso” non fa statistica. La cultura rap dominante in Italia è quella seminata dai Dogo dal 2000 in poi
Rap femminista 🤣🤣🤣ndo cazz siamo finiti
@@simonechiesa8988 dogo dal 2000 in poi? E joe cassano? I sangue misto?
@@MttSls e inoki? E i 99 posse? E Jovanotti? E ecc ecc? Tutta gente che non ha avuto l’impatto dei Dogo, non è una gara a chi l’ha fatto prima
Certo che hanno il diritto di andare a Sanremo, dopotutto, è il festival della musica italiana tutta. Però a questo punto voglio anche band metal, musicisti jazz, cantanti eurobeat, perché a questo pessimo festival vedo solo gente come Tony Effe.
Questa volta non sono d'accordo con te, Shy, perchè il caso in questione non è un episodio di censura. Come è stato ben scritto in altri commenti precedenti al mio, qui ha un'eco importante la figuraccia del comitato organizzativo dell'evento, che lavora per l'amministrazione pubblica, il quale ha pescato nel cestone dei cantanti che al momento sono di maggiori successo e richiamo, senza verificare i contenuti dei brani o comunque ha agito con leggerezza e ingenuità; in secondo luogo c'è la mancata presa di responsabilità di Tony Effe, che con i suoi prodotti discografici può raccogliere apprezzamenti oppure il contrario e dovrebbe accollarsi le conseguenze naturali della sua libertà di espressione; in terzo luogo c'è la figura sciocca degli altri cantanti che gridano alla censura e ritengono saggio, onesto e opportuno ritirare la loro presenza dell'evento per solidarietà nei confronti del collega (forse per aderenza alla linea dettata dalla loro etichetta discografica o per timore che possa toccare a loro un'eventuale estromissione da importanti eventi futuri, dato che pur avendo un peso, nessun artista oggi può ritenersi al di sopra di tutto).
Quei cantanti che ora agitano lo spauracchio della censura partecipano spesso a concerti organizzati in sostegno di cause legate proprio al tema della violenza di genere, di linguaggio, nei confronti delle minoranze sociali... Quindi: o sono doppiamnete ipocriti, o sono doppiamente sciocchi, credendo che il pubblico sia costituito esclusivamente da follower acritici che non colleghino i fatti tra loro; dimostrano così di aderire "ad cazzum" o per mera convenienza a cause socialmente utili.
I contenuti hanno un peso, le parole hanno un peso (quindi l'arte dell'uso delle parole meriterebbe tutto l'impegno necessario da parte dei cosiddetti 'artisti') e il lavoro di sensibilizzazione ai temi della violenza di genere e della misoginia richiede uno sforzo notevole a molte persone/ gruppi/ associazioni, quindi chi organizza un evento ha il diritto e il dovere di selezionare chi porta su un palco, perché i performer intrattengono ma consegnano anche messaggi al pubblico, pagati da soldi pubblici. Nessuno può impedire a Tony Effe di esibirsi davanti al suo pubblico, pagante o meno e dove vuole, di vendere i suoi brani e di scrivere i suoi testi. Sul mercato discografico e sui social c'è spazio per chiunque, anche per lui e per chi scrive contenuti simili ai suoi..
La direzione artistica di San Remo fa le scelte che ritiene opportune, scelte coerenti con il prodotto di intrattenimento quale è il festival. Un concerto pubblico dovrebbe essere un luogo safe per tutti. La polemica dovrebbe essersi già esaurita! Ogni epoca ha i suoi punti di rottura sul piano musicale e culturale, poi i ragazzi più giovani cercano sempre forme espressive forti e polarizzanti, che li contrappongano agli adulti; ci sono spazi e contesti adeguati ad ognuna di queste.
Spero che gli assessori alla cultura/ comitati organizzativi degli eventi pubblici lavorino con maggior attenzione e cura in futuro, perché da cittadina mi aspetto questo; non rendiamo vani gli sforzi di sensibilizzazione e cura dei contenuti nei contesti pubblici che caratterizza il momento in cui viviamo, perché c'è ancora molto lavoro da fare e richiederà molto tempo. Ognuno poi ascolterà sempre quel che gli pare, ma forse con più consapevolezza. (Anche io ascoltavo moltissimo rap anni 80 e 90 e oggi, a distanza di quasi trent'anni, comprendo di più quei conentuti, quella forma espressiva e quel contesto, senza scandalizzarmi, mettendone a fuoco la problematicità e riconoscendone i punti di forza sul piano della creatività musicale; ritengo Eminem un gigante del rap, controverso, offensivo, polarizzante, potente e creativo al quadrato). Un abbraccio!
