Da Modenese sono orgoglioso di Una persona come Rivetti, un serio imprenditore, un luminare ed una persona umile ed onesta. Sempre in mezzo alla gente, cordiale con tutti. Modena orgogliosa di Stone e del Pres!💙💛
Genio. Uno dei motivi per cui apprezzo il brand è la filosofia dell’innovazione senza seguire i trend del momento. Ogni maglione è “senza tempo” e potrò metterlo tra 10 anni. Filosofia in completa controtendenza con un mercato impazzito. Di nuovo, genio
...ennesima intervista che ti tiene incollata facendoti per un po'perdere la cognizione del tempo...mescolando e raccontando passato,presente e futuro di un MARCHIO che ha fatto ed è storia!!!Grazie Basement❤❤❤!!
Fantastica intervista...da amante del marchio (è l'unico brand per cui sono disposto a spenderci) ti ringrazio Gianluca e ringrazio il Pres. Stone è storia del nostro paese. PS ho un trench david-tc da 10 anni, usato e usato, ancora perfetto.
Ho una giacca della stone acquistata 20 anni fa ed è ancora quasi come nuova e l ho adoperata moltissimo. Prodotti di altissima qualità. Grande Rivetti!
Wow! 🤩 Non conoscevo approfonditamente il Signor Rivetti, ma che bello sentirlo raccontare della sua vita familiare e professionale. Splendidi soprattutto gli aneddoti relativi ai figli (i sedili posteriori dell’auto riscaldati e con cuscino…). Tanto di 🎩 per persone come lui! 👏🏼👏🏼👏🏼
Per fortuna dopo oltre mezz'ora di podcast è finita l'autocelebrazione del visionario e ha nominato Massimo Osti, forzato anche dalle domande. Sicuramente è una mente brillante, un grande imprenditore e stone non avrebbe avuto lo stesso successo senza il suo lato pragmatico, ma Massimo Osti resta il vero creativo del marchio. È lui il visionario che fatto la fortuna di questo brand che ahimè con gli anni si allontana sempre di più dalle sue origini. Creava capi con coraggio e incoscienza ed era un genio del marketing. La sua storia mi ispira tutt'ora. Tutti i capi stone sono copie di capi militari, perché sono stati creati su esigenze reali, e ogni dettaglio ha la sua funzione dettata da reali feedback. Paul Harvey ha raccolto con reverenziale rispetto l'eredità creativa di Osti quando è venuto a mancare dando nuova linfa al marchio. Sono stati i primi ad uscire dai confini del sensato, creando tessuti termosensibili, giacche riflettenti a centinaia di metri di distanza, capispalli in Kevlar di tutto e di più. Parte di questi esperimenti non reggono il tempo, non sono pratici, alcuni immettibili, ma sono il risultato del coraggio di uscire dagli schemi e creare un qualcosa di unico e irripetibile. Oggi il marchio è entrato a far parte del gruppo moncler, i prezzi sono saliti alle stelle e buona parte è prodotta in romania. Silhouette già riviste, materiali sempre uguali e collab imbarazzanti hanno completamente snaturato quella suggestione che Osti aveva creato.
Il mondo cambia, i gusti cambiano, le esigenze della gente cambiano. Per avere la prova di tutto ciò nel campo della moda e non solo, basta osservare cosa era Gucci, cosa era Balenciaga o cosa era la stessa Moncler, prendendo atto di cosa sono diventate oggi, passando attraverso il cambiamento. Certamente Osti è stato in gamba ma le uniche persone indispensabili in qualsiasi azienda, sono quelle che offrono la copertura finanziaria. In parole povere, gli indispensabili sono sempre e solo i soldi. I creativi passano, i manager/imprenditori capaci che dispongono di risorse economiche, imprimono le svolte e garantiscono il futuro.
@@moneg11da 4-5 anni hanno totalmente snaturato il dna stone island, infatti prima vestivo esclusivamente stone per la parte superiore del corpo, ora non riesco più ad acquistare nulla…chi ama stone island ama la vecchia stone island.
@@matteo19841984 Dopo 40 anni pensi che qualsiasi azienda possa ripetere il percorso già fatto, fossilizzandosi sullo stesso prodotto? Il mondo cambia, i gusti dei clienti cambiano.
belle parole nient’altro da aggiungere mi dispiace che l’intervista l’abbia fatto uno che non è appassionato del brand e che non si è neanche un minimo interessato, non sapere che cp company e stone island fossero creati dal geniale Massimo Osti la dice lunga
"Ho fatto una vita meravigliosa" Ed ecco qui il miglior testamento che si può lasciare a chi abbiamo vicino. Lì dentro c'è tutto. Bellissima intervista. Grazie GianLuca.
Che bella quest’intervista!!! Una simile combinazione di intensità, curiosità e semplicità non è facile da trovare!!! Il pezzo su Kanye è fenomenale!!!
confesso, non conosco il brand e l'ospite di oggi. complimenti per la qualità del personaggio e delle chiacchiere fatte, Carlo Rivetti è proprio un bel italiano da cui prendere esempio, sia sul lato industriale che su quello morale. bravi!!
ti consiglio anche solo per cultura personale di leggere la storia di massimo osti, cp company e stone island...è una storia italiana che dura più di 40 anni, dietro c'è innovazione, idee e voglio di non conformarsi.
