Chiarimento: questo video è un approfondimento della ricerca di informazioni che ho svolto ad Agosto 2022, quando stavamo valutando l'acquisto di un'auto elettrica usata al posto della Ford Fusion benzina del 2001 che ci stava abbandonando. Abbiamo optato poco dopo per una Renault Twingo EZ da esposizione di una concessionaria (pochissimi km, efficienza batteria al 98%), da affiancare per i tragitti urbani al Suzuki diesel, utilizzato per le lunghe percorrenze. Ripeteremmo l'acquisto visti i numerosi benefici ambientali ed economici ma è evidente che l'informazione in termini di auto elettriche sia carente e spesso contaminata (soprattutto in Italia), da qui il voler reallizare un video OBBIETTIVO in merito. Purtroppo ci sono nowatt e fanboy che si contrappongono costantemente, perdendo di vista il fatto che di possa essere a favore dell'elettrico senza sottovalutare o sminuire i rischi. Da allora la base dati è aumentata e ci sono ricerche molto approfondite (come quella dell'UVEK svizzero) che hanno permesso di realizzare un video RIASSUNTIVO sui vari argomenti per cercare di fare il punto della situazione, senza cadere in allarmismi o semplificazioni. Se siete in dissenso o avete informazioni da aggiungere, vi chiedo cortesemente di farlo nel rispetto degli altri e dell'impegno necessario e produrre un video complesso come questo. Grazie
La faccenda dei campi elettromagnetici mi fa ridere ogni volta dato che anche la luce del sole è radiazione elettromagnetica. Le radiazioni elettromagnetiche possono causare problemi solo a certe frequenze e solo in certe quantità, ma la gente le teme per pura tecnofobia. Mi sembra quella storia che nell'URSS installarono una linea telefonica in un villaggio e gli abitanti cominciarono ad accusare malori, e l'ingegnere rispose "Questo è niente, aspettate quando l'accenderemo"
@@sicurisullastradaNon sto dicendo che la ricerca è inutile, la compatibilità elettromagnetica è un'intera materia a livello universitario, sto solo parlando di chi ha una paura irrazionale delle radiazioni elettromagnetiche non sapendo nemmeno bene cosa sono
È la dose che fa il veleno, ben vengano studi e ricerche! Se attualmente le emissioni domestiche non sono dannose è anche perché ci sono stati studi approfonditi e leggi per mettere in sicurezza le apparecchiature.
@@marcodecesare2509 Ripeto, non sto attaccando gli studi, che ben vengano, mi fanno ridere quelli che hanno una paura irrazionale delle radiazioni, stile complottisti del 5G
Sono un volontario nei VVFF e sugli incendi dei veicoli bisogna fare una precisazione fondamentale: nelle statistiche dei veicoli che prendono fuoco non vengono prese in esame le condizioni, le cause ma solo l'effetto finale che è appunto l'incendio. Innanzitutto la proporzionalità al parco circolante fa alzare le percentuali ma se guardiamo all'esiguo numero di veicoli elettrici circolanti, la percentuale è elevata rispetto ai termici, di queste ultime ne circolano milioni contro le migliaia. Altra cosa, i veicoli termici non prendono fuoco da soli o se parcheggiati ma a seguito di un incidente che provoca la fuoriuscita di benzina ( il gasolio non brucia se non compresso o in particolari condizioni) e soprattutto sono veicoli molto vecchi e di scarsa manutenzione, mentre la maggior parte dei veicoli elettrici che prendono fuoco lo fanno mentre sono fermi sotto carica.Ultimamente i veicoli termici che prendono fuoco sono al 90% full-hybrid o mild-hybrid e la causa è sempre stata la batteria ad innescare l'incendio , quindi siamo sempre nel campo elettrico. Inoltre non sono di facile estinzione, le batterie al litio bruciano anche nell'acqua e sono pochissimi i mezzi adeguati a questo tipo di incendi. Non sono contro le auto elettriche ma con le batterie al litio c'è veramente poco da scherzare, basta poco per prendere fuoco.
Grazie per il tuo contributo! In realtà il discorso delle percentuali sarebbe corretto parlando del numero di veicoli venduti ma utilizzando i veicoli circolanti come metro di paragone la statistica è più accurata poichè legata ai numeri reali. D'accordissimo sulla difficoltà di spegnimento, meno sul "basta poco per prendere fuoco". Ci vogliono circostanze estreme affinché possa accadere
Quello che hai detto non ha senso. La percentuale prende in considerazione del numero di auto in circolazione. Percentuale significa letteralmente numero di casi ogni 100. A parità di auto circolanti, le auto elettriche prendono fuoco meno.
Sarebbe il caso di citare le fonti perché secondo la statistica raccolta da AutoinsuranceEZ, broker assicurativo statunitense su una base di 100.000 auto vendute per tipologia (dati fino a novembre 2022) ci sono stati 25 casi di incendio per le elettriche (0,025%), 1.529 casi per le auto a benzina (1,5%) e 3.474 casi per i veicoli ibridi (3,4%). Poi ovviamente l'incendio dell'elettrica è potenzialmente più grave (ma ricordiamo anche che diverse tipologie di batterie hanno comportamenti diversi). Il problema quindi è molto maggiore con le ibride, di cui non parla nessuno, che per le elettriche. Mancano in questa statistica dati sul diesel probabilmente perché negli Stati Uniti si usa pochissimo e per mezzi speciali. Tra l'altro le assicurazioni tendono a far pagare meno le auto elettriche proprio sulla base di queste e altre statistiche, e loro se ne fregano dei preconcetti e della propaganda, guardano al soldo.
Non tutte le termiche da ferme e spente non si possono incendiare: ricordo benissimo tanti anni fa campagne di richiamo per rischio incendio anche da ferma e da spenta. se avessi tempo cercherei su 4 ruote quali erano i modelli.
Ci fu nei primi anni '90 un richiamo per delle citroen che si incendiavano da sole, la gente le parcheggiava in strada e il giorno dopo trovava il carbone. Mi pare fosse un modello di CX e fu un richiamo molto oneroso con articoloni di più pagine su Quattroruote. Fece molto scalpore, potrebbe essere uno dei casi che ricordi tu ma per la mia memoria sono passati secoli.
Complimenti per il video, argomentazioni solide ed esaustive. Capita spesso in questo paese che quando si inizia ad approcciare a qualcosa di nuovo prevalgano paura e allarmismo, lo stesso è successo con l'energia nucleare. Mi piacerebbe molto se facessi un video in cui parli di un'altra possibile criticità delle vetture BEV, cioè di quando le batterie vanno in contatto con l'acqua in caso di alluvioni e allagamenti.
Purtroppo l'oggettività non rientra tra i principi italiani ma ci arriveremo. Sul versante allagamenti in effetti a 10:06 la clip con le auto elettriche distanziate tra loro è stata registrata negli Stati Uniti dopo un recente uragano
Il confronto è stato fatto anche confrontando gli anni di immatricolazione? Ad esempio quale è la percentuale delle auto incendiate per le due motorizzazioni per immatricolazione dal 2018 al 2023?
10:35 In realtà su questo punto i vigili del fuoco apprezzerebbero molto se nella chiamata al 115, o 112 dove attivo, venissero comunicate le targhe dei veicoli coinvolti. Non solo per sapere se si tratta di auto elettriche o ibride, ma per poter conoscere in anticipo la disposizioni di atre cose potenzialmente pericolose per i soccorritori; ad esempio la posizione delle capsule degli airbag inesplosi. Da volontario nel soccorso sanitario, ho avuto l'opportunità di partecipare a un interessante corso, tenuto al Comando Regionale di Mestre dei VVF, sul soccorso negli incidenti stradali: qui, tra le altre cose, ci spiegavano appunto questo. Bel video, riesce a riassumere tutti i punti fondamentali di un argomento che richiederebbe ore, se discusso in maniera approfondita, in poco più di dieci minuti.
Mi sembra un focus sicuramente ben dettagliato sulle criticità, ma manca completamente la questione legata ai benefici della tecnologia in sè per sè. Ci preoccupiamo di un 5% di aumento dei campi elettromagnetici quando teniamo tutti in tasca il cellulare che rimane a contatto con il corpo tutto il giorno e, soprattutto, quando siamo esposti quotidianamente ad un mix di inquinanti tra NOx, SOx, aromatici, O3 troposferisco e via discorrendo che sono tossici e nella maggior parte dei casi cancerogeni. Siamo fin troppo accomodanti con le tecnologie tradizionali a tal punto da giustificare multe ventennali ricorrenti pagate dallo stato per la qualità dell'aria e centinaia di migliaia di morti per tumori evidentemente correlati all'esposizione ad un certo tipo di sostanze inquinanti. Sulla questione probabilità/rischio/pericolo degli incendi elettrico vs endotermico intervengono sicuramente tanti fattori non solo intrinsechi alla tecnologia, ma anche relativamente all'abissale differenza anche solo cronologica del know-how di una filiera consolidata da un secolo e l'altra relativamente giovane, in questo caso è fondamentale la formazione del personale che interviene in caso di necessità e degli stessi conducenti e la fornitura dei mezzi necessari a gestire questo tipo di eventi, ma questo non giustifica una demonizzazione legata alla complessità di certi scenari ipotetici, specialmente con quelle percentuali irrisorie in termini relativi. Per la questione sul peso, direi che già senza scomodare i veicoli elettrici ci sono tutti gli argomenti per sostenere l'inutilità della deriva gigantista sulle dimensioni del parco circolante, basta vedere le dimensioni di una citycar odierna rispetto a quelle di un'utilitaria di 30-40 anni fa o la percentuale di suv e crossover circolanti sulle strade. Infine la questione per me più assurda è quella legata all'infrastruttura: dare la colpa ai veicoli se l'infrastruttura non è adeguata vuol dire scambiare la causa con l'effetto, principio che tra l'altro cozza terribilmente con quanto di sacrosanto detto sulla gestione degli introiti delle multe e il loro ritorno infinitamente parziale sulla manutenzione e gestione delle nostre strade. Con questo approccio, non implementeremmo mai nessuna miglioria tecnologica alla nostra infrastruttura e non faremmo mai ricerca nè ottimizzazione. Sicuramente poco più di 10 minuti non bastano per parlare a tutto tondo dell'argomento, ma temevo una deriva tendenziosamente negativista come quella che ho visto in questo video, complice forse anche l'età media del target del canale, questo senza nulla togliere ai complimenti per l'utilità dei contenuti che condividete da anni e di cui sono un fiero sostenitore.
