"Abbiamo la consistenza lieve delle foglie, ma ci teniamo la notte per mano stretti fino all'abbandono, per non morire da soli quando il vento ci coglie". Pillole di rare emozioni, di questo stupendo brano.
Una canzone stupenda come quasi tutte le canzoni di Roberto Vecchioni. L'ho sentita per la prima volta ad un suo concerto ad Asti tanti anni fa e mi ha colpito. Bellissimo il dialogo con Dio e quel sogno disperato di essere uomo, di essere solo un uomo
per chi non lo sapesse ,ma e' anche il nome di una cittadina sulla transiberiana,ove naccque Evgenij Aleksandrovič Evtušenko,grande poeta russo... quindi la canzone e' l'omaggio di vecchioni a evtusenko....
Nella canzone c'è il dilemma della vita e dei tanti dubbi e dolori dell'esistenza umana. Chi siamo? C'è un senso a vivere? Dio ci confonde per farci evolvere
Anche questa è poesia...ragione e sentimento di chi sa dolersi di chi parte e non sa se arriva alla fine dei conti con , qualcosa tra le mani , alla fine del nostro viaggio... grazie mille di nuovo Maestro..😮❤
Quanti treni ho perso per dover lavare le tazzine di quei caffe' che non avrei neanche dovuto fare........ Ma poi salivo sul treno, ascoltavo questa canzone e tutto passava...... maaaa ci teniamo la notte per mano stretti fino all'abbandono....❤
Stasera questa canzone mi ha ridato una serenita...sarà la sera chiara di sole e il vento leggero nell'aria..."abbiamo la consistenza lieve delle foglie..." è vero. Ciao
Il dilemma dell’esistenza umana e divina… “il problema non è che tu ci sia o non ci sia”… leggeri come le foglie al vento, aspettiamo il treno che ci porta verso l’ignoto. Grazie Roberto
...ricordo,quando uscì questo brano,non seppi capirlo ed apprezzarlo....; compresi solo molto tempo dopo la bellezza di questo brano.Le immagini che hai scelto lo rendono ancora più grande. :O)
Quand’è che pensi di aver trovato Dio? C’è un momento? «Sì c’è una canzone che lo spiega. È “La stazione di Zima”. Nasce da Evtuscenko. Io sono in treno con una persona, con qualcuno che è probabilmente Dio. Lui mi dice “vieni con me, ti porto in un posto meraviglioso”. E io rispondo di no. Sono ancora nell’incertezza tra il laico e il sacro. Dico no e scendo alla prima stazione che c’è, Zima. È orribile, c’è un solo vaso di fiori ed una sola luce, che si rompe sempre. Però è la terra e io voglio vivere. Pensavo, come dice Pasternak, che questa vita non è un’anticamera, è già una sala ed è questo l’importante. Voglio vivere prima tutta la vita e poi vediamo se… Ma in quel vediamo c’era già l’idea che non tutto finisse in questa sala. Che ce ne fosse un’altra, molto più comoda e luminosa. E proprio ragionando sull’umiltà degli umani, sulle sconfitte e le sofferenze, sulle ingiustizie subite, sul male che c’è nel mondo e che spesso ci domina, mi sono detto che non può non esserci una contropartita. Deve esserci qualcosa, perché non può finire così».
Credo che "zima" (inverno) in questo caso significa "la stazione d'inverno", ovvero l'anzianità... quindi la morte. Gli uomini scendono alla stazione d'inverno, quando la loro vita è ormai conclusa
La canzone è di una profondità pazzesca. In 3 minuti l'enigma della smisurata grandezza del tutto e la meschinità del nostro ego umano.
ROBERTO VECCHIONI IL PIÙ GRANDE ARTISTA ITALIANO POCO MA SICURO
un capolavoro di un grande artista , i cui pezzi , piu' si ascoltano e piu' colpiscono l' "anima"
una meravigliosa canzone che esprime il profondo della nostra anima anelante all'Assoluto. Grazie Vecchioni, grazie.
Grazie Professore e condoglianze per suo figlio... ❤️
poesia allo stato puro, il tormento di un'anima e l'estasi che porta oltre la vita. Bellissima........
La poesia è sempre poesia x me lui e il grande Fabrizio d André
Il tempo non si innamora due volte dello stesso uomo.....una poesia in musica....grande artista...
Fantastica! Un'emozione continua.
"Abbiamo la consistenza lieve delle foglie, ma ci teniamo la notte per mano stretti fino all'abbandono, per non morire da soli quando il vento ci coglie". Pillole di rare emozioni, di questo stupendo brano.
Una canzone stupenda come quasi tutte le canzoni di Roberto Vecchioni. L'ho sentita per la prima volta ad un suo concerto ad Asti tanti anni fa e mi ha colpito. Bellissimo il dialogo con Dio e quel sogno disperato di essere uomo, di essere solo un uomo
AstiMusica 2013? C'ero anch'io nella piazza della Cattedrale 😊
Quanto amore in queste parole, grande uomo e grande poeta Vecchioni
per chi non lo sapesse ,ma e' anche il nome di una cittadina sulla transiberiana,ove naccque Evgenij Aleksandrovič Evtušenko,grande poeta russo... quindi la canzone e' l'omaggio di vecchioni a evtusenko....