Concordo, visto soprattutto il successo dell’omonimo film. Ma è difficile che potesse dare una risposta non generica. D’altronde riconosce a Cantona un ruolo fondamentale per la crescita internazionale del marchio
Negli anni della repressione degli hooligans questi ultimi hanno cominciato a vestire con abbigliamento firmato per confondersi con la classe medio/alta e poter cosi entrare negli stadi senza “farsi beccare”
@@Sevenrose84destra estrema non c’entra niente. Ultras vestono CASUAL (stone, cp company, fred perry, lyle e scott, weekend offender, ecc.. ) sia frequentando curve di destra che di sinistra
Pres costruiamo un mito del calcio a Modena.... Adesso farai un grande centro sportivo trasformando una piccola squadra, in una grande realtà. Ci crediamo!!!!! Dai Gialliiiiiiiiiiiii❤
Ho personalmente conosciuto il dott. Carlo Rivetti, persona squisita e di grandi doti manageriale ed umane. Invece purtroppo non ho mai potuto conoscere Massimo Osti. Il visionario creatore di tutto: C.P. Company, Stone Island, Left Hand, Massimosti, Boneville, WWW, oltreché stlista per Superga. L'intervista è a Carlo Rivetti, tutto è appropriato, altresì Massimo Osti, in alcuni passaggi, andava citato e non sottinteso.
Completamente d’accordo con te. È molto molto strano non sentire mai citato Massimo Osti. Mi chiedo se è una scelta deliberata del dott. Rivetti o una direttiva di marketing/Pr. Sicuramente non una dimenticanza accidentale. Peccato.
@@vincentvega10 Ciao a tutti, sono d'accordo con i vostri commenti. Putroppo sembra che tra Rivetti e Osti non sia mai corso buon sangue. Il successo negli anni 80 e primi novanta era stato creato da Osti con l'aiuto del fratello di Rivetti. Alla morte di quesr'ultimo nel 1995, Carlo Rivetti ha cominciato ad occuparsi lui del marchi ed infatti nel 1996 Massimo Osti è stato cacciato da Stone Island. Dico questo dopo aver lavorato per CP per 3 anni ed aver sentito come la famiglia Osti parlasse della Rivetti.
Parto dal fatto che amo questo brand da sempre … 😮Adesso ho saputo chi c’è e cosa c’è dietro … bellissima intervista e lui un grande uomo e imprenditore! Grande stima complimenti!
Questa come le altre interviste sono sempre molto brillanti. Il merito è di Gazzoli che con intelligenza e intuizione riesce a far emergere le peculiarità di tutti i personaggi che incontra. Bravissimo!👏👏👏👏👏👏
Da Wikipedia: “Stone Island nasce nel 1982 dall'idea di Massimo Osti, che aveva studiato vari tipi di tessuti e si era concentrato un telone bifacciale, rosso da un lato e blu dall'altro, utilizzato per produrre le coperture dei camion” …. “Nel 1983 Massimo Osti decide di dedicarsi esclusivamente al lato creativo dell'azienda e il Gruppo Finanziario Tessile di Torino sposa il progetto Stone Island. Sono gli anni dell'entrata in società di Carlo Rivetti” Massimo Osti ha creato Stone Island, Rivetti è arrivato dopo e, pur essendo anch’egli geniale, non gli si può attribuire la paternità del brand.
@@giampieroeuropa928 Ciao, si la famiglia rivetti, milionari e professionisti del settore commerciale con il loro GFT, gruppo finanziario tessile hanno spinto il marchio e lo hanno reso quello che è oggi. Sarebbe da evitare di dire di averlo ideato il logo o tanti materiali, per onesta intelettuale. Putroppo sembra che tra Rivetti e Osti non sia mai corso buon sangue. Il successo negli anni 80 e primi novanta era stato creato da Osti con l'aiuto del fratello di Rivetti. Alla morte di quesr'ultimo nel 1995, Carlo Rivetti ha cominciato ad occuparsi lui del marchi ed infatti nel 1996 Massimo Osti è stato cacciato da Stone Island.
Persona con una sensibilità ed empatia straordinaria . Sarà difficile imitarlo, ma bisogna prendere come esempio la professionalità, la ricerca, la sperimentazione e il prodotto di questo imprenditore
Io raramente, anzi quasi mai, vedo un video di un’ora sui social, ho fatto qui un eccezione, sono rimasto un’ora a guardare l’eleganza di quella felpa e di quella “toppa” sul braccio, casual, sportiva, elegante, innovativa, classica e vintage allo stesso tempo… Piacevole ascoltare anche lui, persona capace e lungimirante.
Bellissima intervista complimenti al dott. Carlo Rivetti, che mi ha veramente divertito sarei veramente interessato a visitare Stone Island la fabbrica. Vip
Era una vita che aspettano lui ad un intervista, sono un grande intenditore del brand, avrei fatto giusto qualche domanda sul mondo hooligan e avrei preferito fosse messa in risalto comunque la figura di Massimo osti (fondatore di entrambi i brand CP e stone island ) per quanto riguarda rivetti grande imprenditore anche se oramai stone island non è più Made in italy e si è lasciata trasportare dai mercati dell’ est più economici
dipende dal capo, alcuni sono ancora made in italy, altri prodotti fuori...poi anche li, dipende dove, c'è posto e posto, ci sono laboratori e fabbriche di qualità ovunque ormai. però dispiace anche a me che non sia rimasto completamente made in italy.