Se un video oggettivo viene etichettato come "negativista" lo si deve al fatto che il dibattito è contaminato da nowatt da un lato e fanboy dell'elettrico dall'altro. In mezzo il nulla. Video sui benefici obbiettivi ell'elettrico ce ne sono in abbondnaza ma video imparziali sui problemice ne sono ben pochi visto che i nowatt fanno propaganda mentre i fanboy si tengono alla larga dal criticare. In merito alla durata (conseguente a tre giorni di ricerche intensive e 6 ore di editing) basta guardare il video fino in fondo ed ascoltare per capire che si tratta solo di un riassunto. Vorrei vivere di rendita per avere tempo e risorse in modo da fare molteplici video su ognuno degli aspetti citati
Piccola precisazione ...la % dell'inquinamento (parlo della co2 sulle polveri sottili non ho le percentuali ma comunque le fonti anche qui sono varie) è dovuta per il 14% dai trasposti e una buona percentuale di questi non è alla data sostituibile con l'elettrico (trasporti pesanti) tutto il resto viene da riscadamenti, centrali elettriche, agricoltura e allevamenti intensivi. Se anche riuscissimo a passare tutte le auto in elettrico avremmo un risparmio sicuramente inferiore al 10% (in parte diminuito dalle nuove centrali per la produzione elettrica che non potrà sicuramente essere tutta da rinnovabili) e questo oltre il 2050. Questo non vuol dire che non si debba fare (ma forse occorrerebbe che i costi diventassero sostenibili) ma vuol dire che l'Europa (che di per se è una inquinatrice quasi irrilevante) sta facendo un accanimento su una componente marginale ... senza una vera visione d'insieme che sarebbe quella si che forse migliorerebbe l'ambiente.
Ottimo video nel complesso, però per favore basta fare disinformazione e terrorismo sulle radiazioni elettromagnetiche. Semplicemente quelle che usano i radar del cruise control e quelle emesse dal motore (che per inciso è ovvio siano maggiori proprio nell'area del motore, il suo funzionamento si deve proprio alla creazione di un campo elettromagnetico), come anche quelle degli smartphone/Wi-Fi/Bluetooth (che ha la stessa frequenza del wifi, nella maggior parte dei casi) sono semplicemente troppo poco potenti per arrecare un danno al nostro corpo. Non rientrano in quelle che sono le radiazioni ionizzanti, ovvero quel tipo di radiazioni che hanno un'energia tale da far muovere gli elettroni. Ma poi voglio dire, la luce visibile è formata da radiazioni elettromagnetiche che hanno una frequenza mille se non dieci o cento mila volte superiore a quella del Wi-Fi o anche 5G, eppure io non ho mai visto nessuno impanicato perchè vedeva il colore rosso.
Ottimo video, solo un appunto. Un incendio di un veicolo elettrico divampa più lentamente di un incendio di un veicolo a combustione interna. In altre parole c'è più tempo per allontanarsi.
Trovo il video come al solito molto ben fatto, ma sulla casistica di incendio c'è un errore di fondo. Voluto, anche se sicuramente non da te. Le statistiche su quanto facilmente si incendiano i veicoli elettrici rispetto a quelli termici non sono attendibili perché confrontano indiscriminatamente veicoli termici con magari parecchi anni di vita e lunghe percorrenze, con veicoli elettrici nuovi o seminuovi, e sicuramente con molti meno km sul groppone. Poi non è dato sapere che tipo di casistica di innesco prendono in considerazione (incidente? corto circuito? fuga di carburante?), e quello è un fattore determinante. Così come è determinante il fattore climatico ambientale, perché con basse temperature esterne è più difficile che si inneschino fenomeni di surriscaldamento, quindi non è detto che ciò che succede in Norvegia o in Svezia vada bene anche qui. In generale il discorso sull'elettrico è molto più lungo e complesso di quanto quelli che lo vogliono propinare come panacea ce lo vogliono spacciare. Se hai voglia ci possiamo fare una chiacchierata in merito, meriterebbe un bel video tutto il retroscena del non detto...
Sil discorso della frenata posso testimoniare che è . Ho un auto ibrida da 4 anni e ancora mi capita di farmi sorprendere nonostante i 4 freni a disco. Forse è l'unica cosa che non sono riuscito a capire completamente.
@@Blackphys allora sono termici e non endotermici che ha tutt'altro significato. Le reazioni chimiche possono essere endotermiche o esotermiche a seconda che per avvertire producano energia o ne assorbano
Ottimo filmato divulgativo, come sempre ormai. I miei complimenti. Solo una precisazione relativa agli incendi. Nella maggior parte dei casi, l'incendio di un'autovettura a trazione elettrica non parte dalla batteria, ma bensì dal vano motore. Inoltre, a parte il caso di danneggiamento del pacco batteria in caso di incidente, l'incendio si innesca a veicolo fermo, quando è in sosta da alcuni minuti. Questo perché durante la marcia, specialmente se si spinge molto, si accumula calore che poi deve essere smaltito. Finchè l'auto si muove, la scarsa ventilazione naturale dovuta all'avanzamento del veicolo permette di smaltire il calore in eccesso in qualche modo. Quando il veicolo si ferma e resta fermo per più di qualche minuto, il calore ristagna per molto tempo ed alla lunga può innescare le prime fiamme. Chi guida abitualmente un'auto elettrica sa molto bene che al posto del contagiri è installato un indicatore di potenza istantanea erogata dal motore. Come per il contagiri presente sui veicoli endotermici, anche l'indicatore di potenza istantanea è suddiviso in tre zone; una verde, una gialla ed una rossa. Quasi tutti gli autoriparatori abilitati a manutentare i veicoli elettrici ed alcuni concessionari si raccomandano di "stare sempre sul verde", evitare il più possibile di "raggiungere la zona gialla" e mai arrivare "alla zona rossa". Il mancato rispetto di questa precauzione, e soprattutto "spingere sulla zona rossa" percorrendo una strada in salita aumenta moltissimo il calore disperso dal propulsore che ristagna nel vano motore. Fermarsi subito dopo è molto pericoloso, perché così aumenta il rischio incendio della vettura. Nei veicoli elettrici a trazione posteriore il problema è amplificato proprio dal posizionamento del motore sull'asse posteriore, un dettaglio che rende ancor più difficile lo smaltimento del calore in eccesso. Conosco alcune persone che non rispettano questa precauzione. Una di loro "si è giocato la macchia" a causa di un incendio iniziato pochi minuti dopo averla parcheggiata.
Ma su che modelli avresti visto questo "indicatore di potenza"? Guido un'auto elettrica e ne ho viste parecchie, ma non ho mai visto questo indicatore. E soprattutto non ho mai sentito nessuno dare quelle indicazioni.
@@crazy4play1 Sulla Dacia Spring, sulla Renault Zoe, sulla Fiat 500e, sulla Renault Twingo elettrica, solo per citare i primi modelli che mi vengono in mente in questo istante. Per ulteriori dettagli, si può fare riferimento ad uno dei tantissimi filmati, diponibili annche sotto "TH-cam", in cui alcuni "amatori" provano l'accelerazione delle loro autovetture a trazione elettica riprendendo, voglio sperare con una "head cam", il quadro sinottico fronte conducente. Le uniche due vetture che non dispongono di questo indicatore, per quanto ne so io, sono la Citroen Ami e la Xev Yoyo. Per essere onesti, questi due modelli non sono vere automobili, ma bensì quadricicli, oggero "go-kart" cabinati, veicoli che hanno moltissime limitazioni di utilizzo. E Lei che auto elettrica guida abitualmente?
@@massimopiazzi436 Io ho una Tesla Model 3. Credo tu ti riferisca al semplice indicatore di quanta energia stai consumando (tant'è che su Tesla è una semplice linea verde, non cambia mai colore), come anche sui modelli che hai citato, che indica anche quanta energia stai rigenerando quando molli l'acceleratore. Hanno la stessa (a mio avviso inutile) funzione di quegli indicatori che ci sono anche su modelli di auto termiche. Non stanno ad indicare che non puoi andare oltre una certa soglia, perchè se così fosse, sarebbe il software dell'auto a limitarti (come ad esempio il limitatore sui giri motore della auto termiche)
@@crazy4play1 Ho guidato solo una volta una Tesla e mi è bastato. Se ricordo bene, sulla Tesla non è presente il "sinottico fronte conducente", ma bensì un "super tablet" posto al centro della plancia. E' corretto, vero. Non ho fatto caso all'eventuale presenza dell'indicatore di potenza istantanea, verosibilmente disponibile tramite "il super tablet". Dopo solo 3 Km ho deciso che una Tesla, almeno finché resta impostata in questo modo, non la comprerò mai. Ho maturato questa decisione nel momento in cui ho scoperto che se voglio azionare manualmente il tergivetri, sono costretto "a smanettare" sul super tablet alla ricerca del menu dedicato e da li impartire il comando. Il tutto mentre si guida. Se, con giusta ragione, sanzioniamo chi usa il telefono senza vivavoce mentre è impegnato a condurre un veicolo a motore, mi domando perché si permette un'assurdità simile. Qualcuno sa rispondere a questo mio semplice quesito? Mille grazie.
video molto interessante, ben fatto, senza fronzoli e ricco d'info utili, grazie!! 👏🔝 PS: nella parte iniziale c'è l'audio leggermente fuori sync rispetto al video nelle parti parlate, nulla di rilevante ma guardando il video è un po' fastidioso 😅
E per quanto riguarda il discorso della produzione e dello smaltimento, di un'auto elettrica, che secondo le stime comporta un tasso di inquinamento pari, quando va bene, ad un auto endotermica. Senza considerare che al momento, per lo smaltimento delle batterie agli ioni di litio è previsto solo l'intombamento. Mentre, se le infrastrutture della viabilità non sono adeguate alla circolazione dei veicoli elettrici, possono esserlo quelle destinate alla ricarica delle batterie di un parco auto consistente ? In ultimo, non vi è forse il remoto rischio che per adeguare tutto, si vada ad impoverire le nazioni tanto da mandarle in rovina, consentendo in futuro solo ai globalisti di muoversi in auto, di andare a sciare e di vivere ultra decentemente ?