Esattamente è ispirata dalla poesia omonima dello straordinario Evtusenko
Una poesia di rara bellezza e profodità
Grazie, non lo sapevo.
Nella canzone c'è il dilemma della vita e dei tanti dubbi e dolori dell'esistenza umana. Chi siamo? C'è un senso a vivere? Dio ci confonde per farci evolvere
Anche questa è poesia...ragione e sentimento di chi sa dolersi di chi parte e non sa se arriva alla fine dei conti con , qualcosa tra le mani , alla fine del nostro viaggio... grazie mille di nuovo Maestro..😮❤
strepitoso video in armonia con una poesia struggente..bella bobani1 e grazie al Maestro
Secondo me una delle sue più belle
Un Dialogo commovente con Dio. Poesia purissima.
Poesia sublime
Roberto sei nell Empireo del poeti ❤
Quanti treni ho perso per dover lavare le tazzine di quei caffe' che non avrei neanche dovuto fare........
Ma poi salivo sul treno, ascoltavo questa canzone e tutto passava...... maaaa ci teniamo la notte per mano stretti fino all'abbandono....❤
Questa è una poesia… della Vita!🌼
Stasera questa canzone mi ha ridato una serenita...sarà la sera chiara di sole e il vento leggero nell'aria..."abbiamo la consistenza lieve delle foglie..." è vero. Ciao
Propio così, regala serenità e sollievo ❤️
Meravigliosa!!
Con la speranza che il tempo si innamori sempre di Lui!!!!
VECCHIONI sa mettere in poesia ciò che la gente pensa nel profondo di sé stessa!ź
Roberto sempre a scuotere nel profondo più infinito
Meravigliosa preghiera
Il più grande di tutti i tempi
Il dilemma dell’esistenza umana e divina… “il problema non è che tu ci sia o non ci sia”… leggeri come le foglie al vento, aspettiamo il treno che ci porta verso l’ignoto. Grazie Roberto
Beatiful song and great singer
senza parole............
Non doveva scendere alla stazione di Sì ma. Abbiamo sempre bisogno di gente come lui....
....e giusto. Da noi...inverno e Freddo. Come la morta.
Amo la Primavera e l'Estate!
🌿🌸🌿🌸🌲🌸❤️
Forse il testo più bello della canzone italiana
Bellissima "ti aspetto qui..."
magari si potesse ma è l'uomo che deve arrivare al divino.....
Solo grazie Roberto per le emozioni che mi hai fatto avere
...ricordo,quando uscì questo brano,non seppi capirlo ed apprezzarlo....; compresi solo molto tempo dopo la bellezza di questo brano.Le immagini che hai scelto lo rendono ancora più grande.
:O)
Magnifica
Quand’è che pensi di aver trovato Dio? C’è un momento?
«Sì c’è una canzone che lo spiega. È “La stazione di Zima”. Nasce da Evtuscenko. Io sono in treno con una persona, con qualcuno che è probabilmente Dio. Lui mi dice “vieni con me, ti porto in un posto meraviglioso”. E io rispondo di no. Sono ancora nell’incertezza tra il laico e il sacro. Dico no e scendo alla prima stazione che c’è, Zima. È orribile, c’è un solo vaso di fiori ed una sola luce, che si rompe sempre. Però è la terra e io voglio vivere. Pensavo, come dice Pasternak, che questa vita non è un’anticamera, è già una sala ed è questo l’importante. Voglio vivere prima tutta la vita e poi vediamo se… Ma in quel vediamo c’era già l’idea che non tutto finisse in questa sala. Che ce ne fosse un’altra, molto più comoda e luminosa. E proprio ragionando sull’umiltà degli umani, sulle sconfitte e le sofferenze, sulle ingiustizie subite, sul male che c’è nel mondo e che spesso ci domina, mi sono detto che non può non esserci una contropartita. Deve esserci qualcosa, perché non può finire così».
Sarebbe bello ma temo.finisca tutto qua ...
🙏❤️
Professore avrei vouto essere un suo studente
Un canto che addolcisce la sofferenza, ma come hai potuto
Nos encontraremos en las estrellas, RV
Grazie
CAPOLAVORO..... NULL'ALTRO DA AGGIUNGERE
Credo che "zima" (inverno) in questo caso significa "la stazione d'inverno", ovvero l'anzianità... quindi la morte. Gli uomini scendono alla stazione d'inverno, quando la loro vita è ormai conclusa
Deby❤
Prince💓
W l Umanesimo anche se mi sono chiusa
Ascoltarla e' come un pianto di gioia : e' consolate
Mario
Splendida