Dunque, aldilà del contenuto dei testi delle canzoni, ho sentito alcune interviste di Tony Effe in cui lui descrive le sue giornate: le passa in palestra e a giocare ai videogiochi, senza dedicare neanche 5 minuti alla musica in una giornata tipo. Ma veramente bisogna spendere soldi pubblici per finanziare uno così?
shy che dice il rap è così dagli anni 80, segue certi clichè e non cambierà mai e nemmeno 3 minuti dopo parlando del libro afferma che "le cose di possono fare anche in un altro modo e non solo siano altrettanto valide ma siano meglio". ma soprattutto non capisco come mai vengano giustificati dei contenuti palesemente sessisti (non mi riferisco a tony effe che non sento) se un artista scrive un testo sessista è sessista. se lo fa solo per vendere è ancora peggio. non capisco perchè quando si canta di degradazione di donne "in certi contesti" allora va bene. Se invece fossero testi degradatori verso qualcun'altro? se fossero omofobi? se fossero razzisti? perchè tolleriamo il sessismo in determinati contesti ma se un rapper scrivesse una canzone degradante verso chessò i giornalisti allora questo vuol dire che nel contesto va bene. Non esiste un contesto in cui vada bene il sessismo.
Perché a lui piace il rap e ascolta anche quella roba lì. Ecco perché. Lui la intende come una roba da cazzoni che si danno un tono (e in effetti spesso è così, ma non sempre). Cmq sì: è incoerente.
Se un rapper parla male di un giornalista si innesca la procedura che abbiamo visto con mr rizzus o p38, meglio che parlino di troie o ammazzare qualcuno di povero, come suggerisce il carissimo shy
se fai musica con contenuti borderline allora la normalità dovrebbe essere che il tradizionale come san remo non ti voglia e che tu artista border te ne vada per la tua strada in cerca di un contesto a te coerente; no che dici "c4zz0 cul0 t3tt3" e poi pretendi che tutti se lo sorbiscano in prima serata al festival del tradizionale. Se no sembri il Ribelle di Mamma di cui parlava Freak Antony più che altro
Libro per acquistato all'istante. Cara redazione di BR, sono scioccato da questo nuovo prodotto, riuscite sempre a stare un passo avanti a tutti. Complimenti, sono senza parole. 👏🏼👏🏼❤️
Grazie davvero ♥
-Alessio M.
Per il discorso Tony effe ti dirò, considerarlo arte non ha senso.
Non ha ricerca musicale ne tanto meno di suono. È pura e semplice marchetta musicale che sceglie un genere e lo usa nel modo più banale e stantio per fare i soldoni suonanti. Non è troppo diverso dalle boy band.
Dire poi che "eh è il genere che dice così" e giustificare tutto ha senso pure quello fin là
Son passati 30 anni dai primi testi rap.
Usare gli stessi stereotipi è ridicolo e segno che di creatività in tasca Tony & co ne hanno zero
Oltretutto il rap che citi aveva sì pezzi per fare casino e cazzeggiare ma aveva pure testi mega impegnati a livello politico e sociale
Riguardo Tony Effe, io penso che il problema stia nell'associazione di questo artista con l'istituzione Comune di Roma.
Io penso che, al di là della gaffe di invitare e poi cancellare, sia legittimo che un sindaco o un assessorato non vogliano associare l'immagine dell'istituzione che rappresentano con un certo tipo di espressioni artistiche.
E' legittimo ed è una scelta che, condivisibille o meno, è basata sulla sensibilità delle cariche istituzionali e su come queste intendono il loro ruolo. Alle elezioni successive poi, il sindaco o l'assessore saranno chiamati a difendere le proprie scelte.
“All art is useless” Oscar Wilde
Ma stiamo scherzando? Sarebbe da toglierlo dal mondo della musica...e non è vero che ognuno in questo modo deve esprimere quello che pensa a meno che non siano messaggi positivi ma non mi senbra il suo caso 😢😢...io che non sono una cantante non potrei esprimere certe idee sarei denunciata
Blocco 1.