Attualmente le auto da riciclare sono talmente poche che è sconveniente riciclarle(sia economicamente che sostenibilmente), comunque le batterie puoi letteralmente venderle quando rottami l'auto ed il resto dell'auto può esser riciclata come una qualsiasi altra automobile. Le infrastrutture si adegueranno in base alla richiesta, che senso ha avere colonnine vuote ovunque? Vedo continuamente gente che si lamenta che è pieno di colonnine senza auto a ricaricare. Ti pare? Gli stati hanno bisogno della gente comune, il guadagno di uno stato Europeo non lo fanno quei pochi ricchi, lo fa la massa, se la massa non fa girare l'economia lo stato si ferma, pur di andare dietro ai soldi, siamo disposti a vendere l'ambiente senza problemi. Oltre al fatto che, l'elettronica ha fatto passi da gigante negli ultimi 20 anni, le batterie(parte più costosa di un veicolo elettrico) prima o poi costeranno meno ed un'auto elettrica è eccessivamente più semplice di un'auto a combustione interna, dubito che costeranno meno delle auto odierne(più per discorsi inflazionistici che altro) ma arriveranno ad esser più economiche in generale.
Quando una batteria non è più ritenuta efficente per il veicolo, cioè quando perde il 30% della sua capacità, avrà seconda vita come batteria di accumulo e poi si andrà al Riciclo. Quindi non c'è nessun Smaltimento. Il Litio presente nella batteria, avrà un ciclo di decine e decine di anni, al contrario del continuare a bruciare idrocarburi a iosa.
Anche se gli incendi EV dicono siano minoritari non si è preparati: i VVF non sono formati o attrezzati e, per incentivare gli EV, si omettono informazioni importanti alla popolazione come la tossicità dei fumi di cobalto e si permette agli EV di parcheggiare nei sotterranei.
Ti preoccupi della tossicità dei fumi di una batteria che brucia, ma non dei fumi nocivi che ristagnano in parcheggi sotterranei pieni di auto a combustione? Hai mai notato quanto si respira bene nei parcheggi sotterranei dove c'è un bel viavai di auto? O nelle gallerie, quando sono tutte belle intasate di fumi di scarico?
Sul fatto che i vigili del fuoco non siano preparati o formati per spegnere incendi di auto elettriche non saprei, pero' ricordo benissimo che da piccolo alla "Citta' Mercato" (grandi magazzini di un tempo) c'erano i cartelli che indicavano dove erano posizionate le coperte in AMIANTO per antincendio! Questo per dire che l'evoluzione porta certamente ad altre problematiche ma ne risolve altre ancora. Io credo che ai tempi di cavalli e carrozze ci fossero altri tipi di problemi da sopportare (deiezioni ad esempio). Nel bene o nel male la tecnologia avanza. Probabilmente tra 300 anni quando ci saranno le cabine a trasferimento istantaneo di persone ci si interroghera' sul fatto che la scomposizione e ricomposizione molecolare delle persone potra' essere dannosa 🙂
Chi te l'ha detto che i VVFF non sono formati o attrezzati? Mio cognato è un VVFF ed hanno tutta la documentazione di ogni auto elettrica dove è indicato dove intervenire per scollegare la batteria ed intervenire in sicurezza, per spegnere l'incendio si usano estintori o acqua (certo molta di più che con un'auto termica) come in qualsiasi incendio e l'unica cosa che bisogna fare è "isolare" l'auto per qualche giorno e lì basta un piazzale recintato e, in alcuni casi, i VVFF hanno pure delle piscine apposite dove immergere le auto. Sulla tossicità dei fumi di cobalto (non sono in grado di verificare se questa cosa sia vera ma la do per vera) il problema si pone al massimo in quei rari casi in cui un'auto elettrica va a fuoco mentre con le termiche tutti i giorni vengono emesse PM10, idrocarburi incombusti, altre polveri sottili, ossidi di azoto e chi più ne ha ne metta...
L'inquinamento delle auto globale è paragonabile a quello della fastfashon o delle emissioni fuggitive da miniere e impianti d'estrazione di gas. Perché devono vittimizzare solo noi? Perché è un fenomeno visibile? O per metterci gli uni contro gli altri come tra Apple e Samsung e poi anche quest'ultima toglie jack da 3,5, memoria espandibile e carica batterie? "INQUINAMENTO DELL'ARIA IN VENETO. PERCHE' LA RIDUZIONE DEL TRAFFICO PER L’EMERGENZA COVID NON INCIDE SULLE POLVERI Comunicato stampa Data di pubblicazione: 16 marzo 2020" Non crediate che un EV sia ad emissioni 0 quando è in moto: essendo più pesante produce più PM 2,5 con i freni e le gomme rispetto ad un auto normale e logora più velocemente la sede stradale: la massa ripartita sull'asse incide al quadrato sull'usura stradale. Le batterie possono accumulare gas tossici in pressione ed esplodere all'interno o all'esterno dell'auto e quando bruciano producono monossido di carbonio, acido cianidrico, acido fluoridrico e, se presente, cobalto: con i fumi di quest'ultimo non serve neanche inalarli, possono portare a disabilità o morte al il solo contatto con la pelle. È successo a due VVF in Australia quest'anno nonostante i PPI e SCBA. "United Firefighters Union Australia warns governments to address lithium-ion battery fire risks during electric vehicle crashes By Charlotte Gore and Emma Thompson" Ogni EV è diverso, anche se si dispone della scheda corretta, le differenze possono creare problemi in caso di pericolo e stress: le esercitazioni sono appositamente ripetitive. Senza contare che c'è il rischio di eletrocuzione se non scattano le sicurezze. Per molti dipartimenti la prassi è lasciarli bruciare consumando un disastro hazmat. Un incendio in lungo limitato come un tunnel, un parcheggio sotterraneo o una nave complicano non poco la situazione. Inoltre i sistemi drencher non fanno nulla agli EV o alle auto ibride questi mezzi non andrebbero vietati nei garage sotterranei come le auto a gas? Ho l'impressione che per incentivare gli EV si stia tralasciando la sicurezza: in ambito marittimo si sono accorti gli incendi sono aumentati di un 30% negli ultimi anni e qualche ente regolatore sta iniziando a dare delle linee guida per trasportare gli EV: "DCV Safety Alert 02/2023 for ferrys owners". La tendenza è quella di fare EV SUV sempre più grandi e pesanti con sempre più terre rare: di questi elementi non c'è né a sufficienza. Secondo le più rosee proporzioni servirà la magia per soddisfare la domanda di batterie dei prossimi anni. Infine il reciclo: per le batterie al litio usate non c'è alcuna obbligo di reciclo ed al contrario dell'allumino, rame, acciaio ecc...nessuno paga per acquistare delle vecchie batterie al litio. Non valgono nulla: non tanto per la quantità di energia necessaria per reciclarle, ma per la loro tossicità e pericolostà attualmente finiscono in discarica.
@@EmilioBaldiquando dici che un'auto elettrica produce più particolato dai freni stai dicendo una stupidaggine grande come una casa. Non serve neppure citare uno studio, basta che vieni a vedere le pastiglie di una qualunque auto elettrica per capirlo.
Magari era opportuno spiegare che non tutte le batterie al litio su compirtano allo stesso modo relativamente agli incendi e al thermal runaway. Le batterie LFP fondamentalmente non ne soffrono e dono nolto diffuse (tra l'altro sono quelle in dotazione ai bus elettrici di Mestre).
Corretto ma comunque le NMC sono ad oggi le più diffuse quindi la preoccupazione è lecita. Spero di avere tempo in futuro per fare un video dettagliato riguardo alle differenti tipologie
Stando a questi dati e a queste fonti mi viene da dire avevo ragione, l'elettrico fa schifo. Ok punto a favore per l'antiribaltamento che avviene grazie a un baricentro basso dato dalle batterie. Ma vorrei fare una precisazione. Quando hai parlato del capitolo incendi, citando il numero di auto elettriche circolanti sul territorio svedese circa 611mila su 4,4 milioni di auto, hai detto che in proporzione le auto elettriche sono molto più sicure e prendono fuoco molto meno spesso rispetto a quelle termiche (25 e qualcosa incendi di elettriche contro 3400 e passa delle termiche)... E qui mi verrebbe da dire un grosso e sonoro "GRAZIE AL CAZZO" 😂 se il parco auto elettriche circolante in Svezia è solo il 14% è anche NORMALE che di verifichino meno incidenti in generale non per forza con conseguenti incendi. Perché se è minore il numero di auto è minore il numero di botti, semplice... È come se in un cesto di mele verdi ti metto solo due mele rosse, è NORMALE che le tue probabilità di prendere una mela rossa si abbassa drasticamente. Questa è statistica ragazzi... Ciò non significa che le auto elettriche siano meno soggette ad incendi, sono meno soggette ad incendi perché sono in numero minore e di conseguenza hanno meno probabilità di fare incidenti. Provate ora ad immaginare la Svezia con SOLO auto elettriche. Quindi 4,4 milioni di veicoli elettrici. E una media annua di 3500 incidenti con incendio, stando ai dati forniti (70mila litri d'acqua e 10 ore di tempo) la Svezia finirebbe le riserve idriche in 6 mesi solo per spegnere gli incendi causati dalle Tesla circolanti 😂 ce lo vedete uno svedese che rinuncia a bere perché deve spegnere la macchina che gli brucia da settimane? 🤣 Dai facciamo i seri l'elettrico non è mai stata una soluzione ecosostenibile. E qui stiamo solo parlando dei problemi legati alla STRADA perché come giustamente ha detto Ste in questo canale si parla si strada. Ma se aprissimo un dibattito ecologico/politico. Ufff sai quante ne verrebbero fuori? Tra la violazione dei diritti umani dei minatori cinesi che cercano il cobalto per fare le batterie, alla trivellazione dei terreni nella repubblica del congo per trovare il silicio per fare impianti fotovoltaici e colonnine "eco sostenibili". E mi fermo qua per non far polemica. Il motore termico è più ecosostenibile? No, crea tanti danni e disagi quanto un motore elettrico ma dal momento che abbiamo già questi, forse non conviene evitare di crearne altri con un nuovo business creato a doc per fare soldi nel nome di una falsissima ecosostenibilità? Comunque bellissimo video ✌🏼
Le onde elettromagnetiche...😂 Ancora con questa storia? Non fanno male, lo hai detto pure tu. Io personalmente non l'avrei messo, crea solo confusione. Già la gente è confusa
I veicoli elettrici prendono fuoco meno probabilmente.... Ma l'età dei veicoli elettrici che prendono fuoco è la stessa dei veicoli endotermici? Poi da quello che ho studiato nel corso antincendio e nei vari corsi di sicurezza che ho fatto, gli incendi sono la somma di 3 fattori: Combustibile, comburente ed innesco... Il combustibile sulle auto endotermiche può essere la benzina o il gasolio, nelle auto elettriche sono tutte le sostanze presenti nelle batterie. il comburente è presente OVUNQUE... E' L'aria che respiriamo! L'innesco è quasi sempre di origine elettrica, a meno che non ci si metta con un accendino VOLUTAMENTE su un combustibile! Nelle auto endotermiche gli incendi sono generalmente causati da corto circuiti elettrici che generano scintille, magari in locali (tipo il vano motore) dove sono presenti materiali usurati per vecchiaia dei mezzi (o per difetto di fabbricazione...), che quindi possono prendere fuoco, DI PER SE' benzina e gasolio NON PRENDONO FUOCO da soli! Le batterie elettriche POSSONO invece prendere fuoco anche a causa di un malfunzionamento di un circuito elettrico interno alle batterie o per il surriscaldamento delle stesse, magari durante la ricarica! La questione che ne parlano tanto i media è dovuta al fatto che un incendio di un'auto elettrica raggiunge temperature notevolmente più alte rispetto ad un'auto endotermica e gli stessi VVF se non ci sono rischi per strutture vicine, le lasciano bruciare e non sprecano migliaia di litri di estinguente per tentare di spegnerle... E questo mi è stato detto direttamente da degli operatori delle autobotti dei VVF!
