C’è una precisazione da fare. Gli avvocati che lavorano in questi grossi studi internazionali sono, di fatto, dei dipendenti (anche se a partita iva). Non so quanto possano essere definiti liberi professionisti. Vengono definiti avvocati monocommittenti ( non hanno clienti propri).La professione in senso “classico” può rendere molto di più lavorando molto meno ma richiede sangue sudore e lacrime … oltre a delle capacità che non insegnano all’università. F.to un avvocato di provincia 😊
Il punto è che è tutta una questione di proporzioni: gli avvocati di provincia come li definisci tu in che percentuale saranno sul totale dei 240 mila degli iscritti all'albo che ci sono in Italia? Il 95% o forse anche di più, cioè la stragrande maggioranza, che oggi se va bene riescono a portarsi a casa uno stipendio normale o poco di più, poi c'è anche una quota consistente di questi che è iscritta ma non esercita o che si arrabatta per due spicci. Le altre due categorie si spartiscono il 5% rimanente e appunto come dici nel video sono presenti solo nelle grandi città, principalmente Milano e Roma e molto più raramente in qualche altra città. Ma la cosa non finisce qui: nelle grosse law firm a fare i soldi sono relativamente pochi di quelli che ci lavorano. I titolari che appunto hanno studi in cui lavorano anche centinaia di legali sono stramilionari, poi i senior che hanno ottimi stipendi, ma mai lontanamente comparabili a quelli dei titolari, e che comunque anche all'interno di grandissimi studi non sono mai moltissimi (ipotizziamo una decina di associati in uno studio con più di 100 legali in totale), infine quella che viene definita la truppa legale, cioè che la stragrande maggioranza degli avvocati che se va bene ha uno stipendio normalissimo da impiegato, lavorando come dei muli, ed essendo de facto dei dipendenti pur avendo la partita iva. Quindi, morale della favola, la maggior parte si arrabatta tra studi di provincia o fa da truppa legale nei grandi studi, una piccola parte ha buoni guadagni nei grandi studi oppure come professionista con studio proprio, una parte microscopica è letteralmente stramilionaria. Fine della (triste) storia.
Ehi ciao scusa se ti disturbo, volevo farti una domanda e rubare 5 min del tuo tempo… (se possibile). Sono uno studente e mi trovo indeciso nella scelta universitaria tra: Economia e giurisprudenza. Considera che la libera professione è il mio sogno da quando sono piccolo, tu che sei nel settore.. sapresti dirmi ad oggi quale conviene di più tra le due in termini di opportunità lavorative? Sicuramente avrai tanti amici che avranno completato il percorso e sono avvocati. Io personalmente ho letto sul web che non ne vale la pena che è un mercato inflazionato ed economia è molto meglio, (anche come skil quantitative) ma non riesco ad inquadrare la libera professione se non lavori di impiego.. per questo volevo sentire il tuo parere perché mi sembri davvero preparato su quello che fai. Spero che risponderai. Grazie in anticipo.
Il lavoro per antonomasia di un laureato in giurisprudenza è fare l'avvocato ma purtroppo non conviene molto, a differenza del commercialista dove si presume che il cliente continui ad affidarsi a te, per l'avvocato spesso sono solo singole cause. Per un laureato in giurisprudenza ci sono tanti altri lavori che danno soddisfazioni ma la maggior parte che mi vengono in mente sono il magistrato, in generale concorsi pubblici ministeri ecc, l'unico libero professionista che mi viene in mente a parte l'avvocato è il notaio ma è il sogno tipo il calciatore. In economia c'è di tutto invece, libero professionista nel settore banca, consulente del lavoro, commercialista ecc
Ce ne sono troppi e lo dicono le statistiche e poi basta fare un paragone al numero di avvocati di trenta anni fa... purtroppo questo ha reso difficile la professione, inoltre trovo che il livello degli avvocati è sceso, ce ne sono troppi che si arrabattano e così non dovrebbe essere, meglio decongestionare avvocatura e rivolgersi ad altro, se ancora in tempo, oppure specializzarsi ed essere competitivi
Certo niente viene regalato, vuol dire metterci il sangue, studio studio giorno dopo giorno sia avvocati e notai . Io che sono un classico uomo e piace leleganza classica mi verrebbe da paragonare gli avvocati botique alle alte sartorie Lanieri, Cesare attolini, boggi ,zegna etc. Giusrisprudenza è un gran percorso, purtoppo si fanno questi discorsi perchè qui in italia vi è troppo negativismo. perchè la maggior parte della gente aimè non ha studiato , teniamo conto che l'analfabetismo qui è ancora una minaccia concreta e molte persone credono che ai giovani non resta altro che andare all'estero . Peccato che da quello che ho provato , chi si impegna al massimo qualche frutto prima o poi c'è.
Ciao, avrei alcune domande: 1. Non ho ben capito, gli studi boutique e le law firm hanno gli stessi ritmi di lavoro quindi? 2. Dove posso trovare informazioni o testimonianze sui singoli studi boutique e sulle law firms? Io per esempio conosco zero nomi, vorrei sapere quali sono (se ce ne sono) quelli con un ambiente lavorativo più vivibile e umano
L’avvocatura è il mestiere più meritocratico che esista. Solo chi è bravo va avanti. Anche se non la eserciti la professione il titolo di avvocato rimane sempre punteggio aggiunto per altri concorsi.