Magari iniziamo ad ascoltarle prima le canzoni di quei cantanti che vorremmo invitare a eventi?
Questo ci fa capire come funzionano le amministrazioni locali, anche per una decisione banalissima non c’è uno studio dietro, si propongono le cose a membro di segugio!
Mi ricordo che quando ero ragazzo, avevano invitato Eminem a Sanremo, accompagnato da un sacco di polemiche. Mi ricordo che mio fratello ed io eravamo molto arrabbiati per tutte le polemiche e una delle nostre tesi a sostegno di Eminem era "tanto canta in inglese e la maggior parte delle persone non capisce quello che Eminem dice".
Credo che ora il punto sia quello: ora ci sono più persone che capiscono l'inglese e c'è una realtà di rappers e trappers italiani che, cantando in italiano gli stessi temi che vengono cantati in inglese, ci hanno messo davanti a contenuti e testi cui il grande pubblico non è abbituato.
Io stesso, con i miei 40 anni, non vedo di buon occhio testi come quelli di Tony Effe o Fedez e gli altri. A parte che il rap dei Wu-tang-clan e company era tanto meglio di quello odierno...
Tony effe poeta urbano, mi fa sorridere chi lo mette sotto i cantautori del passato…. Invito tutti ad aprire le classifiche di Spotify ☺️
Libro preordinato! Saluti da Berlino 👋
Ascoltiamo ora un testo raggaeton.
No, anche perché mi sembra vengono esagerate le questioni.
Le canzoni di Tony effe sono una roba estremamente commerciale e pop, non so dove l'abbiano visto l'incentivo al femminicidio.
Poi, dopo che sesso e samba la sa pure mia nonna a memoria tanto che l'ha sentita non so quanto sia utile ritirare l'invito.
No, non viene esagerato proprio niente...ma l'hai mai sentito il disco di Tony Effe? Dalla prospectiva di una donna è estremamente offensivo e degradante, e che voi manco ci provate a capire ste cose...lui che attacca gente dicendo che la sua donna "se la sono passata"...l'ho detto altrove, è un problema culturale, è un problema di mentalità...per me può andare dove vuole senza che venga censurato, mi fa più ribrezzo che la roba che fa abbia così tanto successo rispetto a chi scrive roba commerciale senza essere una bestia...il vero problema è quello
@@FedeDiver1concordo. Personalmente non sopporto più sentire "certi testi" che "passano" via lisci come nulla fosse e nessuno si indigna. Non sopporto nemmeno chi cerca di giustificare.
Ricordiamoci che sti tipi li ascoltano ragazzini, maschi e femmine, in un'età in cui vengono presi ad esempio e mitizzati. Non bene.
Tony Effe,Canzone Mi Piace:
Lei la comando con un joystick / Non mi piace quando parla troppo (troppo) / Le tappo la bocca e me la fotto”.
Preordinato subito il libro 💙
Grazie mille Valeria!
-Alessio M.
La mia opinione sulla musica e sui testi di certe canzoni, è che sì, sono arte ed in quanto tale sono un prodotto; e se un certo prodotto vende è normale la richiesta per quel prodotto salga. Il libero mercato passa anche per le idee, persino più nel mondo moderno dove gli artisti sono “libero”, che nel passato dove l’arte era per definizione su commissione.
Detto questo la libertà va in tutte e due le direzioni, e quindi se improvvisamente un prodotto che ritenevo adeguato, si scopre per delle caratteristiche che non mi piacciono, posso semplicemente scegliere di non venderlo/esporlo/promuoverlo/comprarlo.
Speravo tantissimo che avreste annunciato un evento live, ma tantissimo, perché ho perso l'occasione di partecipare a tutti i BI Night che ci sono stati e mi mangio tuttora le mani. Però sti cavoli, mi farò andare bene (!) il libro ♥
Chissà, non escludiamo niente per il futuro! ♥
-Alessio M.
6:42 la devono solo smettere di invitare gente per "i numeri"... la quantità a discapito della qualità ormai è una caratteristica principale dell'era in cui viviamo.
Ti ricordo che è un’evento pubblico finalizzato a far passare una bella serata a più cittadini possibili, non quello di istruirli o educarli alla “qualità” avendo come risultato che non ti si fili nessuno
@@simonechiesa8988 forse mi sono spiegato male... lo hanno invitato per i -suoi- di numeri e non per gli spettatori che seguono lo show. Di conseguenza poi gli tocca far marcia indietro appena si rendono conto che è fuori contesto facendo delle fini pietose come quelle narrate nel video.