Che le auto elettriche prendano o no fuoco poco importa e il fatto che se danneggiate o allagate sono pericolose da trasportare o almeno così crede chi le dovrebbe rimuovere e non le sposta ,ed la soluzione più sicura sarebbe non forare il pacco batteria ma che sia progettato con uno sgancio di emergenza che lo divida dal auto e spostandola da sopra il pacco o i pachi batteria li si può anche inserire in un contenitore che anche in caso di esplosione e resita al calore e presenti anche un aspiratore che filtri i fumi nocivi . Se non c'è modo di spegnerla in tempi brevi e sicuramente meglio limitare danni a cose e persone ed anche l inquinamento e chiaramente il contenitore può anche essere pieno di acqua per raffreddare la batteria immergendola ,presenta protezioni apposite in caso di immersione in acqua .
Le auto elettriche faranno migliaia di morti in più non certo per le radiazioni elettromagnetiche, ma a causa della maggiore massa che provocherà molti più incidenti mortali o gravi; dopotutto quando ti viene addosso una BMW iX1 (quella della Ferragni) o la iX M60 (i20) di circa tre tonnellate non ci rimane poi molto. Gli incidenti per incendio low probability - high consequences in italiano si parla di sicurezza e affidabilità. Le batterie sono insicure, cioè fanno gravissimi danni però abbastanza di rado, tanto che si può dire che sono affidabili, ma sia chiaro che possono sbroccare senza preavviso.
Punto 1. Ho guidato di tutto e L’elettrico mi fa schifo sotto ogni aspetto. Andrò di benzina a vita, per me è la migliore. Punto 2. Alcune persone sono più sensibili e non siamo tutti uguali. Mi ricordo quando a Sanremo installarono il 5 g (è stata la prima città nelle mie zone) e ogni volta che ci andavo mi girava la testa (no, non era soggezione perché ho saputo dopo dell’installazione delle antenne 5g)
D'accordo sull'auto elettrica, ma il 5G non fa assolutamente niente. Le radiazioni elettromagnetiche sono pericolose a partire dalla frequenza dell'alto ultravioletto con fotoni ad energia di almeno 10 eV e lunghezza d'onda dell'ordine dei 10 nm. Per intenderci sicuramente dai raggi X in poi. Invece il 5G è a frequenza ridicolmente bassa con lunghezze d'onda dell'ordine del millimetro, quindi un miliardo di volte più basso dell'ultravioletto. Della serie fa molto più male prendere il sole d'estate piuttosto che dormire tutta la vita sopra ad un'antenna 5G.
Non è un video confronto tra elettrico ed endotermico ma un'analisi obbiettiva. Se non ti sembra un video obbiettivo puoi verificare le fonti in descrizione
Per quanto riguarda le gomme adatte alla EV credo sia solo Marketing....basta prendere le XL e si viaggia in tutta sicurezza...io faccio cosi da 4 anni. Attualmente uso delle Michelin E-Primacy per le estive e delle Bridgestone Blizzak per le invernali...Model 3 LR di fine 2019 e 110k km. Per gli altri temi trattati: ritengo le EV più sicure, ecologiche e alla fine anche più economiche. Ciao.
La percentuale è "percentuale", non aumenta se aumenta il numero assoluto: il 5 % è sempre 5%. Il numero assoluto sì sarà diverso a seconda del valore del "100" preso a campione ma la ricerca parla si percentuale.
Le auto elettriche sono più stabili. come hai detto tu, perché le batterie sono sistemate in basso, ma per quanto riguarda il pullman elettrico precipitato le batterie erano situate sul tetto facendo andare a farsi benedire la stabilità.
Quindi il problema non era il guardrail alto 30cm? Chiedo perché normalmente in autostrada e nelle curve ci sono guardrail alti 1,8 metri con doppio ancoraggio...
@@Tora568 Non posso rispondere a riguardo perché non sono un tecnico. Il mio appunto era che se il lato negativo della maggiore massa nelle auto elettriche poteva essere mitigato dalla maggiore stabilità, nel caso del pullman invece la sistemazione delle batterie sul tetto non faceva che aumentare i commenti negativi su questo mezzo.
@@rdgevb Guarda, te lo spiego con un esempio. Ipotizziamo che io vada in una strada sterrata con le gomme lacerate e ad un certo punto buco, la colpa è della strada sterrata o delle gomme lacerate? Non serve essere un tecnico per capire che se in un autostrada ci va un guardrail da quasi 2 metri, in grado di tenere anche un bus elettrico, ma invece di quello da quasi 2 metri c'è messo quello alto 30 centimetri qualcosa di sbagliato ci sta, ma non nell'autobus, ma nella tipologia di guardrail, infatti avrebbero dovuto fare i lavori qualche giorno dopo il disastro che si venne a creare. I guardrail sono in grado di assorbire oltre 30 tonnellate di peso per 12 metri d'altezza, a patto ovviamente di avere i guardrail adeguati e non alti quanto una baguette.
il bus aveva 4 moduli nel retro e 2 moduli sopra, tutti lfp...cambia poco in fatto di stabilita rispetto ad termico, e comunque un bilico per peso e massa in alto sarebbe volato di sotto ugualmente... e ci tengo a precisar che nonostante il volo di 12mt, non ha preso fuoco quasi nulla. sembra proprio ce quando si parla di diesel metano gpl benzina ce vanno a fuoco, si debba dare una giustificazione come " male necessario, e' sempre stato cosi..." quando si parla di elettrico anche fosse uno in 5 anni... " ma era elettrico bla bla bla" senza conoscere tecnica e tipologie di celle piro fusibli bms etc... cosi sono buoni tutt,nil fatto rimane che i guard rail ad un solo livello per quel tipo di altezza sono ormai cose che non vanno piu bene gia da 20-25 anni... ora, chi si occupava di quel tratto, l aziendain subappalto da anas etc?! spostae gli argomenti come fanno certi ministri e' assolutamente solo plausibile in un stato corrotto o del secondo mondo, cercare di coprire le responsabilita di altri. vergogna Italia, che la magistratura facia il suo lavoro ora, senza spinte, altrimenti mi sa che stavolta ci va in galera qualcuno (cosa che non lo nego, mi farebbe felicissimo). buon proseguimento fake a bombardamento a tutti.
L'episodio del pullman è stato causato dal fatto che il guard rail era vecchissimo oltre il fatto che si interrompeva nel punto dove è caduto, non c'entra la stabilità. Poi sono anche io contro l'elettrico, ma quell'incidente non ha nulla a che vedere con quello che lo dici tu (abito dove è successo)
i veicoli elettrici prendono molto piu fuoco rispetto a quelli endotermici dato che sono auto recenti al contrario di quelli tradizionali anche trentennali. ricordiamoci poi le 5 navi cargo affondate per colpa di auto elettriche nuove.
e quindi? sempre meno del parco auto circolante termico nel quale sono presenti auto di 40 anni fa. la sentenza e' che si le auto elettriche dotate di batterie litio non riciclabili prendono fuoco e molto, tanto piu che allecanarie non possono piu salire nelle navi.
@@federico2893 Perché le auto normali non hanno mica delle batterie che se esposte all'acqua salina prendono fuoco no? Ripeto: noto una mancanza di conoscenza dell'argomento abissale. Ha letto l'articolo che ho linkato? Dubito che le assicurazioni siano così masochiste.
ecco la supercazzola, sono sigillati i pacchi litio, e quelle auto prendono fuoco all'improvviso. come e' successo nell'aeroporto di luton e sono andate a fuoco 1500 auto o come e' successo a parigi nell'unico autosalone tesla.
Chiarimento: questo video è un approfondimento della ricerca di informazioni che ho svolto ad Agosto 2022, quando stavamo valutando l'acquisto di un'auto elettrica usata al posto della Ford Fusion benzina del 2001 che ci stava abbandonando. Abbiamo optato poco dopo per una Renault Twingo EZ da esposizione di una concessionaria (pochissimi km, efficienza batteria al 98%), da affiancare per i tragitti urbani al Suzuki diesel, utilizzato per le lunghe percorrenze. Ripeteremmo l'acquisto visti i numerosi benefici ambientali ed economici ma è evidente che l'informazione in termini di auto elettriche sia carente e spesso contaminata (soprattutto in Italia), da qui il voler reallizare un video OBBIETTIVO in merito. Purtroppo ci sono nowatt e fanboy che si contrappongono costantemente, perdendo di vista il fatto che di possa essere a favore dell'elettrico senza sottovalutare o sminuire i rischi. Da allora la base dati è aumentata e ci sono ricerche molto approfondite (come quella dell'UVEK svizzero) che hanno permesso di realizzare un video RIASSUNTIVO sui vari argomenti per cercare di fare il punto della situazione, senza cadere in allarmismi o semplificazioni. Se siete in dissenso o avete informazioni da aggiungere, vi chiedo cortesemente di farlo nel rispetto degli altri e dell'impegno necessario e produrre un video complesso come questo. Grazie
La faccenda dei campi elettromagnetici mi fa ridere ogni volta dato che anche la luce del sole è radiazione elettromagnetica. Le radiazioni elettromagnetiche possono causare problemi solo a certe frequenze e solo in certe quantità, ma la gente le teme per pura tecnofobia. Mi sembra quella storia che nell'URSS installarono una linea telefonica in un villaggio e gli abitanti cominciarono ad accusare malori, e l'ingegnere rispose "Questo è niente, aspettate quando l'accenderemo"
Infatti la Svizzera è notoriamente una nazione di ciarlatani che sperpera denaro pubblico per inutili ricerche scientifiche
Ho pensato la stessa cosa. La luce visibile, tra l'altro, ha una frequenza più alta rispetto alle microonde lol
@@sicurisullastradaNon sto dicendo che la ricerca è inutile, la compatibilità elettromagnetica è un'intera materia a livello universitario, sto solo parlando di chi ha una paura irrazionale delle radiazioni elettromagnetiche non sapendo nemmeno bene cosa sono
È la dose che fa il veleno, ben vengano studi e ricerche! Se attualmente le emissioni domestiche non sono dannose è anche perché ci sono stati studi approfonditi e leggi per mettere in sicurezza le apparecchiature.