C’è una precisazione da fare. Gli avvocati che lavorano in questi grossi studi internazionali sono, di fatto, dei dipendenti (anche se a partita iva). Non so quanto possano essere definiti liberi professionisti. Vengono definiti avvocati monocommittenti ( non hanno clienti propri).La professione in senso “classico” può rendere molto di più lavorando molto meno ma richiede sangue sudore e lacrime … oltre a delle capacità che non insegnano all’università. F.to un avvocato di provincia 😊
Buongiorno, volevo porre una domanda riguardante il codice di procedura civile.
Il punto è che è tutta una questione di proporzioni: gli avvocati di provincia come li definisci tu in che percentuale saranno sul totale dei 240 mila degli iscritti all'albo che ci sono in Italia? Il 95% o forse anche di più, cioè la stragrande maggioranza, che oggi se va bene riescono a portarsi a casa uno stipendio normale o poco di più, poi c'è anche una quota consistente di questi che è iscritta ma non esercita o che si arrabatta per due spicci. Le altre due categorie si spartiscono il 5% rimanente e appunto come dici nel video sono presenti solo nelle grandi città, principalmente Milano e Roma e molto più raramente in qualche altra città. Ma la cosa non finisce qui: nelle grosse law firm a fare i soldi sono relativamente pochi di quelli che ci lavorano. I titolari che appunto hanno studi in cui lavorano anche centinaia di legali sono stramilionari, poi i senior che hanno ottimi stipendi, ma mai lontanamente comparabili a quelli dei titolari, e che comunque anche all'interno di grandissimi studi non sono mai moltissimi (ipotizziamo una decina di associati in uno studio con più di 100 legali in totale), infine quella che viene definita la truppa legale, cioè che la stragrande maggioranza degli avvocati che se va bene ha uno stipendio normalissimo da impiegato, lavorando come dei muli, ed essendo de facto dei dipendenti pur avendo la partita iva. Quindi, morale della favola, la maggior parte si arrabatta tra studi di provincia o fa da truppa legale nei grandi studi, una piccola parte ha buoni guadagni nei grandi studi oppure come professionista con studio proprio, una parte microscopica è letteralmente stramilionaria. Fine della (triste) storia.
Ehi ciao scusa se ti disturbo, volevo farti una domanda e rubare 5 min del tuo tempo… (se possibile). Sono uno studente e mi trovo indeciso nella scelta universitaria tra: Economia e giurisprudenza. Considera che la libera professione è il mio sogno da quando sono piccolo, tu che sei nel settore.. sapresti dirmi ad oggi quale conviene di più tra le due in termini di opportunità lavorative? Sicuramente avrai tanti amici che avranno completato il percorso e sono avvocati. Io personalmente ho letto sul web che non ne vale la pena che è un mercato inflazionato ed economia è molto meglio, (anche come skil quantitative) ma non riesco ad inquadrare la libera professione se non lavori di impiego.. per questo volevo sentire il tuo parere perché mi sembri davvero preparato su quello che fai. Spero che risponderai. Grazie in anticipo.
Il lavoro per antonomasia di un laureato in giurisprudenza è fare l'avvocato ma purtroppo non conviene molto, a differenza del commercialista dove si presume che il cliente continui ad affidarsi a te, per l'avvocato spesso sono solo singole cause. Per un laureato in giurisprudenza ci sono tanti altri lavori che danno soddisfazioni ma la maggior parte che mi vengono in mente sono il magistrato, in generale concorsi pubblici ministeri ecc, l'unico libero professionista che mi viene in mente a parte l'avvocato è il notaio ma è il sogno tipo il calciatore. In economia c'è di tutto invece, libero professionista nel settore banca, consulente del lavoro, commercialista ecc
Complimenti per la parlantina (se non leggi mentre parli), fluidissima e scioltissima.
Ce ne sono troppi e lo dicono le statistiche e poi basta fare un paragone al numero di avvocati di trenta anni fa... purtroppo questo ha reso difficile la professione, inoltre trovo che il livello degli avvocati è sceso, ce ne sono troppi che si arrabattano e così non dovrebbe essere, meglio decongestionare avvocatura e rivolgersi ad altro, se ancora in tempo, oppure specializzarsi ed essere competitivi
Certo niente viene regalato, vuol dire metterci il sangue, studio studio giorno dopo giorno sia avvocati e notai . Io che sono un classico uomo e piace leleganza classica mi verrebbe da paragonare gli avvocati botique alle alte sartorie Lanieri, Cesare attolini, boggi ,zegna etc. Giusrisprudenza è un gran percorso, purtoppo si fanno questi discorsi perchè qui in italia vi è troppo negativismo. perchè la maggior parte della gente aimè non ha studiato , teniamo conto che l'analfabetismo qui è ancora una minaccia concreta e molte persone credono che ai giovani non resta altro che andare all'estero . Peccato che da quello che ho provato , chi si impegna al massimo qualche frutto prima o poi c'è.
Ciao, avrei alcune domande:
1. Non ho ben capito, gli studi boutique e le law firm hanno gli stessi ritmi di lavoro quindi?
2. Dove posso trovare informazioni o testimonianze sui singoli studi boutique e sulle law firms? Io per esempio conosco zero nomi, vorrei sapere quali sono (se ce ne sono) quelli con un ambiente lavorativo più vivibile e umano
Va modificata la legge forense molto sconveniente soprattutto per i praticanti e giovani avvocati.
Vorrei alcuni consigli
2:49
L’avvocatura è il mestiere più meritocratico che esista. Solo chi è bravo va avanti. Anche se non la eserciti la professione il titolo di avvocato rimane sempre punteggio aggiunto per altri concorsi.