Un altro esempio sarebbe far un festival della musica italiana e invitare cantanti stranieri a prenderne parte... o ecco! Il calcio (che non seguo quindi mi scuserai se sbaglio)! Ha senso fare una squadra tipo "Roma" e farci giocare gente che non è neanche di Roma mediante compra vendita di giocatori da parte delle squadre? Ti giuro sta cosa mi ha sempre infastidito quando, ai tempi della scuola, sentivo i miei compagni parlare degli ultimi acquisti delle loro squadre (i Simpson ci hanno fatto pure una puntata quindi... non l'ho notata solo io sta cosa)
Non sempre la qualitá è oggettiva, loro devono creare uno spettacolo godibile per la maggior parte delle persone e lo valutano dai numeri di chi invitano
@@JustaNamebutverycool mai detto che la qualità sia oggettiva... anzi sostengo proprio il contrario. Il programma in questione infatti, invitando il cantante in questione, ha inizialmente pensato alla quantità dei suoi follower per attirarli a se... però ha fatto marcia indietro quando ha voluto mantenere un ambiente di qualità secondo gli standard ed il pubblico che il programma mira ad intrattenere (e questa cosa dovevano farla prima per evitare il trambusto creatosi per il loro ripensamento.)
Ho sentito parlare tanto di questa notizia del sud corea, ma ho capito solo adesso il contesto... grazie
Grande Shy! Tantissimi auguri per il libro e il futuro!
Grazie infinite! Siamo super emozionati!
-Alessio M.
No, vabbè...... sentir paragonare tony f e FedEx a eminem fa proprio male alle orecchie!!!!!
Il ragazzo non è del mestiere
Qua il discorso, a mio avviso, è estremamente complicato.
Inziamo dal vero grande contro.
La cultura di questa atmosfera che si viene a creare attorno a questi personaggi ed artisti è molto spesso una idea, o meglio idealizzazione, di questo stile di vita.
Questa struttura, questa cosa lo rende potenzialmente problematico.
Un giovane adolescente costante esposto, SENZA LE GIUSTE DIFESE, potrebbe sviluppare dei pensieri ed un ragionamento oggettivamente sbagliato, tratto come ispirazione da ciò.
La soluzione, tuttavia è chiaramente non la censura, ma la cultura, facendo comprendere cosa sia l'arte e cercando di distinguere sempre, artista da persona, finzione da realtà.
Tutto il resto invece mi vede sempre e comunque favorevole, una espressione artistica può non piacere, e questo è sempre okay, ma non può essere considerata necessariamente sbagliata.
Anche un comico che dice battute offensive e non fa ridere, non deve essere causa per fermare quelle battute, ma per dire "ehi zii non fai ridere". È una critica verso la capacità dell'individuo nel trattare quei temi, non nella scelta stessa dei temi.
L'arte è importante, e definire ciò sbagliato, o inappropriato è come farlo con un film perché violento, o per videogiochi o addirittura le opere della antica Grecia, con rappresentazioni molto esplicite di cose a noi oggi molto distanti o impensabili.
Signori, l'arte e la sua possibilità di dir tutto non si può e non si deve fermare. Le critiche possono essere all"artista, che senza esserlo davvero usa contenti aggressivi solo per scalpore, senza dare molto di più
Dai, siamo onesti: lo avesse fatto un sindaco di centrodx avrebbero tutti gridato al fascismo e alla censura.
Tony Effe può piacere o meno ma una scelta simile non ha un minimo di senso, sembra essere tornati alle critiche mosse ad Achille Lauro alla sua prima partecipazione a Sanremo...
La cosa che non ha senso è invitare 'sti cialtroni in questi contesti, solo perché fanno grandi numeri su Spotify. Il fatto è che una volta che li hai invitati la toppa (la censura) è peggiore del buco.
no sii tu intellettualmente onesto, gualtieri ha avuto pressioni e richieste di non far esibire tony effe, la censura è quando di tua sponte non lo fai partecipare… ti perdi nella demagogia da quattro soldi di destra del momento 😅
@@stefanocibarelli beh scusa, Tony Effe ha dichiaratamente espresso di voler cantare quando gli è stato chiesto di sottrarsi; dato che non è stato possibile con le buone gli è stato imposto di rinunciare.