Ricordo avevo 20 anni e da qualche tempo compravo la rivista Uomo Vog dove vedevo illustrati i due marchi che oggi si parla nel video e rucordo mi piacevano tantissimo. Tante case di moda di allora sono scomparse quindi bravi loro che sono riusciti a rimanere sul mercato detto questo come nella vita se non hai la stella puoi essere bravo o visionario quanto vuoi non vai da nessuna parte
Ciao, sono d'accordo. Putroppo sembra che tra Rivetti e Osti non sia mai corso buon sangue. Il successo negli anni 80 e primi novanta era stato creato da Osti con l'aiuto del fratello di Rivetti. Alla morte di quesr'ultimo nel 1995, Carlo Rivetti ha cominciato ad occuparsi lui del marchi ed infatti nel 1996 Massimo Osti è stato cacciato da Stone Island.
Stone Island è Massimo Osti . Un vero genio e rivoluzionario dell’abbigliamento e delle creazioni in senso assoluto . Un visionario totale. Un “sano pazzo” che ha saputo stravolgere i canoni dello sportswear e del casual irreversibilmente, portandoli a livelli ineguagliabili . Sperimentazioni di colore, di tessuto , di stile, di design, di fit che mai si erano viste prima del suo arrivo. Ha segnato una svolta totale in quel mondo . Tutto il resto è game over . Rispetto per il Dott. Rivertì per aver condotto Stone Island a livelli enormi ( ma solo in termini di fatturato , in fatto di stile potremmo discuterne tanto , dato che Stone Island sta oggettivamente perdendo la priopria natura ) … ma ha semplicemente cavalcato un’onda dirompente avviata dall’immenso Massimo Osti. Nella vita non dó nulla per scontato , quindi è doveroso anche un complimento a lui per aver garantito la longevità del brand
Una fra le più belle e sincere interviste,rivetti una persona stimatissima ,simpatica,e ammirevole per il percorso! Devo dire che dopo tutto la romantica descrizione della sua carriera, la famiglia ecc. aver scoperto che comunque avesse venduto il brand mi ha alquanto deluso…. Vengo meno molte delle sue poetiche e filosofiche dichiarazioni 😢
Sono completamente d'accordo! Tanto più in alcuni momenti della narrazione, tanto che chi non conoscesse la genesi di Sportsware Company, non capirebbe che è Massimo Osti che ha creato tutto.
@@pakke11 Ciao, sono d'accordo con i vostri commenti. Putroppo sembra che tra Rivetti e Osti non sia mai corso buon sangue. Il successo negli anni 80 e primi novanta era stato creato da Osti con l'aiuto del fratello di Rivetti. Alla morte di quesr'ultimo nel 1995, Carlo Rivetti ha cominciato ad occuparsi lui del marchi ed infatti nel 1996 Massimo Osti è stato cacciato da Stone Island.
"Ideas from Massimo Osti", questo è quello che ha significato per me Stone Island sino al 1995 ... dopodiché è diventato solo un badge, oggigiorno lo indosso ancora ... ma è solo un badge.
Ascoltando questi imprenditori torna sempre attuale e presente quello che Taleb chiama cigno nero. Imprevedibili fortune che svoltano il destino di un'azienda.
Grandissimo fan di stone island e grande persona rivetti, ma bisogna dire che purtroppo negli ultimi anni la qualità del brand è diminuita notevolmente, sarà forse per l’acquisizione da parte di moncler ma sta di fatto che non è più come una volta.
Purtroppo l’intervista lascia un senso di incompiuto. Intervistare Rivetti e non soffermarsi sulle sottoculture (casuals su tutti) che hanno conferito al Brand un’aura quasi divina (prima del recente boom dovuto allo streetwear), oltre che non dare il giusto risalto a Massimo Osti è un’occasione persa
Ero un grande amante del marchio e sono pieno di capi Stone, dagli anni 80, però ammettiamolo, dire di essere grandi amanti dell'Italia e poi produrre nei paesi dove produrre è economico, invece che in italia, non è proprio coerente. Quando ha iniziato, una decina di anni fa, a comparirmi "made in turchia" o "romania" nei loro capi, ho smesso di comprare. Comunque bella intervista.
Hai perfettamente ragione. Lavera stone island era quella del suo fondatore, ovvero Massimo Osti. Oggi e' tutti pezzi commerciali mentre i pezzi fatti da osti erano primo quasi sempre edizioni limitate e poi erano dei capolavori. Oggi i prezzi sono esagerati e non hanno vero stile. Non e' più originale come negli anni 90. Comunque sono d accordo con te, su tutta la linea. Ah e' ormai la stone e' stata venduta alla moncler e da capi di lusso son diventati super lusso. Ormai conta solo i soldi. Questa e'solo la mia opinione, posso anche sbagliarmi.
@@roccopaladino7219 non ti sbagli affatto. Contano solo ed esclusivamente i soldi e con una buona dose di cattivo gusto. Il lusso deve essere fatto da artigiani e mani esperte, altrimenti non è lusso. Per me un capo made in Romania o Turchia è sinonimo di risparmio, non certo di lusso.
avrei fatto una domanda riguardante l’argomento ultras che usano il suo brand e una a riguardo del mercato del fake che cosa cambia per il suo brand però gran puntata. grande pres💛💙
Indossavo Stone Island a 16 anni... Eravamo i "paninari" I capi top sono stati quelli. Le maglie con il ricamo...stupende. Ora prezzo sempre alto ma qualità mediocre come tutto del resto.
