Basilica San Leone e il canto "Vexilla regis prodeunt" Assoro -Enna-

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  • เผยแพร่เมื่อ 15 ก.ย. 2024
  • Con il restauro della Basilica S.Leone,che torna al suo splendore,anche il Crocefisso e la Beata Vergine Maria Addolorata fanno da cornice d'orata all'icona del Cagini. Nel montaggio che avete visto o vedrete,ho inserito il canto " Vexilla regis prodeunt". Un canto,che con l'andar del tempo si era perduto.
    Vexilla Regis prodeunt (dal latino = avanzano i vessilli del Re). Sono le prime parole di un inno alla Croce che la Chiesa canta nei vespri della Settimana Santa e nella festa della Esaltazione (ritrovamento a Gerusalemme) della Santa Croce il 14 settembre. Veniva tradizionalmente cantato nelle processioni precedute dalla croce. L'inno, composto nel sec. VI, viene attribuito a Venanzio Fortunato, vescovo di Poiters.
    In origine constava di otto strofe, nel sec. X vennero aggiunte "O crux ave, spes unica" e la dossologia: "Te summa Deus Trinitas".
    Vexilla (= i vessilli) sono gli stendardi militari di re e principi, i Vexilla di Cristo sono la croce, il flagello, la lancia, e gli altri strumenti della Passione con la quale ha combattuto e vinto contro il nemico e principe di questo mondo.
    L'inno si può apprezzare pienamente solo ricordando l'occasione in cui è stato cantato: la processione trionfale a cui parteciparono vescovi e principi il 19 novembre 569, che da Tours portava un frammento della reliquia della Santa Croce al monastero di Saint-Croix a Poiters inviata in dono a Santa Radegonda VI dall' imperatore bizantino Giustino II.
    Il testo è stato musicato da Franz Liszt, Charles Gounod, Anton Bruckner e Giacomo Puccini (secc. XIX -- XX). Dante Alighieri nel 1300, per introdurre l'ultimo canto dell'Inferno nella Divina Commedia, pone le prime parole dell'antico inno sulla bocca di Virgilio aggiungendo inferni "si avvicinano le insegne del re dell'inferno", invitando Dante a guardare avanti per vederlo. Dante vede Lucifero come un imperatore decaduto, conficcato nel ghiaccio fino al petto con tre facce mostruose e sei ali senza piume. Lucifero aspirava a diventare Dio, adesso è una mostruosa parodia all'opposto della Trinità; se le caratteristiche divine sono la divina podestate, la somma sapïenza e 'l primo amore quelle di Satana, per contrasto, sono impotenza, ignoranza e odio.
    Come la grande maggioranza degli inni, anche Vexilla Regis non scampò alla riforma di Urbano VIII che volle raddrizzare le gambe a tutti i testi che a lui parevano non abbastanza "classici" o elevati. Il gusto seicentesco purista del Papa che si reputava un poeta latinista portò, effettivamente, a migliorie formali di certi inni, ma certo a scapito del contenuto teologico di scritti redatti spesso da grandi santi del passato. Per questo motivo il latino medievale degli inni venne sottoposto ad una profonda revisione, con massicci interventi testuali per rendere più scorrevole o solamente più aulico il testo degli inni.
    Voci :Damiano Giunta,Nunzio Giunta,Paolo Giunta,Giuseppe Paxhia,Mario Salatino
    Organista: Salvatore Cantello

ความคิดเห็น • 4

  • @alexdagata7587
    @alexdagata7587 11 ปีที่แล้ว

    Ottimo principio! Le radici non dovrebbero mai essere perse. Complimenti, spero di rivedere al più presto la splendida basilica

  • @assoro74
    @assoro74  12 ปีที่แล้ว

    Grazie per il commento. Ho voluto mettere il Vexilla regis perchè stiamo facendo modo di far assaporare i vecchi ricordi agli anziani

  • @alexdagata7587
    @alexdagata7587 12 ปีที่แล้ว

    Molto bella la basilica, che conoscevo, ma non è molto adatto l'inno scelto per rappresentarla. Non perchè medievaleggiante, ma perchè a mio avviso occorreva qualcosa di più solenne, come il Te Deum o il Dies Irae, sicuramente più conosciuti e appartenenti alla tradizione religiosa e liturgica cristiano-cattolica. Saluti, Alex

  • @321RELAX.
    @321RELAX. 10 ปีที่แล้ว

    LAL