Questa non la chiamiamo censura solo perché è stata suffragrata da polemiche?
Mi sto perdendo momenti fondamentali della storia italiana. Mi sento escluso.
Il dissing tra Salvini e Vasco Rossi
Il dissing tra Gualtieri e Tony Effe
Gualtieri, chiama Cannibal Corpse e Guttalax al concertone, daje!
Chi era quello che cantava in chiave diversa le tracce rap? Mi ha incuriosito
Si chiama The André
Mark Zuckerberg...
Califano
@@luka0478 no no io dico davvero, cercatevi Mark Zuckerberg get low cover, l'ha droppata qualche mese fa dal nulla 😆😆😆
Credo anch'io parlasse di The André, che cantava testi trap con una voce molto simile a quella di Fabrizio De André. Se ho capito il senso dell'operazione i testi, idioti oltre che violenti, venivano depotenziato dal contrasto con la musica e la voce, serie e intimiste. Lo ha fatto anche Dolcenera ma ho qualche dubbio sulle intenzioni
Contentissimo per il libro
Se si pensa che ci sia un problema culturale di patriarcato e maschilismo, e si pensa che bisogna quindi intervenire a livello culturale, credo che sia normale cercare di non dare spazio a cantanti con testi misogini.
O è una cosa, o è l'altra. O si pensa, come ha detto lo stesso Shy le scorse settimane parlando dei femminicidi, che il patriarcato va affrontato in maniera "ideologica", e allora si deve "lottare" contro la musica misogina e sessista. O si pensa che non si tratta di fare ideologie e interventi culturali e allora ha senso pensare che a tony effe si possano dare tutti gli spazi senza problemi.
Pensare di cambiare la presunta cultura sessista e patriarcale senza sporcarsi le mani, senza contrastare l'espressione artistica che enfatizza proprio la misoginia, ma semplicemente facendo nulla e dicendo solo "è un problema culturale!!!", lo trovo piuttosto ingenuo.
La mia personale opinione è che in realtà non esista una cultura patriarcale e sessista diffusa, se non in certe zone del sud, e che quindi il povero tony effe sia sostanzialmente innocuo.
il libro sembra bellissimo, bravissimi a tutti!
Ottima notizia il libro, ci sarà una versione eBook da acquistare? Lo vorrei acquistare ed avere sempre a portata di mano
Su Tony F. Il racconto non è chi racconta. I testi delle canzoni, come la letteratura, come la pittura, come qualunque forma d'espressione artistica (prego astenersi tutti i musicologi che hanno decretato che Tony Effe non è artista, non è questo il punto) non sono lezioni da dare a persone inermi da condizionare, diversamente vieteremmo E. A. Poe a scuola, tanta arte scritta, dipinta e scolpita e tutta pubblica con temi come "il ratto delle sabine" e Gualtieri dovrebbe andare per Roma a sbarbare dai muri di San Luigi dei Francesi tutti i violentissimi Caravaggio. Sono femminista e credo che la censura sia uno strumento patriarcale che i femminismi dovrebbero evitare di invocare. La censura protegge, insegna reputando il pubblico incapace di pensiero autonomo. Capisco che a volte le ferite alimentino la voglia di cancellare certe espressioni difficili da digerire, nel 2013 ci fu il caso di Fabri Fibra al "1 maggio", andava giù pesante con strappamenti di uteri vari, allora ero d'accordo che gli venisse impedito il palco, faceva male, ora è evoluta quella parte che pensa che proibire - nel brodo patriarcale ci siamo tutt3, ne stiamo uscendo - abbia un senso.
Certe pubblicità progresso che hanno invece scopo didattico-salvifico, quelle sì le andrei a rivedere: tutte rivolte alle donne, a come proteggersi, a come riconoscere un aguzzino ecc. Sarebbe molto più efficace, e meno contorto, rivolgersi a chi compie l'azione: "se controlli il telefono non è amore, hai un problema, fatti aiutare, chiama il..."
Mai letto tante sciocchezze in vita mia, paragonare l'arte di Caravaggio alla musica di Tony effe...come paragonare la Venere di Botticelli ad un calendario Pirelli. Impressionante come non riuscite a considerare un contesto.
@@denny9591 dove leggi il paragone tra Tony Effe a Caravaggio?