Concordo totalmente!! Io sono cliente dal 1988 e l’ultimo capo l’ho comprato un mese fa Prezzo elevato ma la qualità è scesa molto e addirittura prodotti in Tunisia ……… c’è poco da dire
Aspetta facciamo una precisazione che inizialmente è stato a mio parere ambiguo e vago: Stone Island è figlio di CP Company e quindi Massimo Osti e non il contrario
davvero, senza dubbio Rivetti mi piace come persona ed è anche simpatico, però in questa intervista la figura di Massimo Osti, ideatore di C.P. e Stone, gli si è dovuta un pò cavare di bocca, come un dente cariato
@@Hab22fz Ciao, sono d'accordo. Putroppo sembra che tra Rivetti e Osti non sia mai corso buon sangue. Il successo negli anni 80 e primi novanta era stato creato da Osti con l'aiuto del fratello di Rivetti. Alla morte di quesr'ultimo nel 1995, Carlo Rivetti ha cominciato ad occuparsi lui del marchi ed infatti nel 1996 Massimo Osti è stato cacciato da Stone Island.
È sempre stato difficile per Carlo Rivetti dire la verità sulla nascita di Stone Island. È incredibile come si appropri da 40 anni della paternità di un progetto pensato, creato e voluto da Massimo Osti, autore anche di C.P. Company tra l'altro. Nelle sue parole Massimo compare un attimo solo come stilista per giunta "difficile". Il tutto con tono da imprenditore innocente e tenero. La domanda è: perché? Essere un padre adottivo ha la sua importanza nella crescita. Non basta?
Ciao, sono d'accordo. Putroppo sembra che tra Rivetti e Osti non sia mai corso buon sangue. Il successo negli anni 80 e primi novanta era stato creato da Osti con l'aiuto del fratello di Rivetti. Alla morte di quesr'ultimo nel 1995, Carlo Rivetti ha cominciato ad occuparsi lui del marchi ed infatti nel 1996 Massimo Osti è stato cacciato da Stone Island.
Ciao,si potrebbe avere ospite qualche regista cinematografico?Non attori ma gente che crea un progetto cinematografico,che dá l’impronta…così potrei guardalo assieme a mio figlio che é appassionatissimo di questo settore della cinematografia.grazie
Da Modenese sono orgoglioso di Una persona come Rivetti, un serio imprenditore, un luminare ed una persona umile ed onesta. Sempre in mezzo alla gente, cordiale con tutti. Modena orgogliosa di Stone e del Pres!💙💛
Solo Modena 💛💙
Genio. Uno dei motivi per cui apprezzo il brand è la filosofia dell’innovazione senza seguire i trend del momento. Ogni maglione è “senza tempo” e potrò metterlo tra 10 anni. Filosofia in completa controtendenza con un mercato impazzito. Di nuovo, genio
Ho ancora una camicia regalata dal mio ex (ex da 23 anni) e non è stato neanche uno degli ultimi regali 😅😂
...ennesima intervista che ti tiene incollata facendoti per un po'perdere la cognizione del tempo...mescolando e raccontando passato,presente e futuro di un MARCHIO che ha fatto ed è storia!!!Grazie Basement❤❤❤!!
Commenti come questo valgono tutto. Grazie mille
Fantastica intervista...da amante del marchio (è l'unico brand per cui sono disposto a spenderci) ti ringrazio Gianluca e ringrazio il Pres.
Stone è storia del nostro paese.
PS ho un trench david-tc da 10 anni, usato e usato, ancora perfetto.
bellissima questa intervista, forse una delle migliori, un imprenditore che comunica tanto, trasmette tanta positività, top!
Ho una giacca della stone acquistata 20 anni fa ed è ancora quasi come nuova e l ho adoperata moltissimo. Prodotti di altissima qualità. Grande Rivetti!
Wow! 🤩
Non conoscevo approfonditamente il Signor Rivetti, ma che bello sentirlo raccontare della sua vita familiare e professionale.
Splendidi soprattutto gli aneddoti relativi ai figli (i sedili posteriori dell’auto riscaldati e con cuscino…).
Tanto di 🎩 per persone come lui!
👏🏼👏🏼👏🏼
Per fortuna dopo oltre mezz'ora di podcast è finita l'autocelebrazione del visionario e ha nominato Massimo Osti, forzato anche dalle domande. Sicuramente è una mente brillante, un grande imprenditore e stone non avrebbe avuto lo stesso successo senza il suo lato pragmatico, ma Massimo Osti resta il vero creativo del marchio. È lui il visionario che fatto la fortuna di questo brand che ahimè con gli anni si allontana sempre di più dalle sue origini. Creava capi con coraggio e incoscienza ed era un genio del marketing. La sua storia mi ispira tutt'ora. Tutti i capi stone sono copie di capi militari, perché sono stati creati su esigenze reali, e ogni dettaglio ha la sua funzione dettata da reali feedback. Paul Harvey ha raccolto con reverenziale rispetto l'eredità creativa di Osti quando è venuto a mancare dando nuova linfa al marchio. Sono stati i primi ad uscire dai confini del sensato, creando tessuti termosensibili, giacche riflettenti a centinaia di metri di distanza, capispalli in Kevlar di tutto e di più. Parte di questi esperimenti non reggono il tempo, non sono pratici, alcuni immettibili, ma sono il risultato del coraggio di uscire dagli schemi e creare un qualcosa di unico e irripetibile. Oggi il marchio è entrato a far parte del gruppo moncler, i prezzi sono saliti alle stelle e buona parte è prodotta in romania. Silhouette già riviste, materiali sempre uguali e collab imbarazzanti hanno completamente snaturato quella suggestione che Osti aveva creato.