@@marcodecesare2509 Ripeto, non sto attaccando gli studi, che ben vengano, mi fanno ridere quelli che hanno una paura irrazionale delle radiazioni, stile complottisti del 5G
Sono un volontario nei VVFF e sugli incendi dei veicoli bisogna fare una precisazione fondamentale: nelle statistiche dei veicoli che prendono fuoco non vengono prese in esame le condizioni, le cause ma solo l'effetto finale che è appunto l'incendio. Innanzitutto la proporzionalità al parco circolante fa alzare le percentuali ma se guardiamo all'esiguo numero di veicoli elettrici circolanti, la percentuale è elevata rispetto ai termici, di queste ultime ne circolano milioni contro le migliaia.
Altra cosa, i veicoli termici non prendono fuoco da soli o se parcheggiati ma a seguito di un incidente che provoca la fuoriuscita di benzina ( il gasolio non brucia se non compresso o in particolari condizioni) e soprattutto sono veicoli molto vecchi e di scarsa manutenzione, mentre la maggior parte dei veicoli elettrici che prendono fuoco lo fanno mentre sono fermi sotto carica.Ultimamente i veicoli termici che prendono fuoco sono al 90% full-hybrid o mild-hybrid e la causa è sempre stata la batteria ad innescare l'incendio , quindi siamo sempre nel campo elettrico. Inoltre non sono di facile estinzione, le batterie al litio bruciano anche nell'acqua e sono pochissimi i mezzi adeguati a questo tipo di incendi.
Non sono contro le auto elettriche ma con le batterie al litio c'è veramente poco da scherzare, basta poco per prendere fuoco.
Grazie per il tuo contributo! In realtà il discorso delle percentuali sarebbe corretto parlando del numero di veicoli venduti ma utilizzando i veicoli circolanti come metro di paragone la statistica è più accurata poichè legata ai numeri reali. D'accordissimo sulla difficoltà di spegnimento, meno sul "basta poco per prendere fuoco". Ci vogliono circostanze estreme affinché possa accadere
Quello che hai detto non ha senso. La percentuale prende in considerazione del numero di auto in circolazione. Percentuale significa letteralmente numero di casi ogni 100. A parità di auto circolanti, le auto elettriche prendono fuoco meno.
Sarebbe il caso di citare le fonti perché secondo la statistica raccolta da AutoinsuranceEZ, broker assicurativo statunitense su una base di 100.000 auto vendute per tipologia (dati fino a novembre 2022) ci sono stati 25 casi di incendio per le elettriche (0,025%), 1.529 casi per le auto a benzina (1,5%) e 3.474 casi per i veicoli ibridi (3,4%). Poi ovviamente l'incendio dell'elettrica è potenzialmente più grave (ma ricordiamo anche che diverse tipologie di batterie hanno comportamenti diversi). Il problema quindi è molto maggiore con le ibride, di cui non parla nessuno, che per le elettriche. Mancano in questa statistica dati sul diesel probabilmente perché negli Stati Uniti si usa pochissimo e per mezzi speciali. Tra l'altro le assicurazioni tendono a far pagare meno le auto elettriche proprio sulla base di queste e altre statistiche, e loro se ne fregano dei preconcetti e della propaganda, guardano al soldo.
Non tutte le termiche da ferme e spente non si possono incendiare: ricordo benissimo tanti anni fa campagne di richiamo per rischio incendio anche da ferma e da spenta. se avessi tempo cercherei su 4 ruote quali erano i modelli.
Ci fu nei primi anni '90 un richiamo per delle citroen che si incendiavano da sole, la gente le parcheggiava in strada e il giorno dopo trovava il carbone. Mi pare fosse un modello di CX e fu un richiamo molto oneroso con articoloni di più pagine su Quattroruote. Fece molto scalpore, potrebbe essere uno dei casi che ricordi tu ma per la mia memoria sono passati secoli.
Finalmente un video obiettivo! Grazie 👏
Complimenti per il video, argomentazioni solide ed esaustive. Capita spesso in questo paese che quando si inizia ad approcciare a qualcosa di nuovo prevalgano paura e allarmismo, lo stesso è successo con l'energia nucleare.
Mi piacerebbe molto se facessi un video in cui parli di un'altra possibile criticità delle vetture BEV, cioè di quando le batterie vanno in contatto con l'acqua in caso di alluvioni e allagamenti.
Purtroppo l'oggettività non rientra tra i principi italiani ma ci arriveremo. Sul versante allagamenti in effetti a 10:06 la clip con le auto elettriche distanziate tra loro è stata registrata negli Stati Uniti dopo un recente uragano
Il confronto è stato fatto anche confrontando gli anni di immatricolazione?
Ad esempio quale è la percentuale delle auto incendiate per le due motorizzazioni per immatricolazione dal 2018 al 2023?
10:35 In realtà su questo punto i vigili del fuoco apprezzerebbero molto se nella chiamata al 115, o 112 dove attivo, venissero comunicate le targhe dei veicoli coinvolti. Non solo per sapere se si tratta di auto elettriche o ibride, ma per poter conoscere in anticipo la disposizioni di atre cose potenzialmente pericolose per i soccorritori; ad esempio la posizione delle capsule degli airbag inesplosi.
Da volontario nel soccorso sanitario, ho avuto l'opportunità di partecipare a un interessante corso, tenuto al Comando Regionale di Mestre dei VVF, sul soccorso negli incidenti stradali: qui, tra le altre cose, ci spiegavano appunto questo.
Bel video, riesce a riassumere tutti i punti fondamentali di un argomento che richiederebbe ore, se discusso in maniera approfondita, in poco più di dieci minuti.
Mi sembra un focus sicuramente ben dettagliato sulle criticità, ma manca completamente la questione legata ai benefici della tecnologia in sè per sè.
Ci preoccupiamo di un 5% di aumento dei campi elettromagnetici quando teniamo tutti in tasca il cellulare che rimane a contatto con il corpo tutto il giorno e, soprattutto, quando siamo esposti quotidianamente ad un mix di inquinanti tra NOx, SOx, aromatici, O3 troposferisco e via discorrendo che sono tossici e nella maggior parte dei casi cancerogeni. Siamo fin troppo accomodanti con le tecnologie tradizionali a tal punto da giustificare multe ventennali ricorrenti pagate dallo stato per la qualità dell'aria e centinaia di migliaia di morti per tumori evidentemente correlati all'esposizione ad un certo tipo di sostanze inquinanti.
Sulla questione probabilità/rischio/pericolo degli incendi elettrico vs endotermico intervengono sicuramente tanti fattori non solo intrinsechi alla tecnologia, ma anche relativamente all'abissale differenza anche solo cronologica del know-how di una filiera consolidata da un secolo e l'altra relativamente giovane, in questo caso è fondamentale la formazione del personale che interviene in caso di necessità e degli stessi conducenti e la fornitura dei mezzi necessari a gestire questo tipo di eventi, ma questo non giustifica una demonizzazione legata alla complessità di certi scenari ipotetici, specialmente con quelle percentuali irrisorie in termini relativi.
Per la questione sul peso, direi che già senza scomodare i veicoli elettrici ci sono tutti gli argomenti per sostenere l'inutilità della deriva gigantista sulle dimensioni del parco circolante, basta vedere le dimensioni di una citycar odierna rispetto a quelle di un'utilitaria di 30-40 anni fa o la percentuale di suv e crossover circolanti sulle strade.
Infine la questione per me più assurda è quella legata all'infrastruttura: dare la colpa ai veicoli se l'infrastruttura non è adeguata vuol dire scambiare la causa con l'effetto, principio che tra l'altro cozza terribilmente con quanto di sacrosanto detto sulla gestione degli introiti delle multe e il loro ritorno infinitamente parziale sulla manutenzione e gestione delle nostre strade. Con questo approccio, non implementeremmo mai nessuna miglioria tecnologica alla nostra infrastruttura e non faremmo mai ricerca nè ottimizzazione.
Sicuramente poco più di 10 minuti non bastano per parlare a tutto tondo dell'argomento, ma temevo una deriva tendenziosamente negativista come quella che ho visto in questo video, complice forse anche l'età media del target del canale, questo senza nulla togliere ai complimenti per l'utilità dei contenuti che condividete da anni e di cui sono un fiero sostenitore.
Se un video oggettivo viene etichettato come "negativista" lo si deve al fatto che il dibattito è contaminato da nowatt da un lato e fanboy dell'elettrico dall'altro. In mezzo il nulla. Video sui benefici obbiettivi ell'elettrico ce ne sono in abbondnaza ma video imparziali sui problemice ne sono ben pochi visto che i nowatt fanno propaganda mentre i fanboy si tengono alla larga dal criticare. In merito alla durata (conseguente a tre giorni di ricerche intensive e 6 ore di editing) basta guardare il video fino in fondo ed ascoltare per capire che si tratta solo di un riassunto. Vorrei vivere di rendita per avere tempo e risorse in modo da fare molteplici video su ognuno degli aspetti citati
Piccola precisazione ...la % dell'inquinamento (parlo della co2 sulle polveri sottili non ho le percentuali ma comunque le fonti anche qui sono varie) è dovuta per il 14% dai trasposti e una buona percentuale di questi non è alla data sostituibile con l'elettrico (trasporti pesanti) tutto il resto viene da riscadamenti, centrali elettriche, agricoltura e allevamenti intensivi.