NON VOLEVO MA LO SONO TONY ICON ICONICO
sono felice di aver fatto il preordine di 2040
non vedo l'ora di leggerlo,
fino a gennaio sarà una lieta attesa
Il libro SOLO SU AMAZON?
Ciao. È disponibile anche sul sito Mondadori, e sarà disponibile in tutte le librerie!
-Alessio M.
Ciao, è obbligatorio preoridinare il libro o si potrà trovare normalmente in libreria all'uscita? Grazie
@@simone-bk2oj Credo che le pre-ordinazioni siano semplicemente un modo per tutelare chi vuole comprare il libro subito, visto che le copie saranno limitate. 👍
Ma ci sarà la versione digitale?
Potresti fare un video speciale solo sul libro invece che parlarne distribuitamente su breaking italy oggi domani e live :) :) :) :) Almeno del prodotto, per il percorso ci sta (a parte che c'è tempo)
5:00 fallacia logica grande quanto una casa; e in ogni caso non è rap ma è trap, non paragonare cose diverse. è come dire che è censura non mettere il film porno in tv, e che se non lo metti allora fai peggio, e che stai usando "due pesi e due misure" (ragionamento chiaramente insensato). In ogni modo non bisognava invitarlo fin dall'inizio. P.S. (opinione mia: sembra che tu voglia adottare questa opinione solo per sembrare più giovane, non ci credi nemmeno te)
Più che altro in redazione spesso hanno pareri diversi (e no, da grandi linee si vedeva che era proprio sua come posizione)
Si ma è Tony effe mica king von. I suoi testi sono espliciti ma non è che uno che promuove la violenza
La trap è un sottogenere del rap che differisce principalmente per le sonorità. Altro che cose diverse
@@simonechiesa8988 Differisce anche per il fatto (almeno in Italia) che chi la fa non è capace a rappare e a scrivere testi sensati il 95% delle volte
@ non è rilevante ai fini del discorso
D’accordo su tutto tranne che chiamarla forma d’arte. Non sono ‘artisti’ sono al massimo abili assemblatori di testi .. ti lascerei passare ‘creatori’ ma rischio d’insultare la creatività
nooo, avete fatto un libro 😐 io speravo nel calendario di breaking Italy con Shy uomo più bello d'Italia 😂
Tony effe è senz'altro un artista importante, ma i suoi testi affrontano a mio avviso tematiche troppo adatte ad un oubblico adulto, mentre i più fiovani ootrebbero mal interpretare o fraintendere verso la cultura wok. Quindi meglio che non ci sia, concordo con voi
Tony Effe e tanti come lui sono ascoltati principalmente da gente tra i 9 e i 15 anni. La loro violenza e i loro estemismi sono elementari, comprensibili anche da mio nonno in carriola con l'Alzheimer. Proprio in virtù di questa semplicità contribuiscono a compromettere le facoltà intellettive di soggetti in formazione e a installare in loro sentimenti che genericamente potremmo definire di "diffidenza verso l'altro", se trovano terreno fertile grazie a famiglie e insegnanti fzntasmatici. È un po' quello che accadeva con i cinepanettoni: nonostante non fossero affatto adatti ai bambini erano talmente semplici che i bambini stessi potevano capirli (in parte) e apprezzarli.
Tony F artista? Ahahah
La terra ruota attorno al sole? Ahaha
Ma oltre i 13 enni chi ascolta tony effe?
Ahahaha bellissima la parte del uno
Abbiamo avuto Shy che cita The Andrè prima di GTA VI
Hanno ragione a mandarlo al circo,ma non al circo massimo a quello di moira Orfei
Ora mi sentirò più realizzato quando potrò illustrare qualcosa per voi. Progetto davvero bellissimo il libro, non vedo l'ora.
Mamma mia quanta ignoranza sul rap in generale! Già definire rapper sto bamboccio che non sa manco fare due rime.... ma poi dire che i temi di cui tratta siano stereotipi nella musica rap proprio non ha senso (a meno di non fermarsi agli ultimi 10 anni, manco è rap, oramai è tutto pop)
Che bello! Non vedo l'ora di leggere il libro! Mi aspetto grandi cose ❤
Anche noi non vediamo l'ora che lo leggiate!
-Alessio m.