Il mondo cambia, i gusti cambiano, le esigenze della gente cambiano. Per avere la prova di tutto ciò nel campo della moda e non solo, basta osservare cosa era Gucci, cosa era Balenciaga o cosa era la stessa Moncler, prendendo atto di cosa sono diventate oggi, passando attraverso il cambiamento. Certamente Osti è stato in gamba ma le uniche persone indispensabili in qualsiasi azienda, sono quelle che offrono la copertura finanziaria. In parole povere, gli indispensabili sono sempre e solo i soldi. I creativi passano, i manager/imprenditori capaci che dispongono di risorse economiche, imprimono le svolte e garantiscono il futuro.
@@moneg11da 4-5 anni hanno totalmente snaturato il dna stone island, infatti prima vestivo esclusivamente stone per la parte superiore del corpo, ora non riesco più ad acquistare nulla…chi ama stone island ama la vecchia stone island.
@@matteo19841984 Dopo 40 anni pensi che qualsiasi azienda possa ripetere il percorso già fatto, fossilizzandosi sullo stesso prodotto? Il mondo cambia, i gusti dei clienti cambiano.
belle parole nient’altro da aggiungere mi dispiace che l’intervista l’abbia fatto uno che non è appassionato del brand e che non si è neanche un minimo interessato, non sapere che cp company e stone island fossero creati dal geniale Massimo Osti la dice lunga
Chi ha creato il brand Osfi o Carlo?
"Ho fatto una vita meravigliosa" Ed ecco qui il miglior testamento che si può lasciare a chi abbiamo vicino. Lì dentro c'è tutto. Bellissima intervista. Grazie GianLuca.
Che bella quest’intervista!!! Una simile combinazione di intensità, curiosità e semplicità non è facile da trovare!!! Il pezzo su Kanye è fenomenale!!!
Grazie, niente più, magnifica puntata.
Il mondo è di chi sa emozionarsi! Grande Rivetti!
confesso, non conosco il brand e l'ospite di oggi. complimenti per la qualità del personaggio e delle chiacchiere fatte, Carlo Rivetti è proprio un bel italiano da cui prendere esempio, sia sul lato industriale che su quello morale. bravi!!
Dove abiti che non conosci Stone? 😂😂😂😂
@@danielesalvatori9612 Cagliari, ma sono io un po' fuori, magari ci sono 20 punti vendita 🙃
ti consiglio anche solo per cultura personale di leggere la storia di massimo osti, cp company e stone island...è una storia italiana che dura più di 40 anni, dietro c'è innovazione, idee e voglio di non conformarsi.
@@maxon999 ti ringrazio
Una domanda riguardante Stone Island nel mondo hooligans e ultras calzava a pennello. Peccato
Concordo, visto soprattutto il successo dell’omonimo film. Ma è difficile che potesse dare una risposta non generica. D’altronde riconosce a Cantona un ruolo fondamentale per la crescita internazionale del marchio
Negli anni della repressione degli hooligans questi ultimi hanno cominciato a vestire con abbigliamento firmato per confondersi con la classe medio/alta e poter cosi entrare negli stadi senza “farsi beccare”
Hooligans e destra estrema aggiungo.
ne ha parlato in una vecchia intervista ma non ricordo dove, su internet la trovi
@@Sevenrose84destra estrema non c’entra niente. Ultras vestono CASUAL (stone, cp company, fred perry, lyle e scott, weekend offender, ecc.. ) sia frequentando curve di destra che di sinistra
Che bella intervista...Rivetti un signore veramente dal cuore d'oro. ❤️
Che idolo!!!! 😃😃😃 troppo bello questo incontro!! Personalmente forse il piu’ bello! Che personaggio incredibile!!! 🔝🔝
Pres costruiamo un mito del calcio a Modena.... Adesso farai un grande centro sportivo trasformando una piccola squadra, in una grande realtà. Ci crediamo!!!!! Dai Gialliiiiiiiiiiiii❤
Ho personalmente conosciuto il dott. Carlo Rivetti, persona squisita e di grandi doti manageriale ed umane. Invece purtroppo non ho mai potuto conoscere Massimo Osti. Il visionario creatore di tutto: C.P. Company, Stone Island, Left Hand, Massimosti, Boneville, WWW, oltreché stlista per Superga.
L'intervista è a Carlo Rivetti, tutto è appropriato, altresì Massimo Osti, in alcuni passaggi, andava citato e non sottinteso.
Completamente d’accordo con te. È molto molto strano non sentire mai citato Massimo Osti. Mi chiedo se è una scelta deliberata del dott. Rivetti o una direttiva di marketing/Pr. Sicuramente non una dimenticanza accidentale. Peccato.