Se anche riuscissimo a passare tutte le auto in elettrico avremmo un risparmio sicuramente inferiore al 10% (in parte diminuito dalle nuove centrali per la produzione elettrica che non potrà sicuramente essere tutta da rinnovabili) e questo oltre il 2050. Questo non vuol dire che non si debba fare (ma forse occorrerebbe che i costi diventassero sostenibili) ma vuol dire che l'Europa (che di per se è una inquinatrice quasi irrilevante) sta facendo un accanimento su una componente marginale ... senza una vera visione d'insieme che sarebbe quella si che forse migliorerebbe l'ambiente.
I tuoi video migliorano uno via l'altro, complimenti davvero.
Ottimo video nel complesso, però per favore basta fare disinformazione e terrorismo sulle radiazioni elettromagnetiche. Semplicemente quelle che usano i radar del cruise control e quelle emesse dal motore (che per inciso è ovvio siano maggiori proprio nell'area del motore, il suo funzionamento si deve proprio alla creazione di un campo elettromagnetico), come anche quelle degli smartphone/Wi-Fi/Bluetooth (che ha la stessa frequenza del wifi, nella maggior parte dei casi) sono semplicemente troppo poco potenti per arrecare un danno al nostro corpo. Non rientrano in quelle che sono le radiazioni ionizzanti, ovvero quel tipo di radiazioni che hanno un'energia tale da far muovere gli elettroni. Ma poi voglio dire, la luce visibile è formata da radiazioni elettromagnetiche che hanno una frequenza mille se non dieci o cento mila volte superiore a quella del Wi-Fi o anche 5G, eppure io non ho mai visto nessuno impanicato perchè vedeva il colore rosso.
Ottimo video, solo un appunto.
Un incendio di un veicolo elettrico divampa più lentamente di un incendio di un veicolo a combustione interna. In altre parole c'è più tempo per allontanarsi.
Trovo il video come al solito molto ben fatto, ma sulla casistica di incendio c'è un errore di fondo. Voluto, anche se sicuramente non da te. Le statistiche su quanto facilmente si incendiano i veicoli elettrici rispetto a quelli termici non sono attendibili perché confrontano indiscriminatamente veicoli termici con magari parecchi anni di vita e lunghe percorrenze, con veicoli elettrici nuovi o seminuovi, e sicuramente con molti meno km sul groppone. Poi non è dato sapere che tipo di casistica di innesco prendono in considerazione (incidente? corto circuito? fuga di carburante?), e quello è un fattore determinante. Così come è determinante il fattore climatico ambientale, perché con basse temperature esterne è più difficile che si inneschino fenomeni di surriscaldamento, quindi non è detto che ciò che succede in Norvegia o in Svezia vada bene anche qui.
In generale il discorso sull'elettrico è molto più lungo e complesso di quanto quelli che lo vogliono propinare come panacea ce lo vogliono spacciare. Se hai voglia ci possiamo fare una chiacchierata in merito, meriterebbe un bel video tutto il retroscena del non detto...
Complimenti per il video.
Noo , non possono essere pericolose , al massimo ti brucia anche la casa 🏡 ! 😅
Sil discorso della frenata posso testimoniare che è . Ho un auto ibrida da 4 anni e ancora mi capita di farmi sorprendere nonostante i 4 freni a disco. Forse è l'unica cosa che non sono riuscito a capire completamente.
3:14 endotermico??? 😂😂😂
Ma parliamo di un'auto o di una reazione chimica? 🤔
I motori delle auto sono endotermici perché utilizzano una reazione chimica (la combustione) per trasformare l'energia in energia meccanica
@@Blackphys allora sono termici e non endotermici che ha tutt'altro significato.
Le reazioni chimiche possono essere endotermiche o esotermiche a seconda che per avvertire producano energia o ne assorbano
Ottimo filmato divulgativo, come sempre ormai.
I miei complimenti.
Solo una precisazione relativa agli incendi.
Nella maggior parte dei casi, l'incendio di un'autovettura a trazione elettrica non parte dalla batteria, ma bensì dal vano motore.
Inoltre, a parte il caso di danneggiamento del pacco batteria in caso di incidente, l'incendio si innesca a veicolo fermo, quando è in sosta da alcuni minuti.
Questo perché durante la marcia, specialmente se si spinge molto, si accumula calore che poi deve essere smaltito.
Finchè l'auto si muove, la scarsa ventilazione naturale dovuta all'avanzamento del veicolo permette di smaltire il calore in eccesso in qualche modo.
Quando il veicolo si ferma e resta fermo per più di qualche minuto, il calore ristagna per molto tempo ed alla lunga può innescare le prime fiamme.
Chi guida abitualmente un'auto elettrica sa molto bene che al posto del contagiri è installato un indicatore di potenza istantanea erogata dal motore.
Come per il contagiri presente sui veicoli endotermici, anche l'indicatore di potenza istantanea è suddiviso in tre zone; una verde, una gialla ed una rossa.
Quasi tutti gli autoriparatori abilitati a manutentare i veicoli elettrici ed alcuni concessionari si raccomandano di "stare sempre sul verde", evitare il più possibile di "raggiungere la zona gialla" e mai arrivare "alla zona rossa".
Il mancato rispetto di questa precauzione, e soprattutto "spingere sulla zona rossa" percorrendo una strada in salita aumenta moltissimo il calore disperso dal propulsore che ristagna nel vano motore.
Fermarsi subito dopo è molto pericoloso, perché così aumenta il rischio incendio della vettura.
Nei veicoli elettrici a trazione posteriore il problema è amplificato proprio dal posizionamento del motore sull'asse posteriore, un dettaglio che rende ancor più difficile lo smaltimento del calore in eccesso.
Conosco alcune persone che non rispettano questa precauzione. Una di loro "si è giocato la macchia" a causa di un incendio iniziato pochi minuti dopo averla parcheggiata.
Ma su che modelli avresti visto questo "indicatore di potenza"? Guido un'auto elettrica e ne ho viste parecchie, ma non ho mai visto questo indicatore. E soprattutto non ho mai sentito nessuno dare quelle indicazioni.
@@crazy4play1 Sulla Dacia Spring, sulla Renault Zoe, sulla Fiat 500e, sulla Renault Twingo elettrica, solo per citare i primi modelli che mi vengono in mente in questo istante.
Per ulteriori dettagli, si può fare riferimento ad uno dei tantissimi filmati, diponibili annche sotto "TH-cam", in cui alcuni "amatori" provano l'accelerazione delle loro autovetture a trazione elettica riprendendo, voglio sperare con una "head cam", il quadro sinottico fronte conducente.
Le uniche due vetture che non dispongono di questo indicatore, per quanto ne so io, sono la Citroen Ami e la Xev Yoyo.
Per essere onesti, questi due modelli non sono vere automobili, ma bensì quadricicli, oggero "go-kart" cabinati, veicoli che hanno moltissime limitazioni di utilizzo.
E Lei che auto elettrica guida abitualmente?
@@massimopiazzi436 Io ho una Tesla Model 3. Credo tu ti riferisca al semplice indicatore di quanta energia stai consumando (tant'è che su Tesla è una semplice linea verde, non cambia mai colore), come anche sui modelli che hai citato, che indica anche quanta energia stai rigenerando quando molli l'acceleratore. Hanno la stessa (a mio avviso inutile) funzione di quegli indicatori che ci sono anche su modelli di auto termiche. Non stanno ad indicare che non puoi andare oltre una certa soglia, perchè se così fosse, sarebbe il software dell'auto a limitarti (come ad esempio il limitatore sui giri motore della auto termiche)
@@crazy4play1 Ho guidato solo una volta una Tesla e mi è bastato.
Se ricordo bene, sulla Tesla non è presente il "sinottico fronte conducente", ma bensì un "super tablet" posto al centro della plancia.
E' corretto, vero.
Non ho fatto caso all'eventuale presenza dell'indicatore di potenza istantanea, verosibilmente disponibile tramite "il super tablet".
Dopo solo 3 Km ho deciso che una Tesla, almeno finché resta impostata in questo modo, non la comprerò mai.
Ho maturato questa decisione nel momento in cui ho scoperto che se voglio azionare manualmente il tergivetri, sono costretto "a smanettare" sul super tablet alla ricerca del menu dedicato e da li impartire il comando.
Il tutto mentre si guida.
Se, con giusta ragione, sanzioniamo chi usa il telefono senza vivavoce mentre è impegnato a condurre un veicolo a motore, mi domando perché si permette un'assurdità simile.
Qualcuno sa rispondere a questo mio semplice quesito?
Mille grazie.
@@massimopiazzi436per il lavavetri c'è l'apposito pulsante...
video molto interessante, ben fatto, senza fronzoli e ricco d'info utili, grazie!! 👏🔝
PS: nella parte iniziale c'è l'audio leggermente fuori sync rispetto al video nelle parti parlate, nulla di rilevante ma guardando il video è un po' fastidioso 😅
Che ci siano altri video come queste sulle auto elettriche
Ottimo video!
E per quanto riguarda il discorso della produzione e dello smaltimento, di un'auto elettrica, che secondo le stime comporta un tasso di inquinamento pari, quando va bene, ad un auto endotermica. Senza considerare che al momento, per lo smaltimento delle batterie agli ioni di litio è previsto solo l'intombamento. Mentre, se le infrastrutture della viabilità non sono adeguate alla circolazione dei veicoli elettrici, possono esserlo quelle destinate alla ricarica delle batterie di un parco auto consistente ? In ultimo, non vi è forse il remoto rischio che per adeguare tutto, si vada ad impoverire le nazioni tanto da mandarle in rovina, consentendo in futuro solo ai globalisti di muoversi in auto, di andare a sciare e di vivere ultra decentemente ?
Attualmente le auto da riciclare sono talmente poche che è sconveniente riciclarle(sia economicamente che sostenibilmente), comunque le batterie puoi letteralmente venderle quando rottami l'auto ed il resto dell'auto può esser riciclata come una qualsiasi altra automobile.
Le infrastrutture si adegueranno in base alla richiesta, che senso ha avere colonnine vuote ovunque? Vedo continuamente gente che si lamenta che è pieno di colonnine senza auto a ricaricare.
Ti pare? Gli stati hanno bisogno della gente comune, il guadagno di uno stato Europeo non lo fanno quei pochi ricchi, lo fa la massa, se la massa non fa girare l'economia lo stato si ferma, pur di andare dietro ai soldi, siamo disposti a vendere l'ambiente senza problemi.