5:54 mi sembra quasi sentire il grande TheAndrè
Ci sono pochissimi story telleres in Italia ed Emis Killa non è sicuramente tra loro ... Che gli americani usino certi termini e modi nei loro rap dipende dal fatto che la loro musica esce dai ghetti,ci si spara per una barra. Questi sono figli di papà che cantano la strada
2040 diventerà un pezzo da collezione ❤
Ogni anno a Roma nel periodo natalizio nasce una polemica. Rimango affezionata a quella di Spelacchio😂
Ma non mi pare che a Tony Effe si proibisca proprio nulla. Semplicemente non gli si vuole dare uno spazio pubblico. Lo Stato è responsabile in una certa misura dell'educazione del proprio popolo e lo fa anche evitando di organizzare concertoni con temi violenti, misogini ecc.
Mettere nella stessa frase Tony F e arte è una bestemmia. È terrificante sul palco ed è ancora peggio giù dal palco. Ma di cosa stiamo parlando?
Tony Effe nuovo caporedattore di Breaking Italy
Premetto che non ascolto trap e non sono fan di tony F ma la censura è sbagliata a prescindere, per me chiunque deve avere il diritto di esprimersi come vuole fintanto che non va contro la legge
E nessuno impedisce a Tony f di esprimersi. Ma al concerto di capodanno, pagato con soldi pubblici magari no.
Cioè, il porno è illegale? No. Allora va bene farlo vedere su rai1?
Contesto contesto contesto
Quindi se io ho tanti soldi e organizzo un concerto devo invitare per forza Tony Effe perché altrimenti lo sto censurando?
Daje Roma
Si..
Non capisco perché tanta polemica per la esclusione di Tony effe! 🤔
il Vecchio Gualtieri può ancora rimediare , "ripescando" altri artisti altrettanto bravi tipo:
Albano assieme a Romina, Cugini di campagna, Orietta Berti, Claudio Baglioni etc..
una " rispolverata e il gioco e fatto ! 🔦😅 comunque vada sarà un successo e buon anno 🍾🥂🎉💥
"la dittatura in Italia c'è stata, e chi l'ha vista sa cos'è, gli altri si devono accontentare di aver visto solo la democrazia" vibes hahahha
Bella per il libro! Non ho quattrini al momento, aspetto la seconda ristampa in caso, poi prima devo leggere parecchie cose
Un'idiozia conquistata a fatica, Giorgio Gaber, 1997
Ore 22:02 sento di 2040
Ore 22:05 è preordinato su amazon
Sono fiero di me
Penso si tratti proprio del contesto, la dove il promotore dell’evento è un istituzione e organizza un evento pubblico di festa, forse è giusto fare le scelte con una sensibilità in più. Sanremo è un altro discorso ancora, perché è un contesto nel quale si ha una competizione di natura musicale, che deve anche rispecchiare la contemporaneità. Per cui non vedo le due cose come una sorta di incoerenza narrativa.
Libro sul futuro perché è un terreno in cui vale tutto, pure gli storici si trattengono dal fare forecast.
Solo perché una cosa 'è così' non significa che sia giusta o non debba cambiare.
Voglio la versione eBook del libro. Qualsiasi store va bene!
Il dissing Gualtieri - Tony Effe dà le stesse vibes di "ignoralo" del PD su Vannacci 😂
Ciò che dici è vero, ma non possiamo escludere ciò che sta accadendo nella società riguardo al patriarcato, violenza di genere, femminicidio. È normale che in un contesto politico si facciano certe scelte.
Sono convinto che certe scelte le hanno fatte solo per una questione di immagine e non perché realmente gli interessa il fenomeno
Tony Effe DEVE andare al concerto di Roma, perché c'è il patriarcato. Sennò si guasta il paradigma.
Quando Vasco cantava, colpa d Alfredo erano altri tempi e ai suoi concerti si scherzava, rideva, cantava e viaggiava. Oggi con canzoni così, andrebbe in galera😅😅
Si galera certo. Tony Effe andasse in Russia, in Iran o in Nord Corea a fare il politicamente scorretto. I tatuaggi glieli cancellerebbero con la carta vetrata e poi dritto nei campi di lavoro. Fate ridere con questi commenti.
Non sono d'accordo su Tony F, secondo me ospitarlo e pagarlo con soldi pubblici sarebbe stato come se lo Stato abbracciasse quei temi, che dica quello che vuole ma senza prendere soldi da noi (stessa cosa per sanremo).
Bene, so cosa leggere a Gennaio dopo aver finito 'Verranno dalle Pianure' a Dicembre