@@vincentvega10 Ciao a tutti, sono d'accordo con i vostri commenti. Putroppo sembra che tra Rivetti e Osti non sia mai corso buon sangue. Il successo negli anni 80 e primi novanta era stato creato da Osti con l'aiuto del fratello di Rivetti. Alla morte di quesr'ultimo nel 1995, Carlo Rivetti ha cominciato ad occuparsi lui del marchi ed infatti nel 1996 Massimo Osti è stato cacciato da Stone Island. Dico questo dopo aver lavorato per CP per 3 anni ed aver sentito come la famiglia Osti parlasse della Rivetti.
Grande Pres, veramente uno di noi!!!💛💙💛💙
La puntata più bella di tutte. Complimenti
Grazie Pres!!! 💛💙
Ma che bella persona!! poi che voce, uguale a quella del tuo compaesano Guccini, adesso sono due i miei modenesi preferiti!! super intervista!
Si è veramente uguale
Parto dal fatto che amo questo brand da sempre … 😮Adesso ho saputo chi c’è e cosa c’è dietro … bellissima intervista e lui un grande uomo e imprenditore! Grande stima complimenti!
Grazie Gianluca, persone di questo calibro vanno ad alimentare anche il tuo archivio storico!
😀Grazie ancora per permetterci di poterle ascoltare
Questa come le altre interviste sono sempre molto brillanti. Il merito è di Gazzoli che con intelligenza e intuizione riesce a far emergere le peculiarità di tutti i personaggi che incontra. Bravissimo!👏👏👏👏👏👏
Da Wikipedia:
“Stone Island nasce nel 1982 dall'idea di Massimo Osti, che aveva studiato vari tipi di tessuti e si era concentrato un telone bifacciale, rosso da un lato e blu dall'altro, utilizzato per produrre le coperture dei camion”
….
“Nel 1983 Massimo Osti decide di dedicarsi esclusivamente al lato creativo dell'azienda e il Gruppo Finanziario Tessile di Torino sposa il progetto Stone Island. Sono gli anni dell'entrata in società di Carlo Rivetti”
Massimo Osti ha creato Stone Island, Rivetti è arrivato dopo e, pur essendo anch’egli geniale, non gli si può attribuire la paternità del brand.
Peró Rivetti ha fatto tutto quello che è 99% Stone ora
@@giampieroeuropa928 Ciao, si la famiglia rivetti, milionari e professionisti del settore commerciale con il loro GFT, gruppo finanziario tessile hanno spinto il marchio e lo hanno reso quello che è oggi. Sarebbe da evitare di dire di averlo ideato il logo o tanti materiali, per onesta intelettuale. Putroppo sembra che tra Rivetti e Osti non sia mai corso buon sangue. Il successo negli anni 80 e primi novanta era stato creato da Osti con l'aiuto del fratello di Rivetti. Alla morte di quesr'ultimo nel 1995, Carlo Rivetti ha cominciato ad occuparsi lui del marchi ed infatti nel 1996 Massimo Osti è stato cacciato da Stone Island.
Bellissima intervista, dopo aver ascoltato Carlo é chiarissimo come mai il brand abbia un’identità e una longevità cosi unica
Persona con una sensibilità ed empatia straordinaria . Sarà difficile imitarlo, ma bisogna prendere come esempio la professionalità, la ricerca, la sperimentazione e il prodotto di questo imprenditore
Un grande visionario il nostro patron ❤ 💛💙
Io raramente, anzi quasi mai, vedo un video di un’ora sui social, ho fatto qui un eccezione, sono rimasto un’ora a guardare l’eleganza di quella felpa e di quella “toppa” sul braccio, casual, sportiva, elegante, innovativa, classica e vintage allo stesso tempo…
Piacevole ascoltare anche lui, persona capace e lungimirante.
Bellissima intervista complimenti al dott. Carlo Rivetti, che mi ha veramente divertito sarei veramente interessato a visitare Stone Island la fabbrica.
Vip
Che podcast, incredibile, che ospite. Tutto incredibile ❤
Altra bella intervista, un altro Imprenditore visionario di sostanza, Grandissimo Gianluca Gazzoli
Grazie per il video👋🏻☕️ Sempre interessante scoprire come nasce un brand di successo.
nuovo video preferito di TH-cam
che uomo
Era una vita che aspettano lui ad un intervista, sono un grande intenditore del brand, avrei fatto giusto qualche domanda sul mondo hooligan e avrei preferito fosse messa in risalto comunque la figura di Massimo osti (fondatore di entrambi i brand CP e stone island ) per quanto riguarda rivetti grande imprenditore anche se oramai stone island non è più Made in italy e si è lasciata trasportare dai mercati dell’ est più economici
dipende dal capo, alcuni sono ancora made in italy, altri prodotti fuori...poi anche li, dipende dove, c'è posto e posto, ci sono laboratori e fabbriche di qualità ovunque ormai. però dispiace anche a me che non sia rimasto completamente made in italy.
ho conosciuto il signor Rivetti ed è veramente una persona speciale!
bellissima intervista!
Grazie Gianluca per aver portato il pretz ❤
Bellissima intervista!!
Bella intervista. Complimenti a tutti e due!