Oltre al fatto che, l'elettronica ha fatto passi da gigante negli ultimi 20 anni, le batterie(parte più costosa di un veicolo elettrico) prima o poi costeranno meno ed un'auto elettrica è eccessivamente più semplice di un'auto a combustione interna, dubito che costeranno meno delle auto odierne(più per discorsi inflazionistici che altro) ma arriveranno ad esser più economiche in generale.
Quando una batteria non è più ritenuta efficente per il veicolo, cioè quando perde il 30% della sua capacità, avrà seconda vita come batteria di accumulo e poi si andrà al Riciclo. Quindi non c'è nessun Smaltimento. Il Litio presente nella batteria, avrà un ciclo di decine e decine di anni, al contrario del continuare a bruciare idrocarburi a iosa.
Anche se gli incendi EV dicono siano minoritari non si è preparati: i VVF non sono formati o attrezzati e, per incentivare gli EV, si omettono informazioni importanti alla popolazione come la tossicità dei fumi di cobalto e si permette agli EV di parcheggiare nei sotterranei.
Ti preoccupi della tossicità dei fumi di una batteria che brucia, ma non dei fumi nocivi che ristagnano in parcheggi sotterranei pieni di auto a combustione? Hai mai notato quanto si respira bene nei parcheggi sotterranei dove c'è un bel viavai di auto? O nelle gallerie, quando sono tutte belle intasate di fumi di scarico?
Sul fatto che i vigili del fuoco non siano preparati o formati per spegnere incendi di auto elettriche non saprei, pero' ricordo benissimo che da piccolo alla "Citta' Mercato" (grandi magazzini di un tempo) c'erano i cartelli che indicavano dove erano posizionate le coperte in AMIANTO per antincendio! Questo per dire che l'evoluzione porta certamente ad altre problematiche ma ne risolve altre ancora. Io credo che ai tempi di cavalli e carrozze ci fossero altri tipi di problemi da sopportare (deiezioni ad esempio). Nel bene o nel male la tecnologia avanza. Probabilmente tra 300 anni quando ci saranno le cabine a trasferimento istantaneo di persone ci si interroghera' sul fatto che la scomposizione e ricomposizione molecolare delle persone potra' essere dannosa 🙂
Chi te l'ha detto che i VVFF non sono formati o attrezzati? Mio cognato è un VVFF ed hanno tutta la documentazione di ogni auto elettrica dove è indicato dove intervenire per scollegare la batteria ed intervenire in sicurezza, per spegnere l'incendio si usano estintori o acqua (certo molta di più che con un'auto termica) come in qualsiasi incendio e l'unica cosa che bisogna fare è "isolare" l'auto per qualche giorno e lì basta un piazzale recintato e, in alcuni casi, i VVFF hanno pure delle piscine apposite dove immergere le auto.
Sulla tossicità dei fumi di cobalto (non sono in grado di verificare se questa cosa sia vera ma la do per vera) il problema si pone al massimo in quei rari casi in cui un'auto elettrica va a fuoco mentre con le termiche tutti i giorni vengono emesse PM10, idrocarburi incombusti, altre polveri sottili, ossidi di azoto e chi più ne ha ne metta...
L'inquinamento delle auto globale è paragonabile a quello della fastfashon o delle emissioni fuggitive da miniere e impianti d'estrazione di gas. Perché devono vittimizzare solo noi? Perché è un fenomeno visibile? O per metterci gli uni contro gli altri come tra Apple e Samsung e poi anche quest'ultima toglie jack da 3,5, memoria espandibile e carica batterie?
"INQUINAMENTO DELL'ARIA IN VENETO. PERCHE' LA RIDUZIONE DEL TRAFFICO PER L’EMERGENZA COVID NON INCIDE SULLE POLVERI Comunicato stampa Data di pubblicazione: 16 marzo 2020"
Non crediate che un EV sia ad emissioni 0 quando è in moto: essendo più pesante produce più PM 2,5 con i freni e le gomme rispetto ad un auto normale e logora più velocemente la sede stradale: la massa ripartita sull'asse incide al quadrato sull'usura stradale.
Le batterie possono accumulare gas tossici in pressione ed esplodere all'interno o all'esterno dell'auto e quando bruciano producono monossido di carbonio, acido cianidrico, acido fluoridrico e, se presente, cobalto: con i fumi di quest'ultimo non serve neanche inalarli, possono portare a disabilità o morte al il solo contatto con la pelle.
È successo a due VVF in Australia quest'anno nonostante i PPI e SCBA.
"United Firefighters Union Australia warns governments to address lithium-ion battery fire risks during electric vehicle crashes
By Charlotte Gore and Emma Thompson"
Ogni EV è diverso, anche se si dispone della scheda corretta, le differenze possono creare problemi in caso di pericolo e stress: le esercitazioni sono appositamente ripetitive.
Senza contare che c'è il rischio di eletrocuzione se non scattano le sicurezze.
Per molti dipartimenti la prassi è lasciarli bruciare consumando un disastro hazmat.
Un incendio in lungo limitato come un tunnel, un parcheggio sotterraneo o una nave complicano non poco la situazione. Inoltre i sistemi drencher non fanno nulla agli EV o alle auto ibride questi mezzi non andrebbero vietati nei garage sotterranei come le auto a gas?
Ho l'impressione che per incentivare gli EV si stia tralasciando la sicurezza: in ambito marittimo si sono accorti gli incendi sono aumentati di un 30% negli ultimi anni e qualche ente regolatore sta iniziando a dare delle linee guida per trasportare gli EV: "DCV Safety Alert 02/2023 for ferrys owners".
La tendenza è quella di fare EV SUV sempre più grandi e pesanti con sempre più terre rare: di questi elementi non c'è né a sufficienza. Secondo le più rosee proporzioni servirà la magia per soddisfare la domanda di batterie dei prossimi anni.
Infine il reciclo: per le batterie al litio usate non c'è alcuna obbligo di reciclo ed al contrario dell'allumino, rame, acciaio ecc...nessuno paga per acquistare delle vecchie batterie al litio. Non valgono nulla: non tanto per la quantità di energia necessaria per reciclarle, ma per la loro tossicità e pericolostà attualmente finiscono in discarica.
@@EmilioBaldiquando dici che un'auto elettrica produce più particolato dai freni stai dicendo una stupidaggine grande come una casa.
Non serve neppure citare uno studio, basta che vieni a vedere le pastiglie di una qualunque auto elettrica per capirlo.
Per le emissioni elettromagnetiche finché non sarà chiaro il rischio per la salute, io non mi preoccuperei troppo
6:29 ecco questa è una vergogna...
Perche? Le ultime auto veramente funzionanti sono quelle prodotte fino al 2009-2010
A si e io giro in 2 cv 🙂 viva i pre euro benzina 100 ottani 💪
@@PaperototóNo scusa le auto che hanno a carbone le lascio a voi termicioni😂😂😂
@@PaperototóVieni a Milano con un'auto del 2009 ad euro 3, poi me lo dici se sono meglio delle attuali🤣
La massa sull'asse di un veicolo incide al quadrato sul deterioramento della sede stradale.
Magari era opportuno spiegare che non tutte le batterie al litio su compirtano allo stesso modo relativamente agli incendi e al thermal runaway.
Le batterie LFP fondamentalmente non ne soffrono e dono nolto diffuse (tra l'altro sono quelle in dotazione ai bus elettrici di Mestre).
Corretto ma comunque le NMC sono ad oggi le più diffuse quindi la preoccupazione è lecita. Spero di avere tempo in futuro per fare un video dettagliato riguardo alle differenti tipologie
@@sicurisullastrada le più diffuse in Europa ed USA, ma non in Cina...
Stando a questi dati e a queste fonti mi viene da dire avevo ragione, l'elettrico fa schifo. Ok punto a favore per l'antiribaltamento che avviene grazie a un baricentro basso dato dalle batterie. Ma vorrei fare una precisazione. Quando hai parlato del capitolo incendi, citando il numero di auto elettriche circolanti sul territorio svedese circa 611mila su 4,4 milioni di auto, hai detto che in proporzione le auto elettriche sono molto più sicure e prendono fuoco molto meno spesso rispetto a quelle termiche (25 e qualcosa incendi di elettriche contro 3400 e passa delle termiche)... E qui mi verrebbe da dire un grosso e sonoro "GRAZIE AL CAZZO" 😂 se il parco auto elettriche circolante in Svezia è solo il 14% è anche NORMALE che di verifichino meno incidenti in generale non per forza con conseguenti incendi. Perché se è minore il numero di auto è minore il numero di botti, semplice... È come se in un cesto di mele verdi ti metto solo due mele rosse, è NORMALE che le tue probabilità di prendere una mela rossa si abbassa drasticamente. Questa è statistica ragazzi... Ciò non significa che le auto elettriche siano meno soggette ad incendi, sono meno soggette ad incendi perché sono in numero minore e di conseguenza hanno meno probabilità di fare incidenti. Provate ora ad immaginare la Svezia con SOLO auto elettriche. Quindi 4,4 milioni di veicoli elettrici. E una media annua di 3500 incidenti con incendio, stando ai dati forniti (70mila litri d'acqua e 10 ore di tempo) la Svezia finirebbe le riserve idriche in 6 mesi solo per spegnere gli incendi causati dalle Tesla circolanti 😂 ce lo vedete uno svedese che rinuncia a bere perché deve spegnere la macchina che gli brucia da settimane? 🤣 Dai facciamo i seri l'elettrico non è mai stata una soluzione ecosostenibile. E qui stiamo solo parlando dei problemi legati alla STRADA perché come giustamente ha detto Ste in questo canale si parla si strada. Ma se aprissimo un dibattito ecologico/politico. Ufff sai quante ne verrebbero fuori? Tra la violazione dei diritti umani dei minatori cinesi che cercano il cobalto per fare le batterie, alla trivellazione dei terreni nella repubblica del congo per trovare il silicio per fare impianti fotovoltaici e colonnine "eco sostenibili". E mi fermo qua per non far polemica. Il motore termico è più ecosostenibile? No, crea tanti danni e disagi quanto un motore elettrico ma dal momento che abbiamo già questi, forse non conviene evitare di crearne altri con un nuovo business creato a doc per fare soldi nel nome di una falsissima ecosostenibilità? Comunque bellissimo video ✌🏼
Chiaro ed esaustivo, complimenti!
3 tonnellate contro una smart....chissa come puo andare
Può solo andare male purtroppo...