Intervista bellissima!!!!!! 💪💪💪💪💪
Chiacchierata di un valore inestimabile 💎
questa intervista molto originale, bravo
Ricordo avevo 20 anni e da qualche tempo compravo la rivista Uomo Vog dove vedevo illustrati i due marchi che oggi si parla nel video e rucordo mi piacevano tantissimo. Tante case di moda di allora sono scomparse quindi bravi loro che sono riusciti a rimanere sul mercato detto questo come nella vita se non hai la stella puoi essere bravo o visionario quanto vuoi non vai da nessuna parte
Parlare piu approfonditamente della figura di Massimo Osti sarebbe stato doveroso. il genio è stato lui
Ciao, sono d'accordo. Putroppo sembra che tra Rivetti e Osti non sia mai corso buon sangue. Il successo negli anni 80 e primi novanta era stato creato da Osti con l'aiuto del fratello di Rivetti. Alla morte di quesr'ultimo nel 1995, Carlo Rivetti ha cominciato ad occuparsi lui del marchi ed infatti nel 1996 Massimo Osti è stato cacciato da Stone Island.
Grandissimo imprenditore, da fan di Stone sono molto curioso di ascoltarlo
Stone Island è Massimo Osti . Un vero genio e rivoluzionario dell’abbigliamento e delle creazioni in senso assoluto . Un visionario totale. Un “sano pazzo” che ha saputo stravolgere i canoni dello sportswear e del casual irreversibilmente, portandoli a livelli ineguagliabili .
Sperimentazioni di colore, di tessuto , di stile, di design, di fit che mai si erano viste prima del suo arrivo.
Ha segnato una svolta totale in quel mondo .
Tutto il resto è game over .
Rispetto per il Dott. Rivertì per aver condotto Stone Island a livelli enormi ( ma solo in termini di fatturato , in fatto di stile potremmo discuterne tanto , dato che Stone Island sta oggettivamente perdendo la priopria natura ) … ma ha semplicemente cavalcato un’onda dirompente avviata dall’immenso Massimo Osti.
Nella vita non dó nulla per scontato , quindi è doveroso anche un complimento a lui per aver garantito la longevità del brand
Una fra le più belle e sincere interviste,rivetti una persona stimatissima ,simpatica,e ammirevole per il percorso! Devo dire che dopo tutto la romantica descrizione della sua carriera, la famiglia ecc. aver scoperto che comunque avesse venduto il brand mi ha alquanto deluso…. Vengo meno molte delle sue poetiche e filosofiche dichiarazioni 😢
Tanti "io", pochi, troppo pochi MASSIMO OSTI.
Sono completamente d'accordo! Tanto più in alcuni momenti della narrazione, tanto che chi non conoscesse la genesi di Sportsware Company, non capirebbe che è Massimo Osti che ha creato tutto.
@@pakke11 Ciao, sono d'accordo con i vostri commenti. Putroppo sembra che tra Rivetti e Osti non sia mai corso buon sangue. Il successo negli anni 80 e primi novanta era stato creato da Osti con l'aiuto del fratello di Rivetti. Alla morte di quesr'ultimo nel 1995, Carlo Rivetti ha cominciato ad occuparsi lui del marchi ed infatti nel 1996 Massimo Osti è stato cacciato da Stone Island.
Grande gazzo! Per aver portato il pres💛💙
Comunque è un grande imprenditore nerazzurro🖤💙 continuo a vestire Stone ... sinceramente non ho mai smesso dal 1982.
Bellissima e interessante intervista. Grande personaggio e ottima persona. 💪
"Ideas from Massimo Osti", questo è quello che ha significato per me Stone Island sino al 1995 ... dopodiché è diventato solo un badge, oggigiorno lo indosso ancora ... ma è solo un badge.
Ascoltando questi imprenditori torna sempre attuale e presente quello che Taleb chiama cigno nero. Imprevedibili fortune che svoltano il destino di un'azienda.
Bellissima intervista 👍🏻
Puntata spettacolare
Grandissima intervista. Ispira
Un grande Pres👏👏
Bravo come sempre 💪🏾keep going
Grandissimo fan di stone island e grande persona rivetti, ma bisogna dire che purtroppo negli ultimi anni la qualità del brand è diminuita notevolmente, sarà forse per l’acquisizione da parte di moncler ma sta di fatto che non è più come una volta.
Purtroppo l’intervista lascia un senso di incompiuto. Intervistare Rivetti e non soffermarsi sulle sottoculture (casuals su tutti) che hanno conferito al Brand un’aura quasi divina (prima del recente boom dovuto allo streetwear), oltre che non dare il giusto risalto a Massimo Osti è un’occasione persa
Il nostro Re Carlo
Forza Modena!! Dai gialli!!
Non lo conoscevo un grande
Si ma pres ci serve una punta e un centrale
Ero un grande amante del marchio e sono pieno di capi Stone, dagli anni 80, però ammettiamolo, dire di essere grandi amanti dell'Italia e poi produrre nei paesi dove produrre è economico, invece che in italia, non è proprio coerente. Quando ha iniziato, una decina di anni fa, a comparirmi "made in turchia" o "romania" nei loro capi, ho smesso di comprare. Comunque bella intervista.
Come ormai quasi tutto il Made in Italy è andato a farsi friggere
@@davidetomaino3770 ah si certo, ma infatti io personalmente compro anche il made in china, semplicemente non a quei prezzi. Mi sentirei un cretino.
@@davidetomaino3770Attenzione però, Stone Island è ancora italiana.