Le onde elettromagnetiche...😂 Ancora con questa storia? Non fanno male, lo hai detto pure tu. Io personalmente non l'avrei messo, crea solo confusione. Già la gente è confusa
Proprio perché la gente è confusa bisogna parlarne
I veicoli elettrici prendono fuoco meno probabilmente.... Ma l'età dei veicoli elettrici che prendono fuoco è la stessa dei veicoli endotermici? Poi da quello che ho studiato nel corso antincendio e nei vari corsi di sicurezza che ho fatto, gli incendi sono la somma di 3 fattori: Combustibile, comburente ed innesco... Il combustibile sulle auto endotermiche può essere la benzina o il gasolio, nelle auto elettriche sono tutte le sostanze presenti nelle batterie. il comburente è presente OVUNQUE... E' L'aria che respiriamo! L'innesco è quasi sempre di origine elettrica, a meno che non ci si metta con un accendino VOLUTAMENTE su un combustibile! Nelle auto endotermiche gli incendi sono generalmente causati da corto circuiti elettrici che generano scintille, magari in locali (tipo il vano motore) dove sono presenti materiali usurati per vecchiaia dei mezzi (o per difetto di fabbricazione...), che quindi possono prendere fuoco, DI PER SE' benzina e gasolio NON PRENDONO FUOCO da soli! Le batterie elettriche POSSONO invece prendere fuoco anche a causa di un malfunzionamento di un circuito elettrico interno alle batterie o per il surriscaldamento delle stesse, magari durante la ricarica! La questione che ne parlano tanto i media è dovuta al fatto che un incendio di un'auto elettrica raggiunge temperature notevolmente più alte rispetto ad un'auto endotermica e gli stessi VVF se non ci sono rischi per strutture vicine, le lasciano bruciare e non sprecano migliaia di litri di estinguente per tentare di spegnerle... E questo mi è stato detto direttamente da degli operatori delle autobotti dei VVF!
Bravo, spiegato molto bene,in modo che lo possa capire anche un bambino 👍👍
Che le auto elettriche prendano o no fuoco poco importa e il fatto che se danneggiate o allagate sono pericolose da trasportare o almeno così crede chi le dovrebbe rimuovere e non le sposta ,ed la soluzione più sicura sarebbe non forare il pacco batteria ma che sia progettato con uno sgancio di emergenza che lo divida dal auto e spostandola da sopra il pacco o i pachi batteria li si può anche inserire in un contenitore che anche in caso di esplosione e resita al calore e presenti anche un aspiratore che filtri i fumi nocivi . Se non c'è modo di spegnerla in tempi brevi e sicuramente meglio limitare danni a cose e persone ed anche l inquinamento e chiaramente il contenitore può anche essere pieno di acqua per raffreddare la batteria immergendola ,presenta protezioni apposite in caso di immersione in acqua .
Le auto elettriche faranno migliaia di morti in più non certo per le radiazioni elettromagnetiche, ma a causa della maggiore massa che provocherà molti più incidenti mortali o gravi; dopotutto quando ti viene addosso una BMW iX1 (quella della Ferragni) o la iX M60 (i20) di circa tre tonnellate non ci rimane poi molto. Gli incidenti per incendio low probability - high consequences in italiano si parla di sicurezza e affidabilità. Le batterie sono insicure, cioè fanno gravissimi danni però abbastanza di rado, tanto che si può dire che sono affidabili, ma sia chiaro che possono sbroccare senza preavviso.
Punto 1. Ho guidato di tutto e L’elettrico mi fa schifo sotto ogni aspetto. Andrò di benzina a vita, per me è la migliore.
Punto 2. Alcune persone sono più sensibili e non siamo tutti uguali. Mi ricordo quando a Sanremo installarono il 5 g (è stata la prima città nelle mie zone) e ogni volta che ci andavo mi girava la testa (no, non era soggezione perché ho saputo dopo dell’installazione delle antenne 5g)
D'accordo sull'auto elettrica, ma il 5G non fa assolutamente niente. Le radiazioni elettromagnetiche sono pericolose a partire dalla frequenza dell'alto ultravioletto con fotoni ad energia di almeno 10 eV e lunghezza d'onda dell'ordine dei 10 nm. Per intenderci sicuramente dai raggi X in poi. Invece il 5G è a frequenza ridicolmente bassa con lunghezze d'onda dell'ordine del millimetro, quindi un miliardo di volte più basso dell'ultravioletto. Della serie fa molto più male prendere il sole d'estate piuttosto che dormire tutta la vita sopra ad un'antenna 5G.
I gas di scarico non sono nocivi? La produzione e trasporto di carburanti?siate obbiettivi quando parlate!!!
Non è un video confronto tra elettrico ed endotermico ma un'analisi obbiettiva. Se non ti sembra un video obbiettivo puoi verificare le fonti in descrizione
Per quanto riguarda le gomme adatte alla EV credo sia solo Marketing....basta prendere le XL e si viaggia in tutta sicurezza...io faccio cosi da 4 anni. Attualmente uso delle Michelin E-Primacy per le estive e delle Bridgestone Blizzak per le invernali...Model 3 LR di fine 2019 e 110k km.
Per gli altri temi trattati: ritengo le EV più sicure, ecologiche e alla fine anche più economiche.
Ciao.
La percentuale che veicoli elettrici prendono fuoco è bassa anche perché ci sono effettivamente molto meno veicoli in circolazione.
No, non c'entra nulla! La proporzione viene comunque fatta tra incendi e veicoli circolanti.
La percentuale è "percentuale", non aumenta se aumenta il numero assoluto: il 5 % è sempre 5%. Il numero assoluto sì sarà diverso a seconda del valore del "100" preso a campione ma la ricerca parla si percentuale.
Nel tempo quel valore percentuale aumenterà perché diventeranno vecchi e potrebbero presentare difetti a lungo termine.
Video interessante ed esaustivo…. Buone o no che se le tenessero pure, veicoli senza anima. Viva i mezzi pesanti con scarichi aperti
Le auto elettriche sono più stabili. come hai detto tu, perché le batterie sono sistemate in basso, ma per quanto riguarda il pullman elettrico precipitato le batterie erano situate sul tetto facendo andare a farsi benedire la stabilità.
Quindi il problema non era il guardrail alto 30cm? Chiedo perché normalmente in autostrada e nelle curve ci sono guardrail alti 1,8 metri con doppio ancoraggio...
@@Tora568 Non posso rispondere a riguardo perché non sono un tecnico. Il mio appunto era che se il lato negativo della maggiore massa nelle auto elettriche poteva essere mitigato dalla maggiore stabilità, nel caso del pullman invece la sistemazione delle batterie sul tetto non faceva che aumentare i commenti negativi su questo mezzo.
@@rdgevb Guarda, te lo spiego con un esempio.
Ipotizziamo che io vada in una strada sterrata con le gomme lacerate e ad un certo punto buco, la colpa è della strada sterrata o delle gomme lacerate?
Non serve essere un tecnico per capire che se in un autostrada ci va un guardrail da quasi 2 metri, in grado di tenere anche un bus elettrico, ma invece di quello da quasi 2 metri c'è messo quello alto 30 centimetri qualcosa di sbagliato ci sta, ma non nell'autobus, ma nella tipologia di guardrail, infatti avrebbero dovuto fare i lavori qualche giorno dopo il disastro che si venne a creare.
I guardrail sono in grado di assorbire oltre 30 tonnellate di peso per 12 metri d'altezza, a patto ovviamente di avere i guardrail adeguati e non alti quanto una baguette.
il bus aveva 4 moduli nel retro e 2 moduli sopra, tutti lfp...cambia poco in fatto di stabilita rispetto ad termico, e comunque un bilico per peso e massa in alto sarebbe volato di sotto ugualmente... e ci tengo a precisar che nonostante il volo di 12mt, non ha preso fuoco quasi nulla. sembra proprio ce quando si parla di diesel metano gpl benzina ce vanno a fuoco, si debba dare una giustificazione come " male necessario, e' sempre stato cosi..." quando si parla di elettrico anche fosse uno in 5 anni... " ma era elettrico bla bla bla" senza conoscere tecnica e tipologie di celle piro fusibli bms etc... cosi sono buoni tutt,nil fatto rimane che i guard rail ad un solo livello per quel tipo di altezza sono ormai cose che non vanno piu bene gia da 20-25 anni... ora, chi si occupava di quel tratto, l aziendain subappalto da anas etc?! spostae gli argomenti come fanno certi ministri e' assolutamente solo plausibile in un stato corrotto o del secondo mondo, cercare di coprire le responsabilita di altri. vergogna Italia, che la magistratura facia il suo lavoro ora, senza spinte, altrimenti mi sa che stavolta ci va in galera qualcuno (cosa che non lo nego, mi farebbe felicissimo). buon proseguimento fake a bombardamento a tutti.
L'episodio del pullman è stato causato dal fatto che il guard rail era vecchissimo oltre il fatto che si interrompeva nel punto dove è caduto, non c'entra la stabilità. Poi sono anche io contro l'elettrico, ma quell'incidente non ha nulla a che vedere con quello che lo dici tu (abito dove è successo)
w il benzina, w gli scarichi aperti, w il suono del motore e gli scoppietti
Anche diesel,per la coppia ai bassi regimi...
Vetture elettriche solo in autopista 😃😉
é giusto parlarne ma non si può negare l'evidenza, le elettriche vanno a fuoco facilmente come pure i monopattini e bici
i veicoli elettrici prendono molto piu fuoco rispetto a quelli endotermici dato che sono auto recenti al contrario di quelli tradizionali anche trentennali.
ricordiamoci poi le 5 navi cargo affondate per colpa di auto elettriche nuove.
I dati non dicono questo, lo ha spiegato anche nel video, purtroppo è pieno di FAKE news che molti credono
Sigh, le auto elettriche esistono da più di 10 anni. Un minimo di conoscenza dei fatti prima di sparare sentenze!
e quindi?
sempre meno del parco auto circolante termico nel quale sono presenti auto di 40 anni fa.
la sentenza e' che si le auto elettriche dotate di batterie litio non riciclabili prendono fuoco e molto, tanto piu che allecanarie non possono piu salire nelle navi.
@@federico2893 Perché le auto normali non hanno mica delle batterie che se esposte all'acqua salina prendono fuoco no?
Ripeto: noto una mancanza di conoscenza dell'argomento abissale. Ha letto l'articolo che ho linkato? Dubito che le assicurazioni siano così masochiste.
ecco la supercazzola, sono sigillati i pacchi litio, e quelle auto prendono fuoco all'improvviso.
come e' successo nell'aeroporto di luton e sono andate a fuoco 1500 auto o come e' successo a parigi nell'unico autosalone tesla.