Hai perfettamente ragione. Lavera stone island era quella del suo fondatore, ovvero Massimo Osti. Oggi e' tutti pezzi commerciali mentre i pezzi fatti da osti erano primo quasi sempre edizioni limitate e poi erano dei capolavori. Oggi i prezzi sono esagerati e non hanno vero stile. Non e' più originale come negli anni 90. Comunque sono d accordo con te, su tutta la linea. Ah e' ormai la stone e' stata venduta alla moncler e da capi di lusso son diventati super lusso. Ormai conta solo i soldi. Questa e'solo la mia opinione, posso anche sbagliarmi.
@@roccopaladino7219 non ti sbagli affatto. Contano solo ed esclusivamente i soldi e con una buona dose di cattivo gusto. Il lusso deve essere fatto da artigiani e mani esperte, altrimenti non è lusso. Per me un capo made in Romania o Turchia è sinonimo di risparmio, non certo di lusso.
Bellissima intervista
Grande Pres 💛💙💛💙💛💙
Bellissima!
La mia marca preferita!!!💣💣💣
Grande pres 💛💙
Quando intervisterai Benny e Meloccaro? Sono troppo spassosi e mi piacerebbe capirne la genesi. Ciao e ci si doma
Grande uomo ❤
avrei fatto una domanda riguardante l’argomento ultras che usano il suo brand e una a riguardo del mercato del fake che cosa cambia per il suo brand però gran puntata.
grande pres💛💙
Indossavo Stone Island a 16 anni... Eravamo i "paninari" I capi top sono stati quelli. Le maglie con il ricamo...stupende. Ora prezzo sempre alto ma qualità mediocre come tutto del resto.
Concordo totalmente!!
Io sono cliente dal 1988 e l’ultimo capo l’ho comprato un mese fa
Prezzo elevato ma la qualità è scesa molto e addirittura prodotti in Tunisia ……… c’è poco da dire
Una persona leggendaria
che grande!!!
non lo consocevo. non l'ho mai sentito parlare prima: un gigante, un umilta e un umanita totale.
Dai Gazzoli. . . .J.Conrad scrittore di Cuore di Tenbra da cui è stato liberamente tratto Apocalypse Now!!!!!!
Fiorucci....genio vero 🩷🌸
Rivetti ti aspettiamo allo stadio per le birre❤
The Boss - Carlo Rivetti.
Signor Presidente, ci porti in Europa 💛💙
Forte Forte!!! Grande Stone
Aspetta facciamo una precisazione che inizialmente è stato a mio parere ambiguo e vago: Stone Island è figlio di CP Company e quindi Massimo Osti e non il contrario
davvero, senza dubbio Rivetti mi piace come persona ed è anche simpatico, però in questa intervista la figura di Massimo Osti, ideatore di C.P. e Stone, gli si è dovuta un pò cavare di bocca, come un dente cariato
@@Hab22fz Ciao, sono d'accordo. Putroppo sembra che tra Rivetti e Osti non sia mai corso buon sangue. Il successo negli anni 80 e primi novanta era stato creato da Osti con l'aiuto del fratello di Rivetti. Alla morte di quesr'ultimo nel 1995, Carlo Rivetti ha cominciato ad occuparsi lui del marchi ed infatti nel 1996 Massimo Osti è stato cacciato da Stone Island.
Grande Rivetti, qualche piccolo appunto sulle ultime collezioni anche in termini di prezzi ci sarebbe comunque da fare
Vogliamo Giorgio Armani (che spettacolo d’intervista)
Grande Guccini, non sapevo fosse anche imprenditore
Aspettiamo l'intervista a Renzo Rosso
PORTACI IN EUROPA 💛💙
Porca miseria!! Lo ascolto subito. Dovrebbero farmi socio però visto che ho un armadio intero dedicato a stone issland 😂
Che Uomo! che stile! che marchio.
Lo ringrazierò sempre per il sogno che ci ha fatto vivere con l'hockey ad Aosta. Grande Presidente!
NUMERO 1 RIVETTI
È sempre stato difficile per Carlo Rivetti dire la verità sulla nascita di Stone Island. È incredibile come si appropri da 40 anni della paternità di un progetto pensato, creato e voluto da Massimo Osti, autore anche di C.P. Company tra l'altro. Nelle sue parole Massimo compare un attimo solo come stilista per giunta "difficile". Il tutto con tono da imprenditore innocente e tenero. La domanda è: perché? Essere un padre adottivo ha la sua importanza nella crescita. Non basta?
Ciao, sono d'accordo. Putroppo sembra che tra Rivetti e Osti non sia mai corso buon sangue. Il successo negli anni 80 e primi novanta era stato creato da Osti con l'aiuto del fratello di Rivetti. Alla morte di quesr'ultimo nel 1995, Carlo Rivetti ha cominciato ad occuparsi lui del marchi ed infatti nel 1996 Massimo Osti è stato cacciato da Stone Island.
Ciao,si potrebbe avere ospite qualche regista cinematografico?Non attori ma gente che crea un progetto cinematografico,che dá l’impronta…così potrei guardalo assieme a mio figlio che é appassionatissimo di questo settore della cinematografia.grazie
Grande Francesco Guccini. Lo seguo dai tempi di Eskimo
Ma chi hai intervistato il fratello gemello di Guccini? Sarebbe stato fantastico vederli insieme nella stessa intervista😂😂😂
Era la domanda che tutti si aspettavano, peccato